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CAPITOLO 2: LA POLITICA IN OCCIDENTE

1.CARATTERI GENERALI
Caratteri generali:
La formazione di una società di massa induce le élite liberali e conservatrici a riformare le istituzioni
politiche. I campi d’intervento sono:
 Estensione del diritto di voto: affinché le istituzioni riscuotano consenso, è necessario che queste siano
espressione della volontà delle masse popolari: motivazione di carattere difensivo: evitare che le masse
finiscano per seguire le ideologie e le pratiche eversive di anarchici e socialisti. Restano escluse da
questo processo le donne  nascita di movimenti femminili che lottano per la loro emancipazione, sia
civile che politica:
a) USA e GB: si sviluppano i più significativi movimenti suffragisti, attraverso i quali le (suffragiste)
chiedono l’estensione del diritto di voto alle donne. Sono paesi che possiedono da più tempo
istituzioni rappresentative, rispettate e prestigiose, perciò per queste suffragiste il diritto di voto ha
un’importanza particolare.
b) EUROPA: divisione interna ai movimenti femminili continentali: da un lato associazioni favorevoli
al voto alle donne sostenute da donne borghesi di orientamento liberal-moderato; dall’altro
movimenti femminili interni ai partiti socialisti. Questi ultimi diffidano riguardo il concedere il
diritto di voto alle donne, in quanto:
o Temono che nei paesi cattolici le donne votino in grande maggioranza per i partiti cattolici o
conservatori
o Ritengono che il voto alle donne sia una faccenda marginale rispetto alla conquista del
suffragio universale maschile
o Ritengono che la disuguaglianza tra uomini e donne derivi dalla logica organizzativa del
capitalismo, la quale attribuisce agli uomini compiti produttivi, riservando alle donne solo
compiti riproduttivi solo dopo la rivoluzione socialista potrà essere attuata un’uguaglianza
tra i sessi questa idea viene accettata da molte militanti socialiste, che pertanto ritengono
inutile la lotta per la parità condotta dalle suffragiste borghesi.
Nonostante ciò, il voto femminile viene introdotto solo in realtà marginali e permane per
lungo tempo l’asimmetria tra i sessi.
 Politiche sociali: legalizzazione degli scioperi, miglioramento delle condizioni di lavoro, primi sistemi
previdenziali e assistenziali (=norme che organizzano forme di assicurazione contro infortuni sul lavoro,
assistenza in caso di malattia, fondazione di istituti che si occupano di pagare le pensioni di anzianità)
 mentre prima le attività educative e benefiche venivano svolte dalla Chiesa, ora è lo stato a farsene carico.
 Laicizzazione delle istituzioni statali: trasferimento di numerose funzioni amministrative o educative
dalle istituzioni ecclesiastiche a quelle statali, ottenendo una netta separazione tra sfera statale e sfera
religiosa (=a questa restano solo le funzioni spirituali)

2.GLI STATI UNITI


Negli Stati uniti c’è una contrapposizione tra i due partiti storici:
Stati Uniti : contrapposizione tra i due partiti storici:
 Partito Democratico: sostenitore di un programma antiprotezionista, è favorevole alle autonomie degli
Stati contro lo strapotere del governo federale. Radicato soprattutto tra gli agricoltori e i contadini
bianchi del Sud e dell’Ovest
 Partito Repubblicano: favorevole ad una politica protezionistica, sostiene gli interessi delle grandi
industrie. Radicato soprattutto nei distretti industriali, negli Stati del Nord-est e tra i nuovi immigrati di
confessione protestante
Questo sistema politico viene definito corrotto dai contadini dell’Ovest: ritengono che questi partiti,
attraverso forme di corruzione e clientelismo, arricchiscano solo i politici e le città.
Varie associazioni di contadini si riuniscono in un partito (People’s Party), richiedendo un abbassamento dei
tassi di interesse sui prestiti e altri costi (la crisi agraria ha infatti messo in difficoltà questi contadini che si
sono indebitati pesantemente per poter acquistare le terre o renderle coltivabili).
Le tematiche dei populisti vengono ascoltate e supportate dal Partito Democratico, e questo spinge il Partito
Repubblicano a intraprendere la strada delle riforme Roosevelt: indirizza le iniziative
riformiste verso la lotta contro le grandi aziende in questo modo si combatte anche la corruzione politica.
Wilson: introduce norme che tutelano l’azione dei sindacati, altre fissano limiti relativi all’orario di lavoro
minorile.
I politici continuano ad aver bisogno dei finanziamenti degli imprenditori per finanziare le campagne
elettorali.
Inoltre, le norme introdotte al fine di moralizzare la vita pubblica portano inevitabilmente all’esclusione dal
campo politico di tutti quei soggetti maggiormente esposti al rischio di corruzione (poveri e analfabeti). Per
controbilanciare le dinamiche dell’esclusione, vengono promosse iniziative di stampo nazionalistico (=per
riconciliare le varie parti della nazione statunitense e garantire coesione nazionale, dopo la guerra di
successione si vuole ricompattare il mondo bianco (wasp)).

