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Ai miei genitori, che hanno

creduto in me e mi hanno
permesso di studiare e vivere di
musica….

….ed a mia moglie Sonia, che con


me condivide ogni mia passione
Tiziano Ragazzi

Le tecniche del chitarrista moderno rock

tutto ciò che serve al chitarrista moderno

1 Volume
Indice

Introduzione pag. 7

PARTE I
1. La pennata alternata - esercizi giornalieri pag. 10
2. Il legato - esercizi giornalieri pag. 22
3. La scala maggiore pag. 26
4. I sette modi della scala maggiore - pattern pag. 28
5. Il legato - pattern pag. 47

PARTE II
1. Le scale pentatoniche pag. 55
2. Lo sweep picking pag. 70
3. Lo string skipping pag. 91
4. Il tapping pag. 102

PARTE III
1. Esempio 1 (sweep picking e pennate alternate) pag. 117
2. Esempio 2 (pennate alternate) pag. 118
3. Esempio 3 (tapping) pag. 119
4. Esempio 4 (legato) pag. 119
5. Esempio 5 (string skipping) pag. 120
6. Esempio 6 (string skipping) pag. 120
7. Esempio 7 (legato) pag. 121
8. Esempio 8 (pennate alternate) pag. 121
9. Esempio 9 (sweep picking) pag. 122
10. Esempio 10 (pennate alternate) pag. 122
11. Esempio 11 (string skipping e tapping) pag. 124
12. Esempio 12 (sweep picking) pag. 125
13. Esempio 13 (sweep picking) pag. 125

PARTE IV
1. Esercizi giornalieri pag. 129
2. Le frasi sulle cadenze II-V-I pag. 133
3. Le scale blues pag. 135
4. Frasi blues pag. 137
Introduzione

La maggiore difficoltà che si incontra nello scrivere un buon libro sulla tecnica chitarristica è data
dall’elaborare esercizi non scontati e veramente utili.
E’ difficile non incappare nella meccanizzazione degli esercizi, tuttavia si può rendere utile tutto
ciò che si vuole, l’importante è che l’allievo riesca a trarre l’insegnamento di fondo dell’intero
metodo e ad individuare uno scopo da perseguire.
Per questo un consiglio che sento di dare a tutti è quello di non prendere un metodo sulle tecniche
come base per diventare esclusivamente un musicista virtuoso, che rischia di suonare tremila note
freddamente, ma senza avere un’anima musicale; un chitarrista non deve trascurare il “tocco”
dello strumento, ossia quella caratteristica espressiva che viene data dai vari elementi appresi e
metabolizzati: dal fraseggio alla ritmica, dalla conoscenza dell’armonia allo studio
dell’improvvisazione, dall’ascolto di tutti i generi musicali allo studio di interi brani poi
personalizzati nel proprio stile.
Non dimenticate infine una cosa basilare, che merita una grande considerazione: applicate sempre
le vostre conoscenze suonando in gruppo!
Suonare in un gruppo significa mettere in pratica tutto ciò che si studia, creare il proprio stile e
sviluppare la propria inventiva musicale; tenete sempre presente, però, che potrete reputarvi bravi
chitarristi quando con le vostre ritmiche, i vostri soli e le vostre composizioni riuscirete ad
emozionare coloro che avrete di fronte ad ascoltarvi!
Perché il percorso fino a quel momento sia più agevole vi invito ad essere costanti nello studio e a
non demoralizzarvi mai!
Buona fortuna.

Tiziano Ragazzi

7
PARTE I

8
9
1. La pennata alternata – esercizi giornalieri

Iniziamo con un semplice esercizio di indipendenza in ottavi; si dovranno utilizzare tutte le quattro
dita della mano sinistra.
Vi raccomando l’utilizzo del metronomo, che vi dovrà accompagnare fino alla fine di questo libro;
iniziate gli esercizi lentamente aumentando gradualmente la velocità del metronomo.

Utilizzate come diteggiatura la stessa numerazione che è indicata sulle corde del tabulato.

Esercizio 1

Un'altra cosa da prendere in considerazione è quella di eseguire lo stesso esercizio con la formula
contraria, come quella dell’esercizio che segue.

Esercizio 2

10
Oltre la formula contraria bisognerà ripetere gli stessi esercizi con altre configurazioni ritmiche, i
seguenti esercizi saranno eseguiti in terzine e quartine.

Esercizio 3

Esercizio 4

11
Ora in quartine.

Esercizio 5

Esercizio 6

12
Gli esercizi che seguono saranno tutti a tre note per corda da eseguire in terzine; non dimenticate
l’utilizzo del metronomo e fate attenzione alle diteggiature.

Esercizio 7

Esercizio 8

13
Esercizio 9

Esercizio 10

Esercizio11

14
Esercizio 12

Esercizio 13

Esercizio 14

15
Gli esercizi che seguono sono creati su una diteggiatura molto semplice, che verrà applicata su tutte
le sei corde della chitarra.
L’esercizio dovrà essere eseguito in ottavi, terzine e quartine, perciò state attenti ai cambi di
ritmica, soprattutto dove si sposta l’accento sulla diteggiatura.
La diteggiatura da utilizzare sarà indice (1), medio (2), anulare (3) e mignolo (4), utilizzare la
stessa sequenza sia per il moto ascendente sia per quello discendente.

Esercizio 15

16
L’esercizio successivo dovrà essere studiato con la diteggiatura contraria.
Dita: 4, 3, 2, 1.

Esercizio 16

17
18
Ritengo gli esercizi che seguono molto utili per l’indipendenza delle dita, usate sempre il
metronomo e aumentate la velocità gradualmente.

