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CAPITOLO 12: NAZISMO, FASCISMO, AUTORITARISMO

1) SPIEGA LE RAGIONI CHE HANNO FAVORITO L’ASCESA DEL NAZISMO.


L’ascesa del nazismo: La crisi del ’29, per la sua diretta dipendenza dagli USA, ha colpito duramente la
Germania. I governi che si succedono in questo periodo non sono in grado di trovare una linea di politica
economica adeguata alla gravità della situazione. In questo contesto riscuote consensi l’NSDAP (Partito
Nazionalsocialista di Hitler) che si poggia su tre elementi principali:
 Nazionalismo aggressivo: che soffia sul fuoco del risentimento contro le condizioni imposte alla
Germania dal Trattato di Versaille
 Razzismo e antisemitismo: comunisti ed ebrei ritenuti i principali responsabili delle sofferenze del
popolo tedesco
 Attacchi fisici verso i “nemici del popolo tedesco”: questi attacchi sono tollerati dai governi e dalle
autorità i più giovani vedono nell’aggressività dei nazisti gesti di ribellione contro le vecchie generazioni
(i politici della Rep. di Weimar sono anziani)

2) I nazisti si presentano, così, come


l’onda giovane della politica tedesca


Dopo una serie di successi elettorali, nel ’33 Hitler riceve l’incarico di Primo ministro dal presidente della
Repubblica Von Hindemburg. Sfruttando un incendio appiccato al Reichstag (Parlamento tedesco) del quale
sono ritenuti responsabili i comunisti, Hitler dà avvio alla repressione di tutti i partiti esistenti, imponendo un
regime politico a partito unico. Fine della Repubblica di Weimar e nascita del Terzo Reich nazista.
Strutture del regime nazista: Tra il ’33 e il ’34 il governo nazista mette in atto il “coordinamento” o
“allineamento” (serie di leggi e iniziative che disegnano la struttura complessiva del Terzo Reich). 5 passi:
 Repressione delle opposizioni e costruzione di un sistema a partito unico: NSDAP unico partito
legalmente ammesso. Gli oppositori vengono arrestati e rinchiusinei campi di concentramento; i
sindacati ancora esistenti sono costretti a confluire nel DAF (Fronte tedesco del lavoro), unica
organizzazione ammessa e controllata dai nazisti
 Riassetto dei poteri istituzionali: i governi degli Stati facenti parte della Rep. di Weimar vengono posti
sotto il controllo nazista; alla morte di Von Hindemburg, la caricadi presidente del Reich è cumulata con
quella di capo del governo, dunque attribuita ad Hitler.
 Ridefinizione degli equilibri interni al partito nazista: durante la Notte dei lunghi coltelli (1934) vengono
eliminati i dirigenti delle SA (Reparti d’Assalto, che volevano sostituirsi alla Wehrmacht, cioè l’esercito
tedesco che viene posto sotto il controllo politico del governo nazista) e vengono costituite le
Schutzstaffeln (Squadre di protezione, SS), principale braccio operativo del nazismo. Alle SS viene
affidato il controllo della Gestapo (polizia segreta di Stato) e del servizio segreto (devono svolgere
un’azione intimidatoria verso coloro che sono ostili nei cfr del regime) e sono responsabili dei campi di
concentramento.
 Costruzione di un sistema associativo totalitario: inglobamento delle giovani generazioni entro
l’universo del regime e la tutela dei lavoratori e del loro tempo libero
 Definizione dei rapporti con le Chiese: La Chiesa luterana sostiene immediatamente il regime, mentre
con la Chiesa Cattolica i rapporti sono più complicati. Pio XI: enciclica che condanna l’ideologia
razzista del nazismo, alla quale però il suo successore non dà seguito.

