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Istituzioni di diritto

romano
Capitolo VI. Diritti reali e possesso

Giovanni Firmato digitalmente


da Giovanni Finazzi

Finazzi 18:58:15 +01'00'


Data: 2019.12.03
Sezione I. Diritti reali e cose.
• diritti soggettivi assoluti
 valevoli erga omnes <contro tutti>
1. I diritti reali  tutelati da actiones in rem <azioni reali>
nell’esperienza - modello del dominium <proprietà>:
appartenenza di diritto
giuridica
romana: - modello degli iura in re aliena <diritti reali
su cosa altrui>: contenuto limitato
quadro
complessivo • estraneità ai diritti reali del modello
possessorio (terre pubbliche e possesso
privato)
2. Le res <cose>
come oggetto di
diritti reali. • res <cose> => porzioni della realtà materiale
Classificazioni suscettibili di essere oggetto di diritti + diritti
delle cose basate • beni => cose materiali o immateriali
sull’idoneità a suscettibili di essere oggetto di diritti
essere oggetto
di proprietà e di
diritti reali
Classificazioni basate sull’idoneità a essere oggetto di
diritti dei privati 1

• res in nostro patrimonio <cose nel nostro patrimonio> – res extra


nostrum patrimonium <cose fuori dal nostro patrimonio> => criterio
dell’attuale appartenenza (Gai 2, 1)
• res in commercio <cose nel commercio> – res extra commercium <cose
fuori dal commercio> => idoneità a essere oggetto di diritti dei privati
Classificazioni basate sull’idoneità a essere oggetto di
diritti dei privati 2

• res divini iuris <cose di diritto divino> - res humani iuris <cose di diritto umano> (Gai
2, 2)
• Tra le res divini iuris (incommerciabili): res sacrae <cose sacre> - res religiosae <cose
religiose> - res sanctae <cose sante>
- res sacrae (consacrate agli dei superi)=> dedicatio <dedicazione> (legge, senatoconsulto) +
consecratio <consacrazione> (atto religioso): es., templi, are
- res religiosae (lasciate ai Manes <Mani>) => seppellimento di un morto da parte di chi
abbia il ius mortuum inferendi <diritto di seppellire un morto> (proprietario o titolare del ius
sepulchri <diritto di sepolcro>)
- res sanctae (sotto la protezione degli dei) => porte e mura della città
Classificazioni basate sull’idoneità a essere oggetto di
diritti dei privati 3

• res publicae <cose pubbliche> – res privatae <cose private> (Gai 2, 10)
• tra le res publicae:
- res in usu publico <cose in uso pubblico> (strade, piazze, fori, teatri)
- cose funzionalmente pubbliche (insegne militari, armi e strumenti bellici)
- cose pubbliche sfruttabili economicamente dal populus Romanus <popolo
romano> (ager publicus <terra pubblica>)
Classificazioni basate sull’idoneità a essere oggetto di
diritti dei privati 4

• res communes omnium <cose comuni di tutti>, res universitatis <cose


dell’universalità>, res nullius <cose di nessuno>, res singulorum <cose
dei singoli> (Marciano in D. 1, 8, 2)
- res communes omnium (Marciano in D. 1, 8, 2 e 4; I. 1, 2, 1 pr.-1): aer
<aria>, aqua profluens <acqua che scorre>, mare <mare> et per hoc litora maris <e
perciò lidi del mare> => disponibilità in misura superiore al fabbisogno (es.,
tutti hanno accesso al mare per pescare; sulla spiaggia può costruire solo il
pescatore, ma è proprietario dell’immobile solo finché esso esiste)
• res corporales <cose corporali> (quae tangi
possunt: tangibili) - res incorporales <cose
incorporali> (quae tangi non possunt: intangibili): Gai
2, 12-14
- le prime sono cose materiali: Gaio identifica il
3. Cose diritto di proprietà con la cosa

tangibili e - le seconde sono diritti: usufrutto, eredità (diritto


dell’erede), obbligazione (diritto di credito)
cose • res quae sunt <cose che esistono> - res quae
intelleguntur <cose che sono percepite
intangibili dall’intelletto> (Cicerone, in Topica <Luoghi
(retorici)> 26-27): usucapio <usucapione>, tutela
<tutela>, gens <gente/casato>, agnatio <parentela
civile> (concetti giuridici).
• Res mancipi <cose di mancipio/mancipazione>
- res nec mancipi <cose non di
mancipio/mancipazione>
- le prime erano le res pretiosiores <cose più
preziose> dell’economia del periodo arcaico =>
4. strumenti di produzione della ricchezza (fundi italici
Classificazioni <fondi italici>, servitutes praediorum <servitù
prediali>, servi <schiavi>, animalia quae collo dorsove
delle cose domantur <animali da tiro o da soma>) =>
trasferibili solo con mancipatio <mancipazione> e
connesse alla in iure cessio <cessione in tribunale> (numero
circolazione chiuso)
- le seconde erano tutte le altre => trasferibili con
traditio <tradizione/consegna (informale)> e in iure
cessio <cessione in tribunale>
Cose immobili e cose mobili

• cose immobili – cose mobili


- usucapio <usucapione> => diverso termine fra fundi <fondi> (cui sono
equiparate le aedes <edifici>) e ceterae res <altre cose> (XII tavole)
- periodo postclassico => forma scritta per il trasferimento delle cose
immobili
• cose fungibili - cose infungibili
- nelle prime, sostituibili, la funzione socio-
economica consiste nel genere => res quae
pondere numero mensura constant <cose che
si sostanziano nel peso, nel numero, nella
misura>: Gai 3, 90; in genere suo functionem
5. Altre recipiunt <contengono la funzione nel loro
genere>: D. 12, 1, 2, 1 (es., grano, vino, olio)
classificazioni - nelle seconde, insostituibili, la funzione socio-
economica consiste nell’individualità (un certo
delle cose schiavo, un certo cavallo)
• cose di genere (individuabili in base
all’appartenenza a un genere) - cose di specie
(individuabili nella loro individualità): valgono gli
stessi esempi
Cose consumabili - cose inconsumabili - cose
deteriorabili

• cose consumabili - cose inconsumabili - cose deteriorabili


- le prime sono le res quae usu consumuntur o tolluntur <cose che si consumano
con l’uso>: I. 2, 4, 2 e D. 7, 5, 1 (es. frutta, denaro, vino)
- le seconde non si consumano con l’uso (es., un cane, una nave)
- le terze sono cose inconsumabili che si deteriorano con l’uso (es., abiti)
Cose divisibili e cose indivisibili

• cose divisibili (res quae sine interitu dividi possunt <cose che possono essere
divise senza essere distrutte>) - cose indivisibili (res quae sine interitu dividi
non possunt <cose che non possono essere divise senza essere distrutte>):
Paolo in D. 6, 1, 35, 3
- cose materialmente divisibili (un rotolo di stoffa, un fondo, una torta, un
animale morto) – cose materialmente indivisibili (uno schiavo vivo, una
coppa)
- cose giuridicamente divisibili (un fondo: comunione per quote) – cose
giuridicamente indivisibili (le servitù prediali)
Cose semplici e cose composte

• cose semplici => res quae uno spiritu continentur <cose che sono contenute in
un solo spirito> - cose composte => corpora ex cohaerentibus o ex
contingentibus <cose composte da cose tenute unite (connesse)> - corpora ex
distantibus <cose composte da cose lontane> (Pomponio in D. 41, 3, 30 pr.)
- es. di cose semplici => schiavo, cavallo, mela
- es. di corpora ex cohaerentibus o ex contingentibus => armadio, nave
- es. di corpora ex distantibus => gregge, biblioteca, pinacoteca (universalità di mobili)
Cose fruttifere e cose infruttifere