Esercizio 17

Esercizio 18

Esercizio 19

Esercizio 20

19
Esercizio 21

Esercizio 22

Esercizio 23

Esercizio 24

20
Esercizio 25

Esercizio 26

Esercizio 27

21
2. Il legato – esercizi giornalieri

La tecnica del legato consiste nella combinazione di Hammer-on e Pull-off .


Questa tecnica consente di legare le note in maniera tale da far uscire l’esecuzione molto fluida e
veloce.

Esercizio 28

Esercizio 29

Esercizio 30

Esercizio 31

22
Esercizio 32

Esercizio 33

Esercizio 34

Esercizio 35

Esercizio 36

23
Esercizio 37

Esercizio 38

Esercizio 39

Esercizio 40

24
Esercizio 41

Esercizio 42

Esercizio 43

25
3. La scala maggiore

La scala maggiore è una successione di sette note distanti tra loro secondo determinati intervalli.
Tale scala è composta da 5 toni e 2 semitoni disposti nella maniera seguente:

T T S T T T S
DO RE MI FA SOL LA SI DO

Partendo da toniche differenti e seguendo la formula di toni e semitoni, incontreremo delle


alterazioni che determinano altre tonalità.
Si ricaveranno 15 tonalità: una senza alterazioni,scale con 1,2,3,4,5,6,7 diesis e scale con 1, 2, 3, 4,
5, 6, 7 bemolli.

Scala senza alterazioni.

DO maggiore: do, re, mi, fa, sol, la, si,

Scale con #

1 # - SOL maggiore: sol, la, si, do, re, mi, fa#


2 # - RE maggiore : re, mi, fa#, sol, la, si, do#
3 # - LA maggiore : la, si, do#, re, mi, fa#, sol#
4 # - MI maggiore : mi, fa#, sol#, la, si, do#, re#
5 # - SI maggiore : si, do#, re#, mi, fa#, sol#, la#
6 # - FA# maggiore : fa#, sol#, la#, si, do#, re#, mi#
7 # - DO# maggiore : do#, re#, mi#, fa#, sol#, la#, si#

Scale con

1 b - FA maggiore: Fa, sol, la, sib, do, re,mi,


2 b - SIb maggiore: sib, do, re, mib, fa, sol, la
3 b - MIb maggiore: mib, fa, sol, lab, sib, do, re
4 b - LAb maggiore: lab, sib, do, reb, mib, fa, sol
5 b - REb maggiore: reb,mib, fa, solb, lab,sib, do
6 b - SOLb maggiore: solb, lab, sib, dob, reb, mib, fa
7 b - DOb maggiore: dob, reb, mib, fab, solb, lab, sib

Qui di seguito sono riportati alcuni esempi di posizioni di scale maggiori su 1, 2, 3, 4,5, 6 corda.
Ovviamente sono solo delle posizioni con delle diteggiature da me scelte, in seguito ne troverete
delle altre.

DO maggiore su 1 corda.

26
DO maggiore su 2 corde.

DO maggiore su 3 corde.

DO maggiore su 4 corde.

DO maggiore su 5 corde.

DO maggiore su 6 corde.

27
4. I sette modi della scala maggiore - pattern

La scala maggiore genera 7 modi; ogni modo viene formato partendo da ciascun grado della scala in
questione.
Per esempio: il primo modo che incontriamo è la scala maggiore chiamata IONICA, che si ottiene
partendo dal primo grado della scala maggiore, la nota DO, seguendo gli intervalli di seguito
indicati:

T T S T T T S
DO RE MI FA SOL LA SI DO

Alla stessa maniera genereremo il secondo modo, quello DORICO: partendo dal secondo grado,
cioè la nota RE, rispetteremo tutti gli intervalli presenti ed otterremo la seguente scala:

T S T T T S T
RE MI FA SOL LA SI DO RE

Proseguendo in questo modo otterremo per ciascun grado i relativi modi, così indicati:

DO IONICO = TTSTTTS DO – RE – MI – FA – SOL – LA – SI – DO


RE DORICO = TSTTTST RE – MI – FA – SOL – LA – SI – DO – RE
MI FRIGIO = STTTSTT MI – FA – SOL – LA – SI – DO – RE – MI
FA LIDIO = TTTSTTS FA – SOL – LA – SI – DO – RE – MI – FA
SOL MISOLIDIO = TTSTTST SOL – LA – SI – DO – RE – MI – FA – SOL
LA EOLIO = TSTTSTT LA – SI – DO – RE – MI – FA – SOL – LA
SI LOCRIO = STTSTTT SI – DO – RE – MI – FA – SOL – LA – SI

Ogni scala maggiore ha una scala relativa minore, che parte dal 6° grado, perciò la scala maggiore
di DO ha come scala relativa LA minore.

DO MAGGIORE
T T S T T T S
DO RE MI FA SOL LA SI DO

RELATIVA MINORE ( LA MINORE )


T S T T S T T
LA SI DO RE MI FA SOL LA

Posizioni a tre note per corda dei sette modi di SOL maggiore.

