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Elementi essenziali e accidentali.

Oggetto come elemento essenziale del rapporto obbligatorio. Che cosa si intende per oggetto. (excursus
vedi manuale) . per oggetto si è inteso ora la prestazione , ora il contenuto dell’accordo. L’orientamento
prevalente è quello che individua nell’oggetto il contenuto del contratto. L’oggetto 1346, deve essere
possibile, lecito, determinato o determinabile. L’oggetto è requisito essenziale, se manca il contratto è
nullo, ma anche se viene meno uno dei requisiti dell’oggetto il contratto è parimenti nullo. È importante
capire quando l’oggetto del contratto sia possibile, lecito etc. oggetto possibile: deve essere un oggetto del
quale si possa disporre. Alienazione tra privati che ha ad oggetto un bene demaniale. I beni demaniali non
possono essere oggetto di rapporti tra privati. L’oggetto è impossibile. il contratto, mancando l’oggetto di
questo suo requisito indefettibile, è un contratto nullo. la possibilità dell’oggetto deve essere presente, ma
può essere anche una possibilità futura. Frutti naturali: di essi si può disporre all’atto della separazione, ma
si può disporre dei frutti naturali quando ancora i frutti naturali non siano venuti a maturazione, nella
qualità di cose future. Anche un bene futuro può essere oggetto di disposizione patrimoniale. Nell’ipotesi in
cui non sia venuto ancora ad esistenza e si disponga del bene, le parti del contratto si assumono il rischio
che il bene non venga mai ad esistenza e che questo contratto non sia realizzato, o che vengano ad
esistenza meno frutti di quanto ci si aspettava, allora alienante e acquirente si assumono il rischio di una
vendita che non era come quella che originariamente si sono prefigurati. L’oggetto deve essere possibile,
lecito: significa che deve essere conforme all’ordinamento giuridico, che non sia illecito. esempio di
contratto ad oggetto illecito, che abbia ad oggetto la vendita di sostanze stupefacenti. L’oggetto c’è ma è
illecito, il contratto è nullo. Il contratto che ha ad oggetto la vendita di una parte del corpo inalienabile. è
nullo, perché la vendita del rene è vietata dall’ordinamento. Determinato: le parti all’atto della formazione
del contratto devono delineare l’oggetto. le partii n linea di massima determinano l’oggetto nel contratto,
ma potrebbero delinearlo in una fase successiva che sia quella di esecuzione del rapporto stesso. Tizio s
obbliga a vendere a caio uno dei suoi appartamenti sito al terzo piano, e che tizio sceglierà di li a due mesi
nella fase di esecuzione. Le parti rimettono ad una di esse la determinabilità dell’oggetto stesso. Potrebbe
anche profilarsi una situazione di tipo diverso: la determinazione dell’oggetto viene rimessa all’acquirente
che sceglierà in una fase successiva rispetto a quella di determinazione dell’accordo. La determinatezza
dell’oggetto che è definita e delimitata nel contratto potrebbe essere rimessa oltre che ad una delle parti
anche ad un terzo. Nell’ipotesi in cui la determinabilità dell’oggetto sia rimessa ad un terzo bisogna seguire
le regole stabilite dall’art: la determinazione stabilita da un terzo può essere rimessa o all’equo
apprezzamento del terzo o al mero arbitrio del terzo.1349. È rimessa all’equo apprezzamento del terzo
quando le parti hanno indicato nel contratto i beni tra i quali è possibile scegliere. Ad esempio tizio ha
indicato l’appartamento a b e c come possibili scelte tra i quali il terzo dovrà scegliere. Nel contratto potrà
essere scritto che il terzo tizietto dovrà scegliere uno degli appartamenti di proprietà di tizio, senza
specificare quale, o tra quali bisognerà scegliersi. Mentre nel primo caso si dice che la scelta è rimessa al
mero arbitrio del terzo. Ciò fa sorgere delle conseguenze, degli effetti nel sistema che sono di tipo
differente. Nell’ipotesi in cui la scelta è rimessa è rimessa all’equo apprezzamento del terzo potrebbe
accadere che il terzo non scelga nonostante la scelta era rimessa al suo equo apprezzamento. Se manca la
determinazione del terzo o se questa era iniqua , la determinazione è fatta dal giudice. Nell’ipotesi in cui la
determinazione è rimessa al mero arbitrio del terzo non può essere impugnata se non provando la mala
fede del terzo.

