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DOCUMENTI
DELLA
MAONA di CHIO
(SECC. XIV-XVI)
a cura di
ANTONELLA ROVERE
GENOVA -M C M L X X IX
H E L L A S E D E D E L L A SOCIETÀ L I G U R E DI STORIA P A T R I A
V IA AL BARO, Il
DOCUMENTI
DELLA
MAONA di CHIO
(SECC. XIV-XVI)
a cura di
ANTONELLA ROVERE
G E N O V A — MCMLXXI X
NELLA SEDE D E L L A SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA
VI A ALBARO, li
1 Ph. P. A rgenti, The occupation of Chios by thè Genoese and their admini
stration of thè island, 1346-1566, Cambridge 1958.
2 C. Pagano, Delle imprese e del dominio dei Genovesi nella Grecia, Genova
1846.
3 C. H opf, Storia della famiglia Giustiniani di Genova, in « G iornale Ligustico »,
1881, pp. 316-20, 362-73, 400-09, 471-77; 1882, pp. 12-28, 49-65, 100-30.
4 G. P istarin o, Nella Romania Genovese tra i Greci e i Turchi: lisola d i Chio,
in « Rivista Storica Italiana », LXXIII, 1961, p. 69.
5 G. P istarino, Chio dei Genovesi, in « Studi Medievali », n.s., X, 1969, pp-
3-69 (A G iuseppe Ermini).
- 7 -
della Biblioteca Berio, Genova, 24 maggio 1969, Genova 1969, pp. 32-57); Navigazione
e commercio genovese con il Levante nei documenti dell’Archivio di Stato di Genova
(secc. X IV -X V ), in Pubblicazioni degli archivi di stato, LXXXIV, Roma 1975. Sillogi
documentarie in D. G ioffrè, A tti rogati in Chio nella seconda metà del X I V secolo,
in «B ulletin de l’institut historique belge de Rome», XXIV, 1962, pp. 319-404, P-
V illa , D ocumenti sugli Ebrei a Chio nel 1394, in « Atti della Soc. Lig. di St. P atria» ,
n.s., V, 1965, pp. 117-51.
9 D ’altra parte le ricerche nell’Archivio di Stato di Genova furono condotte da
Carlo Bornate, coadiuvato dai funzionari dello stesso archivio: cfr. T.O . D e Negri in
una recensione all’Argenti («Bollettino Ligustico», XI, 1959, p. 157).
10 Sul quale v. D. Puncuh, L’Archivio Durazzo-Giustiniani di Genova, in « Atti
della Soc. Lig. di St. Patria », n.s, XIX, 1979, pp. 335-46. Il lavoro di riordinamento,
al quale stiamo attendendo sotto la direzione del prof. Dino Puncuh, è in fase molte
avanzata. I manoscritti corrispondono ai nn. 1-3 del fondo Giustiniani.
11 Ampiamente consultati da Hopf, che su di essi ha basato la sua storia dei
Giustiniani, assai meno dal Pagano, che, tuttavia, ne ha pubblicato qualche documento,
doc. 132 (C. Pagano cit., p. 318, ma da un ms. della Bibl. Universitaria di Genova);
appendice I, nn. 1-5, 16, 60 (ibidem, pp. 261-91, 310, 323).
'2 P h . P. A rgenti cit., I, pp. XVI-XVIII.
13 Ritornando al Pagano (cit.) che aveva così indicato i nostri m ss, seguito da
Hopf che tuttavia aveva invertito le indicazioni, per cui C onventiones. . . I risulta
secondo e viceversa. Argenti, invece, aveva preferito indicare con lettere dell alfabeto
(A, B, C ) i tre codici.
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- 11 -
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2 Cfr. tav. I , n. 75
3 Doc. 161
H ,f, K i r QUattr° d0CUmemÌ SOn° privi di datazione (cfr. tav. I, nn. 25, 63, 74, 94), ma
! aPProssiraatlvamente; per il n. 74 ci siamo basati sull’edizione di Argenti.
55 C.fr
Cfr. tav. T « 07
I, n. 93.
6 Cfr. tav. I, nn. 94-97.
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25 Dopo essere stato scriba dei maonesi (cfr. docc. 18, 19), il Moneglia veniva
nominato, il 7 marzo 1382, notaio della curia di Chio (P h . P. Argenti cit., I I , p. 386),
dove forse rimase fino al 1391 (cfr. doc. 30).
