Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
SESSIONE E
MATERIALI COMPOSITI
L. Feo, G. Mancusi
Il comportamento statico di travi composite in parete sottile [1], fortemente influenzato dalla
deformabilità tagliante (attesi i valori esigui dei moduli di elasticità tangenziali [2-5]), richiede
una modellazione più accurata rispetto a quella fornita dalla teoria di Vlasov.
In letteratura sono disponibili diversi lavori scientifici sull’argomento [6-11]. In particolare, una
vasta panoramica è stata fornita da Maddur e Cathurvedi in [6].
Tra i vari lavori va considerato quello di Bauld e Tzeng [7] che, partendo dalle ipotesi di
Kirchhoff per le piastre bidimensionali, riconduce il problema in un ambito monodimensionale
mediante il principio dei lavori virtuali; esso non considera termini da deformazioni taglianti.
Nel lavoro di Wu e Sun [8] l’effetto delle deformazioni tangenziali è incluso, limitatamente però
alle sole sollecitazioni taglianti.
Bank e Cofie [9] hanno proposto un modello modificato a partire da quello di Timoshenko in
modo da includere l’accoppiamento tra flessione e torsione. Essi tuttavia trascurano di cogliere
gli effetti dell’ingobbamento.
Mudder e Cathurvedi [6] sviluppano un modello simile a quello di Vlasov, conservando
l’ipotesi di deformazioni tangenziali nulle sulla linea media. In particolare essi analizzano la
risposta dinamica di profili aperti costituiti di materiale composito.
Chandra e Chopra [10-11] formulano un modello in cui le deformazioni tangenziali sulla linea
media sono presenti. Gli autori sottolineano la conseguente difficoltà legata alla dipendenza del
problema sia dalla coordinata lungo l’asse longitudinale della trave che dall’ascissa curvilinea
lungo la linea media della sezione.
Nel presente lavoro gli effetti della deformabilità tagliante sono analizzati in un ambito
monodimensionale attraverso un’opportuna modellazione cinematica [12] rimuovendo l’ipotesi
di deformazioni tangenziali nulle sulla linea media della sezione sottile.
Il lavoro comprende anche i risultati di alcune analisi numeriche condotte discretizzando il
problema con la tecnica degli elementi finiti. Tali risultati vengono confrontati con le soluzioni
della classica teoria di Vlasov e con quelli già presentati dagli autori nell’ambito della stessa
ricerca in [12].
2. IL MODELLO CINEMATICO
Il modello cinematico per travi di parete sottile aperta presentato in [12] è caratterizzato da
una trasformazione rigida della sezione retta nel suo piano e da un ingobbamento fuori di esso.
Figura 1. Sezione retta della trave
ξ = ξ (x, y, z ) = ξc ( z ) − ρ (z )( y − yc ) , (1a)
η = η (x, y, z ) = ηc (z ) + ρ (z )( x − xc ) , (1b)
Nelle relazioni (1) le diverse quantità introdotte hanno il seguente significato (Fig.1):
dove:
0 0 0 0 0 0
ε 1 = 0 0
~ ε tz , ε 2 = 0 0 ρ& n .
~
(3 a,b)
0 ε tz 0 0 ρ& n ε zz
Si ricorda che la quantità εtz rappresenta la metà dello scorrimento angolare tra le direzioni t e
z in corrispondenza dei punti della linea media della sezione sottile.
Posto:
dy dx
0
ds ds
dx dy
P = − 0 , (4)
ds ds
0 0 1
il termine ε~1 può essere espresso nel sistema di riferimento globale { i, j, k } mediante la
seguente trasformazione:
0 0 ε xz
~
ε1 = P ε1 P = 0
T
0 ε yz . (5)
ε xz ε yz 0
0 0 ε xz 0 0 ε xz(0 )
1 1
ε 0 = ∫ ε1 dΣ = ∫ 0 0 ε yz dΣ = 0 0 ε (yz0 ) , (6)
AA AA
ε xz ε yz 0 ε (xz0) ε ( 0)
0
yz
essa si trasforma, passando dal sistema di riferimento {i, j, k } a quello locale {n, t, k }, nel
modo seguente:
(*)
Qualora la rappresentazione sia riferita al sistema locale {n, t, k}, i tensori saranno indicati con il soprassegno di
tilde. Diversamente, nel caso di rappresentazione nella terna globale {i, j, k } non comparirà alcun soprassegno.