Requisito essenziale del contratto è la forma. Quando risulta che è prescritta dalla legge sotto pena di
nullità.ci sono dei contratti che devono stipularsi e la forma è vincolata. Ci sono dei contratti che possono
stipularsi a forma libera, con una forma scelta convenzionalmente tra le parti. Quando la forma è richiesta
per il contratto ex lege, la mancanza della forma produce la nullità del contratto stesso. Se manca la forma
prescritta il contratto è nullo. Nell’ipotesi in cui siano le parti a scegliere la forma da attribuire all’atto che
esse stanno stipulando, la forma non è vincolata ex lege ma è una forma che le parti convenzionalmente
hanno attribuito all’atto. La forma quando non è richiesta ex lege , potrebbe valere a fini probatori. Le parti
potrebbero dimostrare che quell’atto non è stato fatto nella forma scelta tra le parti. La forma non rileva
come elemento essenziale del contratto, ma rileva soltanto a fini probatori, per provare che l’atto è stato
formalizzato. Le forme più note che nel nostro sistema sono ammesse per la formalizzazione e la redazione
dei contrati sono: l’atto pubblico e la scrittura privata. Per potere parlare della forma , libro 6, 2699 in poi.
art 2699 definisce l’atto pubblico. L’atto pubblico è il documento redatto da un notaio o da un pubblico
ufficiale autorizzato ad attribuirgli pubblica fede nel luogo in cui l’atto è formato. L’atto pubblico, per essere
tale, deve essere un documento formato da un pubblico ufficiale. Le parti si rivolgono ad un notaio ed
espongono le loro volontà al notaio. Il notaio riceve le volontà dei dichiaranti e le trasfonde nell’atto. Non
sono i soggetti parti del contratto che redigono materialmente l’atto, ma lo fanno tramite un notaio che
raccoglie le loro dichiarazioni di volontà e le trasfonde, le trasforma in termini tecnici e il senso viene dato
dalle parole che il notaio utilizza e scrive nell’atto. L’atto pubblico viene scritto dal notaio, sottoscritto dalle
parti, dal notaio e dai testimoni. L’atto pubblico, una volta redatto secondo queste formalità deve essere
trascritto per essere reso opponibile ai terzi, e sarà il notaio che procede alla trascrizione dell’atto che lui
stesso ha redatto. Che tipo di efficacia ha l’atto pubblico? Art 2700.l’atto piena prova in giudizio. Nel
momento in cui le parti esibiscono l’atto pubblico, esso fa piena prova del fatto che provenga da un
pubblico ufficiale, che il pubblico ufficiale nel momento in cui redigeva l’atto si sia accertato delle generalità
e delle volontà dei dichiaranti e si sia eventualmente accertato di tutti i fatti che attesta essere contenuti
nell’atto. Se le parti redigono un contratto di alienazione di un immobile e tizio alienante dichiara che
l’immobile è libero da pesi (garanzie e ipoteche), il notaio, nel momento in cui procede alla redazione
dell’atto, dovrà accertarsi preliminarmente consultando i registri immobiliari che la dichiarazione
dell’alienante sia veritiera, verificando che l’immobile non sia gravato da ipoteche.

Diversa dall’atto pubblico è la scrittura privata 2702. Ci troviamo di fronte ad un atto scritto dai soggetti che
sottoscrivono la scrittura privata. In questo caso la scrittura privata fa piena prova fino a querela di falso
della provenienza dell’atto di soggetti che l’hanno sottoscritto. nessuno attesta che quanto dichiarato sia
veritiero. per dare una maggiore forza alla scrittura privata ,le parti potrebbero decidere di fare autenticare
le sottoscrizioni. La scrittura privata potrebbe diventare una scrittura privata autenticata 2703. Le parti, una
volta redatta la scrittura privata, potrebbero portare la scrittura privata ad un pubblico ufficiale e
sottoscrivere la scrittura privata davanti al pubblico ufficiale. Il p u non legge l’atto, non raccoglie le volontà
dei dichiaranti, ma davanti a se medesimo fa sottoscrivere l’atto ai dichiaranti, raccogliendo le generalità
dei dichiaranti stessi. Il notaio non accerta la veridicità dell’atto, che le volontà trasfuse nell’atto
provengano dai dichiaranti, ma accerta semplicemente le generalità dei sottoscrittori.