26 Cfr. p. 57 della nostra introduzione.
27 Cfr. tav. I, nn. 30-32; questi tre documenti aggiunti in un secondo momento,
sono infatti cronologicamente posteriori a quelli registrati nelle cc. seguenti.
28 Cfr. tav. I, nn. 3-6.
29 Doc. 40.
- 17 -
30 Ph. P. A rgenti cit., II, pp. 80, 199; v. anche tav. I, nn. 3, 32 e appendice I,
nn. 10, 24.
31 Ph. P. A rgen ti cit., II, pp. 192, 198; v. anche tav. I, nn. 30, 31 e appendice
I, nn. 22-23. E possibile tuttavia che questi due documenti siano stati trascritti a
Genova dagli atti della cancelleria unitamente al decreto dogale (v. n. 32) che approva
le disposizioni contenutevi e che fa esplicito riferimento ad essi.
Sugli atti della curia podestarile v. p. 62 della nostra introduzione.
33 Ph. P. A rgenti cit., II, p. 199; v. anche tav. I, n. 32 e appendice I, n. 24.
34 Cfr. tav. I, nn. 3-6, 33-38.
35 Cfr. tav. I , nn. 3-7 e appendice I, nn. 10-14.
36 Docc. 33, 36-38.
37 Docc. 30, 34, 40.
38 Docc. 22-29; tav. I, n. 10.
— 18 -
39 Doc. 46.
40 Doc. 56.
41 Doc. 58.
42 Doc. 65.
43 Cfr. tav. I, n. 50.
44 Cfr. tav. I, n. 52.
45 Cfr. tav. I, nn. 58, 59.
46 Molti documenti di queste carte sono autenticati col caratteristico signum della
dominazione francese, caduto in disuso dopo la rivolta genovese del settem bre 1409:
v. sopra n. 13.
47 Cfr. tav. I, n. 51.
4« Cfr. tav. I, nn. 58, 59.
49 Cfr. tav. I, nn. 60-62.
» Cfr. tav. I, n. 63.
- 19 -
16°, relativi al periodo 11 marzo 1413 -1 3 agosto 1416 51, risultano scritti
da u n ’unica m ano, in un m om ento posteriore alla data del docum ento più
recente, ad eccezione di un atto inserito in un secondo m om ento ed auten
ticato da B enedetto di A n d o ra 52. L ’ultim o fascicolo di questo gruppo (17 )
contiene, o ltre ad u n docum ento del 18 agosto 1416 aggiunto alla c. 139 r.
e privo di so tto scrizio n e53, l ’originale di un atto rogato da Giovanni Stella
il 19 aprile 1417 54, riportato in questa sede non molto tem po dopo il
rogito.
I sei fascicoli seguenti (18°-23°), cinque dei quali, come abbiamo già
d etto , di dim ensioni m inori rispetto all’intero manoscritto, sono stati scritti
a Chio. Il 18° tram anda la relazione presentata ad A ntoniotto A dorno dal
podestà di C hio e la relativa delibera dogale55; pur risalendo questi docu
m enti agli ultim i anni del secolo XIV, sono entrati a far parte del codice,
ad opera di Raffaele de C ristiano, solo nel 1417 56. Nello stesso fascicolo è
com presa una lettera non datata, unico documento in volgare della nostra
ra c c o lta 57. Il fascicolo seguente (19°), che contiene un atto rogato a Chio
il 12 settem bre 1346 da Pellegrino de B racelli5S, corredato da otto sottoscri
zioni notarili sulle quali tornerem o, dovrebbe essere stato scritto nell’estate
1420, come proverebbero sia la data dell’ultima autentica (7 settem bre
1420) 59, sia il docum ento delle carte seguenti: l ’originale di un atto rogato
da Lazzarino di Rapallo a Chio il 2 agosto dello stesso a n n o A quegli
anni dovrebbe risalire anche la redazione di un documento rogato a Focea
dallo stesso Bracelli il 20 settem bre 1 3 4 6 61, che occupa tutto il fascicolo
20°, anch’esso accompagnato da otto sottoscrizioni, l ’ultima delle quali, au
— 20 -
62 Cfr. appendice I, n. 3.
« Docc. 95-99.