SOL IONICO
Intervalli: Tonica, 2 maggiore, 3 maggiore, 4 giusta, 5 giusta, 6 maggiore, 7 maggiore

28
LA DORICO
Intervalli: Tonica, 2 maggiore, 3 minore, 4 giusta, 5 giusta, 6 maggiore, 7 minore

SI FRIGIO
Intervalli: Tonica, 2 minore, 3 minore, 4 giusta, 5 giusta, 6 minore, 7, minore

DO LIDIO
Intervalli: Tonica, 2 maggiore, 3 maggiore, 4 aumentata, 5 giusta, 6 maggiore, 7 maggiore

RE MISOLIDIO
Intervalli: Tonica, 2 maggiore, 3 maggiore, 4 giusta, 5 giusta, 6 maggiore, 7 minore

MI EOLIO ( Relativa minore)


Intervalli: Tonica, 2 maggiore, 3 minore, 4 giusta, 5 giusta, 6 minore, 7 minore

FA # LOCRIO
Intervalli: Tonica, 2 minore, 3 minore, 4 giusta, 5 diminuita, 6 minore, 7 minore

29
Iniziamo con esercizi di pennata in ottavi, terzine e quartine sui modi della scala di SOL maggiore.

Esercizio 44 ( SOL IONICO )

Esercizio 45 ( LA DORICO )

Esercizio 46 ( SI FRIGIO )

30
Esercizio 47 ( DO LIDIO )

Esercizio 48 ( RE MISOLIDIO )

Esercizio 49 ( MI EOLIO )

31
Esercizio 50 ( FA# LOCRIO )

Gli esercizi successivi sono sulla tonalità di DO maggiore e si devono eseguire in terzine.
Ho preferito, anche in questo caso, scrivere tutti modi, per evitare che l’allievo salti delle posizioni .
E’ importante eseguire ogni diteggiatura in tutte le maniere per non avere limiti nelle esecuzioni.
Per utilizzare al meglio tutta la tastiera, partirò dalla posizione più vicina al capotasto.

Esercizio 51 ( FA LIDIO )

32
Esercizio 52 ( SOL MISOLIDIO )

Esercizio 53 ( LA EOLIO )

Esercizio 54 ( SI LOCRIO )

33
Esercizio 55 ( DO IONICO )

Esercizio 56 ( RE DORICO )

Esercizio 57 ( MI FRIGIO )

34
I modi seguenti sono quelli di FA maggiore; da eseguirsi come quelli precedenti, ma in quartine.

Esercizio 58 ( FA IONICO )

Esercizio 59 ( SOL DORICO )

Esercizio 60 ( LA FRIGIO )

35
Esercizio 61 ( SIb LIDIO )

Esercizio 62 ( DO MISOLIDIO )

Esercizio 63 ( RE EOLIO )

36
Esercizio 64 ( MI LOCRIO )

Qui di seguito vi propongo dei pattern classici, sicuramente utili: dovrete eseguire gli esercizi su
tutti i modi della tonalità di appartenenza dell’esempio scritto.

Esercizio 65 ( LA IONICO )

37
Applicare questo pattern in terzine su tutti i modi della tonalità di LA maggiore.
L’esercizio successivo si svolge sulla stessa scala con un pattern diverso in quartine.

Esercizio 66

Esercizio 67 ( quintine )

38
Esercizio 68 ( DO IONICO - sestine )

39
Esercizio 69 ( SI LOCRIO )

Esercizio 70 ( DO IONICO orizzontale su seconda e prima corda )

Applicate questo esercizio su tutte le sei corde rimanendo in tonalità di DO maggiore, dopo di che
trasportate l’esercizio in tutte le tonalità.

Esercizio 71 ( DO IONICO )

Applicate questo pattern su tutti i modi di DO maggiore.

Esercizio 72 ( SOL FRIGIO )

40
Esercizio 73 ( SOL MAGGIORE )

Esercizio 74 ( RE MAGGIORE )

41
Prima di andare avanti è indispensabile un breve accenno su che cosa sono gli intervalli.

DEFINIZIONE DEGLI INTERVALLI

La distanza tra due note è detta intervallo; esso può essere ascendente (se calcolato dalla nota più
grave verso la più acuta) o discendente (se calcolato dalla più acuta verso la più grave).
Non tutti gli intervalli sono uguali dal momento che può variare la distanza tra le due note che li
costituiscono; la sola indicazione “ascendente” o “discendente” non è quindi in grado di definire un
intervallo con precisione.
Il metodo oggi in uso per classificare gli intervalli utilizza una doppia indicazione; la prima
(numerica, ad esempio: seconda, terza,…) ci dice quante sono le note comprese nell’intervallo
contando anche la nota di partenza e quella di arrivo:

DO-SOL = DO-RE-MI-FA-SOL 5 nomi quindi: intervallo di 5


MI-DO = MI-FA-SOL-LA-SI-DO 6 nomi quindi: intervallo di 6

La seconda indicazione (un aggettivo come maggiore, minore, aumentata, ecc…) ci rivela invece
l’esatto numero di toni e semitoni che compongono l’intervallo.
Troveremo quindi intervalli del tipo: “3 minore” o “6 maggiore” e così via.

Gli intervalli maggiori si dicono sul 2°, 3°,6°,7°, mentre quelli giusti sul 4° e 5°.
Gli intervalli maggiori, se vengono calati di un semitono, diventano minori, se invece vengono
alzati di un semitono, diventano aumentati.
Gli intervalli giusti, se vengono calati di un semitono, diventano diminuiti, se invece vengono alzati
di un semitono, diventano aumentati.
Se l’intervallo minore viene calato di un semitono, diventa diminuito, invece, se l’intervallo
aumentato viene alzato di un semitono, diventa più che aumentato.

