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NUMERO
ANNO XXXV
1747
SABATO 8 GENNAIO 2011 tuttoLIBRI Anniversario Moriva 50 anni fa l’inventore dell’hard-boiled,
tra i bersagli del «maccartismo», amato e ripudiato da Hollywood,
creatore di figure leggendarie come Sam Spade e Continental Op
ESORDIO
Hammett,
GIUSEPPE sta Dashiell Hammett era segna-
Il gran ’48 CULICCHIA
una strega
di Dio e ossessionati dal pericolo per l’agenzia Pinkerton nel 1915
PENT P.II
comunista non dovettero aver bi- a Baltimora, e si era imbevuto di
sogno di molte parole per com- tragedie grandi e piccole, oltre
mentare la notizia. Lo scrittore che del linguaggio e dei modi di
che aveva inventato il genere personaggi spesso immortalati
hard-boiled, dando vita a perso- dai flash dei fotografi specializza-
naggi leggendari quali Sam Spa- ti in cronaca nera, e non lontani
d’America
de e Continental Op, portati sul da quelli di Hollywood Babilonia.
grande schermo da attori come In quel periodo si era guadagna-
Humphrey Bogart e William to le cicatrici che segnavano il
Powell per la regia di maestri del suo corpo, a perenne ricordo del-
calibro di John Huston, un uomo le zuffe con la mala, e da lì aveva
MÜLLER che sulla soglia dei settant’anni tratto la linfa vitale destinata a
era ormai tornato alla povertà dar forma a libri indimenticabili,
Ddr, crudele che ne aveva contraddistinto l’in-
fanzia, era ai loro occhi semplice-
da Piombo e sangue a L'uomo om-
bra. Tra pericolose fanciulle e im-
è il potere mente un reietto. passibili investigatori, misteriosi
Nel 1937, infatti, mentre in omicidi ed equivoci trafficoni,
Un drammaturgo Spagna infuriava la guerra civile ambigui confidenti e corruttibili
oltre il Muro e colleghi come George Orwell poliziotti, tra rapide sparatorie e
ed Ernest Hemingway partiva- inattese coltellate magari nei vi-
FORTE P. IV
no per la penisola iberica per sco- coli bui di un quartiere cinese,
prire con un certo anticipo i me- Dashiell Hammett ha plasmato
todi più hard che boiled dei com- non solo i suoi personaggi ma an-
Al Caffè
ci si fa
Se Alessandro Mari
fosse lo pseudonimo dietro cui
si cela una squadra di autori
sul genere dei Wu Ming, Trop-
po umana speranza sarebbe co-
Che Quarantotto
dalle Alpi a Roma
munque un superbo romanzo.
L
manzo, è un'impresa. A un cer-
pre stati i luoghi della paro- to punto del suo sterminato di spia, con il compito di segnala- violando le regole dell'immobili-
la, dove si sono rotte o ag- tracciato l'autore cita Dickens: re le mosse londinesi di un peri- smo popolare attraverso i nobili
giustate le cose: discusso animata- «Lui, ciò che descrive, te lo la- coloso «ribelle» di nome Giusep- fermenti di personaggi che sfio-
mente, trovato un accordo, aperte scia dentro gli occhi». Ed è pro- pe Mazzini; il trafficone Lisan- rano la modernità, ma che per
lacerazioni. Però di solito il man- prio questo che accade al letto- der, che in una Milano in fermen- raggiungerla devono subire i
giare o il bere insieme ha indotto a re. In mancanza di aggettivi to intuisce il mestiere del fotore- confronti con lo stato delle cose,
fraternizzare, a confrontarsi, ma adeguati - avvolgente, trasci- porter, anche se sfrutta il lato con i pregiudizi, con la volontà di
per trovare un punto d'incontro. nante, epico, dilagante sono al- commerciale più bieco della foto- garantire al futuro le stesse in-
Carlo Dossi, nelle Note azzur- cuni di quelli «usabili» - occor- grafia smerciando le sue eccitan- certezze del passato.
re (num. 4589) racconta: «Ai tem- re capire da dove sia partita ti «callopornie»; e infine Lui, Jo- Nelle loro timide o eroiche
pi di Cattaneo fu fatta la pace tra questa volontà di raccontare sé, capitano e colonnello in un mosse verso la speranza, i perso-
classici e romantici e per celebrarla una piccola scaglia di storia ita- Sudamerica in rivolta, lui che naggi di Mari aprono il passo a
si bandì un gran banchetto in cui liana con lo stile e il linguaggio ama Aninha e ne fa misura di vi- p Alessandro Mari un altro futuro, a un Novecento
intervennero i caporioni delle due di un classico: uno che conosce ta, e torna in Italia per cercare p TROPPO UMANA SPERANZA che magari sarà addirittura trop-
scuole, e in cui i piatti alternavansi nuove imprese, e noi sappiamo p Feltrinelli, pp. 764, €18
nei due stili. - Dopo un gigot classi- p in libreria dal 12 gennaio
In «Troppo umana che le troverà e dovremmo ren- Un grande romanzo,
p Alessandro Mari è nato nel
co veniva p. es. una mondeghiglia dergliene merito ogni giorno.
romantica, dopo una semplice slep- speranza», un’odissea Ecco, questi quattro roman-
1980 a Busto Arsizio. Si è laurea-
to con una tesi su Thomas Pyn-
epico e travolgente,
pa di manzo classico un pasticcio di incontri, tra popolo zi sono il romanzo che diventa chon; si è diplomato alla Scuola un mosaico di 4 storie
di Strasburgo romantico, dopo un piano piano, a passi perfetti, Holden di Baricco. Lavora nel-
sorbetto di pura crema classico, un ed eroi, Mazzini Troppo umana speranza. Scene l’editoria come lettore, tradutto- fuse con maestria
sorbetto punch romantico». e Garibaldi con Anita epocali ed esperienze sotterra- re e ghostwriter e gran cura dei dettagli
Incontrarsi al caffè ha significa- nee come quelle del villano Co-
to condividere col luogo anche idee a fondo gli sviluppi del grande lombino confluiscono in un pro- po veloce per loro, ma alla cui riu-
e interessi. Anche oggi al caffè non romanzo tra Otto e Novecento, getto narrativo che racconta, in scita avranno contribuito con i lo-
si va semplicemente per sorbire un ma che della modernità si ser- fondo, il percorso di tutte le spe- ro sacrifici e il loro genuino entu-
aperitivo da soli, ma per berlo insie- ve per cesellare un percorso di ranze dell'umanità: dal viaggio siasmo. Figure assordanti, che ri-
me. Solitudine e silenzio non s'addi- luce e di voci - anche minime - d'amore di Colombino a quello mangono a galla nella memoria
cono a quel luogo. Al caffè il tempo attraverso i meandri delle ipo- di redenzione di Leda, dal viag- di una lettura lenta e generosa. E
scorre conversando: è sempre stato tesi e delle certezze storiche. gio nella modernità di Lisander certi affreschi verbali dedicati al
il luogo della parola (così come la La cura del dettaglio è ma- a quello verso la pace e la salvez- furioso amore di Anita e Giusep-
taverna era il luogo del chiasso fe- niacale, ma nel senso di voler za d'Italia di Garibaldi, il tutto pe sono destinati, crediamo, a di-
stoso e della trasgressione linguisti- perfezionare ogni atto, ogni so- gestito con una maestria narra- ventare un punto di riferimento
ca, dove le parole e il vino, diceva spiro, ad uso di un ipotetico let- tiva senza tempo, che tuttavia ri- assoluto nelle pagine della nostra
Manzoni parlando di Renzo alla tore che non disponga di mezzi chiede il suo tempo di lettura, narrativa. Anita sarebbe conten-
«Luna piena», scorrevano «senza audiovisivi per conoscere il ma ti ripaga con una sensazione ta di essere vissuta e morta in un
misura né regola»), il luogo della mondo. I personaggi e le loro davvero unica di ricchezza emo- modo così giusto, limpido, visce-
discussione, della ragione, dei rego- passioni scorrono sulla pagina tiva, di ammirazione totale. rale e leggendario. Un grande ro-
lari contrapposto agli irregolari come un fiume in piena che af- Il percorso si snoda come un manzo, davvero, che rende onore
dell'osteria. In questo luogo d'in- ferra, trascina, travolge, in un graduale passaggio di consegne Alessandro Mari alla letteratura contemporanea,
contro, annotavano i fratelli Verri viaggio al cui termine ti rendi individuali alla grande Storia, non solo italiana. «Scena delle
fondatori della celebre rivista sette- conto che potrebbe continua-
centesca Il Caffè, ci si scambiano re all'infinito, e senza forzatu-
idee, si trovano i giornali, «in essa re. Ed è una gran bella impres-
Dibattito O
150
bottega, chi vuol leggere, trova sem- sione d'amore.
pre i fogli di Novelle Politiche», Ma cos'è, dunque, questo
trova «il Giornale Enciclopedico, romanzo che dovrebbe - ci au-
e l'Estratto della Letteratura Eu-
T
guriamo - sconvolgere la sta- raditori, cospiratori,
ropea, e simili buone raccolte di
Novelle interessanti, le quali fanno
che gli uomini che in prima erano
gione letteraria in arrivo met-
tendo al palo tutto ciò che or-
mai spacciano per opera d'ar-
terroristi, spie, delato-
ri….. Romanzi avvincen-
ti come quello di Giancarlo De
Sbaglia chi cerca
Romani, Fiorentini, Genovesi, o
Lombardi, ora sieno tutti presso a
poco Europei».
