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INDICE

 Introduzione
 La Gioconda
 La Venere di Milo
 La Libertà che Guida il
Popolo
 Lo Scriba Rosso
 il bagno turco
 amore e psiche
 organizzazione visita guidata
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INTRODUZIONE

Il Museo del Louvre, il più grande museo al mondo – vero tempio


dell’arte, forte della sua Piramide che spicca nella Cour Napoléon,
custodisce numerosi tesori provenienti dal mondo intero.
Imperdibile, maestoso, grandioso, magico.
Esso si trova nel Palazzo del Louvre, una fortezza del XII secolo,
ampliata e riformata in varie occasioni. Prima di diventare un museo
alcuni monarchi, come Carlo V e Filippo II, utilizzarono il palazzo come
residenza reale, dove conservarono le proprie collezioni d’arte.
Trasferita la residenza reale nella sede del Reggia di Versailles,
l’impressionante edificio di 160.000 metri quadrati iniziò il suo processo
di trasformazione in uno dei musei più importanti del mondo.
Nel 1989 si costruì una piramide di cristallo – attualmente è utilizzata
come porta d’ingresso – che ruppe la monotonia de blocchi grigi del
museo.

LA
GIOCONDA

La Gioconda, chiamata anche Monna Lisa, è un dipinto realizzato da


Leonardo Da Vinci che, oggi, è conservato nel museo del Louvre di
Parigi. Tradizionalmente, l'opera rappresenta Lisa Gherardini, moglie di
Francesco del Giocondo. Egli aveva commissionato a Leonardo il
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ritratto di sua moglie, ma l'opera non arriverà mai nella sua casa,
considerando che Leonardo ci lavoró per quattro anni e non lo portó a
compimento, continuando a lavorarci e modificandolo per dieci anni;
analisi ai raggi X hanno dimostrato che, nascoste sotto quella attuale, si
trovano tre versioni della Monna Lisa. Il dipinto ritrae una giovane
donna con lunghi capelli scuri: il busto è rivolto alla sua destra, il volto
verso l'osservatore, le mani sono incrociate in primo piano. Indossa un
sottile abito scuro che si apre sul petto in un'ampia scollatura, il capo è
coperto da un velo trasparente, i capelli sono sciolti, Gli occhi grandi e
profondi mostrano uno sguardo dolce e sereno, le labbra accennano un
sorriso; la semplicitá con cui si presenta indica la sua bellezza naturale.
Alle sue spalle è visibile una balaustra, il balcone si affaccia su un
paesaggio limpido e molto lontano.

LA venere di milo

L’Afrodite di Milo,
meglio conosciuta
come Venere di Milo, è una delle più
celebri statue greche.
Si tratta di una scultura di marmo pario
alta
202 cm priva delle braccia e del
basamento originale ed è conservata al
Museo del Louvre di Parigi.
Sulla base di un'iscrizione riportata sul
basamento andato perduto si ritiene che si
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tratti di un'opera di Alessandro di Antiochia anche se in passato


alcuni la attribuirono erroneamente a Prassitele.
Afrodite si leva stante col busto nudo fino all'addome e le
gambe velate da un fitto panneggio. Il corpo compone una
misurata tensione che richiama un tipico chiasmo di
derivazione policletea. Il modellato è reso con delicate
suggestioni chiaroscurali, col contrasto tra il liscio incarnato
nudo e il vibrare della luce nei capelli ondulati e nel panneggio
increspato della parte inferiore.

la libertÀ CHE GUIDA IL POPOLO

La libertà che guida il popolo’ è un olio su


tela dipinto da E. Delacroix ispirata alla
rivolta popolare di Parigi del 1830,
diventato il simbolo del Romanticismo. Fu
un evento di grande portata, in quanto
ancora una volta, dai tempi della
Rivoluzione Francese, il popolo parigino
insorse, rovesciando Carlo X e instaurando
la monarchia costituzionale con Luigi
Filippo d’Orleans. La donna con la
bandiera in primo piano è l’allegoria della patria e della libertà,
rappresentata in parte come una dea, in parte come una donna del
popolo. Nel quadro compaiono due autoritratti: uno è il volto dell’uomo
borghese con il cilindro e il fucile, l’altro è il popolano con la spada alle
sue spalle. Davanti a loro, prostrato ai piedi della libertà, un ragazzo che
simboleggia le fede negli ideali, mentre a destra il ragazzino con due
pistole, una in ogni mano, simboleggia il coraggio. La morte è tutto
intorno a loro, e a rappresentarla i corpi senza vita delle vittime della
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rivoluzione. I personaggi non dialogano tra loro in alcun modo; sono


figure isolate, simboliche, quasi fossero state ritagliate e incollate sulla
medesima superficie.
‘La libertà che guida il popolo’ non è propriamente un quadro politico,
in quanto esprime, in generale, l’idea di libertà che tutto il movimento
romantico coltivava, in quanto ideale e in quanto ideologia.
LO SCRIBA ROSSO

lo Scriba seduto o Scriba rosso È tra i più


notevoli esempi d’arte egizia dell’Antico
Regno. L’opera consiste in una statua di
pietra calcarea dipinta che ritrae uno scriba al
lavoro. La scultura venne ritrovata
dall’egittologo francese Auguste Mariette a
nord del Corridoio delle Sfingi del Serapeo di
Saqqara, in Egitto, nel novembre del 1850.
Lo scriba è seduto a gambe incrociate e il
perizoma bianco, disteso sopra le ginocchia,
gli fa da supporto per la scrittura. Con la
mano sinistra tiene un papiro parzialmente srotolato. La mano
destra molto probabilmente teneva uno stilo, ora scomparso. Ciò
che colpisce di più in questa scultura è la realizzazione del viso con
l’attento lavoro compiuto sugli occhi: questi sono composti da un
minerale chiamato magnesite bianca e venato di rosso in cui è
incorporata la pupilla in cristallo di rocca accuratamente lucidata.
alcuni segni sul fondo dell’opera indicano che facesse parte di una
scultura più grande, oggi scomparsa. L’insolita posizione in cui è
rappresentato lo scriba al lavoro, potrebbe inoltre essere caratteristica
dei membri della famiglia reale.

