Prefazione 5
Introduzione 9
1. L’Europa per l’agricoltura. Un percorso per tutti. Nuova politica agricola comune 11
(PAC) 2014-2020
2. La tua impresa collegata all’Europa. COSME: Programma per la competitività 15
delle imprese
3. Un’Europa che non lascia dietro nessuno. DCI II: Strumento per la cooperazione 23
allo sviluppo
4. Risposte al mondo in cui vivamo. Creare comunità. DCI II: Beni pubblici 37
e sfide globali
5. La comunità europea: la comunità in Europa. DCI II: Organizzazioni della 47
società civile e autorità locali
6. L’Europa è la casa di tutti. Il continente dell’ugualianza. Diritti, ugualianza 51
e cittadinanza
7. Dalla parte del lavoro. Dalla parte della persona. EaSI: Programma 55
per l’occupazione e l’innovazione sociale
8. Dialogo e cooperazione. Europa promotrice di democrazia . ENI: Strumento 63
europeo di vicinato
9. Un progetto vincente per il domani. Erasmus+ 69
10. Un cervello che non fugge, cresce. Europa Creativa 77
11. Le sfide di tutti i giorni. Europa per i cittadini 83
12. L’Europa dove nessuno resta escluso. Fondo asilo, migrazione e integrazione 87
13. Uno spazio di giustizia europeo. Giustizia 2014-2020 93
14. Un'Europa inclusiva: l'Unione si allarga. IPA II: Strumento di Assistenza 97
alla Preadesione
15. La sfida del nostro tempo. LIFE: Programma per l’ambiente e azioni per il clima 103
16. Migliorare la sicurezza dei cittadini europei. Un'Europa che risponde unita. 113
Meccanismo unionale di protezione civile
17. Gli investimenti per l’Europa di domani. Horizon 2020: Programma quadro 119
ricerca e innovazione
18. Cooperazione bilaterale. L'Europa che crede nel dialogo . PI: Strumento 123
di partenariato
19. Le eccellenze della nostra terra. Promozione prodotti agricoli 2014-2020 129
20. Un’Europa. Una sanità per tutti. Programma per la salute 2014-2020 135
21. Il cammino dei diritti. Il cammino della democrazia. EIDHR: Strumento 141
per la promozione della democrazia e dei diritti umani
22. Come nei sogni dei nostri padri: un’Europa di pace. IFS: Strumento 147
per la stabilità e la pace
Biografia 155
3
4
prefazione
Sono uno di quei ragazzi della generazione Erasmus. Sono cresciuto nella prospettiva di
un’Europa unita, stabile, sicura e prospera. L’idea di potermi muovere liberamente, entrare
in contatto coi miei coetanei spagnoli, tedeschi, olandesi, francesi, belgi era elettrizzante.
Vedevo in questo progetto la costruzione di un mondo nuovo, senza confini, senza barriere.
Un’Europa delle possibilità, che aiutasse a rendere possibili i sogni di milioni di cittadini con
un allargamento dell’orizzonte e – ovviamente – grandi opportunità di crescita culturale,
politica, economica.
Muoversi in Europa dovrebbe essere facile e alla portata di tutti. Che sia un movimento vero
(una vacanza, un viaggio studio, un incontro di lavoro) o un movimento simbolico come
l’orientamento nelle maglie della burocrazia europea. Ecco il perché di questo libro.
Intendetelo come una guida per il viaggio. Una Lonely Planet per orientarsi in questa
città delle possibilità che è la burocrazia europea. In queste pagine vengono spiegati i
meccanismi apparentemente incomprensibili di quell’universo che prevede i bandi, i fondi,
i finanziamenti. Un universo che, se ben compreso e ben usato, può garantire un futuro
migliore ai territori.
Quando vado in giro per il mio collegio elettorale mi capita spesso di fotografare infrastrutture
costruite grazie al contributo fondamentale dell’Unione Europea. È la dimostrazione che
le possibilità ci sono, serve saperle cogliere e serve avere – soprattutto – una visione e una
prospettiva. Quando mi confronto con le amministrazioni, con le associazioni e con semplici
cittadini che vogliono “costruire qualcosa” cerco sempre di far capire loro cosa vogliono in
prima battuta: capire il proprio obiettivo è il primo passo per renderlo possibile.
L’Europa non regala soldi. Non emette finanziamenti a pioggia. Come ogni commissione
d’esame che si rispetti, deve essere convinta di quello che volete fare. Per questo, se posso
permettermi un consiglio, vi dico di non dare niente per scontato. Avere un progetto è
fondamentale. L’Europa non ristruttura le scuole, l’Europa non ripara le buche nelle vostre
strade. L’Europa costruisce grandi progetti che possono migliorare la vita dei cittadini.
L’Europa aiuta imprese innovative, associazioni che vogliono impegnarsi per il bene comune,
amministrazioni virtuose che costruiscono una prospettiva da qui ai prossimi vent’anni.
5
Prefazione
Dare alle stampe un libro come questo – un libro tecnico per le amministrazioni, le
associazioni, le università – serve anche per contrastare il crescente clima di scetticismo e
fastidio nei confronti delle istituzioni europee. Viviamo tempi complicati, in cui i bassi istinti
di chi cerca sempre un colpevole guidano verso Bruxelles. Gli anni che precedono la mia presa
in servizio come parlamentare europeo (Luglio 2014) sono stati i peggiori anni che l’Europa
potesse mai immaginare. Anni che hanno rovesciato, trasformandolo in incubo, il sogno della
generazione Erasmus. Ingegneria finanziaria; spregiudicata macelleria sociale indiretta; la lunga
mano punitiva verso chi non rispettava i conti e i compiti; la Grecia come laboratorio in cui
guardare l’esito delle ricette sbagliatissime della cosiddetta Troika. Un errore imperdonabile.
Una risposta alla crisi tecnica, impersonale, grigia laddove era necessaria politica, empatia,
orizzonte. Come Socialisti e Democratici – come persone di sinistra che devono recuperare
anni e anni di scelte sbagliate – stiamo cercando di fare molto per riportare la barca nella
giusta direzione: da un’attenzione diversa alle politiche fiscali, a una spinta sulla flessibilità
passando per una più capillare politica umanitaria (ad esempio controllando il processo di
gestione per la crisi dei migranti) e una lotta serrata per i diritti fondamentali. La politica
sta facendo il suo. Forse non sembra, perché nel racconto quotidiano è più efficace puntare
il dito e non prendersi le proprie responsabilità. Ma il cammino riformista per raggiungere
un’Europa davvero federale, politica e unita sta riprendendo. E per questo abbiamo bisogno
anche di una cittadinanza consapevole, di un’amministrazione attiva, sensibile e costruttiva, di
un tessuto associativo che colga le grandi possibilità di un’Europa dalla parte della comunità.
È una strada da fare tutti assieme, dove ognuno fa la propria parte.
Questa guida per orientarsi nella burocrazia europea vuole essere questo: un vademecum per il
viaggio. Il viaggio sarà lungo, meglio essere attrezzati.
Buona lettura.
Daniele Viotti
Giugno 2016
6
I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
7
8
I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
introduzione
I fondi europei si dividono in due macro categorie: quelli a gestione diretta e quelli a gestione
concorrente. “A gestione diretta” significa che il fondo o il programma è gestito direttamente
dalla Commissione Europea o da un’agenzia esecutiva. La gestione prevede la selezione dei
beneficiari, l’assegnazione delle sovvenzioni e il loro trasferimento, il monitoraggio delle
attività, il controllo della rendicontazione ecc. Questo volume si focalizza sui fondi a gestione
diretta perché si rivolgono al cittadino europeo, senza intermediazioni. Si può affermare che
in questo modo i cittadini, le ONG, gli istituti di ricerca e tutti i potenziali beneficiari sono i
protagonisti dell’implementazione delle politiche europee in diversi settori.
I fondi strutturali sono i seguenti: il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), il
Fondo Sociale Europeo (FSE), il Fondo di Coesione (che non interessa l’Italia, perché il suo
reddito nazionale lordo è superiore al 90% della media UE), il Fondo Europeo Agricolo per lo
Sviluppo Rurale (FEASR) e il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP).
Il FSE è un fondo creato per investire direttamente sulle persone, in particolare sul
miglioramento delle opportunità di formazione e occupazione in tutta l’UE e sul portare
vantaggi alle persone più vulnerabili e a rischio povertà. Nel periodo 2014-2020, il FSE
si concentra su quattro obiettivi: promozione dell’occupazione e sostegno alla mobilità;
inclusione sociale e lotta alla povertà; istruzione, competenze e apprendimento permanente;
miglioramento della capacità istituzionale e efficienza della pubblica amministrazione.
9
Introduzione
Il FEASR ha lo scopo di finanziare la politica di sviluppo rurale dell’UE. Gli Stati membri
e le Regioni elaborano i rispettivi programmi di sviluppo rurale, definiti sulla base delle
necessità territoriali. I programmi devono tenere conto di almeno quattro delle sei priorità:
trasferimento di conoscenze e innovazione nel settore agricolo, forestale e nelle zone rurali;
redditività e competitività di tutti i tipi di agricoltura e promozione di tecnologie innovative e
sostenibili; organizzazione della filiera alimentare, benessere animale e gestione del rischio nel
settore agricolo; valorizzazione e tutela degli ecosistemi connessi ad agricoltura e foreste; uso
efficiente delle risorse e passaggio a un’economia a basse emissioni di CO2; inclusione sociale,
riduzione della povertà e sviluppo economico delle zone rurali. Nei programmi di sviluppo
rurale, Regioni e Stati membri fissano degli obiettivi quantificati rispetto agli obiettivi, e
indicano le misure che intendono attuare per ognuno di essi.
Il FEAMP finanzia delle azioni lungo quattro assi: sostegno ai pescatori verso una pesca
sostenibile; diversificazione dell’economia delle comunità costiere; finanziamento di progetti
che creano nuovi posti di lavoro e migliorano la qualità della vita nelle regioni costiere
europee; agevolazione nell’accesso ai finanziamenti. Ogni Stato membro presenta un
programma operativo, che indica come intende investire il finanziamento. Una volta che la
Commissione approva il programma, saranno le autorità nazionali a individuare i beneficiari.
10
I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
11
12
1.
L’Europa per
l’agricoltura.
Un percorso per tutti.
nuova Politica Agricola Comune
(PAC) 2014-2020
Obiettivo
Contribuire a spiegare, attuare e sviluppare la Politica Agricola Comune (PAC) e a
sensibilizzare il pubblico ai suoi contenuti e ai suoi obiettivi, ripristinare la fiducia dei
consumatori a seguito di crisi attraverso campagne informative, informare gli agricoltori e
gli altri soggetti attivi nelle zone rurali, promuovere il modello agricolo europeo e aiutare i
cittadini a comprenderlo.
Azioni
· programmi di attività annuali o altre misure specifiche, presentati da parti terze;
· attività intraprese su iniziativa della Commissione.
Le informazioni fornite attraverso queste azioni devono essere coerenti, obiettive ed esaurienti,
tanto all’interno quanto all’esterno dell’Unione, al fine di offrire un quadro generale fedele
della Politica Agricola Comune (PAC).
Non è possibile finanziare l’attuazione di misure derivanti da un obbligo legale e le misure che
beneficiano di un finanziamento nell’ambito di un’altra azione dell’UE.
Modalità e procedura
Ogni anno, entro il 31 ottobre, la Commissione pubblica un invito a presentare proposte che
indica temi, priorità e termini di presentazione, nonché le categorie di soggetti che possono
partecipare agli inviti a presentare proposte, l’entità del contributo finanziario e del budget
complessivo.
13
14
2.
La tua impresa
collegata all’Europa.
COSME : Programma
per la competitività delle imprese
Programma europeo per la competitività, crescita e sostenibilità delle Piccole e medie imprese
(PMI) per lo sviluppo della cultura imprenditoriale.
OBIETTIVO
OBIETTIVI GENERALI
· rafforzare la competitività e la sostenibilità delle imprese dell’UE, in particolare le PMI;
· promuovere una cultura imprenditoriale nonché la creazione e la crescita delle PMI.
OBIETTIVI SPECIFICI
· migliorare l’accesso delle PMI ai finanziamenti sotto forma di capitale proprio e di debito;
· migliorare l’accesso ai mercati, in particolare all’interno dell’UE, ma anche a livello
mondiale;
· migliorare le condizioni quadro per la competitività e la sostenibilità delle imprese dell’UE,
specie le PMI, incluse quelle nel settore del turismo;
· promuovere lo spirito imprenditoriale e la cultura dell’imprenditorialità.
AZIONI
AZIONI PER MIGLIORARE L’ACCESSO DELLE PMI AI FINANZIAMENTI
Volte a facilitare e a migliorare l’accesso ai finanziamenti delle PMI nella loro fase di avvio,
di crescita e di trasferimento, per stimolare l’assorbimento e l’offerta di finanziamenti, sia di
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2. La tua impresa collegata all’Europa. COSME : Programma per la competitività delle imprese
debito che di capitale proprio, tra cui finanziamenti di avviamento, finanziamenti informali
e finanziamenti quasi-equity in funzione della domanda di mercato, escludendo tuttavia la
spoliazione delle attività.
Con queste azioni la Commissione intende integrare l’uso da parte degli Stati membri
degli strumenti finanziari per le PMI a livello nazionale e regionale (per garantirne la
complementarietà, tali azioni sono strettamente coordinate con quelle prese nel quadro della
politica di coesione, del programma Horizon 2020 e a livello nazionale o regionale).
In questo contesto l’UE potrà sostenere anche azioni tese a migliorare il finanziamento
transfrontaliero e multinazionale in base alla domanda del mercato, in modo da aiutare le
PMI ad internazionalizzare le proprie attività. E potrà esaminare la possibilità di sviluppare
altri meccanismi finanziari innovativi, tra cui il finanziamento collettivo – crowdfunding –, in
base alla domanda del mercato.
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
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2. La tua impresa collegata all’Europa. COSME : Programma per la competitività delle imprese
La Commissione può dare sostegno anche alle misure degli Stati membri volte a creare e
facilitare l’istruzione, la formazione, le competenze e gli atteggiamenti imprenditoriali, in
particolare tra i nuovi e i potenziali imprenditori.
Beneficiari
Diversi per le diverse categorie di azione; nei diversi bandi saranno specificate le categorie di
soggetti ammissibili.
Modalità e procedura
Per l’attuazione del programma la Commissione adotta una pianificazione del lavoro annuale
che stabilisce – in linea con gli obiettivi del programma – gli obiettivi perseguiti, i risultati
previsti, il metodo di attuazione e l’importo totale delle azioni, nonché la descrizione di
quanto finanziare, comprensiva degli importi alle stesse assegnati e un calendario indicativo
per la loro attuazione.
Sulla base dei programmi di lavoro annuali saranno lanciati inviti a presentare proposte (call
for proposals) e gare d’appalto (call for tenders) per le diverse azioni da realizzare; ciascuna di
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
Parte dei fondi del programma, in particolare per la realizzazione delle azioni per migliorare
l’accesso delle PMI ai finanziamenti, saranno gestiti in modo indiretto attraverso gli strumenti
finanziari.
Gli strumenti finanziari previsti nel quadro di COSME hanno l’obiettivo di facilitare l’accesso
ai finanziamenti da parte delle PMI, nella loro fase di avvio, di crescita e di trasferimento.
Comprendono uno strumento di capitale proprio per la crescita (EFG) e uno strumento di
garanzia dei prestiti (LFG), entrambi sviluppati e attuati in complementarità e coerenza con
quelli istituiti per le PMI nel quadro del programma Horizon 2020.
Possono essere combinati e integrati con altri strumenti finanziari nazionali, di finanziamento
nazionale o regionale, anche nel contesto delle attività dei fondi strutturali, o con sovvenzioni
dell’UE (anche nel quadro di COSME).
Questo strumento investe in fondi intermediari di capitale di rischio, tra cui i fondi di fondi,
che offrono investimenti per le PMI, generalmente nella fase di espansione e di crescita.
· direttamente dal Fondo europeo per gli investimenti (FEI) o da altri organismi cui è affidata
l’attuazione dell’EFG;
· da fondi di fondi o altri strumenti di investimento che effettuano investimenti
transfrontalieri, istituti dal FEI o da altri organismi (tra cui gestori del settore privato
o pubblico) cui è affidata l’attuazione dell’EFG a nome della Commissione insieme a
istituzioni finanziarie private e/o pubbliche.
L’EFG è attuato come parte di un unico strumento dell’UE che prevede un investimento
di capitale a favore della crescita delle imprese e della ricerca e innovazione (R&I), dalla
fase di avvio (incluso seed capital) alla fase di crescita, che gode del sostegno finanziario dei
programmi Horizon 2020 e COSME.
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2. La tua impresa collegata all’Europa. COSME : Programma per la competitività delle imprese
che riducono le particolari difficoltà incontrate da PMI vitali nell’ottenere crediti (perché i
loro investimenti sono percepiti come più rischiosi o perché le imprese non dispongono di
garanzie reali sufficienti) e la cartolarizzazione di portafogli di crediti concessi a PMI, che
mobilita risorse supplementari per il finanziamento delle PMI mediante il prestito, nel quadro
di adeguati accordi di condivisione del rischio con le istituzioni in questione.
È gestito direttamente dal FEI o da altri organismi cui ne è affidata l’attuazione. La durata
massima delle garanzie concesse individualmente ai sensi dell’LGF non può superare i 10
anni.
· controgaranzie e altri accordi di condivisione dei rischi per i sistemi di garanzia comprese
cogaranzie;
· garanzie dirette e altri accordi di condivisione dei rischi per altri intermediari finanziari che
soddisfano specifici criteri di ammissibilità.
Queste misure sono attuate come parte di un unico strumento finanziario dell’UE per i
prestiti a favore della crescita e della ricerca e innovazione (R&I) delle imprese dell’UE,
utilizzando lo stesso meccanismo di attuazione della sezione per le PMI orientata alla
domanda dello strumento del debito per la R&I nell’ambito del programma Horizon 2020
(RSI II).
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
21
22
3.