George Steiner ha scritto che
te assoluta, dal bestseller an-
nunciato alla narrativa da
ipermercato?
Troppo umana speranza è ir-
Cataldo (I traditori), ma an-
che Il cimitero di Praga di
Umberto Eco, un film (e la rela-
tiva sceneggiatura pubblicata
in Crispi
l'unità europea si è fondata nei caf-
fè metropolitani, in questi ambienti
cosmopoliti, caldi di legni e di stuc-
raccontabile nel suo intricato
viaggio lungo una decina di an-
ni, che si conclude in un 1848
da Bompiani) come lo straordi-
nario Noi credevamo di Ma-
rio Martone, saggi storici inec-
il “grande vecchio” Libri d’Italia
chi e di specchi. Così come hanno aperto a speranze patrie anco- Verso il 2011
contribuito a unire (o a dividere) ra irrisolte, con un Garibaldi Servizi segreti, falsari, GIOVANNI DE LUNA
l'Italia. Nel periodo rivoluzionario prossimo a diventare l'uomo
a Torino i giacobini si trovavano al- della provvidenza unificante. mercenari: da Martone lando tra il libretto celebrativo ga, che esplicitamente nega ogni tragedia di Belfiore). Adesso la
la Taverna della Giamaica, al Ma i personaggi che seguiamo a Eco, a De Cataldo, di occasione e una più ponderata tipo di legittimazione alla costru- situazione è molto diversa.
Caffè 'd Catlina o al Marsiglia. sono addirittura quattro e le lo- riflessione storiografica. zione dello Stato nazionale? In mezzo ci sono stati gli An-
Roberto D'Azeglio, l'8 febbraio ro vicissitudini si ricongiungo- si riscrive il passato Resta questo inizio, affollato Non è solo questo. Nel 1961, ni 70 del Novecento. Troppi mi-
1848, al caffè Nazionale di Torino no - anche solo in parte - in un per parlare dell’oggi di servizi segreti, falsari come il in occasione del «centenario» steri di allora non sono mai stati
aveva letto agli amici, prima dell' gioco di eventi che sfiora tutti i Saturnino di Eco, voltagabbana tutto era molto chiaro. Mentre risolti, troppo forte è stata la de-
affissione in pubblico, il proclama toni del romanzo epico: il «me- cepibili (Londra dei cospirato- come il Gallenga di Martone, gli storici accademici si interro- lusione verso uno Stato che ha
di Carlo Alberto. In città c'erano namerda» Colombino, adotta- ri, di Enrico Verdecchia, I pic- mercenari e visionari, patrioti e gavano sulle loro diverse inter- negato ogni forma di verità e di
caffè frequentati dai conservatori, to dal prete di campagna Don coli cospiratori di Arianna doppiogiochisti… Può essere una pretazioni (e al centro del dibat- giustizia nei confronti delle stra-
altri soltanto dagli innovatori. Illu- Sante, che dalla pianura pada- Arisi Rota), hanno segnato la moda, legata al vezzo giornalisti- tito ci fu la «questione meridio- gi che insanguinarono quel de-
minismo, Romanticismo, Risorgi- na nebbiosa e contadina di Sac- prima fase del dibattito pubbli- co di inseguire le nuove rivelazio- nale»), i media si assunsero il cennio. Mentre per il terrorismo
mento, Futurismo e Avanguardie conago parte - con il fido mulo co sul Risorgimento innescato ni, l'inedito, il disvelamento dei compito di costruire un'immagi- delle Brigate Rosse e di Prima Li-
hanno trovato nei caffè italiani di Astolfo - per chiedere al Papa il dall'avvicinarsi del 150˚ anni- misteri? Può essere che abbia in- ne edificante del nostro passato nea si è comunque arrivati a una
un tempo il luogo in cui discutere consenso di sposare la contadi- versario dell'Unità d'Italia, fluito quella sorta di «processo (in quell'anno alla televisione verità giudiziaria certificata da
ed elaborare le idee. I macchiaioli, notta Vittorina, in un viaggio tutti privilegiandone il lato al Risorgimento» avviato in una andarono in onda Le giornate una sentenza, su Piazza Fonta-
artisti e patrioti, si sono sempre in- che è un'odissea di incontri e di oscuro. Con il 2011 ci sarà un' fase in cui - per la prima volta del riscatto: album del Risorgi- na, su Piazza della Loggia, su
contrati al Michelangiolo di Firen- disastri: la bella Leda, orfana altra valanga di titoli, ma il ta- nella nostra storia - al governo mento, I Mille, L'impresa dei Bologna, su Ustica, si annida an-
ze, in via Larga, ora via Cavour. abusata ed educata al mestiere glio si annuncia diverso, oscil- c'è una forza politica come la Le- Mille illustrata ai ragazzi, La cora la plumbea reticenza dei
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SABATO 8 GENNAIO 2011
LA STAMPA III
LA DONNA IN NERO DI BEPPE LOPEZ CATERINA CAVINA, FRA NEBBIE E DELITTI «SE TU FOSSI QUI» DI DI MARIA PIA AMMIRATI
Il ritorno di Capatosta C’è una Merla nella Bassa Una moglie sconosciuta
= Dieci anni dopo, riappare un ritratto violentemente = «Solo vaghe nebbie e molta pioggia: la stagione = Ma chi era mia moglie? E’ l’indagine post mortem
umano del Sud, Capatosta, l’opera prima di Beppe Lopez che amavo di più...». Delitti e altri delitti, nella Bassa condotta da Matteo, il fil rouge, sentimentale e atroce
(Besa, pp. 279, € 19). Un formidabile ritratto di donna, emiliana. Chi è quella ragazzina assassinata nei giorni insieme, che cuce il nuovo romanzo di Maria Pia
quale si delinea a Capitanata, nel Barese. Concepita prima più freddi dell’anno? Perché nessuno - e si è già in Ammirati, dirigente televisiva, oltre che scrittrice e
dell’ultima guerra, nata in una famiglia miserrima, primavera - si è preoccupato di sottrarla alla palude? La giornalista: Se tu fossi qui (Cairo, pp. 157, € 12).
rifiutata dalla madre che la vestirà sempre di nero, in Merla (B.C. Dalai editore, pp. 157, € 16,50) è il secondo Scoprire, a poco a poco, inesorabilmente, che di lei non si
segno di lutto per la morte del marito, riuscirà a romanzo di Caterina Cavina , originaria di Castel San sa nulla, che altro era il suo mondo, che forse nascondeva
sopravvivere grazie a un carattere che si farà via via Pietro, nel Bolognese. La protagonista scompare e una seconda vita, forse una malattia, forse un pensiero
sempre più duro. Fino a meritare il soprannome di riappare, protetta da una suora strana e da un intraducibile. Una lunga, impavida meditazione, alla
Capatosta. Una storia scritta in una lingua fortemente carabiniere. I cadaveri con lei si «aprono». Quale miglior scoperta di sé e di lei: «Se tu fossi qui amore mio, se tu
simbolica, una miscela di italiano e pugliese. mestiere del giornalista di nera? fossi ancora qui / oggi finalmente saprei cosa dirti». Maria Pia Ammirati
Ma il Risorgimento
ANGELO
D’ORSI
LUIGI
Murakami Una antologia di vite FORTE
A un ventennio dalla
provvisorie, fra tenebre e misteri riunificazione tedesca la vec-
chia Rdt è ormai relegata ne-
ANGELO gli archivi storici. Materia di
Z. GATTI
In attesa di 1Q84, il
poderoso romanzo di Mu-
rakami Haruki uscito in Giap-
Giovani single studio per addetti ai lavori.
Un fantasma che riemerge in
certe ricorrenze per poi
scomparire dal dibattito poli-
in attesa
pone nel 2009 con grande tico. Le sue stesse tracce so-
successo, l'Einaudi, a sorpre- no piuttosto sbiadite: un po'
sa, ha mandato in libreria I meno nella grande provincia,
salici ciechi e la donna addor- a Lipsia o a Dresda, ma pres-
mentata, un'antologia di ven- soché indistinguibili a Berli-
tiquattro racconti tradotti
con la consueta padronanza
e attenzione da Antonietta
Pastore. I più lontani risalgo-
no ai primi anni Ottanta, i più
di maturità no risorta come una metropo-
li dal profilo ipermoderno.
