Biennio
Indice
La produzione pag. 29
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Il cittadino e la costituzione
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- diritto di luogo: ai nati in Italia da genitori Il territorio
ignoti o apolidi.
Il popolo risiede su un territorio. Il territorio
- diritto di matrimonio: al coniuge straniero dello stato è composto da:
del cittadino italiano, quando risiede in Ita-
lia da almeno 6 mesi. 1) superficie terrestre, entro i confini che
hanno o origine tradizionale o convenziona-
La cittadinanza può essere concessa. In le
questo caso si parla di naturalizzazione
che riguarda lo straniero che ha prestato 2) acque territoriali entro le 12 miglia della
servizio per almeno 5 anni alle dipendenze costa, costituite dalla fascia di mare che
dello Stato italiano. circonda la terra. Al di la vi sono le acque
internazionali dove c’è la libertà di naviga-
zione
- spetta il diritto di godere della tutela diplo- - ambasciate: è ambasciatore colui che
matica da parte delle ambasciate e dei rappresenta il proprio governo presso un
consolati. altro governo
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La sovranità La sovranità esterna
Il sovrano è la massima autorità dello Sta- Lo Stato è indipendente nei confronti degli
to. Chi esercita la sovranità? altri, ovvero tratta delle questioni “da pari a
pari” con gli altri stati. L’ONU si basa sul
- nella monarchia assoluta => il re principio di parità e indipendenza. Uno dei
massimi problemi della comunità interna-
- nella dittatura => il dittatore
zionale è quello di garantire che la sovrani-
- nella democrazia => tà giuridica si accompa-
il popolo gni all’effettiva sovranità
politica, economica e mili-
- tare.
La sovranità interna
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La nascita dello stato moderno e le sue caratte-
ristiche
Le organizzazioni umane delle epoche più 2) Originalità: ha forza, autorità senza averli
remote fino al Medio Evo non sono mai sta- ottenuti da nessuno (es. il potere non deri-
te stati moderni. va da dio). Si parla infatti di forza propria.
Quando nasce? Con il crollo del feudalesi-
Infatti oltre ai requisiti di popolo, territorio e mo e la nascita della Monarchia Assoluta
sovranità lo Stato Moderno necessita an-
che di 2 caratteristiche: La Monarchia Assoluta
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no. In realtà il re doveva far fronte ai proble- cittadini (es. dichiarazione dei diritti dell’uo-
mi sociali e locali che rifiutavano l’obbe- mo e dei cittadini nel 1789)
dienza assoluta. Infatti il potere assoluto
era nelle mani di alti dignitari e parlamento. 3 - Divisione e separazione dei 3 poteri. Il
potere dello Stato viene diviso in 3 poteri:
legislativo, esecutivo e giudiziario. Questi
organi dovevano controllarsi gli uni con gli
L’ appoggio della borghesia altri
Le caratteristiche sono:
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anche l’autorità dello Stato è sottoposta al-
la legge. Lo Stato liberale è lo Stato soste-
nuto dalla scuola classica. Lo Stato non do-
veva intervenire nell’economia e che dove-
va occuparsi delle classi più deboli.
Le caratteristiche sono:
2. è monarchico
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Lo statuto albertino
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Le caratteristiche dello Statuto e le differen- andava costringeva una delle due parti a
ze con la Costituzione piegarsi.
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tenenti” si sarebbero fatti abbindolare da Il fascismo considerava i diritti dei singoli
chiunque. Dal voto erano escluse le don- la causa di disordine sociale, per questo
ne. Lo Stato Liberale era il regime della so- viene attivato il rovesciamento dei principi
la borghesia (stato elitario, non democrati- liberali.
co).
I diritti dei cittadini sono sostituiti dal dove-
Questo Stato era sostenuto dalla scuola re. L’individuo è il mezzo dello Stato, che
classica. Nel 1912 Giolitti introduce il suf- può usarlo. Lo Stato è incompatibile con i
fragio universale maschile, quindi si può ini- diritti dei singoli, che nei suoi confronti han-
ziare a parlare di un regime democratico no solo doveri. Il fascismo mirava a uno
per i soli cittadini maschi. Stato Totalitario, diverso da quelli autorita-
ri, che riconoscono al contrario l’esistenza
La crisi dello Stato Liberale di una vita privata.
C’erano molte difficoltà, tra le quali: Lo Stato totalitario e’ Stato in cui c’è una
dittatura, non democratico diverso dallo
- la questione sociale, cioè le lotte fra mas-
Stato autoritario, che ammette la libertà di
se popolari
coscienza. Gli Stati totalitari negano la vita
- l’incapacità di elaborare politiche all’altez- privata dei singoli, anche gli aspetti più inti-
za dei gravi problemi del momento. mi della vita, la morale individuale viene so-
stituita dall’etica statale.
