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NDVI

L’indice di vegetazione più conosciuto e usato è l’indice normalizzato differenziale di vegetazione

(NDVI Normalized Difference Vegetation Index). Questo indice è stato introdotto con l’obbiettivo di

separare la vegetazione dalla luminosità che produce il suolo. Questo indice si basa nel

peculiare comportamento radiometrico della vegetazione, relazionato con l’attività fotosintetica e

la struttura fogliare delle piante, permettendo determinare la vigorosità della pianta. I valori del

NDVI sono in funzione della energia assorbita o riflessa per le piante in diverse parti dello

spetro elettromagnetico. La risposta spettrale che ha la vegetazione sana, mostra un chiaro

Contrasto nello spettro del visibile, specialmente la banda rossa, e l’infrarosso vicino (NIR).

Mentre nel visibile I pigmenti della foglia assorbono la maggior parte dell’energia che

ricevano, nel NIR, le pareti delle cellule delle foglie, che si ritrovano piene di acqua, riflettono

la maggiore quantità di energia. In contrasto, quando la vegetazione soffre qualche tipo di stress, o

dalla presenza di parassiti o per la siccità. La quantità di acqua diminuisce e le pareti cellulari così

la riflettività diminuisce il NIR e aumenta parallelamente nel rosso al avere minore assorbimento

clorofilla. Questa differenza nella risposta spettrale permette separare con facilità la

vegetazione sana da altre coperte. Il calcolo del NDVI implica l’uso di una semplice formula con due

Bande, l’infrarosso vicino (NIR) e il rosso (RED).

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