Quell'epoca riaffiora fra
luci e ombre nel libro di Hei-
ner Müller, Guerra senza bat-
recenti sono del 2005. Una personaggi si trovano in fasi de- taglia. Una vita sotto due dit- Una scena dal «Macbeth» di Shakespeare, in un adattamento di Müller
delizia per gli ammiratori e licate dell'esistenza, di fronte a tature (1992), che l'editore
un'occasione da sfruttare svolte che li porteranno ad as- Zandonai propone ora nella
per chi non conosce lo scritto- sumere mature responsabilità. bella versione di Valentina Di
re giapponese. Ritmo e musi- Alcuni racconti sono mini- Rosa, con un'intensa postfa- Müller Il maggior drammaturgo tedesco
calità nella narrazione. Di- romanzi. Quando si chiudono, zione del poeta Durs Grün-
mensioni altre, sottosuoli e lasciano spiragli aperti. Si vor- bein. Non c'è guida più origi- dopo Brecht racconta le aberrazioni
mondi paralleli. Entità evane- rebbe saperne di più e Muraka- nale e stimolante di Müller, il
scenti di cui si percepiscono mi sembra aver avvertito tale maggior drammaturgo tede- del potere nella Germania comunista
le tenebrose presenze che esigenza tanto da ampliare la sco dopo Brecht, per un viag-
creano disagio; alcune si ma- stesura. Noto è il caso de La luc- gio in quel passato prossimo
terializzano in gigantesche
onde anomale che provocano
morte e distruzione o in stra-
ne pietre dotate di vita che si
p Murakami Haruki
p I SALICI CIECHI E LA DONNA
ADDORMENTATA
p trad. di Antonietta Pastore
ciola, da cui prende lo spunto
per il suo romanzo più famoso
Nowegian Wood nel quale il te-
ma dell'amore si intreccia
drammaticamente con quello
che ha cambiato il volto dell'
Europa e sembra ormai lonta-
no anni luce dal nostro pre-
sente. In quest'autobiografia
in forma di intervista egli rie-
Nella Rdt va
«I salici ciechi e la donna
addormentata»:
ventiquattro racconti,
p Einaudi, pp.376, € 22
della morte. I gatti antropofagi
del 1991 è ripreso anni dopo nel
romanzo La ragazza dello Sput-
nik. I due testi affrontano i temi
«Guerra senza
battaglia»: un viaggio
in scena il teatro
nel passato prossimo
della crudeltà
dello straniamento e della vita
uno stile aereo, provvisoria: qui è narrata la
leggero, minimalista storia di un adulterio, là una re- che ha cambiato
lazione lesbica, ma l'ambienta- il volto dell’Europa
spostano. Scimmie che parla- zione, un' isola della Grecia, e
no («animali» ottimo argo- gli sviluppi che culminano nella voca non solo la propria av- di ciniche sfumature, e l'impe- ne dell'agricoltura, fino a
mento per una tesi di laurea). scomparsa di uno dei protago- ventura di scrittore, ma la rativo del compromesso pur di drammi di ampio respiro stori-
Metafore ardite: in Birthday nisti sono molto simili. problematica identità di un salvare la propria arte. In mo- co come Germania morte a
Girl chi è l'enigmatico pro- Nel racconto La pietra a for- Paese dilaniato da drammati- menti difficili, su consiglio del- Berlino e ad esperimenti di
prietario del ristorante italia- ma di rene il protagonista ci eventi: dal nazismo alla la stessa Helene Weigel, mo- nuove dialettiche teatrali
no, elegantissimo e dai candi- Junpei, aspirante scrittore, dà guerra, dalla nazione divisa glie di Brecht, non si astenne (Hamletmaschine e La batta-
di capelli, che ha il potere di in lettura le sue novelle alla alle degenerazioni di un socia- dall'autocritica di fronte ai poli- glia), Heiner Müller fu oggetto
esaudire i desideri? E la «zia trent'anni (solo ne Il settimo uo- matura amante dalla profes- lismo sempre più illiberale. tici. Poi ammise: «L'importan- di interpellanze, discussioni po-
povera» attaccata alla schie- mo il protagonista è un ultracin- sione ignota che gli dice: «Nei Originario della Sassonia, te è che i miei testi vengano re- litiche, divieti a non finire.
na dell'io narrante? Mistero quantenne). Con uno stile ae- tuoi racconti c'è un'atmosfera dov'era nato nel 1929, egli cepiti, non che io giochi a fare il Eppure nessuno più di lui
e morte, senso di perdita e so- reo, leggero, minimalista, qui tranquilla, ma anche una forte non apparteneva per vocazio- nobile cavaliere». E l'attenzio- era radicato nel Paese del so-
litudine. E attesa. inteso nel senso di scrupolosa vitalità. E pure lo stile è bello. ne alla categoria dei dissiden- ne non mancò, ma per molto cialismo reale: ne mise in sce-
La maggior parte dei rac- precisione nell'indicare i liquo- Ma soprattutto, nella tua scrit- ti come il vecchio amico Wolf tempo fu quella del partito, sof- na sviluppo e decadenza attra-
conti è in prima persona. I ri, le auto, gli abiti firmati, con tura c'è equilibrio». Un ironico Biermann che con le sue bal- focante e censoria. Dai primi verso la geniale rivisitazione
personaggi sono universitari, continui richiami ai dischi libri autoscatto. Ah, essere amico late aveva sfidato il potere. lavori teatrali come Lo stacano- dei classici del teatro, da Sofo-
ventenni che fanno lavori film preferiti, e, con dialoghi ar- di Murakami Haruki e «poter- Dal maestro Brecht il dram- vista all'inizio degli anni Cin- cle a Brecht, con uno sviscera-
part-time o giovani single in guti e frizzanti, si raccontano lo chiamare al telefono tutte le maturgo apprese il gusto del- quanta o La contadina sfollata, to amore per Shakespeare.
carriera che hanno intorno ai vite solo in apparenza banali. I volte che ti gira». la dissimulazione non priva sul tema della collettivizzazio- Parlava criticamente del pre-
O’Connor,
un sapore nuovo alla vita, alcu- la devianza riguardano ciascu-
ni scrittori diventano necessa- no senza eccezioni. Un realismo
ri come il sale. Serve al palato radicale espresso attraverso un
una parola in grado di riporta- irritante registro grottesco che
lo schiaffo
re bruscamente il lettore al non è «una scelta di genere, ma
centro della propria vicenda la diretta conseguenza della vi-
umana e di chiamarlo a un con- p Elena Buia Rutt
sione cristiana di un mondo in-
fronto potente con le grandi p FLANNERY O’CONNOR taccato dal peccato».
del mistero
questioni della vita. Una simile IL MISTERO E LA SCRITTURA Secondo la Buia «tutto que-
forza d’urto è senza dubbio p Ancora, pp. 111, € 12, 50 Flannery O’ Connor sto diviene uno strumento co-
nelle storie di Flannery O’Con- noscitivo, una lente di lettura,
nor cui è dedicato Flannery funzionale alla forzatura dello
O’Connor, il mistero e la scrittu- sguardo di un lettore “di vista
ra, un formidabile saggio di teratura che è «allo stesso tem- illuministico. Costretta da una un certo senso la malattia è un tere della scrittrice americana, debole”» e in grado, forse, di co-
Elena Buia Rutt - già autrice di po simbolica e realistica, regio- grave malattia ereditaria a pas- luogo, più istruttivo di un lungo ci apre al mistero di una lettera- gliere solamente le connotazio-
un’intensa rilettura di Pier Vit- nalista e universale, grottesca e sare gli ultimi quattordici anni viaggio in Europa. La malattia tura fondata su un’assoluta fi- ni morali di quanto accade, ma
torio Tondelli - che ci aiuta a ri- letterale» sia per la faciloneria della vita nella sua fattoria in Ge- prima della morte è cosa quanto ducia nella salvifica violenza non l’ordito indicibile dell’esi-
scoprire e a maneggiare una con cui le è stata affibbiata l'eti- orgia, la O’Connor ha alimenta- mai opportuna». dello scontro tra la libertà del- stenza. Una letteratura che col-
scrittura incandescente. Una chetta di «autrice cattolica». to la sua ispirazione attraverso L’esperienza concreta del l’uomo e la realtà. pisce il lettore come uno schiaf-
riflessione lucida sulle opere D’altronde la O’Connor è sta- un’immersione senza sconti nel- male è il punto di partenza della Allergica a ogni visione filtra- fo, consentendogli di «appro-
della grande narratrice del ta una scrittrice solitaria, defila- la propria difficile quotidianità, ricognizione critica della Buia ta da astrazioni, lo sguardo della fondire il proprio senso del mi-
Sud degli Stati Uniti che in Ita- ta, ma anche una presenza di- fino al punto da considerare il che, attraverso le storie - dal ro- O’Connor si concentra «su stero attraverso il contatto con
lia è rimasta ai margini dell’at- sturbante tanto per i cattolici morbo che la stava divorando manzo Il cielo è dei violenti a quel un’esperienza cruciale, quella la realtà, e il proprio senso del-
tenzione della critica sia per la benpensanti che per i fautori del una benedizione: «Non sono racconto estremo intitolato La della finitezza». I suoi personag- la realtà attraverso il contatto
difficoltà di classificare una let- «buon senso» laico, razionale e mai stata altrove che malata. In schiena di Parker - i saggi e le let- gi bizzarri, storpi e malvagi an- con il mistero».
