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¢ degli studi sugli_ abbellimenti compresi nel- Yop. 1 di Mauro Giuliani. Agli azpeggi, in al- ternanza ai diteggi originali, ne ho aggiunti al- ti allo scopo di sviluppare ulteriormente la tec- nica della mano destra. Inoltre, al fine di ac- crescere negli student il senso del ritmo, a certi arpeggi ho apportato variant ritmiche alternan- do le sestine in semicrome alle doppie terzine pure in semicrome, nonché aggiungendo le ri- speitive indicazioni dei momenti forti propti della sestina e quelle proprie della doppia ter- zina. Da tale alternanza scaturisce un effetto rit mico veramente stimolante, ma cid che piti con- ta é che tali esercizi sono utili, da un lato per affrontare i non dissimili problemi che si in- contrano nella variabilita metrica che pud esse- re presente nela produzione rinascimentale per chitarra, liuto, ecc,e dallaltro lato possono ma- gari costituire un primo timido passo in dire- ione della complessiti ritmica ¢ metrica del Novecento. Ed & appunto in considerazione di quest'ultimo traguardo che faccio studiare ai miei allievi del terzo anno del conservatotio i dieci Etudes simples di Leo Brouwer (Editions Max Eschig, Parigi) e con particolare riguardo agli studi n. 1, 4, 5, 9, 10 dato il loro spicca- to contenuto ritmico di gusto modezno ¢ la lo- OTTO CONCERTI to impronta folelorica latino-americana (anche se ormai la musica d'avanguardia ci sta abituan do agli accostamenti delle pid disparate figura. vioni quasi di regola imprevedibili). Comunque, avanguardia a parte, tra i celebri Douze études di Heitor Villa-Lobos (Editions Max Eschig, Pa- tigi) emergono per Pevoluta concezione ritmica improntata al folclore brasiliano gli studi n. 10 € LL. Si potrebbero menzionare ancora altre composizioni adatte allo sviluppo del senso rit- mico, ma poiché assai spesso si tratta di lavo- 1i ispirati al folelore sudamericano, prefetisco segnalare i Due movimenti di Alojz Stebotnjak (Edizioni Suvini Zerboni, Milano) composti nel- lo stile popolare macedone che di solito si sno- da in 5/8 0 in 7/8 ma anche in alternanza e si basa sulla scala macedone che ha caratteristiche proprie Ai giovani che intraprendono la cartiera chi- tarristica taccomando di ascoltare il pit: possi bile molta buona musica, sia questa per uno strumento solo © per complessi cameristici, 0 musica sinfonica, ece. purché bene interpreta: ta. E infatti di grande aiuto per ogni giovane vivere nel puro clima musicale per compren: dere a fondo i “segreti” delParte Bruno Toxazzi DI LUIGI LEGNANI A VERONA UN RECENTE studio apparso su « il Froni- mo»! Danilo Prefumo ha posto in luce Vitinerario concertistico di Luigi Legnani attra- verso le cronache dei giornali dell’epoca. Vero- na, in particolare, & citata solo per il concerto tenuto al teatro Filarmonico nel novembre del 1845, in cui il celebre chitarrista fece uso an- che di una chitarra a nove corde fino ad allora 1. D. Parruo, Lavinia concertitica di Lassi Leen tei resoconti det giornalt dell'epoca, in «il Fronimo™, X (1982), 9,41, Sol Legnani si veda inotire 1D, Rossaro, Lad 84 Rinaldo Legnani, in «il Pronimo », VIL (1979), 6. 