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PEDAGOGIA

SPERIMENTALE
<b>1.
1) L'orientamento che la pedagogia adotta, sin dalla sua origine, è:
Teoretico-speculativo
2) La pedagogia che adotta un orientamento teoretico-speculativo studia:
I principi filosofici, morali e politici che guidano le azioni educative
3) La pedagogia che adotta un orientamento clinico-esperenziale studia:
Il vissuto dei bambini che crescono e si introducono alla vita adulta
4) L'orientamento posto alla base della nascita della pedagogia sperimentale
è:
Empirico-sperimentale
5) L'orientamento empirico-sperimentale si basa sull’adozione di un metodo:
Induttivo
6) La pedagogia sperimentale nasce:
Nella seconda metà dell’800
7) Gli oggetti di studio della pedagogia sperimentale sono:
Gli eventi educativi, i processi formativi e i contesti comunicativi
8) La finalità della ricerca scientifica di natura educativa che si ispira al
paradigma neopositivista è di natura:
Nomotetica
9) Il paradigma neopositivista si avvale dell'utilizzo di metodi e procedure di
indagine di natura:
Quantitativa
10) Il paradigma fenomenologico-ermeneutico si avvale dell'utilizzo di
metodi e procedure di indagine di
natura:
Qualitativa
</p><p>2.
1) La metodologia della ricerca pedagogica può essere divisa,
sostanzialmente, in metodologia della ricerca: Teorica e empirica
2) Per ricerca empirica si intende una ricerca che fa riferimento a:
Fatti, teorie e concetti
3) La teoria comportamentista dell'apprendimento si ispira al modello:
Stimolo-risposta
4) La teoria comportamentista ha ispirato una teoria:
Trasmissiva dell'insegnamento
5) La ricerca empirica si suddivide in:
Ricerca orientata alle conoscenze e decisioni
6) I limiti alla ricerca educativa sono di natura:
Deontologica e legati al contesto e agli attori della ricerca
7) Se nella ricerca orientata alla conoscenza si adottano metodi quantitativi si
produce una ricerca:
Sperimentale
8) Se nella ricerca orientata alle decisioni si adottano metodi qualitativi si
produce una:
Ricerca-azione
9) Definire se è possibile, nella ricerca di natura empirico - sperimentale,
effettuare una integrazione tra i
metodi di natura quantitativa e qualitativa:
E' possibile effettuare un'integrazione dei due metodi
10) Il metodo di natura quantitativa è riconducibile:
Alla generalizzazione dei risultati della ricerca nomotetica
</p><p>3.
<b>1) La ricerca educativa di natura sperimentale si basa:
Su un intervento progettato e sulla modifica della situazione esistente
2) I due concetti sostanziali e introduttivi alla ricerca empirica di natura
osservativa, riguardano: Il cosa osservare e il come osservare
3) Nella ricerca educativa di natura osservativa il 'come osservare' si riferisce:
Alle procedure, agli standard e alla definizione delle tecniche di osservazione
4) Le osservazioni che un osservatore esterno non partecipante trae dalla
situazione osservata sono Inconsce, estranee e riguardanti i fenomeni da
indagare
5) I tre oggetti dell'osservazione non partecipante adottata nella ricerca
educativa sono:
Le persone osservate, le relazioni e i rapporti determinati dalla situazione
specifica
6) L'osservatore esterno è:
Esterno e non partecipante alla situazione osservata
7) Le tre fasi della ricerca osservativa sono:
Focalizzazione, raccolta dei dati, analisi dei materiali registrati durante
l'osservazione
8) Nella fase di codifica il ricercatore può far ricorso a diverse modalità
quali:
Campionamento per unità di eventi e unità di tempo
9) Le check list; le scale di valutazione e i sistemi di categorie sono tre
metodologie adottate nella:
Ricerca empirica
10) Nell'analisi del comportamento insegnante si osservano:
Le dinamiche verbali e non verbali che si sviluppano tra l'insegnante e
l'allievo
</p><p>4.
