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VIE PRINCIPALI
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Appena arrivati ad Amsterdam, presumibilmente alla Central Station, ci si trova
immediatamente catapultati nel centro. È impossibile ricordarsi la miriade di vie e
viuzze della città (alcune si chiamano addirittura “Prima strada xxx”, “Seconda strada
xxx”, etc.), ma è bene avere chiara la disposizione di alcune vie e piazze importanti.
Il DAM, (la piazza principale), è probabilmente il luogo più famoso di tutta la città,
nonchè il più pieno di turisti. Ciò, oltre ad essere noioso in sè, fa sì che il posto sia
anche perennemente affollato di persone che vengono a rompervi le palle. Il modello
classico è il tipo che, senza nemmeno fermarsi, ti dice “Hashish-coca-trip?” e simili.
Un altro è quello che ti fa “ragazzi siete italiani?” E alla ovvia risposta chiede soldi.
Ora, è bello essere solidali col prossimo, ma questa cosa avviene nella zona suddetta
con una frequenza imbarazzante. Quindi dopo un po’ ci si abitua a tirare avanti senza
fermarsi. Tranne che qua e nelle zone più frequentate del quartiere a luci rosse questo
fenomeno è ben più sporadico di quello che molti raccontano, ed in genere la città è
piuttosto sicura, anche di notte.
DAMRAK è la via che porta dalla stazione al Dam, la prima che ci si trova di fronte
quando si esce. È una larga via piena di gente, con un canale su un lato e moltissimi
alberghi, ristoranti, sale giochi, fast-food sull’ altro. Dopo il Dam sfocia in ROKIN
fino a Muntplein.
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NIEUWEZIJDS VOORBURGWAL unisce la stazione a SPUI. È una delle vie più
grandi, vi passano parecchi tram (a proposito, attenti: gli autisti dei tram se ne
fregano se state sulle rotaie…) e ospita un grosso centro commerciale, “Magna Plaza”
(dietro al Dam) all’ interno del quale c’è l’immancabile Virgin Megastore.
SPUISTRAAT è un’ altra via che porta a SPUI (occhio alla differenza tra le due).
Nella zona più a nord c’è una specie di “succursale” del quartiere a luci rosse, in cui
stanno alcune ragazze in vetrina. A metà via c’è la Facoltà di Lettere dell’ università,
il VRANKRIJK (uno squat) e INDIPENDENT OUTLET, un negozietto che vende
dischi hard-core e abbigliamento da skater.
RED LIGHT DISTRICT, ovvero il famoso quartiere rosso, è indicato nella mappa
seguente:
Muoversi in città
Amsterdam è una città abbastanza piccola e può essere visitata tranquillamente a
piedi. Il tram è il mezzo più usato da tutti gli abitanti, i quali però, diversamente da
voi, possono usufruire di un abbonamento che gli evita le cifre salatissime delle corse
singole. La tariffa funziona così: Amsterdam è divisa in 4 o 5 zone concentriche, il
centro è quasi tutto in zona 1. Una corsa, di qualunque durata, costa 1,5 fiorini
(gulden, in olandese, o guilders, in inglese, non fate come un tizio che conobbi che li
chiamava “florins”, di fronte agli sguardi esterrefatti dei negozianti) più altri 1,5 per
ogni zona attraversata. Pertanto una corsa nella sola zona 1 costa 3 fiorini, una
corsa che parte dalla 1 e arriva alla 3 costa 4,5 fiorini, e così via. Un’alternativa un
po’ più economica sono le Strippenkaart, lunghi biglietti che si acquistano a terra (a
volte anche a bordo), da 15 o 30 strisce: ogni striscia equivale a 1,5 fiorini, e bisogna
timbrarne tante quante servono per la corsa (anche più persone possono usare la
stessa Strippenkaart). Costano un po’ meno della somma delle strisce. Una terza
soluzione sono le Dagkaart (biglietti giornalieri) da 1, 2 o 3 giorni. Un po’ più
costosi, ma valgono per un numero illimitato di viaggi durante il periodo.
