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Indice
Biografia
Carriera sportiva
La Prima Guerra Mondiale
Riconoscimenti
Bibliografia
Collegamenti esterni
Biografia
Nazionalità Italia
Canottaggio
Carriera sportiva
Carriera
Nato a Como il 28 febbraio del 1882, si iscrive Squadre di club
presso la Sezione Ragioneria del locale Regio
- Ginnastica Comense
Istituto Tecnino "Caio Plinio Secondo",
diplomandosi nel 1900. 1902-1914 Canottieri Lario
Con lui vi sono anche altre importanti figure dello sport e della cultura comaschi, come Antonio Sant'Elia e
Giuseppe Sinigaglia, di cui diventa grande amico. Nel 1899, partecipa al concorso ginnico internazionale
indetto in occasione della Fiera Voltiana di Como.
Egli, col tempo, inizia però a praticare prevalentemente il canottaggio, cosa che lo porta a lasciare la
Ginnastica Comense per passare alla Canottieri Lario. Diviene così uno degli atleti di punta della società,
conquistando numerosi titoli.
Nel 1908, ai campionati italiani organizzati a Salò, vince sia il titolo italiano in skiff juniores che il titolo
seniores.
Da questo momento si apre la stagione migliore per la carriera agonistica di Mariani: nel 1909 vince i
Campionati Europei in singolo, e nel 1911, in coppia con l'amico Giuseppe Sinigaglia, diviene campione
d'Europa nel doppio, nei campionati disputatisi proprio a Como.
La Prima Guerra Mondiale
Nel 1915, molti suoi amici sportivi, tra i quali i soliti Sant'Elia e Sinigaglia, decidono di arruolarsi volontari
nel Regio Esercito Italiano. Mariani, che inizialmente non li segue in questa tragica avventura, li dovrà
raggiungere pochi mesi dopo, richiamato alle armi con la sua classe di leva alla fine del 1915.
Assegnato inizialmente alla Milizia Territoriale, Mariani viene inquadrato nel 46º battaglione di Fanteria, col
quale, nominato sotto-tenente, presta servizio per il primo anno di guerra.
Nel maggio del 1916, viene trasferito al 225º Reggimento fanteria della brigata "Arezzo", appena costituito,
e nelle cui file è inquadrato anche l'amico Antonio Sant'Elia. Egli partecipa così, in giugno, alle offensive
contro il Monte Cucco, finché, in luglio, la sua brigata viene trasferita nel settore del Monte Zebio. Qui, il 2
agosto del 1916, durante un violento bombardamento, muore dopo essere stato colpito da alcune schegge.
Riconoscimenti
Como, la sua città natale, gli ha dedicato:
Bibliografia
Maurizio Casarola, Lo chiamavano Sina, Nordpress Edizioni, 2007.
Caduti di Como nella Grande Guerra - Battesimo delle Aule Scolastiche, a cura del Comune di
Como, 1929.
Albo d'Onore del R. Istituto Tecnico "Cajo Plinio Secondo" - 1915-1918, Como, 1921.
Collegamenti esterni
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