Sei sulla pagina 1di 3

La maggiore particolarità della Bretagna sta nel fatto che è uno Stato sovrano.

La s
ua indipendenza ha totalmente segnato il suo panorama istituzionale dopo un'epoc
a lontana dove la Francia aveva ancora delle pretese sulla sovranità brettone. La
Bretagna è quindi dotata di un Principe Coronato e sovrano, di una Corte di Giusti
zia sovrana e d'un governo legalmente sovrano. Per la sua Storia e per il suo de
siderio di distinguersi dagli altri Stati, la Bretagna, dopo l'epoca lontana di
Santo Jarkov, ha adottato un regime definito dalla Costituzione Bretone:
[i]<< Avente un Granduca a capo di tutto, la Bretagna non è una Monarchia; anche s
e ha un gruppo di Degni che si assicurano le cariche pubbliche, La Bretagna non è
una Aristocrazia; anche se ha le elezioni, la Bretagna non è una Democrazia. Essa è
un regime misto dove nè la moltitudine, nè qualche d'uno, nè un singolo, possono esclu
dere gli altri dal potere. >>[/i]
Una scelta che può ricordare Sparta o la Res Publica Romana,come descritta da Poli
bio.
Vedremo adesso nello specifico ogni istituzione del Granducato e le carretterist
iche specifiche.
- [b]Il Consiglio Ducale[/b]
Il Consiglio ducale è composto dagli eletti del popolo tutto,ed è affiancato da tutt
i i precedenti duchi eletti, che hanno il diritto, secondo la tradizione, di esp
rimersi liberamente. Questo consiglio costituisce il governo della Bretagna e il
centro del potere, anche se nel tempo le sue prerogative sono laragamente dimin
uite. Si fa carico della difesa del territorio, dell'economia nazionale, della g
iustizia ordinaria, della cultura e della preservazione dell'ordine pubblico. il
duca dirige il consiglio e tutti i suoi membri, che a lui sono subordinati. Fa
eccezione il Giudice, che beneficia di una libertà totale, a pari livello del duca
. Per ottemperare alle sue mansioni, il consiglio ducale dispone di un apparato
amministrativo molto denso.
- [b]Il Granduca di Bretagna[/b]
Il Granduca è eletto a vita, e dopo molto tempo è diventato il secondo centro di pot
ere. Capo della diplomazia, ha anche un ruolo d'arbitro e di regolatore nelle is
tituzioni. E'il capo della Nobiltà e dirige i Clan (casati) Brettoni. Il suo ruolo
sociale si estende all'ambito culturale in modo più informale. Possiede qualche c
ompetenza in materia di giustizia, come il potere di Grazia e la facoltà di intepr
etazione del Diritto. E' nella sua posizione, il garante della Bretagna, della s
ua Costituzione e del suo Onore, e questo gli permette di prendere il controllo
al posto del consiglio ducale se si viene a creare una situazione di pericolo pe
r il paese, potere che non è mai stato utilizzato ad oggi. Non è un monarca propriam
ente detto, in quanto egli non detiene che una piccola parte del potere esecutiv
o e un ruolo marginale nell'ambito della Giustizia. Va anche notato che il suo p
otere è forte sulle competenze ufficiali, sia sulla sua autorità morale e il prestig
io della corona, e questo gli offre una legittimità di azione molto ampia.
- [b]Il Parlamento[/b]
Il Parlamento è l'assemblea dei Cittadini Bretoni ed ha lo scopo di votae le leggi
. Questa istituzione democratica è spesso criticata e messa in dubbio per la sua m
ancanza di attività. E' importante precisare che il Diritto Bretone si divide in d
ue sfere:
il diritto pubblico per la parte che interessa le istituzioni, e il diritto priv
ato per la parte che interessa gli individui. Le leggi trattano solamente il dir
itto pubblico, mentre il diritto privato è sancito dalla consuetudine e dal costum
e.
Di fatto il Parlamento può legiferare solamente sulle questioni di ordine pubblico
, lo stesso che permette al Parlamento di limitare e bloccare a sua discrezione
tutti gli altri poteri.
- [b]La Corte di Giustizia[/b]
La Corte di Giustizia è l'alta giustizia che da molto tempo è l'orgoglio della Breta
gna sulla Francia. In Effetti, contrariamente alla Corte d'Appello di Parigi - c
riticata regolarmente per la sua lentezza e per lo spirito di parte dei giudici
- la Corte di Giustizia di Nantes deve sottostare ad uno statuto molto rigido ch
e impone dei tempi precisi (40 giorni massimo) e che vigila rigorosamente affinc
hè i Magistrati siano il più indipendenti possibile. Le nomine si fanno dopo concors
i d'ingresso anonimi, che permettono di nominare i giudici unicamente sulla loro
competenza nel risolvere questioni di diritto più o meno complesse. Gli alti giud
ici bretoni sono privati del diritto di fare politica o di guidare un Clan (grup
pi di famiglie unite in un legame più ampio corrispondente al Casato italico). La
loro collegialità (4 giudici e 3 assessori in teoria) come il dovere di dare le mo
tivazioni delle loro decisioni, consente di evitare l'arbitrarietà.
Basata sulla sua indipendenza totale, la Corte di Giustizia gode di prerogative
molto ampie. Può rigiudicare tutte le questioni di primaria importanza, qualunque
sia la giurisdizione. Gidica legalmente in prima e ultima istanza i contenziosi