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SABATO 8 GENNAIO 2011
LA STAMPA V
«LA RAGAZZA DI BERLINO» DI ANNE WIAZEMSKY madre fa scoprire il vero senso della vita e la sicurezza in se protagonista. Poco considerata in famiglia e intimidita dal
Una nipote in casa Mauriac stessa, la figlia risale alle proprie origini aggiungendo un
tassello agli Hymnes à l’amour con cui nel 1996 aveva
padre così preso dai suoi impegni da averla quasi
«dimenticata», Claire si misura con gli orrori della guerra per
= Il dramma della guerra nella Francia occupata e la raccontato il rapporto di coppia dei genitori soffermandosi «sentirsi esistere» e poi agli agi familiari di Parigi preferisce i
speranza nel futuro nonostante i primi segni di Guerra sul padre. Attrice in film di Bresson, Pasolini e Godard che la disagi e il fermento di solidarietà internazionale nella Berlino
fredda; l’impegno di una gioventù piena di ideali e una storia rese celebre con La chinoise, scrittrice pluripremiata, qui la distrutta e affamata dove sarà ancora utile.
d’amore suggellata tra le macerie di Berlino dalla nascita di Wiazemsky utilizza le lettere alla famiglia e il diario della Che contro le perplessità familiari scelga con fermezza
un figlio: La ragazza di Berlino di Anne Wiazemsky (trad. di madre, relativi al 1944-1947, alternandoli abilmente a una Ivan Wiazemsky, un non lettore ignaro della grandezza di
Cinzia Poli, ed. e/o, pp 188, € 17,50) potrebbe far pensare a narrazione asciutta e documentata in cui si avvertono anche Mauriac ma l’unico a riconoscere le sue qualità, non
un romanzo a tesi dai risvolti simbolici scontati. Propone prestiti da film come Germania anno zero di Rossellini. stupisce. Quel giovane pieno di talento e con pochi mezzi,
invece una storia vera, una testimonianza di amore filiale il A suscitare interesse ed emozione, più della storia amorosa figlio di immigrati russi durante la rivoluzione è il principe
cui perno è la ricerca di identità e di libertà della madre sono proprio il clima e gli scenari della quotidianità di azzurro. E che non lo fosse solo in senso metaforico
dell’autrice, Claire, secondogenita di François Mauriac. rapporti familiari ed esperienze umane, vita e morte, vincitori rassicurò l’illustre genitore.
Ricostruendo in forma romanzesca la tranche de vie che alla e vinti, in cui matura il processo di formazione della Paola Dècina Lombardi Anne Wiazemsky
Caro Eden
GRILLI
co che ha dominato nel tempo
e in varie forme un grande pae- C'è una distinzione con-
se come la Germania incapace venzionale nella letteratura che
di una vera rivoluzione. la divide in fiction e non fiction.
Gli spunti gli arrivano da Storie di invenzione da un lato e
molte parti e fa specie scoprire
uno scrittore comunista come
lui che occhieggia Nietzsche,
Jünger o Carl Schmitt. Ma non
resoconti di fatti o teorie scienti-
fiche dall'altro. E, tra i lettori, c'è
chi sceglie i romanzi e chi prefe-
risce i saggi. O chi legge entram-
tra formiche
e coccodrilli
stupisce se si pensa al suo radi- be le cose ma in momenti e con fi-
calismo, all'interesse per Ar- ni distinti: sognare o accrescere
taud e il teatro della crudeltà, le proprie conoscenze. A volte
alla riflessione su estetica e bar- capita però di incontrare autori,
barie che lo spinge a dire: «Per rari e preziosi, che sfuggono alla
un drammaturgo una dittatura possibilità di catalogarli entro Edward
è più vivace di una democra- l'uno o l'altro ambito, che com- O. Wilson, oggi
zia». Müller, è noto, aveva uno pongono opere che stanno nel ottantunenne
mezzo e conciliano scienza e ar- scienziato
Libero e tenace, te, immaginazionee dati di fatto, e professore
approfondimento dell'animo americano, è
parlava criticamente umano e studio dei fenomeni del tra i più famosi
del presente usando mondo. Che vedono queste cose entomologi al
come parte dello stesso comples- mondo e forse
le maschere del passato, so discorso e le mescolano per- il più grande
da Sofocle a Shakespeare ché si illuminino vicendevolmen- esperto di
te. Intrecciati con maestria, i fe- formiche mai
spiccato gusto per il paradosso, nomeni del mondo esterno e esistito. Per le
sintomo di una genialità a disa- sue ricerche ha
gio in tempi di miseria cultura- Una missione per Raf: vinto due volte
le. Forse è vero che la patria del il Premio
socialismo attraeva in un certo salvare le terre Pulitzer
modo intellettuali e artisti per selvagge del Nokobee,
la dimensione irreale della sua superficialmente più banale ri-
compagine statale. Ma a distan- diventare adulti spetto a quella in cui, bambino,
za, la storia della Rdt appare all' rispettando l’ambiente esplorava la foresta, osservava i
uomo di teatro come una tragi- formicai e si misurava coi morsi
commedia pervasa da stupidi- quelli del mondo umano anche di serpente, Raff non abbandona
Heiner Müller (1929-1995) racconta vita e arte in «Guerra senza battaglia» tà e incompetenza e la genia dei più intimo e profondo possono quella che diviene per lui una mis-
funzionari un'accozzaglia di prendere un diverso, nuovo, sione: salvare le terre selvagge
sente usando le maschere del persone rozze e brutali. straordinariosignificato. del Nokobee. Studierà legge per
passato. Poi i tempi cambiaro- Tuttavia il libro, pur zeppo Edward O. Wilson, oggi ot- poter escogitare dall'interno del
no. E' pur vero che lo scrittore di dettagli per addetti ai lavo- tantunenne scienziato e profes- sistema modi astuti e sottili per
ebbe colloqui con la Stasi, la ri, colpisce per l'intelligenza lu- sore americano, tra i più famosi conciliare gli interessi dei privati
polizia politica segreta, anche cidissima e folgorante sia che entomologi al mondo e forse il p Edward O. Wilson con la salvaguardia dell'ambien-
se non ne divenne il confiden- parli di Brecht e di Bob Wilson più grande esperto di formiche p ANTHILL te, che è ricchezza per tutti.
te, riuscendo a mantenere il che di pittori del calibro di De mai esistito, è uno di questi auto- p trad. di Luca Fusari La parte centrale dell'opera,
suo profilo critico e ad affer- Chirico e di Beuys o di registi ri. Già vincitore due volte del p Elliot, pp. 345, €18,50 strepitosa ed unica nel suo gene-
marsi col tempo come l'icona come Godard. Eppure quest' Premio Pulitzer per opere di re, è una specie di romanzo nel ro-
del teatro della Rdt, collabo- uomo libero e tenace scompar- non fiction, ha scritto un roman- manzo e riguarda, appunto, le for-
rando con i maggiori palcosce- so nel 1995, aveva la sensazio- zo intitolato Anthill. Anthill è il l'ambiente naturale ricco di biodi- miche. Coincide, nella finzione del
nici di Berlino Est: dal Deut- ne di «non appartenere a nes- formicaio, e le formiche sono versità in cui ha trascorso la pro- libro, con la tesi presentata da
p Heiner Müller sches Theater alla Volksbüh- sun luogo». Strano per chi ave- straordinarie protagoniste di pria infanzia. La regione del Noko- Raff al College, dove un bravo pro-
p GUERRA SENZA BATTAGLIA ne fino al tempio brechtiano va fatto del teatro la propria quasi la metà del libro, insieme bee, con le sue foreste di pini, il fessore, resosi conto della compe-
p a cura di Valentina Di Rosa del Berliner Ensemble. casa. Ma forse inevitabile per a un ragazzino che cresce in una glorioso sottobosco, gli acquitrini, tenza del ragazzo in termini di os-
p postfazione di Durs Grünbein Nel raccontarsi Müller scri- chi come lui aveva solo la scrit- regione ancora selvaggia dell' i coccodrilli, i serpenti, gli scoiat- servazione entomologica, gli sug-
p Zandonai, pp. 370, € 26 ve la storia della drammatur- tura da contrapporre alla vio- Alabama e diventa grande cer- toli, le rane, le numerose specie di gerisce di approfondire le ricer-
gia della Rdt con un'idea fissa: lenza dei tempi. cando un modo per difendere uccelli e le sue attivissime formi- che sul campo. Intitolato «Le cro-
che non è sfondo ma personaggio nache del formicaio», è il resocon-
principale del libro. to epico dell'ascesa e caduta di di-
E' rifugio segreto per Raff che versi gruppi di formiche che tra
A
fine anno tutti sparano i dere un riscatto. Fbi mobilitata fin da piccolo vi trascorre le sue
botti: da Le Carrè a in forze, sciami di agenti a fruga- giornate e impara a osservarlo e Alla scoperta
Grisham, da Follett a IL GIALLO re ogni pista, ogni mossa secreta- conoscerlo a menadito, è spazio
Connelly. E agli altri fantasma- PIERO SORIA ta: tutto inutile. Improvvisamen- non frequentato dalla gente e quin- di qualcosa che
gorici fuochi d’artificio che le te però la sterzata inattesa. Erne- di ideale per gli outsider come riguarda gli insetti,
case editrici si sono tenuti na- sto Perez si fa vivo, dichiarandosi Frogman, che chiama i coccodrilli
ma in fondo, a sorpresa,
scosti in tasca per infiocchetta-
re le feste col meglio delle loro
firme. Il re è però non è tra que-
sti. E’ un autore non troppo no-
Il detective buono autore dell’omicidio e del seque-
stro, e offre un patto: rivelerà do-
ve si trova la ragazza solo ad
Hartmann e a condizione che lui
per nome, è luogo incontaminato
che ha qualcosa, per il giovane pro-
tagonista, dell'isola-che-non-c'è di
Peter Pan. Un'isola che va salva-
anche gli uomini
loro combattono e si succedono, il
to, di pregio ma non di vasto
consumo: si tratta di R.J. El-
lory, con la sua Vendetta
e il killer dei boss ascolti la storia della sua vita per
tutto il tempo necessario a com-
prendere fino in fondo perché si
guardata perché unica, perché ric-
ca di una sua vita non umana di-
screta e complessissima, perché
tutto narrato in termini ad un
tempo accademici ed omerici,
cioè scientificamente precisi ma
(trad. di Simona Fefè, Giano, stia macchiando, ormai vecchio e diversa dal mondo fortemente an- anche del tutto appassionanti e
pp. 574, €20), un grande thril- «Vendetta» di Ellroy: mezzo secolo stremato, di quest’ultima sangui- tropizzato che sta informando di capaci di tenere col fiato sospeso
ler mafioso che si dipana attra- naria impresa. sé tutto il pianeta. E perché è l'iso- chi non conosca a fondo le dinami-
verso mezzo secolo di storia, in- di mafia tra Luciano, Kennedy e Castro E la bellezza del romanzo con- la della propria infanzia, di quell' che etologiche e le meraviglie bio-
sinuandosi in tutti i misteri del- siste proprio in questo: nella lun- epoca gloriosa in cui il cosmo in logiche di questa specie.