<b>1) La ricerca basata sullo studio di caso consiste in:
Uno studio dei soggetti nei loro aspetti identitari nel corso di un arco
temporale ben definito
2) La ricerca basata sullo studio di caso è di natura:
Idiografica
3) L'intervista con basso grado di strutturazione consiste in : Una scaletta non
rigida degli argomenti basata sulla relazione partecipata
4) I tre tipi di intervista con basso grado di strutturazione sono:
Biografica, ermeneutica e di gruppo
5) Nel colloquio in profondità la motivazione all'interazione è:
Intrinseca ai due interlocutori
6) L'intervista biografica adotta il metodo:
Narrativo
7) L'intervista ermeneutica infonde nell'intervistato il dubbio attraverso una
dialettica:
Dialogica
8) La tecnica del Focus group prevede che il ricercatore:
Non intervenga criticamente nei confronti di ciò che viene espresso
9) Nel brainstorming i partecipanti sono invitati ad esprimere le proprie idee:
In piena libertà e autonomia
10) In base alla tecnica Delphi, i soggetti rispondono ad alcune questioni,
poste dal moderatore, tramite:
La via telematica
</p><p>5.
<b>1) La ricerca basata sulla matrice di dati, ricevuti da una intervista
strutturata, consiste in:
Una inchiesta (survey) somministrando ai soggetti un questionario
autocompilato
2) La ricerca basata sulla matrice di dati interpreta i fenomeni e gli eventi
educativi adottando una metodologia
di natura:
Quantitativa e qualitativa

3) La matrice dei dati è una tabella rettangolare in cui le righe rappresentano:


I soggetti esaminati

4) La matrice dei dati è una tabella rettangolare in cui le colonne


rappresentano:
I fattori studiati
5) Tra i programmi utilizzati per la creazione di una matrice dati vi sono:
Microsoft Access e Excel
6) I test di natura attitudinale o di personalità possono essere di natura:
Oggettiva o proiettiva
7) Le scale di autovalutazione possono essere:
Numeriche, grafiche e descrittive
8) Le prove strutturate e semi strutturate di valutazione dei risultati di
apprendimento sono:
Solo scritte
9) Le prove semi strutturate a stimolo chiuso e risposta aperta:
Non prevedono alternative predefinite di risposta
10) Le prove semi strutturate a stimolo chiuso e risposta chiusa:
Consentono di scegliere tra alternative prefissate di risposta
</p><p>6.
<b>1) La ricerca sperimentale si pone come finalità la spiegazione delle
variazioni:
Di un singolo fattore, in base ad un'ipotesi di correlazione con un altro fattore
2) I due concetti chiave della ricerca empirica sperimentale sono:
Le variabili e il piano sperimentale
3) Nella ricerca empirica sperimentale gli indicatori rappresentano:
Concetti e proprietà direttamente operazionalizzabili che hanno un rapporto
con il concetto di partenza
4) Con il termine 'variabile' si intende:
Una proprietà che può assumere valori o stati diversi 5) L'entità della
correlazione tra due variabili:
Può essere statisticamente misurata
6) Nella ricerca empirica sperimentale le tre tipologie di variabili
indipendenti sono:
Ambientali, personali e didattiche
7) Nella ricerca educativa empirico-sperimentale è possibile manipolare le
variabili:
Solo quelle didattiche
8) Nella ricerca educativa empirico-sperimentale è possibile moderare le
variabili:
Ambientali e personali
9) Nel 'Piano sperimentale a due gruppi' il trattamento viene somministrato:
Al gruppo sperimentale
10) Nel 'Piano sperimentale a quattro gruppi' il trattamento viene
somministrato:
primo e terzo gruppo
</p><p>7.
<b>1) La ricerca-azione è orientata:
Alle decisioni
2) La ricerca-azione adotta prevalentemente metodi di natura :
Qualitativa
3) La ricerca-azione mira a risolvere problemi:
Specifici in contesti definiti
4) L'autore che ha formulato le sette caratteristiche distintive della ricerca-
azione è:
J.P. Pourtois
5) La ricerca-azione nasce da:
Un problema socio-educativo avvertito come rilevante 6) La r/a si basa su un
passaggio continuo e reciproco tra:
Il piano della riflessione e il piano dell'azione
7) Nella ricerca-azione sono coinvolti:
Gli operatori educativi e gli esperti dei contenuti e delle metodologie
implicate nei progetti
8) Nella r/a si considera peculiare:
Il coinvolgimento esistenziali degli attori educativi
9) Le due procedure di generalizzazione adottate nel progetto di r/a CEE-
MPI-IRSSAE PUGLIA ' i curricoli
dell’intercultura' sono
La leggibilità e la contestualizzazione dei risultati
10) Il progetto di r/a CEE-MPI-IRSSAE PUGLIA 'i curricoli
dell’intercultura' si è concluso con:
La costruzione di un videogame interattivo e di un sito internet
</p><p>8.