amministrativi, i contenziosi costituzionali, i contenziosi nobiliari e i conte
nziosi elettorali. E' inoltre la sola che può sanzionare un giudice ducale, il duc
a in carica In Gratibus e il Granduca.
- [b]Il Cromlec'h [/b]
Il Cromlec'h è l'assemblea dei clans che non hanno grande influenza. Loro possono
sorvegliare, indagare, fare delle raccomandazioni, etc...
Il suo ruolo si concentra soprattutto nel far confrontare i Clans negli organi d
el potere, per permettere di associare queste potenti comunità che compongono (e d
ividono) la società bretone, in missioni di servizio pubblico. In seno al Parlamen
to, l'istituzione è criticata per la sua mancanza di utilità, come l'essenza stessa
sei Clans, retaggio della tradizione celtica, che sono contestati per l'effetto
di opposizione e concorrenza che generano nella Società Bretone.
- [b]Le Città[/b]
Le città disponevano tutte di poteri molto estesi, anche se dopo sono si sono fatt
i leggermente restringere, per ridare un margine di manovra al consiglio ducale.
Di fatto le città possiedono semplicemente il diritto di gestirsi finanziariament
e e d'assicurare l'ordine pubblico sul territorio. Beneficiano di una libertà di a
zione fino a che non vanno contro gli interessi del Ducato di Bretagna. Tuttavia
, tramite il sistema delle "Carte" - sorta di contratti locali-globali - le città
possono ricevere dal ducato, o possono aver concesso, dei poteri. Di questa tipo
logia sono alcune città, come le città di confine della Bretagna, che godono di priv
ilegi molto larghi, soprattutto in ambito militare. Al contrario un città come Ren
nes è molto sottomessa all'autorità diretta del ducato, specialmente sulla questione
della difesa.
- [b]La Tavola Rotonda, l'Araldica, la Cancelleria, Assemblea Nobiliare, Consigl
io dei Saggi[/b]
La Bretagna conta numerose amministrazioni più o meno autonome, così come dei luoghi
di decisione più o meno ufficiali. Esempio può essere la Tavola Rotonda, antica ist
ituzione che rimanda alle origini della Bretagna, che raggruppa i Sindaci, il Gr
anduca, il consiglio ducale e altre importanti personalità della Bretagna. Senza p
otere proprio, questa Tavola è il luogo di incontro di tutti i poteri. Esiste anch
e un'Araldica, incaricata di gestire e organizzare stemmi e blasoni, o ancora la
Cancelleria che registra le usanze e costumi e fornisce un esperto di giustizia
su richiesta. Più recente è la costituzione di un'Assemblea di nobili, puramente co
nsultiva. Il consiglio dei saggi, che concede e ritira la cittadinanza, è un organ
o autonomo.
Lo Stato Bretone, attraverso la concezione originale voluta da Santo Jarkov, pad
re del primo diritto consuetudinario del mondo conosciuto, porta avanti l'idea d
i potenza pubblica. Il potere di qualsiasi istituzione è molto vasto e si limita s
olo con lo scontro di un altro potere. Risulta anche largamente partecipativo. I
l sistema dei Clans permette ad un qualsiasi membro, anche straniero, di fare pa
rte di una comunità che può difendere i suoi interessi e di partecipare alle cariche
pubbliche. Il Parlamento permette un grande numero di persone attive, generalme
nte più interessati nel'intraprendere una carriera politica, di partecipare alle s
celte della società. Le elezioni, infine, non soffrono praticamente della condizio
ne di eleggibilità comparata rispetto ai paesi vicini, sono aperte a tutti, anche
agli stranieri. Al contrario, le forze sociali che non si inseriscono nelle isti
tuzioni, non beneficiano di una grande autorità. Anche in Bretagna la Chiesa Arist
otelica non beneficia di alcuna prerogativa derivante da un concordato pubblico,
anche se l'Aristotelismo è la Religione di Stato.
E' inoltre possibile costatare che la Bretagna separa i suoi poteri secondo un i
mperativo di continuità e stabilità. La giustizia e la diplomazia per esempio sfuggo
no in gran parte al gioco dell'alternanza politica.
Difatti la linea diplomatica bretone è molto lineare e non varia da un Granduca al
l'altro, cambio che in linea di massima avviene tra i 6 mesi e un anno a seconda
della vita del Gran Duca. In materia di giustizia, l'Alta Corte offre una giust
izia particolarmente stabile e coerente malgrado gli anni. Al contrario, gli alt
ri ambiti più politicizzati sono sottomessi alla volontà politica del momento. E' il
caso dell'economia, Ma si costata, dopo molto tempo, la tendenza a proteggere e
mantenere tutti gli ambiti di potere dal gioco elettorale. Il Granduca è diventat
o anche, dopo una crisi economica senza precedenti, il vigilante della gestione
ducale. L'esercito è anche resistente all'influenza politica.
La Bretagna, in rifiuto della sottomissione alla Francia, ha sviluppato un siste
ma originale, funzionale e relativamente equilibrato. Il numero consistente di c
entri di potere ha permesso ad una grande fetta di popolazione di partecipare al
la vita istituzionale.

---
Thomas Müntzer , per il KAP
---
HRP - Fonti Comunicato: KAP della Zona Francofona

Potrebbero piacerti anche