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Per la compilazione di tale riquadro, è possibile fare riferimento ai dati indicati nel-
la certificazione unica CUD/2012 rilasciata al percipiente, stante l’analoga com-
posizione dei due riquadri ad eccezione dei punti 115, 116, 117 126, 130 e dei
punti da 138 a 144 presenti solo nel Mod. 770.
Nel punto 101 deve essere indicata l’imposta lorda calcolata applicando le aliquote
IRPEF per scaglioni (art. 11 TUIR) alla somma dei redditi evidenziati nei punti 1 e
2.
Tale punto non deve essere compilato qualora i redditi certificati siano stati
erogati agli eredi.
Nel punto 102 va indicato l'importo totale delle detrazioni di cui all'art. 12 del
TUIR.
Detrazioni per figli a carico - Per ogni figlio naturale, adottivo, affiliato o af-
fidato compete una detrazione dall’imposta lorda pari a 800,00 euro.
La predetta detrazione per i figli è aumentata a 900,00 euro, per ciascun figlio di
età inferiore a tre anni.
La detrazioni per figli a carico è ulteriormente aumentata di
• 220,00 euro, per ogni figlio portatore di handicap (art. 3 L. n. 104/1992);
• 200,00 euro, per ciascun figlio, a partire dal primo, per i contribuenti con
più di tre figli a carico.
La detrazione in argomento, compete per la parte corrispondente al rapporto tra
95.000,00 euro, diminuito del reddito complessivo, e 95.000,00 euro. L’importo di
95.000,00 euro è aumentato di 15.000,00 euro per ogni figlio successivo al primo.
Tradotto in formula, il rapporto per la determinazione della detrazione spettante
è dato da:
Detrazioni per altri familiari - Per ogni altro familiare a carico (soggetti
indicati nell'articolo 433 del codice civile) che conviva con il contribuente o
percepisca assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell'autorità
giudiziaria compete una detrazione pari a 750,00 euro. La detrazione spetta
per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 80.000 euro, diminuito
del reddito complessivo, e 80.000 euro.
La detrazione deve essere ripartita pro quota tra coloro che hanno diritto alla
detrazione.
Le detrazioni per carichi di famiglia sono rapportate ai mesi in cui si verifica-
no le condizioni per usufruire delle detrazioni. La parametrizzazione ai mesi
non deve essere applicata alla maggiorazione spettante ai contribuenti con più
di tre figli (200,00 euro per ogni figlio e aumento di 15.000,00 per ogni figlio
successivo al primo): tali importi devono essere considerati per l’intero anno a
prescindere dal numero dei mesi in cui si verificano le condizioni per
l’applicazione della detrazione.
Le detrazioni per carichi di famiglia, spettano, inoltre, solo se i familiari inte-
ressati hanno conseguito, nel medesimo anno, un reddito complessivo non su-
periore a 2.840,51 Euro, computando anche le retribuzioni corrisposte da enti
e organismi internazionali, rappresentanze diplomatiche e consolari e missio-
ni, nonché quelle corrisposte dalla Santa Sede, dagli enti gestiti direttamente
da essa e dagli enti centrali della Chiesa cattolica, al lordo degli oneri deduci-
bili. Il limite di reddito di euro 2.840,51 deve essere riferito al reddito com-
plessivo del familiare, considerato al lordo del reddito imputabile
all’abitazione principale.
Si precisa, che qualora il percipiente abbia comunicato l’ammontare di altri
redditi al sostituto d’imposta, quest’ultimo ne deve tenere conto ai fini del cal-
colo delle detrazioni di cui all’art. 12 del TUIR e darne evidenza nelle annota-
zioni (cod. AO), indicando distintamente l’importo del reddito dell’abitazione
principale e delle relative pertinenze, se ricompreso nell’ammontare comuni-
cato.
Ai fini della determinazione delle detrazioni di cui all’art. 12 del TUIR, il reddito
complessivo deve essere assunto al netto del reddito dell’unità immobiliare
adibita ad abitazione principale e di quello delle relative pertinenze (art. 12 TUIR,
comma 4-bis).
Nel Punto 103 va indicato l’importo delle detrazioni di cui al comma 1-bis dell’art.
12 del TUIR che ha trovato capienza nell’imposta lorda diminuita delle altre detra-
zioni di cui all’art. 12, di quelle previste dagli artt. 13, 15 e 16, e delle detrazioni
contenute in altre disposizioni normative.
Nel punto 105 va indicato l’importo del credito per famiglie numerose (comma 3
dell’art. 12 del TUIR), relativo all’anno 2011, che non è stato riconosciuto.
In questo caso, nelle annotazioni al modello CUD/2012 (cod. BH) il sostituto deve
esplicitare che qualora il contribuente non abbia altri redditi oltre quelli certificati
dal sostituto d’imposta può chiedere il rimborso del credito non riconosciuto nella
dichiarazione dei redditi.
Nel punto 106 indicare l’importo del credito per famiglie numerose riconosciuto
che il sostituto ha successivamente recuperato in sede di conguaglio.
Nel punto 107 deve essere indicato l’importo della detrazione per lavoro di-
pendente o pensione eventualmente spettante ai sensi dell’art. 13 del TUIR.
Per i titolari di redditi di pensione con età non inferiore a 75 anni, la detrazio-
ne dall'imposta lorda è fissata nelle seguenti misure:
a) se il reddito complessivo non supera 7.750 euro la detrazione è pari a
1.783 euro. L'ammontare della detrazione effettivamente spettante non
può, comunque, essere inferiore a 713 euro;
Il totale degli oneri da cui derivano le detrazioni da indicare nel presente punto de-
ve essere riportato nel successivo punto 128.
Nel punto 109 va indicato l’importo delle detrazioni per canoni di locazione (commi
da 01 a 1-ter dell’art. 16 del TUIR) che ha trovato capienza nell’imposta lorda di-
minuita, nell’ordine delle detrazioni di cui agli artt. 12 e 13 del TUIR.
Qualora nel corso dell’anno si sono stipulati più contratti di locazione, nelle anno-
tazioni al CUD/2012 (codice BG) devono essere indicati:
a) le diverse tipologie di canoni di locazione rispettivamente indicate nei commi da
01 a 1-ter dell’art. 16 del TUIR utilizzando i codici 1, 2, 3 e 4;
b) il numero dei giorni per i quali l’unità immobiliare locata è adibita ad abitazione
principale;
c) la percentuale di spettanza della detrazione.
Nel punto 110 va indicato l’importo delle detrazioni riconosciute dal sostituto
d’imposta di cui al comma 1-sexies dell’art. 16 del TUIR che non ha trovato ca-
pienza nell’imposta lorda diminuita, prima delle detrazioni di cui all’art. 12 e
poi delle detrazioni di cui all’art. 13 del TUIR.
Nel punto 111 va indicato l’importo delle detrazioni di cui al comma 1-sexies
dell’art. 16 del TUIR non riconosciuto dal sostituto.
In questo caso, il sostituto d’imposta deve precisare nelle annotazioni al CUD/2012
utilizzando il codice BI che qualora il contribuente non abbia altri redditi oltre
quelli certificati dal sostituto d’imposta può chiedere il rimborso della detrazione
non fruita nella dichiarazione dei redditi.
Nel punto 112 indicare l’importo del credito per canoni di locazione riconosciuto
che il sostituto ha recuperato in sede di conguaglio in quanto non spettante.
Nel punto 113 va indicato il totale delle detrazioni già indicate ai punti 102 103
107, 108, 109 e 118.
Nel caso in cui le detrazioni non siano state attribuite totalmente a causa
dell’incapienza dell’imposta lorda nei punti 102, 107 e 108 andrà indicato
l’importo teoricamente spettante mentre nel punto 113 andrà indicato il totale
delle detrazioni effettivamente attribuite in relazione all’imposta lorda del per-
cipiente.
Nel punto 114 deve essere indicato il credito d’imposta riconosciuto in sede
di conguaglio, per le imposte pagate all’estero a titolo definitivo.
Nel caso in cui il reddito prodotto all’estero concorra parzialmente alla forma-
zione del reddito complessivo, anche l’imposta estera deve essere ridotta in
misura corrispondente.
La detrazione deve essere calcolata, a pena di decadenza, nella dichiarazione
dei redditi relativa al periodo d’imposta cui appartiene il reddito prodotto
all’estero a condizione che il pagamento dell’imposta estera a titolo definitivo
avvenga prima della sua presentazione. Se il pagamento a titolo definitivo av-
viene successivamente al termine di presentazione della dichiarazione dei
redditi, la detrazione deve essere operata nella dichiarazione relativa al peri-
odo in cui l’imposta estera è divenuta definitiva.
Il concetto di definitività delle imposte estere deve essere inteso nel senso di
“irripetibilità”. Pertanto, non possono essere considerate definitive le imposte
pagate a titolo di acconto, in via provvisoria o per le quali è previsto il congua-
glio con possibilità di rimborso totale o parziale (Circolare ministeriale 12 di-
cembre 1981, n. 42 e 8 febbraio 1980, n. 3).
Se il reddito prodotto all’estero concorre solo parzialmente alla formazione del red-
dito di lavoro dipendente (es. reddito determinato a norma del comma 8-bis dell’art.
51 del TUIR) anche l’imposta pagata all’estero è ridotta in misura corrispondente
(art. 165, comma 10 del TUIR). In tal caso, nelle annotazioni il sostituto dovrà in-
formare il contribuente che l’imposta estera definitiva evidenziata è stata ridotta
proporzionalmente al rapporto tra il reddito estero assoggettato a tassazione in Ita-
lia ed il reddito estero effettivamente percepito.
Occorre precisare che i lavoratori dipendenti e i soggetti ad essi assimilati, per gli
adempimenti dei rispettivi obblighi tributari, possono rivolgersi al proprio datore di
lavoro che abbia deciso di fornire l’assistenza fiscale ai propri dipendenti (R.M. 14
agosto 2002, n. 283/E).
Le istruzioni ministeriali alla compilazione del punto 114 prevedono che in tale cam-
po sia inserito il credito d’imposta per le imposte pagate all’estero riconosciute in
sede di conguaglio, restando escluso l’analogo dato determinato dal sostituto
d’imposta in sede di assistenza fiscale prestata al proprio dipendente.
In relazione al dato indicato al precedente punto 114 – credito d’imposta per impo-
ste pagate all’estero riconosciuto in occasione delle operazioni di conguaglio – per
ciascuno Stato estero in cui è stato prodotto il reddito, devono essere precisati i se-
guenti dati:
• punto 115 – l’anno di percezione del reddito estero;
• punto 116 – il reddito prodotto all’estero;
• punto 117 – l’imposta pagata all’estero divenuta definitiva.
Qualora sia necessario indicare più periodi ovvero i redditi siano stati prodotti in
più Stati, si devono compilare altrettante comunicazioni relative allo stesso per-
cipiente, avendo cura di riportare i dati anagrafici e attribuire a ciascuna lo
stesso numero progressivo.
Nel punto 118, va indicato l’importo della detrazione prevista per il personale del
comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico titolare di reddito complessivo di la-
voro dipendente non superiore, nell’anno 2010, a 35.000 euro (art. 4, comma 3 del
D.L. 29 novembre 2008, n. 185).
Si tratta di una riduzione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addi-
zionali regionali e comunali sul trattamento economico accessorio.
L’importo da indicare nel punto 118 rappresenta la detrazione effettivamente attri-
buita che non può superare i 141,90 euro in quanto tale è l’importo massimo della
riduzione.
In tale punto vanno indicati i dati relativi ai contributi e premi versati dal lavora-
tore e dal datore di lavoro, sia volontari sia dovuti in base a contratti o accordi col-
lettivi, anche aziendali, alle forme pensionistiche complementari esclusi dalla de-
terminazione dei redditi di cui ai precedenti punti 1 e 2.
