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Illidan Grantempesta
Illidan TBC.jpg
Illidan nel trailer di World of Warcraft: The Burning Crusade
Universo Warcraft
Nome orig. Illidan Stormrage
Lingua orig. Inglese
Autore Blizzard Entertainment
Voci orig.
Matthew Yang King Warcraft III: Reign of Chaos, Warcraft III: The Frozen Throne,
trailer per l'introduzione del Tempio Nero in World of Warcraft: The Burning
Crusade
Liam O'Brien World of Warcraft[4]
Voci italiane
Silvano Piccardi Warcraft III: Reign of Chaos[5] e The Frozen Throne[6]
Ivo De Palma World of Warcraft
Specie Ibrido elfo della notte/demone[3]
Sesso Maschio
Luogo di nascita Suramar[2]
Data di nascita Anni prima della Guerra degli Antichi
Poteri
grandi poteri magici
potenziamenti e mutazioni fisiche
Illidan Grantempesta (Illidan Stormrage), chiamato anche semplicemente Illidan e
noto come il Traditore (the Betrayer)[2][3] è un personaggio dell'universo di
Warcraft, creato da Blizzard Entertainment. Introdotto come figura secondaria in
Warcraft III: Reign of Chaos, ha un ruolo di primo piano nella sua espansione The
Frozen Throne. Appare successivamente nell'espansione di World of Warcraft The
Burning Crusade, dove è uno dei boss principali, e anche in alcuni flashback delle
due successive (Wrath of the Lich King e Cataclysm). Al di fuori dei videogiochi, è
uno dei personaggi principali della Trilogia della Guerra degli Antichi di Richard
A. Knaak, e appare anche in Arthas - L'ascesa del Re dei Lich, di Christie Golden.
È inoltre uno dei personaggi giocabili di Heroes of the Storm ed Hearthstone:
Heroes of Warcraft.
Indice
1 Storia
1.1 Origini
1.2 Guerra degli Antichi
1.3 Il nuovo Pozzo e l'imprigionamento
1.4 La liberazione e la corruzione
1.5 La conquista delle Terre Esterne e gli attacchi a Corona di Ghiaccio
1.6 Guerra alla Legione
1.7 La lotta nelle Terre Esterne
1.8 Prigioniero della Legione
2 Descrizione
3 Curiosità
4 Note
5 Bibliografia
6 Voci correlate
7 Altri progetti
8 Collegamenti esterni
Storia
Origini
Illidan nacque nella città di Suramar, nell'antico continente di Kalimdor (sulle
odierne Isole Disperse); aveva occhi dorati, caratteristica inusuale per l'epoca.
Come il suo gemello Malfurion e la loro comune amica Tyrande Soffiabrezza, Illidan
ebbe come maestro il semidio Cenarius, ma dei tre solo Malfurion seguì i suoi
insegnamenti[7]. Illidan era invece più interessato dalla magia arcana, il cui uso
era ampiamente diffuso nella società elfica di allora, poiché essa stessa era
cresciuta e si era sviluppata sulle rive del magico Pozzo dell'Eternità[8].
Tre cose furono tuttavia tragiche per Illidan: in primis, la magia arcana, per la
quale lui era tanto portato, era la forza alla quale si appoggiavano i demoni della
Legione Infuocata, ed era quindi vista sempre peggio[2][8]. In secondo luogo, con
la sempre maggiore prominenza di Malfurion e del druidismo nella resistenza e
l'entrata in guerra al loro fianco dei draghi e degli Antichi Guardiani, Illidan si
sentiva sempre più messo da parte[2]. Terzo e non meno importante, Illidan vedeva
svilupparsi davanti ai suoi occhi la relazione tra Malfurion e Tyrande, la
sacerdotessa per cui anche lui provava forti sentimenti[2][8].
Illidan era convinto che il sentiero druidico scelto da Malfurion fosse inutile, e
avrebbe portato gli elfi della notte alla rovina[9]; l'unica possibilità di
vittoria era, secondo lui, ottenere il controllo del Pozzo rubandolo ad Azshara e
agli Eletti, così da poterlo chiudere[8]. Quando Malfurion propose agli altri
leader della resistenza e agli Antichi Guardiani di distruggere il Pozzo
dell'Eternità, Illidan inorridì, in quanto non solo convinto che il Pozzo fosse
l'unica via di salvezza, ma sapendo anche perfettamente che tutti gli incantatori,
lui compreso, avrebbero sofferto per la privazione improvvisa della magia, dalla
quale erano ormai dipendenti[8]. Illidan decise quindi di terminare la guerra prima
che suo fratello potesse completare il suo piano[8]: lasciata la resistenza, si
recò alla capitale Zin-Azshari, entrando al servizio di Azshara: mentre il suo
scopo reale era quello di ottenere l'Anima dei Demoni e usarla per sigillare il
portale (ponendo fine alla guerra, salvando nel contempo la magia arcana e
dimostrando la propria superiorità a Malfurion[2]), l'intento ufficiale era di
acquisire l'Anima dei Demoni per la Legione[2]. Sargeras, compiaciuto di ciò, gli
conferì due "doni": il primo, bruciò i suoi occhi sostituendoli con due globi di
fuoco magico, tramite i quali Illidan poteva "vedere" la magia; Illidan da quel
momento prese ad indossare una bandana nera per occultarli[2][8]. Come secondo
dono, ricoprì il corpo dell'elfo di tatuaggi magici, che gli facilitavano la
manipolazione della magia arcana[2][8].