DCI II è subentrato a DCI – attivo fino al 31 dicembre 2013 – e a tutti i suoi programmi
tematici e sostiene finanziariamente tre categorie:
1. PROGRAMMI GEOGRAFICI
I Paesi destinatari dei programmi geografici (Paesi partner) sono i Paesi in via di sviluppo
(PVS) che figurano nell’elenco dell’Aiuto pubblico allo sviluppo (APS) stabilito dell’OCSE/
DAC, ad eccezione di quelli coinvolti nella strategia di pre-adesione, beneficiari di IPA II,
dei Paesi Africa, Caraibi e Pacifico (ACP) e dei Paesi della politica di vicinato, beneficiari di
ENI. Specifiche sono fornite nel seguito (i diversi programmi geografici hanno ciascuno come
destinatari i Paesi di aree geografiche determinate).
2. PROGRAMMI TEMATICI
I Paesi destinatari dei programmi tematici sono, oltre a quelli dei programmi geografici, anche
i Paesi beneficiari di ENI, i Paesi e territori d’oltremare (PTOM) e i Paesi Africa, Caraibi e
Pacifico (ACP).
Le azioni tematiche devono andare a beneficio diretto dei Paesi e dei territori beneficiari e
sono realizzate sul territorio degli stessi (possono essere realizzate altrove solo se ciò consente
di conseguire in modo più efficace gli obiettivi del programma).
23
3. Un’Europa che non lascia nessuno indietro. DCI II: Strumento per la cooperazione allo sviluppo
L’assistenza del programma, nelle sue diverse componenti, sarà, ove possibile, coordinata e
complementare con quella degli altri donatori.
Obiettivo
Obiettivo principale del programma è ridurre e, al suo termine, eliminare la povertà. Nel
perseguire tale obiettivo il programma è teso inoltre a:
Azioni
L’assistenza del programma è attuata attraverso due tipologie di programmi.
PROGRAMMI GEOGRAFICI
I programmi possono essere elaborati in base alle seguenti aree di cooperazione:
Le azioni devono rispondere ai criteri per l’Aiuto pubblico allo sviluppo (APS) stabiliti dal
comitato OCSE/DAC.
America Latina
Settori prioritari di cooperazione regionale per:
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
25
3. Un’Europa che non lascia nessuno indietro. DCI II: Strumento per la cooperazione allo sviluppo
· mitigare l’impatto negativo che l’esclusione dal sistema di preferenze generalizzate avrà per le
economie di molti paesi della regione;
· garantire un seguito adeguato a misure di emergenza a breve termine mirate alla ripresa
successiva a eventuale catastrofe o crisi e realizzate tramite altri strumenti di finanziamento.
Asia meridionale
Settori prioritari di cooperazione regionale, per promuovere la governance democratica:
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
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3. Un’Europa che non lascia nessuno indietro. DCI II: Strumento per la cooperazione allo sviluppo
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
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3. Un’Europa che non lascia nessuno indietro. DCI II: Strumento per la cooperazione allo sviluppo
la complementarità con le attività sostenute dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) e
da altre istituzioni finanziarie dell’Unione e da altre istituzioni in questo settore;
· incoraggiare il dialogo tra le istituzioni e i paesi dell’ Associazione delle Nazioni del Sud-est
asiatico (ASEAN) e l’UE;
· sostenere le iniziative regionali volte a contrastare le principali malattie trasmissibili;
contribuire a prevenire e affrontare i rischi sanitari, anche quelli originati dall’interfaccia
uomo-animale e nei vari ambienti umani e animali.
Asia centrale
Settori prioritari di cooperazione regionale per:
· contribuire allo sviluppo economico e sociale sostenibile e inclusivo, alla coesione sociale e
alla democrazia (obiettivi generali);
· sostenere la sicurezza alimentare, l’accesso alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico,
idrico e i servizi igienico-sanitari per le popolazioni locali; promuovere e sostenere la
preparazione alle catastrofi e l’adattamento ai cambiamenti climatici;
· sostenere parlamenti rappresentativi e democraticamente eletti, promuovere e sostenere il
buon governo e i processi di democratizzazione; sana gestione delle finanze pubbliche; stato
di diritto, con istituzioni ben funzionamenti e rispetto effettivo dei diritti umani e della
parità di genere; sostenere una società civile attiva, organizzata e indipendente e rafforzare il
dialogo sociale mediante il sostegno alle parti sociali;
· promuovere la crescita economica inclusiva e sostenibile, affrontando le disuguaglianze
sociali e regionali, e sostenere innovazione e tecnologia, lavoro dignitoso, agricoltura,
sviluppo rurale, promuovere la diversificazione economica sostenendo le microimprese
e le PMI, stimolando al tempo stesso lo sviluppo di un’economia sociale di mercato
regolamentata, del commercio e degli investimenti aperti ed equi, comprese le riforme degli
ordinamenti;
· sostenere una gestione delle frontiere e una cooperazione transfrontaliera efficienti
per promuovere lo sviluppo economico, sociale e ambientale sostenibile delle regioni
di frontiera; nel contesto del nesso tra sicurezza e sviluppo, contrastare la criminalità
organizzata e tutte le forme di traffico, compresa la lotta contro la produzione e il consumo
di droghe e dei relativi effetti, tra cui l’HIV/AIDS;
· promuovere la cooperazione, il dialogo e l’integrazione bilaterali e regionali, anche con i
paesi interessati dallo Strumento europeo di vicinato (ENI) e da altri strumenti dell’Unione,
per sostenere le riforme politiche, ricorrendo tra l’altro alla costruzione istituzionale,
ove opportuno, l’assistenza tecnica (a esempio TAIEX), lo scambio di informazioni e il
gemellaggio, e agli investimenti chiave tramite meccanismi adeguati atti a mobilitare le
risorse finanziarie in materia di istruzione, ambiente, energia, sviluppo a basse emissioni/
resistenza agli effetti dei cambiamenti climatici;
· rafforzare la capacità di fornire accesso universale a servizi sociali di base di qualità, in
particolare nei settori della sanità e dell’istruzione; sostenere l’accesso delle popolazioni,
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
Medio Oriente
Settori prioritari di cooperazione regionale per:
Altri Paesi
Settori prioritari di cooperazione per:
PROGRAMMI TEMATICI
Le azioni devono rispondere ai criteri per l’Aiuto pubblico allo sviluppo (APS) stabiliti dal
comitato OCSE/DAC a meno che l’azione si applichi a uno o più Paesi non beneficiari di
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
APS oppure sia volta alla realizzazione di un’iniziativa globale, una priorità politica dell’UE o
un impegno internazionale dell’Unione stessa.
· su beni pubblici e sfide globali che sosterrà azioni nei settori: ambiente e cambiamenti
climatici, energia sostenibile, sviluppo umano, sicurezza alimentare, migrazione e asilo
(ingloba la gran parte dei programmi tematici previsti dal programma DCI nel periodo
2007-2013);
· sulle organizzazioni della società civile e le autorità locali il cui obiettivo è di consolidare le
Organizzazioni della società civile (OSC) e le Autorità locali (AL) nei paesi partner, nell’UE
e nei Paesi beneficiari ammissibili. Le azioni da finanziare sono realizzate prioritariamente
dalle OSC e dalle AL; solo se opportuno, al fine di garantirne l’efficacia, tali azioni possono
essere realizzate da altri attori a vantaggio delle OSC e delle AL interessate.
Le azioni realizzate tramite i programmi tematici devono aggiungere valore alle azioni
finanziate dai programmi geografici rispetto alle quali sono complementari.
Settori prioritari:
· pace e sicurezza;
· governance democratica e diritti umani;
· commercio, integrazione regionale e infrastruttura (comprese le materie prime);
· obiettivi di sviluppo del Millennio e nuovi obiettivi di sviluppo post 2015
internazionalmente convenuti;
· energia;
· cambiamenti climatici e ambiente;
· migrazione, mobilità e occupazione;
· scienza, società dell’informazione e spazio;
· questioni trasversali.
33
3. Un’Europa che non lascia nessuno indietro. DCI II: Strumento per la cooperazione allo sviluppo
Modalità e procedura
Per l’attuazione dei programmi geografici, la Commissione dovrà elaborare dei documenti
di strategia che definiscono un quadro coerente per la cooperazione allo sviluppo tra l’UE
e i paesi/regioni partner interessate basati su un dialogo tra l’UE e il paese/regione partner,
coinvolgendo gli Stati membri interessati, il paese o la regione partner, la società civile e le
autorità regionali e locali.
I documenti di strategia non sono richiesti se il paese ha elaborato una strategia di sviluppo
nazionale sotto forma di piano di sviluppo nazionale (o documenti di sviluppo simili accettati
dalla Commissione quale base per il corrispondente programma indicativo pluriennale)
oppure se per tali Paesi/regioni l’UE e gli Stati membri hanno concordato un documento di
programmazione pluriennale congiunta o una strategia convenuta di concerto con l’UE. I
documenti di strategia non sono richiesti per Paesi/regioni che ricevono un’assegnazione di
fondi inferiore a 50.000.000 di euro.
Sulla base della Strategia sono elaborati per ciascun Paese/regione, i Programmi indicativi
pluriennali che precisano i settori prioritari di finanziamento UE, gli obiettivi specifici,
i risultati attesi, gli indicatori di rendimento e l’assegnazione finanziaria indicativa –
complessiva e per settore prioritario – e le modalità di aiuto.
Per il programma panafricano quello indicativo pluriennale definisce le priorità, gli obiettivi
specifici, i risultati attesi, gli indicatori di prestazione chiari ed eventualmente le modalità di
aiuto.
Il sostegno bilaterale dell’UE per i singoli Paesi partner è differenziato in relazione alle
esigenze del Paese, alle capacità di generare risorse e di assorbirle, agli impegni e alle
prestazioni degli stessi e all’impatto potenziale delle risorse erogate.
Sarà data priorità ai Paesi meno sviluppati, a quelli a basso reddito e a quelli in situazioni di
crisi, post crisi, fragilità e vulnerabilità.
· accordi triangolari con cui l’UE coordina con paesi terzi la sua assistenza a un paese/una
regione partner;
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
Il finanziamento UE può coprire le c.d. misure di sostegno , ovvero spese di attuazione degli
strumenti e di realizzazione dei loro obiettivi, le spese sostenute dalle delegazioni UE per il
sostegno amministrativo necessario per gestire gli interventi finanziati ed inoltre:
35
36
4.
Risposte al mondo
in cui viviamo.
Creare comunità.
DCI II: Beni pubblici e sfide globali
Programma tematico nel quadro della seconda fase del programma DCI, lo strumento
dell’UE per il finanziamento della cooperazione allo sviluppo, attivo dal 2014 al 2020.
Ingloba la gran parte dei programmi tematici del programma DCI esistenti nel periodo 2007-
2013 (ovvero Investire nelle persone, Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali,
compresa l’energia, Sicurezza alimentare e Migrazione e asilo).
Oltre ai Paesi beneficiari dei programmi geografici di DCI II – ovvero i Paesi in via di
sviluppo (PVS) che figurano nell’elenco dell’Aiuto pubblico allo sviluppo stabilito dell’OCSE/
DAC – sono ammissibili al programma anche i Paesi beneficiari degli Strumenti europei di
vicinato (ENI), i Paesi e territori d’oltremare (PTOM) e i Paesi Africa, Caraibi e Pacifico
(ACP).
Obiettivo
Nel quadro dell’obiettivo generale della cooperazione allo sviluppo UE di ridurre e, a
termine, eliminare la povertà – in modo complementare rispetto ai programmi geografici
previsti da DCI II – questo programma sosterrà azioni nell’ambito delle politiche ambientali,
dei cambiamenti climatici, dell’energia sostenibile, dello sviluppo umano, della sicurezza
alimentare, della migrazione e asilo.
Azioni
Il programma finanzierà azioni in diversi settori.
37
4. Risposte al mondo in cui viviamo. Creare comunità. DCI II: Beni pubblici e sfide globali
ENERGIA SOSTENIBILE
· promuovere l’accesso a servizi energetici affidabili, sicuri, rispettosi del clima e sostenibili
quali motori dell’eliminazione della povertà, della crescita e dello sviluppo inclusivi,
ponendo l’accento sull’impiego di fonti energetiche rinnovabili e sulla garanzia dell’accesso a
tali fonti da parte dei poveri nelle regioni remote;
· favorire un maggior ricorso alle tecnologie energetiche rinnovabili (in particolare sistemi
decentrati) in un ottica di efficienza energetica promuovere strategie di sviluppo sostenibile a
basse emissioni;
38
I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
SVILUPPO UMANO
Salute
· migliorare la salute e il benessere delle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo (PVS)
sostenendo l’accessibilità inclusiva e universale e la qualità delle strutture, dei beni e del
servizi sanitari pubblici di base garantendo una fornitura paritaria, con un’assistenza
continua dalla prevenzione al trattamento successivo e particolare attenzione per le esigenze
delle persone che appartengono a gruppi vulnerabili e svantaggiati;
· sostenere e disegnare l’agenda politica delle iniziative mondiali per promuovere benefici
significativi diretti per i paesi partner, prendere in considerazione l’orientamento ai risultati,
l’efficacia e gli effetti degli aiuti sui sistemi sanitari, e fornire sostegno ai paesi partner perché
possano impegnarsi meglio in queste iniziative;
· sostenere iniziative specifiche a livello locale, regionale e mondiale, atte a potenziare i sistemi
sanitari e aiutare i paesi nella realizzazione di politiche sanitarie nazionali solide e sostenibili
in settori prioritari quali la salute materna e infantile – comprese le vaccinazioni – e la
risposta alle minacce sanitarie mondiali (quali l’HIV/AIDS, la tubercolosi e la malaria,
nonché altre malattie trascurate e legate alla povertà);
· promuovere la piena ed efficace attuazione della piattaforma d’azione di Pechino e del
programma d’azione della Conferenza internazionale su popolazione e sviluppo e del loro
seguito, in particolare in tema di salute sessuale e riproduttiva e dei relativi diritti;
· promuovere, prestare e ampliare i servizi di base e l’assistenza psicologica alle vittime di
violenza, in particolare donne e bambini.
39
4. Risposte al mondo in cui viviamo. Creare comunità. DCI II: Beni pubblici e sfide globali
Minori e giovani
· combattere il traffico di minori e ogni forma di violenza e abuso, nonché ogni forma di
lavoro minorile e il matrimonio tra minori, promuovere le politiche che tengano in conto
la particolare vulnerabilità e le potenzialità dei minori e dei giovani, tutelare i loro diritti e i
loro interessi, l’istruzione, la salute e il tenore di vita;
· migliorare l’attenzione e la capacità dei Paesi in via di sviluppo (PVS) di elaborare politiche a
beneficio dei minori e dei giovani, promuovere il ruolo di minori e giovani come attori dello
sviluppo;
· sostenere l’elaborazione di strategie e interventi concreti per affrontare problemi e sfide
specifici che interessano i minori e i giovani, specialmente nei settori sanitario, scolastico e
occupazionale, tenendo conto dei loro interessi in tutte le azioni pertinenti.
Non discriminazione
· sostenere iniziative locali, regionali, nazionali e mondiali per promuovere la non
discriminazione sulla base di sesso, identità di genere, origine razziale/etnica, casta,
convinzione/professione religiosa, disabilità, malattia, età e orientamento sessuale, con
l’elaborazione di politiche, piani e bilanci, e con lo scambio di buone prassi e di esperienze;
· assicurare un dialogo esteso sulla non discriminazione e la protezione dei sostenitori dei
diritti umani.
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
Cultura
· promuovere il dialogo interculturale, la diversità culturale e il rispetto per la pari dignità di
tutte le culture;
· promuovere la cooperazione internazionale per stimolare il contributo dell’industria
culturale alla crescita economica nei PVS al fine di sfruttare pienamente il suo potenziale ai
fini della lotta contro la povertà, anche affrontando problematiche quali l’accesso al mercato
e i diritti di proprietà intellettuale;
· promuovere il rispetto dei valori sociali, culturali e spirituali delle popolazioni indigene e
delle minoranze al fine di rafforzare l’eguaglianza e la giustizia nelle società multi-etniche nel
41
4. Risposte al mondo in cui viviamo. Creare comunità. DCI II: Beni pubblici e sfide globali
rispetto dei diritti umani universali, che devono essere riconosciuti a chiunque, comprese le
popolazioni indigene e le persone che appartengono a minoranze;
· sostenere la cultura come promettente settore economico di sviluppo e crescita.
MIGRAZIONE E ASILO
La cooperazione in questo settore è volta al potenziamento del dialogo politico, della
cooperazione, dello scambio di conoscenze ed esperienze e delle capacità dei paesi partner,
delle OSC e delle autorità locali, al fine di sostenere la mobilità come elemento positivo dello
sviluppo umano. La cooperazione in questo settore, basata su un approccio fondato sui diritti
42
I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
(tutti i diritti umani: civili e politici o economici, sociali e culturali), affronterà le sfide dei
flussi migratori, compresa la migrazione Sud-Sud, la situazione dei migranti vulnerabili come
i minori non accompagnati, le vittime di traffici, i richiedenti asilo, le donne migranti e la
condizione dei bambini, delle donne e delle famiglie rimasti nei paesi di origine. In particolare
saranno sostenute misure tese a:
· promuovere la governance della migrazione a tutti i livelli, con particolare attenzione alle sue
conseguenze sociali ed economiche; riconoscere il ruolo centrale delle Organizzazioni della
società civile (OSC) e degli enti locali nella gestione della migrazione in quanto elemento
essenziale della strategia per lo sviluppo;
· garantire una migliore gestione dei flussi migratori sotto tutti gli aspetti, anche migliorando
le capacità dei governi e di altre parti interessate dei paesi partner in settori quali: migrazione
regolare e mobilità; prevenzione della migrazione clandestina, del traffico di migranti e
della tratta di esseri umani; agevolazione del rimpatrio sostenibile di migranti clandestini
e sostegno al rimpatrio volontario e al reinserimento; capacità di gestione integrata delle
frontiere e protezione internazionale e asilo;
· massimizzare l’impatto sullo sviluppo della aumentata mobilità regionale e globale delle
persone, ed in particolare della migliore gestione della migrazione della manodopera,
migliorare l’integrazione dei migranti nei paesi di destinazione, promuovere e tutelare
i diritti dei migranti e delle loro famiglie, attraverso il sostegno alla formulazione e
implementazione di politiche migratorie e di asilo nazionali e regionali, attraverso
l’integrazione della dimensione della migrazione in altre politiche regionali e nazionali e
attraverso il sostegno alla partecipazione delle organizzazioni dei migranti e delle autorità
locali nella formulazione delle politiche e nel monitoraggio dei processi di attuazione delle
stesse;
· diffondere una migliore comprensione comune del nesso tra migrazione e sviluppo, anche
per quanto riguarda le conseguenze socio-economiche delle politiche governative, siano esse
in materia di migrazione/asilo o in altri ambiti;
· migliorare la capacità di asilo e accoglienza dei paesi partner.