Nel dato da indicare devono essere compresi anche i premi versati a favore dei
familiari a carico per la quota non dedotta dagli stessi in quanto il dipendente
ha espressamente richiesto al sostituto d’imposta il riconoscimento della deduzione.
Tale punto deve essere compilato indicando l'ammontare dei contributi e dei
premi complessivamente versati dal lavoratore e dal datore di lavoro alle forme
pensionistiche complementari e non esclusi dall'ammontare dei redditi indicati ai
precedenti punti 1 e 2, ad esempio perché eccedenti i limiti previsti dall'art. 10,
comma 1, lett. e-bis, del TUIR.
Nel dato da indicare devono essere compresi anche i premi versati a favore dei
familiari a carico per la quota non dedotta dagli stessi in quanto il dipendente
ha espressamente richiesto al sostituto d’imposta il riconoscimento della deduzione.
Nel punto 122 deve essere riportato l’importo complessivo dei contributi versati
nell’anno dal lavoratore di prima occupazione e dal datore di lavoro alle forme pen-
sionistiche complementari.
Nel punto 123 deve essere indicato l’importo complessivo dei contributi versati
nell’anno e negli anni precedenti, limitatamente ai primi cinque anni di partecipa-
zione alle forme pensionistiche complementari, dal lavoratore di prima occupazione
e dal datore di lavoro
I punti 122 e 123 devono essere sempre compilati, anche se per il lavoratore di pri-
ma occupazione sia stato indicato al punto 8 della parte A “Dati generali” un valore
diverso da 3.
Il punto 124 deve essere compilato in caso di cessazione del rapporto di lavoro nel
corso del 2012 relativamente ai lavoratori di prima occupazione per i quali è matu-
rato il diritto di usufruire della deduzione dal reddito complessivo dei contributi
versati alle forme di previdenza complementare.
La deduzione è pari alla differenza tra l’importo di 25.822,85 euro i contributi effet-
tivamente dedotti nei primi cinque anni di partecipazione alle forme pensionisti-
che.
Nel caso di cessazione del rapporto di lavoro nel corso del 2012, pertanto, nel punto
124 occorre indicare l’ammontare dei contributi effettivamente dedotti.
Nelle annotazioni al modello CUD, con il codice CA, deve essere indicato l’importo
del differenziale residuo nonché il residuo numero di anni per i quali è possibile u-
tilizzare la deduzione.
In questo punto va indicato l'importo dei premi e contributi versati per i familiari a
carico già compresi nei punti 120 e 121. A completamento delle informazioni rela-
tive a tali importi, nel successivo punto 126 deve essere riportato il codice fiscale
di ciascun familiare per il quale sono stati effettuati i versamenti alle forme di
previdenza complementare.
PUNTO 127 - Totale oneri sostenuti esclusi dai redditi indicati nei punti 1 e 2
Operazioni di conguaglio
Il sostituto d'imposta ha la facoltà di tener conto, in sede di effettuazione delle
operazioni di conguaglio, di oneri sostenuti direttamente dal dipendente e che lo stesso
ha chiesto di conguagliare. In tale occasione, può verificarsi la contemporanea
presenza di oneri deducibili dal reddito complessivo e di oneri per i quali la detrazione
spetta con riferimento a importi determinati sulla base di prestabilite percentuali del
reddito complessivo stesso. Ciò potrebbe comportare l’insorgere di problematiche in
ordine alle modalità di attribuzione delle deduzioni e delle detrazioni relative agli
oneri medesimi.
A tal fine, il reddito cui fare riferimento, per l'attribuzione di oneri su cui compete la
detrazione in misura non eccedente una prestabilita percentuale del reddito
complessivo, non deve tener conto di eventuali abbattimenti del reddito imponibile
dovuti al riconoscimento di oneri deducibili di cui all'art. 10 del citato TUIR (C.M. 22
dicembre 2000, n. 238/E)
Si ricorda che il sostituto deve esplicitare le singole voci inserite nel punto 127 nel-
le annotazioni presenti nel Mod. CUD/2012 (cod. AR).
Va indicato l'importo degli oneri detraibili, comprensivo di quelli per i quali il dato-
re di lavoro ha computato la detrazione nella misura del 19%.
Si precisa, inoltre, che gli importi degli oneri detraibili contenuti in tale punto
devono essere calcolati tenendo conto degli eventuali limiti e al netto delle franchi-
gie previste dalle norme che li regolano.
Gli oneri per i quali spetta la detrazione nella misura del 19% devono essere
analiticamente descritti nelle annotazioni (cod. AT).
Il punto 129 deve essere utilizzato per indicare i contributi per assistenza sanita-
ria versati dal sostituto o dal lavoratore a enti o casse aventi esclusivamente fine
assistenziale in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento
aziendale. Tali contributi, in base a quanto stabilito dall’art. 51, comma 2, lett. a)
del TUIR, non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente se
d’importo non superiore complessivamente ad euro 3.615,20.
Si ricorda che il contribuente non può far valere le deduzioni o detrazioni d'imposta re-
lative a spese sanitarie rimborsate per effetto di tali contributi. Tale possibilità è con-
cessa solo se i contributi versati risultano superiori al predetto limite, in quanto la
parte eccedente concorre a formare il reddito.
In questo caso, le eventuali spese sanitarie rimborsate potranno essere portate in de-
duzione o potrà essere calcolata la detrazione d'imposta in proporzione alla parte dei
contributi eccedente.
L’eventualità che il contribuente non può far valere le deduzioni o detrazioni d'imposta
relative a spese sanitarie rimborsate per effetto di tali contributi deve essere eviden-
ziato nelle annotazioni presenti nel Mod. CUD/2012 (cod. AU) con separata indicazio-
ne della parte eccedente il predetto limite.
Nel punto 130 deve essere indicato il codice fiscale dell’ente o cassa avente fine as-
sistenziale ai quali il sostituto e/o il sostituito hanno versato contributi per assi-
stenza sanitaria.
Si tratta di una casella che deve essere barrata in presenza di assicurazioni sani-
tarie stipulate dal sostituto d'imposta o semplicemente pagate dallo stesso, con o
senza trattenuta a carico del lavoratore. Si rammenta che l'importo dei premi
pagati concorre a formare il reddito imponibile di cui al punto 1 e per lo
stesso non è riconosciuta alcuna detrazione. Le spese sanitarie rimborsate per
effetto di dette assicurazioni possono essere riportate nell’eventuale dichiarazione
dei redditi per far valere le deduzioni o le detrazioni d'imposta. Tale eventualità
deve essere indicata nelle annotazioni presenti nel Mod. CUD/2012 (cod. AV).
La casella del punto 132 deve essere barrata qualora il sostituito abbia richiesto
l’applicazione di una maggiore aliquota IRPEF rispetto a quella applicabile in ba-
se ai redditi certificati.
Il punto 133 deve essere utilizzato per riportare uno dei seguenti codici:
Codice A Qualora, in caso di applicazione delle disposizioni di cui all’art. 11, comma 2 del TUIR, alla
formazione del reddito complessivo concorrano solo:
1) redditi di pensione inferiori o uguali a euro 7.500,00 goduti per l’intero anno;
2) redditi di terreni per un importo non superiore ad euro 185,92;
3) reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e sue pertinenze.
Codice B Nel caso di riconoscimento della detrazione minima di euro 1.380,00 prevista per i rapporti di
lavoro a tempo determinato dall’art. 13, comma 1, lett. a) del TUIR.
Codice M nel caso di erogazione della seconda ed ultima rata riferita alle somme corrisposte alla cessa-
zione dell’impiego come previsto dall’articolo 12, comma 7 del decreto legge 31 maggio 2010, n.
78 (ndr: somme corrisposte ai dipendenti della pubblica amministrazione a titolo di indennità
di buonuscita, indennità premio di servizio, del trattamento di fine rapporto e di ogni altra in-
dennità equipollente corrisposta una-tantum comunque denominata)
Codice N nel caso di erogazione della seconda delle tre rate riferite alle somme corrisposte alla cessazio-
ne dell’impiego come previsto dall’articolo 12, comma 7 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78
Contributo di perequazione
A decorrere dal 1 agosto 2011 e fino al 31 dicembre 2014, i trattamenti pensionistici
corrisposti da enti gestori di forme di previdenza obbligatorie, i cui importi com-
plessivamente superino 90.000 euro lordi annui, sono assoggettati ad un contributo
di perequazione pari:
a) al 5 per cento della parte eccedente il predetto importo fino a 150.000 euro;
b) al 10 per cento per la parte eccedente 150.000 euro;
Nel punto 136 va indicato l’importo trattenuto dal sostituto d’imposta a titolo di
contributo di solidarietà introdotto dall’articolo 2, comma 2 del DL 138/2011.
Contributo di solidarietà
A decorrere dal 1º gennaio 2011 e fino al 31 dicembre 2013, sul reddito comples-
sivo (art. 8 del TUIR), di importo superiore a 300.000 euro lordi annui, è dovuto
un contributo di solidarietà del 3 per cento sulla parte eccedente il predetto im-
porto.
Ai soli fini della verifica del superamento del limite di 300.000 euro rilevano anche:
- il reddito di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni al lordo
della riduzione di cui all'articolo 9, comma 2, del DL 78/2010
- i trattamenti pensionistici al lordo del contributo di perequazione
Il contributo di solidarietà non si applica sui predetti redditi
Il contributo è trattenuto dal sostituto che in caso di cessazione del rapporto di la-
voro nel corso del 2011 deve evidenziare nelle annotazioni del CUD 2012, utilizzan-
do il codice BY, che il contribuente è obbligato alla presentazione della dichiarazio-
ne dei redditi al fine di auto liquidare il contributo di solidarietà.
Nel punto 137 va indicato l’importo del contributo di solidarietà non operato per
effetto delle disposizioni emanate a seguito degli eventi eccezionali, già ricompreso
nel punto 136.
Per il personale di bordo imbarcato, va indicato il numero dei giorni per i quali
spetta il credito d'imposta di cui alla L. n. 30/1998.
Tale legge attribuisce ai soggetti che producono reddito mediante l’utilizzazione di
navi iscritte nel Registro internazionale un credito d'imposta di ammontare
pari alle ritenute alla fonte operate sulle retribuzioni corrisposte al persona-
le imbarcato. Il credito d'imposta va utilizzato a valere sui versamenti delle rite-
nute dovute sui relativi redditi di lavoro dipendente. Per le modalità applicative
del credito d’imposta si rimanda alle precisazioni fornite con la R.M. 12 febbraio
1999, n. 22/E.
Si evidenzia altresì, che le predette agevolazioni si rendono applicabili anche
alle imprese di pesca per effetto dell’art. 11 della L. n. 388/2001 (si veda anche la
C.M. 2 ottobre 2002, n. 87/E)
Il punto 139 della comunicazione accoglie l’indicazione degli ulteriori redditi per-
cepiti dal contribuente, diversi da quelli certificati e indicati ai precedenti punti 1
e 2, che lo stesso ha comunicato al sostituto d’imposta affinché questi possa proce-
dere al corretto calcolo degli importi delle detrazioni indicate ai precedenti punti
102, 107 e 109.
Nel punto 140 della comunicazione deve essere indicato il reddito dell’abitazione
principale e delle relative pertinenze che il percipiente ha comunicato al proprio so-
stituto affinché questi ne tenesse conto per il calcolo delle detrazioni.
Il punto 141 della comunicazione deve essere utilizzato per indicare il numero
complessivo dei giorni di pensione. Tale dato viene richiesto ai soli fini statistici al
fine di conoscere il periodo di effettivo pensionamento e, di conseguenza, può anche
non coincidere con il dato indicato al precedente punto 4.
e che a partire dal 29 novembre 2008 e fino al 28 novembre 2013 decidono di venire
a svolgere la loro attività in Italia e conseguentemente divengono fiscalmente resi-
denti nel territorio dello Stato.