21; R sconosciuta, Lo spoglio del periodico « Foglio di Verona»? uscito tra il 1826 e il 1855, ha tuttavia evidenziato che le esibizioni del Legna- ni nella citta scaligera furono in realta otto, € che inizid a valersi dello strumento a nove cor- de gid nel 1841, definendolo “triplice baschi- tarra”. $i 2 ritenuto opportuno far precedere al testo delle recensioni, utilissime per le notizie autre di per certa Pappartenenza del chitasista all Acca ddemia Filarmonica di Verona in qualith di socio onorarto, 2. stata consultata la raccota della Biblioteca Civica di Verona sui:programmi dei concerti e sulla tecnica di ese- cuzione, un prospetto cronolgico delle atto pre- senze veronesi del Legnani: 1820 circa Iuogo sconosciuto (cfr. arti- colo 1) 1835, 5 marzo _— teatro dell’Accademia _Vee- chia (cfr. articoli 1, 2, 3) 1835, 2 aprile teatro Morando (cfr. artico. li 4, 5) 1841, 27 febbraio teatro Filarmonico (eft. arti- coli 6, 7) 1841, 7 marzo teatro Filarmonico (cfr. arti- ‘coli 8, 9) 1845, novembre teatro Filarmonico (cfr. arti- colo 10) 1845, novembre teatro. dell’Accademia_Vee- chia (eft. articolo 10) a degli Anfioni-Filocorei (chr. articolo 10) 1845, 28 novembre Axticoto 1 (dal « Foglio di Verona», n. 25, 26 febbraio 1835) E giunto fra noi il rinomato professore di Chi- tarra e di cazto sig. Lurct LecNawt ravennate. Que- sto solo nome baster’ pet quelli che, circa tre tu stri orsono, udirono quelPesimio. suonatore a ri- svegliare in essi il vivo desiderio di ascoltare un’al- tra volta e di sentirsi rinnovare quelle gradevoli sensazioni che il magistero del LEcNANt sa cosi be- ne far nascere dai suoni del suo strumento. A quel Ii poi trai dilettanti di musica i quali non avessero mai odito il Lecnant bastera Vannucziare che que- sto valente artista 8 unico nel suo genere e che in Italia ed Oltemonti rascosse mai sempre il tri bato di clogi i pit lusinghieri. Ci viene assicurato che il sig. Professore Luict LucwaNt dari un con- certo vocale e istromentale al teatro dell’Accademia Vecchia? nella sera di sabbato 7 del p.v. marzo, so- pra cui ci riserbiamo di dare notizie pid positive. Anricoto 2 (dal « Foglio di Verona », n. 27, 3 marzo 1835) I signor Luigi Legnani rinomato professore di Chittara, ¢ Canto, il quale come annunziammo nel nostro N. 25 del giorno 25 febbraio pp. trovasi nella nostra citta, dari effettivamente un concerto ai musica vocale, ¢ istromentale al Teatro’ dell’Ac- 3, Tale teatro cea sittin un palazzo allangolo delle atuali via Scala ¢ via Mazini (opai adibito ad albergo e ristorante); Tarchivio del teatro & andato disper, 4'Non facile indivicoare quale « Fantasia» (forse Yop. 19), quale « Tema con Varizion’» (forse Pop. 64) e quale «Scena. con Cavatina » abba esequito il Legnani in tale eessione; & invece ‘utile il riferimento al « Dislogo..», brano che & stato aibuito in tempi tecensi a Niccoid Pa’ cademtia Vecchia nella sera del prossimo giovedt in data 5 del cortente marzo. Col foglio che vere’ stampato dopo domani ci faremo un dovere di pub. blicare, a riguardo dei signori dilettanti ed amatori di musica, il programma dei pezzi voeali ed istro mentali che verranno eseguiti dal Legnani nella Accademia suddetta, negli intervalli della comme dia che in tale occasione deve rappresentarsi Arricoto 3 (dal « Foglio di Verona », n. 28, 5 marzo 1835) IL trattenimento che viene offerto al Pubblico nel Teatro dell’ Accademia Vecchia, in questa sera di giovedt 5 dell’andante Marzo, dove si fara anche udite il rinomato Professore Luigi Legnani, ¢ com posto di una Commedia che vert’ rappresentata dall’attuale compagnia dei dilettanti sotto il tito- lo: De burla o da vero e da quattro pezzi di mu- sica vocale ed istromentale che saranno eseguiti dal Legwani stesso a norma di quanto viene indicato nel seguente programma. 