• cose fruttifere - cose infruttifere


- nelle prime la cosa madre genera organicamente cose della sua stessa natura
- frutti naturali => frutta, prodotti degli animali (latte, lana), parti degli animali
materiali estratti dalle cave e dalle miniere (il proprietario li acquista per
separatio <separazione> dalla cosa madre, l’usufruttuario e l’affittuario per
perceptio <percezione>)
- frutti civili => interessi pecuniari prodotti dal capitale
Sezione II. Proprietà
• il modello originario di proprietà privata:
dominium ex iure Quiritium <proprietà
secondo il diritto dei Quiriti>
- assenza di limiti giuridici
- trasferibilità tra vivi e mortis causa <a causa di
morte>
6. La - actio in rem <azione reale>: reivindicatio
<rivendicazione>
proprietà e - altri mezzi di tutela (actio negatoria <azione
negatoria>, cautio damni infecti <cauzione di danno
le proprietà temuto>, operis novi nuntiatio <denunzia di nuova
opera>, interdictum quod vi aut clam <interdetto
poiché con violenza o clandestinamente>, actio
aquae pluviae arcendae <azione per tenere lontane le
acque>, actio familiae erciscubìndae <azione di
divisione dell’eredità>, actio communi dividundo
<azione di divisione della comunione>
Proprietà private derivate dal modello originario 1

• figure ispirate a tale modello:


=> proprietà pretoria: in bonis habere <avere nel patrimonio> (duplex dominium <proprietà
duplice>):
- traditio <consegna (informale)> di res mancipi <cosa di mancipio/mancipazione>: actio
Publiciana <azione Publiciana> ( emptio+traditio+possesso annuale), exceptio rei venditae
et traditae <eccezione di cosa venduta e tradita/consegnata> (concessione dell’azione
anche in ipotesi di acquisto a non domino <dal non proprietario>: dialettica fra actio
Publiciana ed exceptio iusti dominii <eccezione di giusta proprietà>)
- bonorum possessio <possesso dei beni/del patrimonio> (successione pretoria):
hereditatis petitio possessoria <petizione possessoria dell’eredità> (fictio si heres esset
<finzione se fosse erede>), exceptio doli <eccezione di dolo> e bonorum emptio
<compera dei beni/del patrimonio>: actio Rutiliana <azione Rutiliana>, actio Serviana
<azione Serviana>, exceptio doli <eccezione di dolo>
Proprietà derivate dal modello originario 2

- ius in agro vectigali <diritto sul terreno soggetto a imposta>: actio de fundo
vectigali <azione relativa al fondo vettigale/gravato da imposta>
- fundi populi romani vel Caesaris <fondi del popolo romano o di
Cesare/dell’imperatore>: actio de praedio stipendiario vel tributario <azione
relativa al fondo stipendiario o tributario>
Modelli diversi di proprietà

• proprietà gentilizia arcaica => titolarità delle gentes <genti, casati>, concessione in
possesso ai singoli appartenenti: ricavabile in via di ipotesi, regime non ricostruibile
• proprietà pubblica (ager publicus <terra pubblica>) => sfruttabile dai privati (ager
occupatorius <terra suscettibile di occupazione>, ager compascuus <terra per pascolo
comune>) o oggetto di concessioni a privati (ager censorius <terra censoria>, ager
quaestorius <terra questoria>, ager privatus vectigalisque <terra privata vettigale/gravata
da imposta>): interdetti possessori (uti possidetis <come possedete>)
• proprietà iure peregrinorum <secondo il diritto degli stranieri> nelle province e
proprietà peregrina <straniera> (tutelata a Roma dal pretore)
• periodo postclassico: prevalere del modello
della proprietà stipendiaria e tributaria
• riforma fondiaria di Diocleziano:
tassazione ordinaria dei fundi italici <fondi
7. Dalla italici> soggetti al dominium ex iure Quiritium
<proprietà secondo il diritto dei Quiriti>
proprietà • scomparsa della mancipatio
alle <mancipazione> e della in iure cessio
<cessione in tribunale>
proprietà • superamento della contrapposizione fra
ius civile <diritto civile> e ius honorarium
<diritto onorario>
8. Il • scarsità di limiti
contenuto • estensione nello spazio => ab inferis usque ad
del diritto sidera <dagli inferi fino agli astri>
- regime delle miniere: appartengono al
di proprietà proprietario anche se sfruttate da altri (regalie
allo stato e al proprietario)
e i suoi
limiti
Estensione nel tempo

• dalla perpetuità (periodi classico ed epiclassico) alla possibile temporaneità


(periodo giustinianeo)
• Diocleziano ad Aurelio Carrenone, in Vat. fr. 283: in caso di donazione di fondi
stipendiari sottoposta a termine finale della morte della donataria, donatio inrita
est, cum ad tempus proprietas transferri nequiverit <la donazione è nulla, perché la
proprietà non può essere trasferita a tempo> (286 d.C.)
• Diocleziano ad Aurelio Zenone, in C. 8, 54, 2 (stessa data): nel medesimo caso o
in uno analogo è stabilito che donatio valet, cum etiam ad tempus certum vel incertum ea
fieri potest, lege scilicet quae ei imposita est conservanda <la donazione è valida, poiché
può essere disposta anche fino a un tempo certo (termine) o incerto
(condizione), cioè la regolamentazione che le è imposta deve essere conservata>
(534 d.C.)
Potere di disposizione giuridica

• divieti di alienazione convenzionali => periodo classico: effetti


obbligatori (obbligo di non alienare azionabile con l’azione basata sul
contratto sottostante), non reali; periodo giustinianeo: effetti reali (C. 4, 51, 7)
• limiti di alienazione legali
 effetti civili: es., lex Iulia de fundo dotali <legge Giulia relativa al fondo
dotale> e oratio Severi <orazione di Severo> sui fondi pupillari
 effetti onorari
 periodo postclassico: corporati <corporati>, curiales <curiali>
Potere di disposizione materiale

• ius abutendi <diritto di abusare>


• limiti all’arbitrio del proprietario:
- intervento dei censori (fondi e cavalli)
- agri deserti nel periodo postclassico (assegnazione a prigionieri di guerra e
mendicanti)
Provvedimenti ablatori

• confisca come sanzione criminale: sacertà, capitis deminutio maxima


<diminuzione di un individuo/di una unitò massima> e media <media>
• acquisto forzoso di materiali per la costruzione di acquedotti
• periodo postclassico: vendita forzosa al giusto prezzo
Limiti risalenti alle facoltà del proprietario

• norme sacrali arcaiche:


- divieti di inumazione e cremazione in città e a meno di sessanta piedi da
un edificio (circa 18 metri)
- divieto di uccisione del bos arator <bove aratore>
Rapporti di vicinato 1

• limiti a tutela dei rapporti di vicinato autoimposti (con servitù prediali)


• limiti legali a tutela dei rapporti di vicinato :
- ambitus <spazio fra edifici> di 5 piedi => rapporto con la comunione forzosa del muro
- confinium <confine> (fra fundi arcifinii <fondi arcifini/con confini naturali>) => 5 piedi
per la circumductio aratri <inversione dell’aratro> => actio finium regundorum <azione di
regolamentazione di confini> (de fine <sul confine> e de loco <sul luogo>)
- limes <limite/via interpoderale> => tutela pubblica
• periodo posclassico: decoro architettonico di Costantinopoli (materia urbanistica)
Rapporti di vicinato 2