La metropolitana, anche a causa della particolare conformazione della città è
abbastanza piccola ed ha poche linee. Non vale la pena prenderla se non per
raggiungere alcune zone periferiche.
Il modo “classico” di girare per Amsterdam è la bicicletta: è estremamente piacevole
girare per la città in bici, magari gustandosi una cannetta (nessuno vi romperà le palle
se fumate pedalando, a meno che non investiate un passante). L’importante è
rispettare le regole: i semafori per le bici, utilizzare il vialetto ciclabile quando
presente e rispettare i pedoni, altrimenti si viene subito bollati come “italiaanse
touristen”. Esistono molti noleggi (“Rent-a-bike” o “Fiets te huur”) in città, anche se
non sempre sono abbordabili e richiedono il deposito di una consistente cauzione.
Per chi si ferma almeno una decina di giorni, può valere la pena di acquistare una
bicicletta da un "junkie" (tossico). Ciò può sembrare un po’ strano, ma è una delle
prassi più comuni della città. Se si pensa che comprarne una usata da un rivenditore
legale costa almeno 150 fiorini contro i 15-25 che vi farà pagare il junkie è facile
capire il perchè. C'è un unico inconveniente: se non la chiudete con un buon lucchetto
(meglio 2), probabilmente il giorno dopo potreste trovarvi a ricomprare la stessa bici
dallo stesso tizio. Ciò può risultare discretamente costoso, circa 40-60 fiorini per una
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buona catena e 25 per un blocca-ruota. Pertanto, se siete in vacanza per breve tempo e
volete comprare una bici vi conviene portarvi da casa una vecchia catena di motorino.
I "concessionari" di bici rubate si riconoscono in fretta, e si trovano principalmente
nelle zone universitarie: la più rinomata è il ponte tra Oudezijds Voorburgwal e
Oudezijds Achterburgwal all' altezza di Langebrugsteeg, di fronte alla facoltà di
Scienze Politiche e a quella di Giurisprudenza. Basta stare un po’ fermi sul ponte e
probabilmente vedrete delle persone, a volte malconce, a volte insospettabilmente
ben messe, che fanno avanti e indietro su delle biciclette. Prima o poi, se li guardate,
si avvicineranno e vi chiederanno la fatidica "Fiets te koop?" o "Wanna buy a bike?"
(volete comprare una bici?). In questo caso guardate bene com'è, non vergognatevi di
chiedere al tipo di verificarne le condizioni, in genere sono di una professionalità
sorprendente: vi faranno anche fare un giro (sotto i loro occhi) per provarla.
Assicuratevi che i freni funzionino (ATTENZIONE, le bici ad Amsterdam frenano
pedalando all'indietro) e comunque non pagate mai più di 25 fiorini; meglio ancora
contrattare un po’ e scendere a 15-20.
Se arrivano i poliziotti durante la trattazione, niente panico, probabilmente vi
avvertirà lui stesso: basta stare buoni e aspettare che se ne vadano. Cercate
comunque di non essere troppo plateali, regola buona per ogni situazione ad
Amsterdam.
Una cosa da evitare è, secondo tutte le persone del luogo con cui ho parlato, chiedere
per primi se la bici è in vendita: sembra che a volte i poliziotti facciano degli arresti
spacciandosi per junkies, ma se non gli viene espressamente chiesta la vendita non
possono fare nulla. A me non è mai capitata una cosa simile, né a miei amici e
conoscenti, ma non si sa mai.
Una volta finita la vacanza qualcuno rivende la bicicletta che ha usato (sempre che
non gli sia stata rubata prima). Se decidete di farlo evitate la strategia del ponte (i
tossici di Amsterdam sanno come evitare l’arresto, voi no) ma piuttosto appioppatela
a qualcuno conosciuto sul luogo che ne ha bisogno.