L’incentivo trova applicazione, a decorrere dal 1° gennaio 2009, nel periodo in cui il
soggetto beneficiario diviene fiscalmente residente in Italia e nei due successivi a
condizione che la residenza permanga in Italia.
L’importo da indicare nel punto 144 comprende sia quanto erogato fino al 6 luglio
2011 (data di entrata in vigore del DL 98/2011) sia quanto erogato dopo tale data.
• la parte dei compensi eccedenti la parte fissa della retribuzione erogati dopo
l’entrata in vigore del decreto-legge del 6 luglio 2011, n. 98;
• la relativa imposta operata.
Per la compilazione dei punti 201, 203, 204 e 205 è possibile fare riferimento ai
dati indicati nella certificazione unica CUD/2012 rilasciata al percipiente.
La presente sezione è destinata ad accogliere i dati relativi ai conguagli effettuati
entro il 28 febbraio 2012.
Conguaglio - L'articolo 23, comma 3, del D.P.R. n. 600/73 stabilisce che i so-
stituti d'imposta, entro il 28 febbraio dell'anno successivo o alla data di
cessazione del rapporto di lavoro, se precedente, devono effettuare il congua-
glio tra:
• l'ammontare delle ritenute operate sulle somme e i valori corrisposti nel
corso del periodo d'imposta, compresi eventualmente i compensi corri-
sposti entro il 12 gennaio dell'anno successivo, se riferiti a prestazioni
rese nell'anno precedente
• e l'imposta dovuta sull'ammontare complessivo delle somme e i valori
corrisposti nel corso dell'anno.
tenendo conto delle detrazioni eventualmente spettanti.
Mensilità aggiuntive
Nelle operazioni di conguaglio devono essere considerate anche le somme cor-
risposte a titolo di mensilità aggiuntive. Esse annoverano tutte le retribuzioni
Tipologia Trattamento
Emolumenti arretrati per prestazioni di
lavoro dipendente riferibili ad anni pre-
cedenti, percepiti per effetto di leggi, di
contratti collettivi, di sentenze o di atti
amministrativi sopravvenuti o per altre Assoggettati a tassazione separata
cause non dipendenti dalla volontà delle
parti, compresi i compensi e le indennità
di cui al comma 1 dell'articolo 50 ed al
comma 2 dell'articolo 49 del TUIR.
Indennità di fine rapporto, e relativi ac-
Assoggettate a tassazione separata
conti e anticipi
Somme e valori corrisposti dal datore di Partecipano alla formazione del reddito
lavoro dopo il 12 gennaio 2012 dell'anno 2012
Redditi di lavoro dipendente e assimilati Il dipendente dovrà presentare la dichiarazio-
corrisposti da altro datore di lavoro e non ne dei redditi nel caso in cui, tenendo conto
comunicati (tramite consegna della dei redditi complessivamente percepiti, è do-
CUD) al sostituto che effettua il congua- vuta un'imposta superiore a Euro 10,33
glio entro il 12 gennaio 2012
Nel punto 202 deve essere indicato l’importo dell’IRPEF trattenuto dal sostituto
successivamente al 28 febbraio 2011 a causa di in capienza in sede di conguaglio.
PUNTI 204 e 205 - Totale redditi conguagliati già compresi nel punto 1 o 2
erogati da altri soggetti
A norma dell'art. 23, quarto comma, del D.P.R. n. 600/1973, possono essere inclusi
nelle operazioni di conguaglio altri redditi di lavoro dipendente o assimilati re-
lativi a precedenti rapporti intrattenuti nel corso dell'anno.
Tali redditi possono essere inclusi esclusivamente nelle operazioni di conguaglio di
fine anno e su richiesta del percipiente. Tale facoltà è esercitatile mediante conse-
gna, al datore di lavoro che effettua le operazioni di conguaglio di fine anno, della
certificazione unica (CUD) rilasciata dagli altri datori di lavoro entro il 12 genna-
io dell'anno successivo.
Si osserva che in presenza di successivi rapporti di lavoro con lo stesso perci-
piente il datore di lavoro è comunque obbligato, senza alcuna richiesta, a tener con-
to di tutti compensi complessivamente corrisposti al medesimo.
Nei punti 204 e 205 deve essere indicato l'importo complessivo dei redditi corri-
sposti da altri soggetti, conguagliati dal sostituto d'imposta e già compresi, rispet-
tivamente, nei punti 1 o 2 della presente comunicazione.
Nei punti da 206 a 220 devono essere indicati i dati relativi ai redditi erogati da
ciascun sostituto.
Nel caso in cui i redditi siano stati erogati da più soggetti, occorre utilizzare più ri-
ghi.
Nel punto in oggetto va riportato il codice corrispondente alla causa che ha deter-
minato l'inserimento del reddito tra quelli soggetti a conguaglio di fine anno.
CODICE DESCRIZIONE
6 Redditi corrisposti da altri soggetti e dei quali il dipendente ha chiesto di tenere conto
nelle operazioni di conguaglio
7 Altro
8 In caso di passaggio di dipendenti senza interruzione del rapporto di lavoro e senza estin-
zione del sostituto cedente
Nel punto 209 indicare l’importo complessivo del reddito corrisposto da altro sog-
getto e conguagliato dal sostituto d’imposta.
Nel punto 210, va indicato l’importo delle somme erogate per l’incremento della
produttività del lavoro erogate da altro soggetto e conguagliato dal sostituto
d’imposta.
Questa modalità di compilazione è prevista nel caso in cui le predette somme siano
state precedentemente assoggettate, ad imposta sostitutiva e in sede di conguaglio
vengano, per l’intero ammontare, assoggettate a tassazione ordinaria.
Le medesime modalità di compilazione devono essere seguite anche nelle ipotesi di
operazioni straordinarie comportanti il passaggio di dipendenti.
Nel punto 212 vanno indicate le ritenute eventualmente non operate per effetto
delle disposizioni emanate a seguito di eventi eccezionali.
Nel punto 213, va indicato l’importo delle imposte sostitutive operate da altro sog-
getto e applicate sulle somme erogate per l’incremento della produttività del lavoro
e conguagliate dal sostituto d’imposta.
Tale importo deve comprendere anche quello da indicare nel successivo punto 214.
Questa modalità di compilazione è prevista nel caso in cui le predette somme siano
state assoggettate, dal precedente sostituto, ad imposta sostitutiva e in sede di
conguaglio vengano, per l’intero ammontare, assoggettate a tassazione ordinaria.
Le medesime modalità di compilazione dei predetti punti devono essere seguite an-
che nelle ipotesi di operazioni straordinarie comportanti il passaggio di dipendenti.
Nel punto 214, vanno indicate le imposte sostitutive non operate per effetto delle
disposizioni emanate a seguito di eventi eccezionali, e già indicate nel punto 213.
Nel punto 216 va indicata l’addizionale regionale all’Irpef eventualmente non trat-
tenuta per effetto delle disposizioni emanate a seguito di eventi eccezionali, già in-
dicata nel punto 215.
Nel punto 218 va indicato il saldo dell’addizionale comunale all’Irpef 2011 tratte-
nuto, comprensivo di quello eventualmente indicato al punto 219.
Nel punto 219 va indicato il saldo dell’addizionale comunale all’Irpef non trattenu-
to per effetto delle disposizioni emanate a seguito di eventi eccezionali, già indicato
al punto 218.
Nel punto 220 va indicato l’acconto dell’addizionale comunale all’IRPEF non trat-
tenuto per effetto delle disposizioni emanate a seguito di eventi eccezionali, già in-
dicato al punto 217.
Per la compilazione dei punti da 251 a 255 è possibile fare riferimento ai dati in-
dicati nella certificazione unica CUD/2012 rilasciata al percipiente.
Nei punti da 251 a 255 vanno indicati gli importi relativi alle somme erogate per
l’incremento della produttività del lavoro che usufruiscono del regime agevolato ai
sensi del D.L. 27 maggio 2008, n. 93.
Gli stessi punti devono essere utilizzati qualora le predette somme sono state corri-
sposte agli eredi del percipienti.
Nel punto 251 indicare la quota della somma erogata per l’incremento della pro-
duttività del lavoro. L’importo massimo da indicare è pari a 6.000 euro al netto del-
le trattenute previdenziali obbligatorie.
Qualora le predette somme non eccedenti i 6.000 euro siano state assoggettate a
tassazione ordinaria, il sostituto dovrà indicare tale importo, oltre che nel punto 1
della presente comunicazione, anche nel punto 251 e dovrà barrare anche la casella
di cui al punto 254.
In tale ipotesi nessun importo dovrà essere evidenziato nel punto 252.
Nelle annotazioni al modello CUD/2012 il sostituto dovrà indicare la motivazione
per la quale non ha proceduto ad applicare su dette somme l’imposta sostitutiva
(codice AF).
La presenza di importi da indicare nel punto 251 determina l’obbligo da parte del
sostituto di certificare che le somme sono state erogate a titolo di incremento della
produttività del lavoro (circolare n. 47 del 2010). In luogo dell’apposita dichiarazio-
ne, il sostituto d’imposta può assolvere tale obbligo indicando tali somme nelle an-
notazioni del CUD/2012 (cod. BX).
Nel caso in cui le somme erogate per l’incremento della produttività siano costituite, in
tutto o in parte, da importi che concorrono alla determinazione del reddito
imponibile nella misura del 50 per cento del loro ammontare, ai sensi dell’art.
51, comma 6, del TUIR (es. indennità di volo), nel punto 251 vanno indicate le somme
che concorrono alla formazione del reddito imponibile.
Nel caso in cui le somme erogate per l’incremento della produttività siano costituite, in
tutto o in parte, da importi che concorrono alla determinazione del reddito imponibile
nella misura del 50 per cento del loro ammontare, ai sensi dell’art. 51, comma 6, del
TUIR (es. indennità di volo), nel punto 252 deve essere indicata l’imposta sostitutiva
del 10% applicata sulle somme indicate nei punti 251 e 255.
Nel punto 253 va indicato l’importo delle imposte sostitutive non operate per effet-
to delle disposizioni emanate a seguito di eventi eccezionali, già compreso
nell’importo indicato al punto 252.
Qualora le predette somme non eccedenti i 6.000 euro siano state assoggettate a
tassazione ordinaria, il sostituto dovrà indicare tale importo sia nel punto 1 della
presente comunicazione sia nel punto 251 e dovrà barrare anche la casella di cui al
punto 254.
In tale ipotesi nessun importo dovrà essere evidenziato nel punto 252.
Nelle annotazioni al modello CUD/2012 il sostituto dovrà indicare la motivazione
per la quale non ha proceduto ad applicare su dette somme l’imposta sostitutiva
(codice AF).
Nel punto 255 va indicato l’ammontare delle somme erogate per l’incremento della
produttività che non concorre alla formazione del reddito ai sensi dell’art. 51, comma
6, del TUIR.
Nei punti da 256 a 261 vanno specificati i dati relativi alle somme erogate per
l’incremento della produttività del lavoro erogate da altri soggetti.
Nel caso in cui le somme in oggetto siano state assoggettate dal precedente sostitu-
to a tassazione ordinaria e, in sede di conguaglio vengano assoggettate, per l’intero
ammontare, ad imposta sostitutiva, dovranno essere compilati i punti:
• punto 256 riportando il codice fiscale del precedente sostituto;
• punto 257 indicando le somme erogate dal precedente sostituto;
• punto 260 barrando le casella per l’indicazione della precedente tassazione or-
dinaria.
Le medesime modalità di compilazione dei predetti punti devono essere seguite an-
che nelle ipotesi di operazioni straordinarie comportanti il passaggio di dipendenti.
Per la compilazione dei punti da 301 a 305 è possibile fare riferimento ai dati in-
dicati nella certificazione unica CUD/2012 rilasciata al percipiente.