• qui iure suo utitur neminem laedit <chi esercita il suo diritto non reca danno ad
alcuno>/naeminem laedere <non recare danno ad altri>
• XII tavole: damnum infectum <danno temuto>, aqua pluvia nocens <acqua piovana
dannosa>, de arboribus caedendis <sulla potatura degli alberi>, de glande legenda <sulla
raccolta della ghianda>
• immissioni (uso normale della cosa, destinazione dei fondi)=> D. 8, 5, 8, 5-7
- immissioni illecite di fumo dalla taberna casearia <bottega del formaggio>
all’appartamento superiore; di acqua o di altro dall’appartamento superiore a quello
inferiore; di frammenti di pietra dal fondo in cui sono spezzate le pietre a quello vicino
- immissioni lecite: fuoco che emette fumo non insopportabile (fumum non gravem) acceso
sul proprio fondo; condotto di acqua delle terme che reca umidità all’immobile contiguo
Rapporti di vicinato 3

• divieto di atti emulativi (Ulpiano-Marcello in D. 39, 3, 1 12: lo scavo o la


zappatura nel proprio fondo che priva il vicino di un sorgente non legittima
quest’ultimo all’actio de dolo <azione di dolo> si non animo vicino nocendi <se
non con l’intenzione di nuocere al vicino>)
• inesistenza di servitù legali (previste dalla legge), salvo l’iter ad sepulchrum
<passaggio verso il sepolcro>, se stabilito per legge, e coattive (costituite dai
privati per obbligo di legge)
• consortium ercto non cito <consorzio da proprietà
non divisa> fra heredes sui, poi anche fra estranei
(società universale) => proprietà a legittimazione
plurima integrale o solidale: legittimazione di ciascun
consorte agli atti di disposizione (manumissio
<manumissione>, mancipatio <mancipazione>),
acquisiti successivi, crediti e debiti ereditari divisi
9. La • communio <comunione> classica => comproprietà
per quote (pars quota <parte quota, frazione>)
comproprietà.
- criterio della quota: atti di disposizione, percezione
dei frutti, divisione
- criteri prescindenti dalla quota: godimento,
amministrazione e ius prohibendi <diritto di proibire>,
ius adcrescendi <diritto di accrescere>
• modi di acquisto a titolo originario (occupatio
<occupazione>, invenzione del tesoro, accessio
<accessione>, confusio <confusione>, specificatio
10. Modi di <specificazione>, acquisto dei frutti da parte
dell’usufruttuario, usucapio <usucapione>) - modi
acquisto della di acquisto a titolo derivativo (mancipatio
<mancipazione>, in iure cessio <cessione in
proprietà. I tribunale>, traditio <consegna (informale)>, heredis
institutio <istituzione di erede>, legatum per
modi di vindicationem <legato per rivendicazione>)
acquisto a • modi di acquisto iuris civilis <di diritto civile>
titolo (mancipatio <mancipazione>, in iure cessio <cessione
in tribunale>, usucapio <usucapione>, heredis
originario. institutio <istituzione di erede>, legatum per
vindicationem <legato per rivendicazione>) - modi
di acquisto iuris gentium <di diritto delle
genti> (tutti gli altri)
Modi di acquisto a titolo originario 1

• occupatio <occupazione>:
• res nullius <cose di nessuno> (insula in mari nata <isola nata nel mare>, incrementi
fluviali prospicenti ad agri limitati <terre limitate/separate da vie interpoderali>, res
hostium <cose dei nemici>, animali selvatici e il problema del ferimento: Trabazio e
l’opinione contraria in Gai D. 41, 1, 5, 1)
• res derelictae <cose abbandonate>: teoria sabiniana (occupazione di res nullius) e
teoria proculiana (traditio in incertam personam <tradizione/consegna (informale)
verso persona incerta>: acquisto della proprietà civile delle sole res nec mancipi).
Modi di acquisto a titolo originario 2

• invenzione del tesoro (ossia di vetus quaedam depositio pecuniae, cuius non exstat
memoria, ut iam dominum non habeat <un antico deposito di denaro, del quale
non v’è il ricordo, vale a dire che non abbia un proprietario>: Paolo in D. 41,
1, 31, 1)
- dalla spettanza al proprietario del fondo alle ragioni dell’erario e del fisco
- rescriptum Hadriani <rescritto di Adriano> (in caso di invenzione non data
opera <casuale> nel fondo altrui, metà all’inventore e metà al proprietario: I.
2, 1, 39), ribadito da Costantino (a fronte di oscillazioni: CTh. 10, 18, 1) e
Giustiniano
Modi di acquisto a titolo originario 3

• accessio <accessione> (di cosa accessoria a cosa principale)


 di mobile a mobile:
- definitiva (scriptura <scrittura>, pictura <pittura>, tinctura <tintura>, textura <tessitura>,
ferruminatio <saldatura>): actio furti <azione di furto>, condictio ex causa furtiva <intimazione
basata su causa furtiva>, actio in factum <azione sul fatto> (Paolo)
- non definitiva (plumbatio <saldatura a piombo/piombatura>, corpora ex contingentibus <cose
composte da cose tenute unite (connesse)>): actio furti <azione di furto>, condictio ex causa
furtiva <intimazione basata su causa furtiva>, actio ad exhibendum <azione diretta
all’esibizione>, reivindicatio <rivendicazione>
- cosa principale => determina la funzione della cosa risultante (es., anello con gemma):
diverse opinioni sulla pictura (tavola e dipinto) e dialettica fra reivindicatio <rivendicazione> ed
exceptio doli <eccezione di dolo>
Modi di acquisto a titolo originario 4

 di mobile a immobile:
- definitiva (satio <semina>, implantatio <piantumazione>)
- non definitiva (inaedificatio <edificazione> e actio de tigno iuncto <azione
relativa al trave congiunto>, abbellimenti dell’immobile)
- cosa principale è sempre il bene immobile
Modi di acquisto a titolo originario 5

 di immobile a immobile:
- sempre definitiva (incrementi fluviali prospicenti ad agri arcifinii <terre con
confini naturali>, quali adluvio <alluvione>, avulsio <avulsione/strappo> o
crusta lapsa <crosta franata>, insula in flumine nata <isola nata nel fiume>, alveus
derelictus <alveo/letto abbandonato>).
Modi di acquisto a titolo originario 6

• confusio <confusione> (o commixtio <commistione>): unione di materiali uguali


(stesso metallo, grano, olio) o diversi che ne formano uno nuovo (leghe) =>
comunione
• specificatio <specificazione> => dalla materia <materia> alla species <specie> (es.
uva/vino, olive/olio, spighe/grano, marmo/statua, tronco/mobile, bronzo/scudo)
- teoria sabiniana: proprietà del proprietario della materia (perché specie=materia)
- teoria proculiana: proprietà dello specificatore (specie ≠ dalla materia, res nullius)
- media sententia di Paolo: teoria proculiana, ma non in caso di reversibilità
Modi d’acquisto a titolo originario 7

• acquisto dei frutti da parte del proprietario o del possessore di buona


fede per separatio <separazione> dalla cosa madre
• acquisto dei frutti da parte dell’usufruttuario per perceptio <presa di
possesso/impossessamento> (fra la separatio e la perceptio la cosa è del
proprietario)
11. Altri modi • usus decemvirale => XII tab. 6, 3: usus
di acquisto a auctoritas fundi biennium est … ceterarum rerum
titolo omnium … annuus est usus <l’uso/possesso (e)
l’autorità del fondo è un biennio … di tutte le
originario: altre cose … l’uso/possesso è annuo>
usucapio  trasferimento di res mancipi <cosa di
<usucapione> mancipio/mancipazione> con negozio
e praescriptio traslativo inidoneo o viziato
longi temporis  trasferimento della cosa a non domino <dal
non proprietario>
<prescizione
del lungo  stessi requisiti dell’usucapio <usucapione>
classica, eccetto la buona fede
tempo>
Requisiti dell’usucapio <usucapione> 1