La cooperazione in questo settore sarà gestita nel pieno rispetto del principio della coerenza
delle politiche per lo sviluppo con i fondi asilo, migrazione e integrazione e con quello per la
sicurezza interna.
Le azioni finanziabili devono proporsi obiettivi che non sarebbero conseguibili tramite un
programma geografico; le azioni realizzate devono avere natura multinazionale, multiregionale
e/o trasversale, devono essere intese a realizzare politiche innovative o iniziative volte ad
indirizzare azioni future e devono rispecchiare una priorità politica dell’UE o un obbligo/
impegno internazionale dell’UE pertinente al settore cooperazione allo sviluppo.
Le azioni realizzate devono aggiungere valore alle azioni finanziate dai programmi geografici
rispetto alle quali sono complementari.
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4. Risposte al mondo in cui viviamo. Creare comunità. DCI II: Beni pubblici e sfide globali
Modalità e procedura
Per l’attuazione del programma, la Commissione adotta un programma indicativo pluriennale
che definisce la strategia dell’UE sul tema e sui diversi settori, le priorità individuate ai fini
del finanziamento UE, gli obiettivi specifici, i risultati attesi, gli indicatori di prestazione, la
situazione internazionale e le attività dei principali partner e le eventuali modalità di aiuto.
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45
46
5.
La comunità europea:
la comunità in Europa.
DCI II: Organizzazioni della società
civile e Autorità locali
Programma tematico nel quadro della seconda fase del programma DCI II, lo strumento
dell’UE per il finanziamento della cooperazione allo sviluppo, attivo dal 2014 al 2020.
Subentra al programma DCI Attori non statali e autorità locali della programmazione 2007-
2013 ed è inteso a promuovere un ambiente favorevole alla partecipazione dei cittadini,
all’azione della società civile, alla cooperazione, allo scambio di conoscenze e esperienze e
alle capacità delle organizzazioni della società civile e delle autorità locali dei Paesi partner a
supporto di obiettivi di sviluppo internazionalmente convenuti.
Oltre ai Paesi beneficiari dei programmi geografici di DCI II (ovvero i PVS che figurano
nell’elenco dell’Aiuto pubblico allo sviluppo stabilito dell’OCSE/DAC) sono ammissibili al
programma anche i Paesi beneficiari di ENI, i Paesi e territori d’oltremare (PTOM) e i Paesi
Africa, Caraibi e Pacifico (ACP).
Obiettivo
Nel quadro dell’obiettivo generale di ridurre e, a termine, eliminare la povertà, in modo
complementare rispetto ai programmi geografici previsti da DCI, questo programma tematico
intende consolidare le Organizzazioni della società civile (OSC) e le Autorità locali (AL)
nei Paesi partner, nell’UE e nei Paesi beneficiari ammissibili. Le azioni da finanziare sono
realizzate prioritariamente dalle OSC e dalle AL; solo se opportuno, al fine di garantirne
l’efficacia, tali azioni possono essere realizzate da altri attori a vantaggio delle OSC e delle AL
interessate.
Azioni
Il programma finanzierà azioni che contribuiscono a:
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5. La comunità europea: la comunità in Europa. DCI II: Organizzazioni della società civile e Autorità locali
ATTIVITÀ FINANZIATE
· interventi nei paesi partner a sostegno di gruppi vulnerabili e emarginati fornendo servizi di
base tramite OSC e AL;.
· sviluppo della capacità di complementarietà degli attori interessati per sostenere azioni
sovvenzionate nell’ambito del programma nazionale miranti a:
∙ creare un contesto per favorire la collaborazione tra cittadini e OSC per permettere loro di
partecipare efficacemente alla formulazione delle politiche e alla messa in atto dei processi;
∙ facilitare un migliore dialogo e una migliore interazione tra le OSC, le AL, lo Stato e altri
attori che partecipano allo sviluppo;
∙ sviluppare la capacità delle AL di partecipare efficacemente al processo di sviluppo
riconoscendone il ruolo particolare e le specificità;
· sensibilizzazione dell’opinione pubblica, per rendere le persone capaci di diventare cittadini
attivi nel promuovere l’educazione formale e informale sui temi dello sviluppo nell’UE e nei
paesi candidati/candidati potenziali al fine di:
∙ ampliare il sostegno pubblico a favore di interventi contro la povertà e di relazioni più eque
tra paesi sviluppati e i PVS,
∙ sensibilizzare sui problemi e le difficoltà affrontate dai PVS e dalle loro popolazioni,
∙ promuovere il diritto a un processo di sviluppo in cui è possibile realizzare pienamente tutti
i diritti umani, le libertà fondamentali e la dimensione sociale della globalizzazione;
· coordinamento, sviluppo della capacità e potenziamento istituzionale delle reti della società
civile e di AL.
Le azioni finanziabili devono proporsi obiettivi che non sarebbero conseguibili adeguatamente
o in modo efficace tramite un programma geografico; le azioni realizzate devono avere
natura multinazionale, multiregionale e/o trasversale, devono essere intese a realizzare
politiche innovative o iniziative volte ad indirizzare azioni future e devono rispecchiare una
priorità politica dell’UE o un obbligo/impegno internazionale dell’UE pertinente al settore
cooperazione allo sviluppo.
Le azioni realizzate devono aggiungere valore alle azioni finanziate dai programmi geografici
rispetto alle quali sono complementari.
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
Beneficiari
Organizzazioni della Società Civile (OSC) e Autorità Locali (AL).
Le Organizzazioni della società civile (OSC) sono attori non statali, che non perseguono
scopi di lucro e operano in modo indipendente e responsabile. Nella categoria sono comprese:
ONG, organizzazioni rappresentative di popolazioni indigene, di minoranze nazionali e/o
etniche, organizzazioni per la diaspora, associazioni dei migranti nei paesi partner, associazioni
professionali e gruppi d’iniziativa locali, cooperative, associazioni di datori di lavoro e
associazioni sindacali (parti sociali), organizzazioni che rappresentano interessi economici
e sociali, organizzazioni che combattono la corruzione e la frode e promuovono il buon
governo, organizzazioni per i diritti civili e organizzazioni che combattono le discriminazioni,
organizzazioni locali (comprese le reti) attive nella cooperazione e nell’integrazione regionali
decentralizzate, associazioni di consumatori, associazioni femminili e giovanili, organizzazioni
ambientali, di insegnanti, culturali, di ricerca e scientifiche, università, chiese e associazioni
o comunità religiose, mass media e qualsiasi associazione non governativa e fondazione
indipendente, comprese le fondazioni politiche indipendenti, che possono contribuire a
realizzare gli obiettivi del programma.
Modalità e procedura
Per l’attuazione del programma, la Commissione adotta un programma indicativo pluriennale
che definisce la strategia dell’UE sul tema e sui diversi settori, le priorità individuate ai fini
del finanziamento UE, gli obiettivi specifici, i risultati attesi, gli indicatori di prestazione, la
situazione internazionale e le attività dei principali partner ed eventualmente le modalità di
aiuto.
49
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6.
Obiettivo
Il programma intende contribuire al consolidamento di spazio in cui l’uguaglianza e i diritti
delle persone, quali sanciti dai Trattati UE, dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE e
dalle Convenzioni internazionali in materia di diritti umani, siano promossi e protetti. In
particolare, i suoi obiettivi specifici sono:
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6. L’Europa è la casa di tutti. Il continente dell’uguaglianza. Diritti, uguaglianza e cittadinanza
Azioni
SETTORI D’INTERVENTO
· sensibilizzazione e miglioramento della conoscenza del diritto e delle politiche dell’Unione,
nonché dei principi e valori su cui l’Unione è fondata;
· sostegno all’attuazione e all’applicazione delle politiche e del diritto dell’UE negli Stati
membri, nonché al loro monitoraggio e valutazione;
· promozione della cooperazione transnazionale e miglioramento della conoscenza e della
fiducia reciproche fra tutte le parti interessate;
· miglioramento della conoscenza e comprensione dei potenziali ostacoli all’esercizio dei diritti
e dei principi sanciti dai Trattati UE, dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE, dalle
Convenzioni internazionali a cui l’UE ha aderito e dalla legislazione derivata dell’Unione.
AZIONI FINANZIABILI
· attività di analisi; elaborazione di metodologie, di indicatori o criteri di riferimento comuni;
studi, ricerche, indagini e valutazioni; elaborazione e pubblicazione di guide, relazioni e
materiale didattico; monitoraggio e valutazione del recepimento e dell’applicazione del
diritto dell’UE e dell’attuazione delle sue politiche; conferenze, seminari, riunioni di esperti;
· attività di formazione quali scambi di personale, convegni, seminari, eventi di formazione
per formatori e sviluppo di moduli di formazione online o di altro tipo;
· attività di apprendimento reciproco, cooperazione, sensibilizzazione e divulgazione
quali individuazione e scambio di buone prassi, di approcci ed esperienze innovativi;
organizzazione di valutazioni peer review; conferenze, seminari, campagne mediatiche;
campagne d’informazione, inclusa la comunicazione istituzionale delle priorità politiche
dell’UE correlate agli obiettivi del programma; raccolta e pubblicazione di materiali
informativi sul programma e i suoi risultati; sviluppo, gestione e aggiornamento di sistemi e
strumenti che utilizzano le TIC;
· sostegno ai principali attori le cui attività contribuiscono all’attuazione degli obiettivi
del programma, come ONG che attuano azioni a valore aggiunto europeo, reti di livello
europeo e servizi armonizzati a valenza sociale; sostegno agli Stati membri nell’attuazione
delle norme e delle politiche dell’UE e sostegno ad attività di networking a livello europeo
tra enti e organizzazioni specializzati, nonché tra autorità nazionali, regionali e locali e
ONG.
Beneficiari
Organizzazioni ed enti pertinenti, pubblici o privati, stabiliti negli Stati UE, Paesi
dell’Associazione europea di libero scambio (EFTA) e dello Spazio economico europeo (SEE),
Paesi in via di adesione, Paesi candidati all’adesione effettivi e potenziali.
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
Organizzazioni/enti stabiliti in altri Paesi terzi, in particolare nei Paesi della politica europea di
vicinato, possono partecipare a loro spese alle azioni del programma, qualora ciò sia utile alla
realizzazione di tali azioni.
Il programma è aperto anche a organizzazioni internazionali attive nei settori coperti dal
programma, quali il Consiglio d’Europa, l’OCSE e l’ONU.
Modalità e procedura
Per l’attuazione del programma la Commissione UE adotta programmi di lavoro annuali che
stabiliscono le azioni da finanziare, i criteri di ammissibilità e selezione delle proposte, l’entità
delle risorse disponibili. Sulla base dei programmi di lavoro vengono poi pubblicati, a seconda
dell’azione, inviti a presentare proposte di progetto (call for proposals) e bandi di gara d’appalto
(call for tenders).
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54
7.
Obiettivo
Il programma contribuisce all’attuazione della strategia Europa 2020 sostenendo
finanziariamente la realizzazione degli obiettivi dell’UE inerenti la promozione di un elevato
livello di occupazione di qualità e sostenibile, la garanzia di un’adeguata e dignitosa protezione
sociale, la lotta contro l’esclusione sociale e la povertà e il miglioramento delle condizioni di
lavoro.
· rafforzare l’adesione dei principali attori politici e realizzare azioni coordinate e innovative,
sia a livello UE che nazionale, relativamente agli obiettivi dell’UE sopra indicati;
· sostenere lo sviluppo di sistemi di protezione sociale e mercati del lavoro adeguati, accessibili
ed efficienti e facilitare le riforme;
· modernizzare la legislazione europea nei settori dell’occupazione e degli affari sociali e
garantirne un’efficace applicazione;
· promuovere la mobilità geografica dei lavoratori e accrescere le opportunità di impiego,
sviluppando mercati del lavoro di elevata qualità, aperti e accessibili a tutti;
· promuovere l’occupazione e l’inclusione sociale, migliorando l’accessibilità alla micro-
finanza per i gruppi vulnerabili e le microimprese e facilitando l’accesso ai finanziamenti per
le imprese sociali.
Azioni
Il programma è articolato in tre assi distinti ma complementari.
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7. Dalla parte del lavoro. Dalla parte della persona. EaSI: Programma per l’occupazione e l’innovazione sociale
Asse “Progress”
Sostiene lo sviluppo, l’attuazione, il monitoraggio e la valutazione della politica occupazionale
e sociale dell’UE e della relativa legislazione, e promuove l’innovazione sociale. Interviene in
tre ambiti tematici:
OBIETTIVI SPECIFICI
· sviluppare e diffondere conoscenze analitiche comparative di elevata qualità sulla politica
occupazionale e sociale dell’UE;
· agevolare uno scambio di informazioni efficace e inclusivo, l’apprendimento reciproco e il
dialogo sulla politica occupazionale e sociale dell’UE, per assistere gli Stati membri e gli altri
Paesi partecipanti al programma nell’elaborazione delle loro politiche e nell’applicazione
della normativa dell’UE;
· sostenere finanziariamente la sperimentazione di innovazioni della politica sociale e del
mercato del lavoro, nonché il rafforzamento della capacità degli attori chiave di progettare e
attuare la sperimentazione sociale e l’accessibilità delle relative competenze e conoscenze;
· sostenere le organizzazioni dell’UE e nazionali al fine di rafforzare la loro capacità di
sviluppare, promuovere e sostenere l’attuazione delle politiche e della legislazione dell’UE
per l’occupazione e gli affari sociali.
AZIONI FINANZIABILI
Attività analitiche
· scambio e diffusione di buone prassi, approcci ed esperienze innovativi, peer review, analisi
comparativa e apprendimento reciproco a livello europeo;
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
· contributo alle spese di funzionamento delle principali reti dell’UE le cui attività sono
connesse all’attuazione degli obiettivi dell’ Asse “Progress”;
· sviluppo delle capacità delle amministrazioni nazionali e dei servizi specializzati responsabili
della promozione della mobilità geografica designati dagli Stati membri, nonché degli
operatori del micro-credito;
· organizzazione di gruppi di lavoro, composti da rappresentanti nazionali, per monitorare
l’applicazione del diritto dell’UE;
· creazione di reti e cooperazione tra organismi specializzati, autorità nazionali, regionali e
locali e servizi per l’impiego a livello europeo;
· finanziamento di osservatori a livello europeo;
· scambio di personale fra amministrazioni nazionali.
BENEFICIARI
Autorità nazionali, regionali e locali, servizi per l’impiego, organismi specializzati previsti dalla
normativa UE, parti sociali, ONG, istituti di istruzione superiore e istituti di ricerca, esperti
in valutazione e valutazione d’impatto, istituti nazionali di statistica, organi di informazione.
Questi soggetti devono essere stabiliti nei seguenti Paesi: Stati UE, Paesi dell’Associazione
europea di libero scambio (EFTA) e Spazio economico europeo (SEE), Paesi candidati e
potenziali candidati.
Entità Contributo
Il contributo UE a progetti selezionati a seguito di un invito a presentare proposte potrà
coprire fino all’80% dei costi totali ammissibili del progetto.
Asse “Eures”
Sostiene le attività svolte da EURES, la rete di servizi specializzati per l’impiego e la
promozione della mobilità geografica volontaria dei lavoratori, in tre ambiti tematici:
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7. Dalla parte del lavoro. Dalla parte della persona. EaSI: Programma per l’occupazione e l’innovazione sociale
· trasparenza delle offerte e delle domande di lavoro e delle relative informazioni per chi cerca
e offre lavoro;
· sviluppo di servizi di assunzione e collocamento dei lavoratori mediante l’intermediazione
tra offerta e domanda di lavoro a livello di Unione, in particolare di programmi mirati di
mobilità;
· partenariati transfrontalieri.
OBIETTIVI SPECIFICI
· assicurare la trasparenza delle offerte e delle domande di lavoro, nonché delle informazioni e
consulenze ad esse correlate, per chi cerca e offre lavoro;
· sostenere la prestazione di servizi EURES per l’assunzione e il collocamento dei lavoratori in
posti di lavoro sostenibili e di qualità mediante l’intermediazione tra offerta e domanda di
lavoro, coprendo le varie fasi del collocamento, dalla preparazione precedente l’assunzione
all’assistenza successiva al collocamento; tali servizi possono comprendere anche programmi
di mobilità mirati a coprire posti di lavoro vacanti in un determinato settore, ambito
professionale, Paese o gruppo di Paesi o per specifiche categorie di lavoratori, come i giovani.
AZIONI FINANZIABILI
Azioni mirate a promuovere la mobilità volontaria dei lavoratori nell’UE su base equa e ad
eliminare gli ostacoli alla mobilità, in particolare:
· sviluppo di partenariati transfrontalieri EURES e delle relative attività, se richieste dai servizi
territorialmente responsabili per le regioni frontaliere;
· fornitura di informazioni, consulenza e servizi di assunzione e collocamento per i lavoratori
transfrontalieri;
· sviluppo di una piattaforma digitale multilingue per l’intermediazione tra l’offerta e la
domanda di lavoro;
· sviluppo di programmi mirati di mobilità per far fronte a carenze del mercato del lavoro e/o
per aiutare i lavoratori propensi alla mobilità e dove è stata individuata una chiara necessità
economica;
· attività di apprendimento reciproco tra gli attori EURES e attività di formazione dei
consulenti, compresi i consulenti per i partenariati transfrontalieri;
· attività di informazione e comunicazione per sensibilizzare in merito ai vantaggi della
mobilità geografica e lavorativa e sulle attività e i servizi forniti da EURES.