Nei punti da 301 a 313 devono essere indicati i dati relativi ai redditi assoggettati
a ritenuta a titolo d’imposta. Nei punti da 301 a 305 devono essere indicati i dati
complessivi di tali redditi mentre nei punti da 306 a 313 devono essere esposti i
dati relativi alle singole tipologie di reddito assoggettati a ritenute a titolo
d’imposta. In particolare:
Nel punto 301 devono essere riportati:
• i compensi percepiti dai soggetti impegnati in lavori socialmente utili in regime
agevolato;
• i compensi percepiti da soggetti non residenti in relazione a rapporti di collabo-
razione coordinata e continuativa;
• le prestazioni di previdenza complementare erogate sotto forma di rendita com-
prese nel maturato dal 1° gennaio 2007.
Nel punto 306 deve essere indicato uno dei seguenti codici:
1 – in caso di compensi percepiti dai soggetti impegnati in lavori socialmente utili
in regime agevolato;
2 – in caso di compensi percepiti da soggetti non residenti in relazione a rapporti di
collaborazione coordinata e continuativa;
3 – in caso di prestazioni di previdenza complementare erogate sotto forma di ren-
dita comprese nel maturato dal 1° gennaio 2007.
Nel punto 312 va indicato il periodo di effettiva partecipazione alle forme di previ-
denza complementare a decorrere dal 1° gennaio 2007 ovvero se la data di iscrizio-
ne ad una forma di previdenza complementare è anteriore al 1° gennaio 2007, gli
anni di iscrizione prima del 2007 sono computati fino ad un massimo di 15 (Cir. n.
70/2007).
Nel punto 313 deve essere compilato nelle ipotesi di operazioni straordinarie com-
portanti il passaggio di dipendenti indicando il codice fiscale del precedente sostitu-
to che ha corrisposto il reddito.
Per la compilazione dei punti da 351 a 356 di tale sezione è possibile fare riferi-
mento ai dati contenuti nella certificazione unica CUD/2012 rilasciata al
percipiente.
In particolare, in tali punti vanno indicati i dati degli eventuali arretrati relativi ad
anni precedenti di cui all'art. 17, comma 1, lett. b) del TUIR, soggetti a tassazione
separata e cioè:
• gli emolumenti arretrati per prestazioni di lavoro dipendente riferibili
ad anni precedenti e percepiti per effetto di leggi, contratti collettivi, sentenze o
atti amministrativi sopravvenuti, nonché per altre cause non dipendenti dalla
volontà delle parti;
• i compensi e le indennità arretrati derivanti da redditi assimilati a quel-
li di lavoro dipendente di cui al comma 1 dell'art. 50 del TUIR;
• le pensioni egli assegni ad esse equiparati relativi ad anni precedenti (comma
2, lett. a) dell'art. 49 del TUIR);
• le somme previste dall’ultimo comma dell’art. 429 del codice di procedura civile
a titolo di interessi e risarcimento danni per mancato percepimento del
compenso (comma 2, lett. b) dell'art. 49 del TUIR.).
Nei punti da 351 a 356 devono essere indicati i dati complessivi riferibili a:
• punto 351: compensi arretrati per i quali è possibile usufruire delle detrazioni
comprensivo anche dell’importo da indicare nel successivo punto 352;
• punto 352: il compenso accessorio erogato ai lavoratori del comparto sicurezza
assoggettato a tassazione separata già compreso nel precedente punto 351;
• punto 353: compensi arretrati per i quali non è possibile usufruire delle detra-
zioni;
• punto 354: l’importo della detrazione di cui al D.P.C.M. del 23 aprile 2010 che
non ha trovato capienza sull’imposta lorda relativa al trattamento economico
accessorio percepito e utilizzata ai fini dello scomputo della imposta sui mede-
simi redditi assoggettati a tassazione separata riferiti ad anni precedenti;
• punto 355: le ritenute operate ai sensi del comma 2, lett. c) dell'art. 23 del
D.P.R. n. 600/1973, comprese quelle sospese di cui al successivo punto 356.
L’importo da indicare deve essere al netto della detrazione indicata al prece-
dente punto 354;
• punto 356: le ritenute sospese.
I predetti elementi devono essere esposti al netto dei contributi previdenziali ed as-
sistenziali a carico del dipendente e delle ritenute operate e sospese.
Nei punti da 358 a 364 devono essere specificati, per ciascun periodo d’imposta, i
compensi soggetti a tassazione separata relativi agli anni precedenti e le relative
detrazioni e ritenute. Qualora i redditi si riferiscano a più periodi d’imposta devono
essere utilizzati più righi compilando i punti da 358 a 364, indicando al punto 363
il differente anno di riferimento.
In definitiva:
• il punto 351 deve contenere il totale degli importi specificati nel punto 358;
• il punto 352 deve contenere il totale degli importi specificati nel punto 359;
• il punto 355 deve contenere il totale degli importi specificati nel punto 360;
• il punto 356 deve contenere il totale degli importi specificati nel punto 361.
Per ciascun periodo d’imposta al quale si riferiscono gli emolumenti arretrati, nel
punto 362 va indicato l'ammontare delle detrazioni previste dal comma 4 dell'art.
21 del TUIR di cui il percipiente ha fruito in relazione agli stessi emolumenti arre-
trati indicati al punto 358.
Si tratta in sostanza delle indennità, delle somme e dei valori soggetti a tassa-
zione separata ai sensi delle lett. a) e c) dell’art. 17 del D.P.R. n. 917/1986.
Tra le somme da indicare nella presente sezione vi sono anche quelle corrisposte:
• a titolo di incentivo all’esodo corrisposti in relazione a rapporti di lavoro
cessati prima del 4 luglio 2006 (data di entrata in vigore del D.L. 223/2006)
per le quali è prevista l’applicazione di un’aliquota pari alla metà di quella
applicata per la tassazione del TFR;
• in relazione a rapporti di lavoro cessati successivamente ma in attuazione di
accordi o atti di data certa anteriore al 4 luglio 2006.
In presenza di più erogazioni effettuate nel corso dell'anno, può accadere che esse
risultino assoggettate a tassazione mediante applicazione di aliquote differenti o
sulla base di un diverso criterio di calcolo della base imponibile.
Questa situazione può verificarsi nel caso di contemporanea corresponsione di due
o più delle seguenti indennità o somme:
• TFR assoggettato a tassazione, a norma dell'art. 19, comma 1, del D.P.R. n.
917/1986;
• somme corrisposte per incentivare l'esodo dei dipendenti in relazione a
rapporti cessati prima del 4 luglio 2006 o in attuazione di accordi aventi data
certa anteriore al 4 luglio 2006 per le quali era prevista l'applicazione di un'ali-
quota pari alla metà di quella prevista per la tassazione del TFR (art. 19, com-
ma 4-bis, del D.P.R. n. 917/1986 prima dell’abrogazione stabilita dal DL
223/2006);
• prestazioni in forma di capitale tassate a norma dell'art. 20 del D.P.R. n.
917/1986 per le prestazioni maturate dal 1° gennaio 2001 al 31 dicembre 2006;
• prestazioni in forma di capitale tassate a norma dell'art. 11, comma 6, del
D.Lgs. n. 252/2005 per le prestazioni maturate dal 1° gennaio 2007;
• altre indennità e somme tassate a norma dell'art. 19, comma 2, del D.P.R. n.
917/1986.
In tali casi il sostituto deve procedere all'esposizione dei dati concernenti ogni
tipologia di erogazione, utilizzando più volte i diversi punti del riquadro e com-
pilando più comunicazioni.
Acconti
Qualora nel corso del 2011 ad uno stesso percipiente sia stato corrisposto
l’acconto del TFR, o di altre indennità, e successivamente il relativo saldo, per l'e-
sposizione dei dati relativi a tali erogazioni si deve procedere alla compilazione di
un’unica comunicazione.
In tal caso, infatti, si procede alla tassazione di tali somme sulla base degli stessi
criteri, mediante l'applicazione di un'unica aliquota che deve essere calcolata con le
modalità previste per l'indennità principale complessivamente considerata.
L’articolo 2122 del codice civile stabilisce che in caso di morte del prestatore di
lavoro, le somme a titolo d’indennità di preavviso e di TFR devono essere corrispo-
ste al coniuge, ai figli e, se risultavano a carico del prestatore di lavoro, ai parenti
entro il terzo grado e agli affini entro il secondo grado.
Qualora vengano erogate indennità ai sensi dell’art. 2122 c.c. o delle leggi speciali
corrispondenti, ovvero in caso di eredità, il sostituto d’imposta deve consegnare una
certificazione per ciascun avente diritto o erede percettore dell’indennità.
In queste ipotesi, nella compilazione del Mod. 770/2012, il sostituto deve compilare
una comunicazione per ciascun percettore tenendo presente che:
• nella parte A devono essere indicati i dati anagrafici dell’avente diritto o
dell’erede;
• nel punto 408 deve essere indicata la percentuale delle indennità spettanti
all’avente diritto o erede al quale è consegnata la certificazione;
• nei restanti punti devono essere indicati i dati relativi alle indennità comples-
sivamente erogate nell’anno o in anni precedenti a tutti i coeredi o al lavoratore
deceduto.
Si ricorda che, ricorrendo tali situazioni, nelle annotazioni presenti nelle certifica-
zioni rilasciate a ciascun erede o avente diritto, devono essere indicati il codice fi-
scale, i dati anagrafici del deceduto e se si tratta di eredità o di erogazioni di in-
dennità ai sensi dell’art. 2122 del codice civile o di altre leggi speciali (cod. AB).
Nella comunicazione relativa a ciascun avente diritto o erede, il sostituto deve inol-
tre indicare il codice fiscale del dipendente deceduto al punto 514 e compilare i
punti da 414 a 513 .
Qualora siano state corrisposte sia somme relative al TFR sia somme relative a
prestazioni pensionistiche in forma di capitale, data la diversa determinazione del
periodo di commisurazione, il sostituto d’imposta è tenuto a compilare due diverse
comunicazioni relative allo stesso percipiente utilizzando due volte i punti necessa-
ri per l’esposizione dei dati delle due erogazioni.
Nel punto 401 vanno indicate le somme soggette a tassazione separata, erogate
nel 2011, relative a:
• indennità di fine rapporto e indennità equipollenti;
• altre indennità e somme soggette a tassazione separata;
• anticipazioni e acconti sul TFR e sulle altre indennità e somme;
• indennità di fine mandato corrisposte ai collaboratori coordinati e continua-
tivi ove sussistano le condizioni per l’applicazione della tassazione separata;
• prestazioni pensionistiche erogate in forma di capitale;
• anticipazioni di pensioni integrative in forma di capitale;
• anticipazioni di prestazioni integrative maturate dal 1° gennaio 2007;
• incentivi all’esodo agevolati relativi a rapporti cessati prima del 4 luglio 2006 o
in attuazione di accordi aventi data certa anteriore al 4 luglio 2006.
maturati fino al 31 dicembre 2000, quelli maturati dal 1° gennaio 2001 al 31 di-
cembre 2006 e quelli maturati dal 1° gennaio 2007 (cod. AY).
Per gli incentivi all’esodo agevolati (di cui all’art. 19, comma 4-bis del TUIR
prima dell’abrogazione ad opera del DL 223/2006), corrisposti in relazione a rappor-
ti di lavoro cessati prima del 4 luglio 2006 (data di entrata in vigore del D.L.
223/2006) ovvero in relazione a rapporti di lavoro cessati successivamente ma in at-
tuazione di accordi o atti di data certa anteriore all’entrata in vigore del decreto,
assoggettati ad aliquota pari alla metà di quella applicata per la tassazione del
TFR, nel punto 401 va indicato l’ammontare complessivo corrisposto.