TAVOLA DEGLI INTERVALLI

NOTE intervallo Toni e semitoni


2 DO-RE 2 maggiore T
DO-REb 2 minore S
DO-RE# 2 aumentata 1T+S
3 DO-MI 3 maggiore 2T
DO-MIb 3 minore 1T+S
DO-MI# 3 aumentata 2T+S
4 DO-FA 4 giusta 2T+S
DO-FAb 4 diminuita 2T
DO-FA# 4 aumentata 3T
5 DO-SOL 5 giusta 3T+S
DO-SOLb 5 diminuita 3T
DO-SOL# 5 aumentata 4T
6 DO-LA 6 maggiore 4T+S
DO-LAb 6 minore 4T
DO-LA# 6 aumentata 5T
7 DO-SI 7 maggiore 5T+S
DO-SIb 7 minore 5T
DO-SIbb 7 diminuita 4T+S

42
RIVOLTI DEGLI INTERVALLI.

Se invertiamo l’ordine delle note che costituiscono un intervallo otteniamo il suo rivolto.
Ci sono due piccole regole sul rivolto degli intervalli che possono risultare utili:
a) la somma dell’intervallo e del suo rivolto dà sempre 9;
b) se l’intervallo di partenza è:

maggiore il suo rivolto è minore


minore il suo rivolto è maggiore
aumentato il suo rivolto è diminuito
diminuito il suo rivolto è aumentato
giusto il suo rivolto è giusto

Il rivolto va ovviamente calcolato nella stessa direzione dell’intervallo relativo (cioè se l’intervallo
di partenza è ascendente anche il rivolto deve essere calcolato in senso ascendente).

DO – LA (intervallo) = 6 maggiore
LA – DO (intervallo) = 3 minore (6+3=9)

RE – SOL# (intervallo) = 4 aumentata


SOL#-RE (intervallo) = 5 diminuita (4+5=9)

DO – SOL (intervallo) = 5 giusta


SOL – DO (intervallo) = 4 giusta (5+4=9)

MI – RE (intervallo) = 7 minore
RE - MI (intervallo) = 2 maggiore (7+2=9)

DO# - RE (intervallo) = 2 minore


RE – DO# (intervallo) = 7 maggiore (2+7=9)

Esercizio 75 ( SOL MAGGIORE - pattern a salti di terza )

Applicate i salti di terza su tutti i modi.

43
Esercizio 76 ( salti di quarta )

Applicare i salti di quarta su tutti i modi.

Esercizio 77 ( salti di quinta )

Applicare i salti di quinta su tutti i modi.

44
Esercizio 78 ( salti di sesta )

Applicare i salti di sesta su tutti i modi.

Esercizio 79 ( salti di settima )

Applicare i salti di settima su tutti i modi.

La pagina successiva presenterà altre posizioni dei modi di DO maggiore.

FA LIDIO

45
SOL MISOLIDIO

LA EOLIO

SI LOCRIO

DO IONICO

RE DORICO

MI FRIGIO

46
5. Il legato – pattern

Esercizio 80 ( SOL MAGGIORE )

Esercizio 81

Esercizio 82 ( SOL MISOLIDIO )

47
Esercizio 83 ( LA DORICO )

Esercizio 84 ( LA EOLIO o semplicemente LA MINORE )

Esercizio 85 ( LA IONICO )

Esercizio 86 ( questo esercizio è sulle scale di SOL IONICO e LA DORICO )

NOTA IMPORTANTE :

Dal prossimo esercizio, dovrete applicare ogni pattern a tutti i modi della tonalità in cui è scritto
l’esercizio.

48
Esercizio 87 ( SOL IONICO )

Esercizio 88

Esercizio 89 ( FA LIDIO )

49
Esercizio 90

Esercizio 91 ( SI IONICO )

Esercizio 92 ( SOL IONICO )

50
Esercizio 93 ( pattern orizzontale nella tonalità di SOL MAGGIORE ).

Esercizio 94 ( RE MAGGIORE )

Esercizio 95 ( FA MAGGIORE )

Esercizio 96 ( SIb MAGGIORE )

51
Esercizio 97 ( DO MAGGIORE - questo esercizio deve essere eseguito solo con Hammer-on )

Esercizio 98 ( DO MAGGIORE )

Esercizio 99 ( FA MAGGIORE)

52
PARTE II

53
54
1. Le scale pentatoniche

Le scale pentatoniche maggiori e minori sono composte da 5 note; esse possono essere viste, per
quanto riguarda la scala maggiore pentatonica, come una scala maggiore priva di 4° e 7° grado.

Esempio:
T T S T T T S
DO maggiore = I II II IV V VI VII VIII
DO RE MI FA SOL LA SI DO

T T 3m T 3m
DO M pentatonica = DO RE MI SOL LA DO

La scala minore pentatonica può essere vista come una scala minore naturale priva di 2° e 6° grado.

Esempio:
T S T T T S T
LA m naturale = I II II IV V VI VII VIII
LA SI DO RE MI FA SOL LA

T 3m T 3m T
LA m pentatonica = LA SI RE MI SOL LA

Partendo da ogni nota e rispettando gli intervalli della scala, ricaviamo dalla pentatonica 5 posizioni
di scala.

P.S.: per i box seguenti, partendo dalla tonica con il quadrato si eseguirà la tonalità maggiore,
invece partendo dalla tonica cerchiata si eseguirà la tonalità minore.

BOX 1

T 3m T T 3m
SOL LA DO RE MI SOL

55
BOX 2

3m T T 3m T
LA DO RE MI SOL LA

BOX 3

T T 3m T 3m
DO RE MI SOL LA DO

BOX 4

T 3m T 3m T
RE MI SOL LA DO RE

BOX 5

3m T 3m T T
MI SOL LA DO RE MI

56
Passiamo adesso a degli esercizi utili per assimilare i cinque box delle scale pentatoniche.
I pattern degli esercizi che seguono, dal n° 100 al n° 118, dovranno essere applicati su tutti i box,
siate scrupolosi e non abbiate fretta di passare agli esercizi successivi.

Esercizio 100

Esercizio 101 ( eseguire lo stesso esercizio con la tecnica del legato )

Esercizio 102

57
Esercizio 103 ( legato )

Esercizio 104

Esercizio 105 ( legato )

Esercizio 106

58
Esercizio 107 ( pattern in duine ).

Esercizio 108 ( pattern in terzine )

59
Esercizio 109 ( pattern in quartine )

Esercizio 110 (pentatonica di LA minore – duine).