Atto pubblico e scrittura privata, ovvero scrittura privata autenticata. Nel sistema esistono altre tipologie di
forme attraverso cui l’atto può essere redatto. Si pensi alla forma elettronica, oramai molti contratti
possono essere stipulati via internet. Il luogo materiale è la rete. per il resto si seguono le forme per il
contratti stipulati ta persone distanti. La forma elettronica oramai è una forma ammessa, la sottoscrizione
digitale è reputata valida a tutti gli effetti.

Altre due forme particolari sono: la sottoscrizione in bianco: si ha quando tizio sottoscrive un foglio in
bianco. Si pensi al foglio in bianco che viene fatto sottoscrivere al lavoratore all’atto dell’assunzione, pratica
scorretta che accade nella prassi. Il lavoratore viene assunto e li viene fatto firmare un foglio in bianco. Ine
riempito successivamente dalla dichiarazione che fa il datore di lavoro e che contiene le dimissioni del
lavoratore. In questo caso abbiamo un soggetto che ha firmato un foglio in bianco, successivamente
riempito, al cui ricevimento non ha partecipato il lavoratore. Il riempimento del foglio è stato posto in
essere dal dator di lavoro. L’atto sottoscritto in bianco e poi riempito è un atto valido ed efficace, nel senso
che colui che sottoscrive diventa destinatario degli effetti dell’atto che sottoscrive, perché non si può
dimostrare quando sia stato riempito e da chi. La sottoscrizione in bianco diventa efficace.

Ultima forma ammissibile, praticata è la forma della sottoscrizione al buio. sottoscrizione al buio si ha
quando c’è un foglio riempito, un atto già formato e il soggetto sottoscrittore sottoscrive l’atto senza
leggerlo. Si firma l’atto senza prendere visione del suo contenuto. Che effetti produce la sottoscrizione al
buoi? Produce gli stessi effetti della sottoscrizione in bianco. Il soggetto che sottoscrive un atto senza
leggerlo diventa destinatario degli effetti di quell’atto. Ed è quello che avviene nella sottoscrizione di moduli
o formulari. Quando ci vengono fatte proposte di contratti stipulati su moduli o formulari, ad esempio per il
contratto di affitto di una cassetta di sicurezza in banca, o per l’apertura di un c/c, al cliente viene dato uno
modulo da sottoscrivere. Questo tipo di contratto prevede che ci siano delle clausole già scritte che non
possono essere modificate se non convenzionalmente tra le parti. le modifiche fatte a penna prevalgono su
quelle dattiloscritte. L’intero modulo formulario va sottoscritto, anche se non leggiamo l’intero modulo,
l’intero modulo diventa efficace immediatamente per il sottoscrittore. Art 1341. Le condizioni generali di
contratto sono condizioni che vengono apposte da una parte proponente all’altra parte. Contratti per la
fornitura di energia elettrica. Queste condizioni non possono essere discusse dal cliente. Il cliente deve
aderire alle condizioni generali, altrimenti la fornitura non gli verrà somministrata. Questo va bene oggi,
perché oggi noi abbiamo la possibilità di scegliere la possibilità di scegliere tra fornitore a e b, a differenza
del passato in cui vigeva una situazione di monopolio (telecom per linea telefonica). Nell’ipotesi di
condizioni generali, abbiamo queste condizioni che sono predisposte dallo stesso proponente , l’accettante
deve sottoscrivere le condizioni generali e sottoscrivendole diventa destinatario degli effetti che nell’atto
sono contenute. Talune condizioni generali di contratto potrebbero contenere condizioni inique per
l’aderente, limitazioni di responsabilità per il fornitore di energia. Queste clausole vanno sottoscritte
appositamente. Noi troveremo una sottoscrizione in calce al contratto, e poi troveremo tante sottoscrizioni
quante sono le clausole che pongono queste condizioni inique. Ciò perché si vuole fare si che colui che
sottoscrive le condizioni generali le legga. Siccome diventano efficaci nei suoi riguardi, queste condizioni
devono essere lette. A maggior ragione se contengono limitazioni di responsabilità devono essere lette, e
questa maggiore attenzione che l’utente deve avere nel leggere le condizioni generali è sottolineata dal
fatto che quella clausola ha una sottoscrizione apposita.

