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10 BUONE RAGIONI PER RIDURRE L’UTILIZZO DI CELLULARI,

TABLET E TV AI BAMBINI
Sono sempre più numerosi i medici che riescono a constatare delle correlazioni tra l’inizio
di una contaminazione elettromagnetica e lo sviluppo di stati morbosi nei pazienti
conosciuti da anni.

Si tratta di un rapporto di causalità confortato dal fatto che eliminando la fonte delle
radiazioni, o prendendone le distanze, si verifica spesso un miglioramento delle condizioni
di salute.

I pazienti non nascondono il più delle volte la loro


meraviglia nel rendersi conto che i sintomi lamentati
quali disturbi del sonno, mal di testa, irritabilità e vari
stati e disturbi psichici si dissolvono o vengono
mitigati non appena si riesce ad eliminare o
allontanare le fonti di inquinamento elettromagnetico.

Queste osservazioni dovrebbero portare a rispettare il


principio di precauzione,

TI RICORDI DI …

La maggior parte delle problematiche ambientali che oggi conosciamo e che hanno
ricadute importanti sulla nostra salute, si pensi solo all’amianto o ai pesticidi, al fumo di
sigaretta o al piombo tetraetile, hanno in comune una convinzione circa la loro innocuità,
che negli anni si è dimostrata inesatta.

È da decenni che il mondo scientifico osserva e documenta effetti dannosi alla salute
umana prodotti dai campi magnetici ed elettromagnetici.

Le ricerche vanno dai danni accertati al patrimonio ereditario, che coinvolgono le


generazioni future, ad una diminuita fertilità causata da peggioramenti nella qualità degli
spermatozoi, alle diverse patologie a carico dello sviluppo embrionale.
I risultati sono stati spesso contrastanti tra le ricerche autorizzate e gli studi indipendenti.
Ciò non toglie che molte malattie e problematiche sono aumentate a causa delle continue
esposizioni ai campi elettromagnetici.

COSA BISOGNA FARE?

Iniziamo a portare attenzione ai nostri figli e al loro futuro.

L’eccessiva esposizione dei bambini ai dispositivi elettronici può causare gravi problemi
di salute: depressione, aggressività, ritardi nello sviluppo e malattie mentali

La pediatra terapeuta americana Cris Rowan, in merito all’uso della tecnologia da parte di
bambini e ragazzi, sostiene una tesi importante riguardo ai grossi pericoli per la salute che
un uso eccessivo può comportare, spesso sottovalutati dai genitori.

L’American Academy of Pediatrics e la Canadian Society of Pediatrics affermano che i


bambini da 0 a 2 anni non dovrebbero essere esposti alla tecnologia, dai 3 ai 5
l’esposizione dovrebbe essere di un’ora al giorno, mentre dai 6 ai 18 non più di due ore al
giorno.

Riesci a far seguire ai tuoi figli questi suggerimenti?

Non credo! Almeno per la maggior parte. Ma se lo fai, COMPLIMENTI.

I bambini e i giovani fanno uso della tecnologia 4-5 volte in più dell’ammontare di ore
raccomandato, con conseguenze serie e spesso pericolose per la vita.

Gli apparecchi portatili (cellulari, tablet, giochi elettronici) hanno aumentato sensibilmente
l’accessibilità e l’utilizzo della tecnologia, soprattutto da parte di bambini ancora molto
piccoli.

Scrive la Rowan. “Da terapeuta pediatrica, faccio appello ai genitori, agli insegnanti e ai
governi affinché proibiscano l’uso di dispositivi elettronici ai bambini sotto i 12 anni”.

Scopriamo i 10 MOTIVI che giustificano questa messa al bando.


1. RAPIDA CRESCITA DEL CERVELLO

Tra 0 e 2 anni, il cervello dei bambini triplica le sue


dimensioni, e continua a svilupparsi rapidamente fino ai 21
anni di età dell’individuo.

Lo sviluppo precoce del cervello è determinato da stimoli


esterni, o dalla mancanza degli stessi.