Luoghi da visitare
A ciascuna categoria di luoghi (coffeeshops, locali, ristoranti) è associata una mappa
in fondo alla sezione ed ogni locale è contrassegnato da un numero tra [ ] vicino al
nome che ritroverete nella mappa stessa. Ovviamente la posizione è puramente
indicativa (non sono il sig. De Agostini), ma è da intendersi come aiuto, insieme
all’indirizzo, per rintracciare il luogo su una cartina VERA che vi sarete
precedentemente procurati (non volevate visitare Amsterdam senza comprare una
cartina, vero?)
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Non ho incluso la categoria “Parchi”, perché sono piuttosto facili da ritrovare: non
mancate di visitare il bellissimo Vondelpark.
Quando chiedete informazioni sulle vie, gli autoctoni tendono ad essere un po’
stronzetti se pronunciate male i nomi delle vie… per aiutarvi ecco una breve lista dei
più comuni non-si-pronuncia-come-è-scritto:
UI si pronuncia AU. Es. UIT e HUIS si pronunciano come OUT e HOUSE in inglese
(e vogliono dire esattamente la stessa cosa)
IJ si pronuncia AI. Es. Bij si pronuncia come “BY” in inglese
OU si pronuncia all’incirca AU. Es. Oudezijds si pronuncia AUdesAIds
V si pronuncia F. Es. Vla si pronuncia Fla
La città è suddivisa in quartieri. Per sapere in quale quartiere vi trovate basta guardare
la targa di una via, sotto al nome è indicato il quartiere. I più importanti sono
CENTRUM (centro), OUD-WEST (vecchio ovest), ZUID (sud), OOST (est), DE
PIJP, NOORD (nord, a cui si accede solo con un traghetto dietro alla Stazione
Centrale). I suffissi delle vie sono –straat (strada), -kade (grande via), -weg (via),
-steeg (vicolo), -gracht (canale). E ora impazzite per orientarvi.
Coffeeshops
HOMEGROWN FANTASY [1]
Nieuwezijds Voorburgwal 87/a
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DE DAMPKRING [2]
Handboogstraat 29 (Piccolissima traversa sul lato sud di SPUI)
Serve anche alcolici (abbastanza raro nei coffeeshop, per un problema di licenze). Buona la
“Orange Bud”.
KADINSKY [5]
Rozemarijnsteeg 9 (Traversa sul lato est di Spuistraat)
Da visitare, se non altro per il nome (anche se al KaNdinsky di Perugia la gente è più fuori). Il
padrone è un po’ stronzo.
Ogni tanto fa il “Korting Dag” (giornata di sconti) e tutte le erbe costano il 20% in meno. Ottima
roba.
GREENHOUSE [7]
Waterlooplein 345
7
Personale simpaticissimo, erba ottima e molta scelta. Al posto dei tavolini ci sono dei MATERASSI
ed è pieno di sculture strane e murales. In sottofondo musica trance, psichedelica, ambient, etc.
(insomma da botta).
SIBERIE [10]
Brouwersgracht 11
A pochi metri dalla Stazione. Ottimo spacecake, tipo sachertorte. Anche qua si vendono alcoolici.
Covo di rastoni da paura, le erbe jamaicane sono spettacolari. Ottima anche la sensimilla.
CHOCOLATA [13]
Spuistraat (attenzione: Spuistraat e Spui sono 2 posti diversi, il primo una via, il
secondo una piazza. Si pronuncia più o meno “Spau”. Gli olandesi fingeranno
comunque di non capire la pronuncia. Si trova nella parte nord della via, vicino alla
stazione, sul lato est).
Lo spacecake più potente che abbia mai provato (a parte l’aspetto di torcolo-spartano-della-nonna).
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Psychedelic Shops
Molto grande, comprende anche una sezione con una mostra che cambia di tanto in
tanto, dedicata agli artisti che creano sotto l’influenza dei funghi.
