PIG è l'unica rivista

di vera pasta "sfoglia"

PIG Magazine n.04, estate 2002

Copyright © 2002 B-Arts Editore

E’ Vietata la riproduzione anche parziale del contenuto di queso file.

PIG MAGAZINE
N.04 ESTATE 2002 €4
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PUBBLICITA’ SONY PS2
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PUBBLICITA’ SONY PS2
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PUBBLICITA’ COCA COLA
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PUBBLICITA’ COCA COLA
Sommario
PIG Magazine n.04, Estate 2002

Moda Arte
52 Fevered Deviant 48 Rocket Fairchild
54 Gloved Up
56 Sneaker Files
Curiosità

X
58 Fashion: I Did it my Way
64 Fashion: Hang Over 102 Coca Cola Shots
130 Moreno Art
160 Fetish Files
Lifestyle
12 People in Groove, I.E.D. closing party
28 PIG Files Summer Gadgets Auto/Moto
92 Lifestyle: Car Wars 36 MIB 2 Mercedes Class E
37 Lexus Minority Report Sport
38 Mercedes Benz Pedal Car
Musica 39 Kawasaki Ninja ZX9 Swarowski
44 Pig Files Music: Mousse T 40 GTH Grand Touring Hovercraft
46 Pig Files Music: Name
142 Album del mese: RES
144 Dischi in uscita Giochi PUBBLICITA’ HEINEKEN
154 PIG Summer Sessions 150 Gioco del mese: Pikmin
152 Giochi in uscita

Cinema
42 Pig Files Cinema: Daredevil The PIG Motel
74 Ali G in Da House 118 In the swimming pool
138 Film del mese: Zoolander 120 Angolo Retto del Dr Martin
140 Film in uscita al cinema 122 Chiara’s Waiting Lounge
146 DVD del mese: Amelie 124 Il Flusso di Manuel
148 DVD in uscita 126 La Stanza di Cristina
128 Finalmente Koufonissi di Jacopo

