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Sede legale Piazza Vittoria 47 c/o Comune Santa Maria a Monte, C.F.

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RISONANZE a.p.s. nasce con l’obbiettivo di focalizzare la società su quelli che erano in origine i suoi
elementi fondanti rivitalizzandoli, ovvero la famiglia e una comunità di riferimento, in modo da favorirne lo
sviluppo armonico. Laddove per comunità si intende una rete vitale di persone, che forti delle competenze
umane e tecniche di fatto costituiscono il tessuto connettivo per una società a misura d’uomo, (artigiani,
insegnanti, contadini, artisti, pensatori, professionisti rivolti a vario titolo al benessere psicofisico, ecc…). In
un periodo storico dove la globalizzazione attraversa ogni aspetto del quotidiano, dove i modelli a cui si
tende appartengono a realtà virtuali e irreali, la perdita di identità sembra essere il principale problema da
affrontare. Per questo RISONANZE a.p.s. si propone di lavorare in direzione del recupero identitario, della
comunità e dei membri che la compongono, attraverso i seguenti progetti:

 Il recupero e la valorizzazione dei mestieri antichi;


 Il recupero, la valorizzazione e lo studio delle tradizioni popolari;
 La creazione di un trait d’union fra tradizione e innovazione, promuovendo l’uso consapevole e
sostenibile della tecnologia in tutte le sue forme;
 La realizzazione di attività volte all’ecologia e all’attenzione ambientale in genere , dal consumo
consapevole al riciclo;
 La proposta di percorsi di crescita personale, sia individuali che di gruppo, attraverso discipline
umanistiche, scientifiche ed esoteriche;
 La proposta di percorsi esperienziali e formativi nel campo dell’artigianato, dell’arte, della filosofia
e dello studio in generale ;
 La realizzazione di progetti educativi e didattici, sia stagionali che permanenti, per bambini e ragazzi
che nel rispetto dell’individualità di ognuno, consentano di perseguire lo sviluppo dei talenti
personali;
 La proposta e il sostegno di attività agricole che mantenendo il giusto equilibrio con l’ambiente:

- contribuiscano all’autosostentamento;

- rinnovino il legame dell’individuo alla terra;

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- consentano di ritrovare il valore essenziale del tempo in tutte le sue valenze: il tempo di
germogliare, di maturare, lo scandire delle stagioni, il rispetto del tempo necessario a raggiungere
le varie tappe dello sviluppo come processo inevitabile per il raggiungimento della completezza di
ogni essere, sia vegetale, sia animale, sia umano;

- realizzino la creazione di orti botanici, oasi naturali, banche del seme, pratiche agricole rispettose
dell’ecosistema.

 La proposta di percorsi esperienziali in natura quali escursioni, percorsi naturalistici, soggiorni di


vario genere;
 Attività volte agli scambi e alla cooperazione multiculturale / multietnica;
 Finanziare progetti e attività in linea con la filosofia associativa, anche se esterni all’associazione;
 La realizzazione e l’uso di un “circuito di compensazione multilaterale” al fine di consentire al
maggior numero possibile di individui di avere accesso alle attività associative, indipendentemente
dalla disponibilità monetaria;
A secondo delle peculiarità territoriali e delle disponibilità che verranno reperite, i singoli progetti
partiranno inizialmente in modo autonomo, per connettersi e coordinarsi fra di loro nel tempo. L’obbiettivo
finale è quello di riuscire a sviluppare nelle singole unità territoriali la globalità dei progetti sopra esposti,
dando origine ad organismi vivi e vitali, veri e propri nuclei autosufficienti e replicabili.

Abbiamo immaginato nel suo complesso questa comunità futura come un luogo dove vi siano :

 una struttura centrale front end per il coordinamento e l’accoglienza ricettiva, attorno alla quale
ruoteranno:
 una moltitudine di botteghe, architettonicamente flessibili e sostenibili (vedi mercatini di natale
con chalet di varie misure), fruibili sia dai membri della comunità che da visitatori esterni, per
l’acquisto diretto dei prodotti finali e per la realizzazione di laboratori sia hobbistici che
professionali presso i maestri artigiani;
 una parte di botteghe da destinarsi ad ospitare artigiani dal mondo, fruibili come sopra;
 una struttura di ritrovo per attività di gruppo che spaziano dalle conferenze alle attività di gruppo
più ampie (cene sociali, incontri, spettacoli raduni ecc…);
 strutture sul modello delle botteghe ma destinate ai servizi alla persona, che nella più ampia libertà
di pensiero potranno spaziare dall’ambulatorio di naturopatia al massaggio shiatsu, dalla pratica
dello yoga all’erborista;
 strutture per ospitare attività educative e ludiche, rivolte sia ai bambini che agli adulti (centro
doposcuola, orto didattico, laboratori di arte, musica, computer, tecnologia ecc…);
 aree di coltivazione (ad indirizzo sinergico, biologico ecc…) i cui prodotti saranno destinati
principalmente ai soci ed in parte residuale alla vendita;

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 abitazioni in edilizia sostenibile (case di terra e paglia, recupero delle acque, tecnologie off grid);
 servizi di ristoro;
 strutture ricettive come b&b, ostelli ecc…;

Il progetto è rivolto primariamente alle comunità già stanziate sul territorio, per diffondere un modello di
società basato sull’autonomia, la collaborazione, la sostenibilità, secondariamente ai visitatori esterni, che
siano in cerca di un modello da prendere in considerazione o in semplice visita turistica per rigenerarsi.