1. Tl primo atto della Commedi 2. Grande fantasia per sola Chittara, composta ed eseguita dal Legnant 3. Il secondo atto della Commedia 4, Scena ¢ Cavatina, cantata ed accompagnata con chittara dal Legnani 5. Il terzo atto della Commedia 6. Introduzione, Tema con grandi Variazioni e Fi- nnale, composti ed eseguiti a sola Chittara dal Le: grant 7, Di pit eseguira il Legnani uno scherzo a sola hittare initoato: Disiogo wa ta Suocera ¢ Ja ArricoLo 4 (dal « Foglio di Verona», n. 36, 24 marzo 1835) 1] rinomato professore di chittara Luigi Legnani trovasi ancora nella nostra citt, e sentiamo esser probabile che eali dia un pubblico trattenimento questo Teatro Morando * nei primi giorni d’aprile. Gli amatori della musica accoglieranno senza dab bio con piacere una notizia che li pone nella circo stanza di udire un’altra volta questo suonatore che @ Tunico in tale istromento. La sua cavata energi ca che nulla toglic alla delicatezza delle legature; Finarrivabile sua agilita che non pregiudica alla pre cisione piti perfetta; la sua vibrazione nelle note fanini, ma che & da assegnare al Legnani. Tl recente Cata Ingo" tematico delle musiche di Niccolo Paganini a cura di MR. Moretti eA. Sorrento, Genova 1982, p. 343, pone tale composizione tra le opere dubbie del genovese 5. teatro Morando, ativo dal 1814, fu cortrito nella vecchia chiess di'S. Tomio sullatuale vin Masri; in se {guito alla ricogsacrazione della chiesa (1837) fu. demolito rieificto nel 1840-41 in altra zona della cit, Anche in questo caso Tarchivio rsula irreperibile B larghe dell'Adagio, che non to priva della facolti d'usare all’ uopo un tocco legpiero e picchertato? ecto, le diverse doti che si uniscono nel Legnant, e che lo rendono atto a superare tutte le difficoltd con una bravuta che incanta, ed a destare il pid vivo trasporto coi concenti melodiosi ed atmonici che egli fa uscire da un’istromento il quale ascol- tandolo non sembra pit la chittara, Tutti quelli che tudirono il Legnani nei passati esperimenti non tro- veranno in queste parole che la semplice verita, noi pensando che debba riuscir loro di sommo in teresse il nuovo esperimento che quel professore, sta per offerire al pubblico, ci faremo pregio din dicarne la sera precisa con apposito avvertimento. ArTICOLO 5 (dal « Foglio di Verona », n. 39, 31 marzo 1835) Teatro Morando. Nello spettacolo drammatico che dari questa compagnia Carlo Goldoni il gior- tno giovedi 2 aprile, il profescore di chittara Luigi Legnani eseguita li’ seguenti pezzi 1. Concerto di chittara con accompagnamento di orchestra Composto ed escguito dal detto sig. Le. gran? 2. Cantabile © rondeau per chittara con accompa ‘ghamento di orchestra dal suddetto professore com- posti ed eseguiti? >, ttodusione e sema con grand vation ¢ fi nali per chittara con accompagnamento di orchestra di composizione del professore sunnominato? ARTICOLO 6 (dal « Foglio di Verona », n. 20, 15 febbraio 1841) Abbiamo di presente nella nostra cite il celebre Professore di chitara Sig. Luigi Legnani, il quale ha test® migliorato quel difficile istromento appli- candovi tre nuove corde, per cui lo ha chiamato triplice-baschitara, ¢ mediante le quali oltre di aver ottenuto la perfezione negli accordi, si ha altro vantaggio, diun bellissimo effetto negli accompa: gnamenti, Sentesi che il suddetto Professore, ap- pena terminato il presente carnovale, si produrri con una accademia onde far sentire lesito di que. Sto nuovo suo trovato, Sul tempo, il luogo ed i pevai di tale accademia, verra emesso un apposito avviso, e si ha tutta la'lusinga che il pubblico ve- ronese, il quale ha saputo dare in altei tempi i giv sti elogi al merito del Legnani, non mancher’ an che in tale citcostanza del suo concorso, per chi altre volte ha degnamente encomiato Arricoto 7 (dal « Foglio di Verona », n. 24, 24 febbraio 1841) Teatho Finaraovico.” Procranasa