<b>1) L'autore che ha contribuito a definire un ordinamento logico nella loro
sequenzialità delle sei fasi della
ricerca empirica in educazione è:
J. Dewey
2) Le fasi della ricerca empirica in educazione sono:
Sei
4) La prima fase della ricerca empirica in educazione consiste nella:
Identificazione del tema
5) La seconda fase della ricerca empirica in educazione consiste nella:
Formulazione delle ipotesi di ricerca
6) La terza fase della ricerca empirica in educazione consiste nella:
Formulazione del piano di ricerca
7) La quarta fase della ricerca empirica in educazione consiste nella:
Raccolta dei dati 8) La quinta fase della ricerca empirica in educazione
consiste nella:
Analisi statistica dei dati
9) La formulazione del piano di ricerca consiste nell'individuazione:
Della popolazione e del campione
10) L'elaborazione critica dei dati consiste nella:
Interpretazione dei risultati
</p><p>9.
<b>1) Migliorando la credibilità dell'università si aumenta:
La qualità riconosciuta
2) La qualità riconosciuta è:
L'idoneità agli scopi e degli scopi compatibili con le risorse
3) La qualità si riconosce:
Sottoponendosi alla valutazione
4) La valutazione consiste:
Nell'autoanalisi a cui segue una valutazione esterna
5) La valutazione analizza:
Tutte le attività universitarie
6) La valutazione si svolge:
Mediante un processo continuo
7) L'obiettivo della valutazione: Aumentare la qualità
8) Il Processo di Bologna è:
Un accordo accademico per il controllo della qualità
9) I crediti sono:
La quantità di ore di lezione e di studio che una disciplina comporta in un
corso di studi
10) La valutazione è necessaria:
Per aumentare la qualità
</p><p>10.
<b>1) Rapporto fra autonomia universitaria e valutazione significa:
La valutazione è il necessario complemento dell'autonomia
2) Per la valutazione è sufficiente una misura delle performance:
No, è insufficiente perché si avvale di soli indicatori numerici
3) La cultura della qualità consiste:
Nella volontà di migliorarsi
4) Gli standard quantitativi possono derivare dall'applicazione della cultura
della qualità:
Si, possono derivarne
5) L'oggetto della valutazione è:
Il processo di produzione e il prodotto atteso e ottenuto
6) La valutazione è un episodio che impegna saltuariamente l'università:
No, è un atteggiamento quotidianamente teso al miglioramento
7) Si occupa della valutazione nell'università:
L'intera comunità accademica
8) La valutazione nell'università viene eseguita: Promuovendo il continuo
miglioramento
9) Sono presupposti per una corretta valutazione:
La disponibilità ad essere valutati
10) Sono rischi della valutazione in campo universitario:
Considerare l'Università come produttrice di prodotti valutabili
economicamente
</p><p>11.
<b>1) La valutazione è basata:
Sui dati
2) La valutazione è standard per tutte le tipologie di università, ed inoltre:
Deve essere adattata alle dimensioni e alle caratteristiche storico-culturali
3) Il processo di valutazione:
Consiste di una autovalutazione e di una valutazione esterna
4) Il processo di autovalutazione è gestito da:
Un Comitato per la qualità
5) Il processo di valutazione esterna è gestito da:
Una Commissione nominata da una Agenzia per la valutazione
6) L'autovalutazione si riassume in:
Un rapporto di autovalutazione
7) Nella autovalutazione della didattica si esamina:
Ogni corso di studio
8) Dei corsi di studio si esamina:
L'organizzazione, le responsabilità, gli obiettivi, i contenuti, le risorse umane
e strutturali, i risultati
9) Il modello dell'autovalutazione della didattica si rifà a: Linee guida
europee
10) La ricerca si analizza:
valutando le linee di ricerca, i progetti finanziati, le collaborazioni nazionali e
internazionali, i convegni, le
partecipazioni a centri di ricerca, le pubblicazioni scientifiche
</p><p>12.