64 Doc. 99.
65 Docc. 100, 101, 103-06.
66 Docc. 109-12.
67 Doc. 108.
68 Cfr. tav. I, n. 93.
69 Cfr. tav. I, nn. 94-97.
70 Cfr. tav. I, nn. 98-134.
71 Cfr. tav. I, nn. 1-2.
- 21 -
23 -
22 -
22° (cc. 181-188) 82 181 r. - 182 v. 2 aprile 1418 100 __ 120 265 r. e v. 26 o tto b re 1510 151 —
83 183 r. 20 ottobre 1420 103 _ 121 265 v. - 266 r. 26 o tto b re 1510 152 —
- 24 - — 25 -
- 26 -
72 La prima mano, alla quale si deve anche la redazione dell’indice (v. appendice
III), giunge fino a c. 235. Da parte nostra abbiamo indicato con a la p rim a carta del
1° fascicolo, ferma restando l’indicazione (a, b, c,), di mano recente, per le rim anenti
carte.
73 Cfr. tav. II, nn. 1-2.
74 Cfr. tav. II, n. 101.
- 27 —
- 28 -
- 29 —
93 V. sopra p. 18.
94 Cfr. tav. II, n. 64.
» Cfr. tav. I I , n. 68.
96 Che Matteo di Bargagli scrivesse in un libro già legato, e non in fascicoli sepa
rati, emerge dalla sottoscrizione, là dove egli afferma di avere esemplato il documento
in septem proxime precedentibus foliis pergamenarum h u iu s v o lu m in is (cfr.
appendice I, n. 41); l’esistenza della numerazione dei fascicoli si ricava dalla stessa
sottoscrizione in cui un ampio ed insolito (cfr. Conventiones. . . I, c. 202 r.; Beriano,
c. 103 r.) prolungamento dell’ultimo tratto della M iniziale del nome del notaio gli
serve da guida per separare nettamente il testo della sottoscrizione dal numero del
fascicolo.
97 Cfr. tav. I I, n. 27.
98 Cfr. tav. I I, n. 80.
99 Doc. 133.
100 Un documento del 19 novembre 1476 infatti (cfr. tav. II, n. 81; v. anche
appendice I, n. 48), scritto da una mano non identificata, è stato autenticato ed estratto
de registro novo communis Ianue dal cancelliere Niccolò di Credenza; alla stessa
mano ignota si deve un altro documento, privo di data (cfr. tav. II, n. 83), che con
tiene la tabella delle competenze dei notai (ediz. H.P.M., Leges cit., coll. 647-51),
- 30 -
101 I due documenti, rispettivamente dell’8 febbraio 1488 e del 28 maggio 1487
(tav. II, nn. 82, 84; v. anche appendice I, nn. 52, 50), sono stati autenticati da Ago
stino de Via, scriba della curia di Chio.
102 T utti questi documenti, di un’unica mano (cfr. tav. II, nn. 85 94, v.
appendice I, nn. 53-59), sono autenticati da Agostino de Via.
103 A tale data infatti risale l’autentica di Teramo de Goarco, scriba della curia di
Chio (cfr. tav. II, n. 98; v. anche appendice I , n. 51); gli altri docum enti (134-36
della nostra ediz.) sono autenticati da Battista de Palodio, anchegli scriba e a cu
di Chio.
104 Cfr. tav. II, nn. 99-101, il primo dei quali è pubblicato in Ph. P . A r g e n t i
cit., I I , p. 455 dai Diversorum, n° 656, dell’Archivio di Stato di G enova, con ata
(anziché 13) agosto 1498.
105 Ad ulteriore conferma della rilegatura del volume nell’isola segnaliamo
anche un pezzetto di carta, scritto in greco, destinato a rinforzare la legatura, c e si
intraw ede tra le cc. 260 e 261.
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— 34 - — 35
Conven Conven ediz. nostra appen Conven Conven ediz. nostra appen
n. tiones, I tiones, II Argenti ediz. dice I n. tiones, I tiones, I I A rgenti ediz. dice I
data data
d’ord. c. c. P- n. n. d ’ord. c. c. P- n. n.
— 37
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— 38 - — 39 —
1 Su questo ms. che già l’Argenti (cit., I, p. X V II) sospettava essere appartenuto
a qualche maonese v. le nostre conclusioni alla fine di questo paragrafo. Q u an to ad
un altro registro (ASG, Archivio Segreto, Diversorum n. 597) che il Musso (Fonti cit.,
p. 11) un po’ troppo frettolosamente ha definito fratello del Beriano v. nn. 36 e 100 del
cap. 5 della nostra introduzione.