• res habilis <cosa idonea>, titulus <titolo>, (bona) fides <(buona) fede>, possessio
<possesso>, tempus <tempo>
• res habilis
- inusucapibilità delle res furtivae <cose furtive>: XII tavole => pugatio <purgazione>
per reversio ad dominum <ritorno al proprietario>: lex Atinia, del III-II secolo a.C.
- inusucapibilità delle res vi possessae <cose possedute con la violenza>: lex Plautia de vi
<legge Plauzia relativa alla violenza> e leges Iuliae de vi <leggi Giulie relative alla
violenza> (I secolo a.C.)
- inusucapibilità delle res extra commercium <cose fuori dal commercio>, dei fondi
provinciali e dal 50 a.C. circa delle servitù prediali (lex Scribonia <legge Scribonia>)
Requisiti dell’usucapio <usucapione> 2

• titulus <titolo> = iusta causa <giusta causa> => funzione socio


economica che fonda l’acquisto della possessio civilis <possesso civile> e
giustifica l’acquisto della proprietà per decorso del tempo (causa negoziale,
impossessamento, provvedimento magistratuale): es., pro emptore <come
compratore>, pro donato <come donato>, pro legato <come legato>, pro dote
<come dote>, pro noxae dedito <come ceduto per il castigo>, pro herede
<come erede>, pro derelicto <come abbandonato>, pro soluto <come
adempiuto>, pro suo <come suo> (categoria residuale), missio pretoria nella
bonorum possessio, nella bonorum venditio, nel caso del damnum infectum
Requisiti dell’usucapio <usucapione> 3

=> sviluppi nel concetto di titolo


- dalla fine del periodo preclassico alla metà del II secolo d.C. è integrato il titulus
<titolo> solo se chi acquista il possesso è (in quel momento) in buona fede (bona fides)
soggettiva, cioè ignora di ledere l’altrui diritto (cioè in assenza della buona fede iniziale
manca il titolo)
- alla fine del II secolo d.C. il titolo è considerato requisito avulso dalla buona fede
(diventano requisiti separati, per cui il titolo può esistere senza la buona fede soggettiva
inziale)
=> problema del titolo putativo (ritenuto esistente dal possessore in buona fede):
ammesso da Proculo, Nerazio, Africano, Pomponio
Requisiti dell’usucapio <usucapione> 4

• bona fides <buona fede> soggettiva (ignoranza di ledere il diritto altrui)


iniziale (mala fides superveniens non nocet <la mala fede che sopravviene non
nuoce>
- originaria irrilevanza (desumibile dalla usucapio hereditatis <usucapione
dell’eredità>, che presuppone la consapevolezza dell’usucapiente di non
essere chiamato all’eredità)
- alla fine del periodo preclassico diventa un aspetto determinante per
l’esistenza del titulus <titolo>, ma privo di autonomia
- alla fine del periodo classico diventa un requisito a parte, autonomo
Requisiti dell’usucapio <usucapione> 5

• possessio <possesso>: corpore possidere <possedere materialmente> + animus


possidendi <intenzione di possedere> => deve essere iusta <giusta> (cioè
non vi, clam, precario <violentemente, clandestinamente, precariamente>)
• tempus <tempo> ininterrotto: due anni per gli immobili, un anno per tutte
le altre cose (compresa l’eredità anche se contenente immobili) => è
ammessa l’accessio possessionis <accessione del possesso> (erede) e solo
alla fine del periodo classico la successio possessionis <successione del
possesso> (negli acquisti a titolo particolare)
Praescriptio longi temporis <prescrizione di lungo tempo> 1

• nasce come difesa con la quale chi ha posseduto per lungo tempo praedia provincialia
<fondi provinciali> (o schiavi) può difendersi contro il titolare che li rivendichi
(rescritto di Settimio Severo, degli inizi del III secolo d.C., p. Strassb. 22)
• requisiti:
- possesso
- tempo: 10 anni fra persone della medesima ‘polis’ <città-stato>, 20 anni fra
persone di ‘polis’ <città-stato> diverse
- ‘dikaia aitia’ <giusta causa> (ma comprende anche la buona fede?)
Praescriptio longi temporis <prescrizione di lugo tempo> 2

• Costantino
- praescriptio longi temporis <prescrizione di lungo tempo>: 10 anni inter praesentes <tra
presenti>, 20 anni inter absentes <tra assenti>, ‘kanon’ <canone> (titolo e buona fede)
- praescriptio longissimi temporis <prescrizione di lunghissimo tempo>: 40 anni,
mancanza di ‘kanon’ (titolo e buona fede)
• Teodosio II: opponibilità della difesa sia nelle azioni reali che nelle azioni personali
• nel frattempo: il termine della praescriptio longissimi temporis si riduce a trent’anni e diventa
• modo di acquisto della proprietà
Praescriptio longi temporis <prescrizione di lungo tempo> 3

• praescriptio e usucapio nel periodo giustinianeo


- praescriptio per i beni immobili: 10 anni inter praesentes o 20 anni inter
absentes, 30 o 40 anni a seconda dei casi quando manchi la giusta causa o si
tratti di alcune cose inusucapibili
- usucapio per i beni mobili: 3 anni
• distinzione fra titolo e atto traslativo
• mancipatio <mancipazione> (res mancipi
<cose di mancipio/mancipazione>)
12. Modi • in iure cessio <cessione in tribunale> (res
mancipi <cose di mancipio/mancipazione> e
d’acquisto res nec mancipi <cose non di mancipio/di
mancipazione>, corporales <corporali> e
a titolo incorporales <incorporali>)

derivativo. • traditio <tradizione/consegna (informale)>


(res nec mancipi <cose non di
mancipio/mancipazione>, solo corporales
<corporali>)
Presupposti della traditio <tradizione/consegna
(informale)> 1

• volontà del tradens <tradente> di alienare la cosa e volontà dell’accipiens


<accipiente> di acquistare la cosa
• iusta causa traditionis <giusta causa della tradizione/consegna
(informale)>: accordo sulla funzione socio-economica realizzata dalla traditio
sul piano degli effetti traslativi al momento del negozio: giustifica il
trasferimento (es., compravendita, donazione, costituzione di dote,
adempimento dell’obbligazione) => se manca la iusta causa la proprietà non si
trasferisce; se viene meno successivamente il tradente può agire con la
condictio <intimazione>
Presupposti della traditio <tradizione/consegna (informale)> 2

• consegna materiale (poiché l’atto ha struttura possessoria)