dell’ Acca: demia che dar’ Luigi Legnani Professore di Chi tarra ta sera di sabato 27 febbrajo 1841 PARTE PRIMA L. Sinfonia con Orchestra 2. Concerto per chitarra a nove corde con accom: Pagnamento dOrchestra composto ed eseguito dal Leggani 3. Gran Scena ed Aria nell’Opera il Paria del sig Maestro Donizerti cantata dal sig. Stefano Scappini allievo del Signor Maestro Domenico Foroni che gentilmente si presta, 4. Gran Pout-Pourri sopra aleuni motivi pit fa voriti delle Opere Norma, Sonnambula, del Sig, Maestro Bellini; Tebaldo ed Isolina del ‘Sig. Mac: stro Morlacchi; Fratzisch del sig. Macstro Carlo Ma- ria Weber, ed altri pensieri, composto ed eseguito colla Chitarra a nove corde dal Legnani.® PARTE SECONDA 5. Sinfonia con Orchestra. 6, Fantasia composta ed eseguita con la Terzina, Chitarra a otto corde, dal Legnani."” 7. Scena ed Aria nel’Opera if Giuramento (alla pace degli eletti) del Sig. Maestro Mercadante can- 6, Queste brevi indieasion! sono assal will per ventare ai rievocae le caratterstche strumentall dellsceutores in pattcolare il tiferimento al "picchettato” suggerisce un pa fallelo col vilino (strumento, pare, suonato anche dal Le nani), che pub essere iluminante nella ricerca del frases Bo originale dell’epoca 7. Il Concerto per cbitere ¢ arckeztra & probabilmente auello in fa maggiore cui a fiferimento F.\Gonto, Note all interpretacione della musica per chitarra del! Ottocento, il Fronimo », XI (1983}, n. 44; i tale compostrione & sta a copia ranoscrtta della sola parte di chitarra, Fran co Gotio, che ringzazio per la colaborazione, mi ha co munieato di'non sapere dove si trovino ogsi Ie parti orche stral, ma di aver avuto notizia che una giovane € bella Signoia le aveva viste in casa di un chitarrsta torinese in Torno al 1930 » (notiria cost sifeita a Gorio dan. anzian0 chitarista che'ebbe come alleva la’ « glovane ¢ bella st nora) 8. Composizione sconoscita allo stato attuae delle ri cerche; si pub ipotizare che, dato il catatere dell ebizio. fe, si tratasse in reall del 2e 3° tempo del concerto, del “ “quale, in apercura di serata, era forse stato eseguto solo Hl tempo, 9. Potrebbe trattarsi dellop, 28 10. Sul teat Flarmonico, inaugurato il 6 gennaio 1752 con «La Fida Ninfa» di A. Vivaldi, st veda P. Ricout, Id teatro Filarmonico del Settecento ai nostgiorni, in « LAC ademia Filarmonica di Verona e il suo teatro», Verona 1982, 11. Di tale concerto non & rimasta traccia; potrebbe es sere un rifacimento del Concerto in la maggior, originate ‘mente eoncepito per la chiatra a sci corde. 12, B unvaltea composizione del Legnani ogg sconosciu ta; forse fa parte dh quel gruppo di opete trail n. 87 © '8 200, di cti-aon si ha aleun indigo; oppure, come in a {ie occasion, i! Legnani ha composto appositarmente il bra fo per ttle concerto, im questo caso non sf devong nu tire soverchie speranze di ritovare il manoscritta di una omposizione eceguita mogari una sola volte © mai stampats 13. Anche ia questo ‘ea50 non i pod far ferment ad sean numero d'opera . 2 a tata con Cori, accompagnamento d'Orchestza, e Ve- stiario analogo dal Signor Stefano Seappini 8, Introduzione, Tema, Grandi Variazioni, Andan- te, € Finale sopra il coro dell’Opera Norma, com- posti ed eseguiti colla Chitarra a nove corde dal Legnani* 5. Il sig. Luigi Chiszolini, veronese, pet favorire iI Legnani, graziosamente si prester’ con un Tema sopra un motivo della Séraniera (meco tu vieni oh misera) variato per il Trombone con aecompagna: mento d’Orchestra, composto ed eseguito dal sud: detto Sig. Chizzolini Arricoto 8 (dal « Foglio di Verona», n. 28, 5 marzo 