IL BAGNO TURCO
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Ingres ha descritto un bagno turco esattamente come lo


immaginava, leggendo la descrizione dell’ambasciatrice e
inserì tutti i dettagli che Lady Mary aveva indicato nelle
lettere.
Sul fondo si vedono le donne abbandonate sui cuscini e in
primo piano colloca un vassoio con il caffè e i profumi, mentre
al centro della scena si trova una donna dai tratti occidentali e
dai capelli biondi. Quella donna che tiene le braccia conserte,
come a volersi coprire, è Lady Mary.
Ingres modificò più volte il dipinto, aggiungendo oppure levando vari
dettagli e solo al termine del lavoro decise di inserire una nicchia sul muro
di fondo e di impreziosire i corpi della donne con collane e gioielli.
Possiamo definire il Bagno Turco di Ingres come il risultato di tutte le
esperienze artistiche dell’artista, perchè in questo dipinto ci sono tutti gli
elementi che fanno grande la sua pittura e si notano anche alcune figure di
donne che erano già comparse in opere precedenti.
l Bagno Turco di Ingres dovette aspettare dieci anni prima di trovare un
acquirente, che fu l’ambasciatore turco a Parigi Khalil Bey, che già
possedeva nella sua collezione “L’origine del Mondo” di Gustave Courbet.
L’artista Edgar Degas chiese che il quadro di Ingres fosse esposto al
pubblico, ma il progetto incontrò molte resistenze. IL QUADRO entrò al
Louvre solo nel 1911.

amore e psiche

Psiche e Amore sono i protagonisti di una storia raccontata nell’Asino


d’oro di Apuleio, un autore latino del II secolo d.C. la scultura nel
louvre appartiene ad antonio canova.
L’autore narra che Psiche era considerata una delle ragazze più belle del
mondo, e Venere, la dea dell’amore, non poteva accettare
che una mortale potesse competere con il suo fascino.
La dea, così, inviò suo figlio Amore con un piano per
farla sparire; quando il figlio di Venere vede Psiche, però,
si innamorò perdutamente della ragazza, e così, invece
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che seguire il piano della madre, decise di portarla segretamente nel suo
palazzo.
Per evitare di essere scoperti, Amore strinse un patto con Psiche,
dicendole che, quando si incontravano, non avrebbe mai dovuto
guardarlo.
Dopo alcuni incontri, però, Psiche era sempre più tormentata dalla
curiosità di sapere chi era il suo amante, e, istigata anche dalle sue
gelose sorelle, nell’appuntamento successivo, la ragazza aprì gli occhi e
guardò Amore.
Il figlio di Venere si sentì tradito e volò via, abbandonando la ragazza.
Psiche, innamorata del dio, era disposta a tutto per vederlo tornare e così
si piegò a delle tremende prove ideate da Venere.
Se Psiche avesse superato i test di Venere, avrebbe ottenuto
l’immortalità ed avrebbe potuto ritornare al fianco del suo amato. Con
grande tenacia, la ragazza riuscì a superare tutte le prove, arrivando
addirittura negli Inferi per prendere un po’ della bellezza di Proserpina.
Quest’ultima prova si rivelò un inganno e Psiche cadde in un grande
sonno, e quando Amore venne a sapere degli sforzi effettuati dalla sua
amata, si recò immediatamente da lei e la risvegliò con un bacio.
Sono molti i momenti con cui una statua di Canova avrebbe potuto
rappresentare al meglio, ma lo scultore ha scelto, tra le varie immagini
di Amore e Psiche, proprio quella del bacio che sancisce la loro unione,
e segnando il lieto fine per loro.
Era il 1788, e fu il colonnello John Campbell a richiedere esplicitamente
una scultura raffigurante gli amanti di cui parla Apuleio.
Lo scultore si mise immediatamente all’opera per realizzare una delle
più grandi immagini di amore e passione, e così cominciò a studiare
anche i precedenti lavori con protagonisti i due amanti.
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ORGANIZZAZIONE VISITA GUIDATA


( Per ulteriori informazioni visitare il sito: hobivisits.com/it/louvre.)

Con la nostra guida partirete alla scoperta dei più celebri capolavori del
Museo del Louvre. La partenza del tour è dall'ingresso di Passage
Richelieu, fermata metro Palais Royal-Musée du Louvre. La visita è
effettuata a piedi con una guida italiana Le visite sono effettuate in
piccoli gruppi da massimo 15 persone, al fine di garantire la qualità
della visita.
Il biglietto d'ingresso al Louvre è incluso nella quota e vi sarà
consegnato dalla guida.
Al termine del tour, possibilità di intrattenersi al Museo per proseguire
liberamente la visita.

COSTO TOTALE PER UNA PERSONA: €45.00


SCONTO FAMIGLIA: -€15 per ogni partecipante, -€20 se al di sotto
dei 14 anni.

DURATA: 3 ORE

Durante l’esplorazione si visiterà ciascun piano del museo, seppur


tralasciando alcune opere meno importanti.
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