<b>1) Il RAV lo prepara:
Tutta la comunità accademica
2) Il RAV deve contenere:
La riflessione critica sulle attività universitarie
3) Sono attività analizzate nel RAV:
La didattica, la ricerca, la gestione, il bilancio, le risorse umane e strutturali, i
rapporti con il contesto, le iniziative per
la qualità
4) La governance è:
Il processo decisionale
5) Per risorse strutturali s'intende:
Gli edifici e le aule
6) L'università con il mondo esterno si rapporta:
Con la collaborazione con gli Enti, il mondo del lavoro, la società, gli
organismi professionali
7) Per analisi del bilancio si intende:
L'analisi dei centri di costo e di spesa
8) L'analisi delle attività nel RAV viene sintetizzata:
Con l'analisi dei punti di forza e di debolezza, delle opportunità e dei rischi
9) Per analisi SWOT s'intende:
L'elenco ragionato dei punti di forza, di debolezza. delle opportunità e dei
rischi 10) L'impegno dell'università per la qualità si valuta:
Analizzando gli organismi preposti alla qualità e le strategie per il
miglioramento
</p><p>13.
<b>1) Il piano strategico è:
La visione e la missione dell'università, gli obiettivi e i mezzi per
raggiungerli
2) Costituiscono obiettivi di una politica per i docenti:
Avere docenti che credono in un insegnamento centrato sull'apprendimento
degli studenti
3) Costituiscono obiettivi di una politica per gli studenti:
Renderli attori nelle decisioni, assisterli dall'ingresso all'occupazione
postlaurea, renderli soggetti nella didattica
4) Costituiscono obiettivi per la didattica:
Perseguire la qualità in ogni aspetto dei corsi di studio
5) Sono politiche per la ricerca:
Valorizzare il merito, cioè la qualità della produzione scientifica
6) Costituiscono le strategie per una giusta governance:
Prestare massima attenzione ai processi decisionali, da condividere con tutta
la comunità accademica
7) Un piano strategico si compila:
Considerando come base la SWOT analisi
8) Per le università telematiche,nello specifico, si prevede:
La centralità dello studente
9) Attraverso l'internazionalizzazione dell'università è possibile:
Stabilire rapporti di mobilità di studenti e docenti nell'ambito di convenzioni
con università straniere, che comportino
doppi titoli o titoli riconosciuti
10) I cicli di studio sono: Corsi di laurea di I e II livello e corsi di dottorato
</p><p>14.
<b>1) Costituisce modalità di gestione della qualità dei corsi di studio:
L'istituzione di un comitato di docenti, studenti e personale di servizio
2) Costituisce modalità della gestione di un corso di studi:
La valutazione della organizzazione didattica e le risorse umane, strutturali e
infrastrutturali
3) Il processo formativo di un corso di studi si valuta:
Analizzando il piano di studi generale
4) Costituiscono i criteri per giustificare un corso di studi:
La chiarezza dei suoi obiettivi, rapportati alle esigenze delle parti interessate,
a partire dagli studenti e dal mondo del
lavoro
5) Costituisce modalità con cui si valutano le risorse di cui dispone un corso
di studi:
L'analisi del rapporto docenti/studenti, le strutture fisiche e le infrastrutture in
dotazione
6) Costituisce procedimento di analisi del processo formativo:
Analizzando il piano di studi per quanto riguarda gli insegnamento, i loro
crediti, le verifiche sugli studenti, il
coordinamento fra le discipline
7) Al personale docente si richiede:
di credere nella centralità dello studente quale attore dell'apprendimento e
non nella centralità del docente
8) E' richiesta una esperienza di apprendimento sulla modalità di
insegnamento:
Sì, specialmente quando l'università ha una struttura organizzativa peculiare e
nuova
9) Costituisce modalità di comunicazione delle caratteristiche di un corso di
studi:
Su un dedicato sito web si pubblicano i contenuti il processo formativo, le
caratteristiche professionali dei docenti,
l'impegno concreto per la qualità
10) È sufficiente il bagaglio di conoscenze che viene fornito con il corso di
studi:
No, il sapere deve associarsi al saper fare ed al saper essere
</p></div></div><div><div><p>15.
