ISBN 3-938650-70-2
Prima conferenza
la questione sociale
come fatto di cultura, di diritto e di eco-
nomia 13
• La questione sociale riguarda tutta l’umanità in
termini di vasta portata, non è solo una questione
di sopravvivenza e posti di lavoro 16
• La prima economia nazionale cercava le “leg-
gi” dell’economia, secondo il modello delle
scienze naturali
• Nello stesso tempo andò persa ogni fede nella ca-
pacità dello spirito di plasmare la vita
• Il capitalismo e la tecnica hanno creato una classe
operaia che dalla vita culturale della borghesia ha
ereditato soltanto la scienza materialistica
• L’anima s’intristisce se si convince che lo spirito
sia solo un’ideologia astratta senza praticità
• Secondo Woodrow Wilson, presidente degli USA,
Stato e diritto sono diventati sempre più impoten-
ti nei confronti dell’economia
• La vita sociale è e va triarticolata in vita culturale,
giuridica ed economica – ma l’economia ha fatto
della cultura e del diritto i propri servi
• Nell’economia monetaria il valore concreto del-
le merci e dei servizi viene camuffato da un
prezzo astratto
Seconda conferenza
la vita economica:
associazioni per la creazione di valore e
di prezzi. Sistema creditizio e tributario
• L’idea della triarticolazione nasce da un fiuto
istintivo per la realtà e funge da metodo
• Si tratta di una triade: libertà individuale, solida-
rietà sociale e loro bilanciamento tramite l’ugua-
glianza democratica
• La vita culturale diventa produttiva e pratica solo
se viene amministrata indipendentemente dallo
Stato e dall’economia
• L’economia diviene produttiva e sociale solo se è
indipendente dalla vita statale e giuridica
• L’amministrazione politica è la morte dell’economia
• Nell’era della tecnica e delle macchine l’iniziativa
del singolo è indispensabile per l’economia
• L’associazione è un cooperare in base ai talenti in
vista di una produzione al servizio del consumatore
• Nell’economia di denaro il soldo tiranneggia l’uomo
• Il lavoro non è una merce, non può essere pagato
• Nell’economia monetaria è il potere del denaro a
determinare i prezzi. in un’associazione è il buon-
senso sociale a determinare il valore reciproco di
merci e servizi
• È soprattutto la bravura umana, il talento, che
merita “credito” (= fiducia). Le imposte sulle en-
trate inibiscono il talento, quelle sulle uscite lo
Terza conferenza
la vita giuridica:
compiti e limiti della democrazia. Diritto
pubblico e diritto penale
• Sono gli uomini a creare istituzioni, non viceversa
• Nelle classi dirigenti la morale e il diritto sono
diventati sempre più impotenti. La classe operaia
ne ha tratto il dogma che sono impotenti e che
l’economia è onnipotente
• Il diritto è scomparso: oggi l’uomo che pensa e
vuole non incontra mai l’altro sulla base del senti-
mento – cioè da pari a pari in quanto esseri umani
• Il fattore democratico vale per tutti gli aspetti del-
la vita in cui ogni individuo maggiorenne ha la
stessa capacità di giudizio dell’altro
• I parlamenti – vedi l’impero austroungarico –
sono composti perlopiù da rappresentanti di inte-
ressi economici
• I diritti pubblici sorgono attraverso deliberazioni
perse a maggioranza di voti e si esprimono sotto
forma di leggi
• È necessario ricostituire un terreno giuridico su
cui gli uomini s’incontrino unicamente come uo-
mini, a prescindere dal talento individuale e dal
potere economico
Quarta conferenza
la vita culturale:
arte scienza e religione. L’educazione co-
me arte sociale
• Il movimento scientifico-spirituale contribuisce
al rinnovamento dell’intera vita
• Il naturalismo (per esempio la pittura paesaggi-
stica) ha fatto dell’arte un puro lusso, una vera
menzogna culturale
• La scienza vede solo la realtà esteriore, è diven-
tata sempre più astratta e intellettualistica
• La religione si arroga il monopolio sullo spirito,
ma conosce solo uno spirito vecchio, che non è
al passo con i tempi
• Ne La filosofia della libertà l’uomo viene de-
scritto come spirito individuale in grado di di-
ventare sempre più libero. La “libertà” meccani-
cistica di Wilson è tutt’altro che libertà
• Essere liberi vuol dire trarre da se stessi più di
quanto ci dà la natura. Grazie alla “modestia in-
Quinta conferenza
l’interazione tra cultura,
diritto ed economia nell’organismo sociale
• Dal valore di una merce si vede come tre corren-
ti autonome confluiscano a formare un’unità
• Una buona parte della scienza e del diritto è
asservita all’economia. La parte indipenden-
te (l’arte, la religione e la morale) ha perso il
contatto con la vita reale, è diventata esan-
gue e inerme
• Ovunque il potere economico è stato converti-
to in diritto. Per questo la classe operaia vuole
Sesta conferenza
la vita nazionale e internazionale
nella triarticolazione sociale
• La coscienza internazionale ha fallito nella guerra
• L’egoismo e l’amore sono le fonti dell’agire
umano. «Il nazionalismo è un egoismo vissuto
collettivamente»
• L’internazionalismo cresce con l’interesse a co-
noscere altri popoli
• In economia il consumo nasce dal bisogno che
è per natura egocentrico. La produzione inve-
ce presuppone una vera dedizione alla comu-
nità sociale
• Nell’economia mondiale regna l’anacronismo
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come fatto di cultura, di diritto e di economia
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Carissimi ascoltatori!