- deroghe: traditio longa manu <tradizione/consegna (informale) per lunga
mano/per indicazione>; traditio symbolica < tradizione/consegna (informale)
simbolica> (consegna delle chiavi presso la cosa); traditio brevi manu
<tradizione/consegna (informale) per breve mano/per trasmissione diretta>
(all’accipiente che sia già detentore della cosa); constitutum possessorium
<costituto possessorio> (il tradente conserva la detenzione per conto
dell’accipiente, che acquista il possesso)
- periodo postclassico: vendita traslativa + documento scritto per il
trasferimento immobiliare + costituto possessorio a termine brevissimo
• azioni petitorie: reivindicatio <rivendicazione> e altre
azioni (agere per sponsionem <agire per mezzo di promessa
solenne>, actio Publiciana <azione Publiciana>, actio de
fundo vectigali <azione relativa al fondo vettigale/gravato da
imposta>, actio de praedio stipendiario vel tributario <azione
relativa al fondo stipendiario o tributario>)
13. Mezzi - legittimazione passiva del possessore, poi anche del
detentore
di difesa - legittimazione passiva in caso di ficta possessio
<possesso finto>: qui liti se optulit <chi si offre alla lite>
della => dall’actio de dolo <azione relativa al dolo> alla
legittimazione passiva all’azione di rivendicazione (Celso,

proprietà. II secolo d.C.); dolo desinens possidere <chi cessa


dolosamente di possedere>=> dall’indefensio <non difesa>
alla legittimazione passiva alla rivendicazione (periodo
postclassico)
• actio negatoria <azione negatoria> (contro chi vanta diritti
reali sulla cosa altrui)
Mezzi di difesa della proprietà nei rapporti di vicinato 1

• arboribus caedendis <per la potatura degli alberi>e de glande legenda


<per la racolta della ghianda>
• legis actio damni infecti <azione di legge di danno temuto> e cautio
damni infecti <cauzione di danno temuto> (cautio <cauzione>, missio in
possessionem ex primo decreto <immissione in possesso sulla base al primo
decreto> ed ex secundo decreto <sulla base del secondo decreto>, usucapione)
Mezzi di difesa della proprietà nei rapporti di vicinato 2

• ius prohibendi <diritto di proibire>: costruzione di un opera da parte di un estraneo sul


fondo altrui o del proprietario del fondo servente (su cui grava una servitù) a danno del
proprietario del fondo dominante => iactus lapilli <lancio del sasso>
• operis novi nuntiatio <nunciazione di nuova opera> (facere in suo <fare nel suo>)
- iuris nostri conservandi causa <per conservare un nostro diritto> => interdictum
restitutorium <interdetto restitutorio>, cautio <cauzione> di rimessa in pristino o remissio
<remissione>
- damni depellendi causa <per respingere un danno> => cautio damni infecti <cauzione di
danno temuto>, non è ammessa la remissio <remissione>
- iuris publici tuendi causa <per tutelare un diritto pubblico> => la remissio <remissione>
è ammessa solo alla fine del periodo classico o nel periodo postclassico
Mezzi di difesa della proprietà nei rapporti di vicinato 3

• interdictum quod vi aut clam <interdetto perché violentemente o


clandestinamente> (facere in alieno)
- restitutorio => restituisce la situazione precedente
• actio aquae pluviae arcendae <azione per tenete lontana l’acqua piovana>
(actio in personam <azione personale>)
- opus manu factum <opera fatta manualmente>
- obligatio propter rem <obbligazione a causa della cosa>
- periodo giustinianeo => diritto a ricevere acqua, esperibile in assenza di opus
<opera>
Regolamento di confini

• actio finium regundorum <azione di regolamentazione di confini> =>


fundi arcifinii <fondi con confini naturali>
- controversia de fine <controversia sul confine> (funzione del confine)
- controversia de loco <controversia sul luogo> (ripristino del confine: cioè
dei termini e del tracciato; modificazione del confine)
Azioni divisorie

• Iudicium familiae erciscundae <azione di divisione ereditaria>


• iudicium communi dividundo <azione di divisione della comunione>
Sezione III. Diritti reali su
cosa altrui
• inquadramento => rapporto con la
proprietà ed elasticità del dominium (diritto
parziale limitato, parziario)
• diritti reali di godimento e diritti reali di
14. Diritti garanzia

reali su • formazione stratificata del sistema romano


dei diritti reali su cosa altrui
cosa altrui. • servitutes => praediorum <servitù
prediali> e personarum <servitù personali>:
ususfructus <usufrutto>, usus <uso>, habitatio
<abitazione> (Marcian. D. 8, 1, 1)
• definizione: peso imposto su un fondo (detto
servente) a favore di un altro fondo (detto
15. Servitù dominante)

prediali. • emersione: dal diritto di proprietà funzionale


al diritto reale su cosa altri
• inerenza al fondo: ambulatorietà
Requisiti delle servitù

• requisiti:
- utilitas <utilità> del fondo: es. servitus pecoris pascendi <servitù di pascolo del
gregge> (Papiniano, D. 8, 3, 4); servitus cretae eximendae calcisque coquendae <servitù di
estrarre a creta e di cuocere la calce> (Ulpiano-Nerazio, D. 8, 3, 5, 1) => problema
delle servitù industriali: al fondo in cui è una cava (lapidicina) puoi concedere una
servitus terram rudus saxa iacere posita habere et ut in alienum lapides provolvantur ibique positi
habeantur indeque exportantur <servitù di tenere posati (sul tuo fondo) terra, pietrisco,
sassi e affinché siano fatte rotolare pietre e che queste siano tenute posate sul tuo
fondo e di qui portate fuori> (Ulpiano, D. 8, 3, 3, 2)
- vicinitas <vicinanza>
- appartenenza dei fondi a diversi soggetti: nemini res sua servit <a nessuno serve
la cosa propria>
Contenuto omissivo del dovere

• contenuto omissivo della condotta dovuta dal proprietario del fondo


servente: servitus in faciendo consistere nequit <la servitù non può
consistere in un fare> (pati <subire>, non facere <non fare>)
- eccezione: servitus oneris ferendi <servitù di sostenere il peso>
Classificazioni e tipicità

• classificazioni:
- positive e negative (condotta attiva o omissiva del proprietario del fondo
dominante)
- rustiche (funzione prevalentemente legata alla campagna) e urbane (funzione
prevalentemente attinente agli edifici)
- continue (esercitate senza necessità dell’attività del titolare) e discontinue
(presuppongono l’attività del titolare)
- apparenti (visibili) e non apparenti (non visibili)
• tipicità delle servitù prediali come figura generale; atipicità delle possibili
declinazioni
• costituzione:
- in iure cessio <cessione in tribunale>
16. - deductio <deduzione> in favore dell’alienante
della proprietà del fondo dalla mancipatio
Costituzione <mancipazione> e dalla in iure cessio <cessione in
tribunale>
estinzione e - legatum per vindicationem <legato per
rivendicazione>
difesa delle - destinazione del padre di famiglia
servitù - per le più antiche servitù rustiche (via <via>, iter
<cammino/passaggio a piedi>, actus <passaggio
prediali. di carri o bestiame> aquaeductus <acquedotto>):
mancipatio <mancipazione> e usucapio
<usucapione> (quest’ultima fino alla lex Scribonia
<legge Scribonia> del 50 a.C. circa)
- nelle province: pactiones et stipulationes
<accordi e stipulazioni> => rilevanza onoraria
Costituzione delle servitù nei periodi postclassico e giustinianeo

• pactiones et stipulationes <patti e stipulazioni>


• patientiam praestare <prestare tolleranza> =quasi traditio <quasi
tradizione/consegna (informale)>
• praescriptio longi temporis <prescrizione di lungo tempo> (periodo
giustinianeo)
Estinzione delle servitù

• confusio <confusione> nella stessa persona della proprietà dei due fondi
• rinuncia per in iure cessio <cessione in tribunale>
• perimento della cosa e mutamento dello stato dei luoghi
• cessazione dell’utilità
• inattività:
- non usus <non uso> biennale nelle servitù rustiche
- usucapio libertatis <usucapione della libertà> biennale nelle servitù urbane
• pagamento della litis aestimatio
Estinzione delle servitù nelle province e nel periodo postclassico