0 0 0
~ T
ε0 = P ε 0 P = 0 0 (0 ) dx
(ε xz ( 0 ) dy
+ ε yz ) . (7)
ds ds
0 (ε xz(0 ) dx + ε yz(0 ) dy ) 0
ds ds
dove:
0 0 0
ε * = (−ε 0 + ε1 ) = 0 0
~ ~ ~ ε tz* , (9)
0 ε *tz 0
avendo posto:
dx dy
ε tz* = ε tz − ε xz(0 ) − ε (yz0 ) . (10)
ds ds
∫ε dΣ = 0 .
*
(11)
A
2.1 Le funzioni f i *
Seguendo l’approccio suggerito dagli autori in [12] la quantità γ tz* = 2ε *tz è approssimata nel
modo seguente:
I punti Pi e Pi+1 , di coordinata curvilinea si e si+1 rispettivamente, individuano gli estremi del
segmento i-esimo.
Fissato l’ordine N o ≥ 1 del polinomio di approssimazione, si definiscono le seguenti funzioni di
base hi , j ( s ) :
γ tz* (s, z ) = γ i , j (z ) hi , j (s ) ,
(i=1,2,…, NSEG)
(14)
(j=1,2,…,(N o+1))
dove al solito si è adottata la convenzione degli indici muti. Il numero complessivo delle
funzioni di base hi , j (s ) , nonché dei coefficienti γ i , j ( z ) , è pari a N = Nseg (No+1).
Si rileva che le funzioni di base hi , j ( s) non corrispondono alle funzioni f i* . Queste ultime
possono essere ottenute a partire dalle hi , j ( s) imponendo il rispetto delle condizioni (11):
dx dy
∫ε dΣ = 0 , ∫ε dΣ = 0 .
* *
tz tz (15 a,b)
A
ds A
ds
Tali condizioni, tenuto conto della (14), equivalgono alle seguenti altre:
dove:
dx dy
ω ixz, j = ∫ hi , j ( s) dΣ , ω iyz, j = ∫ hi , j ( s) dΣ . (17 a,b)
A
ds A
ds
[
i1 , i2 ∈ 1,2,..., N seg , ] j1 , j 2 ∈ [1,2,..., N o ] , (18 a,b)
∆ = ω ixz
1 , j1
ω i yz
2 , j2
− ω ixz2 , j 2 ω iyz
1 , j1
≠ 0. (19)
γ i1 , j1 ω ixz
1 , j1
+ γ i2 , j2 ω ixz
2 , j2
+ γ r , s ω rxz, s = 0 , (20a)
sarà possibile esprimere le due quantità γ i1 , j1 e γ i2 , j 2 in funzione delle rimanenti quantità γ r,s :
In questo paragrafo si presentano alcuni risultati numerici ottenuti mediante una discretizzazione
agli elementi finiti del modello meccanico presentato in [12]. Le funzioni fi* in esso adoperate
sono state generate seguendo l’approccio illustrato nel precedente paragrafo.
Viene analizzata la trave in parete sottile di Fig. 3, vincolata alle estremità mediante appoggi
torsionali che non impediscono l’ingobbamento. Essa è soggetta alle due condizioni di carico
illustrate nelle Figure 4a e 4b, e denominate rispettivamente come Tipo A e Tipo B.
B=150
b=4.45
F F M
s
d2
H=250
G
z x P
d1
n
y
t
700 600 700
2000 y
F=1 F=1
F=1 F=1
Figura 4a. Condizione di carico tipo A Figura 4b. Condizione di carico tipo B
(carichi in Newton) (carichi in Newton)
Si suppone che il materiale costituente la trave sia elastico lineare ed ortotropo. In Tabella 1
sono riassunte le proprietà meccaniche del materiale riferite alla base naturale {N, T, L } dove
L individua la direzione delle fibre. Nel caso in esame tale direzione coincide con quella
dell’asse longitudinale della trave ed inoltre, come già nell’esempio presentato in [12], le
direzioni N e T coincidono con le direzioni n e t (Fig.3).
base Σ 0 (z=0)
ξ c (0 ) = η c (0 ) = ζ c (0 ) = β(0 ) = ρ (0 ) = 0 ,
base Σ l (z=l)
ξ c (l) = η c (l ) = β(l) = ρ (l ) = 0 .