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Mappa A (Coffeeshops e simili)
Aperto tutti i giorni dalle 23 alle 3 e il week-end dalle 23 alle 4, ingresso gratuito, pista da ballo con
musica “alternative”. Ha tre piani, su ognuno dei quali c’è un bar, dei tavolini e musica diversa, il
terzo apre però solo nel weekend. Consumazioni abbordabilissime e fauna da osservare
attentamente in botta. Uno dei più piacevoli.
MELKWEG [2]
Lijnsbaangracht 234/a (vedi sopra)
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Locale grande che ospita concerti di gruppi anche molto famosi. Bisogna pagare una tessera di
associazione (4 fiorini circa) più l’ingresso alle singole serate. Due sale grandi con musica, bar, sala
mostre.
PARADISO [3]
Weteringschans 6-8 (Una delle vie più grandi, parte da Leidseplein).
Una ex chiesa, molto bello dentro, ospita solo concerti di gruppi famosi e teatro (in olandese!).
Anche qui bisogna fare la tessera.
MAZZO [4]
Rozengracht (Via lunghissima che parte alle spalle del Palazzo Reale, dietro al lato
ovest del Dam).
VRANKRIJK [5]
Spuistraat 216
È uno “squat”, cioè una specie di centro sociale, per cui potrebbe anche non esserci più. Si
riconosce facilmente percorrendo Spuistraat, in quanto la facciata della casa è tutta dipinta
con graffi vari. È aperto tutte le sere fino alle 2 e il fine settimana fino alle 3 (apre verso le
23). Il sabato c’è anche una pista. Birra economicissima.
BIMHUIS [7]
Oude Schans 73 (vicino a Waterlooplein)
DE DUIVEL [8]
Reguliersdwarsstraat 87 (traversa di Leidsestraat poco dopo Singel, costellata di
locali gay… il Duivel non pare essere tra questi)
Hip-Hop, ma nulla di esaltante.
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Mappa B (Locali Notturni)
Ostelli [Mappa C]
STADSDOELEN [1]
Kloveniersburgwal 97, Amsterdam, 1011 KB Tel:(20)6246832 Fax:(20)6391035
Fa parte della rete “Hosteling International” - 186 letti prezzo 1 pers./1 notte: FL
25,00
Centralissimo, prezzi abbastanza accessibili, camerate da 20. Coprifuoco alle 2:00. Bel bar con
happy hour, frequentato.
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VONDELPARK [2]
Zandpad 5, Amsterdam, 1054 GA Tel:(20)6831744 Fax:(20)6166591
Fa parte della rete “Hosteling International”
Posizione un po’ scomoda (verso sud – NON È NELLA MAPPA C). Camerate da 40-60 persone.
Nessun coprifuoco, buona vita notturna (concerti all’interno, bar, etc.)
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Mappa C (Ostelli)
Mercati [Mappa D]
Mercatino delle pulci, ci si trova di tutto, dai vestiti alle maschere antigas della 2a guerra mondiale.
Apre la mattina verso le 10 e chiude alle 17 (non ricordo l’orario dei festivi – forse non è nemmeno
aperto… mah).
Vende principalmente cibo, fiori e beni comuni. Per via dei molti gruppi etnici del quartiere (De
Pijp), vi si trovano cibi esotici di tutto il mondo a prezzi accessibilissimi. Si dice che questo mercato
abbia cambiato le abitudini alimentari degli abitanti di Amsterdam.
Aperto ogni giorno eccetto la Domenica.
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Dalla Stazione Centrale: Tram 4 - 16 - 24 - 25.
Abbastanza piccolo, offre una discreta varietà di pittura, grafica scultura, ceramica e gioielleria.
Aperto la Domenica dalle 10.00 alle 18.00. (Aprile - Novembre)
Dalla Stazione Centrale: Tram 1 - 2.
