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romano
Capitolo VI. Diritti reali e possesso
• res divini iuris <cose di diritto divino> - res humani iuris <cose di diritto umano> (Gai
2, 2)
• Tra le res divini iuris (incommerciabili): res sacrae <cose sacre> - res religiosae <cose
religiose> - res sanctae <cose sante>
- res sacrae (consacrate agli dei superi)=> dedicatio <dedicazione> (legge, senatoconsulto) +
consecratio <consacrazione> (atto religioso): es., templi, are
- res religiosae (lasciate ai Manes <Mani>) => seppellimento di un morto da parte di chi
abbia il ius mortuum inferendi <diritto di seppellire un morto> (proprietario o titolare del ius
sepulchri <diritto di sepolcro>)
- res sanctae (sotto la protezione degli dei) => porte e mura della città
Classificazioni basate sull’idoneità a essere oggetto di
diritti dei privati 3
• res publicae <cose pubbliche> – res privatae <cose private> (Gai 2, 10)
• tra le res publicae:
- res in usu publico <cose in uso pubblico> (strade, piazze, fori, teatri)
- cose funzionalmente pubbliche (insegne militari, armi e strumenti bellici)
- cose pubbliche sfruttabili economicamente dal populus Romanus <popolo
romano> (ager publicus <terra pubblica>)
Classificazioni basate sull’idoneità a essere oggetto di
diritti dei privati 4
• cose divisibili (res quae sine interitu dividi possunt <cose che possono essere
divise senza essere distrutte>) - cose indivisibili (res quae sine interitu dividi
non possunt <cose che non possono essere divise senza essere distrutte>):
Paolo in D. 6, 1, 35, 3
- cose materialmente divisibili (un rotolo di stoffa, un fondo, una torta, un
animale morto) – cose materialmente indivisibili (uno schiavo vivo, una
coppa)
- cose giuridicamente divisibili (un fondo: comunione per quote) – cose
giuridicamente indivisibili (le servitù prediali)
Cose semplici e cose composte
• cose semplici => res quae uno spiritu continentur <cose che sono contenute in
un solo spirito> - cose composte => corpora ex cohaerentibus o ex
contingentibus <cose composte da cose tenute unite (connesse)> - corpora ex
distantibus <cose composte da cose lontane> (Pomponio in D. 41, 3, 30 pr.)
- es. di cose semplici => schiavo, cavallo, mela
- es. di corpora ex cohaerentibus o ex contingentibus => armadio, nave
- es. di corpora ex distantibus => gregge, biblioteca, pinacoteca (universalità di mobili)
Cose fruttifere e cose infruttifere
- ius in agro vectigali <diritto sul terreno soggetto a imposta>: actio de fundo
vectigali <azione relativa al fondo vettigale/gravato da imposta>
- fundi populi romani vel Caesaris <fondi del popolo romano o di
Cesare/dell’imperatore>: actio de praedio stipendiario vel tributario <azione
relativa al fondo stipendiario o tributario>
Modelli diversi di proprietà
• proprietà gentilizia arcaica => titolarità delle gentes <genti, casati>, concessione in
possesso ai singoli appartenenti: ricavabile in via di ipotesi, regime non ricostruibile
• proprietà pubblica (ager publicus <terra pubblica>) => sfruttabile dai privati (ager
occupatorius <terra suscettibile di occupazione>, ager compascuus <terra per pascolo
comune>) o oggetto di concessioni a privati (ager censorius <terra censoria>, ager
quaestorius <terra questoria>, ager privatus vectigalisque <terra privata vettigale/gravata
da imposta>): interdetti possessori (uti possidetis <come possedete>)
• proprietà iure peregrinorum <secondo il diritto degli stranieri> nelle province e
proprietà peregrina <straniera> (tutelata a Roma dal pretore)
• periodo postclassico: prevalere del modello
della proprietà stipendiaria e tributaria
• riforma fondiaria di Diocleziano:
tassazione ordinaria dei fundi italici <fondi
7. Dalla italici> soggetti al dominium ex iure Quiritium
<proprietà secondo il diritto dei Quiriti>