BENEFICIARI
Organismi e istituzioni, designati da uno Stato membro o dalla Commissione UE, che
soddisfano le condizioni per la partecipazione alla rete EURES definite nella Decisione
2012/733/UE, in particolare: autorità nazionali, regionali e locali; servizi per l’impiego;
organizzazioni delle parti sociali e di altre parti interessate.
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
Questi soggetti devono essere stabiliti nei seguenti Paesi: Stati UE, Paesi EFTA.
Entità Contributo
Il contributo UE a progetti selezionati a seguito di un invito a presentare proposte potrà
coprire fino al 95% dei costi totali ammissibili del progetto.
MODALITÀ E PROCEDURA
Per l’attuazione del programma la Commissione UE adotta programmi di lavoro per i tre Assi
(eventualmente anche triennali) che stabiliscono le azioni da finanziare, l’entità delle risorse
disponibili, un calendario indicativo e le modalità per l’attuazione delle azioni. Sulla base
dei programmi di lavoro vengono poi pubblicati, a seconda dell’azione, inviti a presentare
proposte di progetto (call for proposals) e bandi di gara d’appalto (call for tenders).
Asse “Microfinanza e
Imprenditoria Sociale”
Favorisce l’accesso ai finanziamenti per gli imprenditori, in particolare quelli che hanno
difficoltà ad accedere al mercato del credito tradizionale, e per le imprese sociali, intervenendo
nell’ambito dei micro-finanziamenti per le categorie vulnerabili e le microimprese e
dell’imprenditoria sociale.
OBIETTIVI SPECIFICI
· facilitare l’accesso alla micro-finanza e accrescerne la disponibilità per:
∙ disoccupati, persone a rischio di disoccupazione o che incontrano difficoltà a entrare o
rientrare nel mercato del lavoro e persone a rischio di esclusione sociale, che non riescono
ad accedere al mercato del credito tradizionale e desiderano avviare o sviluppare una micro-
impresa;
∙ microimprese, sia in fase di avviamento che di sviluppo, in particolare quelle che occupano
persone elencate al punto precedente;
· sviluppare le capacità istituzionali dei fornitori di micro-credito;
· sostenere lo sviluppo del mercato dell’investimento sociale e agevolare l’accesso al credito per
le imprese sociali.
AZIONI
Sostegno alla micro-finanza e alle imprese sociali attraverso specifici strumenti finanziari e
sovvenzioni. La Commissione UE non finanzia direttamente imprenditori o imprese sociali
ma facilita il loro accesso a finanziamenti erogati da intermediari finanziari selezionati e
investitori in imprese sociali.
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7. Dalla parte del lavoro. Dalla parte della persona. EaSI: Programma per l’occupazione e l’innovazione sociale
Il sostegno alle imprese sociali può arrivare ad un massimo di € 500.000 e sarà limitato a
quelle imprese sociali che hanno un fatturato o un bilancio totale annuo non superiore a 30
milioni di euro e che non siano imprese di investimento collettivo.
BENEFICIARI
Intermediari finanziari: organismi pubblici e privati, a livello nazionale, regionale o locale, che
forniscono:
60
I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
61
62
8.
Dialogo e cooperazione.
Europa promotrice di
democrazia.
ENI: Strumento europeo di vicinato
Lo Strumento europeo di vicinato (ENI), a sostegno del progresso verso uno spazio di
prosperità condivisa e di buon vicinato tra l’UE e i paesi partner, sviluppando con essi
relazioni privilegiate fondate su cooperazione, pace e sicurezza, responsabilità reciproca e
impegno comune a favore dei valori universali della democrazia, dello stato di diritto e del
rispetto dei diritti umani.
I paesi partner del programma sono: Algeria, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Egitto,
Georgia, Israele, Giordania, Libano, Libia, Repubblica di Moldova, Marocco, Territori
palestinesi occupati, Siria, Tunisia, Ucraina.
Il sostegno del programma può essere utilizzato anche per consentire alla Federazione russa di
partecipare alla cooperazione transfrontaliera, alla cooperazione regionale con partecipazione
UE e ai programmi multinazionali previsti nel quadro di ENI, compresa la cooperazione in
materia di istruzione.
Lo Strumento europeo di vicinato (ENI) deve essere utilizzato a beneficio dei paesi partner
e delle zone coinvolte nella cooperazione transfrontaliera o a beneficio comune dell’UE e dei
Paesi partner.
Obiettivo
· promuovere i diritti umani e le libertà fondamentali, lo stato di diritto, i principi di
uguaglianza e la lotta contro la discriminazione in tutte le sue forme, la costruzione di
63
8. Dialogo e cooperazione. Europa promotrice di democrazia. ENI: Strumento europeo di vicinato
Azioni
Il sostegno del programma viene programmato attraverso tre categorie di strumenti.
Priorità
· diritti umani, buona governance e stato di diritto, compresa la riforma della giustizia,
dell’amministrazione pubblica e del settore della sicurezza;
· cooperazione istituzionale e sviluppo di capacità, anche per l’attuazione degli accordi
Unione;
· sostegno agli attori della società civile e al loro ruolo nei processi di riforma e nella
transizione democratica;
· sviluppo economico sostenibile e inclusivo, anche a livello regionale e locale, e coesione
territoriale;
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
· sviluppo dei settori sociali, in particolare per i giovani, con particolare attenzione alla
giustizia e alla coesione sociale e all’occupazione;
· sviluppo del commercio e del settore privato, compreso il sostegno alle PMI, l’occupazione e
la realizzazione di zone di libero scambio globali e approfondite;
· agricoltura e sviluppo rurale, compresa la sicurezza alimentare;
· gestione sostenibile delle risorse naturali;
· settore dell’energia, con particolare attenzione all’efficienza energetica e alle energie
rinnovabili;
· trasporti e infrastrutture;
· istruzione e sviluppo di competenze, comprese istruzione e formazione professionale;
· mobilità e gestione della migrazione, compresa la protezione dei migranti;
· creazione di fiducia e altre misure a favore della prevenzione e della risoluzione dei conflitti,
compreso il sostegno alle popolazioni colpite e la ricostruzione.
PROGRAMMI MULTINAZIONALI
Affrontano sfide comuni a tutti o a un gruppo di paesi partner o ad alcuni di essi e la
cooperazione regionale/sub-regionale tra due o più paesi partner (può partecipare anche la
Federazione russa):
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8. Dialogo e cooperazione. Europa promotrice di democrazia. ENI: Strumento europeo di vicinato
Priorità
· sviluppo sociale ed economico;
· ambiente, salute pubblica, sicurezza;
· mobilità delle persone, dei beni e dei capitali.
Il sostegno dell’UE per i singoli Paesi partner è basato su incentivi e differisce per forma e
entità che, per ogni paese rispecchiano: le sue esigenze, determinate in base a indicatori quali
la popolazione e il grado di sviluppo, l’impegno e i progressi nella realizzazione degli obiettivi
concordati in materia di riforme politiche, economiche e sociali, l’impegno e i progressi nella
costruzione di una democrazia radicata e sostenibile, il partenariato con l’UE (compreso il suo
grado di ambizione), la capacità di utilizzazione e l’impatto potenziale del sostegno dell’UE.
Le risorse inizialmente assegnate ad ogni Paese potranno essere riviste nel corso di validità del
programma in relazione all’impegno manifestato e ai progressi verificati.
Beneficiari
Variabili in relazione alle azioni; saranno specificati nei bandi.
Modalità e procedura
L’assistenza finanziaria dello Strumento europeo di vicinato (ENI) può essere erogata tramite
le seguenti tipologie di finanziamento:
· sovvenzioni;
· appalti pubblici di servizi, forniture o lavori;
· sostegno al bilancio generale o settoriale;
· contributo ai fondi fiduciari istituiti dalla Commissione(ex articolo 187 del regolamento
UE, Euratom n. 966/2012);
· strumenti finanziari ovvero: prestiti, garanzie, investimenti o partecipazioni azionari o
quasi-azionari, o altri strumenti di ripartizione del rischio, ove possibile sotto la guida
della Banca europea per gli investimenti (BEI), di un’istituzione finanziaria multilaterale
europea quale la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS), o di un’istituzione
finanziaria bilaterale europea (es: banche di sviluppo bilaterali), possibilmente combinati con
sovvenzioni supplementari provenienti da altre fonti.
In caso di ricorso a una delle precedenti tipologie di finanziamento la cooperazione tra l’UE e
i suoi partner può assumere le seguenti forme:
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
· accordi triangolari con cui l’UE coordina con paesi terzi la sua assistenza a un paese o una
regione partner;
· misure di cooperazione amministrativa quali i gemellaggi tra istituzioni pubbliche, enti
locali, enti pubblici nazionali o soggetti di diritto privato cui sono affidati compiti di servizio
pubblico di uno Stato membro e quelli di un paese o di una regione partner, nonché misure
di cooperazione che coinvolgono esperti del settore pubblico distaccati dagli Stati membri e
dai rispettivi enti regionali e locali;
· contributi alle spese necessarie per istituire e gestire un partenariato pubblico-privato;
· programmi di sostegno alle politiche settoriali, tramite i quali l’UE fornisce sostegno al
programma settoriale del paese partner;
· contributi alla partecipazione dei paesi IPA ai programmi e alle agenzie dell’UE;
· abbuoni di interesse;
· finanziamento tramite sovvenzioni alle agenzie UE.
Il quadro strategico generale di riferimento per la programmazione e il sostegno dello
Strumento europeo di vicinato (ENI) è costituito dagli accordi di partenariato e di
cooperazione, dagli accordi di associazione o da altri accordi esistenti (o futuri) che instaurano
relazioni con ciascun paese partner, come anche di tutti i documenti politici relativi alla
relazioni fra l’UE e i Paesi della PEV.
Per i Paesi per i quali questi tipi di documento esistono, l’attuazione della cooperazione
bilaterale passa attraverso l’adozione di un quadro di sostegno unico pluriennale che
definisce obiettivi, priorità e l’entità dei finanziamenti ad esse assegnata; per gli altri Paesi,
viene adottato un documento di programmazione globale comprendente una strategia e un
programma indicativo pluriennale, che definisce la strategia di risposta dell’UE e stabilisce
obiettivi, priorità e relativo importo finanziario.
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9.
Un progetto vincente
per domani.
ERASMUS +
Obiettivo
L’obiettivo del programma è contribuire al conseguimento dei risultati auspicati dalla
strategia Europa 2020 in materia di istruzione, di quelli del quadro strategico ET2020
per la cooperazione europea nell’istruzione e nella formazione e del quadro rinnovato di
cooperazione europea in materia di gioventù (2010-2018).
Inoltre il programma collabora allo sviluppo sostenibile dell’istruzione superiore in Paesi terzi
e allo sviluppo dello sport, in particolare di quello a livello amatoriale, in ambito europeo.
Azioni
Istruzione, Formazione, Gioventù e Sport.
Obiettivi specifici
· migliorare le competenze rilevanti per il mercato del lavoro;
· migliorare la qualità, l’eccellenza, l’innovazione e l’internazionalizzazione degli istituti di
istruzione e formazione;
· promuovere la realizzazione di uno spazio europeo per supportare le riforme politiche a
livello nazionale e la modernizzazione dei sistemi di istruzione e formazione;
· favorire la dimensione internazionale dell’istruzione e della formazione, in particolare
dell’istruzione superiore, aumentando l’attrattività degli istituti di istruzione superiore
europei e promuovendo le azioni esterne dell’UE;
· migliorare l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue e promuovere la varietà linguistica;
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9. Un progetto vincente per domani. ERASMUS +
Azioni
MOBILITÀ INDIVIDUALE AI FINI DELL’APPRENDIMENTO
Sostegno alle seguenti attività:
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
Le garanzie potranno coprire prestiti fino a un massimo di 12.000 euro per un Master della
durata di 1 anno e fino a 18.000 euro per un Master della durata massima di 2 anni.
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9. Un progetto vincente per domani. ERASMUS +
Per la sua attivazione il FEI conclude accordi con gli intermediari finanziari nazionali (banche,
istituti di credito per gli studenti a livello nazionale e/o regionale o altri istituti finanziari
riconosciuti) e provvede affinché ciascun Paese del programma selezioni un intermediario
finanziario.
GIOVENTÙ
Obiettivi specifici
· migliorare le competenze e le abilità chiave dei giovani e promuovere la loro partecipazione
alla vita democratica in Europa e al mercato del lavoro, così come la cittadinanza attiva, il
dialogo interculturale e l’inclusione sociale;
· integrare le riforme politiche a livello locale, regionale e nazionale e sostenere lo sviluppo
di una politica della gioventù basata sulla conoscenza e su dati concreti, e il riconoscimento
dell’apprendimento non formale e informale;
· accrescere la dimensione internazionale delle attività nel settore della gioventù nonché il
ruolo degli animatori socioeducativi e delle organizzazioni giovanili per creare le strutture di
sostegno per i giovani, in sinergia con l’azione esterna dell’UE.
Azioni
MOBILITÀ INDIVIDUALE AI FINI DELL’APPRENDIMENTO
Sostegno alle seguenti attività:
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
SPORT
Obiettivi specifici
· contrastare il doping, le partite truccate, la violenza e qualsiasi altra forma di discriminazione
e intolleranza;
· promuovere e sostenere la buona governance nello sport e la duplice carriera degli atleti;
· promuovere il volontariato nello sport unitamente all’inclusione sociale, alle pari
opportunità e alla sensibilizzazione sull’importanza dell’attività fisica a vantaggio della salute,
estendendo a tutti la parità di accesso alle attività sportive.
Azioni
Sostegno ad attività transnazionali focalizzate quali:
· progetti in partenariato;
· eventi sportivi europei non commerciali che coinvolgono molteplici Paesi del programma;
· sviluppo della base di conoscenze per la definizione delle politiche del settore;
· promozione del dialogo con le parti interessate europee.
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9. Un progetto vincente per domani. ERASMUS +
Beneficiari
In generale, il programma è aperto a qualsiasi organizzazione attiva nei settori dell’istruzione,
della formazione, della gioventù e dello sport (soggetti sono poi differenziati in funzione del
settore e dell’Azione di interesse).
Di norma le organizzazioni che partecipano a progetti Erasmus+ devono essere stabilite in uno
dei cd. Paesi del programma. Alcune Azioni, però, sono aperte anche ad organizzazioni dei cd.
Paesi partner, in particolare nel campo dell’istruzione superiore e della gioventù (ciò vale per
l’Azione Jean Monnet, aperta a tutti i Paesi del mondo, e la cooperazione con Paesi terzi nel
quadro delle Azioni chiave).
I Paesi del programma sono: Stati UE; Paesi EFTA/SEE; Svizzera; Paesi in via di adesione,
candidati e potenziali candidati.
I Paesi partner del programma sono: Paesi terzi, in particolare i Paesi della politica europea di
vicinato.
Modalità e procedura
Per l’attuazione del programma la Commissione UE adotta programmi di lavoro annuali
che stabiliscono le azioni da finanziare, le risorse disponibili e un calendario indicativo e
le modalità per l’attuazione delle azioni. Sulla base dei programmi di lavoro vengono poi
pubblicati, a seconda dell’azione, inviti a presentare proposte di progetto (call for proposals) e
bandi di gara d’appalto (call for tenders).
Per le azioni decentralizzate del programma, i progetti vanno presentati all’Agenzia nazionale e
vengono da questa selezionati:
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
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10.
Un cervello che
non fugge, cresce.
Europa Creativa
Obiettivo
Il programma mira a promuovere e salvaguardare diversità culturale, linguistica e il
patrimonio culturale europeo rafforzando la competitività dei settori culturali e creativi.
· sostenere la capacità dei settori culturali e creativi europei di operare a livello transnazionale
e internazionale;
· promuovere la circolazione delle opere e la mobilità degli operatori culturali, degli
artisti e dei creativi a livello transnazionale, nonché raggiungere un nuovo e più ampio
pubblico, con particolare riguardo ai bambini, ai giovani, alle persone disabili e ai gruppi
sottorappresentati;
· rafforzare la capacità finanziaria delle PMI e delle organizzazioni di piccole e medie
dimensioni dei settori culturali e creativi;
· sostenere la cooperazione politica transnazionale per favorire lo sviluppo delle politiche,
l’innovazione, lo sviluppo del pubblico (audience developement) e nuovi modelli di business
nei settori culturali e creativi.
Azioni
Europa Creativa sostiene tutti i settori culturali e creativi – tutti i settori le cui attività,
orientate o non orientate al mercato, siano basate su valori culturali e/o espressioni artistiche
e creative –.Tali settori comprendono: architettura, archivi e biblioteche, artigianato artistico,
audiovisivo (tra cui film, televisione, videogiochi e multimediale), patrimonio culturale
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10. Un cervello che non fugge, cresce. Europa Creativa
materiale e immateriale, design, festival, musica, arti visive, arti dello spettacolo, editoria,
radio.
SOTTOPROGRAMMA CULTURA
(dedicato al settore culturale e creativo)
PRIORITÀ
· rafforzamento delle capacità del settore di operare a livello transnazionale:
∙ favorire l’acquisizione, da parte degli operatori del settore, di competenze che
contribuiscano al rafforzamento dei settori culturali e creativi, agevolando l’adeguamento
alle tecnologie digitali e la sperimentazione di approcci innovativi in materia di sviluppo
del pubblico (audience developement) e di nuovi modelli di business;
∙ aiutare gli operatori del settore ad internazionalizzare le loro carriere e le loro attività, sia in
Europa che nel mondo, possibilmente mediante strategie a lungo termine;
∙ favorire il rafforzamento delle organizzazioni culturali europee e la creazione di reti
internazionali, al fine di facilitare l’accesso a opportunità professionali.
· promozione della circolazione e della mobilità transnazionali:
∙ sostenere tournée, eventi e manifestazioni internazionali;
∙ sostenere la diffusione della letteratura europea per assicurarne la più ampia accessibilità;
∙ sostenere lo sviluppo del pubblico (audience developement) come strumento per stimolare
l’interesse nei confronti delle opere e del patrimonio culturale europei, e per migliorarne
l’accesso.