Il governo si assicura l’appoggio dei depu-
tati in parlamento con la corruzione, dando Lo Stato Etnico è lo Stato che ha la sua
vita al trasformismo: fenomeno che consi- morale, che non ammette nessuna obiezio-
ste nel passaggio degli uomini politici dal- ne di coscienza. Il diritto privato cedette il
l’opposizione all’appoggio del governo so- passo al diritto pubblico (espressione del-
lo per vantaggi materiali. Le tensioni sociali l’autorità dello Stato). I diritti individuali di
accentuano il potere del governo al quale libertà si trasformarono in doveri di agire
toccò per mantenere l’ordine pubblico usa- nell’interesse dello Stato (es. diritto di ri-
re la politica della mano forte. unione).
Il fascismo
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Il nazionalismo
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La corte costituzionale
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tuzione del 1976; in Spagna con la Costitu- viene designata dal Costituente è un’alta
zione del 1978. magistratura che riflette nella sua composi-
zione la natura peculiare dell’attività che es-
sa è chiamata a svolgere (giurisdizionale e
politica insieme) e alla quale possono rivol-
Il modello di giustizia costituzionale vo-
gersi tanto organi dello Stato o delle Regio-
luto dai Costituenti
ni, in relazione all’insorgere di conflitti la
Quando in Assemblea costituente matura cui soluzione sia legata all’interpretazione
la scelta a favore di una Costituzione rigida di specifiche disposizioni costituzionali,
e si affronta il problema di assicurare il ri- quanto ai singoli cittadini, attraverso l’inter-
spetto di questo principio attraverso l’intro- mediazione del giudice, sempre nell’ipotesi
duzione di un sistema di giustizia costitu- che specifiche posizioni soggettive, loro ri-
zionale, sono due i modelli a cui si fa riferi- conosciute dalla Costituzione, siano state
mento: quello “diffuso”, proprio della tradi- lese dal legislatore ordinario. Un’alta magi-
zione americana; e quello accentrato, pro- stratura cui viene attribuito in esclusiva il
prio dell’esperienza austriaca. Il risultato potere di pronunciarsi su questo tipo di
finale del dibattito che si svolse su questo controversie e con decisioni inappellabili.
tema fu l’introduzione di un modello di giu-
stizia costituzionale che, in qualche modo,
tenta una fusione tra elementi appartenenti Struttura e funzionamento della Corte.
ad entrambi quei modelli di riferimento. Co-
sì del modello “accentrato” il Costituente L’art. 135 Cost. fissa a 15 il numero dei
accolse il principio di affidare ad un apposi- membri dell’organo di giustizia costituzio-
to organo costituzionale il compito di ga- nale, attribuendo la nomina di 5 giudici ri-
rantire il rispetto della rigidità della Costitu- spettivamente al Parlamento, al Presidente
zione; del modello “diffuso” esso accolse il della Repubblica e alle supreme magistra-
principio dell’estensione del sindacato del- ture ordinarie e amministrative (Corte di
la Corte costituzionale anche ai profili di le- Cassazione, Consiglio di Stato e Corte dei
gittimità sostanziale della legge e del coin- Conti). Le nomine parlamentari avvengono
volgimento nel processo di costituzionalità a Camere riunite; esiste una regola conven-
dei giudici comuni, attraverso il cosiddetto zionale che stabilisce che la designazione
procedimento in via incidentale. Quella che di questi cinque giudici venga riservata ai
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partiti che siedono in Parlamento, secondo che in ordine alla definizione del calendario
i rapporti di forza che le rispettive rappre- della cause da decidere. Oltre ai poteri che
sentanze esprimono. Una regola in larga gli spettano sul piano interno, esiste una
misura analoga ha finora guidato anche funzione di rappresentanza esterna della
l’esercizio del potere di nomina assegnato Corte, che viene svolta dal Presidente e
al Capo dello Stato, nel senso che, anche che egli esercita in numerosi modi, tra cui
in questo caso, si tratta di nomine che quello di un conferenza stampa annuale,
spesso vengono ispirate prevalentemente con cui viene fatto il punto sugli sviluppi
da criteri di equilibrio della rappresentanza della giurisprudenza della Corte. Non appe-
delle diverse aree politiche. La Costituzio- na eletti, i giudici della Corte Costituziona-
ne non si occupa direttamente di disciplina- le sono tenuti a prestare giuramento di fe-
re le modalità che devono essere seguite deltà alla Repubblica e di osservanza della
per la nomina dei giudici costituzionali da Costituzione davanti al Presidente della Re-
parte delle supreme magistrature. Tale di- pubblica. Allo scadere del termine dei no-
sciplina prevede che tre dei cinque giudici ve anni, i giudici costituzionali cessano dal-
vengano nominati dalla Corte di Cassazio- la carica e dall’esercizio delle loro funzioni.