60
Esercizio 111 ( terzine ) .

61
Esercizio 112 ( quartine )

Esercizio 113 ( pentatonica di SOL minore )

Esercizio 114 ( come il precedente, ma in terzine di sedicesimi )

62
scale pentatonica di LA minore a 2 e 3 note per corda

Esercizio 115

Esercizio 116 (ora utilizzate solo la diteggiatura 1–3 e passate da una posizione all’altra con lo slide
ed eseguendo l’esercizio con la tecnica del legato).

Esercizio 117

63
Esercizio 118

Eseguite gli esercizi seguenti sia con la tecnica della pennata alternata, sia con la tecnica del legato.

Esercizio 119 ( pentatonica sulla seconda e prima corda )

Esercizio 120 ( pentatonica sulla terza e seconda corda )

64
Esercizio 121 ( pentatonica sulla quarta e terza corda )

Esercizio 122 ( pentatonica sulla quinta e quarta corda )

Esercizio 123 ( pentatonica sulla sesta e quinta corda )

Esercizio 124 ( pentatonica di LA minore a tre note per corda ).

65
Esercizio 125 ( partendo dalla settima ).

Esercizio 126 ( pentatonica di SOL maggiore )

Esercizio 127 ( pentatonica di FA maggiore partendo dal secondo grado )

Esercizio 128 ( pentatonica di MIb maggiore partendo dal terzo grado ).

66
Le pentatoniche che seguono sono simmetriche composte da due e tre note per corda.

Esercizio 129 ( pattern sulla pentatonica di LA minore )

Esercizio 130 ( pattern sulla scala pentatonica di SOL maggiore )

67
Esercizio 131 ( pentatonica di FA maggiore )

Esercizio 131 ( pentatonica di MIb maggiore partendo dal 3 grado ).

68
Anche le successive scale pentatoniche sono simmetriche, ma composte stavolta da tre e due note
per corda.

Esercizio 133 ( pentatoniche di DO maggiore e LA minore ).

Esercizio 134

Esercizio 135

Esercizio 136

69
3. Lo sweep picking

La tecnica dello sweep picking consente di dare il maggior numero di pennate nello stesso verso.
Sostanzialmente è una tecnica che riguarda la mano destra e viene maggiormente utilizzata per
arpeggiare gli accordi; tale tecnica in teoria si può utilizzare anche per le scale, ma tale utilizzo è in
pratica poco diffuso.
Fatevi seguire da un insegnante, perché la tecnica dello sweep picking non è semplice da assimilare
all’inizio.
Cercherò di darvi delle nozioni di armonia per meglio illustrarvi la costruzione di ogni esercizio e la
sua corretta esecuzione.
Vi consiglio di comprare un buon testo di armonia e di studiarlo con un insegnate qualificato.

I primi esercizi che vi propongo sono eseguiti su delle triadi, perciò impiegherò qualche riga per
spiegarvi che cosa sono.

DEFINIZIONE DELLE TRIADI

Le triadi sono accordi formati da tre note composti da TONICA, TERZA e QUINTA.
Ci sono quattro tipi di triadi: maggiori, minori, diminuite e aumentate:

Triade maggiore: ( Tonica, 3 maggiore, 5 giusta ).

Triade minore: ( Tonica, 3 minore, 5 giusta ).

Triade diminuita: ( Tonica, 3 minore 5 diminuita ).

Triade aumentata: ( Tonica, 3 maggiore, 5 aumentata ).

70
La triade può essere rivoltata, ponendo come nota più bassa la terza o la quinta, avremo cosi tre
diverse posizioni di una triade: fondamentale, 1° rivolto, 2° rivolto.

Iniziamo ad applicare la tecnica dello sweep picking sulle triadi di DO maggiore.


Cercate di utilizzare le pennate indicate.
Per le pennate in giù cercate di fare un movimento del tipo appoggiato ( cercate di appoggiarvi alla
corda sottostante) e viceversa per la pennata in su ( appoggiatevi alla corda soprastante ).

Triadi maggiori a tre corde.

Esercizio 137 ( DO maggiore fondamentale ).

Esercizio 138 ( DO maggiore 1° rivolto ).

Esercizio 139 ( DO maggiore 2° rivolto ).

71
Triadi maggiori a 4 corde.

Esercizio 140 ( DO maggiore 2° rivolto )

Esercizio 141 ( DO maggiore fondamentale ).

Esercizio 142 ( DO maggiore 1° rivolto ).

Esercizio 143

72
Triadi minori a tre corde.

Esercizio 144 ( DO minore fondamentale ).

Esercizio 145 ( DO minore 1° rivolto ).

Esercizio 146 ( DO minore 2° rivolto ).

Triadi minori a quattro corde.

Esercizio 147 ( DO minore 2° rivolto ).

73
Esercizio 148 ( DO minore fondamentale ).

Esercizio 149 ( DO minore 1° rivolto ).

Esercizio 150

Triadi diminuite tre corde.

Esercizio 151 ( DO diminuito fondamentale ).

74
Esercizio 152 ( DO diminuito 1° rivolto ).

Esercizio 153 ( DO diminuito 2° rivolto ).

Triadi diminuite a quattro corde.

Esercizio 154 ( DO diminuito 2° rivolto ).

Esercizio 155 ( DO diminuito fondamentale ).

Esercizio 156 ( DO diminuito 1° rivolto ).

75
Triadi aumentate a tre corde.

Esercizio 157 ( DO 5# fondamentale ).

