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©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte

FIG . I - VENEZIA, GALLERIE DELL'ACCADEMIA : SALA DI S. ORSOLA

LA NUOVA SISTEMAZIONE DELLE GALLERIE DI VENEZIA


alle Gallerie del!' Accademia un ordine più Per ottenere gli ambienti necessari si dovrebbe di-
P ER DARE
sistematico, una attrezzatura adeguata ed in tutto
un più ampio respiro vi sarebbero grandi necessità.
sporre di gran parte dei locali occupati n.ello stesso
edificio dall' Accademia di Belle Arti, procedendo anche
Infatti gli ambienti dei quali disponiamo potevano an- a costruzioni interne - specie per il passaggio dalle sa-
dar bene quando i quadri venivano esposti fitti fitti su lette belliniane alla sala di S. Orsola - ovvero bisogne-
d ue o tre file, quando erano meno sentite certe esigenze rebbe fabbricare un nuovo edificio di vaste dimensioni
culturali, ma sono adesso del tutto insufficienti. Così con sviluppo verso le Zattere, da collegare alla vecchia
molte opere non possono essere esposte per mancanza sede mediante un cavalcavia .. Solo così sarebbe tra l'al-
di spazio, il depositorio è troppo ristretto per diventare tro possibile modificare il giro delle sale vincendo l'osta-
una /I galleria secondaria ", la raccolta dei disegni (circa colo dei passaggi obbligati, allo scopo di permettere al
d uemila) necessita di sale di esposizione e di studio, visitatore un itinerario più sistematico dell'attuale, senza
m ancano dei locali per la biblioteca, l'archivio fotografico, dover passare dal Trecento via via al Settecento e poi
la vendita delle riproduzioni e dei cataloghi, il laborato- di nuovo al Quattrocento.
rio dei restauri, per qualche mostra prçJvvisoria ed altresì Durante la guerra progettammo con l'architetto Carlo
per gli uffici, che sono attualmente fuori sede . D'altra Scarpa il nuovo grande edificio occorrente per ampliare
parte dovrebbe esservi la possibilità di aprire nuove sale le Gallerie nonchè la sistemazione delle sale vecchie e
e di esporre altre opere, tanto più che vi sono mol- nuove, pur senza insistere nei particolari perchè troppo
te lacune da colmare per avere un panorama abba- sentivamo quanto tutto ciò fosse irreale. Naturalmente
stanza completo della pittura veneziana nei suoi valori ci siamo poi guardati bene dal riprendere quel progetto
essenziali. per realizzarlo a tutti i costi senza tener conto della
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FIG . 2 - VENEZIA, GALLERIE DELL' ACCADEMIA : SALA DI S. OR30LA

FIG. 3 - VENE2;IA, GALLERIE DELL'ACCADEMIA: SALA DI S. ORSOLA (PRECEDENTE SISTEMAZIONE)

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FIG . 4 - VENEZIA, GALLERIE DELL'ACCADEMIA: NUOVA SALA CON I TELERI DEI MIRACOLI DELLA CROCE

situazione generale e rimandando a tempo indeterminato esporre le nostre innovazioni alla Commissione nomi-
la riapertura delle Gallerie al pubblico, che ha ben di- nata dal Ministero per i restauri veneziani.
ritto di rivedere i suoi quadri comunque disposti. Tut- Per ciò che riguarda l'ordinamento ge nerale si è prov-
tavia non per questo si pensò a rimettere tutto a posto veduto soprattutto ad eliminare il brusco passaggio dalla
com 'era . Tanti lavori erano indispensabili, per riparare prima sala destinata ai Primitivi alla 'seconda ov'erano '
le finestre e i lucernai devastati da una esplosione, per grandi tele di Tintoretto, Tiziano e Veronese, sostituite
rifare intonaci e tinteggiature, mentre avendo tutto il ora dalle pale di Giambellino, Carpaccio e Basaiti. Non
materiale fuori opera si presentava l'occasione di modifi- è certo il caso d'essere pedanti nella cronologia, se soprat-
che importanti nella scelta dei quadri e nella loro espo- tutto importa di veder bene i singoli capolavori, ma
sizione. non si può negare che convenga ridurre quegli s balzi e
Così, mentre un mese dopo l'arrivo a Venezia degli quei ritorni che accostando opere tanto diverse di tempo
Alleati le Gallerie venivano riaperte con una mostra dei e stile disorientano il visitatore . Pertanto, entrando ora
Primitivi nelle due sale rimaste intatte, per il resto i alle Gallerie, nello sfondo della sala dei Primitivi si vede
lavori vennero subito avviati e si procedette in modo non più la Pietà del tardo Tiziano ma la pala di S. Giob-
continuativo a sistemare altre sale aprendole subito al be e si passa poi placidamente alle salette con le altre
pubblico, tanto che siamo ormai a buon punto e potremo opere di Giambellino, tra le quali isolata risalta la Tem-
nel '48 terminare la parte principale del nostro lavoro, pesta di Giorgione, tolta da quella camera scura troppo
nei limiti imposti dalle circostanze. Questo è stato pos- d'effetto nella quale l'avevamo esposta in precedenza.
si bile grazie all'intervento del Genio Civile, avvenuto Le tele cinquecentesche già nella sala seconda sono
con tanta comprensione delle nostre particolari neces- state unite alle altre del Tintoretto e del Veronese nei
sità, ed in seguito alla concessione di speciali fondi da saloni, levandone diverse del Padovanino e del Renieri,
parte del nostro Ministero . Durante i lavori potei va- del Ricci e del Pittoni che saranno esposte presso
lermi della collaborazione di uno specialista di rara sen- il Museo Civico, mentre ai quadri più piccoli e più
si bilità quale il Prof. Carlo Scarpa, che soprattutto curò preziosi del Seicento è stata destinata una sala apposita
l'allesti mento delle sale rinnovate, e non mancammo di dove il Fetti trionfa.
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FIG . 5 - VENEZIA, GALLERIE DELL 'AC CADEMIA : PRIMO SALONE DELL'ATTUALE SISTEMAZIONE