<b>1) Per e. learning si intende una modalità di:
Apprendimento con materiali didattici in rete e docenti interattivi
2) I corsi di studio telematici si distinguono in:
Parzialmente o totalmente in e. learning
3) Significato di interazione:
Rapporto al computer fra docenti e studenti
4) Viene considerata modalità di interazione orale o scritta:
Scritta asincrona
5) Gli studenti sono reclutati sono coloro i quali:
Non possono frequentare fisicamente
6) Costituisce modalità di apprendimento degli esami:
Nelle sedi dell'università
7) È il concetto di apprendimento nell'università telematica:
È un apprendimento centrato sullo studente
8) Fanno parte dei corsi telematici più frequenti:
Finanza e management
9) Sono i presupposti per una buona docenza telematica: La formazione e la
realizzazione di prodotti didattici multimediali
10) Nei corsi telematici esiste una politica per la qualità:
Prevedono autovalutazione e valutazione esterna in una minoranza di casi
16.
1) Il dottorando deve frequentare per un intero triennio, o in alcuni casi, un
intero quadriennio:
Corrispondente al terzo ciclo di studi
2) Il dottorato di ricerca è:
Didattica e ricerca
3) Costituisce presupposto per istituire un dottorato:
Avere un background scientifico di livello nell'area del dottorato
4) Costituisce modalità di accesso al dottorato:
Superare positivamente un esame di ammissione
5) Il dottorato necessita di docenti dedicati:
Sì, i docenti delle lauree magistrali che dedicano un'attività didattica al
dottorato
6) Il dottorato ha una organizzazione didattica propria:
Sì, lezioni, seminari, didattica interattiva
7) L'attività di ricerca consiste in:
Una tesi dottorato che riassume i lavori scientifici fatti durante gli anni del
dottorato
8) Ruolo del dottorato:
Preparare l'inserimento dei dottori di ricerca al mondo del lavoro
universitario
9) Il dottorato è un corso di studio da valutare:
Si, analogamente ai corsi laurea
10) Significato di flessibilità nell’insegnamento:
</b>Tenere conto che le competenze richieste nel lavoro cambiano
continuamente
</p><p>17.
<b>1) Il diploma supplement è:
Una certificazione integrativa del titolo conseguito
2) Il diploma supplement contiene: Caratteristiche del corso, curriculum con
crediti e voti
3) Il diploma supplement è stato istituito:
Dalla Convenzione di Lisbona
4) Il titolo di studio analizza:
La collocazione nella classe, la responsabilità gestionale, il ciclo
5) Il curriculum dello studente riporta:
Crediti e voti ottenuti, didattica utilizzata, votazione finale, requisiti per il
conseguimento del titolo
6) Il curriculum dello studente deve contenere:
Gli sbocchi professionali e i percorsi formativi ulteriori
7) Il curriculum dello studente riporta i contenuti e gli obiettivi del corso di
studio:
Riporta obiettivi e contenuti
8) Il curriculum dello studente indica il rapporto fra crediti e carico di lavoro
in ore:
Sì, riporta il valore in ore dei crediti
9) Nel curriculum dello studente vi sono i dati anagrafici:
Sì, tutti
10) Nel curriculum dello studente sono contenuti i dati sull'università sede
del corso:
Sì, compreso lo stato giuridico
</p><p>18.