Esercizio 158 ( DO 5# 1° rivolto ).

Esercizio 159 ( DO 5# 2° rivolto ).

Sicuramente avrete fatto caso che le tre posizioni della triade aumentata sono uguali.
Quando un accordo od una scala sono formati da intervalli costanti le loro posizioni si ripetono.

Triadi aumentate a quattro corde.

Esercizio 160 ( DO 5# 2° rivolto ).

76
Esercizio 161 ( DO 5# fondamentale ).

Esercizio 162 ( DO 5# 1° rivolto ).

I prossimi esercizi sono un riassunto delle triadi viste sull’armonizzazione della scala di DO
maggiore; per ben comprenderli è necessario dare una definizione:
per armonizzazione della scala si intende la costruzione di un accordo su ogni singolo grado.

Calcolando che la triade è composta da tonica, terza e quinta e per semplificare il ritrovamento degli
accordi, vi consiglio di ricavarvi le triadi da ogni modo della scala.

Qui di seguito il risultato dell’armonizzazione della scala di DO maggiore a tre voci ( triadi )

Esercizio 163 ( Riassunto delle triadi a tre corde sull’armonizzazione della scala di DO maggiore ).

77
Sweep picking a quattro corde.

Esercizio 164 ( Armonizzazione della scala do SOL maggiore, sweep su quattro corde ).

Provate ad applicare gli sweep su le armonizzazioni anche con i rivolti.

Sweep picking a cinque corde.

Esercizio 165 ( DO maggiore ).

Esercizio 166 ( DO minore ).

78
Esercizio 167 ( DO diminuito ).

Esercizio 168 ( DO 5# ).

Gli arpeggi aumentati essendo asimmetrici si ripetono con la stessa posizione ogni terza maggiore;
oltre a considerarli come rivolti dello stesso accordo, possiamo anche considerarli come accordi di:
DO 5# , MI 5#, SOL # 5#.

Esercizio 169 ( DO 5# con i suoi rivolti o considerateli: DO 5# , MI 5#, SOL # 5# ).

Vediamo gli arpeggi con un’altra diteggiatura.

Esercizio 170 ( DO maggiore ).

79
Esercizio 171 ( DO minore ).

Esercizio 172 ( DO diminuito ).

Esercizio 173 ( DO 5# ).

Esercizio 174 ( RE maggiore ).

Esercizio 175 ( RE minore ).

80
Esercizio 176 ( RE diminuito ).

Esercizio 177 ( RE 5# ).

Esercizio 178

81
Esercizio179

Esercizio 180

Esercizio 181 ( SOL maggiore fondamentale ).

82
Esercizio 182 ( SOL maggiore 1° rivolto ).

Esercizio 183 ( SOL maggiore 2° rivolto ).

Esercizio 184 ( SOL minore fondamentale ).

Esercizio 185 ( SOL minore 1°rivolto ).

Esercizio 186 ( SOL minore 2° rivolto ).

83
Esercizi 187 ( SOL diminuito fondamentale ).

Esercizio 188 ( SOL diminuito 1° rivolto ).

Esercizio 189 ( SOL diminuito 2° rivolto ).

Esercizio 190 ( SOL 5# fondamentale ).

Esercizio 191 ( SOL 5# 1° rivolto ).

84
Esercizio 192 ( SOL 5# 2° rivolto ).

Esercizio 193 ( armonizzazione della scala di SOL maggiore ).

Esercizio 194 ( DO maggiore ).

Esercizio 195 ( DO minore ).

85
Esercizio 196 ( DO diminuito ).

Esercizio 197 ( DO 5 # ).

Esercizio 198 ( DO maggiore ).

Esercizio 199 ( DO minore ).

Esercizio 200 ( DO diminuito ).

86
Esercizio 201 ( DO 5# ).

Esercizio 202 ( DO maggiore ).

Esercizio 203 ( DO minore ).

Esercizio 204 ( DO diminuito ).

Esercizio 205 ( DO 5# ).

87
Di seguito sono riportati gli arpeggi degli accordi di settima ricavati dell’armonizzazione della scala
maggiore.
Il procedimento è uguale a quello che ho spiegato in precedenza per gli accordi di triade, bisogna
solamente aggiungere alla triade la settima.

Armonizzando la scala maggiore si ricaveranno quattro famiglie di accordi:

X maj 7 ( Tonica, 3 maggiore, 5 giusta, 7 maggiore ),


X m7 ( Tonica, 3 minore, 5 giusta, 7 minore ),
X7 ( Tonica, 3 maggiore, 5 giusta, 7 minore ).
Xm7/5b ( Tonica, 3 minore, 5 diminuita, 7 minore ) accordo semidiminuito.

Per una visuale migliore dell’arpeggio, ho preferito riportare gli esercizi direttamente sull’immagine
del manico della chitarra; comunque sia studiate ogni esercizio come quelli scritti sopra.

Esercizio 206 ( SOL maj7 ).

Esercizio 207 ( SOL m7 ).

Esercizio 208 ( SOL 7 ).

Esercizio 209 ( SOL m7/5b ).

Esercizio 210 ( DO maj7 ).

88
Esercizio 211 ( DO m7).

Esercizio 212 ( DO 7 ).

Esercizio 213 ( DO m7/5b ).

Esercizio 214 ( MI maj7 ).

Esercizio 215 ( MI m7 ).

Esercizio 216 ( MI 7 ).

Esercizio 217 ( MI m7/5b ).

89
Esercizio 218 ( SI maj7 ).

Esercizio 219 ( SI m7 ).

Esercizio 220 ( SI7 ).

Esercizio 221 ( SIm7/5b ).