2 Cfr. C onventiones... I, c. a r. : Ad usum Raphaelis lu stin ia n i condam alterius
(ripetuto a c. 28 r.)\ c. I r . : « D i Raffaello G iu stin ian i» ; c. 170 r.: A dicto Francisco
milite Bartholomeus, a Bartholomeo lohannes Anthonius, a lohanne Antonio Raphael,
a Raphaele Raphael et a Raphaele alius Raphael-, c. 331 v. : « A t e n ( t e in nesso) Del-
I illustrissimo signor Raffaello Giustiniani, ex dono. A ten d ite legem meam popule
meus » [cfr. Ps 77,1],
C onventiones... I I, c. c r. : Ad usum Raphaelis lustiniani condam alterius (ri
petuto alle cc. cv. e 132 v.); c. 1 v.\ « D i Raffaello G iu stin ian i» (rip etu to a c. 36 v.).
3
Gabriele
Francesco
Bartolomeo
Raffaele
Raffaele
Raffaele
Gio Battista
Gio Antonio
Raffaele
cfr. Archivio Durazzo Giustiniani
nealogia completa v. C. H o p f , C , greco
greco romanes, Berlino 1873, pp. 514-16.
— 40 —
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— 41 -
- 42 -
13 m a g e s ta tis : in sopralinea.
14 L a d a t a d el docum en to è probabilm ente errata, risalendo la concessione del
tito lo d i c o n te p a la tin o al 18 m aggio 1413: v. sopra, n. 6. A questo diploma, l’unico
a n c o ra c o n s e r v a to nel secolo scorso n e ll’Archivio G iustiniani, Hopf attribuisce il valore
d i i n v e s tit u r a a c o n te palatin o anticipandola quindi di un giorno (C. H o p f , Storia cit.,
1 8 8 2 , p . 1 2 5 ; v . anche G . A ir a l d i c it., p. 222).
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— 47 —
2 Biblioteca Trivulziana, ms. 1487: cartaceo, cc. 345, cartulazione coeva a partire
dalla c. 2. All’interno del piatto anteriore ex libris della biblioteca Trivulzio con 1 in
dicazione del n. 1487 (8/7) ed ex libris Beigioioso n. 96 (impresso anche sul dorso).
Alla c. 0 r. si legge il titolo: Conventiones inter Serenissimam Rempublicam Genuen
sem et Chienses anno Domini MCC.CXVIL ac plereque aliae inter eamàem Rempubli-
cam et illustrissimos dominos maunenses super dominium insule Cbii ac utriusque Pho
ceae variis temporibus initae, magnaque cum diligentia et industria ex m ultis archiviis
collectae, cfr. G . P orro , Catalogo dei codici manoscritti della Trivulziana, Torino 1884,
p. 97; A. M anno , Bibliografia storica degli Stati della monarchia di Savoia, V I, Torino
1898, p. 405, n. 27387.
3 Docc. 59, 89, 96, 97, 111-12; Ph. P. A rgenti cit., II, p. 184.
4 Ms. Beigioioso cit., cc. 341 v. - 343 r. Si tratta di due delibere del governo ge
novese relative alle magistrature dell’isola.
5 Uno stemma impresso a secco, sempre alla c. Or., non sembra appartenere né
ai V aldettaro, né ai Federici.
6 A. O l i v i e r i , Carte e cronache manoscritte per la Storia Genovese esistenti
nella biblioteca della R. Università Ligure, Genova 1855, p. 240.
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18 ASG, ms. 259: cartaceo, sec. XVII, cc. 235, cartulato a partire dalla c. 2.
Alla c. O r.: « 1790 in agosto. Il presente libro mi è stato consegnato dall Ill.mo Fran
cesco Spinola. Casa Giustiniana ».
19 Biblioteca civica Berio, mr. XIV.3.12: cartaceo, sec. XV, cc. 32, mm. 2 9 5 x 2 2 0
circa, ad eccezione del primo fascicolo di dimensioni minori (mm. 215 x 160); compo
sizione: l 6, 224, 32; cartulazione coeva in numeri romani dalla c. 7.
20 Cfr. Ph. P. A rgenti cit., II, pp. 80, 82, 87, 91, 102; v. a n ch e a p p e n d ic e I,
n n . 10-14.
21 Doc. 68.
22 Copia subscriptionis notarii suprascripti est ut infra extracta de libro conven
tionum mahone Chii existente penes dominum Raphaelem lustinianum Arangium per
me A ntonium Taliaferrum parte scriptam et correctam-, ms. cit. alla n. 19, c. 23 v.