<b>1) Il questionario per gli studenti è:
Una raccolta di opinioni sul corso cui lo studente è iscritto
2) Il questionario per gli studenti viene utilizzato per:
Raccogliere elementi per migliorare i corsi di studio
3) È l'argomento sul quale vertono le domande del questionario per gli
studenti: L'organizzazione del corso, le tecnologie, l'insegnamento, su
quanto lo studente è interessato e soddisfatto, sugli aiuti
che ha avuto durante il corso
</p><p>4) Rientra tra le opzioni della risposta alla domanda relativa al
significato di organizzazione dell'insegnamento:
Modalità della distribuzione di orari e crediti
5) Una buona organizzazione del corso significa che:
È presente una buona distribuzione del peso degli insegnamenti e una buona
organizzazione degli orari e degli esami
6) Nella fase conclusiva dei corsi, agli studenti si domanda:
Se l'organizzazione del corso quanto a materiale didattico, esami, carichi di
studio, crediti, assistenza alla tesi, servizi,
diritto allo studio, tirocinio e stage è stata buona
7) Agli studenti dell'università telematica, viene chiesto se ritengono
peculiare e interessante:
L'importanza dell'interazione docente/studente
8) Rientra tra le opzioni della risposta alla domanda relativa alla facilitazione
di un titolo di laurea per
l'ingresso nel mondo del lavoro</b>:
</p><p> Sì, perché i docenti hanno costantemente valorizzato il risvolto
professionale del loro insegnamento
9) Rientra tra le opzioni risposta alla domanda relativa lo svolgimento dello
stage durante il corso di studi:
Sì, o uno stage o un tirocinio
10) Rientra tra le opzioni della risposta alla domanda relativa alle modalità di
valutazione del sistema dei
crediti:
Bene, perché serve alla mobilità nazionale e internazionale
</p><p>19.
<b>1) Il questionario per i docenti contiene:
Una serie di domande sulla gestione della Facoltà/Università, le attività
didattiche e di ricerca, il personale e gli
studenti
2) Il questionario per i docenti è utile:
A far esprimere i docenti sulla gestione e le attività
3) Il questionario per i docenti viene somministrato per:
Inserire i suoi risultati nel RAV
4) Cosa si chiede per gli Organi di governo: Come prendono le decisioni
5) Sull'argomento inerente la didattica viene domandato:
Come sono stati fatti i programmi dei corsi di studio
6) In relazione agli studenti si richiede:
Quali sono le loro motivazioni, la loro preparazione, la loro partecipazione
all'apprendimento, le loro prospettive
7) In relazione alla ricerca si richiede:
Se c'è un rapporto fra disciplina insegnata e ricerca
8) Sul personale docente e tecnico-amministrativo si richiede:
La partecipazione alle decisioni e alla divisione dei compiti
9) Sul livello di soddisfazione del docente si richiede:
Se si sente valorizzato
</p><p>10) Si richiede se è stato coinvolto nella gestione della qualità:
Sì, partecipa alla stesura del RAV
</p><p>20.
<b>1) Per valutazione esterna si intende:
E' il Rapporto che una Commissione esterna fa sull'università
2) La valutazione esterna consiste:
Nell'esame del RAV, in una visita in loco e nella stesura di un Rapporto
3) Rientra nei metodi di analisi del RAV:
Se ne esaminano tutte le voci e si confrontano con quanto risulta dalla visita
in loco
4) Rientra nelle modalità di sintesi del giudizio sulle voci del RAV:
Verificando oltre alla loro presenza, se sono compiutamente analizzate
5) Il piano strategico fa parte del RAV da analizzare: Sì, ne è parte integrante
6) Nella valutazione esterna deve essere fatta l'analisi SWOT:
Sì, sono i punti di forza, di debolezza, le opportunità e i rischi
7) Rientrano negli argomenti che caratterizzano l'analisi dell'insegnamento:
La conformità con il Processo di Bologna (cicli, crediti, assicurazione della
qualità)
8) Sono argomenti caratterizzanti l'analisi della ricerca:
Le strategie di ricerca, i fondi, le pubblicazioni, il Dottorato
9) Rientra nell'analisi della consistenza dell'università:
L'adeguatezza della struttura organizzativa
10) In cosa consiste il Rapporto di valutazione esterna:
In una relazione che contiene l'analisi del RAV e le raccomandazioni per il
miglioramento
</p><p>21.
<b>1) Fa parte del contesto internazionale da cui nasce la valutazione:
Il Processo di Bologna e ciò che ne è seguito a livello del Parlamento
europeo e dei Ministri dell'università
2) L'assicurazione della qualità è:
Avere una qualità riconosciuta attraverso la valutazione
</p><p></p></div></div><div><div><p>22.
