Estamos celebrando este VI domingo de pascua al que
podríamos llamar como el último domingo del tiempo pascual,
Luego vendrá la celebración de la Ascensión y Pentecostés, que
clausura la Cincuentena Pascual. Durante este tiempo de pascua
la Iglesia en su programa pedagógico para enseñar a sus fieles el
misterio de la pasión, muerte y resurrección del Señor nos ha
hecho comprender como durante la cincuentena pascual Jesús, el
Señor ha sido glorificado por el Padre y como el mismo Jesús
trata de confortar a sus discípulos con las distintas apariciones.
Les conforta, les anima, les dice “que no tengan miedo”, les da
su paz…
Les hace ver que El está presente en medio de ellos, El, que es el
crucificado, es también el glorificado. Y para reforzar estas ideas
les promete una presencia nueva que se da en su Iglesia. El
Espíritu de la verdad es el consolador que está siempre con
nosotros para que podamos “dar razón de nuestra esperanza” y
así realizar una “nueva evangelización” en este mundo, que con
sus alegrías y penas, nos toca a nosotros darle la “Buena
Noticia”.
En el Evangelio de hoy, (Juan 14, 15-21) Jesús anuncia el envío
del Espíritu Santo y promete que la Iglesia triunfará en su
misión, pues tendrá como abogado y defensor al Paráclito
consolador. La Liturgia de este domingo, nos recuerda estas
promesas que Jesús hizo a sus discípulos antes de separarse
definitivamente de ellos; trataba de prepararles para una
situación nueva, en la que deberían afrontar nuevos retos y
asumir tareas nuevas. Esta promesa de Jesús de mandarles su
Espíritu nos alcanza también a nosotros hoy.
Stiamo celebrando questa VI domenica di Pasqua, che potremmo
chiamare l'ultima domenica di Pasqua, poi verrà la celebrazione
dell'Ascensione e della Pentecoste, che chiuderà la 50ª Pasquale.
Durante questo periodo, la Chiesa nel suo programma
pedagogico per insegnare ai suoi fedeli il mistero della passione,
morte e risurrezione del Signore ci ha fatto capire come durante
questo periodo di pasqua, Gesù, il Signore sia stato glorificato
dal Padre e come se stesso, Gesù cerca di confortare i suoi
discepoli con le diverse apparenze. Li conforta, li incoraggia,
dice loro "non aver paura", Gesu dà loro la sua pace...
Fa vedere che Lui è presente in mezzo a loro, Lui, che è il
crocifisso, è anche il glorificato. E per rafforzare queste idee,
promette loro una nuova presenza che è data nella sua Chiesa. Lo
Spirito di verità è il consolatore che è sempre con noi in modo
che possiamo "dare una ragione per la nostra speranza" e quindi
realizzare una "nuova evangelizzazione" in questo mondo, che
con le sue gioie e dolori, tocca a noi dargli la "Buonovella".
Nel vangelo di oggi, (Giovanni 14, 15-21) Gesù annuncia l'invio
dello Spirito Santo e promette che la Chiesa trionferà nella sua
missione, poiché avrà come suo avvocato e difensore il
Paracleto. La liturgia di questa domenica ci ricorda queste
promesse che Gesù fece ai suoi discepoli prima di separarsi
definitivamente da loro; Stava cercando di prepararli per una
nuova situazione, in cui avrebbero dovuto affrontare nuove sfide
e assumere nuovi compiti. Questa promessa di Gesù di inviare il
suo Spirito arriva anche a noi oggi...