Con riferimento al TFR e le altre indennità e somme connesse alla cessazione del
rapporto di lavoro, nel punto 403 deve essere riportata la detrazione spettante in
base a quanto stabilito dal decreto del 20 marzo 2008 pubblicato sulla Gazzetta Uf-
ficiale del 2 aprile 2008.
Per il TFR, nel punto 404 deve essere indicato l’importo delle ritenute operate dal
sostituto in applicazione dell’art. 19 del TUIR, mentre non deve essere indicato
l’ammontare dell’imposta sostitutiva applicata nella misura dell’11% sulle rivalu-
tazioni del TFR.
Nell’eventualità che risultasse la ritenuta inferiore a zero, nel presente punto
bisogna indicare zero.
Il punto 411 accoglie l’importo di TFR maturato fino al 31 dicembre 2000 destinato
a forme pensionistiche complementari.
Il punto 412 deve essere utilizzato per indicare l’ammontare di TFR maturato dal
1° gennaio 2001 al 31 dicembre 2006 versato a forme pensionistiche complementari.
Nel punto 413 indicare l’ammontare di TFR maturato dal 1° gennaio 2007 e versato
a forme pensionistiche complementari.
I punti da 409 a 413 devono essere sempre compilati, anche in caso di cessazione del
rapporto di lavoro, indipendentemente dall’erogazione di somme da indicare nel punto
401.
Ciò al fine di garantire la massima trasparenza, rendendo edotti i lavoratori
dell’ammontare del TFR accantonato.
In questa sezione vanno indicati i dati relativi al rapporto di lavoro che ha dato ori-
gine al TFR o alle altre indennità erogate.
Nel punto 415 va riportata la data di cessazione del rapporto di lavoro o quella di
cessazione dall’iscrizione al fondo pensione. La data in questione non può essere
successiva al 31 dicembre 2011, mentre può anche essere antecedente al 1° gennaio
2011.
In caso di anticipazione va indicata la data della richiesta dell’anticipazione o, in
alternativa, il 31 dicembre 2010 (data prescelta per il calcolo del reddito di riferi-
mento ai fini della tassazione del TFR).
Per le anticipazioni sulle altre indennità e somme connesse alla cessazione dei
rapporti di lavoro e per le indennità di cessazione dei rapporti di collabora-
zione coordinata e continuativa va esposta la data dell’erogazione.
Si ricorda che il diritto alla percezione sorge, per il TFR, il giorno successivo alla
cessazione del rapporto di lavoro, mentre per le prestazioni in forma di capitale il
giorno successivo alla cessazione dell’iscrizione al fondo di previdenza complemen-
tare.
Il sostituto d’imposta è tenuto a compilare due distinte comunicazioni nel caso in
cui:
• abbia erogato nell’anno sia somme relative al TFR che, in qualità di fondo pen-
sione, prestazioni in forma di capitale, atteso il diverso periodo di commisura-
zione;
• abbia erogato all’erede somme di spettanza del de cuius e somme spettanti
all’erede in qualità di lavoratore;
• abbia erogato nell’anno più prestazioni in forma di capitale comprese nel matu-
rato dal 1/1/2007 assoggettate a ritenuta a titolo d’imposta con diversa aliquota.
Questo punto va compilato quando le quote di TFR per il lavoro prestato prima del
31 maggio 1982 (data di entrata in vigore della L. n. 297/82) sono state calcolate in
misura eccedente rispetto alla misura ordinaria prevista dall'attuale art. 2120 del
c.c.
Qualora per il lavoro prestato anteriormente all’entrata in vigore della predetta
legge, il trattamento di fine rapporto risulti calcolato in misura superiore ad
una mensilità della retribuzione annua per ciascun anno preso a base di com-
misurazione, tale eccedenza non concorre a formare l'importo delle indennità rile-
vanti ai fini della determinazione del reddito di riferimento e della conseguente ali-
quota per il calcolo delle imposte dovute dal percipiente.
La quota di TFR eccedente deve essere esposta nel presente punto al netto della ri-
valutazione su TFR maturata dal 1/1/2001 assoggettata ad imposta sostitutiva.
In tale punto vanno esposti i giorni di sospensione dal lavoro a causa di infortunio,
malattia, gravidanza e puerperio (ex art. 2110 c.c.), qualora la durata del rapporto
di lavoro a tempo determinato abbia superato i due anni.
La casella del punto 418 deve essere barrata in presenza di un contratto di lavoro
a tempo determinato, di durata effettiva non superiore ai due anni, anche nel caso
in cui siano intervenute cause di sospensione del rapporto stesso per infortunio,
malattia, gravidanza e puerperio (art. 2110 c.c.), per cui il periodo di commisura-
zione può risultare superiore ai due anni.
Il punto 419 deve essere compilato nel caso di operazioni straordinarie che hanno
comportato il trasferimento di dipendenti, senza interruzione del rapporto di lavo-
ro, indicando il codice fiscale del sostituto d’imposta che ha erogato TFR compresi
gli acconti e le anticipazioni.
Nel caso di anticipazione erogata dal sostituto d’imposta cedente in anni precedenti
e di anticipazione, acconto o saldo erogato dal sostituto d’imposta dichiarante
nell’anno 2011, quest’ultimo deve trasmettere per il medesimo percipiente una sola
Comunicazione. In particolare egli è tenuto:
• a riportare gli importi riferibili al precedente sostituto compilando solo i punti
419, 440, 460 e 506;
• a esporre il dato complessivo (dati relativi al rapporto di lavoro, TFR maturato,
erogato ect.) compilando tutti i punti necessari ad esclusione del punto 409.
Nel caso di anticipazione erogata dal sostituto d’imposta cedente nell’anno e
di anticipazione o saldo erogato dal sostituto d’imposta dichiarante nell’anno,
quest’ultimo è tenuto:
• a riportare gli importi riferibili al sostituto cedente compilando tutti i punti ne-
cessari compreso il punto 419;
• a esporre il dato complessivo compilando tutti i punti necessari compreso il pun-
to 419.
Nel caso di anticipazione erogata esclusivamente dal sostituto d’imposta
cedente in anni precedenti, il sostituto d’imposta dichiarante non deve esporre al-
cun dato relativo a tale anticipazione nell’anno in cui è avvenuto il passaggio dei
dipendenti.
Si ricorda infine che in presenza di più operazioni straordinarie che hanno compor-
tato il passaggio di dipendenti senza interruzione del rapporto di lavoro, nel punto
419 deve essere indicato il codice fiscale dell’ultimo sostituto d’imposta cedente.
Per la compilazione dei campi successivi occorre tener presente che nell’ipotesi in
cui sulla quota eccedente il milione di euro relativa alle indennità e compensi legati
alla cessazione del rapporto di lavoro dipendente o di co.co.co., sia stata applicata
la tassazione ordinaria in luogo di quella separata, nei punti 424, 428, 438, 445,
449, 458, 463 e 467 devono essere indicati i relativi importi al lordo della quota tas-
sata ordinariamente (art. 24, comma 31, del D.L. 201/2011).
In tali punti vanno riportati i dati relativi alle indennità equipollenti ed alle altre
indennità corrisposte nel 2011.
Nel punto 420 va indicato il periodo, espresso in anni e mesi, per il quale è matu-
rato il diritto alla corresponsione dell’indennità equipollente o delle altre indennità
e somme.
Il periodo di commisurazione deve comprendere gli eventuali periodi riscattati, i
periodi convenzionali nonché i periodi di lavoro a tempo parziale.
Nei punti 422 e 423 vanno, rispettivamente, riportati il periodo, espresso in anni e
mesi, e la percentuale di lavoro a tempo parziale (ore lavorate in rapporto al totale
ore previste dal contratto nazionale).
Se la percentuale, nel corso del tempo, è variata, nel punto 423 va esposta la per-
centuale risultante dalla media ponderata.
Nel punto 428 va indicato l’ammontare netto complessivo delle altre indennità e
somme corrisposte nel 2011, riferite all’indennità equipollente principale.
In caso di erogazione nell’anno di sole altre indennità e somme connesse alla cessa-
zione del rapporto di lavoro, il sostituto è tenuto a riepilogare i dati relativi
all’indennità equipollente principale dallo stesso erogata in anni precedenti utili
all’individuazione della relativa aliquota (data di cessazione del rapporto di lavoro,
ammontare maturato, periodo di commisurazione).
Si ricorda che alle altre indennità e somme non connesse alla cessazione del rap-
porto di lavoro non si applica l’aliquota calcolata sull’indennità principale.
Per l’incentivo all’esodo agevolato nel presente punto deve essere riportata la
metà dell’importo erogato.
Nel punto 429 va indicato il titolo dell’erogazione delle altre indennità e somme di
cui al precedente punto 428, riportando:
A – se si tratta di anticipazione;
B – se si tratta di saldo;
C – se si tratta di acconto;
D – se si tratta di anticipazione non connessa alla cessazione del rapporto di lavoro;
E – se si tratta di saldo non connesso alla cessazione del rapporto di lavoro;
F – se si tratta di acconto non connesso alla cessazione del rapporto di lavoro.
Nel punto 430 va indicato l’ammontare complessivo delle altre indennità e somme
erogate, a qualunque titolo, dal 1974 al 2010.
Il punto 432 va compilato solo qualora le altre indennità e somme connesse alla
cessazione del rapporto di lavoro evidenziate nel punto 428 siano state erogate da
un sostituto d’imposta diverso da quello che ha erogato l’indennità equipollente
principale. In tal caso nel punto 432 va esposto il codice fiscale del sostituto che ha
erogato l’indennità equipollente principale.
Tali punti riguardano le informazioni contabili relative al TFR ed alle altre inden-
nità maturate sino al 31 dicembre 2000 nonché ai passaggi dal regime di indennità
equipollente al regime di TFR.
Nei punti 435 e 436 vanno esposti, rispettivamente, il periodo, espresso in anni e
mesi, e la percentuale di lavoro a tempo parziale (ore lavorate in rapporto al totale
ore previste dal contratto nazionale) svolto sino al 31 dicembre 2000 e per il quale
sono maturate le indennità (periodo indicato al punto 433).
Nel punto 437 va esposto l'ammontare del TFR maturato fino al 31 dicembre
2000, inteso come importo accantonato fino a tale data, aumentato delle relative
somme destinate alle forme pensionistiche, delle anticipazioni e degli acconti even-
tualmente già erogati.
Tale ammontare deve essere comprensivo dell’eventuale quota eccedente maturata
al 31 dicembre 2000 già compresa nel punto 416.
Nel punto 438 va indicato l'ammontare del TFR erogato nel 2011 riferibile all'in-
dennità maturata al 31 dicembre 2000. L'importo massimo da indicare in tale
punto deve essere calcolato considerando l’ammontare del TFR maturato al 31 di-
cembre 2000 al netto di quanto erogato dal 1974 al 2010 a qualunque titolo
(da indicare al successivo punto 440) e diminuito delle quote dello stesso destinate
al fondo di previdenza complementare (da indicare al successivo punto 442). L'e-
ventuale eccedenza deve essere indicata nel punto 458.
In questo spazio va inserito il titolo dell'erogazione utilizzando uno dei seguenti co-
dici:
A – se si tratta di anticipazione;
B – se si tratta di saldo;
C – se si tratta di acconto;
M – se si tratta di saldo corrisposto in due rate annuali ai sensi dell’articolo 7 del
decreto legge 31 maggio 2010, n. 78;
N – se si tratta di saldo corrisposto in tre rate annuali ai sensi dell’articolo 7 del
decreto legge 31 maggio 2010, n. 78.
Nel punto 440 va indicato l’importo di TFR erogato dal 1974 al 2010 a qualun-
que titolo (anticipazione, acconto e saldo nel caso di riconoscimento nel 2011 di ul-
teriori somme con conseguente obbligo di riliquidazione) riferibile al TFR matu-
rato al 31/12/2000.