MISURE FINANZIABILI
Sostegno a misure orientate all’attuazione delle priorità indicate e che consistono in:
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
SOTTOPROGRAMMA MEDIA
(dedicato al settore dell’audiovisivo)
PRIORITÀ
· rafforzamento delle capacità del settore di operare a livello transnazionale:
∙ facilitare l’acquisizione e il miglioramento di competenze dei professionisti del settore, lo
sviluppo di reti, l’uso delle tecnologie digitali, per garantire l’adattamento all’evoluzione del
mercato e la sperimentazione di approcci innovativi per lo sviluppo del pubblico (audience
developement) e dei nuovi modelli di business;
∙ accrescere la capacità degli operatori dell’audiovisivo di sviluppare opere con un potenziale
di diffusione sia in Europa che nel mondo, e favorire la coproduzione europea e
internazionale, anche televisiva;
∙ incoraggiare gli scambi tra imprese facilitando l’accesso degli operatori dell’audiovisivo
ai mercati e agli strumenti commerciali, per accrescere la visibilità dei loro progetti sul
mercato europeo e internazionale.
· promozione della circolazione transnazionale:
∙ sostenere la distribuzione cinematografica con attività transnazionali di
commercializzazione, promozione, distribuzione e di proiezione di opere audiovisive;
∙ promuovere la commercializzazione, promozione e distribuzione transnazionale di opere
audiovisive su tutte le piattaforme diverse dalle sale cinematografiche;
∙ sostenere lo sviluppo del pubblico (audience developement) come strumento per stimolare
l’interesse sulle opere audiovisive e migliorare l’accesso alle stesse, in particolare tramite
l’attività di promozione e organizzazione di manifestazioni e festival, l’alfabetizzazione
cinematografica;
∙ promuovere nuove forme di distribuzione per favorire l’emergere di nuovi modelli di
business.
MISURE FINANZIABILI
Sostegno a misure orientate all’attuazione delle priorità indicate:
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10. Un cervello che non fugge, cresce. Europa Creativa
SEZIONE TRANSETTORIALE
(per tutti i settori culturali e creativi)
· strumento di garanzia finanziaria a favore dei piccoli operatori dei settori culturali e creativi,
gestito dal Fondo europeo per gli investimenti e mirato a:
∙ facilitare l’accesso ai finanziamenti da parte delle PMI e delle organizzazioni di micro,
piccole e medie dimensioni, fornendo garanzie agli intermediari finanziari nazionali. In
particolare, potranno essere garantiti prestiti per investimenti in immobilizzazioni materiali
e immateriali, trasferimenti di imprese e capitale di esercizio;
∙ migliorare le capacità e le competenze degli intermediari finanziari per valutare il profilo di
rischio associato al finanziamento di progetti nei settori culturali e creativi.
Lo Strumento di garanzia è operativo dal 2016. Non possono beneficiarne i Paesi candidati e
potenziali candidati e i Paesi della politica europea di vicinato.
· cooperazione politica transnazionale
Sostegno a misure volte a promuovere lo sviluppo delle politiche, l’innovazione, l’audience
development e nuovi modelli di business nei settori culturali e creativi:
∙ scambio transnazionale di esperienze e know-how su nuovi modelli di business e di
gestione, attività di peer-learning;
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
∙ creazione di reti tra operatori culturali e responsabili delle politiche inerenti lo sviluppo dei
settori culturali e creativi, incluso la creazione di reti digitali;
∙ raccolta di dati, studi, analisi del mercato del lavoro e del fabbisogno in termini di
competenze, analisi delle politiche culturali a livello europeo e nazionale, indagini
statistiche e valutazioni, incluse quelle dell’impatto del programma;
∙ partecipazione dell’UE all’Osservatorio europeo dell’audiovisivo, per favorire la raccolta e
l’analisi di dati nel settore audiovisivo;
∙ sperimentazione di nuovi approcci di business trans-settoriali per il finanziamento, la
distribuzione e la capitalizzazione delle opere creative;
∙ conferenze, seminari e promozione del dialogo politico, in particolare nel campo
dell’alfabetizzazione culturale e mediatica e digitale;
∙ sostegno ai Punti di contatto nazionali Europa Creativa.
Beneficiari
Organismi pubblici e privati, istituzioni, associazioni, imprese, incluse le micro e le PMI attive
nei settori culturali e creativi.
Il programma è aperto a operatori stabiliti nei seguenti Paesi: Stati UE, Paesi EFTA/SEE,
Paesi in via di adesione, Paesi candidati e potenziali candidati, Svizzera e Paesi della politica
europea di vicinato.
Modalità e procedura
Per l’attuazione del programma, la Commissione UE adotta programmi di lavoro annuali
per i due sottoprogrammi e la sezione trans-settoriale che stabiliscono le azioni da finanziare,
l’entità delle risorse disponibili, un calendario indicativo e le modalità per l’attuazione delle
azioni. Sulla base dei programmi di lavoro vengono poi pubblicati, a seconda dell’azione,
inviti a presentare proposte di progetto (call for proposals) e bandi di gara d’appalto (call for
tenders).
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11.
Obiettivo
Il programma intende contribuire alla comprensione dell’UE e a promuovere la cittadinanza
europea. In particolare, i suoi obiettivi specifici sono:
· sensibilizzare alla memoria, alla storia, ai valori comuni e alle finalità dell’UE, stimolando il
dibattito, la riflessione e la creazione di reti;
· incoraggiare la partecipazione democratica e civica dei cittadini a livello dell’Unione,
permettendo loro di comprendere meglio il processo di elaborazione delle politiche dell’UE
e creando condizioni propizie all’impegno sociale e interculturale nonché al volontariato a
livello europeo.
Azioni
ASSE 1: MEMORIA EUROPEA
Finanzia attività di riflessione sulla diversità culturale e sui valori comuni europei. Possono
essere sostenute iniziative di riflessione sulle origini dei regimi totalitari nella storia europea
moderna, di commemorazione delle vittime, nonché attività incentrate su altri momenti
salienti della recente storia europea. In particolare, si intende dare priorità ad azioni,
soprattutto dirette alle giovani generazioni, che promuovono la tolleranza, la comprensione
reciproca, il dialogo interculturale e la riconciliazione quali strumenti per superare il passato e
costruire il futuro.
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11. Le sfide di tutti i giorni. Europa per i cittadini
Azioni finanziabili
A livello transnazionale o con una dimensione europea:
Beneficiari
Organismi che promuovono la cittadinanza e l’integrazione europee, in particolare: enti
e organizzazioni locali e regionali, comitati di gemellaggio, centri di ricerca sulle politiche
pubbliche europee, organizzazioni della società civile (incluse le associazioni di reduci),
organizzazioni per la cultura, la gioventù, l’istruzione e la ricerca.
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
Questi soggetti devono essere stabiliti in uno dei seguenti Paesi: Stati UE, Paesi EFTA/SEE,
Paesi in via di adesione, Paesi candidati e potenziali candidati.
Modalità e procedura
Per l’attuazione del programma la Commissione UE adotta programmi di lavoro annuali
che stabiliscono le azioni da finanziare, le risorse disponibili, un calendario indicativo
e le modalità per l’attuazione delle azioni. Sulla base dei programmi di lavoro vengono
poi pubblicati, a seconda dell’azione, inviti a presentare proposte (call for proposals) per
sovvenzioni a progetti o a organizzazioni e bandi di gara d’appalto (call for tenders).
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12.
Obiettivo
Il Fondo intende contribuire alla gestione efficace dei flussi migratori nell’UE e all’attuazione,
al rafforzamento e allo sviluppo della politica comune di asilo, di protezione sussidiaria e
temporanea, nonché della politica comune dell’immigrazione.
Azioni
Il Fondo interviene su tutti gli aspetti delle politiche migratorie, compresi l’asilo, la
migrazione legale, l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi in soggiorno regolare nell’UE e il
rimpatrio di quelli che soggiornano irregolarmente.
Fornisce sostegno alle seguenti tipologie di azioni:
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12. L’Europa dove nessuno resta escluso. Fondo asilo, migrazione e integrazione
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
rimpatrio e alla riammissione effettiva nei Paesi di origine e di transito” e dirette ai seguenti
gruppi target:
∙ cittadini di Paesi terzi che non hanno ancora ricevuto risposta negativa alla domanda di
soggiorno o di soggiorno di lungo periodo e/o di protezione internazionale riconosciuta
loro in uno Stato membro, e che possono scegliere di avvalersi del rimpatrio volontario;
∙ cittadini di Paesi terzi beneficiari di diritto di soggiorno, di soggiorno di lungo periodo e/o
di protezione internazionale o temporanea in uno Stato membro e che scelgono di avvalersi
del rimpatrio volontario;
∙ cittadini di Paesi terzi che sono presenti in uno Stato membro e non soddisfano o non
soddisfano più le condizioni di ingresso e/o soggiorno in uno Stato membro.
Le azioni consistono in:
∙ misure di accompagnamento delle procedure di rimpatrio;
∙ misure di rimpatrio;
∙ azioni di sviluppo delle capacità e di promozione e rafforzamento della cooperazione
operativa tra i servizi di rimpatrio e altre autorità coinvolte.
Azioni specifiche degli Stati membri
Oltre alle azioni di cui sopra gli Stati membri possono ricevere risorse aggiuntive per la
realizzazione di azioni che rispondono a priorità specifiche stabilite a livello UE:
∙ istituzione e sviluppo di centri di transito e trattamento per rifugiati, per sostenere le
operazioni di reinsediamento in cooperazione con l’UNHCR;
∙ nuovi approcci, in cooperazione con l’UNHCR, per l’accesso all’iter di asilo nei
principali Paesi di transito, ad esempio programmi di protezione per gruppi particolari ed
elaborazione di procedure specifiche di esame domande di asilo;
∙ iniziative congiunte nel settore dell’integrazione (valutazioni comparate inter pares
o verifica di moduli europei riguardanti, ad esempio, l’acquisizione di competenze
linguistiche o l’organizzazione di programmi introduttivi), allo scopo di migliorare il
coordinamento delle politiche tra gli Stati membri, le regioni e le autorità locali;
∙ iniziative congiunte per definire e attuare nuovi approcci in merito alle procedure iniziali e
ai livelli di protezione dei minori non accompagnati;
∙ operazioni congiunte di rimpatrio, comprese azioni sull’attuazione degli accordi di
riammissione conclusi dall’UE;
∙ progetti congiunti di reinserimento nei Paesi di origine mirati a un rimpatrio sostenibile
e azioni congiunte per rafforzare le capacità dei Paesi terzi di attuare gli accordi UE di
riammissione;
∙ iniziative congiunte dirette al ricongiungimento del nucleo familiare e al reinserimento di
minori non accompagnati nei Paesi terzi di origine;
89
12. L’Europa dove nessuno resta escluso. Fondo asilo, migrazione e integrazione
AZIONI DELL’UE
Sostegno ad azioni transnazionali o di particolare interesse per l’UE che perseguono gli
obiettivi del programma:
· rafforzamento della cooperazione tra gli Stati dell’Unione nell’attuazione della normativa UE
e nella condivisione di buone pratiche in materia di asilo – in particolare il reinsediamento e
il trasferimento dei richiedenti e/o beneficiari di protezione internazionale da uno Stato UE
a un altro, la migrazione legale, l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi e il rimpatrio –;
· realizzazione di reti di cooperazione transnazionale e progetti pilota basati su partenariati tra
organismi stabiliti in almeno due Stati membri, per incoraggiare l’innovazione e agevolare lo
scambio di esperienze e di buone pratiche;
· studi e ricerche per individuare nuove forme di cooperazione a livello UE in materia di asilo,
immigrazione, integrazione e rimpatrio e sulla normativa europea, diffusione e scambio
di informazioni sulle migliori pratiche e su tutti gli altri aspetti delle politiche di asilo,
immigrazione, integrazione e rimpatrio, compresa la comunicazione istituzionale delle
priorità politiche dell’UE;
· sviluppo e applicazione negli Stati membri di strumenti statistici, metodi e indicatori
comuni per misurare gli sviluppi in materia di asilo, migrazione legale, integrazione e
rimpatrio;
· misure preparatorie, di monitoraggio, di supporto amministrativo e tecnico e sviluppo di un
meccanismo di valutazione necessari per attuare le politiche di asilo e immigrazione;
· cooperazione con i Paesi terzi sulla base dell’approccio globale dell’Unione in materia di
migrazione e mobilità, in particolare ai fini dell’attuazione degli accordi di riammissione, dei
partenariati per la mobilità e dei programmi di protezione regionale;
· misure e campagne d’informazione, condotte nei Paesi terzi, per sensibilizzare sulle modalità
d’immigrazione legale e sui rischi dell’immigrazione clandestina.
ASSISTENZA EMERGENZIALE
Sostegno ad azioni che consentono di reagire tempestivamente a situazioni di emergenza quali
quelle risultanti:
· da forti pressioni migratorie su uno o più Stati membri per un afflusso massiccio di cittadini
di Paesi terzi che sottopone a sollecitazioni le capacità di accoglienza e trattenimento,
nonché i sistemi e le procedure di asilo dei Paesi coinvolti;
· dall’attuazione di meccanismi di protezione temporanea;
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
· da forti pressioni migratorie su Paesi terzi in cui i rifugiati rimangono bloccati a seguito di
eventi come capovolgimenti politici o conflitti.
Modalità e procedura
Il Fondo viene attuato principalmente nel quadro di una gestione condivisa fra gli Stati
membri e la Commissione UE: l’85% delle risorse del Fondo è destinato alle Azioni a livello
nazionale ed è erogato tramite i programmi nazionali degli Stati membri, documenti strategici
pluriennali elaborati, attuati e monitorati dalle Autorità competenti degli Stati membri e
approvati dalla Commissione stessa.
La parte restante delle risorse è invece gestita direttamente dalla Commissione UE, che a
tal fine adotta programmi di lavoro annuali per finanziare le Azioni dell’UE e l’Assistenza
emergenziale agli Stati membri.
Tutti gli Stati UE sono beneficiari del Fondo ad esclusione della Danimarca che ha
espressamente deciso di non partecipare.
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92
13.
Uno spazio
di giustizia europeo.
Giustizia 2014-2020
Obiettivo
Il programma intende contribuire all’ulteriore sviluppo di uno spazio europeo di giustizia
attraverso la promozione della cooperazione giudiziaria in materia civile e penale.
Azioni
Settori d’intervento:
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13. Uno spazio di giustizia europeo. Giustizia 2014-2020
Azioni finanziabili
· attività di analisi; elaborazione di metodologie, di indicatori o criteri di riferimento comuni;
studi, ricerche e indagini; valutazioni e valutazioni d’impatto; elaborazione e pubblicazione
di guide, relazioni e materiale didattico; conferenze, seminari, riunioni di esperti;
· attività di formazione per magistrati e operatori della giustizia, come scambi di personale,
convegni, seminari, eventi di formazione per formatori, attività di formazione linguistica
sulla terminologia giuridica, sviluppo di moduli di formazione online o di altro tipo;
· attività di apprendimento reciproco, cooperazione, sensibilizzazione e divulgazione,
quali individuazione e scambio di buone prassi, di approcci ed esperienze innovativi;
organizzazione di valutazioni peer review; organizzazione di conferenze e seminari;
organizzazione di campagne d’informazione, inclusa la comunicazione istituzionale delle
priorità politiche dell’UE correlate agli obiettivi del programma; raccolta e pubblicazione
di materiali informativi sul programma; sviluppo, gestione e aggiornamento di sistemi e
strumenti che utilizzano le Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC),
compreso l’ulteriore sviluppo del portale europeo della giustizia elettronica quale strumento
per migliorare l’accesso dei cittadini alla giustizia;
· sostegno ai principali attori le cui attività contribuiscono agli obiettivi del programma, come
gli Stati membri nella fase di attuazione delle norme e delle politiche dell’UE; sostegno alle
reti di livello europeo, anche nel campo della formazione giudiziaria; sostegno al networking
a livello europeo tra enti e organismi specializzati, nonché tra autorità nazionali, regionali e
locali e ONG.
Beneficiari
· Enti e organismi pertinenti, pubblici e privati, stabiliti nei seguenti Paesi: Stati UE (escluso
Danimarca e Regno Unito in quanto unici Paesi UE che hanno deciso di non partecipare al
programma “Giustizia”), Paesi EFTA/SEE, Paesi in via di adesione, Paesi candidati effettivi e
potenziali.
· Enti/organismi stabiliti in Paesi terzi, in particolare nei Paesi della politica europea di
vicinato, possono partecipare a loro spese alle azioni del programma, qualora ciò sia utile alla
realizzazione di tali azioni.
· Enti e organismi a scopo di lucro possono partecipare al programma unicamente in
associazione con organismi pubblici o senza scopo di lucro.
Il programma è aperto anche a organizzazioni internazionali attive nei settori coperti dal
programma, quali ad esempio il Consiglio d’Europa e l’ONU.
Modalità e procedura
Per l’attuazione del programma la Commissione UE adotta programmi di lavoro annuali che
stabiliscono le azioni da finanziare, i criteri di ammissibilità e selezione delle proposte, l’entità delle
risorse disponibili. Sulla base dei programmi di lavoro vengono poi pubblicati, a seconda dell’azione,
inviti a presentare proposte di progetto (call for proposals) e bandi di gara d’appalto (call for tenders).
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
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14.
Un'Europa inclusiva:
l'Unione si allarga.
IPA II: Strumento di Assistenza
alla Preadesione
Si tratta dello strumento con il quale l’UE sostiene le riforme nei paesi a cui è diretta
la politica di allargamento dell’Unione stessa. I fondi servono a potenziare le capacità
economiche dei paesi interessati nel corso del processo di adesione.