Nell’ambito della sperimentazione numerica svolta al parametro No sono stati attribuiti i valori
1, 2 e 3. A ciascuno di essi corrisponde un numero diverso di funzioni di forma fi* e
precisamente, nell’ordine, N s = 4, 7 e 10. Per la loro espressione analitica si rimanda al lavoro
[13]. L’indagine numerica ha altresì compreso la versione base del modello cinematico nella
quale tutti i termini relativi alle γ i sono nulli. Tale caso è contraddistinto dal valore zero del
parametro N s.
Le incognite cinematiche ξ c ,η c , ζ c , α , β , ρ , γ i sono state approssimate mediante polinomi
cubici di tipo Hermitiano. Ciascuno dei tre campi della trave (Fig. 3) delimitati dalle forze
concentrate è stato discretizzato mediante Ne elementi finiti. Per testare la convergenza e gli
effetti dell’ampiezza della “mesh” sulla stabilità numerica, sono state effettuate le seguenti scelte
del valore di Ne: 2, 4, 6, 10 e 20. Nelle Tabelle 2a,b sono riassunti i risultati dei test di
convergenza concernenti la prima condizione di carico (Tipo A).
Ne = 2 Ne = 4 Ne = 6 Ne = 10 Ne = 20
Ns = 0 1,4521E-07 1,5507E-07 1,5803E-07 1,5803E-07 1,5803E-07
Ns = 4 1,5052E-07 1,6081E-07 1,6389E-07 1,6389E-07 1,6339E-07
Ns = 7 1,5426E-07 1,6473E-07 1,6781E-07 1,6782E-07 1,6782E-07
Ns = 10 1,5428E-07 1,6473E-07 1,6780E-07 1,6781E-07 1,6781E-07
Ne = 2 Ne = 4 Ne = 6 Ne = 10 Ne = 20
Ns = 0 1,6408E-07 1,6408E-07 1,6408E-07 1,6408E-07 1,6408E-07
Ns = 4 1,7279E-07 1,7279E-07 1,7279E-07 1,7280E-07 1,7280E-07
Ns = 7 1,7823E-07 1,7827E-07 1,7827E-07 1,7827E-07 1,7827E-07
Ns = 10 1,7819E-07 1,7825E-07 1,7825E-07 1,7825E-07 1,7825E-07
Ns = 0 1,8648E -06
Ns = 4 2,5559E -06
Ns = 7 2,6485E -06
N s = 10 2,6487E -06
y Teoria di Vlasov
1.056 E-7 m z
ηc
(N s=7,10)
(Ns=0)
(Ns =4)
Tabella 4a. Incremento percentuale della inflessione della trave (sezione di mezzeria)
Ns = 0 Ns = 2 Ns = 4 Ns = 7 Ns = 10
49,72% 58.87% 55,27% 59,00% 58,99%
I risultati numerici esibiti in Tabella 4a istituiscono un confronto tra le diverse soluzioni ottenute
al variare del parametro Ns in termini di incremento percentuale rispetto alla soluzione di
Vlasov. I valori sono quelli che competono alla sezione di mezzeria della trave.
Si sottolinea che il caso Ns = 2 è relativo all’utilizzo di due sole funzioni di forma fi* (i=1,2),
così come mostrato in [12].
Analogamente le Figure 5b,c e le Tabelle 4b,c istituiscono altri confronti in termini di rotazione
flessionale α ( z) (condizione di carico di tipo A e B) e di rotazione
torsionale ρ ( z ) (condizione di carico di tipo B).
F=1N F=1N
y Ns =7,10
Ns =4
z
1.640 E-7
Ns = 0 Ns = 2 Ns = 4 Ns = 7 Ns = 10
0,00% 8,10% 5,31% 8,65% 8,64%
F=1N F=1N
y
z
1.865 E-6
Ns = 0 Ns = 2 Ns = 4 Ns = 7 Ns = 10
0,00% 0,010% 37,06% 42,03% 42,04%
Nella Figura 6 viene infine presentato un confronto tra i diagrammi della componente assiale di
spostamento ζ (s) , lungo la linea media della sezione retta della trave all’ascissa z = 0.35 m,
corrispondenti ai seguenti valori del parametro Ns : 0, 4, 7 e 10.