• nelle province: pactiones <patti>


• periodo giustinianeo: praescriptio longi temporis <prescrizione di lungo
tempo> decennale (inter praesentes <tra presenti>) o ventennale (inter absentes
<tra assenti>)
Difesa processuale

• legis actio sacramento in rem <azione di legge per giuramento/cauzione


reale>
• nel processo formulare: actio confessoria <azione confessoria> (vindicatio
servitutis <rivendicazione della servitù>) => arbitraria <arbitraria> (cautio de
amplius non turbando <cauzione relativa all’astensione da ulteriori turbative>)
=> verso l’estensione della legittimazione passiva
• agere per sponsionem <agire tramite promessa solenne>
• tutela interdittale delle servitù
• definizione: usus fructus est ius alienis
rebus utendi fruendi salva rerum
substantia <l’usufrutto è il diritto di
utilizzare le cose altrui e di percepirne i frutti
17. salva la sostanza delle cose> (D. 7, 1, 1)
- nuda proprietà (il proprietario conserva solo
L’usufrutto il potere di alienare la cosa e di costituire
e le figure servitù non pregiudizievoli per l’usufruttuario)
- l’usufruttuario può godere della cosa,
affini percepirne i frutti naturali e civili (per esempio
concedendo la cosa in locazione)
Limiti ai poteri dell’usufruttuario 1

• salva rerum substantia <salva la sostanza delle cose> dove ‘sostanza’ è la


funzione socio-economica della cosa, inerente ad essa o imposta dal
proprietario, non modificabile neppure per rendere la cosa più redditizia
 sono ammesse innovazioni migliorative solo se non alterano la destinazione
socio-economica della cosa: ius controversum in materia di affresco delle pareti
della casa concessa in usufrutto, ammesso da Nerva e Ulpiano (D. 7.1.13.7) e
escluso da Nerazio (D. 7.1.44)
 nel periodo giustinianeo il limite si attenua in presenza del vantaggio
economico
Limiti ai poteri dell’usufruttuario 2

• satisdatio boni viri arbitratu se usurum fruiturum <promessa formale assistita da garanti
che userà la cosa e ne percepirà i frutti secondo la discrezionalità della persona
perbene>, anche detta cautio usufructuaria <promessa formale relativa all’usufrutto>
(nasce per il legato di usufrutto, dove è imposta dal pretore, e poi può essere
liberamente assunta nel caso di costituzione dell’usufrutto fra vivi)
• nel periodo classico si ammette che il limite costituito dall’arbitrium boni viri
<discrezionalità della persona perbene> rilevi anche in mancanza della prestazione
della satisdatio, pur concorrendo con il criterio dell’uso precedente non conforme
all’arbitrium boni viri del proprietario
Problemi riguardanti i frutti 1

• usufrutto del gregge: summissio <sostituzione> dei capita demortua <capi morti>
con i nuovi nati => pendenza
• parto della schiava:
 Manilio e Publio Mucio: spettanza all’usufruttuario
 Bruto: spettanza al proprietario perché in fructu hominis homo esse non potest <l’uomo
non può rientrare tra i frutti di un uomo> (Ulpiano in D. 7.1.68 pr.); perché non
temere ancillae eius rei causa comparantur ut pariant <le schiave non siano comprate alla
leggera affinché partoriscano> (Ulpiano in D. 5.3.27 pr.) (forse perché manca la
periodicità?); perché omnes fructus rerum natura hominum gratia comparaverit <la natura ha
predisposto tutti i frutti proprio nell’interesse degli uomini> (Ulpiano in D. 22.1. 28.
1)
Problemi riguardanti i frutti 2

• acquisti dello schiavo in usufrutto:


- spettanti all’usufruttuario se compiuti a titolo oneroso ex re fructuarii <con la
cosa/il patrimonio dell’usufruttuario> o ex operis suis <con la propria attività
lavorativa>
- spettanti al proprietario se compiuti a titolo oneroso ex re domini o a titolo
gratuito oppure su iussum <comando> del dominus <proprietario> o con la
contemplatio domini <spendita del nome del proprietario>
- nelle disposizioni a causa di morte e nelle donazioni può rilevare la direzione
della volontà del disponente (Labeone)
Attinenza alla persona dell’usufruttuario

• durata massima limitata alla vita dell’usufruttuario (e cessazione per capitis


deminutio <diminuzione di un individuo/di una unità>)
• usufrutto dei municipia <municipi>: 100 anni (Gaio), possibilità di
estinzione per non uso (Papiniano), possibilità di estinzione del municipio
(Modestino)
• inalienabilità: l’alienazione con in iure cessio <cessione in tribunale> al
proprietario (Gaio) e secondo un’altra opinione anche a favore di terzi
(Pomponio) estingueva il diritto (ma l’esercizio era cedibile con la vendita)
Quasi usufrutto

• regime delle cose consumabili contenute nell’usufrutto generale (I secolo


a.C.)
• restituzione del tantundem eiusdem generis <stessa quantità di cose della
medesima qualità>
Usus <uso>, habitatio <abitazione>, operae servorum <opere degli schiavi>

• usus <uso>: solo godimento (ha anch’esso carattere personale, ma in più


anche l’esercizio è incedibile)
 uso della casa: congiunti
 uso di un terreno con annessa casa: ammissibilità della percezione dei frutti
nei limiti del fabbisogno
• habitatio <abitazione> (non si estingueva per capitis deminutio e per non usus)
• operae servorum vel animalium <opere degli schiavi e degli animali>
(trasmissibili agli eredi)
• costituzione dell’usufrutto
- in iure cessio <cessione in tribunale>
18. - deductio <deduzione> nella mancipatio
Costituzione, <mancipazione> e nella in iure cessio <cessione
in tribunale>
estinzione e - legatum per vindicationem <legato per
difesa rivendicazione>
dell’usufrutto - nelle province: pactiones et stipulationes
<patti e stipulazioni>
Costituzione dell’usufrutto nel periodo postclassico

• pactiones et stipulationes <patti e stipulazioni>


• quasi traditio <quasi tradizione/consegna (informale)>: patientiam praestare
<prestare tolleranza>?
Estinzione dell’usufrutto

• confusio <confusione> nella stessa persona della proprietà e dell’usufrutto


• rinuncia: in iure cessio <cessione in tribunale>
• perimento del fondo e mutamento dello stato dei luoghi
• pagamento della litis aestimatio <stima della lite> nell’azione confessoria
• non usus <non uso> biennale o annuale
• termine finale, condizione risolutiva, morte e capitis deminutio <diminuzione di un
individuo/di un’unità> dell’usufruttuario
• mutamento della funzione socio-economica della cosa e della materia nella specie
Difesa dell’usufrutto

• legis actio sacramento in rem <azione di legge per giuramento/cauzione


reale> (è discusso)
• nel processo formulare: actio confessoria <azione confessoria> (vindicatio
servitutis <rivendicazione della servitù>) => arbitraria <arbitraria> => verso
l’estensione della legittimazione passiva
• agere per sponsionem <agire tramite promessa solenne>
• tutela interdittale dell’usufrutto
• principio superficies solo cedit <la
superficie cede al suolo> ed esigenza di
19. utilizzare i piani orizzontali
• modello della proprietà orizzontale:
Superficie. proprietà del piano orizzontale e servitù di
appoggiare il piano sul terreno altrui
• modello del diritto reale su cosa altrui
Insulae <caseggiati>
Dal piano obbligatorio a quello reale

• locazioni o vendite pubbliche di porzioni immobiliari su suolo pubblico (tabernae