Obiettivo
Per ogni Paese beneficiario, nel rispetto delle sue specifiche esigenze e del suo specifico
programma di allargamento, il programma persegue i seguenti obiettivi:
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14. Un'Europa inclusiva: l'Unione si allarga. IPA II: Strumento di Assistenza alla Preadesione
Azioni
L’assistenza del programma riguarderà principalmente i seguenti settori:
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
PRIORITÀ TEMATICHE
· rispetto del principio di una buona amministrazione pubblica e di una governance
economica;
· garanzia e promozione del corretto funzionamento delle istituzioni, necessario per assicurare
lo stato di diritto;
· potenziamento delle capacità delle Organizzazioni della società civile (OSC) e delle parti
sociali, comprese le associazioni professionali, a favore dei Paesi beneficiari e la promozione
del collegamento in rete a tutti i livelli tra le organizzazioni stabilite nell’UE e quelle dei
Paesi beneficiari, consentendo loro di avviare un dialogo efficace con attori pubblici e
privati;
· investimento nell’istruzione, nelle competenze e nell’apprendimento permanente;
· promozione dell’occupazione e sostegno alla mobilità dei lavoratori;
· promozione dell’inclusione sociale e lotta contro la povertà;
· promozione di sistemi di trasporti sostenibili ed eliminazione delle strozzature nelle
principali infrastrutture di rete;
· miglioramento del settore privato e della competitività delle imprese in quanto principali
motori della crescita, della creazione di posti di lavoro e della coesione – la priorità: progetti
che migliorano il contesto imprenditoriale –;
· rafforzamento della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione, in particolare
migliorando le infrastrutture di ricerca, promuovendo un contesto favorevole e
incoraggiando la messa in rete e la collaborazione;
· sostegno alla sicurezza dell’approvvigionamento alimentare e al mantenimento di sistemi
agricoli diversificati e sostenibili nelle comunità rurali attive e nello spazio rurale;
· incremento della capacità del settore agroalimentare di far fronte alla concorrenza e alle forze
di mercato nonché di allinearsi gradualmente alle norme e agli standard UE, perseguendo al
contempo obiettivi economici, sociali e ambientali in uno sviluppo territoriale equilibrato
delle zone rurali;
· protezione e miglioramento della qualità dell’ambiente e sostegno alla riduzione delle
emissioni di gas a effetto serra, al potenziamento delle capacità di resilienza ai cambiamenti
climatici; promozione della governance e delle informazioni relative all’azione per il clima;
· promozione di misure per la riconciliazione, la costruzione della pace.
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14. Un'Europa inclusiva: l'Unione si allarga. IPA II: Strumento di Assistenza alla Preadesione
Beneficiari
Variabili a seconda delle azioni; saranno specificati, di volta in volta, nei bandi.
Modalità e procedura
Sulla base del regolamento che istituisce il programma, la Commissione, in partenariato con i
Paesi beneficiari, elabora dei documenti di strategia, che sono documenti di programmazione
indicativa, nazionali o plurinazionali, che definiscono le priorità d’azione per la realizzazione
degli obiettivi del programma e l’assegnazione indicativa dei fondi per anno e per settore.
Per l’attuazione dei documenti di strategia vengono poi adottati i programmi d’azione
annuali/pluriennali che riguardano un solo paese (nazionali) o più paesi (regionali), nonché
i programmi di cooperazione transfrontaliera, che dettagliano le misure da realizzare, il
budget ad esse assegnato, gli strumenti per realizzarle (in particolare gare d’appalto e inviti a
presentare proposte) e il calendario indicativo della loro pubblicazione e scadenza.
· sovvenzioni;
· appalti pubblici di servizi, forniture o lavori;
· sostegno al bilancio generale o settoriale;
· contributo ai fondi fiduciari istituiti dalla Commissione (ex articolo 187 del regolamento
UE, Euratom n. 966/2012);
100
I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
· accordi triangolari con cui l’UE coordina con paesi terzi la sua assistenza a un paese o una
regione partner;
· misure di cooperazione amministrativa quali i gemellaggi tra istituzioni pubbliche, enti
locali, enti pubblici nazionali o soggetti di diritto privato a cui sono affidati compiti di
servizio pubblico di uno Stato membro e quelli di un paese o di una regione partner, nonché
misure di cooperazione che coinvolgono esperti del settore pubblico distaccati dagli Stati
membri e dai rispettivi enti regionali e locali;
· contributi alle spese necessarie per istituire e gestire un partenariato pubblico-privato;
· programmi di sostegno alle politiche settoriali, grazie ai quali l’UE fornisce sostegno al
programma settoriale del paese partner;
· contributi alla partecipazione dei paesi IPA ai programmi e alle agenzie dell’UE;
· abbuoni di interesse;
· finanziamento tramite sovvenzioni alle agenzie UE.
In situazioni debitamente giustificate e al fine di assicurare la coerenza e l’efficacia dei
finanziamenti oppure per promuovere la cooperazione regionale, la Commissione può
decidere di estendere l’ammissibilità dei programmi e delle misure a paesi, territori e regioni
non altrimenti ammissibili.
101
102
15.
Il programma LIFE finanzia progetti che contribuiscono allo sviluppo e all’attuazione della
politica e del diritto in materia ambientale.
Obiettivo
· contribuire al passaggio a un’economia efficiente in termini di risorse, con minori
emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici, contribuire alla protezione e al
miglioramento della qualità dell’ambiente e all’interruzione e all’inversione del processo di
perdita di biodiversità, compresi il sostegno alla rete Natura 2000 e il contrasto al degrado
degli ecosistemi;
· migliorare lo sviluppo, l’attuazione e l’applicazione della politica e della legislazione
ambientale e climatica dell’UE e catalizzare e promuovere l’integrazione e la diffusione
degli obiettivi ambientali e climatici nelle altre politiche dell’UE e nella pratica nei settori
pubblico e privato, anche attraverso l’aumento della loro capacità;
· sostenere maggiormente la governance a tutti i livelli in materia di ambiente e di clima,
compresa una maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali;
· sostenere l’attuazione del Settimo programma d’azione per l’ambiente (7° EAP).
Azioni
Gli obiettivi generali di LIFE sono perseguiti attraverso due sottoprogrammi.
AMBIENTE
Settori di azione prioritari
103
15. La sfida del nostro tempo. LIFE: Programma per l’ambiente e azioni per il clima
PRIORITÀ TEMATICHE
Attività per la realizzazione degli obiettivi specifici fissati nella Tabella di marcia verso
un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse e nel 7° EAP e nei seguenti settori:
104
I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
Natura e biodiversità
OBIETTIVI SPECIFICI
· contribuire allo sviluppo e all’attuazione della politica e della legislazione dell’UE in materia
di natura e di biodiversità, compresa la Strategia dell’Unione per la biodiversità fino al 2020,
la direttiva 92/43/CEE e la direttiva 2009/147/CE, in particolare attraverso l’applicazione,
lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci, buone pratiche e soluzioni;
· sostenere l’ulteriore sviluppo, l’attuazione e la gestione della rete Natura 2000 istituita
dall’articolo 3 della direttiva 92/43/CEE, con particolare riguardo all’applicazione, allo
sviluppo, alla sperimentazione e alla dimostrazione degli approcci integrati per l’attuazione
del quadro di azione prioritaria elaborati a norma di detta direttiva;
· migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, l’attuazione, la stima, il monitoraggio e
la valutazione della politica e della legislazione ambientale dell’UE in materia di natura e
biodiversità, e per la valutazione e il monitoraggio dei fattori, delle pressioni e delle risposte
che esercitano un impatto sulla natura e sulla biodiversità all’interno e all’esterno dell’UE.
PRIORITÀ TEMATICHE
· natura
∙ attività volte a migliorare lo stato di conservazione degli habitat e delle specie, di interesse
per l’UE;
105
15. La sfida del nostro tempo. LIFE: Programma per l’ambiente e azioni per il clima
PRIORITÀ TEMATICHE
· campagne di informazione, comunicazione e sensibilizzazione in linea con le priorità del 7°
EAP;
· attività a sostegno di un processo di controllo efficace e di misure di promozione della
conformità in relazione alla legislazione ambientale UE, nonché attività a sostegno di sistemi
e strumenti di informazione relativi all’attuazione della legislazione ambientale UE.
106
I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
107
15. La sfida del nostro tempo. LIFE: Programma per l’ambiente e azioni per il clima
Beneficiari
Enti pubblici e privati dei Paesi UE e delle seguenti categorie di Paesi:
· Paesi dell’Associazione europea di libero scambio (EFTA) e dello Spazio economico europeo
(SEE);
· candidati, potenziali candidati e Paesi in via di adesione;
· Paesi ai quali si applica la politica europea di vicinato;
· Paesi membri dell’Agenzia europea per l’ambiente.
Le modalità di partecipazione di questi Paesi sono conformi alle condizioni stabilite
negli accordi bilaterali/multilaterali che fissano i principi di partecipazione di tali Paesi ai
programmi dell’UE.
Entità Contributo
Il contributo massimo per i progetti sarà del 60% dei costi ammissibili di progetto per il
periodo 2014-2017 e del 55% dei costi ammissibili per il triennio 2018-2020, ad eccezione
dei progetti di buone pratiche.
Eccezioni:
Modalità e procedura
Per l’attuazione del programma la Commissione adotta programmi di lavoro pluriennali (il
primo per gli anni 2014-2017, il secondo, 2018-2020) che stabiliscono: la ripartizione dei
108
I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
fondi tra ciascun settore prioritario e tra le diverse tipologie di finanziamento nell’ambito
di ciascun sottoprogramma; i temi dei progetti sulle diverse priorità tematiche; i risultati,
gli indicatori e gli obiettivi per ciascun settore prioritario e ciascuna tipologia di progetti;
la metodologia tecnica e i criteri per la selezione dei progetti e i criteri di assegnazione delle
sovvenzioni e i calendari indicativi di pubblicazione degli inviti a presentare proposte e delle
richieste di sovvenzioni.
Le sovvenzioni per azioni erogate dal programma possono finanziare diverse categorie di
azioni.
Progetti:
· progetti pilota: progetti che applicano una tecnica o un metodo che non è mai stato
applicato e sperimentato prima o altrove e che offrono potenziali vantaggi ambientali o
climatici rispetto alle attuali migliori pratiche e che possono essere applicati successivamente
su scala più ampia in situazioni analoghe;
· progetti dimostrativi: progetti che mettono in pratica, sperimentano, valutano e diffondono
azioni, metodologie o approcci nuovi o sconosciuti nel contesto specifico del progetto e che
potrebbero essere applicati altrove in circostanze analoghe;
· progetti di buone pratiche: progetti che applicano tecniche, metodi e approcci adeguati,
efficaci sotto il profilo economico e all’avanguardia, tenendo conto del contesto specifico del
progetto;
· progetti integrati: progetti finalizzati ad attuare su una vasta scala territoriale, (regionale,
multi-regionale, nazionale o transnazionale) piani o strategie ambientali o climatici previsti
dalla legislazione UE in materia ambientale o climatica, sviluppati sulla base di altri atti UE
o elaborati dalle autorità degli Stati membri principalmente nei settori della natura (inclusa,
la gestione della rete Natura 2000), dell’acqua, dei rifiuti, dell’aria, della mitigazione
dei cambiamenti climatici e dell’adattamento ai medesimi, garantendo nel contempo la
partecipazione delle parti interessate e promuovendo il coordinamento e la mobilitazione di
almeno un’altra fonte di finanziamento (UE, nazionale o privata) pertinente;
· progetti di assistenza tecnica: progetti che forniscono, mediante sovvenzioni per azioni, un
sostegno finanziario per aiutare i richiedenti a elaborare progetti integrati e, in particolare,
per garantire che tali progetti siano conformi alle tempistiche e ai requisiti tecnici e finanziari
del programma LIFE in coordinamento con: FSE, FESR, FEASR FEAMP e Fondo di
coesione;
· progetti di rafforzamento delle capacità: progetti che forniscono, mediante sovvenzioni
per azioni, un sostegno finanziario alle attività necessarie per rafforzare la capacità degli
Stati membri, compresi i punti di contatto LIFE nazionali/regionali, al fine di permettere
loro di partecipare in maniera più efficace al programma LIFE; questa tipologia di progetti
è ammissibile solo per alcune categorie di Paesi: durante il primo programma di lavoro
pluriennale possono presentare un progetto di questo tipo – uno solo per Stato –: la Croazia,
i Paesi in cui il PIL pro capite 2012 è inferiore al 90% della media UE e quelli nei quali il
livello medio di assorbimento delle risorse di LIFE+ negli anni 2010, 2011 e 2012 è stato
inferiore al 70%;
109
15. La sfida del nostro tempo. LIFE: Programma per l’ambiente e azioni per il clima
Sovvenzioni di funzionamento
Sono destinate a coprire alcune spese amministrative e operative di organizzazioni senza scopo
di lucro che perseguono finalità di interesse generale europeo, che sono attive principalmente
nel settore dell’ambiente e/o dell’azione per il clima e sono coinvolte nello sviluppo,
nell’attuazione e nell’applicazione della politica e della legislazione UE.
Durante l’intera durata del programma saranno garantiti almeno tre progetti integrati
pero ogni Stato membro: l’obiettivo è di garantire l’equilibrio geografico per questo tipo di
progetti.
110
I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
111
112
16.
Migliorare la sicurezza
dei cittadini europei.
Un'Europa
che risponde unita.
Meccanismo Unionale
di protezione civile
Strumento teso a rafforzare la cooperazione tra l’Unione e gli Stati membri e a facilitare
il coordinamento nel settore della protezione civile per migliorare l’efficacia dei sistemi di
prevenzione, preparazione e risposta alle catastrofi naturali e provocate dall’uomo.
Obiettivo
Garantire la protezione delle persone, dell’ambiente e dei beni, compreso il patrimonio
culturale, da ogni tipo di catastrofe, naturale o provocata dall’uomo, inclusi atti di terrorismo,
catastrofi tecnologiche, radiologiche o ambientali, inquinamento marino e emergenze
sanitarie gravi che si verificano all’interno e al di fuori dell’Unione.
OBIETTIVI SPECIFICI
· conseguire un livello elevato di protezione contro le catastrofi prevenendone o riducendone
gli effetti potenziali, promuovendo una cultura di prevenzione e migliorando la cooperazione
tra la protezione civile e gli altri servizi competenti;
· migliorare la preparazione a livello di Stato membro e dell’UE in risposta alle catastrofi;
· facilitare una risposta rapida e efficace in caso di catastrofi in atto o imminenti;
· rafforzare la consapevolezza e la preparazione dei cittadini nei confronti delle catastrofi.
113
16. Migliorare la sicurezza dei cittadini europei. Un'Europa che risponde unita. Meccanismo Unionale di protezione civile
Azioni
Sono ammesse a beneficiare del cofinanziamento del programma le seguenti categorie.
114
I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
· facilitare il coordinamento del pre-posizionamento, da parte degli Stati membri, dei mezzi di
risposta alle catastrofi all’interno dell’UE;
· supportare la prestazione di consulenza su misure di prevenzione e preparazione attraverso
l’invio di una squadra di esperti sul posto, su richiesta di uno Stato membro, di un paese
terzo, dell’ONU o delle sue Agenzie.
Beneficiari
Persone giuridiche, di diritto pubblico o privato.
Modalità e procedura
L’assistenza finanziaria può assumere forme di sovvenzioni, rimborsi spese, contratti di appalto
pubblico o contributi a fondi fiduciari.
115
16. Migliorare la sicurezza dei cittadini europei. Un'Europa che risponde unita. Meccanismo Unionale di protezione civile
116
117
118
17.
Obiettivo
L’obiettivo generale del programma è costruire un’economia basata sulle conoscenze e
sull’innovazione nell’Unione, favorendo allo stesso tempo lo sviluppo sostenibile. Horizon
2020 contribuisce all’attuazione della strategia Europa 2020, in particolare della sua Iniziativa
“L’Unione dell’innovazione”, nonché al conseguimento di uno Spazio europeo per la ricerca.
Azioni
Il programma è strutturato attorno a tre priorità strategiche:
ECCELLENZA SCIENTIFICA
Questa priorità è orientata ad accrescere l’eccellenza del substrato di conoscenze scientifiche
dell’UE per assicurare la competitività dell’Europa sul lungo termine. Sosterrà le idee migliori,
svilupperà i talenti sul territorio dell’UE e farà dell’Europa un luogo attraente per i migliori
ricercatori del mondo, perseguendo i seguenti obiettivi specifici:
· sostegno alla ricerca di frontiera mediante il Consiglio europeo della ricerca (CER);
· sostegno alle Tecnologie emergenti e future (TEF) promuovendo la ricerca collaborativa in
nuovi e promettenti campi di ricerca e di innovazione;
· rafforzamento delle competenze, della formazione e dello sviluppo della carriera dei
ricercatori attraverso le Azioni Marie Curie;
· consolidamento delle infrastrutture di ricerca europee promuovendo sia potenziale
innovativo che capitale umano e migliorando la politica europea pertinente e la cooperazione
internazionale.
119
17. Gli investimenti per l’Europa di domani. HORIZON 2020: Programma quadro ricerca ed innovazione
LEADERSHIP INDUSTRIALE
Questa priorità intende fare dell’Europa un luogo più attraente per investire nella ricerca e
nell’innovazione – inclusa l’eco-innovazione –. Per creare grandi investimenti in tecnologie
industriali essenziali, incentivare il potenziale di crescita delle aziende europee fornendo loro
livelli adeguati di finanziamento e aiutare le PMI innovative a divenire imprese di importanza
mondiale. Gli obiettivi specifici si configurano nel:
· azioni dirette non nucleari del Centro comune di ricerca (CCR) che contribuiranno
all’obiettivo generale e alle priorità di Horizon 2020 fornendo un sostegno scientifico e
tecnico integrato all’elaborazione delle politiche dell’UE;
· l’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (IET) avrà un ruolo importante nel
combinare la ricerca, l’istruzione e l’innovazione eccellenti per integrare il triangolo della
conoscenza. Opererà per mezzo delle Comunità della Conoscenza e dell’Innovazione (CCI)
nei settori delle sfide sociali di fondamentale importanza per il futuro dell’Europa. Garantirà
inoltre la condivisione delle esperienze al di fuori delle CCI grazie a una diffusione mirata e
a misure di scambio delle conoscenze.
120
I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
Beneficiari
Qualsiasi persona giuridica stabilita in uno Stato UE o in un Paese associato può partecipare
ad un’azione indiretta purché soddisfi le condizioni minime di partecipazione. Sono
ammissibili anche le organizzazioni internazionali.
Ad una azione devono partecipare almeno 3 persone giuridiche indipendenti stabilite in uno
Stato UE o in un Paese associato diversi.
121
122
18.
Cooperazione bilaterale.
L'Europa che crede
nel dialogo.
