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CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA A.A.

2017-18

Corso Integrato di Anatomia e Fisiologia Umana


Modulo di Anatomia Umana, 4 CFU (30+30h)
Dott. Antonello D. Cabras, SSR (Sezione INT)
Dott. Barbara Chella, SSR (Sezione Policlinico)
Dott. Maurizio Cristina, SSR (Sezione San Paolo)
Dott. Paolo Giunta, SSR (Sezione Cernusco)
Dott. Loreta Pergola, SSR (Sezione Crema)
Prof. Chiarella Sforza, UNIMI (Teledidattica)
Dott. Michele Sommariva, UNIMI (Teledidattica)
Dott. Michela C. Turci, UNIMI (Sezione INT)

Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute


Via Mangiagalli, 31 – 20133 MILANO
turci.michela@unimi.it www.scibis.unimi.it
TESSUTI CONNETTIVI
CLASSIFICAZIONE
• Connettivi p. d.
Fibrillare lasso
Fibrillare denso
Reticolare
Elastico
Pigmentato
Mucoso maturo
Adiposo

• Connettivi di sostegno
Cartilagineo
Osseo

• Connettivi a funzione trofica


Sangue e linfa
FUNZIONI
• Sostegno, protezione, connessione tra
organi e tessuti
• Difesa (cellule autoctone o di origine
ematica: i.e. macrofagi)
• Riparazione e rigenerazione a seguito di
lesioni
• Accumulo (lipidi, H2O, elettroliti)
• Trofiche: apporto di nutrienti e sostanze
metaboliche (vasi sanguiferi);
eliminazione di cataboliti verso il
torrente circolatorio
CARATTERISTICHE
Diversamente dai t. epiteliali presentano
• componente cellulare sparsa
• sostanza intercellulare o matrice extracellulare
costituita da 2 componenti
 amorfa o sostanza fondamentale

 fase disperdente (acquosa)


 fase dispersa (glicoproteine,
vitamine, enzimi, ..)

 fibrillare
 fibre collagene e reticolari
 fibre elastiche
 glicoproteine
• matrice extracellulare • componente cellulare
• componente amorfa o
sostanza fondamentale
• fibrille
T. connettivo
fibre collagene (XXVII)
reticolari
elastiche
CARATTERISTICHE
componente cellulare

 fibroblasti producono la sostanza fondamentale (sintesi/ricambio)


 fibrociti
 macrofagi
 mastociti
 adipociti (uniloculari, t. adiposo bianco; multiloculari, t. a. bruno)
 cellule reticolari
 cellule migranti dal sangue
 cellule pigmentate
• fibrillare lasso o areolare T. connettivo
(più diffuso)
• stroma di organi; mucosa, sottomucosa
organi cavi; sierose; avventizia e
intima vasi; muscoli; nervi; sottocute.
• fibrillare denso o compatto
• fibre collagene; poche cellule
• orientamento del collagene
» fibre parallele (tendini)
» fasci intrecciati (capsule organi
pieni; derma)
» fasci incrociati (cornea)
• elastico
• fibre elastiche
• legamenti gialli CV; laringe;
• parete arterie e vene di grosso calibro.
• reticolare
• fibre reticolari (rete 3D)
• stroma fegato, milza, midollo
osseo, linfonodi, tiroide.
Problema: sostegno

Soluzioni:
- tessuto connettivo
- tessuto cartilagineo
- tessuto osseo
Soluzione: T. connettivo

Tessuto connettivo fibrillare Tessuto connettivo fibrillare


denso denso a fasci paralleli
(tendine)
T. adiposo
Soluzione: cartilagine

Cartilagine ialina
Soluzione: tessuto osseo

Tessuto osseo
sostegno… ma anche: deposito sali minerali, midollo osseo, protezione
TESSUTO CARTILAGINEO
CARTILAGINE
Connettivo di sostegno
non vascolarizzato né innervato
• Ialina

• Elastica

• Fibrosa
CARTILAGINE
cellule

• Condroblasti
secernono matrice e fibre collagene
lacune
gruppi isogeni

• Condrociti
cellule quiescenti
TESSUTO OSSEO
TESSUTO OSSEO
• Forma specializzata di connettivo
caratterizzata dalla mineralizzazione della
matrice extracellulare che conferisce al
tessuto una notevole resistenza e durezza

• L’osso è al contempo resistente e leggero

• Non è un tessuto statico:


è invece soggetto a rimodellamento e
rinnovamento per l’intera durata della vita
FUNZIONI DELL’OSSO
costituisce l’impalcatura del corpo

protegge i visceri

dà inserzione a muscoli e tendini

accoglie gli elementi emopoietici del midollo


osseo

è la principale sede di deposito del calcio


Tessuto osseo - Composizione

Metabolismo osso:
- Calcio
- Fosforo
- Vitamine A, C, D
- Ormoni ipofisi,
tiroide, paratiroidi,
surrene, gonadi