23 Archivio Durazzo Giustiniani, Genealogie I, piano 1, n. 10, c. 19.
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1 D o c c . 2 4 -2 6 , 30, 33, 40, 46, 47, 58, 81, 94, 102, 109; appendice I, nn. 11-14,
19, 3 4 , 3 9 , 4 0 , 4 2 .
2 D o cc . 8 , 1 3 ; appendice I , n n. 6-9.
— 51 —
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d ella B erio 3; tenuto conto che sei di essi si presentano in duplice redazione,
abbiam o quindi 37 originali di 31 documenti.
Sebbene le caratteristiche formali di questi originali siano ineccepi
b ili, la contemporanea presenza di copie autentiche degli stessi, delle quali
i no tai sottoscrittori hanno denunciato l’origine, potrebbe indurre ad una
m aggiore cautela. Alcuni documenti, infatti, rogati da Aldebrando di Cor
v a r a 4, notarius et comunis fynue cancellarius, riportati in form a di origi
n ale in Conventiones . . . I, ed estratti nel Beriano in copia autentica dal
n o taio e cancelliere Giovanni Stella, de foliacio instrum entorum compo
sitorum per Aldebrandum de Corvaria, 'notarium et cancellarium, esistente
in cancellano regia comunis Ianue, e, similmente, l ’originale di un atto
del cancelliere A ntonio di Credenza5 nel Beriano, estratto in copia auten
tica in C onventiones. . . I dallo stesso rogatario, de cartulario instrumen
torum compositorum manu mei notarii, non presenterebbero alcun proble
m a se nel foliacio o cartulario potessimo riconoscere con certezza il cartu
lario notarile. In realtà le conclusioni potranno variare, e non di poco, at
traverso l ’esame di u n altro originale6 dello stesso cancelliere in Conven
tiones . . . I, tramandatoci dal rogatario anche in copia autentica nel Be
riano, de actis publicis cancellarie regie comunis Ianue, videlicet de foliacio
instrum entorum compositorum per me notarium. Emerge chiaram ente che
nei « fogliazzi » o nei cartulari instrumentorum di notai-cancellieri dobbiamo
riconoscere giustam ente gli atti della cancelleria genovese, tram andatici at
traverso la serie Diversorum dell’Archivio di Stato di Genova. M a allora
i nostri documenti sarebbero originali solo formalmente, in quanto veri ori
ginali dovrebbero essere considerati i registri di cancelleria dai quali derive
rebbe la nostra documentazione. E ’ chiaro che un problema di tale portata
n o n può essere risolto se non attraverso l ’esame dell’intera prassi cancelle
resca genovese fra T re e Quattrocento. In questa sede possiamo solo pren
d e re atto di alcune consuetudini burocratiche, sicuramente in evoluzione
(si veda, ad es., quanto diremo a proposito dei signa della cancelleria), non
sem pre applicate in maniera rigorosa da tutti i notai. E ’ probabile quindi
che all’epoca della redazione dei nostri manoscritti non fosse ben chiara
- 52 -
l
7 Ib id em , n . 10.
8 D o c c . 1 8 , 19, 21-23 , 28 , 29, 33 , 36-38, 44, 48-50, 54-56, 59, 68, 79, 80, 83, 84,
8 9 , 9 5 , 9 6 , 9 9 -1 0 1 , 103-06, 108, 133; appendice I, nn. 2, 3, 10, 18, 20-28, 30-33,
3 5 -3 8 , 4 1 , 4 4 .
9 D o c c . 1 0 8 , 134-36; appendice I, nn. 22-24, 42, 43, 48, 51-59.
10 A p p e n d ic e I, nn. 1-5, 10-15, 17, 19-21, 24-38, 42-46, 48, 50-53, 55-59, 62;
P h . P . A r g e n t i cit., II, pp. 139, 140, 176, 200, 329, 333, 355, 359, 361, 365, 368, 369.
11 A p p e n d ic e I, n. 38: d e registro communis Ianue reposito penes me cancella
rium . . .; ib id e m , n. 48: de registro novo comunis Ianue-, ibidem, n. 29: de volu
m in e r e g u lla r u m com unis Ianue.
12 D o c c . 79-80; Ph. P. A r g e n t i cit., II, pp. 13>9-140; altri due atti, del 14 di
cem b re (a p p e n d ic e I, nn. 36-37) sono convalidati col signum comunis-, si tratta però
in u n ca so (n . 3 6 ) di una copia imitativa.