ne, e gli altri due dal Consiglio di Stato e La composizione ordinaria della Corte mu-
dalla Corte dei Conti. Per essere eletti è ri- ta nel caso in cui l’organo di giustizia costi-
chiesta, al primo scrutinio la maggioranza tuzionale sia chiamato ad esercitare la sua
assoluta; ove questa non venga raggiunta, competenza penale, in ordine ai reati di al-
si procede al ballottaggio tra i candidati to tradimento e attentato alla Costituzione
che abbiano riportato il maggior numero del Presidente della Repubblica; la compo-
dei voti e tra questi viene eletto chi ottiene sizione della Corte viene in questo caso in-
la maggioranza relativa. In caso di parità, tegrata da 16 giudici non togati, estratti a
risulta eletto il più anziano. Il ruolo di Presi- sorte dalla lista predisposta dal Parlamen-
dente della Corte è svolto da uno dei mem- to in seduta comune. Come ogni altro orga-
bri eletto a maggioranza dai componente no costituzionale, la Corte e i suoi membri
dell’organo. Il Presidente dura in carica tre godono di particolari guarentigie volte a ga-
anni ed è rieleggibile, sempre ovviamente rantirne l’autonomia e l’indipendenza.
entro i limiti del suo mandato novennale. Al
Presidente sono conferiti numerosi e rile- Le garanzie disposte a favore dell’organo
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- il potere di procedere alla verifica dei po- ca”, ossia potere di decidere le controver-
teri dei propri membri, ossia alla verifica sie in materia di impiego relative ai suoi di-
del possesso dei requisiti richiesti per rive- pendenti, le quali sono dunque sottratte al
stire la carica di giudice costituzionale; giudice amministrativo.
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Il controllo di legittimità costituzionale: be chiamata a sindacare, posto che la stes-
l’oggetto sa Corte interviene in via preventiva, in se-
de di giudizio di ammissibilità. Si trattereb-
La prima e fondamentale funzione della be qui, allora di vizi diversi e connessi o al-
Corte costituzionale è quella di esercitare il l’eventuale violazione delle regole procedi-
controllo sulla legittimità costituzionale del- mentali che disciplinano il ricorso al refe-
le leggi. Oggetto di tale controllo non sono rendum o alla situazione normativa che si
solo le leggi approvate dal Parlamento, ma determina a seguito dell’effetto abrogante
anche gli atti aventi forza di legge dello Sta- dell’istituto, la quale potrebbe presentare
to (decreti legislativi, decreti legge, norme dei profili di illegittimità costituzionale. Nel
di attuazione degli statuti delle Regioni ad primo caso, tuttavia, va ricordato che l’Uffi-
autonomia speciale, gli statuti delle Regio- cio centrale per il referendum ed il Presi-
ni di diritto comune) e delle Regioni (le leg- dente della Repubblica hanno già il compi-
gi regionali e le leggi di Trento e Bolzano). to di accertare l’avvenuto rispetto delle re-
Non sono stati compresi, invece nella cate- gole procedimentali, mentre nel secondo
goria degli atti sottoponibili al giudizio del- caso, risulta assai problematica l’individua-
la Corte i regolamenti, nella convinzione zione puntuale dei profili di illegittimità dei
che essendo questi, in quanto fonti secon- quali la Corte si vedrebbe investita e, so-
darie, subordinati alla legge, non potesse- prattutto, non è chiaro se, in questa ipote-
ro direttamente apportare alcuna violazio- si, ad essere sottoposto alla Corte dovreb-
ne alla Costituzione (ma questo non vale be essere l’atto conclusivo del procedimen-
per i regolamenti indipendenti, il cui conte- to referendario o non piuttosto la disciplina
nuto è slegato da una normativa preceden- normativa di quella determinata materia,
te). Non rientrano tra gli atti sottoponibili al così come risultata amputata dall’effetto
giudizio della Corte neppure i regolamenti abrogante del referendum stesso. Per ciò
parlamentari e degli altri organi costituzio- che attiene alle leggi di esecuzione dei trat-
nali. Vi rientrano, invece, sia le leggi costitu- tati internazionali , il problema nasce dal
zionali e di revisione costituzionale, sia gli fatto che si ritiene che esse dono dotate di
atti normativi comunitari per il tramite della una particolare forza di resistenza passiva,
legge di attuazione dei Trattati. Per ciò che nel senso che si ritiene che esse non pos-
attiene al referendum abrogativo esistono sano essere abrogate da un’altra legge
dei dubbi che riguardano non tanto la natu- successiva, proprio per la connessione
ra dell’atto, quanto i vizi che la Corte sareb- che le lega al trattato internazionali, i cui
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effetti nell’ordinamento interno potrebbero giudice chiamato a risolvere la controver-
esser fatti cessare, in tutto o in parte, solo sia può essere in dubbio sulla legittimità
attraverso un’azione internazionale dello costituzionale delle norme legislative da ap-