Nel punto 442 deve essere indicato l'ammontare complessivo del TFR maturato fi-
no al 31 dicembre 2000, indicato al precedente punto 437, che risulta destinato al-
le forme pensionistiche di previdenza complementare.
Nel punto 444 va indicata la quota di riduzioni che deve essere riconosciuta dal
fondo pensioni ed esposta nel punto 501 della comunicazione del fondo.
Il presente punto non deve essere compilato per i “vecchi iscritti” alle forme pen-
sionistiche complementari che risultavano istituite alla data di entrata in vigore
della Legge 23 ottobre 1992, n. 421. In tal caso nel punto 501 deve essere indicato
l’ammontare complessivamente spettante delle riduzioni, indipendentemente
dall’eventuale destinazione di TFR alle forme pensionistiche complementari.
Se il sostituto che ha erogato le altre indennità è diverso dal sostituto che ha eroga-
to il TFR, occorre richiedere i dati relativi al TFR maturato a quest’ultimo.
In caso di erogazione nell’anno di sole altre indennità connesse alla cessazione del
rapporto di lavoro generatore del TFR, il sostituto deve altresì riepilogare negli ap-
positi punti i dati delle erogazioni precedenti relative al trattamento di fine rappor-
to da esso effettuate utili all’individuazione della relativa aliquota (data di cessa-
zione del rapporto di lavoro o richiesta dell’anticipazione, ammontare maturato, pe-
riodo di commisurazione).
Nel punto 446 va indicato il titolo dell’erogazione delle altre indennità e somme di
cui al precedente punto 445. In particolare indicare:
A – se si tratta di anticipazione;
B – se si tratta di saldo;
C – se si tratta di acconto;
D – se si tratta di anticipazione non connessa alla cessazione del rapporto di lavoro;
E – se si tratta di saldo non connesso alla cessazione del rapporto di lavoro;
F – se si tratta di acconto non connesso alla cessazione del rapporto di lavoro;
Si ricorda che alle altre indennità e somme non connesse alla cessazione del rap-
porto di lavoro generatore del TFR non si applica l’aliquota calcolata sull’indennità
principale.
Nel punto 447 va indicato l’importo delle altre indennità e somme erogato dal 1974
al 2010 a qualunque titolo (anticipazione, acconto, saldo nel caso di riconoscimento
nel 2011 di ulteriori somme con conseguente obbligo di riliquidazione) e compreso
nel maturato al 31 dicembre 2000.
Se negli anni precedenti sono state corrisposte indennità non commisurate alla du-
rata del rapporto di lavoro occorre indicare nel presente punto la parte corrispon-
dente al rapporto tra il TFR maturato al 31 dicembre 2000 ed il TFR complessiva-
mente maturato. L’importo residuo andrà indicato nel punto 465.
Nel punto 449 va indicato il 50% delle somme corrisposte nel 2011 a titolo
d'incentivo all’esodo agevolato (art. 19, comma 4-bis, del TUIR ora abrogato) e-
sclusivamente all’atto della cessazione del rapporto di lavoro e riferibile al matura-
to al 31/12/2000.
Trattandosi di somme non commisurate alla durata del rapporto di lavoro, nel pre-
sente punto deve essere esposta la parte corrispondente al rapporto tra il TFR ma-
turato al 31/12/2000 e il TFR complessivamente maturato. L’importo residuo andrà
indicato nel punto 200.
Se il sostituto che ha erogato l’incentivo all’esodo è diverso da quello che ha erogato
il TFR, è necessario ottenere i dati occorrenti da quest’ultimo.
Nel caso di erogazione nell’anno del solo incentivo all’esodo (indennità connessa al-
la cessazione del rapporto di lavoro), il sostituto deve altresì riepilogare negli appo-
siti punti i dati delle erogazioni precedenti relative al TFR dallo stesso effettuate,
utili all’individuazione della relativa aliquota (data di cessazione del rapporto di
lavoro o di richiesta dell’anticipazione, ammontare maturato, periodo di commisu-
razione).
Si precisa che in caso di anticipazione sull’incentivo all’esodo non è possibile fruire
del beneficio previsto dall’art. 19, comma 4-bis, del TUIR.
Nel punto 451 va indicato il 50% dell’incentivo all’esodo (art. 19, comma 4-bis,
del TUIR ora abrogato) corrisposto a qualsiasi titolo negli anni precedenti ri-
feribile al maturato al 31/12/2000. Per la determinazione dell’importo da indicare
nel presente punto si può fare riferimento ai criteri esposti nel precedente punto
449.
L’importo residuo deve essere indicato nel punto 469.
Il punto 452 va compilato qualora le altre indennità e somme connesse alla cessa-
zione del rapporto di lavoro o l’incentivo all’esodo agevolato evidenziati rispettiva-
mente nei punti 445 e 449, siano stati erogati da un sostituto d’imposta diverso da
quello che ha erogato il TFR. In tal caso nel punto 452 va riportato il codice fiscale
del sostituto che ha erogato il TFR.
Questa sezione è riservata alle informazioni contabili relative al TFR e alle altre
indennità maturate dal 1/1/2001.
In caso di passaggio dal regime di indennità equipollente al regime del TFR successivo
al 1/1/2001, deve essere indicato solo il periodo relativo alla maturazione del TFR.
Nel punto 457 va riportato l'ammontare del TFR maturato dal 1° gennaio 2001,
aumentato delle relative somme destinate alle forme pensionistiche, delle anticipa-
zioni e degli acconti eventualmente già erogati, delle eventuali quote di TFR versate
presso il fondo istituito dall’art. 1, comma 755, della L. 27 dicembre 2006, n. 296 e al
netto della quota di rivalutazione già soggetta ad imposta sostitutiva.
Nel punto 458 va indicata la quota erogata nel 2011 del TFR compreso nell'am-
montare maturato dal 1° gennaio 2001.
Se non vi sono stati passaggi da indennità equipollente a TFR, l’importo da indica-
re nel punto 458 è dato dall’ammontare eccedente l’importo indicato al punto 438.
Se al 31 dicembre 2000 il TFR non risulta maturato, in tale punto deve essere indi-
cato l’intera quota erogata.
Nel punto 459 va indicato il titolo dell’erogazione riportando uno dei seguenti co-
dici:
A – se si tratta di anticipazione;
B – se si tratta di saldo;
C – se si tratta di acconto;
M – se si tratta di saldo corrisposto in due rate annuali ai sensi dell’articolo 7 del
decreto legge 31 maggio 2010, n. 78;
N – se si tratta di saldo corrisposto in tre rate annuali ai sensi dell’articolo 7 del
decreto legge 31 maggio 2010, n. 78.
Nel punto 460 va indicato l’importo di TFR erogato dal 1974 al 2010 a qualunque
titolo (anticipazione, acconto e saldo nel caso di riconoscimento nel 2011 di ulteriori
somme con conseguente obbligo di riliquidazione) riferibile al TFR maturato dal
1/1/2001.
L’importo deve essere esposto al netto delle rivalutazioni assoggettate ad imposta
sostitutiva.
Nel punto 462 va indicato l'ammontare del TFR destinato alle forme pensionisti-
che di previdenza complementare.
Tale importo risulta già compreso nel punto 460.
Per le altre indennità e somme non commisurate alla durata del rapporto di lavoro
occorre tenere conto dei criteri di determinazione di cui al punto 445.
Nel punto 463 vanno inoltre indicate le somme corrisposte a titolo di indennità
per la cessazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa,
in cui il diritto all’indennità risulta da atto di data certa anteriore all’inizio del
rapporto. In tal caso dovranno essere compilati anche i successivi punti 464, 465,
466, 498, 502, 503, 506, 507, 508 e 509.
Nel punto 464 va indicato il titolo dell’erogazione delle somme di cui al precedente
punto 453 utilizzando uno dei seguenti codici:
A – se si tratta di anticipazione;
B – se si tratta di saldo;
C – se si tratta di acconto;
D – se si tratta di anticipazione non connessa alla cessazione del rapporto di lavoro;
E – se si tratta di saldo non connesso alla cessazione del rapporto di lavoro;
F – se si tratta di acconto non connesso alla cessazione del rapporto di lavoro;
G – se si tratta di anticipazione per indennità di cessazione dei rapporti di co.co.co.;
H – se si tratta di saldo per indennità di cessazione dei rapporti di co.co.co.;
L – se si tratta di acconto per indennità di cessazione dei rapporti di co.co.co.;
Nel punto 465 va indicato l’importo delle altre indennità e somme erogate dal 1974
al 2010 a qualunque titolo (anticipazione, acconto e saldo nel caso di riconoscimento
nel 2011 di ulteriori somme con conseguente obbligo di riliquidazione) riferibili al
maturato dall’1/1/2001.
Per le altre indennità e somme non commisurate alla durata del rapporto di lavoro
occorre tenere conto dei criteri di determinazione di cui al punto 447.
Nel punto 467 va indicato l'importo corrisposto, in occasione della cessazione del
rapporto di lavoro, a titolo di incentivo all'esodo riferibile al maturato dal 1/1/2001.
Per i lavoratori che abbiano superato l'età di 50 anni se donne e di 55 anni se
uomini tale importo deve essere ridotto al 50% (art. 19, comma 4-bis del TUIR
nel testo vigente prima della sua abrogazione).
Per la determinazione dell’importo da indicare nel presente punto devono essere
osservati i criteri esposti al punto 449.
In caso di anticipazioni su tali somme non è possibile fruire del beneficio della
riduzione previsto dal comma 4-bis dell’art. 19.
Nel caso di erogazione nell’anno del solo incentivo all’esodo (indennità connessa al-
la cessazione del rapporto di lavoro), il sostituto deve altresì riepilogare, negli ap-
positi punti, i dati delle erogazioni precedenti relative al TFR dallo stesso effettua-
te, utili all’individuazione della relativa aliquota (data di cessazione del rapporto di
lavoro, ammontare maturato, periodo di commisurazione e rivalutazione).
Nel punto 468 va indicato il titolo dell’erogazione riportando uno dei seguenti co-
dici:
B – se si tratta di saldo;
C – se si tratta di acconto.
Nel punto 469 va indicato l’importo, ridotto al 50%, dell’incentivo all’esodo, eroga-
to in anni precedenti tenendo conto di quanto precedentemente esposto per la com-
pilazione del punto 449.
Il punto 470 va compilato nella sola ipotesi che le altre indennità e somme connes-
se alla cessazione del rapporto di lavoro e/o l’incentivo all’esodo agevolato eviden-
ziati rispettivamente nei punti 463 e 467 siano stati erogati da un sostituto
d’imposta diverso da quello che ha erogato il TFR. In tal caso indicare nel punto
470 il codice fiscale del sostituto che ha erogato il TFR.
Nei punti da 471 a 479 devono essere dettagliate le prestazioni in forma di capita-
le erogate nel 2011 dalle forme pensionistiche complementari, riferibili all'ammon-
tare maturato fino al 31 dicembre 2000 e soggette alle disposizioni vigenti ante-
riormente al 1° gennaio 2001.
Nel punto 471 va indicata la natura del soggetto iscritto al fondo. In particolare
indicare:
2 in caso di erogazioni di capitali a soggetti “nuovi iscritti”. Tale codice va utilizzato anche
nei casi di erogazione a “vecchi iscritti a vecchi fondi” nei quali non si applica l’aliquota
del TFR (es. erogazione parziale).
Per i “vecchi iscritti a vecchi fondi” indicare nel presente punto il periodo di commi-
surazione di cui al precedente punto 433 nell’ipotesi che il TFR maturato al
31/12/2000 sia stato interamente destinato al fondo pensione e la prestazione sia
stata erogata a titolo definitivo.
Nel punto 473 deve essere indicato l'ammontare della prestazione erogata nel
2011 riferito alla prestazione maturata fino al 31 dicembre 2000.