2) LA NASCITA DI UN REGIME: IL PARTITO SI FA STATO. LA VOLKSGEMAIN SCHAFT


(COMUNITÀ NAZIONALE), L’ANTISEMITISMO, LA CORSA AL RIARMO, LA POLITICA
ESTERA AGGRESSIVA.
La Volksgemain Schaft:
Politica economica:
 Piano di lavori pubblici per riassorbire la disoccupazione
 Rilancio dell’industria bellica per il riarmo dell’esercito tedesco, il rischio della guerra viene accolto dai
tedeschi con la convinzione che esso possa portare alla conquista di nuove ricchezze, al soggiogamento
di altri popoli ed al raggiungimento di una prosperità.
Presupposto per la realizzazione di questa politica è l’interruzione dei pagamenti perle riparazioni (si sfrutta
la sospensione temporanea dei pagamenti concessa alla Germania nel ’32). Risultati: disoccupazione
riassorbita, salari in ripresa, i prezzi crescono, la produzione industriale cresce

Politica estera: nel ’33 la Germania esce dalla Società delle Nazioni. Obiettivo: mettere in discussione tutti
gli aspetti fondamentali del trattato di Versaille nel modo in cui ritiene più opportuno (azioni di guerra).
Politica democratica:
 Si incoraggia l’aumento della natalità nelle coppie di pura razza ariana (attraverso concessione di prestiti
matrimoniali alle giovani coppie, benefici fiscali per le famiglie numerose, assegni familiari)
 Misure antinataliste per quagli individue ritenuti incapaci di assicurare un’adeguata riproduzione della
comunità nazionale (malati di mente, disabili, criminali). Eutanasia per scopi eugenetici: preservare la
razza ariana.
Legislazione razziale: orientata contro la comunità ebraica (ebrei considerati come membri dello Stato privi
di diritti ed esclusi dalla vita pubblica). La politica razziale viene accolta con approvazione o con
indifferenza dalla popolazione: questo perché la discriminazione razziale dà sicurezza ai membri del gruppo
dominante
Estetica politica: rituali collettivi per instillare un sentimento di appartenenza alla Volksgemeinschaft nazista
e trasmettere l’idea di una coesione interna e un legame inscindibile tra popolo e Fuhrer
Ruolo della donna: incoraggiata a fare figli ma allo stesso tempo le viene data la possibilità di lavorare e
partecipare alla diffusione del nazismo (associazioni, manifestazioni pubbliche…), ciò è possibile grazie a
strutture di sostegno alla maternità.
Epurazione della produzione culturale:
 Arte astratta come arte degenerata
 Rogo pubblico di libri prodotti da intellettuali di confessione ebraica o da autori che esprimono valori
difformi da quelli sostenuti dal regime.

3) IL FASCISMO ITALIANO NEGLI ANNI’30: POLITICA ECONOMICA E INTERVENTI DELLO


STATO PER SALVARE BANCHE E INDUSTRIE (IRI); POLITICA COLONIALE; LEGISLAZIONE
RAZZIALE E ANTISEMITA; VERSO UN TOTALITARISMO SEMPRE PIÙ DURO E INVASIVO.
Fascismo anni ’30: anche il Fascismo, seppur con una violenza minore rispetto alla Germania, deve
fronteggiare la crisi del ’29:
 Lavori pubblici
- Bonifica dell’Agro-Pontino: area a sud di Roma paludosa e malarica, essa consente la massa a
coltura delle terra e propizia la costruzione di due nuove città (Sabaudia e Littoria, l’attuale Latina)
- Costruzione di edifici pubblici: adottano uno stile architettonico iper-nazionalista (masse
geometriche regolari, grande uso di marmi e mattoni rossi…)
 Intervento a sostegno delle banche e delle imprese industriali: istituzione dell’IMI (Istituto mobiliare
italiano) che ha il compito di svolgere attività di finanziamento per le imprese industriali. Nel ’33 l’IMI
viene parzialmente sostituito dall’IRI (Istituto per la ricostruzione industriale), finanziato con fondi
statali e incaricato di gestire le imprese di cui ha acquisito il controllo attraverso l’acquisto delle loro
azioni: in tal modo lo Stato fascista diventa azionista di maggioranza o proprietario di un numero di
imprese superiore a quello di ogni altro Stato (ad eccezione dell’Unione Sovietica)
 Autarchia: incoraggiare consumatori e produttori ad avvalersi di risorse, materie prime e prodotti italiani
 Principi corporativi: contenuti nella Carta del Lavoro, servono a garantire armonia nelle relazioni di
lavoro, eliminando i contrasti di classe e sindacali.
Nonostante nei primi anni ’30 sia evidente la ripresa economica, la società e l’economia italiane restano
ancora relativamente poco sviluppate rispetto ad altri contesti occidentali, ma Mussolini coltiva ancora il
sogno di un’espansione militare dell’Italia. Politica natalista: una crescita demografica può garantire le
risorse
umane necessarie alla realizzazione dei suoi ambiziosi progetti. Ottobre 1935: Mussolini attacca l’Etiopia,
che insieme a Eritrea e Somalia forma la nuova colonia dell’Africa Orientale Italiana (AOI): Mussolini
proclama la nascita di un Impero Italiano il cui imperatore è il Re Vittorio Emanuele II. L’intervento in
Etiopia suscita reazioni negative da parte della Società delle Nazioni, che approva l’attuazione di sanzioni
economiche. L’Italia riceve in questa occasione il sostegno della Germania (Asse Roma-Berlino, 1936) ed
esce dalla Società delle Nazioni.
L’ossessione per la contaminazione razziale e l’avvicinamento alla Germania nazista inducono il regime
fascista a produrre due legislazioni:
 Legislazione razziale riservata all’AOI: per scoraggiare relazioni tra i cittadini (gli italiani) e i sudditi
(etiopi, eritrei, somali)
 Legislazione razziale esplicitamente antisemita: afferma il carattere ariano della popolazione italiana,
discriminando gli ebrei. La reazione della società italiana, così come quella della Chiesa cattolica, è di
indifferenza
Ovra: polizia politica segreta fascista, incaricata di reprimere ogni dissenso.
Altri aspetti del fascismo (alcuni analoghi al Nazismo):
 Costruzione di una struttura di associazioni articolate per gruppi di età, per generi e per categorie, nelle
quali si insegna il rispetto per i valori fascisti
 Propaganda fascista per trasmettere un’idea rigorosamente organicistica della nazione, considerata come
un corpo compatto, diviso solo da distinzioni funzionali ma non da diversità di interessi
 Dimensione guerriera della retorica fascista: etica del sacrificio (offrire la propria vita per la patria)
 Culto della Roma Imperiale: considerata come modello da imitare e come matrice originaria della
nazione italiana
 Culto del Duce: sintesi di tutte le virtù dell’uomo nuovo prodotto dalla rivoluzione fascista