Stato diretta alla denuncia del trattato stes- plicare. Per conoscere le regole procedi-
so. Di qui l’interrogativo circa la loro sotto- mentali che consentono di sottoporre una
ponibilità o meno al controllo di legittimità legge, o un atto avente forza di legge, al
della Corte, che potrebbe provocarne la ca- sindacato di legittimità dell’organo di giusti-
ducazione totale o parziale, qualora il con- zia costituzionale bisogna fare riferimento
tenuto del trattato, cui la legge dà esecu- alla legge costituzionale n. 1/1948. Tali re-
zione, risultasse in contrasto con la Costitu- gole danno vita a distinti procedimenti: un
zione. Sempre in ordine all’oggetto del giu- procedimento in via incidentale. Nasce da
dizio della Corte, resta da chiarire il proble- una iniziativa di un giudice comune, la qua-
ma se esso debba svolgersi solo sulle di- le si lega strettamente alla soluzione di un
sposizioni legislative che le vengono sotto- caso concreto che quel giudice si trovi a
poste o anche sulle norme che, in via inter- dover decidere: nel corso del giudizio può
pretativa, se ne possono desumere. Oggi avvenire, infatti, che il giudice si convinca
nessuno mette in discussione che il con- che una certa disposizione legislativa, che
trollo di legittimità delle leggi investa tanto dovrebbe applicare per decidere quel pro-
le disposizioni, quanto le norme da esse cesso, presenti dubbi di legittimità costitu-
comunque desumibili. zionale. In questo caso egli sospende il
processo e solleva la questione di legittimi-
tà costituzionale di quella disposizione legi-
slativa davanti alla Corte costituzionale (or-
L’accesso alla Corte in via incidentale e
dinanza motivata di rinvio: atto che sospen-
principale
de il processo in corso e apre quello che si
Il giudice dal quale deriva la controversia svolge davanti alla Corte Costituzionale,
di legittimità costituzionale viene chiamato che deve contenere: l’indicazione della di-
giudice a quo. Può essere una delle parti sposizione in considerazione; l’indicazioni
del processo a quo a sollevare la questio- delle disposizioni costituzionali che si riten-
ne, sostenendo che una norma che dovreb- gono violate; i motivi cha hanno indotto il
be essere applicata in suo sfavore contra- giudice a ritenere la questioni di legittimità
sta con la Costituzione; oppure lo stesso costituzionale sottoposte alla Corte rilevan-
te ai fini della decisione del processo, giudi-
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zio di rilevanza; i motivi che hanno indotto nale, in sede di riesame del testo già appro-
il giudice a ritenere che la questione di le- vato, ma rinviato dal Governo alla Regione,
gittimità non sia manifestamente infonda- nel corso della prima fase di controllo. I
ta, ossia ritenere che esistano davvero i motivi che possono determinare questa si-
dubbi circa la conformità a Costituzione di tuazione sono legati al mancato rispetto
quella disposizione, giudizio di non manife- da parte del legislatore regionale dei limiti
stata infondatezza). Si tratta, dunque, di un che la Costituzione pone alla potestà legi-
procedimento che coinvolge anche i giudi- slativa delle Regioni. Questa è una forma
ci comuni nel controllo di legittimità costitu- di controllo di legittimità di tipo preventivi:
zionale delle leggi, con un ruolo non deci- esso precede, cioè, la promulgazione e
sionale, ma di iniziativa e di filtro delle di- l’entrata in vigore della legge regionale. Ol-
verse questioni che possono nascere in se- tre che dallo Stato una legge regionale può
de di applicazione della legge nelle singole essere impugnata da un’altra Regione, la
specifiche controversie. un procedimento quale ritenga tale legge invasiva della pro-
in via principale (o diretta). L’unica ipotesi pria competenza costituzionale garantita;
in cui è consentito un accesso diretto alla l’impugnazione va promossa, previa delibe-
Corte, attiene ai rapporti tra legge statale e razione della Giunta, entro sessanta giorni
legge regionale: qualora lo Stato o una Re- dalla pubblicazione della legge e dà luogo,
gione ritengano, rispettivamente, o una leg- pertanto ad un controllo successivo. Sul
ge regionale o una legge statale in contra- versante regionale, legittimato a promuove-
sto con la Costituzione, e, più in particola- re l’impugnazione di una legge dello Stato
re, in contrasto con i criteri costituzional- è il Presidente della Regione, sulla base di
mente fissati per il riparto della competen- un’apposita deliberazione adottata dalla
za legislativa tra Stato e Regioni, essi pos- Giunta entro trenta giorni dalla pubblicazio-
sono direttamente sollevare la relativa que- ne della legge. L’impugnazione da parte
stione davanti alla Corte. L’impugnazione delle Regioni di una legge statale si basa
da parte dello Stato di una legge regionale sull’invasione della propria sfera di compe-
è una questione che può essere promossa tenza costituzionalmente garantita.