•Cellule
•Fibre collagene
•Matrice con cristalli di idrossiapatite (calcio, fosforo)
Tessuto osseo
Composizione

matrice organica resistenza alla trazione


e alla pressione

matrice inorganica durezza e rigidità


SE SI DISTRUGGE…
la componente organica la componente inorganica
della matrice della matrice

l’osso conserva forma e l’osso perde la sua


dimensioni originali, ma durezza
diventa fragile come e rigidità, diventando
porcellana flessibile, ma conservando
la resistenza alla trazione
TESSUTO OSSEO - Classificazione

tessuto osseo non lamellare:


- a fasci intrecciati (vertebrati
inferiori, osso primario fetale)
- a fibre parallele (uccelli)

tessuto osseo lamellare (nell’adulto):


- compatto (tavolati delle ossa piatte,
superficie di ossa brevi ed epifisi,
diafisi delle ossa lunghe)
- spugnoso (ossa brevi, epifisi ossa lunghe)
Osso compatto
Osso spugnoso
Lamelle
Osteociti
Osteoni
Lamelle interstiziali
Lamelle circonferenziali
Canali di Havers
Canali di Volkmann

Endoostio
Periostio

Vasi
Midollo osseo
Nel tessuto osseo maturo si riconoscono, quindi, lamelle, lacune e canalicoli
ossei; questi ultimi collegano le lacune con i canali contenenti i vasi e con le
cavità midollari
Sistemi di lamelle
a) Sistemi haversiani
b) Sistema circonferenziale esterno
c) Sistema circonferenziale interno
d) Sistemi intermedi o interstiziali o breccia ossea
Lacune
a) Lacune ossee con il corpo dell’osteoblasto
Canali e canalicoli
a) Canalicoli ossei contenenti i prolungamenti dell’osteoblasto
b) Canali di Havers con vasi e nervi
c) Canali di Volkmann con vasi e nervi
ORGANIZZAZIONE DELLE LAMELLE OSSEE

• la lamella è caratterizzata dalla


presenza di fibre collagene
ordinatamente orientate nella
stessa direzione

• l’orientamento delle
fibre varia fra lamelle
contigue

• le proprietà del collagene e


la particolare disposizione
delle fibre conferiscono
robustezza all’osso
TESSUTO OSSEO LAMELLARE COMPATTO
lamelle osteoni
circonferenziali

lamelle
interstiziali
TESSUTO OSSEO LAMELLARE SPUGNOSO
È costituito da trabecole

Trabecole
Sottili, composte da lamelle ossee irregolari con lacune
contenenti osteociti

formano una struttura tridimensionale delimitando le cavità


midollari che contengono il midollo osseo

Non ci sono sistemi di Havers; gli osteociti scambiano


metaboliti con i sinusoidi del midollo osseo, tramite
canalicoli

Sono rivestite da endostio


PERIOSTIO
Il periostio è uno strato di tessuto connettivo fibroso, ricco di
fibre collagene e fibroblasti.

3 strati: esterno, intermedio, profondo.

Lo strato profondo del periostio possiede cellule che si


differenziano in osteoblasti (cellule osteoprogenitrici)
ENDOSTIO

• Tappezza tutte le superfici interne delle cavità ossee

• Contiene un unico strato di cellule osteoprogenitrici

• È più sottile del periostio, è deputato al nutrimento e


al rifornimento di nuove cellule all’osso
Tessuto osseo – Struttura

Disposizione fibre collagene


•Non lamellare (feto)
•Lamellare
Tessuto osseo – Struttura
Non lamellare (feto)

Lamellare

Osso compatto
(strati concentrici intorno al vaso
– canale di Havers: osteoni)
Osso spugnoso (trabecole)
OSSIFICAZIONE

membranosa
diretta
Ossa piatte della volta cranica;
mandibola; mascella; parte
della scapola e della clavicola
(ossa dermiche)

a modello
cartilagineo
indiretta
In porzioni delle parte libere
degli arti
Tessuto osseo

Ossa lunghe

Ossa corte o brevi

Ossa piatte
Ossa lunghe:
- Epifisi
- Diafisi
- Canale midollare
(diafisario)

-Osso compatto
-Osso spugnoso

Ossa piatte:
-Osso compatto
-Osso spugnoso

Ossa corte:
-Osso compatto
-Osso spugnoso
Aspetto superficiale
Ossificazione encondrale
o a modello cartilagineo

cartilagine
osso
vasi
C. osteoprogenitrici
Osteoblasti
Osteociti
Osteoclasti
C. osteoprogenitrici
Osteoblasti
Osteociti
Osteoclasti
Metafisi
Osteoni
Sistemi Haversiani (osteoni) di diversa generazione
Osteoni
Tessuto osseo – componente cellulare
C. osteoprogenitrici (staminali)
C. Osteoprogenitrici derivanti dal mesenchima; si
differenziano in c. specializzate.
Nell’osso maturo sono adese alla
superficie ossea (osteoblasti inattivi)