Parzialmente galleggiante, vende tantissimi fiori, piante e bulbi dei più famosi prodotti olandesi ed
esotici. È molto grazioso da vedere ed i prezzi sono decisamente bassi.
Aperto ogni giorno eccetto la Domenica
Dalla Stazione Centrale: Tram 4 - 9 - 16 - 24 - 25
Si trova all’ interno del passaggio che unisce Oudezijds Voorburgwal e Kloveniersburgwal, nel
palazzo che ospita la facoltà di Giurisprudenza.
Vi si possono trovare molti vecchi libri in tutte le lingue ed anche cartoline e posters.
Dalla Stazione Centrale: 10 minuti a piedi
Boekmarkt Spui [3]
Spui
Westermarkt [7]
Westermarkt, tra Westerstraat e Noordermarkt
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Dalla Stazione Centrale: 10 minuti a piedi
Mappa D (Mercati)
Cibo [Mappa E]
Gary's Late Night [1]
Reguliersdwarsstraat 53 (near a Rembrandtplein)
Da provare assolutamente quando si è attanagliati dalla fame chimica, questo locale aperto fino alle
4 di notte, “succursale” di Gary’s Muffins in Prinsengracht, serve “Muffins” (tipici dolcetti
anglosassoni, quelli a forma di funghetto, in tantissimi gusti), “Brownies” (tranci di una specie di
torcolo al cioccolato ipercalorico), e i meravigliosi “Bagels” (ciambellone salate spaccate in due e
riempite con ciò che volete: salmone e cream cheese, uova, salsa di tonno, etc.). Un posto
imperdibile per il dopo-botta (tra l’altro uno dei pochi della città che sta aperto fino a tardi a parte
gli shoarma-grill).
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In questo locale servono principalmente patate al forno ripiene di tantissime salse diverse. Inoltre
hanno hamburger di varie dimensioni (tra cui “il più grosso della città”… ma se dovete
proprio mangiare un hamburger è meglio Burger King) e panini fatti con pane di svariati
tipi, tra cui una sorta di sfilatino (french roll) e companatico che va dalla carne cruda al
roastbeef, dal formaggio alle uova, al pollo ed altro. Una delle cose da provare qui è il
milkshake allo yogurt, altra chicca da dopo-canna.
In Voetboogstraat, traversa di Spui, c’era un tempo un piccolo negozietto addobbato come gli
olandesi si immaginano la tipica bottega italiana, ovvero la cosa più lontano possibile da essa. In
compenso questo tizio importava prodotti italiani VERI, tipo mozzarella, bresaola, etc. e serviva dei
buoni panini per 5 fiorini circa. Se proprio sentite la nostalgia di casa… (e se lui è ancora là).
Se vi va di provare la cucina olandese, qua c’è un tizio VERAMENTE STRANO che dal 1969
porta avanti questo ristorante da solo, cucinando sotto agli occhi degli avventori piatti pantagruelici
(di solito ne basta uno come pasto). In genere il piatto tipo è composto da una pietanza (carne)
affogata in un oceano di verdure multicolori di molti tipi. La spesa è abbastanza contenuta, sui 15
fiorini, che per vedere il tizio imprecare in olandese, specie dopo una canna, è una cifra che
pagherei anche oggi stesso. Il locale è un po’ difficile da trovare, meglio aiutarsi con una cartina.
Apre alle 17 e chiude alle 22.
Complesso unico che racchiude un self-service e un “falso mercato”. La Place è un locale carino da
vedere, all’ingresso del quale viene consegnato un biglietto che non va assolutamente smarrito
(altrimenti si pagano 100 fiorini!). Ci si aggira tra i banconi dove gli addetti cucinano sotto i vostri
occhi ogni sorta di cibo (evitate la pasta, ovviamente): a seconda di ciò che sceglierete verranno
fatti dei marchietti sul biglietto per poi pagare all’ uscita. La spesa si aggira intorno ai 15 fiorini per
un pasto decente.
