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Ulteriori diversità si evidenziano tra l’ed. fisica rispetto alle altre discipline:
ad es. copiare (azione scolasticamente condannabile) diviene attraverso l’imitazione una delle
modalità privilegiate per l’apprendimento del gesto. I modelli sportivi ed estetici condizionano
la pratica, la pratica cooperativa fa parte dello statuto dei giochi sportivi.
Queste specificità sono state vissute dai docenti come elementi di debolezza:
Molti docenti hanno deciso di spendere le proprie competenze nell’ambito esclusivo della
materia, altri hanno operato negli anni diversi tentativi di affrancamento.
1) democraticismo uniformante: l’educazione fisica è una materia come le altre
2) intellettualismo affrancante: la libertà del docente sui contenuti da affrontare nella teoria è
stata assoluta e selvaggia: insegnamenti diversi
3) affettivismo socializzante. Gli aspetti socio affettivi della materia sono stati valorizzati dal
docente proponendosi come referente di classe o di istituto.
Quale ruolo può assumere l’educazione fisica nella scuola che cambia struttura?
Vi è l’assunzione di un ruolo protagonista per l’ed.fisica: due innovazioni; accettazione tra le
materie che concorrono a formare la media e l’ammissione a pieno titolo tra le materie
dell’esame di stato.
Si deve comunque fare un definitivo sforzo per superare l’incertezza che chiude la strada alla
possibilità di una comune progettualità interdisciplinare, per chiarire lo statuto della materia,
collegata agli obiettivi , alle finalità, ai programmi.
Si hanno due campi di riferimento :
Funzionale, discende dal tradizionale approccio che vede il corpo nella sua espressione
funzionale e ne misura prestazioni, abilità,capacità,.
Comunicativo, include il primo, non dimentica tecnica e prestazioni,ma ne modifica le
metodologie valorizzando la dimensione comunicativa della corporeità, del gioco, dello sport.