principi di revisione e adattamento delle celebrazioni sacramentali 387
impoverire la celebrazione sacramentale esistente col perdere la ricchezza
della tradizione liturgica o non offrire rituali e testi liturgici che siano ugualmente ricchi di teologia e di spiritualità. 6. La revisione e l’adattamento delle celebrazioni sacramentali sono moti vate da ragioni pastorali. SC e il dibattito conciliare hanno di nuovo ribadito questo aspetto. La motivazione pastorale implica che le celebrazioni sacra mentali debbono avere un carattere catechetico, ossia che il testo e il rituale debbono essere capaci di fare da fonte di istruzione circa il significato, l’effetto e gli obblighi del sacramento; implica anche che diventino fonte di edificazione spirituale per l’assemblea. Per questo fatto la celebrazione do vrebbe essere accessibile all’assemblea liturgica, e secondo SC 34, essa do vrebbe avere una trasparenza che permetta all’assemblea di comprendere più profondamente il significato e gli obblighi derivanti dalla celebrazione sacra mentale. Seguendo lo spirito che domina SC, l’adattamento dovrebbe cercare di evitare norme assolute in fatto di valori relativi e importanti, ma piuttosto offrire sufficientemente spazio per adattare la celebrazione alle condizioni culturali, spirituali e intellettuali dell’assemblea. Inoltre, per ogni tentativo di adattamento, le celebrazioni sacramentali devono tener presente, come criterio primario, la consapevole, piena e facile partecipazione dell’as semblea.