Le Marché, a cui si accede solo dal lato di Kalverstraat, è una specie di fornaio mascherato da
mercatino, dove vendono pane, dolci, panini da asporto.
I RISTORANTI INDONESIANI
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Essendo l’Indonesia una delle colonie olandesi più importanti, e dato che la cucina olandese in sé
non è nulla di originale, un po’ tipo quella inglese, i piatti indonesiani sono diventati una
sorta di specialità nazionali. Amsterdam è letteralmente stracolma di ristoranti
indonesiani, in cui vi vengono servite portate multiformi e abbondantissime, molto
originali e davvero buone. L’unico problema è il prezzo: io ci sono stato una volta sola,
quando ho vinto al casinò –non sto scherzando- (a proposito, se vi interessa, il casinò sta
dalle parti di Leidseplein, verso il Rijksmuseum) ed ho speso, per 5 persone, 314 fiorini.
Sembra che ce ne siano anche di meno cari, ma non so assolutamente quali siano.
Per pasti veloci ci sono le onnipresenti “M” con le loro “McMaialate” o i Burger King, un po’ più
buoni. NEW YORK PIZZA, catena niente affatto newyorchese, bensì olandese, propone un
prodotto che non ha nulla a che vedere con la pizza, però è abbastanza buono, abbondante e poco
caro (evitate per pietà quella all’ananas e prosciutto cotto!!!). Ve ne sono una ventina in città, di cui
circa la metà in centro.
In Nieuwendijk, una delle strade principali che va dalla Stazione Centrale al Dam, tra NZ
Voorburgwal e Damrak, c’è poi INTERNATIONAL FOOD COURT [5], una sorta di centro
commerciale del cibo plastico che contiene un McDonald’s, un sandwich bar, una gelateria, un New
York Pizza e una specie di fast-food messicano: quest’ultimo è il migliore dei 5 e se vi piacciono
tortillas e nachos si può provare.
Se vi piace davvero il pesce, Amsterdam offre una gran quantità di chioschi che fanno panini con
vari tipi di questa specialità olandese. Per 4-6 fiorini potete comprare un panino morbido con dentro
gamberetti, o salmone, o maccarello e via dicendo. Il vero punto d’orgoglio della pesca olandese è
comunque la famosa aringa cruda. Il periodo migliore per mangiarla è maggio, quando viene
pescata ed è freschissima (i chioschi espongono il marchio “Nieuwe Hareng” – aringa nuova-). La
città è piena di questi banchetti, io ne ho indicato uno [6] che si trova in KONINGSPLEIN,
l’incrocio tra Leidsestraat e Singel.
Il “fast-food” più comune in Olanda (oltre ai famigerati FEBO, locali gialli bisunti che vi sconsiglio
vivamente) sono gli Shoarma-Grill. Se ne trovano veramente a bizzeffe, in ogni via della città e
servono cibo arabo. Il più comune è appunto lo Shoarma, che personalmente trovo ottimo, ma i
gusti sono gusti: si tratta di una pita, cioè una specie di piadina come quelle greche, riempita di
carne di montone, mi pare, arrostita intorno a uno spiedo tipo kebab, molto magra a dispetto delle
apparenze. Il tutto viene condito con pomodori, patatine, salse. Attenzione, se ne volete uno
specificate che lo volete nella pita (costa circa 6 fiorini), altrimenti l’astuto gestore tenterà come
spesso capita di rifilarvi la versione “al piatto” della pietanza, che costa circa il doppio. Un'altra
specialità di questi ristoranti turchi è il Falafel, palline di carne con verdure e aromi, ma non sono
mai stato così in botta da avere il coraggio di provarle (magari sono buone, chissà). Un locale tra
tutti che mi è rimasto in mente per la qualità leggermente superiore della carne e per la gentilezza
dei gestori è il MA BAKER [7], in Rozengracht. Allontanandovi dalla zona più turistica ed
addentrandovi in aree residenziali, come il quartiere Sud (Zuid) o il DePijp troverete anche alcune
panetterie arabe: in tal caso vi consiglio di provare il loro superbo pane e di evitare accuratamente i
Baklavà, dolcetti al 90% di zucchero e miele. Le drogherie e gli ortofrutta gestite da arabi in genere
sono decisamente meno costose di quelle olandesi, per cui approfittatene, se dovete fare un pranzo
al sacco.