Accanto agli elementi essenziali vi sono gli elementi accidentali o naturali ,elementi che le parti possono
apporre al contratto che nel momento in cui vengono apposti al contratto diventano parte del contratto
stesso e da quegli elementi le parti non possono prescindere. Condizione, termine e modo. art 1753 in poi.
la condizione è un fatto al quale viene subordinata l’efficacia del contratto, che è incerto nel tempo in cui si
verificherà ed incerto nel suo accadimento. Contratto di donazione: tizio dona a caio il suo immobile se caio
si laureerà. In questo caso c’è un contratto che viene condizione che viene sottoposto a condizione,
l’evento laurea. E’ un evento incerto nel se ed incerto nel quando, non è sicuro che caio si laureerà e non è
sicuro quando. Il contratto di donazione è di per se valido, ma è sottoposto a condizione. Gli effetti del
contratto si verificheranno quando la condizione si verificherà. Questo tipo di condizione prende il nome di
condizione sospensiva. Gli effetti del contratto restano sospesi fino a quando la condizione non si verifica.
Quando la condizione si verifica gli effetti si produrranno a carico delle parti o a vantaggio o a favore delle
parti. Differente è la condizione risolutiva, può essere apposta dalle parti al contratto. Le parti decidono di
fare in modo che il contratto produca effetti per un certo tempo. subordinano il verificarsi degli effetti o di
ulteriori effetti alla risoluzione del contratto. Il contratto produce effetti fino a quando non interviene la
condizione, la condizione risolve il contratto, cioè fa si che quel contratto da li in poi cessi di produrre
effetti. Mentre nella condizione sospensiva gli effetti restano sospesi, si verificano al verificarsi della
condizione, nella condizione risolutiva il contratto resta sospeso fino a quando si verifica la condizione. Al
momento del verificarsi della condizione il contratto cessa di produrre effetti.

Diverso dalla condizione è il termine. È un avvenimento certo nel suo accadimento ma incerto nel quando
esso si verificherà. L’evento morte .le parti potrebbero subordinare il verificarsi degli effetti di un contratto
ad un termine, all’evento morte. all’evento morte, al verificarsi dell’evento morte gli effetti del contratto si
producono.

Ultimo elemento accidentale è l’onere o modus. L’onere è un peso che viene apposto al contratto. Tizio
decide di donare a caio il suo immobile a patto che caio faccia costruire nella basilica cattedrale una statua
della madonna. Abbiamo un contratto di donazione perfettamente valido subordinato ad un peso gravante
sul contratto. Se caio non ottempererà all’onere , gli effetti di quel contratto non si produrranno. tizio non
trasferirà la proprietà del bene immobile promesso in donazione. In questo caso, il peso, l’onere, o il
mancato compiersi dell’onere fa si che gli effetti del contratto non si producano. Chi ha interesse a che
l’onere si realizzi? Nell’esempio ha interesse tizio. Tizio sorveglierà affinché l’onere sia rispettato. Ma
potrebbero avere interesse anche i terzi. Il parroco del duomo che sa che il contratto è gravato da
quest’onere richiederà l’adempimento dell’onere e starà a sorvegliare affinché l’onere venga adempiuto.se
l’onere verrà adempiuto allora gli effetti del contratto i produrranno. A far valere l’onere non è soltanto la
parte interessata, ma possono essere anche i terzi che hanno interesse a che l’onere venga adempiuto.

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