dal Presidente del Consiglio dei Ministri,
previa deliberazione del Consiglio stesso,
entro quindici giorni dal ricevimento della
comunicazione dell’avvenuta riapprovazio-
ne della legge da parte del Consiglio regio-
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L’esame della questione da parte della sa, la Corte dovrà valutare se i dubbi di le-
Corte gittimità costituzionale espressi nell’ordi-
nanza di rinvio, e non ritenuti manifestata-
Una volta scaduto il termine di venti giorni mene infondati, siano tali da portare o me-
dalla pubblicazione dell’ordinanza di rinvio no ad una dichiarazione di incostituzionali-
sulla Gazzetta Ufficiale per la Costituzione tà della norma impugnata. La decisione del-
per la costituzione delle parti e indipenden- la questione avviene in Camera di Consi-
temente dal fatto che tale costituzione sia glio, ma può essere preceduta da un’udien-
o meno avvenuta, ha inizio il processo di za pubblica. La Corte giudica in via definiti-
costituzionalità davanti alla Corte. L’esame va con sentenza, mentre tutti gli altri prov-
della questione deve attenersi trattamento vedimenti di sua competenza sono adotta-
ai termini ei quali essa è stata posta dall’or- ti con ordinanza. Le modalità di conclusio-
dinanza di rinvio. Tale esame inizia con una ne del processo costituzionale: in via inci-
valutazione della rilevanza della questione dentale Le sentenze della Corte si compon-
per la decisione del processo “a quo”. Il gono di tre parti: in fatto, vengono riassunti
giudizio di rilevanza, come si è visto, è ri- i termini della questione, ed esposte le po-
servato al giudice comune, sì che l’inter- sizioni espresse nelle parti che si eventual-
vento della Corte deve limitarsi ad accerta- mente costituite in diritto, la Corte prende
re l’esistenza di una motivazione. In caso posizione sia in ordine alla rilevanza della
di esito negativo di questo primo tipo di va- questione proposta, sia in ordine alla sua
lutazione operato dalla Corte, essa adotte- fondatezza o meno dispositivo, la Corte
rà una pronuncia di inammissibilità della sintetizza il contenuto della sua decisione
questione per difetto di rilevanza e, senza e possono essere: sentenze di accoglimen-
entrare nel merito della questione di legitti- to, che recano nel dispositivo la dichiarazio-
mità costituzionale, rinvierà gli atti al giudi- ne di incostituzionalità della norme impu-
ce “a quo” (ordinanza di inammissibilità). gnate. Producono l’annullamento delle nor-
Sempre con ordinanza, la Corte rinvia gli me dichiarate incostituzionale. La dichiara-
atti al giudice “a quo”, nel caso on cui riten- zione di incostituzionalità ha effetti “erga
ga la questione di legittimità costituzionale omnes”. La portata di tali effetti riguarda i
manifestatamene infondata (ordinanza di rapporti giuridici successivi alla sentenza
manifesta infondatezza): siamo anche in di accoglimento che non siano giuridica-
questo caso, di fronte ad una valutazione mente esauriti, (tale retroattività incontra
preliminare. Nell’ipotesi opposta, vicever- tuttavia un limite, dunque, nei cosiddetti
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rapporti giuridici esauriti). Un altro limite l’ordinanza di rinvio. Gli effetti si riverbera-
“mobile” alla retroattività delle sentenze di no essenzialmente nei confronti del proces-
accoglimento è venuto affermandosi in so “a quo”: il giudice di quel processo do-
una recente giurisprudenza della Corte, là vrà adottare la sua decisione applicando le
dove essa ha deciso di disporre in ordine norme di legge in relazione alle quali la Cor-
agli effetti temporali delle sue pronunce, te ha dichiarato infondatezza. Ed ovviamen-
stabilendo direttamente il momento da cui te le stesse norme potranno continuare ad
dovessero prodursi (sentenze di incostitu- essere applicare da latri giudici comuni,
zionalità sopravvenuta). Come per gli effet- nonché dagli organi amministrativi. Il riget-
ti retroattivi, così anche per quelli futuri la to di una questione di legittimità costituzio-