Come nei casi precedenti viene altresì indagata l’influenza del parametro N s, in termini
percentuali, rispetto alle classiche soluzioni di Vlasov (Tab. 5).
(Ns =4)
(Ns=7,10)
Vlasov's theory
Vlasov's theory
Ns = 0 Ns = 2 Ns = 4 Ns = 7 Ns = 10
10,61% 10,61% 15,91% 17,59% 17,46%
4. CONCLUSIONI
Il modello cinematico presentato dagli autori in [12] è stato utilizzato in questo lavoro per
svolgere un’ampia campagna di indagini numeriche. Lo studio comprende test di convergenza,
confronti tra i risultati relativi a diverse scelte possibili per le funzioni di forma che modellano lo
scorrimento angolare della sezione retta lungo la linea media, ed ulteriori confronti con la
classica teoria di Vlasov rispetto a quelli già presentati in [12].
I risultati conseguiti in questa memoria permettono di concludere che nello studio delle travi
composite in parete sottile di sezione aperta non è possibile prescindere dall’influenza delle
deformazioni tangenziali lungo la linea media della sezione retta, come invece ipotizzato
nell’ambito della classica teoria di Vlasov.
Le funzioni di forma introdotte nel presente lavoro consentono di cogliere con maggiore
precisione le suddette influenze ed in particolare quelle che attengono alle sollecitazioni di
torsione.
BIBLIOGRAFIA
[1] V. Z. Vlasov, Thin-Walled Elastic Beams, Pergamon Press, New York, 1961.
[2] V. V. Vasiliev, Mechanics of Composite Structures, R. M. Jones Editor, Taylor &
Francis, 1993.
[3] J. C. Massa and E. J. Barbero, “A Strenght of Materials Formulation for Thin Walled
Composite Beams with Torsion”, J. Composite Materials, 32 (17), 1998, pp. 1560-
1594.
[4] A. Gjelsvik, The Theory of Thin Walled Beams, Wiley Interscience, 1981.
[5] J. C. Simo, L. Vu Quoc, “A Geometrically Exact Rod Model Incorporating Shear and
Torsion-Warping Deformation”, Int. J. Solid Structures, 27, 1991, pp. 371-393.
[6] S.S. Mudder, S.K. Chaturvedi, “Laminated Composite Open Profile Sections: First
Order Shear Deformation Theory”, Composite Structures , (45), 1999, pp. 105-114.
[7] NR. Bauld Jr., L. Tzeng, “A Vlasov Theory for Fiber-Reinforced Beams with Thin-
Walled Open Cross Sections”, Int. J. Solid Structures, 20(3), 1984, pp. 277-297.
[8] X. Wu, C.T. Sun, “Simplified Theory for Composite Thin-Walled Beams”, AIAA
Journal, 30(12), 1992, pp. 2945-2951.
[9] L.C. Bank, E. Cofie, “A Modified Beam Theory for Bending and Twisting of Open-
Section Composite Beams – Numerical verification”, Composite Structures, (21),
1992, pp. 29-30.
[10] R. Chandra, A. D. Stemple, I. Chopra, “Thin-Walled Composite Beams under
Bending, Torsional and Extensional Loads”, J. Of Aircraft, 27(7), 1990.
[11] R. Chandra, A., I. Chopra, “Experimental and Theoretical Analysis of Composite I-
Beams with Elastic Coupling”, AIAA Journal, 29(12), 1992, pp. 2197-2206.
[12] L. Ascione, L. Feo, G. Mancusi, “On the Statical Behaviour of FRP Thin-Walled
Beams”, Composites Part B, V.31, Iss. 8, 2000, pp. 643-654.
[13] L. Feo, G. Mancusi, “Shear Deformability Simulation of Thin-Walled Composite
Beams with Open Cross Section”, Simulation Practice and Theory - International
Journal of the Federation of European Simulation Societies, 2002, (in press).