Invece sono rimasti, per necessità di spazio, nel se- naturalmente resterà integra nella sua parte ge nuina.
condo salone i grandi Tiepolo con qualche altro pezzo Dopo, tutti gli ambienti delle Gallerie saranno stati uti-
barocco, separati tuttavia dalle tele cinquecentesche me- lizzati al massimo, ma tuttavia molto resterà da fare per
diante pannelli che spartiscono il vastissimo ambiente; una omogeneità tra le sale rinnovate e quelle ri maste
nè disturba vedere 'a distanza il Convito del Veronese come prima . Sarà infatti da riprendere il lavoro nella
di fronte alla Gloria di S. Elena del Tiepolo. Con questo sala iniziale, riaprendo alcune finestre, dando l'into-
è stato modificato il criterio di bilanciare il salone cin- naco con tinte chiare in luogo di quella brutta tela dipin-
quecentesco, affollato di capolavori, con un altro del Sei- ta in grigioverde che adesso copre il muro grezzo,
cento e Settecento colmo di te Ioni vacui e manierati : togliendo co me altrove gli alti basamenti scuri e dispo-
badando piuttosto alla qualità abbiamo preferito eli- nendo con luce laterale quel tesoro di tavole primitive
minare il Padovanino per esporre meglio il Tintoretto. che i restauri in corso stanno rivelando in tutto il suo
Successivamente, nella complessiva distribuzione splendore . In modo analogo saranno da modificare altre
giova rilevare che il ciclo dei Miracoli della Croce è pas- sale, fino ai saloni cinquecenteschi dai quali per necessità
sato dalla ex Chiesa dimezzata ad una sala apposita, contingenti è stato iniziato il nostro rinnovamento, si
costruita verso il '40, ove quel gruppo omogeneo ha dovrà sistemare in modo più decoroso l'ingresso delle
trovato un ambiente raccolto ed una luce assai migliore. Gallerie ed altro ancora.
Tolto questo gruppo di teleri, tolte le grandi pale, la ex Speciale cura è stata posta per mettere in evidenza
Chiesa della Carità è rimasta disponibile per una diversa l'espressione figurativa dei dipinti, rinunziando ad ogni
sistemazione che permetterà di esporre al centro, con la tentativo di ambientazione ricostruttiva nonchè al pit-
luce di nuovi lucernai, numerose opere quattrocentesche toresco sentimentale.
su appositi pannelli mentre sulle pareti andranno pochi Si sa bene quanta importanza abbia la presentazione
pezzi di grandi dimensioni. A questo si sta ora lavorando delle opere d 'arte nella cosidetta museografia, la quale
dopo aver cancellato sulle pareti estesi rifacimenti imita- naturalmente in questo c'interessa non tanto per le sue
tivi di qu ella decorazione originaria quattrocentesca che intenzioni scientifiche quanto come affermazione del