Corte ha messo a punto una serie di mec- nale non esclude che la stessa possa esse-
canismi decisori che consentono di differi- re riproposta alla Corte, accompagnata da
re nel tempo le conseguenze connesse al- diverse motivazioni e, che possa andare in-
l’accertamento dell’incostituzionalità della contro ad un esito diverso. Entrambe ven-
legge impugnata. Si pensi alle sentenze di gono depositate presso la cancelleria della
rigetto precario o di incostituzionalità prov- stessa Corte, e il dispositivo delle senten-
visoria, con le quali la Corte accerta l’inco- ze di accoglimento viene pubblicato nella
stituzionalità della legge, ma, in virtù della Gazzetta Ufficiale. Sentenze di accoglimen-
transitorietà della disciplina normativa sot- to e di rigetto non esauriscono la tipologia
toposta a giudizio, rinvia ad un momento delle decisioni della Corte Costituzionale.
successivo la declaratoria di incostituziona-
lità della medesima. Si pensi, ancora, alle Sentenze-delega e sentenze di incostituzio-
differita, che sono invece delle sentenze di fatti, la Corte nel motivare la propria deci-
ra l’incostituzionalità della legge, me, con- re quali dovrebbero essere, le linee genera-
testualmente, decide di rinviarne gli effetti li della normativa della materia in oggetto.
si, viene lasciato indeterminato, in latri vie- Corte, nel riconoscere l’illegittimità costitu-
Corte. Sentenze di rigetto, che recano nel tuttavia, la applicazione, in attesa di un in-
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dicazioni, direttamente fornite dall’organo Il giudizio sui conflitti di attribuzione tra
di giustizia costituzionale. i poteri dello Stato
Assai più semplice, sotto il profilo dei pos- La seconda funzione che l’art. 134 Cost.
sibili strumenti utilizzabili, risulta la conclu- attribuisce alla Corte Costituzionale, attie-
sione del processo in via princi-
pale. Esso può portare o ad
una sentenza di rigetto o ad
una dichiarazione di incostitu-
zionalità della legge regiona-
le, o della legge statale impu-
gnata. Nel caso in cui la Cor-
te adotti una sentenza di ac-
coglimento, l’effetto sarà quel-
lo di impedire la promulgazio-
ne e quindi l’entrata in vigore
della legge regionale o provin-
ciale, o quello di determinare l’annullamen- ne alla risoluzione dei conflitti di attribuzio-
to della legge statale impugnata. Nel caso ne che possono verificarsi tra i poteri dello
in cui la Corte adotti, invece, una sentenza Stato, tra Stato e Regioni e tra Regioni e
di rigetto, l’effetto sarà quello di consentire Regioni. Il conflitto di attribuzione è una
la promulgazione e l’entrata in vigore della controversia con la quale si rivendica co-
legge regionale, o quello di consentire l’ul- me proprio un compito che altri rivendica-
teriore applicazione della legge statale. Un no come proprio. Con riferimento al conflit-
altro effetto delle pronunce della Corte, in to tra i poteri dello Stato, l’art. 137 della
sede di decisione del processo in via princi- legge 87/1953 pone due principi fondamen-
pale, è quello di definire implicitamente tali: essi possono sorgere solo tra “organi
l’ambito materiale delle competenze nor- competenti a dichiarare definitivamente la
mative tra Stato e Regioni in ordine alle sin- volontà dei poteri cui appartengono” ed
gole questioni chele vengono prospettate, hanno ad oggetto “ la delimitazione della
sempre ovviamente alla luce dei criteri ge- sfera di attribuzioni determinata per i vari
nerali fissati dalla Costituzione. poteri da norme costituzionali”. Da questo
derivano alcuni problemi: individuazione
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dei soggetti legittimati a sollevare il conflit-
to davanti alla Corte. Non vi è mai stato
dubbio sul fatto che legittimati ad adire la
Corte fossero non solo gli organi che imper-
sonano i tre tradizionali poteri dello Stato
(Parlamento, Governo e giudici), ma anche
gli organi che abbiamo ricompreso nella ca-
tegoria degli organi costituzionali (Presiden-
te della Repubblica e la Corte costituziona-
le stessa).