1841) Avvist, TEATRO FiLaRMONICco. Incoraggito il professore di Chitarra Lute Leonant dalla favo revole accoglienza ¢ dai tratti di benigno compati- mento con cui fu ausiliato da questo rispettabile pubblico ¢ dall'Inclita guarnigione nell’ Accademia da lui data Ia sera di sabato 27 febbrajo decorso, ha Fonore di annunziare che nella sera di domeni- 27 del corrente, si riprodurra su questo teatro con unvalra Accademia vocale ed istromentale in cui, oltre a quattro pezzi di chitarra a 9 e 8 corde con accompagnamento d’orchestra ed a solo, verran- no eseguiti vari pezzi di opera dai cantanti signori ScapPint ¢ BARBIERI, non che un concerto sul cembalo suonato dall'simio giovanetto GIACOMO Foroyt, ed un altro a trombone con orchestra del sig, Cuizzotint. Si Tusinga il Legnani appoggiato anche alle prove dei recenti favori ¢ del numeroso concorso che ebbe nell’ultima sua Accademia, che Inbal Psptale Verona non cesserh anche in gue- stultima prova d'impartirgli quel compatimento con cui To ha onorato tutte le volte ch'ebbe la sor. te di prodursi su questo teatro. AwricoLo 9 (dal « Foglio di Verona», n. 32, 15 marzo 1841) Vaniera, Teatro FiLarMonico, Grande Acca: demia di Chitarra, eseguita dall’Egregio signor Le: (ouant, con intermezzo di canto, La sera del sette in corso al Teatro Filarmonico ebbe Iuogo una grande Accademia di Chitarra, eseguita dal valen- tissimo Signor Lavan, a buon diritto in Italia chiamato il Pacanint di detto istromento; e fra Vuno ¢ Paltro pezzo poi, vennero dal basso ScaP- int (dilettante) cantate due arie. L'esito di detta Accademia non poteva riuscire pit brillante; 0 si consideri Ia scelta della musica, o piti veramente 1. E forse Top. 201, che cuttavia & conosciuta nella ver slone per chitarra sei corde 15. Ep. 1; si noti come il Legnani continassse ad ese ste pre opere ance scant a8 ale ben pis avant il modo ammirabile con cui venne dal Legnani ese guita, tanto su le otto come su Ie nove corde: Vf fetto ‘della Chitarra armata @ nove corde (con te bassi) 2 per vero dire magico, indescrivibile. Sem- bra strano, che da un istromento per se stesso im. perfetto ed aspro, si possa trarre melodie cost soavi € toceanti! il Lrowant supera le pid ardue diffi- colt con una disinvoltura che non si sa concepi- re, € ti scende al cuore a sua voglia con la dolcez- 2a della sua esecuzione. L'adagio. principalmente fu eseguito con tal macstria, con tal precisione che Je parole pit: evidenti non bastano per darne una benché menoma idea. I! pezzo poi che pitt d’ogni altro fermd V'attenzione del pubblico e che seppe entusiasmarlo, fu la grande fantasia, dal Levant intitolata il terremoto,” in cui alla rapidita ed alla forza accoppid in grado eminente la delicatezza ed ‘una meravigliosa maestria, Per le quali cose, non 8 a dirsi come nel corso di detta Accademia il pub blico ricolmasse d’applausi l'inartivabile e porter toso Levant [...] ARTICOLO 10 (dal « Foglio di Verona », n. 144, 1 dicembre 1845, firmato C. Cagliari) Socteta ANFIONEFiLoconet." Accadensia di mu sica vocale ed istromentale, data la sera del 28 No. vembre. Il magnifico ed elegante Casino della So: cieti Anfioni-Filocorei, animato venerdi sera da cletta adunanza, eccheggiava dei lieti suoni d’un musicale trattenimento. L’esecuzione della parte vo- cale di questa accademia era affidata alle signore Carlotta Griffini soprano ed Angelina Tantalora contralto, al signor Anfelo Brunacci tenore, ed al sig. Gio, Battista Bencich, quello stesso che unita mente ai sopraccennati artist, canto di recente sul- le scene del Teatro Filarmonico, nelle opere il Cor rado d’Altamura, il