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FIG . 6 - VENEZIA, GALLERIE DELL'ACCADEMIA: SECONDO SALONE DELL'ATTUALE SISTEMAZIONE

gusto attuale e come storico chiarimento di quello d'altri al massimo anche nei suoi prodigiosi particolari, per
tempi nell'ordinare e allestire le raccolte artistiche. Ora, farla dominare nella semplici tà dell'ambiente. Quindi i
anche senza avere la possibilità di ampie esperienze nuove grandi teleri sono stati posti in basso, poggiati su di una
nè la voglia di un ostentato modernismo di maniera, fascia di chiaro legno di quercia e sobriamente incorni-
tuttavia in alcuni casi importanti abbiamo sentita la ne- ciati ctello stesso legno con un listello dorato, ed hanno
cessità di una presentazione rispondente al nostro modo per sfondo l'intonaco della parete con una mossa tinteg-
di vedere, sia pure comprendendo i motivi di quanto giatura di caldo avorio. La pala è stata arretrata e la
s'era fatto in precedenza. Ciò soprattutto vale per la illumina una finestra di lato la cui vista, come quella
sistemazione della sala di S. Orsola, condotta dopo l'al- della porta, viene celata da schermi di tela al limite della
tra guerra con il criterio di ricostruire idealmente la vec- fascia con gli episodi della leggenda.
chia Scuola nella quale i dipinti erano in origine. Tale Un caso analogo si è dato per le salette del Settecento,
ricostruzione era sostanzialmente inventata, con stalli e prima con basamenti in legno d'imitazione settecentesca,
dossali d'altra provenienza e ancor più d'imitazione, con con vecchie stoffe a fiorami graziose certo ma tali da
la pala in una cornice d'antiquariato, posta senza quello disturbare la visione dei quadri . Mettendo in comuni-
stacco dai teleri delle storie che nella Scuola originaria cazione i tre ambienti si è ottenuta una specie di gal-
era dato da un apposito presbiterio. Questo poteva anche leria con spartizioni, illuminata da lucernai, la luce dei
produrre un effetto suggestivo, a spese però della pit- quali viene diffusa attraverso un unico velario di tela
tu ra del Carpa cci o, la cui visione era materialmente osta- chiara sottile. Il pavimento è a mosaico, tutto di grigio
colata dall'altezza alla quale le tele venivano a trovarsi bardiglio, colore ripreso nella parete di fondo per dare
nell'insieme. Se l 'antica Scuola fosse rimasta come era risalto alle bionde tonalità del bozzetto de l Tiepolo degli
avremmo potuto discutere sulla convenienza o meno Scalzi, mentre le altre pareti sono di un de licato avorio
di togliere le tele dal loro posto per meglio vederle, ma reso morbido con una speciale impastellatura e polvere
tra ttandosi di una ricostruzione non abbiamo esitato a di talco. In tal modo i piccoli quadri preziosi di Pietro
rinuncia rvi per rendere la pittura del Carpa ccio visibile Longhi e Rosalba, Sebastiano Ricci e Tiepolo, Guardi

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FIG. 7 - VENEZIA: GALLERIE DELL 'ACCADEMIA: SALETTE SETTECENTESCHE RINNOVATE

e Canaletto con i loro compagni non hanno più una Inutile dire che dopo tante vicende si è proceduto
ambientazione artefatta tendente a rievocare il gusto ad una revisione minuziosa dei dipinti, molti dei quali
settecentesco, ma staccano per le loro qualità intrinseche . sono stati saldati, liberati da ossidi, puliti, e tutti rav-
In tante altre sale, scartando anche per la spesa l'ap- vivati nelle vernici anche con semplici passaggi di
plica zione di stoffe moderne, si è contato soprattutto su lla trementina . D'altra parte si sta preparando un nuovo
grana degli intona ci e sulle tinte per dare ai quadri uno ca talogo, assai pi ù ricco di dati e noti zie dei prece-
sfondo adatto. Naturalmente sono prevalse le tinteggia- denti.
ture in grigio - più o meno caldo, più o meno forte - Concludendo riteniamo che, pur senza risolvere in
nonchè quelle tendenti all'avorio o al nocciola, se mpre modo definitivo il problema di una nuova grandiosa
con tonalità tranquille, un po' spente, affini ai colori sistemazione de lle Gallerie di Venezia, l'ordinamento
naturali delle malte. N aturalmente abbiamo ovunque in corso viene a dare risalto al valore artistico in compa-
abolito gli alti basamenti, così da ottenere uno sfondo rabile delle raccolte, in seguito ad una più rigorosa sele-
uniforme, e tenuto i quadri piuttos to bassi per renderli zione qualitativa e ad una presentazione basata nella
plU visibili, mentre s'è cercato di sostituire le cornici sua nitidezza sul criterio di dare evidenza alla pura espres-
che davano maggior distu rbo . sione pittorica delle opere.
VITT ORIO MOSCHINI

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