PI: Strumento di partenariato
Lo strumento europeo di partenariato per la cooperazione con i paesi terzi al fine di far
progredire e promuovere gli interessi dell’UE e reciproci. Questo nuovo strumento, attivo dal
2014 al 2020, subentra al programma ICI, attivo fino al 2013.
Possono essere ammissibili alla cooperazione tramite questo strumento tutti i paesi terzi, le
regioni e i territori, con particolare attenzione per i paesi con i quali l’UE ha un interesse
strategico a promuovere legami, specie i paesi sviluppati e in via di sviluppo che svolgono un
ruolo sempre più importante in ambiti quali la politica estera, l’economia e il commercio
internazionali, nonché nei consessi multilaterali e nella governance mondiale e nell’affrontare
sfide di portata planetaria, o nei quali l’Unione ha altri interessi significativi.
Obiettivo
Sostiene misure che rispondono in modo efficace e flessibile agli obiettivi scaturiti dalle
relazioni bilaterali, regionali o multilaterali dell’UE con i paesi terzi; affrontare questioni
di portata planetaria e assicurare un seguito adeguato delle decisioni adottate a livello
multilaterale.
Azioni
Le misure da finanziare fanno riferimento a differenti obiettivi.
123
18. Cooperazione bilaterale. L'Europa che crede nel dialogo. PI: Strumento di partenariato
PRIORITÀ TEMATICHE
Sostenere le strategie di partenariato per la cooperazione bilaterale, regionale e interregionale
dell’Unione, promuovendo i dialoghi politici e sviluppando approcci e risposte collettivi alle
sfide di portata planetaria:
· incoraggiare gli sforzi dei paesi partner volti a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, in
particolare promuovendo e sostenendo norme regolamentari e di prestazione adeguate;
· incoraggiare l’ecologizzazione della produzione e degli scambi;
· sviluppare la cooperazione energetica;
· promuovere fonti di energia rinnovabili e sostenibili.
· rafforzare il dialogo politico e la cooperazione con i pertinenti paesi terzi, tenendo conto di
tutti i settori che rientrano nell’ambito di applicazione di Europa 2020;
· promuovere le politiche interne dell’UE con i principali paesi partner e sostenere la
convergenza normativa in materia.
124
I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
PRIORITÀ TEMATICHE
Facilitare e sostenere le relazioni economiche e commerciali con i paesi partner:
· promuovere un contesto sicuro per investimenti e imprese, incluse la protezione dei diritti
di proprietà intellettuale, la lotta contro le barriere all’accesso al mercato, una cooperazione
normativa rafforzata, e promuovere opportunità per i beni e servizi dell’UE, soprattutto in
settori nei quali l’UE gode di un vantaggio concorrenziale, nonché standard internazionali;
· sostenere la negoziazione, l’attuazione e l’applicazione degli accordi in materia di scambi e
investimenti nei quali l’UE è una parte.
PRIORITÀ TEMATICHE
· rafforzamento della cooperazione nell’istruzione superiore: accrescere la mobilità degli
studenti e del personale universitario, con l’obiettivo di creare partenariati volti a migliorare
la qualità dell’istruzione superiore e diplomi comuni con conseguente riconoscimento
accademico (Erasmus +).
· promuovere una conoscenza diffusa e una maggiore visibilità all’Unione: promuovere i valori
e gli interessi dell’UE nei paesi partner rafforzando la diplomazia pubblica e le attività di
sensibilizzazione a sostegno degli obiettivi dello strumento.
Le priorità tematiche possono essere riviste dalla Commissione (in particolare potranno
esserlo a seguito della revisione intermedia del programma, che sarà effettuata entro il 31
marzo 2018).
Nel caso di ricorso a una di tali tipologie, la cooperazione tra l’UE e i suoi partner può
assumere le seguenti forme:
· accordi triangolari con cui l’UE coordina con paesi terzi la sua assistenza a un paese/una
regione partner,
· misure di cooperazione amministrativa quali i gemellaggi tra istituzioni pubbliche, enti
locali, enti pubblici nazionali o soggetti di diritto privato cui sono affidati compiti di servizio
pubblico di uno Stato membro e quelli di un paese o di una regione partner, nonché misure
125
18. Cooperazione bilaterale. L'Europa che crede nel dialogo. PI: Strumento di partenariato
di cooperazione che coinvolgono esperti del settore pubblico distaccati dagli Stati membri e
dai rispettivi enti regionali e locali;
· contributi alle spese necessarie per istituire e gestire un partenariato pubblico-privato;
· programmi di sostegno alle politiche settoriali, tramite i quali l’UE fornisce sostegno al
programma settoriale del paese partner;
· abbuoni di interesse;
· finanziamenti tramite sovvenzioni alle agenzie dell’Unione.
Modalità e procedura
Per l’attuazione di questo strumento la Commissione adotta dei Programmi indicativi
pluriennali (PIP), per i diversi Paesi/regioni, che illustrano gli interessi strategici e/o reciproci
e le priorità dell’UE, i suoi obiettivi specifici e i risultati previsti e che stabiliscono i settori
prioritari selezionati per il finanziamento e definiscono le assegnazioni finanziarie indicative
(totali, per settore e per paese/gruppo di paesi partner).
Per i paesi o le regioni per i quali è stato elaborato un documento quadro congiunto, che
stabilisce una strategia generale dell’UE, i PIP si basano su questo documento.
126
I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
127
128
19.
Le eccellenze
della nostra terra.
Promozione Prodotti agricoli
Obiettivo
Rafforzare la competitività del settore agricolo dell’Unione e in particolare:
· migliorare il grado di conoscenza dei meriti dei prodotti agricoli dell’Unione e degli elevati
standard applicabili ai metodi di produzione nell’Unione;
· aumentare la competitività e il consumo dei prodotti agricoli e di determinati prodotti
alimentari dell’Unione e ottimizzarne l’immagine tanto all’interno quanto all’esterno
dell’Unione;
· rafforzare la consapevolezza e il riconoscimento dei regimi di qualità dell’Unione;
· aumentare la quota di mercato dei prodotti agricoli e di determinati prodotti alimentari
dell’Unione, prestando particolare attenzione ai mercati di paesi terzi che presentano il
maggior potenziale di crescita;
· ripristinare condizioni normali di mercato in caso di turbative gravi del mercato, perdita di
fiducia dei consumatori o altri problemi specifici.
Azioni
Il programma finanzia azioni di informazione e di promozione destinate a:
129
19. Le eccellenze della nostra terra. Promozione Prodotti agricoli
· programmi di informazione e di promozione, che possono a loro volta essere di tue tipi:
∙ programmi semplici, presentati da una o più organizzazioni proponenti provenienti da uno
o più Stati membri;
∙ programmi multipli, presentati da almeno due organizzazioni proponenti provenienti da
due o più Stati membri, oppure a una o più organizzazioni dell’Unione;
I programmi, semplici o multipli, sono attuati per un periodo minimo di un anno a un
periodo massimo di tre.
· azioni su iniziativa della Commissione (tra cui campagne, in caso di gravi turbative del
mercato, perdita di fiducia dei consumatori o altri problemi specifici).
Tali azioni possono assumere la forma di missioni di alto livello, partecipazione a fiere
commerciali ed esposizioni di livello internazionale, con padiglioni o iniziative destinati a
valorizzare l’immagine dei prodotti dell’UE.
· servizi di sostegno tecnico destinati ai potenziali proponenti, finalizzati a:
∙ favorire la conoscenza dei diversi mercati, tra l’altro attraverso visite commerciali
esplorative;
∙ mantenere una rete professionale dinamica nell’ambito della politica di informazione e di
promozione, anche fornendo consulenza al settore riguardo alla minaccia rappresentata dai
prodotti di imitazione e contraffatti nei paesi terzi;
∙ migliorare la conoscenza delle norme dell’UE relative all’elaborazione e all’attuazione dei
programmi.
Possono essere oggetto di promozione:
· i regimi di qualità (stabiliti dai regolamenti 1151/2012, 110/2008; 1308/2013 – art. 93);
130
I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
Per le bevande spiritose, per il vino e per la birra, le azioni destinate al mercato interno devono
limitarsi a informare i consumatori sui regimi e sul consumo responsabile di tali bevande.
Ed inoltre le azioni non devono essere improntate in funzione dell’origine e non possono
essere destinate a incentivare il consumo di un prodotto solo in virtù della sua provenienza,
ma è possibile che l’origine dei prodotti figuri sul materiale informativo e promozionale.
Beneficiari
· organizzazioni professionali o interprofessionali, stabilite in uno Stato membro e
rappresentative del settore o dei settori interessati in tale Stato membro, in particolare le
organizzazioni interprofessionali di cui ai regolamenti 1308/2013 (art. 157) e 1151/2012
(art. 3, punto 2) purché siano rappresentative di un nome protetto ai sensi di quest’ultimo
regolamento che è oggetto di tale programma;
· organizzazioni professionali o interprofessionali dell’UE rappresentative del settore
interessato o dei settori interessati a livello di Unione;
· organizzazioni di produttori o associazioni di organizzazioni di produttori di cui al
regolamento 1308/2013 (artt. 152 e 156 ) e che sono state riconosciute da uno Stato
membro;
· organismi del settore agroalimentare il cui obiettivo e la cui attività consistano nel
promuovere i prodotti agricoli e nel fornire informazioni sugli stessi, e che siano stati
investiti dallo Stato membro interessato di attribuzioni di servizio pubblico chiaramente
definite in questo ambito (devono essere legalmente costituiti due anni prima del bando al
quale intendono candidarsi).
131
19. Le eccellenze della nostra terra. Promozione Prodotti agricoli
Con atti delegati la Commissione potrà definire condizioni specifiche alle quali ciascuna
organizzazione, gruppo, organismo potrà presentare un programma.
Entità Contributo
PROGRAMMI SEMPLICI
· nel mercato interno: il contributo comunitario può coprire fino al 70% delle spese
ammissibili;
· nei Paesi terzi: il contributo comunitario può coprire fino all’80% delle spese ammissibili.
In caso di gravi turbative del mercato, perdita di fiducia dei consumatori o altri problemi
specifici le percentuali sono portate all’85%.
Per le organizzazioni proponenti stabilite in Stati membri che a partire dal 1° gennaio 2014
ricevono assistenza conformemente agli articoli 136 e 143 del Trattato sul funzionamento
dell’UE, le percentuali suddette sono elevate rispettivamente al 75%, 85% e 90%.
PROGRAMMI MULTIPLI
Il contributo comunitario può coprire fino all’80% delle spese ammissibili.
In caso di gravi turbative del mercato, perdita di fiducia dei consumatori o altri problemi
specifici tale percentuale è portata all’85%.
Per le organizzazioni proponenti stabilite in Stati membri che a partire dal 1° gennaio 2014
ricevono assistenza conformemente agli articoli 136 e 143 del Trattato sul funzionamento
dell’UE, le percentuali suddette sono elevate rispettivamente all’85% e 90%.
Modalità e procedura
Per l’esecuzione del programma la Commissione adotta ogni anno un programma di lavoro
che stabilisce: obiettivi operativi, priorità operative, risultati attesi, stanziamenti. Sulla base del
programma di lavoro annuale la Commissione pubblica poi gli inviti a presentare proposte per
i programmi semplici e per i programmi multipli.
Per l’esecuzione dei programmi, l’organismo al quale è stato approvata la proposta progettuale,
seleziona gli organismi di esecuzione attraverso una procedura che di gara. La Commissione
potrà adottare atti di esecuzione per disciplinare la procedura di gara per la selezione degli
organismi esecutori e le condizioni da rispettare per l’attuazione in proprio da parte del
proponente.
Agli Stati membri spetta il controllo della corretta esecuzione dei programmi semplici sul loro
territorio.
132
I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
133
134
20.
Un’Europa.
Una sanità per tutti.
Programma per la salute 2014-2020
Integrare, sostenere e aggiungere valore alle politiche degli Stati membri per migliorare la
salute dei cittadini dell’UE e ridurre le disuguaglianze in termini di salute promuovendo la
salute stessa, incoraggiando l’innovazione in ambito sanitario, accrescendo la sostenibilità dei
sistemi sanitari e proteggendo i cittadini dell’UE dalle gravi minacce sanitarie transfrontaliere.
Obiettivo
· individuare, diffondere e promuovere l’adozione di buone prassi per misure di promozione
della salute e di prevenzione delle malattie, efficaci sotto il profilo dei costi, affrontando in
particolare i principali fattori di rischio legati agli stili di vita e incentrandosi particolarmente
sul valore aggiunto dell’UE, con l’obiettivo di promuovere la salute, prevenire le malattie e
incoraggiare ambienti favorevoli a stili di vita sani;
· individuare e sviluppare approcci coerenti e promuoverne l’attuazione per essere più
preparati e coordinarsi meglio nelle emergenze sanitarie con l’obiettivo di proteggere i
cittadini dalle gravi minacce sanitarie transfrontaliere;
· individuare e sviluppare strumenti e meccanismi a livello di UE volti ad affrontare la
carenza di risorse umane e finanziarie e agevolare l’integrazione volontaria dell’innovazione
nell’ambito degli interventi nel settore della sanità pubblica e delle strategie di prevenzione,
con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di capacità in materia di sanità pubblica e contribuire
alla realizzazione di sistemi sanitari innovativi, efficienti e sostenibili;
· migliorare l’accesso alle competenze mediche e alle informazioni concernenti patologie
specifiche su scala transnazionale, facilitare l’applicazione dei risultati della ricerca e
sviluppare strumenti per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria e la sicurezza dei
pazienti attraverso azioni che contribuiscano a migliorare l’alfabetizzazione sanitaria, con
l’obiettivo di facilitare l’accesso a un’assistenza sanitaria migliore e più sicura per i cittadini.
135
20. Un’Europa. Una sanità per tutti. Programma per la salute 2014-2020
Azioni
Saranno finanziate azioni in linea con differenti priorità tematiche.
136
I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
· sostenere lo sviluppo delle capacità di contrasto alle minacce sanitarie negli Stati membri
(compresa la cooperazione con i paesi limitrofi):
∙ sviluppare la pianificazione della preparazione e della risposta tenendo conto di e
coordinandosi con le iniziative su scala mondiale, le componenti nella pianificazione
generica e specifica della preparazione, il coordinamento della risposta da parte del settore
della sanità pubblica e approcci non vincolanti alla vaccinazione;
∙ combattere le crescenti minacce sanitarie derivanti dagli spostamenti delle popolazioni a
livello globale;
∙ stilare orientamenti sulle misure di protezione in situazioni d’emergenza, orientamenti
sull’informazione e manuali di buone prassi;
∙ contribuire al quadro per un meccanismo volontario, compresa l’introduzione di una
copertura vaccinica ottimale per lottare efficacemente contro la ricomparsa di malattie
infettive, e per l’aggiudicazione congiunta di contromisure mediche;
∙ sviluppare strategie di comunicazione coerenti;
· azioni necessarie o che contribuiscono all’attuazione della legislazione UE nel settore delle
malattie trasmissibili e di altre minacce sanitarie, comprese quelle causate da incidenti
biologici e chimici, dall’ambiente e dai cambiamenti climatici. Queste iniziative possono
includere attività volte a facilitare l’attuazione, l’applicazione, il monitoraggio e il riesame di
detta legislazione;
· promuovere un sistema di informazione e documentazione sanitaria per contribuire a un
processo decisionale basato su riscontri empirici, compresi l’uso degli strumenti esistenti e
l’ulteriore sviluppo di informazioni sanitarie standardizzate e strumenti per il monitoraggio
sanitario, la raccolta e l’analisi dei dati sanitari e una diffusione su vasta scala dei risultati del
programma.
137
20. Un’Europa. Una sanità per tutti. Programma per la salute 2014-2020
138
I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
sulla sicurezza dei pazienti, compresi la prevenzione e il controllo delle infezioni associate
all’assistenza sanitaria; scambiare le buone prassi sui sistemi di certificazione della qualità;
sviluppare orientamenti e strumenti di promozione della qualità e della sicurezza del
paziente; migliorare l’accesso dei pazienti alle informazioni sulla sicurezza e la qualità;
migliorare il feedback e l’interazione fra gli operatori sanitari e i pazienti;
· in linea con il piano d’azione di lotta ai crescenti rischi di resistenza antimicrobica,
promuovere un utilizzo prudente degli agenti antimicrobici e ridurre le pratiche all’origine
di una aumentata resistenza antimicrobica, specie negli ospedali; promuovere misure efficaci
di prevenzione e igiene intese a prevenire e controllare le infezioni; ridurre l’incidenza delle
infezioni resistenti e delle infezioni associate all’assistenza sanitaria e garantire la disponibilità
di antimicrobici efficaci;
· azioni necessarie o che contribuiscono all’attuazione della legislazione UE in materia
di tessuti e cellule umani, sangue, organi umani, dispositivi medici, medicinali e diritti
dei pazienti nell’ambito dell’assistenza sanitaria transfrontaliera, nel pieno rispetto delle
competenze e delle scelte etiche compiute dagli Stati membri in tali settori. Queste iniziative
possono includere attività volte a facilitare l’attuazione, l’applicazione, il monitoraggio e il
riesame di detta legislazione;
· promuovere un sistema di informazione e documentazione sanitaria per contribuire a un
processo decisionale basato su riscontri empirici, compresi l’uso degli strumenti esistenti e,
all’occorrenza, l’ulteriore sviluppo di informazioni sanitarie standardizzate e strumenti per il
monitoraggio sanitario, la raccolta e l’analisi dei dati sanitari e una diffusione su vasta scala
dei risultati del programma.
Beneficiari
Sovvenzioni per azioni: organizzazioni dotate di personalità giuridica, autorità pubbliche, enti
del settore pubblico, in particolare istituti di ricerca e sanitari, università, istituti di istruzione
superiore.
Fornire sovvenzioni a enti di natura non governativa, senza scopo di lucro, indipendenti da
interessi industriali, commerciali ed economici o altri interessi confliggenti, che operano nel
settore della sanità pubblica, svolgono un ruolo efficace nei processi di dialogo civile a livello
di UE, sono attivi a livello di UE e hanno una copertura geografica equilibrata nel territorio
UE.
139
140
21.