È nella natura della cosa che oggi abbia dato solo un’introdu-
zione e che facilmente si possano porre delle domande alle
quali solo nei prossimi giorni e nel contesto delle altre confe-
renze si potranno trovare delle risposte adeguate. Una di que-
ste domande, la prima che mi è stata posta, è:
Come si può trovare un criterio oggettivo di valutazione
dei beni?
Come ho già detto, desidero dire solo poche cose rispetto
a questa domanda, poiché sicuramente nei prossimi giorni le
mie riflessione dovranno riferirsi in particolare a questa que-
stione, che quindi troverà risposta nel suo contesto. Desidero
però già ora dire quanto segue.
Vedete, cari ascoltatori, quando si pone una simile doman-
da è importante rendersi conto che la si pone sul terreno della
vita economica. La domanda sul valore dei beni può essere
posta solo nell’ambito dell’economia. Ma questo significa che
occorrerà familiarizzarsi con qualcosa che al presente richie-
de un nuovo modo di pensare.
È facile credere che gli uomini d’oggi sappiano pensare in
maniera assolutamente pragmatica. E facilmente al giorno
d’oggi si definisce “grigia teoria” questa o quella cosa. Ma
con il pensiero davvero pragmatico non si è poi così avanti. E
proprio quelli che oggi spesso si definiscono pragmatici sono
dominati dalle teorie più grigie. Sono solo in grado di espri-
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e del prezzo. Sistema creditizio e tributario
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• il programma di Eisenach,
• il programma di Gotha,
• il programma di Erfurt.
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La vita giuridica:
compiti e limiti della democrazia.
Diritto pubblico e diritto penale
Per crearsi dei concetti giusti sulla vita sociale bisogna capir
bene che rapporto c’è tra gli uomini – che nella loro conviven-
za danno origine alla vita sociale – e le istituzioni nelle quali
vivono.
Chi osservi con spassionatezza la vita sociale, scoprirà
che in fin dei conti tutto ciò che ci circonda in fatto di istitu-
zioni esterne proviene dai provvedimenti e dalla volontà degli
uomini stessi.
E chi giunge a questa convinzione finirà per dirsi che nel-
la vita sociale tutto dipende in primo piano dal fatto che gli
uomini si rivelino individui sociali o asociali in base alle loro
forze, alle loro capacità e alla loro mentalità nei confronti di
altre persone. Gli individui con una struttura mentale sociale,
con una visione comunitaria della vita, daranno origine a isti-
tuzioni che favoriscono la socialità.
E su vasta scala si può dire che il fatto che il singolo sia in
grado di avere le entrate adeguate al proprio sostentamento
dipende da come i suoi simili gli forniscono gli strumenti per
questo mantenimento, se sanno lavorare per lui in modo che
possa mantenersi con questi mezzi. Per essere del tutto con-
creti: che il singolo possa comprare pane a sufficienza dipen-
de dal fatto che gli uomini adottino misure tali per cui chiun-
que lavori, chiunque faccia qualcosa, possa ottenere
un’adeguata quantità di pane in cambio del proprio lavoro,
della propria prestazione.
D’altro canto, il fatto che il singolo sia in grado di dare effi-
cacia al proprio lavoro, di occupare effettivamente il posto in
cui gli è possibile procurarsi i mezzi necessari al suo sostenta-
mento, dipende a sua volta dal fatto che gli uomini fra i quali
vive abbiano o meno adottato delle misure sociali che gli con-
sentano di occupare un posto di lavoro adeguato ai suoi talenti.
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L’educazione come arte sociale
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4 Da: Ottokar Czernin, Im Weltkriege (Ullstein & Co, Berlin 1919, pagg.
372-3).
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L’interazione fra
vita culturale, giuridica
ed economica nell’organismo sociale
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