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Ubuntu
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« Ubuntu: Linux for Human Beings »
(IT)
Indice
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* 1 Il nome
* 2 Caratteristiche principali
o 2.1 Applicazioni
o 2.2 Localizzazione
o 2.3 Accessibilità
o 2.4 Aggiornamenti
o 2.5 Sicurezza
o 2.6 Stabilità
* 3 Requisiti di sistema
* 4 Installazione
o 4.1 ShipIt
o 4.2 Wubi
* 6 Rilasci
o 7.1 Main
o 7.2 Restricted
o 7.3 Universe
o 7.4 Multiverse
* 8 Distribuzioni derivate
* 9 La comunità
* 10 Successi e critiche
* 11 Note
* 12 Bibliografia
* 13 Voci correlate
* 14 Altri progetti
* 15 Collegamenti esterni
o 15.1 Istituzionali
o 15.2 Collaborazione
Il nome [modifica]
Human-help-browser.svg
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L'obiettivo è portare questa idea nel mondo del software, dando un grande
peso alla comunità di utenti partecipanti nello sviluppo del sistema
operativo[9].
Il cubo di Compiz-Fusion
Applicazioni [modifica]
Localizzazione [modifica]
La traduzione può essere carente su alcuni pacchetti minori oppure può non
essere inclusa nel CD di installazione per motivi di spazio. Questo avviene
correntemente nella versione italiana in cui l'ambiente rimane parzialmente
tradotto. Per completare la localizzazione occorre installare un pacchetto di
traduzione[14]. Se si installa da CD "live", i pacchetti di traduzione nella
lingua prescelta al momento dell'avvio vengono installati automaticamente
durante l'installazione, posto che sia rilevata una connessione internet
funzionante.
Accessibilità [modifica]
Aggiornamenti [modifica]
Sicurezza [modifica]
Stabilità [modifica]
Ubuntu è basato sul kernel Linux e ciò lo rende molto stabile, soprattutto
rispetto alla famiglia dei sistemi operativi Microsoft Windows. Non soffre, ad
esempio, di problemi di frammentazione del file system, oppure
l'installazione o la disinstallazione di applicazioni non sporcano il sistema o ne
rallentano l'avvio o la chiusura. Inoltre il blocco di un'applicazione, nella
maggior parte dei casi, non blocca l'intero sistema.
* Lettore CD-ROM.
* 384 MB di RAM;
* Lettore CD-ROM o quantomeno una presa usb (per poter fare il boot da
chiavetta usb);
I requisiti raccomandati per attivare gli effetti desktop sono, oltre a quelli
richiesti per l'installazione base:
* Lettore CD-ROM.
Installazione [modifica]
Il CD di Ubuntu 10.04
Il CD di Ubuntu 8.10
Tutti questi CD, oltre alla versione DVD (contenente tutti i pacchetti di tutti i
componenti), si possono scaricare dal sito ufficiale oppure attraverso la rete
p2p BitTorrent[24].
Dal sito ufficiale è possibile scaricare anche l'immagine mini.iso, con cui
masterizzare un disco contenente solo il software necessario per avviare il
download e l'installazione della distribuzione da Internet. Come il CD
Alternate, il CD minimale offre solo l'installazione con interfaccia testuale.[25]
ShipIt [modifica]
Wubi [modifica]
Ubuntu Live USB creator è un programma per creare Live USB di Ubuntu
Linux da un'immagine ISO. Lo strumento è incluso nel repository a partire
dalla versione Ubuntu 8.10[31]. Quest'innovazione non è di poco conto se si
considera che - creando una Ubuntu Live via USB - è possibile installare
Ubuntu in un computer privo di lettore CD. Un esempio è il JumPC della
Olidata (computer dal basso costo per bambini in età scolare) venduto con
Windows XP. Tale computer è privo di lettore CD, ma - avendo due porte USB
- è ora possibile installarvi Ubuntu. Inoltre una chiavetta USB ha il vantaggio
di essere molto più veloce nel leggere e scrivere dati, rendendo l'installazione
un processo ancora più rapido.
* ogni utente deve poter usare il proprio sistema operativo nella propria
lingua;
(EN)
(IT)
« Microsoft ha la fetta più grossa del mercato dei nuovi PC desktop. Questo è
un bug, e Ubuntu è concepito per risolverlo. »
(Mark Shuttleworth[35])
Dalla versione 6.10 (Edgy Eft) Ubuntu ha ereditato da Debian la sua shell,
ossia la Dash (acronimo di Debian Almquist shell), sostituendola alla shell
predefinita per gli script (/bin/sh).
Rilasci [modifica]
Una nuova versione di Ubuntu viene rilasciata ogni sei mesi (fino ad ora
l'unica eccezione è stata Ubuntu 6.06 che venne rilasciata con 2 mesi di
ritardo)[39][40].
Nel 2005 è stato avviato il progetto della creazione di un ramo instabile con
nome in codice Grumpy Groundhog (Marmotta Bisbetica). Nelle intenzioni,
questo ramo servirebbe per vari test e per aggiungere nuove funzionalità,
catturando il codice direttamente dal sistema di controllo versione dei vari
programmi e applicazioni che fanno parte di Ubuntu.
Il team di sviluppo dovrebbe eseguire un merge con Debian ogni sei mesi.
Main [modifica]
Restricted [modifica]
Universe [modifica]
Multiverse [modifica]
Componente che raccoglie software non libero, detto non-free, come il plugin
per Adobe Flash o il supporto mp3, che non viene supportato dal team di
sviluppo.