L’importo da esporre in tale punto deve essere considerato al netto dei contributi
versati dal lavoratore, nei limiti non eccedenti il 4 per cento dell’importo annuo
dell’imponibile fiscale delle somme e dei valori corrisposti in relazione al rapporto
di lavoro.
Le erogazioni in forma di capitale a favore di soggetti iscritti a forme pensionistiche
complementari alla data del 28 aprile 1993, i c.d. “vecchi iscritti a vecchi fondi”,
in dipendenza di contratti di assicurazione sulla vita e di capitalizzazione, devono
essere considerate al netto del rendimento finanziario soggetto alla ritenuta
d’imposta del 12,50% (art. 6, L. n. 26/9/85, n. 482).
Nel punto 474 va indicato il titolo dell’erogazione delle somme di cui al precedente
punto 473. In particolare indicare:
C in caso di riscatto esercitato ai sensi dell’art. 14 del D.Lgs. 252/2005, che non dipenda dal
pensionamento dell’iscritto o dalla cessazione del rapporto di lavoro per mobilità o altre
cause non riconducibili alla volontà delle parti (c.d. riscatto volontario);
D in caso di erogazione definitiva a vecchi iscritti a vecchi fondi in presenza di TFR intera-
mente destinato al fondo pensione;
E in caso di erogazione parziale a vecchi iscritti a vecchi fondi in presenza di TFR interamen-
te destinato al fondo pensione;
K in caso di capitalizzazione di pensioni erogate a “vecchi iscritti a vecchi fondi”, non connesse
alla cessazione del rapporto di lavoro (Ris. n. 30/2002), erogate da aziende di credito in crisi
(Cir. n. 78/2001). In tal caso sulla prestazione maturata anteriormente al 2001 non si appli-
ca l’aliquota del TFR;
I in caso di prestazioni integrative a “vecchi iscritti a vecchi fondi” erogate da aziende di cre-
dito in crisi (cir. n. 78/2001). In tal caso la prestazione integrativa maturata dall’1/1/2001
sarà assoggettata al regime tributario vigente al 31/12/2000 con conseguente applicazione
dell’aliquota del TFR;
M in caso di capitalizzazione di pensioni erogate a “vecchi iscritti a vecchi fondi”, non connesse
alla cessazione del rapporto di lavoro (Ris. n. 30/2002). In tal caso sulla prestazione matu-
rata anteriormente al 2001 non si applica l’aliquota del TFR.
Nel punto 475 va esposto l’ammontare della prestazione erogata in anni preceden-
ti compresa nel maturato al 31/12/2000.
Nel punto 477 va evidenziato il codice fiscale del sostituto d’imposta che ha eroga-
to il TFR. Tale dato rileva:
• per i “vecchi iscritti a vecchi fondi”, ai fini della individuazione dell'aliquota di
tassazione applicabile alle prestazioni ad essi erogate (aliquota del TFR);
• per i “nuovi iscritti”, ai fini del corretto riconoscimento delle riduzioni (in pro-
porzione della quota di TFR destinato al fondo).
Il presente punto non deve essere compilato per le prestazioni erogate a lavoratori
autonomi, imprenditori individuali o loro eredi (punto 478 compilato).
PUNTO 478
Questi spazi sono riservati ai dati sulle prestazioni in forma di capitale eroga-
te dalle forme pensionistiche complementari e individuali, riferibili all'ammontare
maturato dal 1° gennaio 2001 al 31 dicembre 2006. Si tratta delle erogazioni sog-
gette a tassazione separata in base alle norme contenute nell’art. 20 del TUIR.
Nel caso in cui la prestazione in forma di capitale sia stata erogata a titolo
definitivo, l’ammontare corrisposto nel 2011, riferito alla parte maturata dal 1°
gennaio 2001 al 31 dicembre 2006, deve essere indicata nel punto 481 al netto
del risultato di gestione assoggettato ad imposta sostitutiva dell’11%, indicato
al successivo punto 485, e dei contributi e premi non dedotti proporzionalmente
riferibili.
In questo punto vanno indicate, con le stesse modalità, anche le somme erogate in caso
di riscatto della posizione pensionistica individuale esercitato ai sensi dell’art. 14 del
D.Lgs. n. 252/2005, se dipendente da pensionamento o da cessazione del rapporto di
lavoro per mobilità o per cause non dipendenti dalla volontà delle parti.
Nel punto 482 va indicato il titolo dell’erogazione della somma di cui al precedente
punto 481. In particolare indicare:
A - in caso di erogazione definiva;
B - in caso di erogazione definitiva superiore ad un terzo della prestazione comples-
sivamente maturata dal 1 gennaio 2001 relativamente ai “vecchi iscritti a vecchi
fondi” che non hanno optato per il regime tributario al 1 gennaio 2007;
C - in caso di erogazione parziale;
K - in caso di capitalizzazione di pensioni erogate a “vecchi iscritti a vecchi fondi”,
non connesse alla cessazione del rapporto di lavoro (Ris. n. 30/2002). In tal caso
sulla prestazione maturata anteriormente al 2001 non si applica l’aliquota del
TFR;
I - in caso di prestazioni integrative a “vecchi iscritti a vecchi fondi” erogate da a-
ziende di credito in crisi (cir. n. 78/2001). In tal caso la prestazione integrativa
maturata dall’1 gennaio 2001 sarà assoggettata al regime tributario vigente al
31 dicembre 2000 con conseguente applicazione dell’aliquota del TFR.
M- in caso di capitalizzazione di pensioni erogate a “vecchi iscritti a vecchi fondi”,
non connesse alla cessazione del rapporto di lavoro (Ris. n. 30/2002). In tal caso
sulla prestazione maturata anteriormente al 2001 non si applica l’aliquota del
TFR.
Nel punto 483 va indicato l’ammontare della prestazione erogata in anni prece-
denti compresa nel maturato dall’1 gennaio 2001 al 31 dicembre 2006.
In particolare:
• in presenza del codice A nel punto 482, l’importo da evidenziare deve essere
considerato al netto del risultato di gestione assoggettato ad imposta sostitutiva
nella misura dell’11% e dei contributi e premi non dedotti proporzionalmente ri-
feribili;
• in presenza dei codici B o C nel punto 482, l’importo da evidenziare deve
essere considerato al netto dei soli contributi e premi non dedotti proporzional-
mente riferibili.
Nel punto 486 barrare la casella nel caso di “vecchi iscritti a vecchi fondi” che non
abbiano optato per l’applicazione alle prestazioni pensionistiche maturate dall’1
gennaio 2007 del regime tributario di cui all’art. 11 del D.Lgs. n. 252 del 5 dicem-
bre 2005.
- nel punto 480 andrà indicato anche il periodo di effettiva contribuzione matu-
rato dal 1° gennaio 2007;
- nel punto 481 dovrà essere evidenziato anche l’ammontare della prestazione
maturata dal 1° gennaio 2007 erogata nell’anno;
- nel punto 485 dovrà essere indicato l’importo del risultato di gestione assog-
gettato ad imposta sostitutiva nella misura dell’11% proporzionalmente riferibi-
le alle somme complessivamente indicate nei precedenti punti 481 e 483.
Nei punti da 487 a 491, va indicato il dettaglio delle prestazioni in forma di capi-
tale erogate dalle forme pensionistiche complementari ed individuali, riferibili
all’ammontare maturato dal 1° gennaio 2007 e soggette alle disposizioni del D.Lgs.
n. 252 del 5 dicembre 2005.
Nel punto 488 l’ammontare corrisposto nel 2011, riferibile all’importo maturato a
decorrere dal 1° gennaio 2007 al netto del risultato di gestione assoggettato ad im-
posta sostitutiva nella misura dell’11% e dei contributi e premi non dedotti, propor-
zionalmente riferibili.
Nel punto 489 va indicato il titolo dell’erogazione della somma di cui al precedente
punto 488. In particolare indicare:
A in caso di erogazione definitiva e riscatto di cui all’art. 14, commi 2 e 3 del D.Lgs. n.
252/2005;
B in caso di anticipazione di cui all’art. 11, comma 7 lett. a) del D.Lgs. n. 252/2005;
C in caso di anticipazione di cui all’art. 11, comma 7 lett. b) e c) del D.Lgs. n. 252/2005;
K in caso di capitalizzazione di pensioni erogate a “vecchi iscritti a vecchi fondi”, non connesse
alla cessazione del rapporto di lavoro (Ris. n. 30/2002). In tal caso sulla prestazione maturata
anteriormente al 2001 non si applica l’aliquota del TFR;
I in caso di prestazioni integrative a “vecchi iscritti a vecchi fondi” erogate da aziende di credi-
to in crisi (Cir. n. 78/2001). In tal caso la prestazione integrativa maturata dall’1/1/2001 sarà
assoggettata al regime tributario vigente al 31/12/2000 con conseguente applicazione
dell’aliquota del TFR.
M in caso di capitalizzazione di pensioni erogate a “vecchi iscritti a vecchi fondi”, non connesse
alla cessazione del rapporto di lavoro (Ris. n. 30/2002). In tal caso sulla prestazione maturata
anteriormente al 2001 non si applica l’aliquota del TFR.
Nel punto 490 barrare la casella nel caso di “vecchi iscritti a vecchi fondi” che ab-
biano optato per l’applicazione alle prestazioni pensionistiche maturate dall’1 gen-
naio 2007 del regime tributario di cui all’art. 11 del D.Lgs. n. 252 del 5 dicembre
2005.
Questi punti devono essere compilati nei casi in cui il rapporto di lavoro sia cessa-
to anteriormente al 1° ottobre 1985. Se al momento della cessazione del rappor-
to di lavoro le indennità di fine rapporto non sono state liquidate in tutto in parte,
ci si può avvalere delle disposizioni di cui all'art. 4, comma 3 della legge n.
482/1985 (legge di modifica al trattamento tributario del TFR), in base alle quali,
per la tassazione delle indennità, si applica l'aliquota corrispondente alla metà del
reddito del biennio precedente.
In tale ipotesi:
• nel punto 492 va indicato l'ammontare della retribuzione media riferita al bi-
ennio precedente;
• nel punto 493 l'aliquota determinata con riferimento al reddito medio indicato
al punto precedente.
I punti 494 e 495 devono essere compilati in presenza di indennità relative a rap-
porti cessati nel 1973 e negli anni precedenti indicando:
• al punto 494 l’ammontare di tale indennità;
• al punto 495 il totale imponibile.
Per i “vecchi iscritti ai vecchi fondi”, che non abbiano optato per il regime tributario
in vigore al 1 gennaio 2007 relativamente alle prestazioni pensionistiche in forma
di capitale, a titolo definitivo, riferibili all’importo maturato dal 1° gennaio 2001
superiori ad 1/3 della prestazione maturata sempre al 1° gennaio 2001 e per quelle
a titolo parziale erogate nell’anno, riferite agli importi accantonati dall’1 gennaio
2001 al 31 dicembre 2006, gli importi indicati rispettivamente al punto 481 e 483
devono essere considerati al netto del risultato di gestione già assoggettato ad im-
posta sostitutiva nella misura dell’11% ed evidenziato al punto 485.
PUNTO 497
La casella presente nel punto 497 deve essere barrata nel caso di “vecchi iscritti
a vecchi fondi” per i quali il sostituto nel calcolare il reddito di riferimento abbia
considerato sia il montante maturato fino al 31 dicembre 2000 che quello maturato
dal 1° gennaio 2001 fino alla data di accesso alla prestazione.
Nel punto 498 va indicata l’aliquota, calcolata sul reddito di riferimento, applicata
alle indennità equipollenti, al TFR, alle altre indennità e somme non connesse alla
cessazione del rapporto di lavoro, alle prestazioni pensionistiche in forma di capita-
le erogate ai “nuovi iscritti” nonché ai “vecchi iscritti” con esclusione della eroga-
zione definitiva di prestazioni pensionistiche in forma di capitale comprese nel ma-
turato al 31 dicembre 2000 tassate con l’aliquota del TFR.