<botteghe> nel foro) => assenza di tutela fra privati e populus Romanus <popolo
romano> - verso i terzi, prima interdictum de superficiebus <interdetto/ordine pretorio
relativo alle superfici> (periodo preclassico) poi anche actio in rem <azione reale>
(periodo classico)
• locazioni o vendite private delle porzioni immobiliari sovrastanti il terreno => fra
le parti azioni contrattuali di buona fede (che tutelano il conduttore e il compratore
anche in ipotesi di alienazione del terreno) – verso i terzi stessi rimedi delle
locazione e vendite pubbliche (interdetto e poi anche azione reale)
• trasmissibilità
• patrimonium Caesaris <patrimonio di
Cesare/dell’imperatore> => emphyteusis
<enfiteusi> = concessioni a lungo termine
• res privata principis <cosa privata
dell’imperatore> => ius perpetuum <diritto
20. perpetuo = concessioni a tempo
indeterminato>
Enfiteusi. • estensione a rapporti fra privati e ai terreni
delle città e delle chiese
• Zenone: fusione del ius perpetuum <diritto
perpetuo> con il ius emphiteuticarium <diritto
enfiteuticario> (476-484 d.C.) => C. 4.66.1; I.
3.24.3
Contratto di enfiteusi

• contratto tipico (ius tertium <diritto terzo> rispetto alla vendita e alla
locazione) => effetti reali
• rischio del concedente: calamità (clades) che causa il perimento del fondo
(interitum)
• rischio dell’enfiteuta: particulare vel aliud leve damnum <danno particolare o
altro danno lieve> che non lede la sostanza (substantia), cioè la funzione
socio-economica della cosa
• trasmissibilità
Disciplina giustinianea dell’enfiteusi

• revoca della concessione per morosità triennale (C. 4.66.2)


• sospensione del canone in caso di rifiuto di riceverlo da parte del
concedente fino a nuova richiesta, che ha effetti ex nunc <da ora> (C. 4.66.4)
• regolamentazione dell’alienazione: diritto di prelazione e laudemio (2 per
cento: C. 4.66.3)
• non v’è un dovere dell’enfiteuta di apportare meliorationes
<miglioramenti>, che però possono essere separatamente alienate, salve la
prelazione e il laudemio (con la parte del fondo su cui sono state apportate:
C. 4.66.3)
• diritti reali di garanzia
 ius sequelae <diritto di seguito> (non si
estingue se il costituente perde la disponibilità
della cosa)
 ius praelationis <diritto di prelazione>
(preferenza del creditore garantito)
• fiducia cum creditore <fiducia con il creditore>
21. Pegno e (trasferimento della proprietà + pactum fiduciae
<patto di fiducia>: lex commissoria <legge
ipoteca commissoria> come effetto naturale e possibilità
di pattuire il ius vendendi <diritto di vendita>)
• pignus datum <pegno dato> (pegno
possessorio)
• pignus conventum <pegno convenuto> o
hypotheca <ipoteca>
Pignus datum <pegno dato>

• trasmissione della detenzione della cosa da parte del debitore o di un terzo


al creditore
• in un primo momento (nel periodo preclassico) è una coazione indiretta
all’adempimento (possibilità di trattenere il pegno fino all’adempimento)
• tutela interdittale (sebbene non vi sia possesso, ma detenzione)
• actio Serviana (vindicatio pignoris, pigneraticia in rem) <azione
Serviana (rivendica del pegno, pignoratizia reale)>, esperibile dopo
l’inadempimento erga omnes <contro tutti>: fine del I secolo a.C.
Pignus conventum <pegno convenuto>

• pegno sugli invecta et illata <cose introdotte e portate dentro> (strumenti


di coltivazione appartenenti all’affittuario): dal II secolo a.C.
• interdictum Salvianum <interdetto/ordine pretorio Salviano> (adipiscendae
possessionis <diretto all’acquisizione del possesso>): fine II secolo a.C.
• actio in rem (Serviana) <azione reale (Serviana)>: metà del I secolo a.C.
Regime comune ai due tipi di pegno

• dalla fine del III secolo a.C. fu possibile pattuire la lex commissoria <legge
commissoria> e il ius vendendi <diritto di vendita> (effetti accidentali)
• nel periodo classico il ius vendendi divenne effetto naturale (mentre la lex
commissoria continuò a poter essere pattuita)
• restituzione del superfluum <superfluo/somma eccedente> o hiperocha
<superfluo/somma eccedente> (in caso di vendita)
• impetratio iure dominii <richiesta secondo il diritto di proprietà> (C.
8.33.1, 229 d.C.): solo se non si può procedere a una vendita soddisfacente
• divieto di lex commissoria (Costantino, CTh. 3.2.1 = C. 8.34.3: 320 d.C.)
Pegni contemporanei sulla stessa cosa

• pegni contemporanei sulla stessa cosa a favore di più creditori:


 dalla prevalenza del creditore detentore del pegno (melior est condicio possidentis
<è migliore la condizione di chi possiede/detiene>)
 alla parità delle posizioni dei creditori
Pegni successivi sulla stessa cosa

• pegni successivi sulla stessa cosa a favore di più creditori: prevalenza secondo il
grado (o rango) del pegno (prior tempore, potior iure <primo per tempo, prevalente per
diritto>)
 dapprima il pegno successivo non dispiegava effetti fino all’estinzione del
precedente né se erano esercitati il ius vendendi o la lex commissoria del precedente
 poi si ammise che il creditore con pegno di grado successivo potesse anche
soddisfarsi sul superfluum <superfluo/di più>
 infine tutti i creditori erano titolari del diritto reale di garanzia (e legittimati all’actio
Serviana <azione Serviana>), ma quelli di grado pozione potevano opporre l’exceptio
rei sibi ante pigneratae <eccezione di cosa pignorata prima a suo favore> e solo quello
primo nel grado poteva esercitare il ius vendendi
Sezione IV. Possesso
• signoria di fatto (disposizione materiale)
prescindente dal diritto di proprietà, il quale,
invece, è signoria di diritto (diritto di disporre)
e rientra tra i diritti soggettivi assoluti
• concezioni moderne: tutela dell’ordine
sociale (Savigny) e proiezione della
22. Il proprietà (Jhering)
• XII tavole: usus <uso> => rilevante ai fini
possesso. dell’usucapio <usucapione>
• periodo preclassico: possessio <possesso>
dell’ager publicus <terra pubblica> =>
tutela interdittale (intedetti possessori)
• poi possessio <possesso> di cose private
=> usucapio <usucapione> e interdetti
possessori
Elementi del possesso

• elemento oggettivo => corpore possidere <possedere materialmente>


• elemento soggettivo => animus possidendi <intenzione di possedere> o
animus rem sibi habendi <intenzione di tenere la cosa come propria> (a
esclusione di altri)
• ambiguità terminologica: possidere, possessio <possedere, possesso> =
possidere, possessio suo nomine <possedere, possesso nell’interesse proprio> (con
i due elementi); ma anche possidere, possessio nomine alieno <possedere, possesso
nell’interesse altrui>, cioè <detenere, detenzione> (dove manca l’intenzione
di tenere la cosa come propria e, dunque, la si tiene per altri: possessio naturalis
<possesso naturale>)
Estensione del corpore possidere e dell’animus possidendi

• il corpore possidere <possedere materialmente> può essere una


disponibilità anche solo potenziale => il possesso di una casa e delle cose
contenute in una casa continua a sussistere malgrado l’allontanamento (fino a
quando altri non si impossessino della casa: D. 41.2.6.1)
• l’animus possidendi <intenzione di possedere> deve sussistere al momento
dell’acquisto e non vi devono essere fatti inequivoci che provino il suo venire
meno (per es., continua a sussistere durante il sonno o la pazzia)
Categorie della possessio <possesso> 1