4) GLI ALTRI REGIMI AUTORITARI EUROPEI: L’EUROPA SEMPRE PIÙ “CONTINENTE NERO”.

5) Altri regimi autoritari in Europa :


in numerosi paesi dell’Europa
meridionale e centro-
Altri regimi autoritari in Europa: i numerosi paesi dell’Europa meridionale e centro-orientale vengono
instaurati regimi autoritari che spesso stabiliscono rapporti di collaborazione o alleanza con il Fascismo o il
Nazismo: Portogallo (si ispira all’esperienza fascista), Polonia, Lituania, Jugoslavia (di ispirazione fascista e
antisemita), Ungheria (si ispira alla Germania nazista), Austria, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Grecia, Romania

5) LA POLITICA SPAGNOLA VERSO LA GUERRA CIVILE. LE FASI DELLA GUERRA E LE


DIVERSE SCELTE DELLE POTENZE EUROPEE. LA SCONFITTA DEI REPUBBLICANI E
L’INIZIO DELLA SPAGNA FRANCHISTA.
Guerra civile in Spagna: Il processo più traumatico di insediamento di un regime di destra si ha in Spagna:
 1923: colpo di Stato di Primo de Rivera porta allo scioglimento del Parlamento e alla formazione di un
regime autoritario, che non riesce tuttavia ad affermarsi e a riscuotere consensi (non viene risolta la
questione agraria). Primo de Rivera si dimette dalla carica di Primo Ministro
 1931: alleanza socialisti-repubblicani di sinistra, che non riesce ancora a trovare una soluzione per la
questione agraria (entrambi vorrebbero espropriare le terre e i contadini, di conseguenza, occupano i
latifondi)
 1933: lo schieramento di destra conquista la maggioranza dei seggi, mettendo da parte i progetti di
riforma agraria e allontanando i contadini dalle terre che erano state occupate
 1936: le elezioni danno la maggioranza al Fronte Popolare (socialisti, repubblicani disinistra, comunisti e
anarchici). I gruppi di destra cominciano a pensare ad una reazione estrema; in particolare, le truppe di
stanza in Marocco si ribellano, sotto la guida del generale Francisco Franco. Guerra civile: le forze
franchiste ricevono l’appoggio di Germania e Italia e riescono a conquistare Barcellona e Madrid.
Instaurazione di un nuovo regime (dittatura a partito unico)

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