13 P e r la quale v. G. C o s t a m a g n a cit., p. 145.
— 53 -
- 54 -
20 G li u ltim i docc. autenticati con questi signa risalgono al marzo 1413: cfr. doc.
84; a p p e n d ice I , n . 41.
21 C fr. V . P o lo n io , L ’am m inistrazione della res publica genovese fra Tre e Quat
tr o c e n to , in « A t t i della Soc. Lig. di St. Patria», n.s. XVII, I, 1977, passim; 1 ultima
testim o n ia n za a nostra conoscenza del signum populi in S.M. Zunino-N . Dassori, Ge
n o v a e S p a g n a n e l X V secolo. I l « drictus Catalanorutn » (1421, 1453, 1454), (Collana
sto rica d i f o n t i e s tu d i diretta da G. Pistarino, n. 6), Genova 1970, p. 3.
22 U n e se m p io tardo di conservazione di questi signa è il ’ Dux Mediolani, do
m in u s I a n u e ’, in u n doc. del 24 settembre 1431: cfr. G. Costamagna, Gli statuti della
c o m p a g n ia d è i C aravana del porto di Genova (1340-1600), in « Memorie dell’Acc. d.
S cien ze d i T o r in o », Cl. se. morali, st. e filologiche, serie IV, n. 8, Torino 1965, p. 20.
23 D o c . 1 0 8 ; appendice I, n. 35; P h . P. A rgenti cit., I I, p. 327.
* A p p e n d ic e I, nn. 44, 62; Ph. P. A rgenti cit., II, p. 329.
25 A p p e n d ic e I, n. 35.
26 Ì b i d e m , nn. 44, 46.
27 G . C o sta m a g n a , I l notaio cit., p. 83.
2« D o c . 4 9 .
— 55 -
- 56 -
34 D o c . 18. V a com unque osservato che, sebbene tale documento sia stato tra
sm e sso d a G iu lia n o Canella da un originale in pergamena dello stesso rogatorio, nel
1383 (c fr. d o c . 2 1 ) doveva già essere regolarm ente trascritto in un registro della maona,
co m e p r o v e r e b b e l ’accenno alla c. 73 di un qualche registro, nella quale sarebbero stati
c o n s u lta ti a lc u n i p a ssi.
35 C fr. d o c . 10 3 ; l’accenno alla volta dovrebbe riferirsi a quella Bede Ususmaris
q u a m ip s i [ m a h o n e n s e s ] conducunt (docc. 13, 18-20, 33; la maona vi operava già dagli
a n n i 1 3 6 2 -6 4 : P h . P . A r g e n t i cit., I I , pp. 77, 79), anche se alcuni documenti sono
r e d a tti in lo g ia c o n s titu ta in platea illorum de lustinianis (docc. 22, 25, 26) o sub por
tic u d o m u s A n t o n i i lu stin ia n i (docc. 21, 27, 46). Lo stipendio dello scriba « genovese »
d e lla m a o n a e r a d i 50 lire annue nel 1420: cfr. doc. 103.
36 G . G . M u s s o , N u o v i docum enti cit., p. 446; altrove (Fonti cit., p. 11), lo stesso
A. d e fin isc e q u e s to registro « fratello maggiore » del Beriano; veramente si dovrebbe
p a rla re p i u t t o s t o d i « antenato », non tan to del codice della Berio che, come abbiamo
v isto , f o rn is c e q u a s i esclusivam ente a tti della cancelleria genovese o della curia del po
d e s tà d i C h io , q u a n t o dei nostri du e volum i che riportano appunto in gran numero atti
d e r iv a ti d a i r e g is tr i (p erd u ti) della maona.
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37 Docc. 18, 19; appendice I, n. 17. Cfr. però anche quanto detto alla n. 33 a pro
posito di G uidotto de Bracelli.
38 Ph. P. A rg en ti cit., II, p. 386.
39 Doc. 30.
40 Doc. 21.
41 Docc. 22, 23, 27-29.
42 Docc. 24-26.
43 Docc. 34, 44.
44 Docc. 31-33, 36-38, 40.
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73 E ’ u n ’ipotesi che emerge, sia pure per gli anni 1471-76, in L. B a l l e t t o , Chio
nel tempo di Cristoforo Colombo, in Atti del III Convegno internazionale di studi co
lombiani, Genova, 7 e 8 ottobre 1977, Genova 1979, pp. 177-79.