le grandi «famiglie» e della poli- ga impensata confessione di un tutte le sue forme meraviglia e in- Di queste formiche, così mera-
tica, da Lucky Luciano ai Gam- sangue. Al centro del quadro due stigatore speciale che ha passato uomo che si è lordato di tutto e teressa ancora, attrae a sé e ci fa vigliosamente narrate, nonché
bino, dai Kennedy a Castro. figure imponenti, entrambe cre- la sua vita a dare la caccia ai clan del contrario di tutto. Un raccon- sentire parte di qualcosa di ben dei loro destini, ci entusiasmia-
Ma la sua non è un’epopea sciute tra i bajou e le marcite di e che, per questo, ha un matrimo- to infinito che scava nel delitto, più grande del contesto sociale in mo, ci interessiamo, e leggendo
alla Puzo: è la Cosa Nostra dei una New Orleans plumbea e disu- nio sull’orlo del precipizio. nella vischiosa commistione tra cui dovremo inserirci crescendo. Wilson (come leggendo la Anto-
manovali che, all’ombra dei mana, entrambe tornate a casa Sullo sfondo, l’ombra inquie- politica e malaffare attraversan- Il Raff adulto - che va in ufficio nia Byatt di Angeli e insetti, in cui
boss, si ritagliano squallidi spa- per giocare la partita fondamen- tante del Governatore della Loui- do le ere e le rivoluzioni. Accen- tutti i giorni, in palestra tre volte veniamo intrattenuti con straordi-
zi di vita e di potere compiendo tale della loro esistenza: Ernesto siana, Charles Mason Ducane, la dendo la Storia di verità sepolte la settimana e al poligono di tiro naria competenza su api, farfalle
gli omicidi più efferati e i tradi- Perez, il killer di origine cubana cui capricciosissima figlia è stata e dando un nuovo senso alle per distrarsi la sera - ha qualcosa e formiche) scopriamo qualcosa
menti più biechi, al servizio di diventato, nonostante le origini rapita - la guardia del corpo tro- omissioni e agli insabbiamenti di di inesorabile che dobbiamo ac- che riguarda nello specifico gli in-
inconfessabili intrecci tra classi non italiane, il vero «picciotto» di vata orrendamente assassinata - cui solo il potere sa cibarsi con cettare ma che stringe il cuore. setti, ma in fondo, sorprendente-
dirigenti e denaro sordido di fiducia; e Ray Hartmann, l’inve- senza che alcuno si presenti a chie- tanta voracità. Eppure, anche con un'esistenza mente, anche gli uomini.
VI Rassegna della critica
LE «CRONACHE» DI MAURIZIO CUCCHI UNA GALLERIA DI RITRATTI E AUTORITRATTI
La poesia del Novecento Il corpo degli scrittori
= Cronache di versi. Maurizio Cucchi, a sua volta poeta (e critico = Una storia della letteratura attraverso il corpo. Dalle rughe di
letterario: la rubrica su Tuttolibri), ripercorre il secolo scorso Ariosto ai muscoli di D’Annunzio, Dalle spalle di Leopardi al naso di
ascoltandone il respiro lirico. Le sue Cronache di poesia del Novecento Fenoglio, dagli occhi (turchinicci) di Federigo Tozzi al cervello di
escono per i tipi di Gaffi (pp. 450, € 18, a cura di Valeria Poggi). Saggi, Calvino, dal teschio di Orfeo a «L’angelo e il gobbo», ovvero
introduzioni, ritratti, recensioni. Da Zanzotto a Giudici («Eccezionale «l’ubiquità riflessa» di Palazzeschi. Attorno a questo mio corpo
soprattutto per la pienezza, il rigore morale, che dimostra senza (Hacca, pp. 620, € 24), ritratti e autoritratti degli scrittori della
indugi»), da Moretti («Un dire abbassato, prosastico, ironicamente letteratura italiana, è una galleria a cura di Laura Pacelli, Maria
rinunciatario») a Saba e Ungaretti, da Porta ai cantautori (invitati a non Francesca Papi e Fabio Pierangeli. Una sorta di galleria «fisica».
fare i poeti), da Zeichen a Luzi, a Pasolini, da Rocco Scotellaro (un’opera Allestita ricorrendo a fonti diverse: dalla fotografia (quando c’è) agli
che si sostanzia di una materia tratta dal suo pieno coinvolgimento nel epistolari, dai documentari ai propri o altrui ricordi «e, laddove
Maurizio Cucchi reale») a Alberto Bevilacqua. nessuna testimonianza può dirsi certa, all’immaginazione».
E il questore
sulto. Per «il ritorno» dell'au- perfezione, con una scrittura
tore e il piacere che permet- che, in simultanea immedia-
te l'evocazione di una formi- tezza, restituiva il flusso della
dabile temperie. L'autore in- coscienza e della memoria.
di Proust
tanto. Scrittore per carbona- Troppo complicato per la
ri, eccentrici snob, teorici (tele)visiva e illusoria manie-
dell'esclusivismo letterario? ra di leggere d'oggi? Pizzuto
No. Un compito signore nato aveva aperto nuove dimensio-
dava le pagelle
a Palermo nel 1893 che, en- ni, compiendo un passo in
trato nell'amministrazione avanti nel comprendere le in-
pubblica, aveva raggiunto il teriori possibilità umane co-
grado di questore e presiden- municandole con un libro.
te della Commissione inter- Raro trovare altri esempi ita-
nazionale di Polizia crimina-
le. Esemplare unico di que- Raro trovare altri
store colto, leggeva Proust e
Joyce, conosceva la musica, esempi italici
ed era attento lettore di lette- di così magistrale
ratura contemporanea. Al
suo tempo esisteva ancora. fusione tra scrittura
Discusso e formidabile scrit- e percezione del mondo Antonio Pizzuto (1893-1976), scrittore, dopo una vita da questore
tore, si impose nel 1959 con
Signorina Rosina, pubblicato lici di compenetrazione asso- quanto l'uscita di un'opera di vio. Comunque la sorpresa e
dalle eroiche edizioni Lerici, luta, di fusione tra scrittura e Pizzuto la faceva giudicare la resistenza di queste pagine
cui seguirono in un crescen- percezione del mondo. In come miracolo della creativi- sta nella loro impensabile ric-
p Antonio Pizzuto p Antonio Pizzuto
te di eccitazione letteraria - p SI RIPARANO BAMBOLE
ogni pagina Pizzuto trasmet- tà e della civiltà letteraria. chezza: uniche nel loro ina-
p PAGELLE
ricordando alcuni titoli - Si ri- p a cura di Gualberto Alvino p a cura di G. Alvino te una formidabile esperien- Inoltre, gioioso e avvincente spettato quanto sorprenden-
parano bambole (1960), ora ri- p Edizioni Polistampa, pp. 344, €24 p Bompiani, pp. 265, €11 za di vita cui corrisponde un' come un dipinto di Pollock, te realismo.
proposto da Bompiani, Ra- analoga carica che non può Pizzuto è anche divertente. Pizzuto, con la sua opera, è
venna (1962) per arrivare alle essere semplicemente letta: Intessuto di ironie corrosive stato anche un avvertito e
sublimi Pagelle I (1973) e Pa- letteratura (Contini, Luzi, Ca- guardia italiana. Si esprime- pretende di essere risveglia- dalla grana sottile sembre- consapevole scrittore dei pro-
gelle II (1975), ristampate proni, Del Buono, Bo, Milano, va in una lingua somma che, ta con il flusso della coscien- rebbe ormai incomprensibile blemi che incombevano sul ro-
adesso in edizione critica in Baldacci, Sanguineti, ecc.) in parte escludendo l'usual za del lettore. per la grossolanità di una lin- manzo moderno. Argomento
unico volume. Pizzuto fu riconosciuto per processo di rappresentazione Troppo difficile per i tem- gua italiana tragicamente d'antan? Almeno con l'occhio
All'epoca sua, dai più raf- l'originalità dell'opera, tra le (venuta poi di gran moda con pi nostri? Eppure non sono corrotta («…E parla come ma- al «romanzo» d'oggi, tema im-
finati cultori e critici della più significative dell'avan- diffuse fiction e giovanilistici passati così tanti secoli da gni!»), strapiombata nel tri- proponibile.
