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“Il vero spirito del Karate”

Seminario a Barnwell, SC (USA), Novembre 1981 - di Taika Seiku Oyata

Quanto segue è la filosofia di sensei Oyata sul vero spirito del karate.

"Non raggiungerai mai il successo finché non avrai un atteggiamento corretto nello studio
del Karate: Quando fai una tecnica, falla con tutto il tuo "KI" 1, quando fai un pugno, mettici
tutto te stesso in quel pugno. Metti tutto te stesso in ogni tecnica, devi diventare un tutt'uno
con te stesso.

Quando entri in un dojo o in un luogo di allenamento, svuota la mente, non pensare a


quello che ti è successo durante la giornata, o a quello che farai una volta uscito di lì,
quando entri in un dojo è per un solo motivo, per perfezionare la tua tecnica; se entri con
l'atteggiamento sbagliato, allora il tuo allenamento sarà inutile.

Usa i kata per migliorare la tua tecnica: prima di fare un buon kata, devi sapere come fare
tsuki e keri2. Lo stesso vale per un kata con le armi, impara a conoscere l'arma che stai
usando. Alcuni kata diventano molto difficili, se non vengono eseguiti correttamente, e la
tua tecnica sarà sbagliata. Se non saprai usare le tue mani, piedi e prese efficientemente,
ti farai male.

Non eseguire il kata una volta, due volte, o anche cento, eseguilo mille volte. Ogni volta
che ripeti un kata, esso lascia un segno nella tua mente. Devi continuare ad eseguire kata
su kata, fin quando non li sai fare anche dormendo, e sarà come un sogno.

Esegui i kata al pieno delle sue potenzialità: ogni singolo elemento o movimento del kata
avrà un significato diverso ogni volta che lo esegui. Il tuo corpo deve diventare vigile di ciò
che fai. Devi essere cosciente di cosa farà il tuo pugno o piede prima che esso si muova.
Rendi "autonome" le tue mani e i tuoi piedi, come se avessero un cervello proprio, fai
diventare i tuoi movimenti dei riflessi condizionati, non pensare a cosa vuoi fare, dovresti
essere in grado di chiudere gli occhi e percepire il tuo tsuki o keri semplicemente
"sentendo" le tue mani o i tuoi piedi. Tutto ciò si raggiunge solo attraverso una pratica
assidua.

Quando esegui un kata, è molto importante farlo nello stesso modo in cui è stato creato (e
insegnato dal tuo sensei): se il kata indica di fare chudan tsuki e tu lo fai gedan, stai
distruggendo il significato del kata, Eseguendolo in questo modo, la tua tecnica non sarà
mai perfetta, i kata sono stati trasmessi per generazioni e coloro che lo eseguono
correttamente sono tecnicamente validi.

La pratica di un kata rende veloci le reazioni, percepisci il movimento prima che si


manifesti, durante la pratica del kata i tuoi riflessi e le tue reazioni diventeranno come una
lama affilata. Se ripeti un kata per 1000 volte e le prime 500 lentamente, i movimenti
verranno impressi nel tuo cervello, e ti avvicinerai molto alla perfezione. Quando dovrai
usare la tecnica di un kata, essa sarà già nella tua mente e nei tuoi pugni, la eseguirai
automaticamente. Tutto il karate si basa sulla perfezione della tecnica.

1- E' stata intenzionalmente omessa la traduzione di Ki messa tra parentesi “your spiritual self” in quanto si
considera un concetto intraducibile.
2 - In alcuni punti si è preferito tradurre il termine inglese “fist” e ”kick” come “tsuki” e “keri” dato che
soprattutto il termine “pugno” non sembrava attinente alla tecnica citata
Dovresti studiare e praticare un kata per 10 anni (tutti i giorni 3) per perfezionarlo e
comprenderlo totalmente, non c'è nessuno al giorno d'oggi che abbia voglia di farlo. Se
per ogni kata che studi ci vogliono 10 anni per perfezionarlo, per 12 kata ci vorranno 120
anni. Scegli un kata importante e rendilo il tuo "kata speciale", anche se pratichi
maggiormente di più quello, non trascurare gli altri, studia e impara anche quello stanno
facendo gli altri.