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Il giudizio fra conflitti: stato e regioni
I conflitti di cui qui ci occupiamo nascono Il giudizio sulle accuse promosse contro il
da interferenze dovute ad atti non legislati- Presidente della Repubblica
vi: ad atti amministrativi, normativi o giuri-
sdizionali. Vengono ritenuti ammissibili non Alla Corte spetta anche di giudicare sulle
solo i conflitti nascenti da un atto specifico accuse promosse contro il Presidente della
che quelli nascenti da un uso (o non uso) relazione ai reati di alto tradimento e atten-
illegittimo delle proprie competenze, con tato alla Costituzione. In questo caso ope-
conseguenze negative in ordine al corretto ra come giudice penale e assume una com-
esercizio di altre competenze, costituzional- posizione dei 15 membri più altri 16, tratti
mente assegnate rispettivamente allo Sta- a sorte da 45 cittadini aventi i requisiti per
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compila ogni 9 anni. Quanto al procedimen- ti a lui addebitati. La revisione può essere
chiesta dal comitato parlamentare per le
accuse.
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La pubblica amministrazione
È’ l’insieme di organi ed enti pubblici che ministrazione diretta perché hanno autono-
svolgono un’attività amministrativa, cioè mia e esiste un rapporto diretto con i citta-
applicare le norme giuridiche al fine di rag- dini.
giungere l’interesse comune. L’attività si di-
vide in Soggettiva e Oggettiva. - Enti pubblici strumentali: svolgono parti-
colari funzioni per conto dello Stato o delle
Soggettiva: l’insieme di organi che si occu- Regioni e esercitano un’amministrazione
pano dell’attività amministrativa indiretta.
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- Organi: possono essere monocratici Oggettiva: ciò che la Pubblica Ammini-
(composti da una persona), collegiali ( più strazione fa
persone), complessi ( più organi) , centrali
o periferici. - Attività Amministrativa Vincolata, quan-
do le norme giuridiche indicano esattamen-
te come svolgere un’attività
- Consultivi: collaborano con gli organi atti- - Restrittivi: limitano la sfera di libertà dei
vi, dando pareri ( Consiglio e Avvocatura di privati (ordini, atti ablatori, sanzioni).
Stato) che possono essere vincolanti, obbli-
gatori o facoltativi.
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Attività economica e le sue fasi
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pri bisogni. Si noti che, al contrario del lin-
guaggio comune dove “consumare” è
spesso sinonimo di “sprecare”, nel linguag-
gio economico questa fase dell’attività eco-
nomica non solo non ha alcuna accezione
negativa, ma anzi costituisce il momento
più importante ed il “motore” del sistema
economico.
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La produzione
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ne di più. Per farlo dovrà aumentare i mac- sul mercato (salario, costo di trasporto, co-
chinari (capitale) o cambiare la tecnologia sto delle materie produttive ecc). La stessa
utilizzata con una più efficiente. Nel breve tecnologia ha un prezzo di acquisto in ter-
periodo l'impresa può modificare soltanto mini di know-how, di ricerca e di capitale
la leva della quantità di produzione, pren- investito. In un mercato concorrenziale l'im-
dendo come dati costanti gli impianti e la presa dovrà scegliere la tecnologia, il mix
tecnologia. Nel lungo periodo, invece, può dei fattori produttivi e la quantità di produ-
cambiare anche la tecnologia e la capacità zione facendo sempre in modo che i ricavi
di produzione degli impianti. Come si può totali siano superiori ai costi totali. Ciò si-
facilmente osservare, oltre al prodotto fina- gnifica che la produzione dovrà essere ven-
le (output) la produzione genera anche del- duta sul mercato in quantità sufficiente per
le esternalità. Con questo termine si indica- coprire i costi della produzione. In questa
no gli effetti esterni che, pur non avendo ottica l'impresa dovrà agire sulla produzio-
valore per l'impresa, hanno un impatto sul- ne tenendo in conto la domanda di merca-
la società esterna. Un esempio tipico di to e la concorrenza. Concludiamo questa
esternalità negativa è l'inquinamento. pagina introduttiva evidenziando come nel
secondo schema abbiamo sostituito il ter-
mine esternalità con costi e ricavi sociali.
