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L’assiuolo

Pascoli, 1897
Dov'era la luna? ché il cielo Le stelle lucevano rare Su tutte le lucide vette
notava in un'alba di perla, tra mezzo alla nebbia di latte: tremava un sospiro di vento:
ed ergersi il mandorlo e il melo sentivo il cullare del mare, squassavano le cavallette
parevano a meglio vederla. sentivo un fru fru tra le fratte; finissimi sistri d'argento
Venivano soffi di lampi sentivo nel cuore un sussulto, (tintinni a invisibili porte
da un nero di nubi laggiù; com'eco d'un grido che fu. che forse non s'aprono più?...);
veniva una voce dai campi: Sonava lontano il singulto: e c'era quel pianto di morte...
chiù... chiù... chiù...
Mi domandavo dove fosse la Le rare stelle brillavano in Sulle cime degli alberi, ben
luna, dato che il cielo era mezzo al chiarore lattiginoso visibili e lucenti per il riflesso
immerso nella luce chiara e diffuso dalla luna. della luna, tremava un leggero
perlacea dell’alba e sembrava Sentivo l’ondeggiare del mare, venticello; le cavallette
che il mandorlo e il melo sentivo un fruscio tra i cespugli, emettevano un suono stridulo
rizzassero i loro rami per sentivo il cuore sussultare, con il frullare delle ali, come i
vedere dove fosse. Da un come se fosse l’eco di un sistri d’argento.
punto indeterminato del cielo antico grido di dolore. E continuava quel pianto
venivano guizzi di lampi Si sentiva lontano il pianto funereo: chiù…
preannuncianti una bufera e si convulso: chiù…
sentiva una voce dai campi:
chiù...
Figure retoriche di suono, posizione e significato
Dov'era la luna? ché il cielo Le stelle lucevano rare Su tutte le lucide vette
notava in un'alba di perla, tra mezzo alla nebbia di latte: tremava un sospiro di vento:
ed ergersi il mandorlo e il melo sentivo il cullare del mare, squassavano le cavallette
parevano a meglio vederla. sentivo un fru fru tra le fratte; finissimi sistri d'argento
Venivano soffi di lampi sentivo nel cuore un sussulto, (tintinni a invisibili porte
da un nero di nubi laggiù; com'eco d'un grido che fu. che forse non s'aprono più?...);
veniva una voce dai campi: Sonava lontano il singulto: e c'era quel pianto di morte...
chiù... chiù... chiù...

Figure di suono: Allitterazione Onomatopea

Figure di posizione: Anafora Enjambement Anastrofe

Figure di significato: Metafora Personificazione Similitudine


● Canto dell’assiuolo ⇒ simbolo misterioso ed inquietante della morte
⇒ inizialmente è una semplice voce che poi si trasforma in un
sussulto interrompendo la visione del paesaggio.
● Sensazioni visive ed uditive (chiù, cavallette) per descrivere il
paesaggio ⇒ piano nascosto, misterioso ⇒ Fonosimbolismo.
● Punto di vista del fanciullino ⇒ ingenuità dell’infanzia.
❖ Notturno lunare ⇒ vago e indefinito di Leopardi ≠ inquietudine,
incertezza, richiamo alla morte
❖ Decadentismo ⇒ ricerca del mistero, linguaggio analogico e
metaforico, vagheggiamento della morte, atmosfera suggestiva e
magica
❖ Morte a Venezia.

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