Descrizione del territorio

Il comune di Teolo, in provincia di Padova, ha una superficie di 3111 ettari, e si trova all’interno del
parco Regionale dei Colli Euganei.
Il territorio comunale occupa il settore Nord – Est dei Colli Euganei con una forma a “otto”
irregolare, ed è diviso in una parte più pianeggiante a Est e una montuosa ad ovest da una
strozzatura al centro. Nel comune sorgono alcuni dei rilievi più importanti dei Colli Euganei, come
il Monte Venda, il Monte della Madonna Di particolare importanza naturalistica è il rilevo
trachitico denominato Rocca Pendice, su cui insiste una zona SIC – ZPS (IT3260019 – Colli
Euganei).
La popolazione si concentra per la maggior parte nella zona pianeggiante, con le frazioni di Feriole,
Bresseo, Treponti e Tramonte - Monteortone, dove sono presenti strutture termali.
Il turismo nel comune è favorito dalla collocazione geografica strategica, a ridosso del comune di
Abano Terme, importante centro termale, e per la sua centralità nella frequentazione del
comprensorio collinare euganeo; il turismo è prevalentemente di tipo giornaliero, concentrato sulle
attività sportive (ciclismo, arrampicata, MTB) e sulle escursioni, sia per il patrimonio naturalistico
che per quello culturale (Abbazia di Praglia).
Il suolo agricolo è destinato alle coltivazioni tipiche della pianura padana, soprattutto nelle zone
pianeggianti, ed alla coltivazione di vite, nelle zone più collinari.

Criticità e rischi
Come anche riconosciuto negli strumenti di pianificazione (PAT e PI) è necessario porre particolare
attenzione alla ‘salvaguardia e valorizzazione dei siti naturalistici significativi’, riconoscendo
l’importanza della produzione agricola, l’individuazione di corridoi ecologici per specie animali e
vegetali, e una generale ‘conservazione dei connotati naturali dell’area collinare della pianura’.
I problemi principali per il comune di Teolo discussi nei documenti di pianificazione e riportati
nelle cartografie del PAT, sono quelli legati alla difesa del suolo e dell’ambiente, alla viabilità
esistente, giudicata inadatta o insufficiente per le attuali esigenze, e alla rivalutazione e
riorganizzazione della struttura insediativa, sia riqualificando i centri storici che creando nuove aree
urbane ove necessario.
Esaminando il territorio in un’ottica di sostenibilità ambientale e resilienza, abbiamo riscontrato due
possibili aree di intervento: la elevata frequentazione delle zone naturali (resilienza ‘turistica’), e le
problematiche connesse ai cambiamenti climatici in atto, come l’aumento delle temperature e
l’estremizzazione di fenomeni climatici (siccità più lunghe e temporali più violenti), che impattano
soprattutto sulle colture ma anche sulle zone naturali.