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SABATO 8 GENNAIO 2011
LA STAMPA VII
Eclettico vorace,
poligrafo ferace (magari ol-
tranzista ma non proprio
Cosa bolle zione minimalista, le tempe-
ste dell'es invece che le iper-
trofie dell'io.
A cui non resterebbe che
nella pentola
feroce), rubricista strenuo, aggiungere l'ibrido contro il
cattedratico di buona fa- puro, la «molla annessionisti-
ma, il «decatleta» Renato ca» e lo sfondamento delle se-
Barilli ha sempre scaldato paratezze, le pratiche extra-li-
più pentole in quella che lui neari e intraverbali, i viaggi ol-
stesso chiama la sua «labo-
riosa e complessa cucina»
o aggiunto armi alla «vasta
panoplia» dei suoi interes-
si al servizio della critica
del critico tre la barriera del naturali-
smo, l'istanza antisemiotica,
il pendolarismo dei recuperi
(dall'Informale all'Espressio-
nismo astratto alle radici futu-
«militante». ristiche), i due cardini dell'ab-
Ubiquo, polimorfo, indo- bassamento e della normaliz-
mito, riluttante a speciali- zazione, «il rapporto omologi-
smi, estraneo al calcolo di co tra gli atti rivoluzionari del-
chi «punta su pochi elemen- le avanguardie e l'avvento
ti», aperto alle istanze del dell'elettromagnetismo e dell'
nuovo, che ha scovato - a elettronica».
non dir d'altro - almeno nei Nonostante qualche sordi-
tre orti (mai chiusi) dell'este- tà non disgiunta da un sicuro
eccesso di zelo, un bilancio
«Autoritratto intellettuale sostanzialmen-
te onesto che non si nega ai
a stampa»: un bilancio p Renato Barilli lamenti per le precedenze
intellettuale tra p
p
AUTORITRATTO A STAMPA
Fausto Lupetti Editore
misconosciute o ingiusta-
mente negate, come accade
Anceschi, Dubuffet, p pp. 510, € 20 Renato Barilli per gli studi di carattere
l’avanguardia, il Dams «culturologico» e per quelli
sul postmoderno.
tica, dell'arte, della lettera- gliato e anche geografica- stri virtuali e degli incontri Nemmeno negandosi a
tura, al traguardo dei settan- mente plurimo, dalla militan- reali - cruciali anche se non qualche articolata divarica-
cinque anni Barilli si è ora za accademica tra Anceschi sempre cordiali - da Dubuffet zione (vedasi per tutte alla
concesso le quattrocento fit- e il Dams, a quella politica a Robbe-Grillet. voce Achille Bonito Oliva), a
te pagine (più la sterminata tra Craxi e Martelli, a quella Forse relativamente più qualche ammissione di debo-
bibliografia) di un Autori- letteraria tra Sanguineti e semplice registrare (giusto lezza (una «natura intinta di
tratto a stampa che docu- Ottonieri (tra il Gruppo 63 e per citare un compagno di una certa ipocrisia», l'«in-
menta il cammino delle sue il Gruppo 93), a quella artisti- strada come l'Eco tuttavia guaribile moderatismo», il
idee: un autoritratto scritto, ca tra De Chirico e «il benea- perduto) la «vertigine della li- «pizzico di viltà», l'«alacre
olore al servizio della pubblicità (e della propaganda). Ma anche viceversa, essendo la anche per dire di sé e da sé mato Salvo», a quella «cultu- sta» in cui imbarcare i princi- opportunismo»), a qualche
te vuol vivere. Un connubio fertile che tra fine ’800 e ’900 si è manifestato sulle pagine ciò che difficilmente altri rologica» tra le omologie di pi di fondo, la poetica che le smarrimento. E persino - in
o prima la tv e ora Internet. Questa la storia ripercorsa per immagini nel caleidoscopico avrebbe detto di lui. McLuhan e i rizomi di Deleu- raccapezza: la realtà rugosa e un temperamento serio - a
da cui l’illustrazione, qui sopra, di Jean D’Ylen per la penna Waterman, 1920. Arduo tenere dietro a un ze e Guattari. Ancora più dif- impura, l'esistenza invece che qualche auto-indulgente seb-
percorso così vario, frasta- ficile fare la conta dei mae- l'essenza, il plurivoco invece bene scarno sorriso.
contro tutti
infanzia di Michele Mari «Rosso Floyd» di queste pagine (alcuni dei
(pubblicato nel '97 da Monda- (Einaudi) quali mi vedono in risoluto di-
dori, riproposto alla cheti- ispirato alla saccordo, come quello «eroi-
chella da Einaudi nel 2009). storia co» e «vichiano» per cui alla
i minimalisti
In quelle stupefacenti trenta dei Pink Floyd letteratura nuocerebbero la
pagine sfilano i maestri della consapevolezza ironica e il di-
letteratura di mare: Conrad, stacco intellettuale: il che inge-
Defoe, London, Melville, Poe, nera in Mari il disdegno per
Salgari, Stevenson, Verne.
Tutti consustanziali all'im- blicherà sette anni dopo, intito- nel frattempo si faceva ap- sai ampliata, Mari s'è infatti «I demoni e la pasta
maginazione del narrante-in- landolo al più programmatico prezzare - non senza qualche piccato di scrivere ex novo, co-
fante: carne della sua carne, dei saggi in esso contenuti (ri- diluizione di troppo - da un me per un committente invisi- sfoglia»: un mosaico
appunto sangue del suo san- cordo ancora l'emozione da ho- pubblico più vasto. bile, su scrittori del suo cano- e un manifesto critico,
gue. Eppure una legge oscu- oligan col quale lo lessi, nel '99, Le fisime e i fasti del Mari ne sui quali non aveva mai avu-
ra gli impone di scegliere, fra sull'Indice). Analogamente che prediligo - il maggior nar- to occasione di prendere la pa- la scrittura come
quei Numi: in un rito crudele trincerato, per il Novecento ratore italiano degli anni No- rola: inseguendo un mosaico eterna «ossessione»
tra gioco della torre e roulet- italiano, nel cuore di tenebra vanta - sono catalogati da que- impossibile, costitutivamente
te russa. Vengono condanna- dei Sommi Manieristi: Gadda, sto libro che ora Cavallo di votato allo scacco. Numi - non solo miei - quali Ja-
ti prima Verne, poi uno alla Landolfi, Manganelli. Ferro non senza coraggio ha La sua follia catalogatoria mes, Nabokov o Cortázar).
volta Defoe, Salgari, London, Libro folle che parla di fol- riproposto (con un nome-por- assomiglia così a quella archi- Più preme riconoscere, in
Poe… e man mano che il cer- lia (la nevrosi ossessiva de- tafortuna, ad ogni buon con- tettonica dell'Almayer di Con- questo libro «mostruoso», un
p Michele Mari
chio si stringe sempre più scritta dalle pagine eponime, to!): anche perché il suo nu- p I DEMONI rad… oppure a quella dell'alie- manifesto inattuale e dunque
chiaro appare che quegli appunto) e libro maledetto cleo consiste di articoli scritti E LA PASTA SFOGLIA nato Adolf Wölfli (eroe proietti- necessario: madornale oggetto
scrittori sono, per chi li ama che parla di maledizioni. È un allora, cui si sono poi aggiunti p Cavallo di Ferro, pp. 613, € 28 vo delle pagine forse più trasci- contundente scagliato contro
a quel modo, lo stesso scritto- fatto che l'editore che lo pub- saggi più estesi (esemplare, nanti del libro), che in manico- ogni letteratura «minimali-
re: colui cioè in cui si sono blicò nel 2004, Quiritta, fallì per definizione icastica, la gal- mio riempiva migliaia di fogli di sta», ossia formalmente rinun-
reincarnati. pochi giorni dopo: cosicché I leria dei «manieristi e irregola- fuso con una «normale» rac- miriadi di faccine, tutte ricon- ciataria e contenutisticamente
Così Mari ha codificato lo demoni e la pasta sfoglia prati- ri» del Cinquecento: da Pon- colta di saggi. Perché nella rou- ducibili alle tessere di un mani- sociologistica. Cioè contro più
strazio, la malinconia di ogni camente non circolò. «Sangui- tormo al Vasari, da Lando al tine del genere s'è intruso il vi- acale autoritratto. Siamo abi- o meno tutto quello che va di
collezionista. In questo senso noso» feticcio nelle mani degli Doni, da Cardano al Garzoni). rus folle, appunto, del collezio- tuati a considerare i saggi degli moda oggi. Basterebbe questo
Otto scrittori è il germe del li- happy few, fantomatico Gron- E tuttavia I demoni e la pa- nista: sin dalla prima edizione, scrittori alla stregua di sinto- a costringerci a seguire Mari,
bro folle e sublime che pub- chi Rosa di un narratore che sta sfoglia non può essere con- e ulteriormente in questa as- mi, spie della loro poetica; ma nella danza coi suoi demoni.