Esercizio 222

90
3. Lo string skipping

La tecnica dello string skipping consente di suonare intervalli molto ampi mediante i salti di corda;
tale tecnica può essere applicata sia sulle scale, sia sugli arpeggi.

Iniziamo a familiarizzare con questa tecnica partendo con degli esercizi costruiti su delle
diteggiature fisse. Ricordatevi sempre di utilizzare il metronomo!

Esercizio 223

Esercizio 224

Esercizio 225

Esercizio 226

91
Esercizio 227

Esercizio 228

Esercizio 229

Esercizio 230

92
Esercizio 231 ( scala di SOL maggiore ).

Esercizio 232 ( DO maggiore )

Esercizio 233

Esercizio 234 ( FA maggiore ).

93
Esercizio 235

Esercizio 236 ( SOL misolidio ).

Esercizio 237

94
I prossimi esercizi, fino al n° 242, dovranno essere eseguiti in tutte le posizioni della pentatonica.

Esercizio 238 ( pentatonica di SOL minore ).

Esercizio 239

Esercizio 240

Esercizio 241

Esercizio 242

95
Esercizio 243 ( scala DO maggiore ).

Esercizio 244 ( arpeggio di LA maggiore ).

esercizio 245 ( arpeggio di LA minore ).

Esercizio 246 ( arpeggio di LA diminuito ).

96
Esercizio 247 ( arpeggi sul giro armonico di DO maggiore ).

Esercizio 248

Esercizio 249 ( studiate bene il pattern successivo e applicatelo su i due esercizi precedenti ).

97
Esercizio 250 ( anche l’esercizio successivo dovrà essere applicato sugli accordi visti ).

Esercizio 251 ( DO maggiore ).

Esercizio 252 ( DO minore ).

Esercizio 253 ( DO diminuito ).

Esercizio 254 ( DO7 ).

98
Esercizio 255 ( DO maj7 ).

Esercizio 256 ( DOm7 ).

Esercizio 257 ( DOm7/5b ).

Esercizio 258 ( DOdim7 ).

Esercizio 259 ( LA maggiore ).

99
Esercizio 260 ( LA minore ).

Esercizio 261 ( LA diminuito ).

Esercizio 262 ( LA maj7 ).

Esercizio 263 ( LAm7 ).

Esercizio 264 ( LA7 ).

100
Esercizio 265 ( LAm7/5b ).

Esercizio 266 ( LA dim7).

101
4. Il tapping

Si tratta della combinazione di hammer-on e pull-off utilizzando l’unione della diteggiatura della
mano sinistra con quella della mano destra.
È una tecnica che consente dei fraseggi molto veloci e fluidi, soprattutto con dei suoni distorti.

Esercizio 267

Esercizio 268

Esercizio 269

Esercizio 270

102
Esercizio 271

Esercizio 272

Esercizio 273

103
Esercizio 274

Esercizio 275

Esercizio 276

Esercizio 277

Esercizio 278

104
Esercizio 279 ( tapping sulla scala di SOL maggiore ).

Esercizio 280 ( tapping sulla scala di MI minore ).

Esercizio 281 ( DO ionico con la mano sinistra e SOL misolidio con la mano destra ).

105
Esercizio 282 ( stesso pattern, pentatonica di LA minore; mano destra box2, mano sinistra box1 ).

Applicate lo stesso pattern su tutti i box delle pentatoniche.

Esercizio 283

106
Esercizio 284

Esercizio 285 ( tenete il plettro con il pollice e l’indice, mentre con la mano sinistra fate il tapping
con il dito medio e l’anulare ).

Esercizio 286 ( Stesso esercizio con tapping e slide ).

107
Esercizio 287

Esercizio 288 ( stesso dell’esercizio precedente con slide ).

108
Esercizio 289 ( SOL maggiore )

Esercizio 290 ( SOL maggiore ).

Esercizio 291 ( SOL misolidio ).

109
Esercizio 292 ( arpeggio di DO maj7 – string skipping e tapping ).

Esercizio 293 ( DO 7 ).

Esercizio 294 ( DOm7 ).

Esercizio 295 ( DO m7/5b ).

Esercizio 296 ( DO dim 7 ).

110
Esercizio 297 ( string skipping e tapping sulla scala di LA pentatonica minore ).

Applicate questo pattern su tutti i box delle pentatoniche.

Esercizio 298 (scala di MI minore ).

Esercizio 299 ( Triadi di DO maggiore, posizione fondamentale con la mano destra e 1° rivolto con
mano destra ).

111
Esercizio 300 ( triadi di DO maggiore, posizione di 1° rivolto con la mano sinistra e 2° rivolto con
la mano destra ).

Esercizio 301 ( triadi di DO maggiore, posizione di 2° rivolto per la mano sinistra e posizione
fondamentale per la mano destra ).

Ora usate lo stesso pattern per gli arpeggi delle triadi di DO maggiore a 4, 5, 6 corde.

Esercizio 302 ( arpeggio di SOL maggiore, sweep e tapping ).

Esercizio 303 ( arpeggio SOL maggiore ).

112
Esercizio 304 ( scala di SOL maggiore per la mano sinistra, arpeggio di SOL maggiore per la mano
destra ).

113
114
PARTE III

115
I

116
n questa parte vi propongo degli esempi di chitarristi che utilizzano le tecniche viste in questo libro.
Per comprendere senza problemi gli esempi successivi è necessario che abbiate assimilato quanto
spiegato nei capitoli precedenti.

Esempio 1.

Vi propongo l’intro di “Morning Star” di Vinnie Moore.


La prima parte dell’intro è composto da arpeggi di accordi e frammenti di scale suonati con la
tecnica dello sweep e pennata alternata; si conclude con una scala in sestine di LA minore.