3. IL REGNO UNITO
Grazie ad un accordo con il Labour Representation Committee nel 1906 il Partito Liberale trionfa alle
elezioni, aprendo una nuova grande stagione di riforme (soprattutto per tutelar i lavoratori). La Camera dopo
varie richieste si arrende e approva la legge che ridimensiona il suo stesso potere: essa non potrà più porre
veti sulle leggi finanziarie, ma potrà respingere tutte le altre leggi per un massimo di due volte.
Temi principali:
 Iniziative suffragiste: si moltiplicano le iniziative e le associazioni che richiedono l’estensione del
diritto di voto alle donne. Il disinteresse per la questione da parte del governo spinge le militanti ad
azioni sempre più aggressive e violente per rivendicare il loro diritto, ancora senza successo
 Questione irlandese: l’Irlanda chiede l’approvazione della Home Rule, che prevederebbe la
costituzione di un Parlamento irlandese che si occupa delle questioni interne, mentre politica estera e
forze armate resterebbero di competenza britannica. L’Ulster (regione nord-occidentale dell’Irlanda
a maggioranza protestante) si manifesta contraria alla Home Rule e si prepara a resistere in tutti i
modi. Di fronte alla minaccia armata dell’Ulster, il governo liberale prevede per l’Ulster la
possibilità di dissociarsi dalla Home Rule. La legge, così posta, viene approvata, ma lo scoppio della
guerra ritarda la sua applicazione fino a quando non saranno cessate le ostilità.

4.LA FRANCIA
La Francia è una repubblica presidenziale, con un parlamento bicamerale, all’interno del quale la Camera dei
Deputati è eletta a suffragio universale maschile. I raggruppamenti parlamentari principali sono repubblicani
e radicali
Ambiti di azione principali:
 Legislazione sociale: nei confronti della questione operaia si attua una sistematica alternanza tra
politiche repressive (contro le iniziative sindacali o socialiste, considerate minacciose per l’ordine
pubblico) e misure di assistenza sociale (assicurazione volontaria contro malattie e infortuni,
introduzione di un sistema pensionistico, migliori condizioni di lavoro nelle fabbriche…), normativa che
non riesce ad integrare stabilmente le organizzazioni socialiste nel sistema politico.
 Laicizzazione dello stato: l’approvazione di una legge che stabilisce la completa separazione Stato-
Chiesa, esentando lo Stato da ogni obbligo finanziario nei confronti del clero.

5. LA GERMANIA
Il nuovo imperatore Guglielmo II, determinato a dare una svolta all’azione di governo, dà inizio a quello che
viene chiamato Neuer Kurs (=nuovo corso):
 Abolizione delle leggi antisocialiste: porta il Partito Socialdemocratico ad essere quello con la più grande
rappresentanza parlamentare nel Reichstag
 Potenziamento del sistema assistenziale: introdotte nuove norme che proibiscono il lavoro nei giorni
festivi, nelle ore notturne per le donne e impongono il limite di 13 anni per l’assunzione di minori.
 Potenziamento delle iniziative coloniali: soprattutto in Africa
 Rafforzamento dell’esercito
Il nuovo corso si concentra soprattutto sulle iniziative di politica estera, finendo per trascurare la politica
interna, fioriscono iniziative nazional patriottiche: fastose tradizioni cerimoniali, scuola ed esercito (per
insegnare a nazione), costruzione di monumenti nazionali.

6.L’AUSTRIA-UNGHERIA
Austria: Azione politica divergente di tre formazioni politiche:
Austria: azione politica divergente d tre formazioni politiche:
 Movimento Pangermanico: di orientamento nazionalista radicale e fortemente antisemita, è favorevole
alla dissoluzione della monarchia e a una confluenza della sua parte tedesca entro l’Impero Tedesco.
 Partito socialdemocratico: di ispirazione marxista, ritiene prioritaria l’introduzione di riforme sociali e
sostiene la necessità di trasformare l’Impero di uno Stato federale che riconosca ampie autonomie ai vari
gruppi nazionalisti
 Partito Cristiano-sociale: visione conservatrice della società  per conservare l’essenza della società
austriaca, sono necessarie ulteriori concessioni politiche e sociali (allargamento del diritto di voto,
ampliamento della legislazione sociale in difesa dei lavoratori)
Ungheria: la classe politica ungherese, composta soprattutto da grandi
proprietari terrieri, si oppone ad ogni richiesta di autonomia avanzata dalle numerose
minoranze etniche presenti sul territorio (croati, serbi, rumeni, slovacchi); formazione
di movimenti nazionalisti (croati e serbi in primis).

7.LA RUSSIA
politica duramente repressiva, attuata con il sostegno della Chiesa
Politica repressiva verso le popolazioni non russe per lingua e religione (polacchi, ucraini,
finlandesi), che vengono sottoposte a un processo di “russificazione”. L’irrigidimento
del governo zarista e i fallimenti di espansione (guerra contro il Giappone persa) porta il sistema politico ad
un punto di rottura.
Una rivoluzione antizarista impone lo zar alla concessione di un parlamento elettivo
(Duma), ma questo non placa la tensione.

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