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Storia SABATO 8 GENNAIO 2011
LA STAMPA IX
Il titolo italiano di
questa ricerca storiografi-
ca, insieme poderosa e affa-
E in Russia glio rivelatore («il punto di vi-
sta del verme»), come la sca-
dente qualità delle cartucce
che rendeva poco affidabili i
il Corso fu
bile, La tragedia di Napoleo- moschetti russi. Per questo
ne in Russia, andrebbe op- può arrivare a dire che la ve-
portunamente rovesciato. ra differenza tra i due conten-
Vi si racconta soprattutto la denti la fecero i cavalli: fonda-
tragedia della Russia che, mentale arma d'assalto, inse-
aggredita da Napoleone nel
giugno del 1812, prima si di-
fende a mente fredda, poi
contrattacca con l'aiuto dell'
inverno, giustamente non si
sbalzato di sella «Napoleone e i suoi generali» di Ernest Meissonier
guimento, ricognizione, tra-
sporto, mobilità. I russi ne
trovavano in abbondanza nel-
le steppe e potevano contare
su 250 allevamenti privati;
ferma alla Beresina e nel London School of Economics, filosofo: segno delle aperture tutti che una pace durevole persi i suoi durante la ritira-
marzo 1814 arriva trionfal- discende dal più giovane dei multietniche di cui era capa- non poteva essere firmata ta, Napoleone pagò duramen-
mente a Parigi. Una prova generali dell'entourage dello ce il giovane impero, anche se che arrivando a Parigi, come te quell'inferiorità.
di forza morale e coesione zar Alessandro, e capo della certe decisioni dei «tede- poi di fatto avvenne, anche se Anche se da buon storico
patriottica, ma anche di im- sua segreteria militare. La fa- schi», difficili ma lungimiran- la vittoria fu costosissima (l' militare Lieven si infervora
prevedibili capacità organiz- miglia apparteneva all'aristo- ti, provocarono drammatiche inverno del 1812 fu tremendo soprattutto nelle battaglie,
zative. Nell'immane cimen- crazia tedesca del Baltico; frizioni interne: a partire dal- anche per i russi, e quasi me- la buona leggibilità del libro
to trova se stessa e ne esce sua madre, intima amica del- la quella di abbandonare Mo- tà dell'esercito andò perduta si deve anche all'efficacia
come grande nazione. Non la zarina madre, fornirà a sca per salvare l'esercito. Fu- nella lunga campagna succes- con cui delinea rapidamente
bastano eroi e strateghi a rono in molti a parlare di tra- siva in Germania e Francia). i caratteri dei molti perso-
vincere le guerre: ci vuole Una tragedia ripercorsa dimento e codardia. E dire che anche Tolstoj (e naggi che affollano la vicen-
una buona logistica, lo sfor- Spira dunque sul volume con lui poi, paradossalmente da. Con il loro ricco campio-
zo produttivo dell'industria, da Dominic Lieven, l'aria del dissimulato orgoglio p Dominic Lieven il regime sovietico) ne aveva- nario di virtù e difetti, do-
la fluidità degli approvvigio- discendente dal più di chi può rivendicare alla pa- p LA TRAGEDIA
DI NAPOLEONE IN RUSSIA
no dato un'interpretazione ri- vrebbero ci insegnarci molte
namenti, l'efficacia dei colle- tria degli avi meriti a lungo duttiva: i comandanti (tede- cose ma, si sa, se la Storia è
gamenti interni. Ottimo or- giovane fra i generali misconosciuti. La spina dor- p trad. di L. Agnese Dalla Fontana schi e pedanti, e pedanti per- una buona maestra, gli uomi-
p Mondadori, pp. 658, €30
ganizzatore, Napoleone tro- dello zar Alessandro sale dell'impero, l'aristocra- ché tedeschi) non avevano un ni sono dei pessimi allievi (lo
vò in Russia degli avversari zia, diede buona prova di sé e gran controllo sugli avveni- stesso Napoleone, che pure
degni di lui. Tolstoj il modello per un per- si spese con generosità; lo zar con Barclay, grazie anche ai menti, la strategia era una era un lettore forte, e poi Hit-
Che il volume adotti un' sonaggio del suo gran roman- Alessandro, dipinto spesso suoi servizi segreti: logorare combinazione di improvvisa- ler). E tuttavia ci converrà
ottica russa (finalmente: è zo. Erano molti i non russi tra come un bamboccione inna- Napoleone con una campa- zione e casualità. Di qui l'en- leggere con attenzione que-
cosa rarissima) lo si deve an- i generali e i consiglieri dello morato di sé, irresoluto e un gna difensiva in Russia, poi in- fasi sul ruolo di Kutuzov co- sta storia di duecento anni
che a un dato biografico: zar, da un altro tedesco-balti- po' femmineo, fu capace di so- seguirlo oltre il confine, riu- me incarnazione della saggez- fa, perché ci racconta della
l'autore, Dominic Lieven, co, Barclay de Tolly, all'au- stenere ed attuare il piano nendo Prussia e Austria con- za e del patriottismo popola- Russia cose che possono tor-
docente di Storia russa alla striaco Wittgenstein, avo del elaborato con largo anticipo tro di lui. Riuscì a persuadere re, anche se era un aristocra- nare buone anche oggi.
.
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X Classifica SABATO 8 GENNAIO 2011
LA STAMPA
I
mmersi in una «accelerazione della storia e della vi- mo (60 mila copie), non è andato in bianco, ma ha dovuto belle compaiono anche titoli non cucinati solo per le feste:
AI PUNTI ta», viviamo l’«epoca della fretta», come ben argomen- accontentarsi del secondo posto. Poi nella tabella dei primi ad esempio il Solar di Mc Ewan o le memorie di Enzo
LUCIANO GENTA ta Diego Fusaro in Essere senza tempo (Bompiani). 10, trionfano i nomi noti e i soliti generi, fra il mistery, la Bianchi. E se si scorgono i dati, oltre le liste dei 10, si ritro-
E così molti han definito i bilanci dell’anno prima ancora commedia e la narrazione storica. Eco batte Faletti, Am- vano titoli per cui si auspica vita lunga, come, fra i roman-
che finisse. Qui, da sempre ligi al festina lente, dobbiamo manniti fa il doppio di Camilleri, Piccolo - forse anche gra- zi italiani, XY di Veronesi (14˚) o Nel mare ci sono i coc-
Un Natale ancora fare i conti delle ultime due settimane di dicembre.
La partita delle strenne si è giocata tutta tra i fornelli e la
zie al titolo benaugurale e al modico prezzo - ha venduto
più dei premi Strega e Campiello, Pennacchi, Murgia e
codrilli di Geda ((17˚). Vedremo sabato prossimo se e
quanto le somme totali del 2010 confermeranno questa fo-
tavola con una grande abbufata di Benedetta Parodi. I Avallone. L’unico straniero è Follett (e tra i primi 20 se ne tografia. Certo sarebbe salutare concedersi un letargo,
passato 100 punti di Benvenuti nella mia cucina valgono per noi
quasi 80 mila copie, cui si aggiungono le altre 40 mila di
aggiungono appena altri 2, Grisham, l’unico uscito a ridos-
so del Natale, e Coelho). Netta la supremazia degli italiani
una pausa per ripescare e valorizzare autori di qualità ri-
masti in ombra. Ma il mercato non si ferma mai e incombe
100 81 81 70 56
1 2 3 4 5
Benvenuti I dolori Il cimitero Appunti di Io e te
nella mia del giovane di Praga un venditore
cucina Walter di donne
PARODI LITTIZZETTO ECO FALETTI AMMANITI
VALLARDI MONDADORI BOMPIANI B.C. DALAI EINAUDI
54 45 41 40 32
6 7 8 9 10
Cotto Le ricette La caduta Il cuore I segreti
e mangiato di Casa Clerici dei giganti e la spada del Vaticano
2. Appunti di un venditore di donne 70 2. Io confesso 30 2. I segreti del Vaticano 32 2. I dolori del giovane Walter 81 2. La solitudine dei numeri primi 14 2. Gli ultimi eroi 12
FALETTI GRISHAM AUGIAS LITTIZZETTO GIORDANO TROISI
20,00 B.C. DALAI 20,00 MONDADORI 19,50 MONDADORI 18,00 MONDADORI 13,00 MONDADORI 18,00 MONDADORI
3. Io e te 56 3. Le valchirie 19 3. Impero. Viaggio nell’Impero di Roma 32 3. Cotto e mangiato 54 3. L’ombra del vento 10 3. Sesto viaggio nel regno della fantasia 8
AMMANITI COELHO ANGELA PARODI RUIZ ZAFON STILTON
10,00 EINAUDI 18,00 BOMPIANI 21,00 MONDADORI 14,90 VALLARDI 13,00 MONDADORI 23,50 PIEMME
4. Momenti di trascurabile felicità 30 4. La lista 14 4. La manomissione delle parole 20 4. Le ricette di Casa Clerici 45 4. Il giorno in più 8 4. Percy Jackson e il mare dei mostri 7