74 Appendice I, nn. 22, 23, 25.
75 Ibidem, nn. 22, 23.
76 Docc. 133-36; appendice I, nn. 50, 52-59; Ph. P. A rgenti cit., II, pp. 333,
359, 361, 365, 368, 369.
77 Appendice I, nn. 2, 3.
78 Ibidem, n. 2.
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79 Ib id em , n. 3.
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80 Doveva infatti essere eletto con le stesse norme che regolavano 1 elezione del
castellano (cfr. convenzioni del 1347 e del 1373 in Ph. P. A r g e n t i cit., H , PP- 44, 47,
110, 114; era scelto tra gli appartenenti al collegio dei notai genovesi e faceva parte
della « famiglia » del podestà; non ne viene precisato lo stipendio (ibidem ), che, tutta
via, stando alla stallia, o imposta sugli stipendi (M . B u o n g iorn o , L 'amministrazione ge
novese della « Romania », Genova 1977, pp. 320-21), doveva essere uguale a quello
del castellano, al quale competevano, nel 1347 e nel 1373 (Ph. P. A r g e n t i , alle pp.
sopra citate) 400 perperi all’anno. Sullo stipendio del castellano tuttavia gravavano
mantenimento e stipendio di tre persone di servizio (78 perperi di soli stipendi, se
confrontabili agli stessi pagati dal podestà: ibidem, II, p. 47), per cui il confronto
risulta necessariamente impreciso e limitato.
81 Doc. 4.
82 Appendice I , nn. 2, 3.
83 Ph. P. A rg en ti cit., I l i , p. 885.
84 Ibidem, II, p. 386; M. B uongiorno cit., p. 139.
85 Appendice I, nn. 22, 23.
86 Ibidem, n. 2.
87 Ibidem, n. 25; cfr. anche Ph. P. A rgenti cit., I I , pp. 150, 154, 165.
Docc. 51, 52; tale risulta nel 1398: cfr. M. B uongiorno cit., p. 344.
89 Ph. P. A rgenti cit., II, p. 165.
A. A romando, Bartolomeo Canessa notaio genovese a Chio, in « La Berio »,
X, 1970, n. 3, pp. 7-17.
Cfr. n. 11 del cap. IH della nostra introduzione.
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C o n v e n tio n e s . . . I, c. 60 f.: sottoscrizione di Giacomo di Moneglia.
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CSocietà
o n v e n tioLigure
n e s . . . di
I, Storia Patria
c. 112 r.: - biblioteca
sottoscrizione digitale di- 2012
di Lombardo Santo Stefano.
Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
estrae u n a c o p ia p e r C o n v e n tio n e s . I e p er il B erian o 92. Nel ventennio
1 4 5 0 -7 0 d o v r e m m o co llo care B ern ard o de F e rr a ri93, m entre per gli ultimi
q u in d ici a n n i d e l s e c o lo rim angono i nom i di tre notai: Agostino de Via,
re d a tto re d i 17 a t t i n e g li anni 1487-88 94, al quale il 28 gennaio 1488 viene
p ro ro g a to il m a n d a t o , su d elib era della m aona, per u n anno, oltre i 26 mesi
già a s s e g n a tig li9S, B a ttis ta de Palodio, che redige tre docum enti negli
anni 1 4 9 5 -9 6 96, e L o re n z o de V illa, nom inato il 30 maggio 1496 97. Si tratta
di d a ti p r o v v is o r i e fra m m e n ta ri, ricavati dalla nostra documentazione (tran
ne p o c h e e c c e z io n i) , c h e vanno in te g ra ti e com pletati sia attraverso gli studi
del M u s so 98, s ia a ttr a v e r s o lo spoglio accurato del Diversorum 597, già ci
ta to , in c u i l e n o m i n e dei n o tai appaiono spesso in m aniera equivoca ed
oscura, f o r s e a n a s c o n d e re la v en d ita delle cariche, tu tt’altro che infrequen
te n ella s to r ia g e n o v e s e " , e, n a tu ra lm e n te , degli atti della cancelleria.
R e s t e r e b b e r o a n c o ra dei d u b b i su qualche notaio, come, ad esempio,
su L a z z a rin o , fig lio d i N iccolò d a R apallo, attivo negli anni 1420-27, che non
si q u a lific a m a i c o m e scriba, né della m aona, né della curia: la natura dei
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ASG, Sez. notai, Guidoto de Bracelli anni 1345-53 (ma cfr. anche Codice D i
plomatico Cassinese, in Biblioteca privata Durazzo-Giustiniani di G enova, B, IX, 7,
n ’ 25)’ Ant0ni° di Credenza> anni 1375-1418; Giuliano Canella, anni 1390,
1408-21; Antonio Bercaneca, anni 1337 - 1400 (ma cfr. anche ASG, Antico Comune, n.