Infine, se vi capita di dover fare una spesa, tra le catene di supermercati Albert Heijn è quello che
ha più scelta, sebbene Dirk Van Der Broek sia meno costoso; qualunque scegliate assaggiate
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assolutamente il VLA, venduto in brik tipo latte e yogurt, un budino semiliquido buonissimo e state
alla larga dal karnemelk, una sorta di latte acido.
Mappa E (Cibo)
Musei [Mappa F]
Amsterdam offre anche una discreta quantità di musei e luoghi celebri per soddisfare
la vostra incontenibile brama di cultura. Bisogna dire che sono imparagonabili alla
maestosità e all'opulenza di altri grandi musei europei, come un Musee d' Orsay o una
National Gallery, ma vale comunque la pena di visitarli.
I prezzi sono meno accessibili di quelli dei succitati "colleghi" inglesi e francesi, dai
5 ai 15 fiorini in media. Per chi pensa di visitarne molti esiste una formula assai
vantaggiosa, la Museumkaart annuale: costa 40 fiorini e permette di visitare
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gratuitamente la stragrande maggioranza dei musei di Amsterdam e di altre città
olandesi per un anno intero. Considerate che solo vedere i tre più importanti costa
intorno a trenta-trentacinque fiorini, quindi regolatevi in base a ciò che volete vedere.
I suddetti tre musei principali sono concentrati intorno a una piazza che si chiama
giustappunto "Museumplein".
Ospita una mostra permanente di arte moderna e contemporanea più diverse sezioni
che vengono cambiate di tanto in tanto.
Bella chiesa sconsacrata (credo) che viene utilizzata per delle mostre temporanee. L'unico posto di
Amsterdam in cui non mi hanno accettato la Museumkaart. Durante il mio soggiorno ha ospitato
una bellissima mostra sui Buddha e sulla cultura indù ed una sul giornalismo fotografico.
Il palazzo in cui un tempo aveva sede la borsa valori, costruito dall'architetto Berlage, è ora adibito
a sede di mostre temporanee, come quella del 1995 su Salvador Dalì.
Mai visto internamente, si riconosce perché fuori c'è una nave immensa. È totalmente dedicato agli
antichi fasti marittimi degli olandesi, di cui sembrano essere molto orgogliosi.
Dalla piazzetta di Spui o dall'ultimo tratto di Kalverstraat, sotto all'ingresso del Museo Storico, si
accede, tramite un archetto un po’ anonimo, a questo cortile interno. Si tratta di un luogo che da
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secoli è adibito a residenza delle cosiddette "beghine", che mi pare siano le donne protestanti non
sposate. Vale la pena di vederlo, perché è molto carino e tenuto con una cura sorprendente. Sostarvi
un po’ dà l'idea di trovarsi fuori dal tempo, tra pratini perfettamente tagliati (non vi venisse in mente
di stendervici!!!) e casette tipo Playmobil, con l'aggiunta di due chiesette, una cattolica ed una
protestante.
Una mostra veramente particolare questa, sulla cultura e le tradizioni dei luoghi colonizzati dagli
olandesi. Capanne, barche, oggetti vari, sono perfettamente ricostruiti.
Piccolo museo su Anna Frank, allestito nella casa in cui visse per anni nascondendosi dai nazisti.
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Mappa F (Musei)
Questo è tutto. Anzi, questo è niente rispetto a ciò che offre Amsterdam, ma speriamo
che possa bastare come introduzione… buon divertimento.
Lupus
Prodotto interamente da
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http://germogli.home.ml.org
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