“Morning Star” - Intro

117
Esempio 2.

Buono per la tecnica della pennata alternata, un ottimo sciogli dita, vi propongo un altro intro di
Vinnie Moore.

“Into the Future” - Prelude

Vi consiglio di ascoltare questo brano e di studiarlo tutto.

118
Esempio 3.

Ecco un esempio tratto da un brano dei Mr. Big, qui il chitarrista Paul Gilbert usa un fraseggio
legato con la tecnica del tapping con un piccolo salto di corda.

“Green tinted sixties mind” - Intro

Esempio 4.

Quest’altro brano dei Mr.Big.non è semplicissimo, soprattutto per l’apertura della diteggiatura della
mano sinistra; nell’intro Paul Gilbert usa per questo fraseggio sia i legati sia le pennate alternate.

“Colorado Bulldog” - Intro

119
Esempio 5.

Sempre nello stile di Paul Gilbert il riff iniziale è eseguito con la tecnica dello string skipping.

“The Whole World’s Gonna Know” - Intro

Esempio 6.

Ecco la classica sequenza con la tecnica dello strings skipping di Paul Gilbert; questo esercizio è
stato tratto dal secondo video didattico di Paul Gilbert, “Terrifying Guitar Trip”

120
Esempio 7.

Sequenza con la tecnica del legato nello stile di Richie Kotzen, questo esempio è stato tratto dal
video didattico, “Rock Chops”.

Esempio 8.

Pattern pennato con i salti di quinta e seconda.

121
Esempio 9.

Arpeggi su due corde nello stile di Yngwie J.Malmsteen

“Trilogy Suite Op:5”- Inizio solo

Esempio 10.

Molti chitarristi moderni hanno preso spunto dalla musica classica, tra i tanti Yngwie J.Malmsteen
è l’esponente che ha lanciato il rock neoclassic. Di seguito un brano di J.S. Bach.

“Baninere”

122
123
Esempio 11.

Un altro esempio tratto dal video didattico “Rock Chops” di Richie Kotzen.
Frase eseguita con lo string skipping ed il tapping.

124
Esempio 12.

Ancora un brano classico, di Paganini, ottimo per sviluppare la tecnica dello sweep picking.

“Capriccio N°16”

Esempio 13.

Sequenza di accordi suonata completamente con la tecnica dello sweep picking.

125
126
PARTE IV

127
128
1. Esercizi giornalieri

Ciascuno dei seguenti esercizi dovrà essere eseguito su ogni corda della chitarra.

Esercizio 305. ( dita da utilizzare: 1, 4, 3, 4 ).

Esercizio 306. ( dita da utilizzare: 1, 4, 2, 4 ).

Esercizio 307. ( dita da utilizzare: 1, 3, 2, 3 ).

Esercizio 308. (dita da utilizzare: 2, 4, 3, 4 ).

129
Esercizio 309. ( dita da utilizzare: 4, 1, 3, 1 ).

Esercizio 310. ( dita da utilizzare: 4, 1, 2, 1 ).

Esercizio 311. ( dita da utilizzare: 3, 1, 2, 1 ).

Esercizio 312. ( dita da utilizzare: 4, 2, 3, 2 ).

Esercizio 313.

130
Esercizio 314.

Esercizio 315.

Esercizio 316.

Esercizio 317.

Esercizio 318.

131
Esercizio 319.

Esercizio 320.

Esercizio 321.

Esercizio 322.

Esercizio 323.

132
2. Le frasi sulle cadenze II-V-I

La cadenza II-V-I è molto usata nella musica jazz; non è nient’altro che una successione di tre
accordi ricavati dalla armonizzazione di una scala maggiore.
Esempio nella tonalità di DO maggiore: II ( REm7), V (SOL7), I (DOmaj7).
Qui di seguito verranno riportate delle frasi molto utili per sviluppare il fraseggio e
l’improvvisazione.

Frase 1.

Frase 2.

Frase 3.

Frase 4.

133
Frase 5.

Frase 6.

Frase 7.

134
3. Le scale blues.

Per quanto riguarda l’argomento delle scale blues si può ritornare al discorso delle pentatoniche.
La scala blues si può vedere come tutte le scale pentatoniche già viste però con l’aggiunta di una
nota: alla forma minore della scala pentatonica (2° box), si aggiunge una nota tra il 4° e 5° grado.
Tale grado rende la scala pentatonica caratteristica, conferendole sonorità tipicamente blues.

Note della scala blues.

LA DO RE Eb E SOL LA
3m T S S 3m T

Le 5 posizioni della scala Blues.

Box1.

Box2.

Box3.

Box4.

Box5.

135
La struttura armonica del blues è molto semplice e si ricava prendendo il I, IV, V grado
dell’armonizzazioni delle scale maggiori.; la caratteristica del blues è che ogni accordo deve essere
di dominante.
La struttura è suddivisa in 12 battute , così divisa:

I I I I

IV IV I I

V IV I V

Esempio nella tonalità di DO.

Con accordi di dominante

Nelle prossime pagine proporrò dei fraseggi blues.

Prima di andare avanti studiate le posizioni delle scale blues come gli esercizi precedenti , eseguite
gli stessi pattern delle scale pentatoniche con tutte le configurazioni ritmiche viste… senza mai
dimenticare il metronomo!

136
4. Frasi blues.

Ogni frase che contiene note scritte in ottavi deve essere interpretata terminata in questa maniera.

Frase 1.

Frase 2.

Frase 3.

Frase 4.

Frase 5.

137
Frase 6.

Frase 7.

Frase 8.

Frase 9.

Frase 10.

138
Per concludere ecco un breve brano blues tratto dal metodo di Robben Ford “The blues and beyond

RUMBA BLUES

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