Azshara (che era molto affascinata da Illidan, dopo ciò) lo spedì a cercare l'Anima
dei Demoni assieme a Varo'then: i due si intrufolarono nel covo di Alamorte
contemporaneamente a Malfurion, e fra i contendenti la spuntò Varo'then, che riuscì
a portare l'Anima al palazzo[2][8]. Malfurion si trovò costretto a recuperarla
tramite il Sogno di Smeraldo e ciò portò, infine, alla distruzione del Pozzo
dell'Eternità come il druido aveva pianificato, con la quale la guerra ebbe fine[2]
[8].
La liberazione e la corruzione
«Ora sono completo!»
«Illidan: Tu, volevi sapere che differenza c'è tra i demoni e noi? Essi non si
fermeranno davanti a niente pur di distruggere il nostro mondo.
Kor'vas Spinarossa: ... e noi sacrificheremo tutto per salvarlo.»
Consumato con nient'altro che la sua missione per la caduta di Argus, Illidan aveva
perso ogni interesse per le Terre Esterne. Questo atteggiamento sarebbe cambiato
quando Illidan vide la situazione della battaglia e capì subito che questo scontro
con i nemici della Legione era quello che Kil'jaeden aveva anticipato. Il Traditore
ordinò al Concilio degli Illidari di ritirarsi e prepararsi per la battaglia.
Illidan, tuttavia, era ancora concentrato sul suo obiettivo più grande, e a tal
fine inviò una forza dei suoi più importanti e potenti cacciatori di demoni verso
il pianeta Mardum alla ricerca della Chiave di Sargeras, un artefatto con il potere
di aprire un numero infinito di portali nei mondi dei demoni - tra i quali Argus.
Successivamente Illidan dichiarò guerra alle forze presenti a Shattrath, guidate
dai naaru[2]: l'attacco venne portato avanti dalle forze di Kael'thas, ma fu un
fallimento, poiché molti elfi del sangue, guidati da Voren'thal il Veggente,
disertarono, alleandosi a loro volta con i difensori di Shattrath[11]. Da quel
momento, le forze di Shattrath presero a loro volta ad attaccare Illidan, guidate
dal naaru Xi'ri direttamente nella Valle di Torvaluna[11]. Recuperata la sua anima
(che Illidan teneva in ostaggio nel Tempio Nero), Akama liberò Maiev - di cui era
il guardiano - e guidò lei, i suoi Congiurati e un gruppo di avventurieri giunta da
Shattrath al Tempio Nero[12]. Raggiunto dal gruppo sulla terrazza principale del
Tempio, Illidan venne infine ucciso dopo una lunga lotta[2]. Tuttavia, Maiev decise
di rinchiudere il corpo e l'anima del Traditore in una prigione nella Volta dei
Custodi, condannandolo a un'eterna sofferenza; la stessa cosa successe ai
cacciatori di demoni che ritornarono da Mardum con la Chiave di Sargeras.
Descrizione
Quando s'incontrò con Sargeras, il Titano Oscuro bruciò i suoi occhi e li rimpiazzò
con globi di splendenti fiamme verdi, con cui era in grado di vedere tutte le forme
di magia, e che Illidan nascose con una benda[2][8]. Sargeras ricoprì anche il suo
corpo con tatuaggi magici[2][8], di colore verde-azzurro. Dopo aver assorbito
l'energia demoniaca del Teschio di Gul'dan, Illidan mutò ulteriormente aspetto,
acquisendo tratti evidenti tipici di molte razze di demoni: lunghe corna ricurve
che partono dalla fronte, ali da pipistrello sulla schiena e zoccoli al posto dei
piedi. Ha la peculiarità lasciare orme infuocate, è in grado di camminare
sull'acqua e di volare.
Stando alle parole di Malfurion, dopo la sconfitta contro Arthas ai piedi di Corona
di Ghiaccio, Illidan impazzì completamente, e si autoconvinse di essere uscito
vincitore da quella lotta[13]. Ciò sembra confermato anche dalle parole di sfida
dello stesso Illidan ai giocatori, dopo la battaglia della Terrazza Cremisi[14].
Curiosità
Quando il giocatore salva Illidan nelle Terre Esterne durante la campagna degli
elfi del sangue, Dama Vashj dice che gli elfi del sangue sono i discendenti degli
Alti Nobili che servirono Illidan anni fa. Curiosamente, Illidan non comandava
nessun Alto Nobile nella Guerra degli Antichi. Questo errore può essere spiegato
con il fatto che nella Trilogia della Guerra degli Antichi, Vashj era un po'
ingenua e preoccupata, e non era molto informata circa la natura esatta
dell'"occupazione" di Illidan con la sua regina.
In origine, Illidan e Malfurion erano identici a parte i capelli e il colore degli
occhi. Le loro varie trasformazioni hanno reso molto più facile distinguerli.
Ad Illidan è ispirato il Murloc mascotte Murkidan, un cucciolo di Murloc con le sue
caratteristiche.
La seconda tinta del costume base di Illidan in Heroes of the Storm è un
riferimento all'unità EVA-01 dell'anime Neon Genesis Evangelion