Una esternalità negativa, ad esempio l'in-
Produzione dal punto di vista economi-
quinamento, è un costo per la società (co-
co
sto sociale). Anche se l'impresa che lo cau-
La produzione non è determinata soltanto sa non lo considera tale, il costo sociale en-
dal vincolo tecnologico. In via generale, la tra a far parte dei costi di produzione di al-
scelta della tre imprese o delle famiglie. L'inverso acca-
de con le esternalità positiva ed i ricavi so-
quantità di produzione e del modo di pro- ciali.
duzione sono determinati essenzialmente
dal vincolo economico. Il precedente sche-
ma input-output della produzione seguiva
un approccio fisico. Proviamo a riscriverlo
in chiave economica. Al posto dei fattori
produttivi troviamo i costi dei fattori. Ogni
fattore produttivo ha un prezzo di acquisto
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L’AZIENDA - Indiretto: attività rivolta alla produzione e
distribuzione di beni e servizi utilizzati poi
L’azienda è un’organizzazione di persone e dalle unità di consumo.
beni economici che mira al soddisfacimen-
to dei bisogni umani.
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- Aziende composte: hanno caratteri sia li o industriali e rivendono ad altri commer-
d’aziende di produzione sia d’erogazione. cianti o ai consumatori finali.
(Es. Stato; famiglia diretta coltivatrice; set-
tore non profit). - Le imprese industriali: hanno notevoli im-
pianti e macchinari per trasformare materie
La classificazione delle aziende secondo lo prime e si avvalgono di molti lavoratori.
scopo, ci permette di distinguere le se- Quelle piccole si chiamano imprese artigia-
guenti tipologie di aziende: ne. In base al settore in cui operano vengo-
no distinte in: alimentari, meccaniche, tessi-
- Aziende profit oriented (o imprese): sono li…
il 1° settore; attuano produzione da scam-
biare sul mercato con lo scopo di consegui- - Le banche: fungono da raccordo tra chi
re un utile. desidera impiegare i propri risparmi e chi
necessita di fondi.
- Aziende non profit: si propongono di con-
seguire scopi di interesse sociale; ne fanno - Le aziende di assicurazione: dopo il paga-
parte sia le famiglie sia il 3° settore (del pri- mento di una somma di denaro da parte
vato sociale). Es. circoli ricreativi, sportivi o dell’assicurato si assumono il rischio di
culturali; associazioni di assistenza e bene- eventuali incidenti; si obbligano a risarcire i
ficenza; volontariato; fondazioni; cooperati- danni.
ve sociali; ONLUS.
A livello di dimensioni aziendali, troviamo:
- Aziende della P.A.: scopo di soddisfare
bisogni pubblici o fornire pubblica utilità. - Piccole imprese: individuali; familiari; arti-
Inail; Inps.
- Medie imprese: società di persone e di
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Le funzioni aziendali intese come l’insieme
di operazioni per raggiungere un fine si
suddividono in:
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Il mercato della moneta
Il mercato monetario è un mercato del capi- retto, data la vastità degli scambi il merca-
tale in cui gli operatori negoziano e scam- to monetario ha portata nazionale o interna-
biano gli strumenti finanziari a breve termi- zionale. Il mercato monetario appartiene,
ne. Nel mercato monetario sono scambiati pertanto, al mercato aperto del capitale. Il
i titoli di Stato, le accettazioni bancarie, prezzo degli strumenti finanziari è determi-
ecc. Il mercato monetario è caratterizzato nato dal mercato ed è in funzione diretta
da elevata liquidità dei titoli che, essendo del tasso di interesse a breve termine. Il
titoli a breve termine, possono essere nego- mercato monetario è considerato un mer-
ziati e scambiati in modo rapido tra gli ope- cato a basso grado di rischio in quanto i
ratori. Gli scambi sul mercato monetario so- titoli scambiati sono strumenti finanziari di
no continui, gli operatori operano sul mer- breve termine e ad elevata liquidità, inoltre
cato monetario in modo impersonale e indi- gli operatori emittenti dei titoli scambiati
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sul mercato monetario sono generalmente
caratterizzati da un elevato grado di solvibi-
lità. Ad esempio, i titoli di Stato sono emes-
si dai governi e sono considerati lo stru-
mento finanziario a rischio più basso. Un
particolare settore del mercato monetario
è il mercato interbancario ove operano pre-
valentemente gli istituti bancari e le ban-
che sia dal lato della domanda che dall'of-
ferta.
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