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TABLET E TV AI BAMBINI
Sono sempre più numerosi i medici che riescono a constatare delle correlazioni tra l’inizio
di una contaminazione elettromagnetica e lo sviluppo di stati morbosi nei pazienti
conosciuti da anni.
Si tratta di un rapporto di causalità confortato dal fatto che eliminando la fonte delle
radiazioni, o prendendone le distanze, si verifica spesso un miglioramento delle condizioni
di salute.
TI RICORDI DI …
La maggior parte delle problematiche ambientali che oggi conosciamo e che hanno
ricadute importanti sulla nostra salute, si pensi solo all’amianto o ai pesticidi, al fumo di
sigaretta o al piombo tetraetile, hanno in comune una convinzione circa la loro innocuità,
che negli anni si è dimostrata inesatta.
È da decenni che il mondo scientifico osserva e documenta effetti dannosi alla salute
umana prodotti dai campi magnetici ed elettromagnetici.
L’eccessiva esposizione dei bambini ai dispositivi elettronici può causare gravi problemi
di salute: depressione, aggressività, ritardi nello sviluppo e malattie mentali
La pediatra terapeuta americana Cris Rowan, in merito all’uso della tecnologia da parte di
bambini e ragazzi, sostiene una tesi importante riguardo ai grossi pericoli per la salute che
un uso eccessivo può comportare, spesso sottovalutati dai genitori.
I bambini e i giovani fanno uso della tecnologia 4-5 volte in più dell’ammontare di ore
raccomandato, con conseguenze serie e spesso pericolose per la vita.
Gli apparecchi portatili (cellulari, tablet, giochi elettronici) hanno aumentato sensibilmente
l’accessibilità e l’utilizzo della tecnologia, soprattutto da parte di bambini ancora molto
piccoli.
Scrive la Rowan. “Da terapeuta pediatrica, faccio appello ai genitori, agli insegnanti e ai
governi affinché proibiscano l’uso di dispositivi elettronici ai bambini sotto i 12 anni”.
Con oltre 100 miliardi di neuroni, il cervello dell'uomo è l'organo più sconosciuto e difficile da capire.
1. Le prime zone a svilupparsi sono quelle dedicate al controllo del movimento e dei sensi;
2. seguono le aree dedicate all'interpretazione del linguaggio e all'organizzazione spaziale.
3. Infine, lo sviluppo delle regioni associate al ragionamento e alle altre funzioni cosiddette superiori.
Accelerate e frenate. Le ultime ricerche hanno inoltre confermato quanto si era intuito qualche tempo fa
e cioè che la rapida crescita di materia grigia nei primi 18 mesi di vita è seguita da un periodo di lento
declino, quando le connessioni cerebrali inutilizzate vengono eliminate a favore di connessioni più dirette.
Una seconda tappa di superproduzione di materia grigia si registra poco prima della pubertà, seguita
anch'essa da una fase di sfoltimento delle connessioni inutilizzate.
L'importanza dello studio - secondo molti ricercatori - risiede nel fatto che ora sappiamo con più
precisione il meccanismo di crescita di un cervello normale e sarà più semplice capire come e perché si
sviluppano in fase adolescenziale patologie come la schizofrenia e l'autismo, dovute per la maggior parte
dei casi a problemi di extra assorbimento elettromagnetico.
2. RITARDI NELLO SVILUPPO
L’uso della tecnologia limita il movimento, e questo può
causare ritardi nello sviluppo.
Inoltre, occorre considerare anche un altro fattore che influenza l’apprendimento. Una
maggiore vulnerabilità dei soggetti più giovani è data dal fatto che hanno un maggior
assorbimento di energia elettromagnetica durante l’utilizzo del telefono cellulare, al
sistema nervoso ancora in via di sviluppo e a una prevedibile più lunga esposizione
cumulativa lungo l’arco della vita.
L’uso della tecnologia, sotto i 12 anni, è dannoso per lo sviluppo e l’apprendimento del
bambino.
5. MALATTIE MENTALI
L’uso eccessivo della tecnologia è uno dei
fattori causali dell’aumento di depressione
infantile, ansia, disturbi dell’attaccamento,
deficit di attenzione, autismo, disturbo
bipolare, psicosi e comportamento
problematico.
7. DEMENZA DIGITALE
I contenuti sempre più veloci dei media possono contribuire allo sviluppo del deficit di
attenzione, e alla diminuzione della concentrazione e della memoria, poiché il cervello
elimina le tracce neuronali dalla corteccia frontale.
9. EMISSIONE DI RADIAZIONI
A maggio 2011, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha classificato i cellulari (e altri
dispositivi wireless) come un rischio di categoria 2B (potenzialmente cancerogeno) a
causa dell’emissione di radiazioni.
Nel dicembre del 2013, il Dottor Anthony Miller dall’Università di Toronto ha suggerito che,
in base alle nuove ricerche, l’esposizione alle radiofrequenze dovrebbe essere
riclassificata come 2A (a rischio cancerogeno) e non 2B (possibile cancerogeno).
10. INSOSTENIBILITÀ
Il modo in cui i bambini sono cresciuti ed istruiti alla tecnologia, non sono più sostenibili.
I bambini sono il nostro futuro, ma non c’è futuro per i giovanissimi che abusano della
tecnologia. Tu come genitore sei il primo esempio.
Un approccio di “squadra” è urgente e necessario per ridurre l’uso della tecnologia da parte
dei bambini.
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provenienti dal campo lontano. Crea una bolla di protezione con un diametro di 4 metri in
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