proprietà • scomparsa della mancipatio
alle <mancipazione> e della in iure cessio
<cessione in tribunale>
proprietà • superamento della contrapposizione fra
ius civile <diritto civile> e ius honorarium
<diritto onorario>
8. Il • scarsità di limiti
contenuto • estensione nello spazio => ab inferis usque ad
del diritto sidera <dagli inferi fino agli astri>
- regime delle miniere: appartengono al
di proprietà proprietario anche se sfruttate da altri (regalie
allo stato e al proprietario)
e i suoi
limiti
Estensione nel tempo
• qui iure suo utitur neminem laedit <chi esercita il suo diritto non reca danno ad
alcuno>/naeminem laedere <non recare danno ad altri>
• XII tavole: damnum infectum <danno temuto>, aqua pluvia nocens <acqua piovana
dannosa>, de arboribus caedendis <sulla potatura degli alberi>, de glande legenda <sulla
raccolta della ghianda>
• immissioni (uso normale della cosa, destinazione dei fondi)=> D. 8, 5, 8, 5-7
- immissioni illecite di fumo dalla taberna casearia <bottega del formaggio>
all’appartamento superiore; di acqua o di altro dall’appartamento superiore a quello
inferiore; di frammenti di pietra dal fondo in cui sono spezzate le pietre a quello vicino
- immissioni lecite: fuoco che emette fumo non insopportabile (fumum non gravem) acceso
sul proprio fondo; condotto di acqua delle terme che reca umidità all’immobile contiguo
Rapporti di vicinato 3
• occupatio <occupazione>:
• res nullius <cose di nessuno> (insula in mari nata <isola nata nel mare>, incrementi
fluviali prospicenti ad agri limitati <terre limitate/separate da vie interpoderali>, res
hostium <cose dei nemici>, animali selvatici e il problema del ferimento: Trabazio e
l’opinione contraria in Gai D. 41, 1, 5, 1)
• res derelictae <cose abbandonate>: teoria sabiniana (occupazione di res nullius) e
teoria proculiana (traditio in incertam personam <tradizione/consegna (informale)
verso persona incerta>: acquisto della proprietà civile delle sole res nec mancipi).
Modi di acquisto a titolo originario 2
• invenzione del tesoro (ossia di vetus quaedam depositio pecuniae, cuius non exstat
memoria, ut iam dominum non habeat <un antico deposito di denaro, del quale
non v’è il ricordo, vale a dire che non abbia un proprietario>: Paolo in D. 41,
1, 31, 1)
- dalla spettanza al proprietario del fondo alle ragioni dell’erario e del fisco
- rescriptum Hadriani <rescritto di Adriano> (in caso di invenzione non data
opera <casuale> nel fondo altrui, metà all’inventore e metà al proprietario: I.
2, 1, 39), ribadito da Costantino (a fronte di oscillazioni: CTh. 10, 18, 1) e
Giustiniano
Modi di acquisto a titolo originario 3
di mobile a immobile:
- definitiva (satio <semina>, implantatio <piantumazione>)
- non definitiva (inaedificatio <edificazione> e actio de tigno iuncto <azione
relativa al trave congiunto>, abbellimenti dell’immobile)
- cosa principale è sempre il bene immobile
Modi di acquisto a titolo originario 5
di immobile a immobile:
- sempre definitiva (incrementi fluviali prospicenti ad agri arcifinii <terre con
confini naturali>, quali adluvio <alluvione>, avulsio <avulsione/strappo> o
crusta lapsa <crosta franata>, insula in flumine nata <isola nata nel fiume>, alveus
derelictus <alveo/letto abbandonato>).
Modi di acquisto a titolo originario 6
• res habilis <cosa idonea>, titulus <titolo>, (bona) fides <(buona) fede>, possessio
<possesso>, tempus <tempo>
• res habilis
- inusucapibilità delle res furtivae <cose furtive>: XII tavole => pugatio <purgazione>
per reversio ad dominum <ritorno al proprietario>: lex Atinia, del III-II secolo a.C.
- inusucapibilità delle res vi possessae <cose possedute con la violenza>: lex Plautia de vi
<legge Plauzia relativa alla violenza> e leges Iuliae de vi <leggi Giulie relative alla
violenza> (I secolo a.C.)