211, c. I: V. Polonio cit., p. 162).
106 ASG, Antico Comune, n. 18, c. I (cfr. V. P o lo n io cit., p. 103).
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112 C fr. d o cc. 3 3 , 36, 38, di M artino di Bandino, oltre agli altri di notai le cui
m ani so n o già s ta te identificate.
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Conventiones . . . I I , c. I r . : manca.
Beriano, c. 0 r. ( A r g e n t i, p. 26): Extractum est u t supra de actis publicis
cancellarie regie comunis Ianue, videlicet de foliacio in stru m e n to ru m com
positorum per quondam Peregrinum de Bracelis notarium p e r m e A ntho-
nium de Credentia, notarium et cancellarium.
Rex, dominus Ianue. Anthonius de Credentia, notarius e t cancellarius.
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5. 1362, marzo 8.
Conventiones. . . II , c . 58 r. = Beriano, c. 19 r . ( A r g e n t i , p. 7 4 ) = n . 6.
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10. 1 3 7 3 , n o v e m b re 21.
11. 1 3 7 3 , n o v em b re 21.
12. 1 3 7 3 , n o v e m b re 21.
— 79 —
Conventiones. . . I, c. 29 r. = n. 12.
Conventiones . . . I I , c. 87 v. — n. 12.
Beriano, c. 32 v. ( A r g e n t i, p. 102) = n. 12.
- 80 -
18. 1 3 8 5 , g iu g n o 28.
19. 1 3 9 1 , f e b b r a i o 10.
20. 1 3 9 1 , f e b b r a i o 13.
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24. 1 3 9 3 , a g o s to 18.
C o n v e n t i o n e s . . . I , c. 73 v.: E x tractu m est u t supra de actis publicis can
c e lla r ie d u c a lis com unis Ia n u e .
P o p u l u s . Io h a n n es S tella cancellarius, approbans correctionem seu ad
d i t i o n e m s c r ip ta m in p e n u ltim a linea de novo insertam « non ».
26. 1 3 9 6 , m a rz o 14.
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- 84 -
30. 1 4 0 4 , d ic e m b re 15.
32. 1 4 0 5 , fe b b ra io 14.
33. 1 4 0 5 , fe b b ra io 17.
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B e r ia n o , c. 8 5 r. ( A r g e n t i , p . 2 1 3 ) = n. 36.
38. 1 4 1 2 , fe b b ra io 29.
C o n v e n t i o n e s . . . I , c. 102 r.: E x trac tu m est u t supra de actis publicis can
c e lla r ie c o m u n is Ia n u e.
P o p u l u s . Io h a n n es S tella cancellarius.
B e r ia n o , c . 8 5 v. ( A r g e n t i , p . 2 1 4 ): T ranscriptum est u t superius fideliter
l e g i t u r d e r e g is tr o com unis Ia n u e reposito penes me cancellarium infrascrip-
tu m .
R e x , d o m in u s Ia n u e . Io h a n n es Stella cancellarius.
39. 1 4 1 3 , m a rz o 11.
C o n v e n t i o n e s . . . I , c. 127 v.\ (S .T .) Ego A nthonius de Credentia quon
d a m C o n r a d i , p u b licu s im p eriali auctoritate notarius et comunis Ianue can
c e lla r iu s , p r e d ic tis o m n ib u s in te rfu i et rogatus suprascriptum presens instru
m e n t u m i n p re s e n ti et p ro x im e p re ced e n ti(b u s) foliis pergamenorum ex
t e n s u m e t e x tra c tu m com posui, im breviavi et scripsi, pluribus tamen agibi-
lib u s p u b lic is occupatus p e r aliu m coadiuctorem meum extrahi et in hanc
p u b l i c a m fo r m a m u t su p ra re d d ig i fideliter feci, ideo me subscripsi et pu
b lic a v i c u m sig n o e t n o m in e m eis in instrum entis apponi solitis in testimo
n i u m p r e m is o r u m .
C o n v e n t i o n e s . . . I I , c. 164 r.: manca.
40. 1 4 1 3 , m a rz o 11.
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