PICCOLO CONNELLY CAROFIGLIO CLERICI VOLO RIORDAN
12,50 EINAUDI 22,00 PIEMME 13,00 RIZZOLI 15,90 RIZZOLI 12,00 MONDADORI 17,00 MONDADORI
5. Il sorriso di Angelica 26 5. Solar 14 5. Luce del mondo... 19 5. L’oroscopo 2011 20 5. L’amico ritrovato 8 5. Ruti vuole dormire e altre storie 6
CAMILLERI MCEWAN BENEDETTO XVI FOX UHLMAN GROSSMAN
14,00 SELLERIO 20,00 EINAUDI 19,50 LIBRERIA EDITRICE VATICANA 10,00 CAIRO 5,50 FELTRINELLI 15,00 MONDADORI
6. Canale Mussolini 22 6. La ragazza che rubava le stelle 11 6. Ogni cosa alla sua stagione 19 6. Tutto quello che non vi ho detto... 13 6. La bellezza e l’inferno 7 6. Il girotondo del sorriso. Con CD audio 6
PENNACCHI BARRY BIANCHI BRIGNANO SAVIANO MACCHETTO; D’ALTAN
20,00 MONDADORI 18,60 GARZANTI 17,00 EINAUDI 19,90 RIZZOLI 10,00 MONDADORI 19,00 MONDADORI
7. Acciaio 17 7. Mangia prega ama 11 7. La patria bene o male 18 7. Un napoletano come me 12 7. La biblioteca dei morti 7 7. Harry Potter e i doni della morte 4
AVALLONE GILBERT FRUTTERO & GRAMELLINI SIANI COOPER ROWLING
18,00 RIZZOLI 18,50 RIZZOLI 18,00 MONDADORI 16,00 RIZZOLI 13,00 TEA 23,00 SALANI
8. Un karma pesante 17 8. L’esecutore 11 8. Metastasi. Sangue, soldi e... 15 8. Recital. Con 2 DVD 11 8. Gomorra 7 8. Rapunzel.L’intreccio della torre 4
BIGNARDI KEPLER NUZZI; ANTONELLI GUZZANTI SAVIANO -
18,50 MONDADORI 18,60 LONGANESI 14,60 CHIARELETTERE 16,90 FELTRINELLI 10,00 MONDADORI 12,90 WALT DISNEY ITALIA
9. Accabadora 15 9. L’eleganza del riccio 10 9. Marilyn. Vivere e morire d’amore 14 9. È facile smettere di fumare... 8 9. Mille splendidi soli 7 9. La storia de Il naso 4
MURGIA BARBERY SIGNORINI CARR HOSSEINI CAMILLERI
18,00 EINAUDI 18,00 E/O 18,50 MONDADORI 10,00 EWI 12,00 PIEMME 12,90 L’ESPRESSO
10.Leielui 15 10. Una ragazza da Tiffany 10 10.La pancia degli italiani... 14 10.Guinness World Records 2011 7 10.Un posto nel mondo 6 10.Percy Jackson e il ladro di fulmini 4
DE CARLO VREELAND SEVERGNINI - VOLO RIORDAN
18,50 BOMPIANI 18,00 NERI POZZA 16,00 RIZZOLI 28,00 MONDADORI 12,00 MONDADORI 17,00 MONDADORI
LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALLA SOCIETÀ NIELSEN BOOKSCAN, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 900 LIBRERIE.
SI ASSEGNANO I 100 PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 19 DICEMBRE ALL’1 GENNAIO.
L’ C
oppio di De Quincey di- zionali, volti di scrittori, coperti- he sia una vera fine e un distrae dalla lettura, per esem-
venta un iPhone per il PROSSIMA ne: 35 dei 600 titoli del catalogo vero inizio: è l’augurio CHE LIBRO FA pio smettendo di controllare in
giovane Luca Zirondoli, vero e proprio, dove tuttora si pe- più bello sentito in giro continuazione telefonino o
la marmellata di arance di Alice MENTE sca tra classici, Novalis e Leonar- per l’anno nuovo. Ma non sarà ...NEL 2011 email. Quinto, passare più tem-
è trasformata in cinepanettone MIRELLA APPIOTTI do, Kleist, Dürrenmatt, Luzi, così, lo sappiamo tutti, niente GIOVANNA ZUCCONI po in famiglia e con gli amici:
da Elisa Rotondi e altre «cover» Lem, Willeford, e «se oggi John cesure, rivoluzioni ormai pochi- cioè parlare di più dei libri letti,
nascono da Kafka e Cechov, Fante non è più relegato alla pol- ne, procediamo semmai per e parlarne sui social networks.
Dante e Hugo sino a Cavina
ecc.: in 24 hanno tagliato il tra-
I magnifici vere, forse lo si deve a questa edi-
trice» che, del pari, lancia talenti
mutamenti e smottamenti e re-
pliche sempre più rassegnate.
I classici Fine dei buoni propositi di Mrs
Franklin. E i vostri quali sono,
guardo dei vari concorsi di Let-
teratura Rinnovabile, l’«arte
di copiare», vecchia come il mon-
30 anni stranieri e italiani, Longo, Cavina
(ultimo Scavare una buca), Ma-
trone, e accudisce Riga, la rivista,
Neanche quest’anno, come da
tradizione, terremo fede ai
Buoni Propositi di Capodan-
ma senza che cosa vuol dire augurarsi di
diventare un lettore «migliore»?
Non soltanto spegnere il tele-
do, reinventata, con il sostegno
di Eni e Caterpillar di Radio2
di Marcos ora collana, diretta da Belpoliti e
Grazioli, giunta al numero 31 con
no: e speriamo sinceramente
che non ottemperi neppure Ru-
Twitter fonino e accendere l’ebook, si spe-
ra. È uscito da Penguin un li-
Rai, da Marco Zapparoli e Clau- la monografia di Furio Jesi, la th Franklin, critichessa di The bretto intitolato Twitterature:
dia Tarolo per la loro Marcos y prossima dedicata a John Berger. New Republic, la quale annun- i classici, da Shakespeare a
Marcos che ha poi selezionato i Pezzo forte del compleanno (in- cia «How I'll Be A Better Rea- Kafka, riassunti in 140 caratte-
migliori risultati nell’Almanac- tanto che il 2011 si apre con Disa- der in 2011», come diventerà ri, come su Twitter. «Twittera-
co appena uscito: gustosa possi- stri del russo, alla Jonesco, Daniil una lettrice migliore. E qui, su ture vi fornisce tutto il necessa-
bilità di confronto tra i testi ori- ventenni nel ’91, uno dei quali, il Charms e con Il correttore dello quel «migliore», si spalanca do gli sprechi (encomiabile: ma rio per padroneggiare la grande
ginali e i nuovi. Per i coniugi edi- Franza, presto transfuga. spagnolo Menéndez Salmòn, tra- una voragine di senso. significa leggere «meglio»?). Se- letteratura, evitandovi la pesan-
tori (stimate scelte letterarie e Top dei festeggiamenti in apri- dotto dalla Tarolo), la collanina Che cosa significa essere un condo, fare più ginnastica: della te incombenza di leggerla», reci-
simpatia per l’indissolubile lega- le a Milano e Roma, con apposito «Tredici», con altrettanti autori buon lettore, e che cosa quindi mente, certo. Terzo, imparare ta la pubblicità, fingendo di
me con la bicicletta: la ri’bike fi- marchio di Matticchio, una cico- di casa, Zaadorian e Toole, Gold- migliorarsi? Domande di nes- una lingua straniera: cioè accor- scherzare. Ecco: nell’anno nuo-
gura tra i premi ai ri’scrittori...) gna che vola. A marzo la nascita man e Ervas, Fforde. In testa An- sun conto per Mrs Franklin, la gersi, da americana, che il resto vo, noi ci ripromettiamo di evita-
uno dei modi di onorare i 30 an- della «Piccola Scuola di Arti Nar- geles Caso che, per fedeltà, ha sino- cui visione è molto più pratica, del mondo esiste. Quarto, smet- re le twitterate letterarie e di leg-
ni di vita, mai troppo facile, del- rative», ma si parte già adesso ra rifiutato ricchi inviti: nessun e prosaica. Primo, dimagrire: tere di fumare: metafora stirac- gere senza scorciatoie: un propo-
la sigla, spagnolescamente riferi- con un minicatalogo come mazzo viatico migliore di questo per il fu- nel senso di leggere più libri chiata per annunciare l’intenzio- sito che potrebbe persino avve-
ta ai due «Marco», fondatori di carte: al posto delle figure tradi- turo di Marco y Claudia. elettronici che cartacei, evitan- ne di disintossicarsi da quanto rarsi, visto che nulla cambia.
.
Tuttolibri
Diario di lettura SABATO 8 GENNAIO 2011
LA STAMPA XI
Enrico Palandri
studente ribelle
naio sempre dallo stesso edito- vorava. Quest'impressione me la
Einaudi, pp. 272, € 10
re). E riappare in singolare con- confermò anche la poetessa Pa-
comitanza con le cittadelle uni- «È il romanzo che raccoglie trizia Cavalli. Erano comunque
versitarie che di nuovo han re- la testimonianza del viaggio rapporti sempre un po' sovraec-
spirato aria di lacrimogeni e di ritorno in Italia dopo citati, sopra le righe. Di Elsa, non
con la protesta studentesca Auschwitz. Un libro intenso, so se fosse vero, si diceva che per
che si è fatta largo tra blindati e pieno di gioia per il ritorno, lavorare più intensamente si fa-
manganelli (ma nel '77 vi furo-
no i carri armati a presidiare la
Sapienza di Roma).
Una coincidenza? Esistono
delle somiglianze tra i ra-
gazzi di ieri e quelli di oggi
che scendono in piazza?
per l'amicizia, testimonia
l'allegria per la vita»