Ovunque, persino a Okinawa e in Cina ci sono persone che non comprendono i kata. Ci
sono tre tipi di persone nel mondo del karate:

1. Quelli che strillano e praticano poco i kata

2. Quelli che sanno fare i kata ma non li comprendono.

3. Quelli che fanno i kata, li comprendono e sanno anche usarli.

Quando capita qualcosa di improvviso, il primo senso che ti permette di valutare la


situazione è la vista: se i tuoi occhi sono abituati a reagire ad un attacco, allora anche la
tua mente lo sarà altrettanto, allena i tuoi occhi e la tua mente ancora prima del corpo.
Libera la mente prima di ogni pratica.

Chi pratica spada, sa bene che c'è un momento per usarla ed un momento per non usarla.
Il karate in Okinawa e in Cina veniva usato per sopravvivere, era reale, oggi con lo sport è
differente, se conosci una tecnica reale e non sportiva devi stare attento, usala solo in
situazioni di reale pericolo per la tua vita. Il karate non è qualcosa che devi mostrare a
chiunque incontri per strada, se possiedi una spada da un milione di dollari in grado di
tagliare qualsiasi cosa, e la mostri a tutti, tutti sapranno che possiedi quella spada, essa a
quel punto non rappresenterà più un vantaggio.

Le tecniche che conosci o impari sono le tecniche di base, devi renderle tue: le situazioni
in cui ti imbatterai non saranno mai le stesse che capiteranno ad altri, migliora le tecniche
che ti vengono mostrate e rendile tue. Nessuno dimentica le proprie tecniche.

Se il tuo volto mostra emozioni e il tuo cuore è agitato, non stai usando la testa: quando
qualcuno ti attacca verbalmente devi usare la testa, non mostrare le tue emozioni;
rispondi con calma "Ah, interessante." Conserva il tuo spirito nelle tue braccia e nei tuoi
pugni, quando si muoverà, allora sarai pronto, la tua espressione facciale non dirà nulla,
saranno la tua mente e il tuo spirito a fare tutto il lavoro per te.

In Okinawa e in Cina quando chiedi a qualcuno se conosce il Karate, e costui ti risponde


"un pochino", prestagli molta attenzione e rispetto, c'è sempre da imparare, sii sempre
umile; sono sempre le persone che dicono "Io so tutto" a soccombere quando incontrano
quelle che dicono "Io ne so poco"

Non c'è bisogno di favella per essere un karateka. Non devi vantarti del fatto che tu sai
fare cose che gli altri non sanno fare, non vantarti apertamente del fatto che il tuo stile è il
migliore di tutti. Anche se ci sono tanti stili diversi, facciamo tutti karate.

3 - è stato aggiunto “ogni giorno” in quanto a Okinawa si da per scontato che la pratica del karate sia
quotidiana mentre lo è raramente nella pratica occidentale.
Pensa prima di usare il karate: il karate è difesa, non attacco. Stai coltivando il tuo spirito
da solo: non andare in giro vantandoti di fare karate, se fai karate devi solo essere saggio
e riconoscente per l'educazione che ti hanno impartito i tuoi maestri.

Per comprendere gli altri devi prima comprendere te stesso: per continuare il tuo studio del
karate, devi studiare te stesso e il corpo umano. Scopri dove sono i tuoi punti deboli e forti,
il karate si basa sulla forza e sulla debolezza del corpo umano, studia le tecniche e studia i
punti del corpo che causano dolore. Conosci te stesso prima di tentare di conoscere gli
altri.

Quando avrai la conoscenza del karate, non accontentarti e non camminare a testa alta,
perché avrai ancora molto da imparare. Lascia che sia sempre la conoscenza a guidarti e
avrai sempre un atteggiamento umile e rispettoso verso gli altri. Ci sarà sempre qualcuno
più forte di te."

“The true spirit of karate” liberamente tradotto da Marcello Ros. Si ringrazia il sig. Lee Osbourne.

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