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ROCCHETTA PALAFEA

Crocevia tra Langhe e Monferrato

Il piccolo ma grazioso borgo di Rocchetta Palafea è adagiato sulla sommità di una collina, affacciato su
ettari ed ettari di vigneti, gli stessi che producono il rinomato Barbera d’Asti. Il paesaggio, il ricco
bagaglio storico-culturale, le tradizioni ed ovviamente il vino rendono quest'area un must per tutti gli
amanti del vino.
Insieme alla popolarità dovuta ai favolosi paesaggi collinari, al terreno fertile per la produzione di
eccellenti vitigni e vini DOCG, quest'area è perfetta anche per unire il tradizionale fascino contadino al
carattere locale ed ai sapori tradizionali del Piemonte.

Ubicata sullo spartiacque tra la valle Belbo e la valle Bormida, crocevia tra le province di Asti,
Alessandria e Cuneo, storicamente è stata un’area molto contesa tra astigiani, alessandrini e genovesi.
Con la fine dei conflitti medioevali e l’ascesa di Casa Savoia, come successe a tutto il sud Piemonte,
Rocchetta Palafea perse la sua importanza come avamposto militare e vide cominciare il suo lento
declino fino al secondo dopoguerra quando, proprio grazie ai suoi vigneti si ritrovò di nuovo
sulla strada della prosperità .

Oggi, una passeggiata su queste colline è un salto indietro nel tempo, circondati da antiche torri, borghi
arroccati, panorami mozzafiato e cantine storiche.
Barbera ... la rinascita ...
La Barbera è il vitigno piemontese per
eccellenza, il vino che si è sempre bevuto, che
serve per pagare i conti e che rappresenta
almeno la metà dell’intera produzione della
regione.
La base del Barbera d’Asti è lo stesso vitigno
di cui porta il nome, può tuttavia assumere
ulteriori denominazioni che ne specificano
l’origine o l’invecchiamento:
Barbera d’Asti DOCG, Barbera d’Asti
riserva DOCG, Barbera d’Asti superiore
DOCG, Nizza DOCG, Tinella DOCG, Colli
Astigiani DOCG.
E grazie a questo specifico territorio, il
Barbera d’Asti diviene uno dei primi vini
italiani ad ottenere il titolo di -
denominazione di origine controllata (DOC)
nel 1970. Nel 2008 riceve l’ulteriore
riconoscimento DOCG - “denominazione di
origine controllata e garantita”, che lo ha
decretato come uno dei migliori vini
piemontesi.

Oltre al Barbera d’Asti DOCG e Nizza DOCG, il territorio di Rocchetta Palafea vanta anche la
produzione di altri vini altrettanto rinomati ed apprezzati : l’Asti Spumante DOCG, il Moscato
d’Asti DOCG, l’Alta Langa DOCG, il Brachetto d’Acqui DOCG, il Barbera Monferrato Superiore
DOCG, la Freisa d’Asti DOC, Il Barbera del Monferrato DOC, il Dolcetto d’Asti DOC, il Cortese
Alto Monferrato DOC, il Monferrato DOC, e tutti i DOC con la denominazione “Piemonte”.

Regolamentazione del Barbera d’Asti

Le regole che stanno alla base della produzione di questo grande vino sono molto precise
(disciplinare di produzione docg) e costituiscono le fondamenta del suo gusto unico; gli
elementi da prendere in considerazione quando si parla di vino di qualità sono il terreno,
l’esposizione delle vigne, l’età dei ceppi, la lavorazione in cantina, l’invecchiamento ed
eventualmente l’affinamento in legno. La sapiente combinazione di questi fattori fa si che ogni
cantina si esprima in maniera diversa ed unica.
Colore: rosso rubino, tendente al rosso granato con l’invecchiamento .
Gradazione: min 12%; min 12.5% per il “vigna”; min 13% per il “Nizza”.
Vitigni: Barbera min. 85%;  max 15% di Freisa, Dolcetto e Grignolino. 100% Barbera per il
“Nizza”

Tipologie del Barbera d’Asti:

 Barbera d’Asti e Barbera d’Asti Vigna (invecchiamento minimo di 4 mesi in acciaio o


legno a discrezione del produttore)
 Barbera d’Asti Superiore (anche vigna); anche con l’eventuale specificazione delle
seguenti sottozone: “Nizza” (dall’annata 2014 Nizza Docg), “Tinella”, “Colli Astiani” o
“Astiano”. L’invecchiamento per questo vino è di minimo 14 mesi di cui almeno 6 devono
essere fatti in legno.
Cosa aspettarsi quando si assaggia il vino

La Barbera è un vino piacevolissimo, dal colore intenso, profumi netti di frutti rossi, fiori e
quel tanto di spezie per renderla intrigante. Ha tannini decisi, mai troppo aggressivi, un
corpo snello — spesso nervoso — e un’acidità incredibile, tanto che viene considerata uno
dei vitigni più acidi, nonostante cresca in zone relativamente calde.

La sua forza è la bevibilità : potete bere una Barbera leggera come aperitivo o
accompagnamento per i classici antipasti piemontesi, uno su tutti il vitello tonnato, ma anche
con semplici salumi. Se optate per delle Barbera più corpose, affinate in legno, potete servirle
anche con piatti più elaborati come un risotto al tartufo, selvaggina, o una tartare di
Fassona con tartufo.

Info e link
https://www.langhe-experience.it/it/

http://www.comune.rocchettapalafea.at.it/

http://www.monferrato.org/ita/

https://www.facebook.com/comune.rocchettapalafea/
http://www.astiturismo.it/it/content/nizza-monferrato-1

https://www.nizza.it/

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