È stato dimostrato che la stimolazione su un cervello in


sviluppo, generata dalla sovraesposizione alla tecnologia
(cellulari, internet, iPad, TV), può essere associata a deficit
delle funzioni esecutive e dell’attenzione, a ritardi cognitivi,
apprendimento compromesso, aumento dell’impulsività e
diminuzione della capacità di autoregolarsi, che può
tradursi in scatti d’ira.

Con oltre 100 miliardi di neuroni, il cervello dell'uomo è l'organo più sconosciuto e difficile da capire.

Per questo motivo uno studio pubblicato dalla rivista PNAS ha


attirato l'attenzione di tutti i ricercatori. Nitin Gogtay per 15 anni ha
sottoposto con regolarità il cervello di 13 volontari tra i 4 e i 21 anni
alla risonanza magnetica. In tal modo ha potuto studiare come si
sviluppa il cervello negli anni più importanti della crescita dell'uomo.

Confrontando diversi cervelli e realizzando una mappa delle


evoluzioni della materia grigia, i ricercatori hanno ricostruito come
cambia il nostro cervello.

1. Le prime zone a svilupparsi sono quelle dedicate al controllo del movimento e dei sensi;
2. seguono le aree dedicate all'interpretazione del linguaggio e all'organizzazione spaziale.
3. Infine, lo sviluppo delle regioni associate al ragionamento e alle altre funzioni cosiddette superiori.

Accelerate e frenate. Le ultime ricerche hanno inoltre confermato quanto si era intuito qualche tempo fa
e cioè che la rapida crescita di materia grigia nei primi 18 mesi di vita è seguita da un periodo di lento
declino, quando le connessioni cerebrali inutilizzate vengono eliminate a favore di connessioni più dirette.

Una seconda tappa di superproduzione di materia grigia si registra poco prima della pubertà, seguita
anch'essa da una fase di sfoltimento delle connessioni inutilizzate.

L'importanza dello studio - secondo molti ricercatori - risiede nel fatto che ora sappiamo con più
precisione il meccanismo di crescita di un cervello normale e sarà più semplice capire come e perché si
sviluppano in fase adolescenziale patologie come la schizofrenia e l'autismo, dovute per la maggior parte
dei casi a problemi di extra assorbimento elettromagnetico.
2. RITARDI NELLO SVILUPPO
L’uso della tecnologia limita il movimento, e questo può
causare ritardi nello sviluppo.

Attualmente, un bambino su tre inizia la scuola con ritardi


relativi allo sviluppo che influenzano negativamente
l’alfabetizzazione e i risultati scolastici. Il movimento
migliora l’attenzione e la capacità di apprendimento.

I bambini stanno riducendo considerevolmente i tempi di


movimento attivo attraverso il gioco, lo sport e la
condivisione.

Inoltre, occorre considerare anche un altro fattore che influenza l’apprendimento. Una
maggiore vulnerabilità dei soggetti più giovani è data dal fatto che hanno un maggior
assorbimento di energia elettromagnetica durante l’utilizzo del telefono cellulare, al
sistema nervoso ancora in via di sviluppo e a una prevedibile più lunga esposizione
cumulativa lungo l’arco della vita.

L’uso della tecnologia, sotto i 12 anni, è dannoso per lo sviluppo e l’apprendimento del
bambino.

3. OBESITÀ SEMPRE PIÙ DIFFUSA


L’esposizione alla TV e ai videogiochi è associata all’aumento dell’obesità.

I bambini che hanno dispositivi elettronici in


camera da letto riportano il 30% in più di
casi di obesità. Il 30% dei bambini obesi
svilupperà il diabete, inoltre le persone
obese sono più esposte al rischio di ictus e
infarto, che riducono gravemente
l’aspettativa di vita.

Soprattutto a causa dell’obesità, i bambini


del 21° secolo potrebbero rappresentare la
prima generazione in cui saranno in molti a
non vivere più a lungo dei genitori.
4. PRIVAZIONE DI SONNO
Il 60% dei genitori non controlla l’uso della
tecnologia dei propri figli, e il 75% dei bambini
hanno apparecchi tecnologici in camera (Kaiser
Foundation 2010).