In tale punto va altresì indicata l’aliquota applicata alle indennità corrisposte per
la cessazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa.
Nel punto 499 va indicata l’aliquota applicata alle altre indennità e somme con-
nesse alla cessazione del rapporto di lavoro, agli incentivi all’esodo agevolati non-
ché alle prestazioni pensionistiche in forma di capitale erogate ai c.d. “vecchi iscrit-
ti a vecchi fondi” relativamente all’importo maturato al 31 dicembre 2000 (aliquota
del TFR).
Il presente punto non deve essere compilato in caso di contestuale erogazione di
TFR ed altre indennità connesse.
Nel presente punto, inoltre, deve essere indicato:
• il valore A nel caso in cui nella determinazione dell’aliquota calcolata sul reddi-
to di riferimento, applicata alle indennità equipollenti e al TFR si sia tenuto
conto, in quanto più favorevoli, delle aliquote e degli scaglioni di reddito vigenti
al 31 dicembre 2006 (clausola di salvaguardia);
• il valore B nel caso di non applicazione della clausola di salvaguardia.
Se il diritto alla percezione (giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro) è
compreso tra l’1/1/1983 ed il 31/12/1997, l’importo della riduzione annua è pari ad euro
258,23.
Se il diritto alla percezione è compreso tra l’1/1/1980 ed il 31/12/1982 la riduzione è
pari ad euro 191,09.
Se il diritto alla percezione è compreso tra l’1/1/1977 ed il 31/12/1979 la riduzione è
pari ad euro 116,20.
Se il diritto alla percezione è compreso tra l’1/1/1974 ed il 31/12/1976 la riduzione è
pari ad euro 69,72.
Per il TFR compreso nel maturato al 31 dicembre 2000, l’importo di 309,87 euro de-
ve essere considerato in relazione al periodo indicato nel punto 433 al netto di quel-
lo indicato nel punto 434.
Se parte del TFR è destinata alle forme di previdenza complementare, l’importo de-
ve essere ridotto per i “nuovi iscritti” della percentuale indicata al punto 443.
Per le prestazioni in forma di capitale erogate ai c.d. “vecchi iscritti a vecchi fondi”
non competono le riduzioni in quanto riconosciute interamente dal datore di lavoro.
Nel caso di erogazione di indennità e compensi legata alla cessazione del rapporto
di lavoro dipendente o di collaborazione coordinata e continuativa per un importo
eccedente il milione di euro, le riduzioni da indicare in tale punto devono essere
quelle riferite alla quota assoggettata a tassazione separata, secondo le indicazioni
fornite dalla Circolare n. 3/E del 2012.
Nel punto 502 deve essere riportata la somma degli imponibili relativi a tutte le
somme erogate sia nell’anno che in anni precedenti, al netto delle riduzioni indicate
al precedente punto 501.
In particolare va indicato l’importo imponibile relativo alle seguenti erogazioni:
• indennità equipollenti;
• trattamento di fine rapporto (riferito a rapporti cessati dal 1974);
Nel punto 503 va indicata l’imposta complessiva che si ottiene applicando le aliquo-
te esposte nei punti 498, 499 e 500 ai rispettivi imponibili dichiarati.
Il punto 504 deve essere compilato riportando l’ammontare complessivo delle de-
trazioni d'imposta sul TFR maturato dal 1 gennaio 2001, pari a 61,97 euro annue
per i rapporti di lavoro a tempo determinato (punto 418 compilato) di durata ef-
fettiva non superiore a due anni (art. 19, comma 1-ter, del TUIR.). Le detrazioni
devono essere rapportate ai mesi lavorati nell’anno e vanno proporzionalmente ri-
dotte negli anni in cui il rapporto si è svolto per un numero di ore inferiore a quello
ordinario, previsto dai contratti collettivi di lavoro (periodi di lavoro part-time). Le
detrazioni non possono comunque eccedere l’imposta calcolata sul TFR maturato
dall’1 gennaio 2001.
Le detrazioni possono essere attribuite esclusivamente dal sostituto d’imposta ero-
gatore del TFR anche nel caso di destinazione parziale al fondo pensione del TFR
maturato dal 1° gennaio 2001.
Le detrazioni sopra indicate non competono sulle anticipazioni e per periodi con-
venzionali.
Nel punto 505 va indicato l’ammontare della detrazione spettante ai sensi dell’art.
1 del decreto 20 marzo 2008 sul TFR e sulle indennità equipollenti di cui all’art. 17,
comma 1, lett. a) del TUIR. La suddetta detrazione può essere attribuita esclusi-
vamente dal sostituto d’imposta.
Qualora vi sia l’integrale destinazione del TFR al fondo di previdenza il sostituto
d’imposta potrà riconoscere la detrazione di cui all’art. 1 del decreto 20 marzo 2008
esclusivamente nel caso in cui eroghi altre indennità e somme.
Le detrazioni sopra indicate non competono sulle anticipazioni.
In questo spazio è richiesta l’indicazione dell'ammontare delle ritenute applicate sulle som-
me già erogate dal 1974 al 2010 (con esclusione delle ritenute a titolo di imposta e delle im-
poste sostitutive), al netto dell’imposta non dovuta restituita dal sostituto in sede di congua-
glio definitivo all’atto della cessazione del rapporto di lavoro in caso di indennità maturate
in relazione al periodo di residenza all’estero.
Nel punto 507 va indicato l'ammontare delle ritenute, già indicate nel precedente
punto 506, non operate per effetto di disposizioni emanate a seguito di eventi
eccezionali.
Questo spazio è dedicato all’esposizione del totale delle ritenute d’acconto operate
nel 2011 sulle somme indicate nei precedenti punti.
L’importo da indicare deve essere comprensivo delle ritenute indicate nel successi-
vo punto 509.
Non devono essere indicate nel presente punto l’imposta sostitutiva dell’11% (sul TFR,
sul risultato di gestione del fondo pensione) e la ritenuta a titolo di imposta del 12,50%
sui rendimenti finanziari al 31/12/2000.
Il punto 510 deve utilizzato per indicare l’importo (già compreso nel punto 1), rela-
tivo alla quota delle indennità e dei compensi corrisposti alla cessazione di un rap-
porto di lavoro dipendente o di collaborazione coordinata e continuativa, erogati in
denaro o in natura, che eccede l’importo di un milione di euro con riferimento al
quale, l’art. 24, comma 31, del DL 201/2011, prevede l’applicazione della tassazione
ordinaria in luogo della tassazione separata.
L’importo da indicare in tale punto deve essere comprensivo delle riduzioni e degli
abbattimenti forfettari previsti dall’articolo 19 del TUIR, ripartiti proporzional-
mente alla quota eccedente tassata in via ordinaria.
PUNTO 511 – Compensazioni – Ris. 33/2003
Nel punto 511 deve essere riportato l’importo dell’eccedenza d’imposta, risultante
dal conguaglio con anticipazioni di prestazioni in forma di capitale erogate in anni
precedenti ed assoggettate a tassazione separata, utilizzato a scomputo
dell’imposta dovuta sulle prestazioni in forma di capitale maturate dal 1° gennaio
2001 al 31 dicembre 2006 ed assoggettate, invece, a tassazione ordinaria (cfr. Riso-
luzione dell’Agenzia delle Entrate del 12 febbraio 2003, n. 33).
Se il sostituito ha diritto alla compensazione, nei termini di cui sopra, devono esse-
re compilati anche i punti da 471 a 479 indicando nel punto 506 le ritenute già ope-
rate sull’importo esposto nel punto 475.
Nel caso di conguaglio delle imposte dovute sulla base della liquidazione definitiva
della prestazione secondo quanto previsto dagli articoli 11 e 23 del decreto n. 252
del 2005, è possibile compensare l'eccedenza d'imposta risultante dal conguaglio
con anticipazioni di prestazioni in forma di capitali erogate in anni precedenti con
le imposte dovute relativamente alle liquidazioni dei vari montanti da cui è costi-
tuita la prestazione.
Nella ipotesi in cui dal predetto conguaglio emerga un versamento complessivo di
ritenute in misura superiore a quanto dovuto, è altresì possibile restituire all'iscrit-
to le maggiori ritenute operate e scomputare tale eccedenza, ai sensi dell'articolo 1
del D.P.R. 10 novembre 1997, n. 445, dai versamenti dovuti.
Rivalutazione sul TFR - L'art. 2120 del codice civile stabilisce l'obbligo di
rivalutare il fondo TFR accantonato al 31 dicembre dell'anno precedente sulla
base di un coefficiente composto, formato da un tasso fisso dell'1,50% e da
un tasso variabile determinato nella misura del 75% dell'aumento dell'indi-
ce dei prezzi al consumo delle famiglie di operai e impiegati accertato
dall'ISTAT rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente. La rivalutazio-
ne in oggetto deve essere effettuata alla fine di ciascun anno ovvero alla data
di cessazione del rapporto di lavoro.
Anteriormente alle modifiche apportate dal D.Lgs. n. 47/2000, la rivalutazione
del trattamento di fine rapporto incrementava il relativo fondo esistente al 31
dicembre dell'anno precedente e, all'atto della erogazione del TFR, veniva as-
soggettata a tassazione separata.
Nei casi di decesso del lavoratore, il TFR e l'indennità di preavviso devono esse-
re corrisposte direttamente al coniuge, ai figli e, se a carico del de cuius, ai parenti
entro il terzo grado ed agli affini entro il secondo (art. 2122 del cod. civ. e analoghe
previsioni stabilite da leggi speciali).
Si ricorda che sia il reddito da lavoro dipendente (art. 7, comma 3, TUIR) sia le ci-
tate indennità sono tassati separatamente e l'imposta è determinata applicando le
disposizioni relative alle diverse fattispecie di reddito (art. 19 del TUIR) ed è dovu-
ta dagli aventi diritto in proporzione all'ammontare percepito da ciascuno di essi
(art. 19, comma 5, del TUIR).
Nei predetti casi, il sostituto d’imposta del lavoratore deceduto deve consegnare
una certificazione per ciascun avente diritto o erede percettore delle indennità e in
sede di compilazione del modello 770/2010, deve compilare una comunicazione per
ciascun percettore, con le seguenti modalità:
• il punto 514 deve essere compilato nelle comunicazioni relative a ciascun erede
o avente diritto mentre non deve essere compilato nella comunicazione relativa
al lavoratore deceduto. In tale campo va indicato il codice fiscale del soggetto de-
funto;
• il punto 515 deve essere compilato solo nella comunicazione relativa al lavora-
tore defunto e non in quelle relative agli eredi o agli aventi diritto. Il punto in
questione deve essere compilato indicando il codice fiscale di ciascun erede o a-
vente diritto;
• il punto 516 deve essere compilato solo nella comunicazione relativa al lavora-
tore defunto e non in quelle relative agli eredi o agli aventi diritto. Il punto in
questione deve essere compilato indicando la quota delle indennità spettante a
ciascun erede o avente diritto.
eredi o aventi diritto. Tali codici sono riportati nella tabella B, allegata alle istru-
zioni del CUD 2012.
In questa sezione dovranno essere indicati i dati relativi ai familiari che nel 2009
sono stati fiscalmente a carico del sostituito ai fini della corretta attribuzione delle
detrazioni.
Nei punti 710 e 718, il sostituto d’imposta, per il genitore che fruisce della detra-
zione per figli a carico nella misura del cento per cento previste nei casi di separa-
zione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti
civili del matrimonio, deve darne comunicazione barrando la relativa casella.
Se nel corso del 2011 sono variate le percentuali di spettanza delle detrazioni per
familiari a carico si dovrà procedere alla compilazione di due distinti righi.
Nel punto 719 indicare la percentuale della detrazione per le famiglie nume-
rose con almeno quattro figli spettante ai sensi del comma 1-bis dell’art. 12 del
TUIR.