<b>1) I termini "abilità", “capacità", “competenza” e “potenzialità:
Assumono, a seconda il contesto, significati molto differenti tra loro
2) Le "capacità condizionali":
Sono legate alla condizione fisica
3) Le "capacità coordinative":
Consentono all'individuo di calibrare e regolare la dose del movimento
4) Il movimento:
E' parte integrante alla vita dell’uomo, perché ne modifica la vita stessa
5) La rappresentazione mentale del sé e della realtà:
E' la condizione sine qua non delle elaborazioni cognitive
6) Gli atti motori:
Sono l’insieme di scelte ed azioni messe in atto per la gestione del sé
7) Attraverso l’atto motorio si esprimono prevalentemente: Stati di piacere,
conflittualità, paure e bisogni
8) Il movimento nello spazio:
Dà luogo all’organizzazione delle strutture senso percettive ed emotive
affettive
9) In cima alla Piramide di Maslow si trova il bisogno di:
Spiritualità
10) Il movimento:
Può essere sostenuto dalla volontà e dalla intenzionalità
</p><p>23.
<b>1) Il movimento è soggetto ad essere:
Rilevato, pensato ed agito
2) Il movimento umano implica il perfezionarsi degli schemi motori da una
parte e dall’altra:
Le attivazioni di connessioni tra schemi diversi, per opera dei meccanismi
mentali
3) I principali ambiti di indagine della motricità sono:
La psicologia, la neuro-fisiologia e la sociologia
4) Meinel &amp; Schnabel nel 1977 individuarono tre fasi
dell’apprendimento motorio:
La fase di coordinazione grezza, di coordinazione fine e quella di
coordinazione variabile
5) K.Newell individua nello sviluppo della motricità due stadi, nel primo
quello della coordinazione vengono
acquisite:
Le basi strutturali e coordinative dell’azione
6) La ricerca psicologica, in quanto campo di ricerca scientifico-
sperimentale, pose da sempre attenzione alla
motricità come espressione:
Della personalità
7) Lo schema corporeo è costituito da:
Ambiente e la rappresentazione del proprio corpo8) Il concetto di schema
corporeo venne introdotto per la prima volta nel 1905 da:
Gaston Bonier
9) Jean Le Boulch sostiene che “Lo schema del corpo può essere considerato
come una…:
Intuizione d'insieme o conoscenza immediata che noi abbiamo del nostro
corpo”
10) Henry Wallon forni un’adeguata sintesi concettuale sullo sviluppo della
personalità attraverso lo schema
corporeo, individuando tre momenti fondamentali di tale processo evolutivo:
Il periodo del corpo vissuto, della discriminazione percettiva e quello
dell’organizzazione definitiva dello schema
corporeo
</p><p>24.
<b>1) Gli schemi mentali d’azione regolano la relazione tra:
Soggetto-ambiente
2) Un soggetto con alto grado di efficacia nelle abilità grosso-motorie di base
può:
Trasformare queste capacità in competenze d’uso
3) Tra i possibili movimenti umani esistono i “movimenti fondamentali”
cioè:
Espressioni motorie che coinvolgono una sola articolazione
4) Lo sviluppo psico-motorio individuale corrisponde all’evoluzione
consecutiva di specifici schemi motori, che
sono:
Schemi motori statici/di base/specializzati
5) I movimenti essenziali che l’uomo utilizza per compiere spostamenti e
relazionarsi con i simili, sono:
Schemi motori di base
6) D.Colella ha individuato, in ogni competenza motoria, tre dimensioni
fondamentali, integrate ed interattive
tra loro:
Cognitiva, operativa ed emotivo-affettiva
7) Attraverso il modello di K. Wedell è possibile ottenere un quadro di
riferimento sui:
Potenziali di apprendimento
8) Tale modello di Wedell è strutturato sui meccanismi: Percettivo-motori
9) Lo schema del processo di elaborazione cognitiva di Wedell permette di
individuare:
Le componenti che eventualmente sono deficitarie nell’elaborazione delle
informazioni
10) Il grafico proposto dal Wedell è esaustivo per delineare la
presenza/assenza e la capacità di riprodurre:
Coordinate spaziali
</p><p>25.