Sintetizzano la componente della matrice ossea


Osteoblasti (osteoide) che viene poi mineralizzata; producono
vescicole di ioni calcio e idrossiapatite e enzimi per la
mineralizzazione

Osteociti Osteoblasti inattivi intrappolati nell’osso mineralizzato

Cellule polinucleate derivanti dai monociti del sangue


Osteoclasti che erodono la componente mineralizzata; inducono il
riassorbimento dell’osso in risposta al paratormone, il
cui livello ematico aumenta in risposta alla riduzione
della calcemia.
Età scheletrica (ossea)

adulto

10 m

feto 5 -7 aa
Riparazione frattura

2. Callo
fibrocartilagineo

1. Ematoma
IMMOBILITÀ

3.
Callo
osseo
4. Rimodellamento
Rimodellamento osseo

Dopo la deposizione iniziale, la matrice ossea e le impalcature che


formano l’osso trabecolare sono rimodellate.
deposizione di nuovo osso e mineralizzazione (osteoblasti attivi);
selettivo riassorbimento di osso formato (osteoclasti).
Le fasi dell’ossificazione encondrale/1
1. Abbozzo cartilagineo di partenza:
• i condroblasti sono
normalmente raggruppati nei
gruppi isogeni
2. Fase ipertrofica:
• i condroblasti si ingrandiscono
• la matrice cartilaginea si riduce

3. Fase degenerativa:
• la matrice subisce un processo di
mineralizzazione provvisoria
• i condroblasti degenerano
Le fasi dell’ossificazione encondrale/2
4. Fase di vascolarizzazione:
• La cartilagine in degenerazione viene penetrata da vasi sanguigni, che
trasportano precursori osteogenici e progenitori emopoietici

5.
5. Fase di
Fase diossificazione:
ossificazione:
osteoblastiiniziano
• Gli osteoblasti iniziano a deporre
a deporre sostanza
sostanza osteoide
osteoide sulle
sulle trabecole
trabecole cartilaginee
cartilaginee
osteoidesisimineralizza
• L’ osteoide mineralizza
Il cuore
• Il cuorecentrale
centraledidi cartilagine
cartilagine
degenerataviene
degenerata viene rimosso
rimosso
dagli osteoclasti
dagli osteoclasti
Le cellule
• Le celluleemopoietiche
emopoietiche
occupanogli
occupano glispazi
spazi
tratra l’osso
l’osso neodeoposto
neodeoposto
Le fasi dell’ossificazione encondrale/3

6. Gli osteoblasti depositano ME sulle trabecole cartilaginee,


formando osso primario, che si estende verso le estremità.
L’osso primario non lamellare verrà distrutto dagli
osteoclasti, mentre altri osteoblasti formeranno l’osso
lamellare definitivo

7. l’intera diafisi è costituita da osso spugnoso; gli osteoclasti


nel frattempo erodono la parte centrale, creando la cavità
midollare

8. dal manicotto periostale si forma per apposizione tessuto


osseo, che ne aumenta lo spessore, procedendo verso le
epifisi
Ossa corte o brevi

t. osseo spugnoso (interno)


t. osseo compatto (esterno)
Astuccio osso compatto + interno osso spugnoso
(ossa craniche: diploe)
Ossa piatte
Ossa lunghe

Metafisi
Ossificazione
encondrale
(modello cartilagineo)
Femore (coscia)

Traiettori di carico
Traiettori di carico
Traiettori di carico
Traiettori di carico

I traiettori di carico non si


limitano a un unico
segmento scheletrico, ma
proseguono, superando le
giunzioni articolari, in
quello successivo.
Traiettori di carico
Midollo osseo
(emopoietico o
rosso, giallo)
Note cliniche
- Il tessuto osseo viene rimodellato per tutta la vita
- Le fratture ossee possono essere riparate con la formazione di
nuovo tessuto osseo ad opera di cellule indifferenziate presenti
nel periostio e nell’endostio.
- Il tessuto osseo è una riserva di calcio (paratormone e
calcitonina).
- Il tessuto osseo è sensibile a diversi fattori nutritizi.
L’insufficienza di proteine nella dieta provoca una deficienza
nella sintesi di collagene da parte degli osteoblasti.
- La deficienza del calcio provoca rachitismo nel bambino e
osteomalacia nell’adulto.
- Il calcio viene assorbito a livello dell’intestino tenue mediante
l’azione della vitamina D.
Protuberanze Avvallamenti

• Apofisi (tozza, breve, larga) • Doccia (allungata)


• Processo (a base ristretta) • Fossa (arrotondata)
• Tuberosità (arrotondata, • Solco (sottile e netto)
larga, poco definita)
• Tubercolo (<tuberosità) Bordi e profili
• Spina (terminante a punta)
• Cresta
Soluzioni di continuità • Incisura
• Foro, forame • Linea
• Fessura, ….

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