- inusucapibilità delle res extra commercium <cose fuori dal commercio>, dei fondi
provinciali e dal 50 a.C. circa delle servitù prediali (lex Scribonia <legge Scribonia>)
Requisiti dell’usucapio <usucapione> 2
• nasce come difesa con la quale chi ha posseduto per lungo tempo praedia provincialia
<fondi provinciali> (o schiavi) può difendersi contro il titolare che li rivendichi
(rescritto di Settimio Severo, degli inizi del III secolo d.C., p. Strassb. 22)
• requisiti:
- possesso
- tempo: 10 anni fra persone della medesima ‘polis’ <città-stato>, 20 anni fra
persone di ‘polis’ <città-stato> diverse
- ‘dikaia aitia’ <giusta causa> (ma comprende anche la buona fede?)
Praescriptio longi temporis <prescrizione di lugo tempo> 2
• Costantino
- praescriptio longi temporis <prescrizione di lungo tempo>: 10 anni inter praesentes <tra
presenti>, 20 anni inter absentes <tra assenti>, ‘kanon’ <canone> (titolo e buona fede)
- praescriptio longissimi temporis <prescrizione di lunghissimo tempo>: 40 anni,
mancanza di ‘kanon’ (titolo e buona fede)
• Teodosio II: opponibilità della difesa sia nelle azioni reali che nelle azioni personali
• nel frattempo: il termine della praescriptio longissimi temporis si riduce a trent’anni e diventa
• modo di acquisto della proprietà
Praescriptio longi temporis <prescrizione di lungo tempo> 3
• requisiti:
- utilitas <utilità> del fondo: es. servitus pecoris pascendi <servitù di pascolo del
gregge> (Papiniano, D. 8, 3, 4); servitus cretae eximendae calcisque coquendae <servitù di
estrarre a creta e di cuocere la calce> (Ulpiano-Nerazio, D. 8, 3, 5, 1) => problema
delle servitù industriali: al fondo in cui è una cava (lapidicina) puoi concedere una
servitus terram rudus saxa iacere posita habere et ut in alienum lapides provolvantur ibique positi
habeantur indeque exportantur <servitù di tenere posati (sul tuo fondo) terra, pietrisco,
sassi e affinché siano fatte rotolare pietre e che queste siano tenute posate sul tuo
fondo e di qui portate fuori> (Ulpiano, D. 8, 3, 3, 2)
- vicinitas <vicinanza>
- appartenenza dei fondi a diversi soggetti: nemini res sua servit <a nessuno serve
la cosa propria>
Contenuto omissivo del dovere
• classificazioni:
- positive e negative (condotta attiva o omissiva del proprietario del fondo
dominante)
- rustiche (funzione prevalentemente legata alla campagna) e urbane (funzione
prevalentemente attinente agli edifici)
- continue (esercitate senza necessità dell’attività del titolare) e discontinue
(presuppongono l’attività del titolare)
- apparenti (visibili) e non apparenti (non visibili)
• tipicità delle servitù prediali come figura generale; atipicità delle possibili
declinazioni
• costituzione:
- in iure cessio <cessione in tribunale>
16. - deductio <deduzione> in favore dell’alienante
della proprietà del fondo dalla mancipatio
Costituzione <mancipazione> e dalla in iure cessio <cessione in
tribunale>
estinzione e - legatum per vindicationem <legato per
rivendicazione>
difesa delle - destinazione del padre di famiglia
servitù - per le più antiche servitù rustiche (via <via>, iter
<cammino/passaggio a piedi>, actus <passaggio
prediali. di carri o bestiame> aquaeductus <acquedotto>):
mancipatio <mancipazione> e usucapio
<usucapione> (quest’ultima fino alla lex Scribonia
<legge Scribonia> del 50 a.C. circa)
- nelle province: pactiones et stipulationes
<accordi e stipulazioni> => rilevanza onoraria
Costituzione delle servitù nei periodi postclassico e giustinianeo
• confusio <confusione> nella stessa persona della proprietà dei due fondi
• rinuncia per in iure cessio <cessione in tribunale>
• perimento della cosa e mutamento dello stato dei luoghi
• cessazione dell’utilità
• inattività:
- non usus <non uso> biennale nelle servitù rustiche
- usucapio libertatis <usucapione della libertà> biennale nelle servitù urbane
• pagamento della litis aestimatio
Estinzione delle servitù nelle province e nel periodo postclassico
• satisdatio boni viri arbitratu se usurum fruiturum <promessa formale assistita da garanti