<b>1) Il cervello consente all’organismo di:
Adattarsi rapidamente alle modificazioni ambientali
2) All’emisfero sinistro sono attribuite le funzioni:
Logiche, linguistico-verbali etc.
3) Le informazioni sulla realtà esterna vengono integrate con:
Le conoscenze già possedute in memoria
4) Il processo percettivo e quello sensoriale sono:
Differenti
5) Il processo percettivo è costituito da momenti cruciali:
Sensazione, percezione, rappresentazione
6) L’oggetto rappresentato diversamente da quello percepito:
Non ha una forma ben strutturata e stabilmente ben definita
7) Nell’ottica filogenetica si rilevano tre tipi di corteccia cerebrale:
Neocortex, archicortex, paleocortex
8) La corteccia motoria primaria controlla:
L’esecuzione dei movimenti
9) Ogni scelta o decisione è prodotta dalla correlazione tra due principali
funzioni cerebrali:
Rappresentativa e produttiva 10) Sono inviati dal talamo alle cortecce
associative, gli stimoli:
Emotigeni
</p><p>26.
<b>1) Ai Processi Cognitivi appartengono:
Percezione, memoria, attenzione, linguaggio, azione volontaria, pensiero,
coscienza, immaginazione
2) Le componenti dei processi cognitivi:
Consentono di individuare, raccogliere, immagazzinare, analizzare, valutare,
trasformare ed utilizzare le informazioni
3) Le componenti dei processi dinamici:
Contribuiscono alla delineazione e alla gestione della condotta umana
4) Cosa intende Danesi per direzionalità:
Inserire le forme da apprendere in contesti significativi in modo che risultino
pratiche,realistiche e coinvolgenti
5) Cosa intende Danesi per formalizzazione:
Dare forma ai concetti attraverso la sensorialità e la contestualizzazione
6) Cosa intende Danesi per affettività:
Determinare la scelta dei contenuti di apprendimento tenendo massimamente
conto della realtà e delle esperienze
significative della persona che apprende
7) Con il termine Analitica, Sternberg rappresenta una variabile:
Che utilizza le modalità del valutare, scomporre, fare confronti, individuare
dettagli, giudicare
8) Con il termine Pratica Sternberg rappresenta una variabile:
Basata sull’organizzazione, su abilità d’uso di mezzi e strumenti, sulla
progettazione e/o sull’applicazione di piani
mirati a obiettivi concreti
9) Indicare quale studioso è stato il primo a definire lo Spettro degli stili
d’insegnamento:
Mosston10) Secondo il Modello di Dario Colella gli stili di riproduzione
consentono:
L’uso efficace del tempo d’impegno motorio individuale e di gruppo, il
controllo della sicurezza e della disciplina, la
memorizzazione del compito motorio ,la personalizzazione del carico
motorio, ma una ridotta autonomia di
partecipazione dell’allievo alle attività e con apprendimenti prevalentemente
lineari
</p><p>27.
<b>1) La scuola è il luogo in cui:
Il presente viene colto ed elaborato nell’intreccio tra passato e futuro
2) I compiti della scuola sono inerenti:
La formazione individuale
3) La scuola nel procedere alla definizione ed organizzazione del suo
contesto deve assumere la:
Centralità della persona
4) La funzione primaria dei docenti è quella di:
Favorire la maturazione della personalità
5) Sul versante procedurale i docenti sono tenuti a definire:
Obiettivi formativi
6) Nella stesura degli obiettivi, il docente deve tener presente:
Gli stili di apprendimento di ogni alunno
7) La didattica, nella relazione docente-alunno, prevede la mediazione di:
Contenuti culturali
8) Il docente deve mettere in atto procedure specifiche, di tipo scientifico-
sperimentale centrate sulla
metodologia :
Ricerca-azione
9) La progettazione educativa e didattica comporta:
La scelta dei modi e dei tempi dell’azione didattica
10) L’azione docente, per accompagnare la crescita ed evoluzione degli
alunni, deve:
Orientare alla formazione di un pensiero capace di acquisire conoscenze

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