EIDHR è lo strumento finanziario per la promozione della democrazia e dei diritti umani
attraverso il quale l’UE eroga assistenza allo sviluppo e al consolidamento della democrazia e
dello Stato di diritto, alla tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali per il periodo
2014-2020. Subentra al programma omonimo attivo fino al 2013.
Le misure sostenute attraverso questo strumento devono realizzarsi nel territorio dei paesi
terzi ovvero devono avere un’attinenza diretta con le situazioni esistenti nei paesi terzi o essere
direttamente collegate ad azioni a livello mondiale o regionale.
Obiettivo
· sostenere, sviluppare e consolidare la democrazia nei paesi terzi, rafforzando la democrazia
partecipativa e rappresentativa, potenziando tutti gli aspetti del ciclo democratico (in
particolare il ruolo attivo della società civile) e dello stato di diritto e incrementando
l’affidabilità dei processi elettorali, in particolare tramite missioni di osservazione elettorale
dell’UE;
· aumentare il rispetto e l’osservanza dei diritti umani e delle libertà fondamentali proclamate
nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e in altri strumenti internazionali e
regionali in materia di diritti umani e rafforzarne la tutela, la promozione, l’attuazione e il
monitoraggio, principalmente mediante il sostegno alle Organizzazioni della società civile
(OSC) attive in tale ambito, ai difensori dei diritti umani e alle vittime di repressioni e
maltrattamenti.
141
21. Il cammino dei diritti. Il cammino della democrazia. EIDHR: Strumento per la promozione della democrazia e dei diritti umani
Azioni
L’assistenza UE riguarda i seguenti ambiti di applicazione:
· sostegno ai diritti umani e ai difensori dei diritti umani nelle situazioni in cui sono
maggiormente a rischio: azioni volte a fornire un sostegno efficace ai difensori dei diritti
umani che sono maggiormente a rischio e alle situazioni in cui le libertà fondamentali sono
maggiormente minacciate. Le misure finanziate intendono affrontare le necessità urgenti
dei difensori dei diritti umani e fornire un sostegno per consentire agli stessi e alla società
civile di svolgere il proprio lavoro. Le azioni terranno conto della preoccupante tendenza a
restringere lo spazio della società civile.
· sostegno alle altre priorità dell’UE in materia di diritti umani : azioni tese a fornire sostegno
alle attività in cui l’UE può offrire un valore aggiunto o un impegno tematico specifico.
Le misure finanziate sosterranno principalmente la dignità umana – in particolare la lotta
contro la pena di morte, contro la tortura e contro altri trattamenti o pene crudeli, inumani
e degradanti –, i diritti economici, sociali e culturali, la lotta contro l’impunità, la lotta
contro ogni forma di discriminazione, i diritti delle donne e la parità di genere. Verrà inoltre
prestata attenzione alle questioni emergenti in materia di diritti umani.
· sostegno alla democrazia: azioni a sostegno degli attori pacifici a favore della democrazia
nei paesi terzi per rafforzare la democrazia partecipativa e rappresentativa, la trasparenza e
la responsabilità; le misure realizzate sosterranno principalmente il consolidamento della
partecipazione, della rappresentanza politica e la promozione della democrazia. Possono
essere contemplati tutti gli aspetti della democratizzazione, compresi lo stato di diritto, la
promozione e la protezione dei diritti civili e politici quali la libertà di espressione online e
offline, la libertà di riunione e di associazione. Ciò comprende una partecipazione attiva al
dibattito metodologico in corso nell’ambito del sostegno alla democrazia. Le azioni terranno
conto delle raccomandazioni delle missioni di osservazione elettorale dell’UE.
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
Beneficiari
· organizzazioni della società civile (OSC), comprese ONG senza fini di lucro e fondazioni
politiche indipendenti, organizzazioni delle collettività locali e agenzie, istituzioni ed
organizzazioni senza fini di lucro del settore privato e relative reti, operative a livello locale,
nazionale, regionale e internazionale;
· enti, istituzioni e organizzazioni pubblici senza fini di lucro e reti operative a livello locale,
nazionale, regionale e internazionale;
· organismi parlamentari a livello nazionale, regionale e internazionale;
· organizzazioni intergovernative internazionali e regionali;
· persone fisiche, soggetti senza personalità giuridica e, a titolo eccezionale e in casi
debitamente giustificati, altri organismi o altri attori qualora necessario per la realizzazione
degli obiettivi del programma.
Modalità e procedura
L’assistenza è attuata tramite le seguenti misure:
· documenti di strategia;
· programmi d’azione annuali, misure individuali e misure di sostegno;
· misure speciali.
I documenti di strategia definiscono il quadro strategico dell’assistenza UE, sulla base
delle priorità dell’UE, della situazione internazionale e delle attività dei principali partner;
definiscono i settori prioritari da finanziare, gli obiettivi specifici e i risultati attesi; specificano
inoltre l’assegnazione finanziaria indicativa, complessiva e per settore prioritario.
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21. Il cammino dei diritti. Il cammino della democrazia. EIDHR: Strumento per la promozione della democrazia e dei diritti umani
Le misure di assistenza devono tener conto delle caratteristiche peculiari delle situazioni di
crisi o di emergenza e dei paesi/delle situazioni in cui le libertà fondamentali sono gravemente
carenti, in cui la sicurezza delle persone è a rischio e in cui le organizzazioni e i difensori dei
diritti umani operano nelle situazioni più difficili.
L’assistenza del programma può essere erogata principalmente attraverso le seguenti tipologie
di finanziamento: sovvenzioni, appalti pubblici (per servizi/forniture/lavori), sostegno al
bilancio, contributi a fondi fiduciari istituiti dalla Commissione, sovvenzioni (di valore
modesto) ai difensori dei diritti umani (al fine di sostenere azioni di protezione d’urgenza,
anche senza cofinanziamento), sovvenzioni per finanziare azioni nelle situazioni di crisi/
emergenza/rischio sicurezza, senza esigenza di pubblicare inviti a presentare proposte e senza
esigenza di cofinanziamento.
Possono inoltre essere erogati contributi del programma a favore dell’Alto commissario delle
Nazioni unite per i diritti umani, del Centro inter-universitario europeo per i diritti umani e
la democratizzazione (che organizza il master europeo in diritti umani e democratizzazione e il
programma di borse di studio UE-ONU) e della sua rete associata di università che rilasciano
diplomi post universitari in materia di diritti umani, comprese le borse di studio per studenti
e difensori dei diritti umani di paesi terzi.
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
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146
22.
Programma che sostiene le politiche esterne dell’UE con l’intento di incrementare l’efficacia
e la coerenza delle azioni dell’Unione nella risposta alle crisi, nella prevenzione dei conflitti,
nella costruzione della pace, nella preparazione alle crisi e nel far fronte a minacce globali e
transregionali.
Obiettivo
· in una situazione di crisi o al delinearsi di una crisi: contribuire rapidamente alla stabilità
attraverso una risposta efficace che concorra a preservare, stabilire o ripristinare le condizioni
essenziali per una corretta attuazione delle politiche e delle azioni esterne dell’UE;
· contribuire a prevenire i conflitti e ad assicurare la capacità e la preparazione per far fronte a
situazioni di pre e post crisi e costruire la pace;
· far fronte a specifiche minacce globali e transregionali alla pace, alla sicurezza internazionale
e alla stabilità.
Azioni
Il programma fornisce assistenza tecnica e finanziaria nel quadro di differenti linee d’azione:
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22. Come nei sogni dei nostri padri: un’Europa di pace. IFS: Strumento per la stabilità e la pace
l’ordine pubblico, la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali o la sicurezza
e l’incolumità degli individui, in particolare quelli esposti a violenze di genere in situazioni
di instabilità; situazioni che rischiano di aggravarsi e sfociare in un conflitto armato o di
destabilizzare gravemente il Paese terzo interessato.
Può anche rappresentare una risposta a situazioni in cui l’UE ha invocato le clausole sugli
elementi essenziali di accordi internazionali, per sospendere, in parte o totalmente, la
cooperazione con i Paesi terzi.
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
· misure per combattere, nel quadro delle politiche di cooperazione dell’UE, l’uso illecito di
armi da fuoco e armi leggere e di piccolo calibro e relativo accesso;
· misure volte ad assicurare che le esigenze specifiche di donne e bambini siano adeguatamente
soddisfatte anche in situazioni di crisi e di conflitto (compresa la loro esposizione a violenze
di genere);
· riabilitazione e reinserimento delle vittime di conflitti armati, comprese misure per
affrontare le esigenze specifiche di donne e bambini;
· misure volte a promuovere e difendere il rispetto dei diritti umani e delle libertà
fondamentali, della democrazia e dello stato di diritto e dei relativi strumenti internazionali;
· misure socioeconomiche volte a promuovere un accesso equo alle risorse naturali e una
loro gestione trasparente, in una situazione di crisi o al delinearsi di una crisi, compresa la
costruzione della pace;
· misure per far fronte alle potenziali conseguenze di spostamenti improvvisi di popolazione
con un impatto sulla situazione politica e di sicurezza, comprese le misure volte ad affrontare
le esigenze delle comunità ospitanti in una situazione di crisi o al delinearsi di una crisi
(incluse le iniziative di pacificazione);
· misure volte a promuovere lo sviluppo e l’organizzazione della società civile e la sua
partecipazione al processo politico, comprese le misure atte a promuovere il ruolo delle
donne in tali processi e l’indipendenza, il pluralismo e la professionalità dei media;
· misure in risposta a catastrofi naturali o provocate dall’uomo che rappresentano una
minaccia per la stabilità e per la salute pubblica connesse a pandemie, in mancanza
dell’assistenza dell’UE nel settore umanitario e della protezione civile o in aggiunta a essa.
· promuovere l’allarme rapido e un’analisi dei rischi sensibile ai conflitti nell’ambito del
processo decisionale e dell’attuazione delle politiche;
· favorire e sviluppare capacità per la creazione di un clima di fiducia, la mediazione, il dialogo
e la riconciliazione, con particolare riferimento alle tensioni intracomunitarie emergenti;
· rafforzare le capacità di partecipazione e schieramento nelle missioni civili di stabilizzazione;
· migliorare la ripresa post-conflitto e la ripresa post-catastrofe con effetti sulla situazione
politica e di sicurezza;
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22. Come nei sogni dei nostri padri: un’Europa di pace. IFS: Strumento per la stabilità e la pace
· frenare l’uso di risorse naturali per finanziare conflitti e sostenere il rispetto, da parte degli
interessati, di iniziative quali il sistema di certificazione del processo di Kimberley, in
particolare per quanto concerne l’attuazione di controlli interni efficienti sulla produzione e
lo scambio di risorse naturali.
Misure sostenute: trasferimento di know-how, scambio di informazioni e di migliori prassi,
valutazione dei rischi o delle minacce, ricerca e analisi, sistemi di allarme rapido, formazione e
fornitura di servizi; tali misure contribuiscono all’ulteriore sviluppo di un dialogo strutturale
su questioni attinenti alla costruzione delle pace. Possono essere sostenute anche misure di
assistenza tecnica e finanziaria per la realizzazione di azioni di sostegno alla costruzione della
pace e al consolidamento dello Stato.
· rafforzare la capacità delle autorità giudiziarie, civili e di contrasto attive nella lotta al
terrorismo, alla criminalità organizzata (compresa la cyber-criminalità) e a tutte le forme di
traffici illeciti e nel controllo effettivo di traffici e transiti illeciti;
· fornire una risposta alle minacce nei confronti delle infrastrutture critiche, ad esempio
nel settore dei trasporti internazionali, compresi il traffico passeggeri e il traffico merci,
della gestione e distribuzione dell’energia e delle reti di informazioni e comunicazioni
elettroniche. Queste misure pongono l’accento in particolare sulla cooperazione
transregionale e sull’attuazione di standard internazionali in materia di sensibilizzazione
ai rischi, analisi della vulnerabilità, preparazione alle emergenze, allerta e gestione delle
conseguenze;
· garantire una risposta adeguata alle principali minacce per la salute pubblica, come le
epidemie improvvise aventi un potenziale impatto transnazionale;
· far fronte agli effetti dei cambiamenti climatici di portata globale e transregionale che
possono avere effetti destabilizzanti sulla pace e la sicurezza.
Priorità: cooperazione transregionale che coinvolge due o più Paesi terzi che hanno mostrato
una chiara volontà politica di risolvere i problemi emergenti. La cooperazione in materia
di lotta al terrorismo può anche essere condotta con singoli Paesi, regioni o organizzazioni
internazionali, regionali o sub regionali.
Per quanto riguarda l’assistenza alle autorità impegnate nella lotta al terrorismo, sono
prioritarie le misure di sostegno per lo sviluppo e il potenziamento della legislazione
antiterrorismo, l’attuazione e l’applicazione del diritto finanziario, del diritto doganale e del
diritto dell’immigrazione, lo sviluppo di procedure per l’applicazione della legge che siano
in linea con i più alti standard internazionali e che siano conformi al diritto internazionale,
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
Per quanto riguarda il tema stupefacenti, è data debita attenzione alla cooperazione
internazionale volta a promuovere le migliori pratiche relative alla riduzione della domanda,
della produzione e del danno.
· promuovere attività di ricerca civile in alternativa alla ricerca del settore della difesa;
· potenziare le prassi di sicurezza relative alle strutture civili dove sono immagazzinati materiali
o agenti chimici, biologici, radiologici e nucleari sensibili o dove questi sono manipolati nel
contesto di programmi di ricerca civili;
· favorire, nel quadro delle politiche di cooperazione dell’UE, la creazione di infrastrutture
civili e i pertinenti studi civili necessari per lo smantellamento, la bonifica o la riconversione
di strutture o siti bellici, ove venga dichiarato che essi non rientrano più in un programma di
difesa;
· rafforzare la capacità delle autorità civili competenti che partecipano allo sviluppo e
all’applicazione di controlli efficaci dei traffici illeciti di materiali o agenti chimici, biologici,
radiologici e nucleari (comprese le attrezzature per la loro produzione o consegna);
· sviluppare il quadro giuridico e le capacità istituzionali per introdurre e attuare efficaci
controlli sulle esportazioni di beni a duplice uso, comprese misure di cooperazione regionale;
· sviluppare efficaci misure civili in materia di preparazione alle catastrofi, pianificazione di
emergenza, risposta alle crisi e capacità di interventi di bonifica.
Beneficiari
Paesi terzi, organizzazioni regionali e internazionali, attori non statali e attori della società
civile, categoria quest’ultima che comprende: ONG, organizzazioni rappresentative di
popolazioni autoctone, gruppi di cittadini e associazioni professionali locali, cooperative,
sindacati, organizzazioni rappresentative degli interessi economici e sociali, le organizzazioni
locali (comprese le reti) che operano nel settore della cooperazione e dell’integrazione regionali
decentralizzate, associazioni di consumatori, associazioni di donne e giovani, organizzazioni
che operano nel campo dell’insegnamento, della cultura, della ricerca e della scienza,
università, chiese e associazioni e comunità religiose, mass media, e tutte le associazioni non
governative e fondazioni private e pubbliche che possono contribuire allo sviluppo o alla
dimensione esterna delle politiche interne dell’UE.
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22. Come nei sogni dei nostri padri: un’Europa di pace. IFS: Strumento per la stabilità e la pace
Modalità e procedura
L’assistenza del programma è attuata tramite misure di assistenza straordinaria e programmi
di intervento transitori, documenti di strategia tematici e programmi indicativi pluriennali,
programmi d’azione annuali, singole misure, misure speciali e misure di sostegno.
Le misure di assistenza straordinaria possono avere una durata massima prevista di 18 mesi,
più una proroga di ulteriori 6 mesi per un massimo di 2 volte (la durata massima totale non
può superare i 30 mesi) in caso di intralci oggettivi alla loro esecuzione, e a condizione che
il costo delle misure non aumenti; in caso di crisi e conflitti protratti la Commissione può
adottare una seconda misura di assistenza straordinaria, della durata massima di 18 mesi. I
programmi di intervento transitori si basano sulle misure di assistenza straordinaria.
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I fondi europei, istruzioni per l’uso. Una guida pratica per orientarsi in Europa. Le possibilità dell’Unione.
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Sono nato ad Alessandria nel 1974 e da una decina d’anni vivo a Torino.
Sono laureato in Scienze Politiche all’Università del Piemonte Orientale.
Sono attivista dei diritti civili. Ho co-fondato l’Associazione Quore, che combatte giorno dopo giorno
per l’uguaglianza della comunità LGBTI ed è stata protagonista di diverse iniziative di rilevanza
nazionale contro l’omofobia e la discriminazione.
Ho militato nella Sinistra Giovanile e sono stato consigliere comunale ad Alessandria per i Democratici
di Sinistra, dove ho anche svolto l’incarico di segretario dell’Unione Comunale.
Ho creduto nel progetto del Partito Democratico dalla sua fondazione. Sono stato il Coordinatore
piemontese della mozione congressuale di Pippo Civati.
Nel maggio del 2014 sono stato eletto al Parlamento Europeo con il Partito Democratico e il Partito
Socialista Europeo nella circoscrizione Nord-Ovest (Piemonte, Lombardia, Liguria, Valle d’Aosta).
A Bruxelles sono membro titolare della Commissione per i Bilanci (BUDG) e della Delegazione per
le relazioni con la Bosnia-Erzegovina. Sono membro sostituto della Commissione per le Libertà
civili, la Giustizia e gli Affari interni (LIBE) e della Delegazione alle Commissioni di Cooperazione
parlamentare UE-Kazakistan, UE-Kirghizistan, UE-Uzbekistan e UE-Tagikistan, e per le relazioni con
il Turkmenistan e la Mongolia.
Sono, inoltre, tesoriere della delegazione del PD e, nel 2016, sono diventato membro sostituto nella
Commissione d’inchiesta che si occupa di investigare sui Panama Papers.
Mi sono da sempre interessato a una politica condivisa, collettiva e che partisse dalle istanze del
territorio. Una politica della partecipazione, aperta a tutti. Dove la parola «diritti» diventa una
questione di metodo. Perché attraverso i diritti e l’uguaglianza possiamo parlare della società e dell’idea
di futuro che abbiamo in mente. Sociale, economico, culturale.
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