che userà la cosa e ne percepirà i frutti secondo la discrezionalità della persona
perbene>, anche detta cautio usufructuaria <promessa formale relativa all’usufrutto>
(nasce per il legato di usufrutto, dove è imposta dal pretore, e poi può essere
liberamente assunta nel caso di costituzione dell’usufrutto fra vivi)
• nel periodo classico si ammette che il limite costituito dall’arbitrium boni viri
<discrezionalità della persona perbene> rilevi anche in mancanza della prestazione
della satisdatio, pur concorrendo con il criterio dell’uso precedente non conforme
all’arbitrium boni viri del proprietario
Problemi riguardanti i frutti 1
• usufrutto del gregge: summissio <sostituzione> dei capita demortua <capi morti>
con i nuovi nati => pendenza
• parto della schiava:
Manilio e Publio Mucio: spettanza all’usufruttuario
Bruto: spettanza al proprietario perché in fructu hominis homo esse non potest <l’uomo
non può rientrare tra i frutti di un uomo> (Ulpiano in D. 7.1.68 pr.); perché non
temere ancillae eius rei causa comparantur ut pariant <le schiave non siano comprate alla
leggera affinché partoriscano> (Ulpiano in D. 5.3.27 pr.) (forse perché manca la
periodicità?); perché omnes fructus rerum natura hominum gratia comparaverit <la natura ha
predisposto tutti i frutti proprio nell’interesse degli uomini> (Ulpiano in D. 22.1. 28.
1)
Problemi riguardanti i frutti 2
• contratto tipico (ius tertium <diritto terzo> rispetto alla vendita e alla
locazione) => effetti reali
• rischio del concedente: calamità (clades) che causa il perimento del fondo
(interitum)
• rischio dell’enfiteuta: particulare vel aliud leve damnum <danno particolare o
altro danno lieve> che non lede la sostanza (substantia), cioè la funzione
socio-economica della cosa
• trasmissibilità
Disciplina giustinianea dell’enfiteusi
• dalla fine del III secolo a.C. fu possibile pattuire la lex commissoria <legge
commissoria> e il ius vendendi <diritto di vendita> (effetti accidentali)
• nel periodo classico il ius vendendi divenne effetto naturale (mentre la lex
commissoria continuò a poter essere pattuita)
• restituzione del superfluum <superfluo/somma eccedente> o hiperocha
<superfluo/somma eccedente> (in caso di vendita)
• impetratio iure dominii <richiesta secondo il diritto di proprietà> (C.
8.33.1, 229 d.C.): solo se non si può procedere a una vendita soddisfacente
• divieto di lex commissoria (Costantino, CTh. 3.2.1 = C. 8.34.3: 320 d.C.)
Pegni contemporanei sulla stessa cosa
• pegni successivi sulla stessa cosa a favore di più creditori: prevalenza secondo il
grado (o rango) del pegno (prior tempore, potior iure <primo per tempo, prevalente per
diritto>)
dapprima il pegno successivo non dispiegava effetti fino all’estinzione del
precedente né se erano esercitati il ius vendendi o la lex commissoria del precedente
poi si ammise che il creditore con pegno di grado successivo potesse anche
soddisfarsi sul superfluum <superfluo/di più>
infine tutti i creditori erano titolari del diritto reale di garanzia (e legittimati all’actio
Serviana <azione Serviana>), ma quelli di grado pozione potevano opporre l’exceptio
rei sibi ante pigneratae <eccezione di cosa pignorata prima a suo favore> e solo quello
primo nel grado poteva esercitare il ius vendendi
Sezione IV. Possesso
• signoria di fatto (disposizione materiale)
prescindente dal diritto di proprietà, il quale,
invece, è signoria di diritto (diritto di disporre)
e rientra tra i diritti soggettivi assoluti
• concezioni moderne: tutela dell’ordine
sociale (Savigny) e proiezione della
22. Il proprietà (Jhering)
• XII tavole: usus <uso> => rilevante ai fini
possesso. dell’usucapio <usucapione>
• periodo preclassico: possessio <possesso>
dell’ager publicus <terra pubblica> =>
tutela interdittale (intedetti possessori)
• poi possessio <possesso> di cose private
=> usucapio <usucapione> e interdetti
possessori
Elementi del possesso
• legittimazione dell’usufruttuario
• legittimazione del creditore pignoratizio, del sequestratario, del
precarista
Periodi postclassico e giustinianeo