• possessio civilis <possesso civile> = possesso basato su iusta causa <giusta


causa> che porta all’usucapione (dalle XII tavole in poi (anche detta
possessio pro suo <possesso come proprio>)
• possessio pro possessore <possesso come possessore> = possesso senza
iusta causa <giusta causa> e senza bona fides <buona fede> (praedo
<predone>)
• possessio naturalis <possesso naturale> = detenzione: animus alienae
possessioni ministerium praestare <intenzione di prestare un servizio all’altrui
possesso> (D. 41.2.18 pr.)
Categorie della possessio <possesso> 2

• possessio alieno nomine <possesso nell’interesse altrui> o pro alieno <per un


altro> = detenzione + possesso anomalo (creditore pignoratizio, precarista,
sequestratario: detenzione protetta dalla tutela interdittale: D. 41.2.13 pr.)
• possessio ad interdicta <possesso per gli interdetti> (terminologia non romana) =
possesso in senso proprio + possesso anomalo
• iusta possessio <possesso giusto> = possessio nec vi nec clam nec precario <non
violentemente, non clandestinamente, non a titolo precario> / iniusta possessio
<possesso ingiusto> = vi clam precario <violentemente, clandesinamente, a titolo
precario> => exceptio vitiosae possessionis <eccezione di possesso invalido>
Categorie della possessio <possesso> 3

• possessio bonae fidei <possesso di buona fede> / possessio malae fidei


<possesso di mala fede> (usucapione, restituzione dei frutti, responsabilità
del possessore)
• quasi possessio <quasi possesso> = detenzione di cose oggetto di diritti
reali su cosa altrui (res incorporales <cose incorporali>) tutelato da interdetti
(nel VI secolo d.C. diventa possessio iuris <possesso del diritto>)
• acquisto del possesso (integrazione del corpore
possidere <possedere materialmente> e dell’animus
possidendi <intensione di possedere>)
• occupatio <occupazione>
23. • traditio <consegna (informale)>
Acquisto e - traditiones fictae <finte consegne (informali)>:
longa manu <per lunga mano/per indicazione>,
perdita del symbolica <simbolica>, brevi manu <per breve
mano/per trasmissione diretta>, constitutum
possessorium <costituto possessorio>
possesso • acquisto per altri (servus <schiavo>, filiusfamilias
<figli di famiglia/figli in potestà>, procurator
<procuratore>, tutor <tutore>, mandatarius
<mandatario>, persone diverse con iussum
<autorizzazione> dell’interessato)
Perdita del possesso 1

• cessazione del corpore possidere <possedere materialmente> e


dell’animus possidendi <intenzione di possedere> (traditio <consegna
(informale)>, derelictio <abbandono>)
• cessazione del solo animus possidendi <intenzione di possedere>: non
sufficiente a perdere il possesso se si conserva il corpore possidere <possedere
materialmente> => unica eccezione è il constitutum possessorium
<costituto possessorio>: il possessore trattiene la cosa come detentore per
conto del nuovo possessore
Perdita del possesso 2

• cessazione del solo corpore possidere <possedere materialmente> se il


soggetto perde il controllo sulla cosa (perché un altro se ne impossessa)
- cose immobili: perdita del possesso solo in caso di impedimento al rientro
nella cosa o desistenza dall’intento di rientrare nella cosa (nel frattempo il
possesso si conserva solo animo <per sola intenzione>) => D. 41.2.6.1
- servus fugitivus <schiavo fuggitivo>: perdita del possesso solo a seguito di
impossessamento da parte di un’altra persona (Paul. sent. 4, 14, 3)
- saltus hiberni et aestivi <pascoli invernali ed estivi> => conservazione del
possesso solo animo <per sola intenzione> (Proculo, D. 41.2.27)
• interdicta adipiscendae possessionis
<interdetti/ordini pretori per conseguire il
possesso> => non tutelano il possesso
• interdicta retinendae possessionis
<interdetti/ordini pretori per trattenere il
possesso> (proibitori) => difendono il
24. possesso attuale non vizioso (nec vi nec clam nec
precario <non violentemente, non
Interdetti clandestinamente, non a titolo precario>)
rispetto all’altra parte
possessori • interdicta recuperandae possessionis
<interdetti/ordini pretori per recuperare il
possesso> (restitutori) => difendono la
persona espulsa dal bene immobile (deiectio
<espulsione>)
Interdicta retinendae possessionis <interdetti/ordini
pretori per trattenere il possesso> 1

• interdictum uti possidetis <interdetto/ordine pretorio come possedete>: uti nunc


eas aedes, quibus de agitur, nec vi nec clam nec precario alter ab altero possidetis, quo minus ita
possideatis, vim fieri veto <vieto che si usi la forza per impedire che possediate quegli
edifici, dei quali si tratta, come li possedete ora non violentemente, non
clandestinamente, non a titolo precario l’uno rispetto all’altro> (interdictum duplex
<interdetto duplice>)
 possesso attuale non vizioso (iusta possessio <possesso giusto>) di immobili
(exceptio vitiosae possessionis <eccezione di possesso invalido>)
 funzione sia proibitoria, sia recuperatoria (perché il possessore attuale è tutelato
sono se il suo possesso non è vizioso)
 tra due possessi viziati prevale quello in origine non viziato
Interdicta retinendae possessionis <interdetti per
trattenere il possesso> 2

• interdictum utrubi <interdetto/ordine pretorio in quello dei due luoghi>:


utrubi vestrum hic homo, quo de agitur, nec vi nec clam nec precario ab altero fuit, apud
quem maiore parte huiusce anni fuit, quo minus is eum ducat, vim fieri veto <vieto che
si usi la forza per impedire di portare via questo schiavo, del quale si tratta, a
colui fra voi presso il quale esso è stato per la maggior parte di questo anno
non violentemente, non clandestinamente, non a titolo precario rispetto
all’altro>
 accessio possessionis <accessione del possesso>, successio
possessionis <successione del possesso> a favore del iustus possessor <giusto
possessore>
 funzione sia proibitoria sia recuperatoria
Interdicta recuperandae possessionis <interdetti per recuperare il possesso>

• interdictum de vi <interdetto/ordine pretorio relativo alla forza> (penale, annuale)


 deiectio <espulsione>
 exceptio vitiosae possesionis <eccezione di possesso invalido> (restituzione solo
al iustus possessor <possessore giusto>)
• interdictum de vi armata <interdetto/ordine pretorio relativo alla forza armata>
(hominis coactis armatisve <uomini raccolti e armati>)
=> non conteneva l’exceptio vitiosae possessionis <eccezione di possesso
invalido>
Estensione ai diritti reali su cosa altrui e ai possessi anomali

• legittimazione dell’usufruttuario
• legittimazione del creditore pignoratizio, del sequestratario, del
precarista
Periodi postclassico e giustinianeo

• periodo postclassico: interdictum momentariae possessionis <interdetto/ordine


pretorio del possesso attuale> (in cui si trasforma l’ interdictum de vi)
 non contiene l’exceptio vitiosae possesionis <eccezione di possesso invalido>
(spoliatus ante omnia restituendus <colui che è stato spogliato deve essere prima
di tutto reintegrato nel possesso>)
 chi esercita la forza perde il diritto di proprietà
• periodo giustinianeo: l’interdictum utrubi tutela il possesso attuale; l’interdictum de
vi segue la regolamentazione dell’interdictum momentariae possessionis

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