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Gli OGM

La sigla OGM sta per Organismi Geneticamente Modificati: si tratta di esseri viventi nel cui genoma è stato
inserito un tratto di DNA estraneo che possa conferire all’organismo una caratteristica nuova utile per
l’uomo. Se parliamo di batteri è preferibile però usare la sigla MGM cioè Microrganismi geneticamente
modificati.

Ad esempio, in un ceppo di Escherichia coli può essere inserito il gene umano che codifica per l’insulina
oppure quello per la somatotropina (ormone della crescita).

Esprimendosi insieme ai geni del batterio una volta inserita in un operone, tale sequenza produce in grande
quantità e a basso costo un ormone indispensabile ai pazienti diabetici oppure a quelli con problemi di
accrescimento. Un plasmide contenente 4 geni artificiali ha conferito al batterio Alcanivorax borkumensis la
capacità di digerire, con una velocità 50 volte superiore, gli alcani che contaminano le acque marine ,
Questo batterio mangia-petrolio è diventato un importante strumento per la decontaminazione
(bioremediation). Con la stessa tecnica di trasformazione batterica, oltre agli ormoni si possono produrre
proteine adatte alla preparazione di vaccini, enzimi di cui il paziente sia carente come nel caso del fattore
VIII della coagulazione in tipo di emofilia.

Nell’ambito del mondo vegetale, l’introduzione di geni estranei viene realizzata attraverso due tecniche
alternative: una è nota come metodo del cannone e consiste nel far aderire a microsferule d’oro il DNA che
si vuole introdurre, poi si spara ad altissima velocità queste sferule sulle foglie, il DNA è così veicolato
all’interno delle cellule che vengono poste in coltura e lasciate moltiplicare. Esse formeranno plantulae dal
DNA modificato. Il secondo metodo, di gran lunga il più diffuso, è detto metodo dell’Agrobacterium
tumefaciens e consiste nel permettere ad un batterio che infetta normalmente le piante di entrare nelle
cellule dopo aver subito una ricombinazione del proprio plasmide con un gene estraneo. Il plasmide sarà
veicolato nella cellula della pianta o nel DNA del cloroplasto e lì potrà esprimersi.

Le piante vengono rese OGM per conferire loro particolari proprietà, soprattutto la resistenza alle larve di
parassiti naturali: in tal modo si riduce significativamente la necessità di usare pesticidi.

Anche alcuni animali possono essere modificati geneticamente ma la tecnica è molto più complessa.
Consiste nell’introdurre il segmento di DNA estraneo nei pronuclei di un ovulo fecondato prima che
avvenga la loro fusione e si formi un vero e proprio zigote. Il gene andrà ad inserirsi nel DNA dell’ospite e
verrà replicato in tutte le cellule figlie che costituiranno l’embrione prima e l’organismo completo poi.

L’uso che è stato fatto a livello sperimentale degli animali OGM è vario: cavie con particolari caratteristiche
per studiare malattie umane, produzione di farmaci nel latte delle capre o delle mucche OGM, creazione di
animali da allevamento capaci di una crescita più rapida o resistenti a certe malattie, maiali con organi
“umanizzati” da trapiantare per ridurre i rischi di rigetto; in generale il processo è molto costoso e dunque
ne è stato fatto un uso solo scientifico e molto limitato; il patrimonio genetico speciale di questi animali ne
ha reso utile la clonazione proprio perché costa molto produrli.

OGM SÌ, OGM NO: I PRO E CONTRO DEGLI ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI

Questo annoso quesito ha trovato nel gennaio 2015 una prima soluzione in Europa. E’ stata approvata una
legge che stabilisce che ogni Stato membro potrà decidere se coltivarli o meno nel proprio territorio.

Il dibattito è aperto da anni ed è acceso da sempre, nonostante a livello scientifico esistono 13.000
pubblicazioni mondiali sul tema che però non sono bastate per trovare una posizione comune.
Vediamo quali sono i pro:

 Migliora il gusto e la qualità dei prodotti.


 Riduce i tempi di crescita dei prodotti.
 Aumenta il raccolto, la tolleranza agli stress, migliora la resistenza a malattie, parassiti ed
erbicidi.
 Nuovi prodotti e metodi di coltivazione.
 PER GLI ANIMALI: Aumenta la produttività, la resistenza alle malattie e migliora la qualità del
cibo.
 Maggiore resa di carne, uova e latte.
 Migliora la salute degli animali e i metodi diagnostici per la cura delle malattie.
 PER L’AMBIENTE: bioerbicidi e bioinsetticidi “amichevoli”.
 Conservazione del terreno, dell’acqua e dell’energia.
 Migliore gestione degli scarti naturali.
 PER LA SOCIETA’: Aumento della probabilità di cibo garantito per le popolazioni in crescita.

Vediamo quali sono i contro:

 Potenziale impatto sulla salute dell’uomo e dell’ambiente.


 Perdita di biodiversità, della flora e della fauna.
 Dominio economico della produzione di cibo nel mondo da parte di poche compagnie.
 Biopirateria: sfruttamento straniero delle risorse naturali
 ETICHETTA: Non obbligatoria in alcuni Paesi.
 SOCIETA: Nuovi progressi potrebbero favorire gli interessi dei Paesi ricchi.

Il dibattito principale però si basa sui rischi che questi prodotti possono comportare nell’ambiente. Queste
specie modificate possono essere invasive rispetto a quelle tradizionali? Possono mettere a rischio interi
ecosistemi? I no OGM sostengono di sì, mentre i favorevoli agli OGM sostengono che il vero danno alla
biodiversità si deve all’urbanizzazione degli ultimi decenni. A oggi la comunità scientifica è unanime
nell’affermare che non vi sono rischi per la salute umana.

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