Di notte con il buio viene prodotta la melatonina,


l’ormone responsabile per la rigenerazione delle
nostre cellule. Se si rimane svegli, con la luce
accesa ed esposti a campi elettromagnetici, il
corpo non ha modo di recuperare le energie
spese il giorno precedente.

Il 75% dei bambini di 9 e 10 anni non dorme


abbastanza, tanto che il rendimento scolastico
ne risente in maniera drammatica (Boston
College 2012).

5. MALATTIE MENTALI
L’uso eccessivo della tecnologia è uno dei
fattori causali dell’aumento di depressione
infantile, ansia, disturbi dell’attaccamento,
deficit di attenzione, autismo, disturbo
bipolare, psicosi e comportamento
problematico.

Ciò è dovuto anche alla mancanza di


condivisione e socializzazione con i
bambini della stessa età. Il gioco all’aria
aperta e l’amicizia attraverso il contatto
umano e non dietro uno schermo digitale,
aiutano a migliorare tutto il sistema
nervoso del bambino.
6. AGGRESSIVITÀ
I contenuti violenti dei media possono generare
aggressività nel bambino.

I bambini più piccoli sono sempre più esposti a episodi


di violenza sessuale e fisica dai media attuali.

Molti videogiochi in commercio contengono esplicite


scene di sesso, omicidi, violenze, torture e mutilazioni,
così come molti film e programmi TV.

I bambini con il tempo avranno difficoltà a distinguere il


gioco dalla realtà e comportamenti di rabbia e
aggressività possono diventare parte integrante delle
loro vite.

Un bambino ha bisogno di amore e attenzione.

7. DEMENZA DIGITALE
I contenuti sempre più veloci dei media possono contribuire allo sviluppo del deficit di
attenzione, e alla diminuzione della concentrazione e della memoria, poiché il cervello
elimina le tracce neuronali dalla corteccia frontale.

I bambini che non riescono a prestare attenzione, non imparano.


8. DIPENDENZE
I genitori sempre più incollati alla
tecnologia si allontanano dai propri
figli.

Quando manca l’attaccamento


genitoriale, i bambini possono
aggrapparsi ai dispositivi elettronici
e questo può causare dipendenza.

Un ragazzo su 11, tra gli 8 e i 18 anni,


è dipendente dalla tecnologia.

9. EMISSIONE DI RADIAZIONI
A maggio 2011, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha classificato i cellulari (e altri
dispositivi wireless) come un rischio di categoria 2B (potenzialmente cancerogeno) a
causa dell’emissione di radiazioni.

Nell’ottobre del 2011 James McNamee ha lanciato


un allarme: “I bambini sono più sensibili a un’intera
gamma di fattori rispetto agli adulti perché il loro
cervello e sistema immunitario sono ancora in fase
di sviluppo, quindi non si può affermare con
certezza che il rischio sia identico per adulti e
bambini”.

Nel dicembre del 2013, il Dottor Anthony Miller dall’Università di Toronto ha suggerito che,
in base alle nuove ricerche, l’esposizione alle radiofrequenze dovrebbe essere
riclassificata come 2A (a rischio cancerogeno) e non 2B (possibile cancerogeno).
10. INSOSTENIBILITÀ
Il modo in cui i bambini sono cresciuti ed istruiti alla tecnologia, non sono più sostenibili.

I bambini sono il nostro futuro, ma non c’è futuro per i giovanissimi che abusano della
tecnologia. Tu come genitore sei il primo esempio.

Un approccio di “squadra” è urgente e necessario per ridurre l’uso della tecnologia da parte
dei bambini.

RIESCI A MANTENERE TUTTE QUESTE ATTENZIONI?


Sicuramente oggi avere un figlio e gestire l’utilizzo della tecnologia non è affatto un lavoro
semplice.

Ma si può fare qualcosa per diminuire i pericoli a cui va incontro?

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frequenze elettromagnetiche emesse dai telefoni cellulari è
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