La forma associativa di questo progetto è stata individuata per uscire dalla logica del profitto e dal vincolo
della moneta per accedere a prodotti e servizi. Infatti oltre all’acquisto agevolato nella forma tradizionale
con l’uso del denaro, è previsto un sistema di crediti e di banca del tempo col quale ogni socio potrà avere
accesso ai servizi offerti, che siano la lezione di musica, i prodotti alimentari derivanti dalla coltivazione o i
manufatti artigianali (saranno previsti sistemi di portafoglio virtuali o monete complementari, la cui reale
portata e significato possono essere compresi a fondo documentandosi su esempi virtuosi come il sistema
WIR svizzero o l’esperimento del SIMEC basato sulla teoria auritiana).

La realizzazione pratica sarà graduale e proporzionata al reperimento di collaborazioni (per esempio la


messa a disposizione di strutture, locali, terreni, mezzi agricoli ecc…), competenze personali dei soci, fondi
pubblici e privati raccolti con diverse modalità (bandi nazionali ed europei di riqualificazione,
crowdfounding, raccolte fondi, attività commerciale tradizionale tramite la partita iva regolare).

L’obbiettivo ultimo è di consentire ad ogni individuo di dedicarsi alla propria crescita personale, comunque
venga intesa, sapendo di avere una comunità che lo sostiene nel soddisfacimento dei suoi bisogni, partendo
da quelli primari fino a quelli più astratti e complessi.

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PERCHE’ QUESTO TIPO DI COMUNITA’?

E’ più che mai evidente che il sistema globale basato sulla crescita infinita stia collassando, e nel tentativo
disperato di mantenere una corsa che sembra giungere ineluttabilmente al capolinea, sta trascinando nella
crisi socioeconomica famiglie e comunità intere, nonché spingendo all’ennesima potenza il
depauperamento di risorse e l’inquinamento . La patologica condizione di dipendenza totale a cui questo
sistema ci ha indotto, sia sul fronte della produzione/consumo di beni e servizi, sia sul fronte
dell’autonomia e dell’iniziativa personali, appare come la principale causa di fallimento sociale. A
peggiorare un quadro già drammatico di suo, si aggiunge la considerazione che l’uomo al quale viene
concessa la sola funzione di CONSUMATORE, fino ad ora è riuscito a ricoprirla e quindi sopravvivere in
quanto ingranaggio della catena di produzione. Ad oggi però, i robots lo stanno sostituendo nella funzione
produttiva, dimostrandosi da un lato più performanti, dall’altro scevri da rivendicazioni sindacali. Troviamo
un’ottima descrizione proiettata nel futuro prossimo di questo scenario nelle parole del best sellers di
Yuval Noah Harari, storico e saggista .

“….Di conseguenza, creare nuovi posti di lavoro e riqualificare le persone affinché li possano occupare non
sarà uno sforzo una tantum. La rivoluzione dell’IA non sarà un singolo evento spartiacque a seguito del
quale il mercato del lavoro si assesterà su un nuovo equilibrio. Sarà invece una cascata di cambiamenti
sempre più traumatici. Già oggi pochi dipendenti si aspettano di fare lo stesso lavoro per tutta la vita. Entro
il 2050, non soltanto l’idea di “un posto di lavoro per la vita”, ma addirittura l’idea di “una professione per
la vita” potrebbe apparire antidiluviana. Anche se potessimo continuare a inventare nuovi posti di lavoro e
riqualificare la forza lavoro, dovremmo chiederci se l’umano medio riuscirà ad avere la resistenza emotiva
necessaria per una vita costellata da questi sconquassi senza fine. Il cambiamento è sempre fonte di stress,
e il mondo frenetico degli inizi del XXI secolo ha causato un’epidemia globale di stress. Quando la volatilità
del mercato del lavoro e delle carriere individuali aumenterà, ci si chiede se saremo in grado di gestirla. Con
ogni probabilità avremo bisogno di tecniche più efficaci per ridurre gli effetti dello stress – dai medicinali
classici, passando per le terapie basate sul neurofeedback, fino alla meditazione – per evitare che la mente
dei Sapiens vada in cortocircuito. Entro il 2050 potrebbe emergere una classe “inutile” dovuta non solo a
un’assoluta mancanza di lavoro o a un’istruzione inadeguata, ma anche a un’insufficiente resistenza
mentale al cambiamento…”
“...Considerato che i nuovi posti di lavoro non saranno solo responsabilità dei governi, essi richiederanno
alti livelli di competenza e, man mano che l’IA continuerà a migliorare, i lavoratori umani dovranno
continuare a sviluppare nuove competenze e a cambiare la loro professione. I governi dovranno
intervenire, sia promuovendo un settore dedicato alla formazione permanente, sia organizzando una rete
di sicurezza per gli inevitabili periodi di transizione. Se un pilota di droni quarantenne ha bisogno di tre anni
per reinventarsi come progettista di mondi virtuali, avrà anche bisogno di un sostanzioso aiuto governativo
per mantenere sé e la sua famiglia durante quel periodo di tempo. (Uno schema del genere è attualmente
in corso di sperimentazione in Scandinavia, dove i governi seguono il principio di “proteggere i lavoratori e
non i posti di lavoro”.) Tuttavia, anche se fossero disponibili sufficienti aiuti governativi, resta il problema di
miliardi di individui che dovranno continuare a reinventare se stessi senza perdere il loro equilibrio
mentale.”
“…-Si potrebbe sostenere che i lavoratori non diventeranno mai economicamente irrilevanti perché, anche
se non saranno in grado di competere con l’IA per i posti di lavoro, saranno sempre necessari come
consumatori. A ogni modo, non è per nulla chiaro se l’economia del futuro avrà bisogno di noi persino
come consumatori. Le macchine e i computer potrebbero svolgere pure quel ruolo. In teoria, si può avere
un’economia in cui un’azienda mineraria produce e vende ferro a un’azienda che produce robot, l’azienda
robotica produce e vende robot all’azienda mineraria, che estrae ancora più ferro, che è utilizzato per
produrre ancora più robot, e così via. Queste aziende possono crescere ed espandersi fino ai più remoti
anfratti della galassia, e tutto quello di cui hanno bisogno sono robot e computer – addirittura non
necessitano degli umani neppure per comprare i loro prodotti. In effetti, già oggi i computer e gli algoritmi