Giuramento, i Normanni a Parigi, ¢ che in questi ultimi giomi cant) pure as sai bene qual protagonista nel Nabucco colle sic gnore Adele Dell’Argine prima donna, Angelina Tantalora, Galletti tenore ¢ Forti basso profondo.”” Alle signore Griffini e Tantalora, ed ai signori Bru nacci © Bencich, univasi nell’accademia di venerd il bravo dilettante nobil Alessandro Nichesola [...] Sostenevano la parte istromentale il provetto suo- nator di chitarra Luigi Legnani, il giovane Giaco- mo Foroni maestro al Cembalo, e Torchestra, la quale composta anche di parecchi dilettanti, veni- va diretta dal Professore Carlo Sampietro [...] Le- gnani, il bravo citarista, che nei giomi ora passati dicde’ prove della sua abilita al Teatro Filarmonico € a quello dell’ Accademia Vecchia, ci fece udire Ve- 16, Gli « AnfioniFilocorei» erano una aociets musicale attivisima @ Verona nella prima mexd del ttocento; dal 1857 affitarono il ridorto del teatro Filarmonico per le loro imanifestazioni masa, 17, Sal concerto del Legnani al Filarmonico ea un atto ¢ Taltro del Nabucco si veda il ceato saggio di D. Prefumno, 5 nerdi sera una fantasia nella quale mostr®, che egli tuttora nella pienezza de’ suoi mezziartistci, sa vine cere le difficoltd che si presentano per trarte le di verse combinazioni armoniche da quellistromento © per farvi_sentire contemporancamente un can: tabile semplice ed affettuoso [...] E interessante notare che, almeno nel petio- do preso in considerazione, non si hanno noti- zie di esibizioni di altei chitarristi di fama a Ve- rona; si segnalano soltanto i concerti del man- dolinista fiorentino cieco Giovanni Vailati" ¢ del virtuoso di “cetra spagnuola” Pietro Vi- mercati.” Una ricerca nei periodici e negli archi- vi di altre cittd potrebbe comunque fornire ul- teriori importanti informazioni sull'attivita con- certistica di Luigi Legnani, e potrebbe arricchi- re le conoscenze ancora lacunose su colui che fu definito dai contemporanei il “Paganini” del- Ia chitarra Paoto Ricout 18. Cie. C Bouoewa, Dalla musics post nash ai giarni nosiri, ine La masica'a Verona », Verona 1975, . 336, if quale rutavia non indica Ta data di tal fenuto'al Filarmonico 19. Clr. il « Foglio di Verona del 21 giugno 1834; i Vimereati, proveniente da Napoli, suond al! Fularmonico ti: tornando cost a Verona dopo un/assenea di moltt anni STORIA DELLA LETTERATURA DEL LIUTO E DELLA CHITARRA IL CINQUECENTO XLIX Luvs pe Narvaez D 273, conserao la parte intod tiva dell’opera vihuelistica di Narvéez compresa nel volume intitolato Los seys libros del Delphin, analizziamo ora il contenuto di ciascuno dei sei libri Libro I ¢ Libro I Sono dedicati alle fantasie. Come tutti i com- positori di musica per vihuela, Narvéez ha riser: vato.un certo spazio alle fantasie, seppure in misura ridotta. Infatti, sono soltanto 14 le sue opere intitolate in tal modo, tra le quali si de- vono includere le prime otto, elencate attraver- 6 so i toni ai quali esse appartengono, ma senza alcun’altra distinzione. Tuttavia Narvéez, quan- do avverte nella presentazione del Libro secon- do che « Ay en el fantasias por algunos tonos que no son tan dificultosas como las del primer libro »," riconosce implicitamente come fanta sie i brani compresi nel Libro primo. Con que- sta frase egli sottolinea pure il maggior grado di difficolta delle otto fantasie iniziali, di strut tura particolarmente elaborata e di ardua ese- cuzione. Narvéez si avvicinato alla forma del- 1. Vi sono in esso fantasie in aleuni cont che non sono cost diffict'come quelle del primo libro.

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