Dato che questi plugin sono sviluppati senza il regolare pagamento delle
licenze dei produttori che detengono i diritti dei relativi formati (come nel
caso del plugin mp3, che viene sviluppato gratuitamente, violando quindi la
licenza commerciale Fraunhofer sul formato mp3), all'installazione di uno di
tali plugin l'utente viene avvisato dell'eventualità che la legislazione del
proprio paese possa proibire l'uso di tale software, in quanto formalmente
illegale causa violazione di licenze proprietarie.
Ci sono diverse distribuzioni derivate da Ubuntu sia ufficiali che non ufficiali.
Le varianti derivate da Ubuntu installano una diversa raccolta di pacchetti, e
servono a rispondere a bisogni locali che Ubuntu non soddisfa (come una
localizzazione, programmi di interesse nazionale o in un ambito specifico)
[47].
* CrunchBang Linux
: livecd minimale adatto per chi vuole creare una propria derivata Ubuntu
oppure come sistema di ripristino.
La comunità [modifica]
Inoltre per pianificare ogni nuovo rilascio viene svolto un incontro tra tutti gli
sviluppatori nell'Ubuntu Developer Summit (UDS). Il summit è sempre aperto
a tutti ed offre una occasione per una collaborazione fisica anziché online.
[60][47].
)[61][62].
Mark Shuttleworth ha affermato che nel 2006 gli utilizzatori di Ubuntu fossero
circa 8 milioni nel mondo[72].
Ubuntu nel 2005 è stata scelta dai lettori come migliore distribuzione nella
LinuxWorld Conference and Expo (Esposizione e Conferenza mondiale su
Linux) tenutasi a Londra[73]. Ha ricevuto critiche positive da pubblicazioni
online e dalla stampa[74][75][76]. Ubuntu ha anche vinto nel 2007 l'Infoworld
Bossie Award come “miglior sistema operativo open source”[77]. Ancora nel
2008 Ubuntu è risultata miglior distribuzione del Readers' Choice Awards di
Linux Journal[78].
Una seconda diatriba ancora aperta tra le due distribuzioni è una parziale
divergenza di alcuni pacchetti di Ubuntu che, pur utilizzando il formato Deb,
non possono essere installati su Debian[79].
* incertezza sulle licenze del formato Mp3, che imporrebbe un costo per la
distribuzione;
Note [modifica]
1. ^ (EN) Ubuntu 10.10 is Released
9. ^ Paul G. Sery, Chapter 1 in Ubuntu Linux For Dummies, John Wiley &
Sons, 2007.
«At its core, Ubuntu means that the members of a community take
care of each other and the community itself. The creators of Ubuntu Linux
took this philosophy of commitment to community to drive their creation.».
11. ^ Applicazioni
12. ^ Lucid/allpackages
«Nobody knows the true number of viruses affecting Linux, but the
number is almost certainly less than 50, and that’s the total number since
Linux was created back in the early 1990s! At the time of this writing, there
are no Linux viruses in the wild, which is to say, actually infecting
computers.».
31. ^ http://packages.ubuntu.com/intrepid/usb-creator
32. ^ (EN) Benjamin Mako Hill, Ubuntu Promises and Goals in The Official
Ubuntu Book, New Jersey, USA, Prentice Hall, 2006.
33. ^ (EN) Benjamin Mako Hill, Ubuntu Philosophy in The Official Ubuntu
Book, New Jersey, USA, Prentice Hall, 2006.
34. ^ (EN) Time Based Releases
67. ^ (EN) Ubuntu brainstorm - Raccolta delle idee per migliorare Ubuntu
80. ^ (EN) Benjamin Mako Hill, Ubuntu and Multimedia in The Official
Ubuntu Book, New Jersey, USA, Prentice Hall, 2006.
81. ^ (EN) Linux Update: Ubuntu 7.10 and Built-In DVD playback
82. ^ a b (EN) Benjamin Mako Hill, Hardware in The Official Ubuntu Book,
New Jersey, USA, Prentice Hall, 2006.
Bibliografia [modifica]
In inglese
* Benjamin Mako Hill; Jono Bacon; Corey Burger; Jonathan Jesse; Ivan
Krstic, The Official Ubuntu Book, Prentice Hall PTR, 2006. ISBN 978-0-13-
243594-9
* Paul G. Sery, Ubuntu linux for dummies, John Wiley And Sons Ltd, 2007.
ISBN 0-470-12505-5
* Andrew Hudson; Paul Hudson, Ubuntu 7.10 Linux Unleashed, Sams, 2008.
ISBN 978-0-672-32969-2
* Dan Bell, The Ubuntu Handbook, Emereo Pty Limited, 2009. ISBN 978-1-
74244-180-1
In francese
In italiano
* Benjamin Mako Hill; Jono Bacon; Corey Burger; Jonathan Jesse; Ivan
Krstić, Linux Ubuntu. La guida ufficiale. Con DVD-ROM, Apogeo, 2006. ISBN
88-503-2549-5
* Bill Childers; Jonathan Oxer; Kyle Rankin, Ubuntu Linux. Trucchi e segreti,
Tecniche Nuove, 2007. ISBN 978-88-481-1979-5
* Grant Rickford, Ubuntu Linux. Linux facile per tutti, Tecniche Nuove,
2009. ISBN 978-88-481-2338-9
* Flavia Weisghizzi; Luca Ferretti, Ubuntu Linux 9.10. Guida compatta, con
CD, Hoepli, 2009. ISBN 978-88-203-4409-2