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cominciano a funzionare come clienti oltre che come produttori. In borsa, per esempio, gli algoritmi stanno
diventando gli acquirenti più importanti di obbligazioni, azioni e merci. Nel settore pubblicitario, il cliente
più importante di tutti è un algoritmo: l’algoritmo di ricerca di Google. Quando i designer progettano le
pagine web, spesso le elaborano secondo il gusto dell’algoritmo di ricerca di Google invece che secondo il
gusto soggettivo dell’individuo loro cliente…”

E’ imperativo nel nostro contesto però capire come queste previsioni siano realistiche e possibili grazie
all’uso della moneta, che in origine nasce come sistema di scambio convenzionale per evitare il baratto,
utile allo scambio di merci, e successivamente si trasforma in un disumano mezzo di controllo delle
persone. E’ un fatto che per mezzo della moneta, pochi eletti (anzi non eletti) controllino a piacimento i
livelli salariali, inizino o fermino la produzione vera e propria, spostino a piacimento intere economie.
L’opera di Muhammad Yunus, ”il banchiere dei poveri” descrive chiaramente come per lavorare servano
soldi ma i soldi vengono concessi a chi già li possiede alimentando la finanza (raggiungendo peraltro tassi di
insoluti altissimi rispetto alla gente comune che contrae finanziamenti ordinari) anziché a chi li userebbe
per produrre economia reale. Dimostrando come il valore della moneta è fiduciario, e come noi siamo liberi
di creare una moneta parallela a patto di uscire dal condizionamento indotto, potremo giungere alla
realizzazione di circuiti virtuali paralleli, che consentirebbero alle comunità di sopravvivere. E’ verossimile
che senza moneta non ci sia accesso a mercati esclusivi come per esempio l’I Phone, ma la sfida che
raccogliamo riguarda la sopravvivenza, non il superfluo. Per creare un circuito di scambio parallelo è
necessario uscire dall’ipnosi di massa all’interno della quale se sei senza soldi sei impotente/inutile ma per
far ciò occorre agire sui condizionamenti individuali.

In sostanza per RISONANZE a.p.s. occorre ri-educare gli individui al riconoscimento e all’esercizio della loro
autonomia e delle loro potenzialità, sì da uscire dal condizionamento che li vede come soggetti passivi del
loro futuro, sempre a elemosinar lavoro in cambio di denaro. Successivamente, avendo loro restituito la
conoscenza e la fiducia nelle loro reali capacità, sarà possibile ricostruire intere comunità che si
autodeterminino. La ri-educazione si può compiere, nella nostra visione, attraverso l’incontro degli
individui, lo studio comune, la realizzazione e la messa in pratica dei progetti sopra descritti.

Lo sviluppo di ogni progetto, passa dall’analisi del territorio e del suo tessuto sociale, nonché delle risorse
istituzionali presenti. Tali analisi preliminari vengono realizzate da una squadra multidisciplinare, per
mettere in campo tutte le competenze possibili (dalla psicologia all’economia, dalla tecnologia alla fisica
quantistica). In tal modo vengono individuate le potenzialità latenti e le criticità, al fine di proporre
strategie di intervento mirate.

Per conoscere e valutare in concreto le proposte di RISONANZE a.p.s. potete contattarci tramite la
segreteria al numero 3312793250. Verrete indirizzati al riferimento di competenza per il settore che siete
interessati ad approfondire.

RISONANZE a.p.s. Joelle Colli

risonanzeaps@gmail.com

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