Fotografia
84 Matthias Clamer
108 Il Nudo di Ettore Moni Copertina: foto di Alberto Callari
PIG Magazine 04 Intro: Swimming Cool
di Valentina Chiara Deho’
Milano, la capitale del clima torrido. Sei sul divano, immobile, con
il ventilatore sparato addosso che ti scompiglia i capelli e le goc-
cioline di sudore. Non c’è traccia di vestiti sul tuo corpo. Troppo
caldo. Come nelle meditazioni guidate, una vocina interiore ti
chiede di svuotare la mente, successivamente di visualizzare un
punto, e finalmente di immaginarti l’acqua. Oh, funziona!
Senti finalmente un po’ di rinfresco. E piano piano la mente ti si
apre, e contemporaneamente ti si apre un mondo davanti, dentro,
un mondo fatto di acqua leggermente addizionata di cloro, di pia-
strelline quadrate bianche e blu, di cascatelle artificiali e palme a
volontà. Una carrellata di piscine più belle del mondo, party
acquatici e profumo di sole. Il divano su cui stai grondando spari-
sce e si trasforma in una brandina, la boccetta di autan si trasfor-
ma in una confezione di lancaster e il rumore delle macchine spa-
risce per lasciare il posto a quello dei tuffi a bomba dei tuoi titani-
ci amici…
Burt Bacharach regna sovrano. C’è una tipa con il ciuffo alla Farrah
Fawcett che ti guarda da mezz’ora. Intimorito dal suo sguardo,
cerchi con nonchalance di mantenere un atteggiamento compo-
stamente sbracato sulla sedia a sdraio. Il sole ti allarga i pori, fa
caldo, senti l’energia del sole che ti entra dentro. Si sentono risate
in lontananza, ma il tutto è ovattato dalla presenza costante e
festosa del sottofondo musicale. Qualcuno si siede a bordo vasca,
e puccia i piedi. Lo fai anche tu. Che sensazione meravigliosa. Ti si
rinfresca perfino il cervello.
C’è un via vai di gente allegra e ti abbandoni alla rilassatezza della
situazione. Capelli lunghi color sabbia che ciondolano su spalle
abbronzate. Lussuria di corpi spalmati di olio al cocco. Qualcuno ti
distrae dai tuoi voli pindarici e offrendoti l’ennesimo Martini Dry.
Un uomo sulla quarantina con la pancetta da carboidrato arrogan-
te si tuffa in acqua a bordo di una cadillac rosa gonfiabile. Viene
raggiunto da tre ragazze urlanti e da un altro omaccione con tanto
di occhiali da sole. Scherzano in acqua spruzzandosi a vicenda.
Finalmente salgono in macchina e tu asciughi le gocce che ti
hanno raggiunto.
Ti appoggi sui gomiti e ti godi il rumore dell’acqua, ma qualcosa
in lontananza ti distrae, come una specie di richiamo da cui non sai
distogliere l’attenzione. Ti guardi in giro, smarrito e infastidito, e ti
rendi conto che qualcuno…
…ti sta chiamando al telefono. Ti alzi dal divano e vai a risponde-
re. Si mamma, tuttobene, no non sono arrabbiato, stavo facendo
altro, anzi scusa ma devo andare. Guarda che non stavo dormen-
do, mamma, si a domani ciao ciao.
Che due marroni. Ti ci vorrà almeno un’altra mezzora per ritorna-
re dov’eri prima.
Ok, cerchi di ricreare la posizione e si riparte con il bianco, ricrea
il bianco nel tuo cervello. Poi un punto preciso, eccolo, proprio
quello, e ora una vasca enorme, anche meglio di quella di prima,
con tanti ospiti eleganti e raffinati, champagne in calici che lucci-
cano al sole, e …ehi, ma non è elton john quello che sta suonan-
do nudo il suo pianoforte bianco nel centro della piscina?
Niente panico. Rilassati. Lo so che è imbarazzante ritrovarsi a un
tale appuntamento mondano con un pezzo di gamberetto in salsa
cocktail conficcato tra incisivo e canino, ma tanto qui non sorride
nessuno. Non sarai certo tu il primo. Ti passi una mano tra i capelli
e cogli l’occasione per verificare lo stato di alterazione della tua
ascella. Tutto ok, il deodorante sta combattendo una lotta silenzio-
sa contro gli effluvi del tuo corpo.
Per ora vince. Non si sa per quanto potrà resistere ancora. Non
sperare di poterti gettare in acqua al momento opportuno perché
se gli rompi le palle, elton salta su e ti bestemmia dietro, sfog-
giando il suo di gamberetto. Ancora più imbarazzante.
Scambi la padrona di casa per una riproduzione di cera di elisa-
beth taylor. Dopo aver giochicchiato col suo naso e capito che è
viva, rimedi alla figuraccia spacciandoti per un chirurgo rinoplasti-
co e ammirando l’ottimo lavoro del collega che l’ha operata.
Ottieni un pallido cenno di assenso.
Ti sposti in un angolino e ti accorgi che questa meditazione non va
tanto bene, anzi l’ansia che ti sta prendendo non è per niente zen.
Tanto vale riaprire gli occhi e…
…cambiare posizione, cambiare scenario, lasciare che il feng-shui
faccia il suo dovere e porti qualcosa di buono.
Ti alzi dal divano, una muraglia di vinili ti si staglia davanti metten-
doti ancora più caldo. Ma come hai fatto a non pensarci prima?
Per concentrarti hai bisogno di un buon sottofondo musicale.
Passi in rassegna tutti i dischi che hai e cerchi qualcosa che abbia
a che fare con l’acqua: Nightswimming dei Rem? Troppo triste.
Rainy Night House della Mitchell o Me By The Sea della Brickell?
Troppo country. Drop di Cornelius? Finalmente la risposta: Aguas
De Março. Niente di meglio di una bella bossanova brasileira che
ti catapulti lontano. Subito una piscinona con palme e ombrelloni
colorati ti si prospetta davanti e noti con piacere..
…che la linea del mare all’orizzonte si confonde con il bordo della
piscina. Sei piacevolmente immerso ora, e getti di acqua fredda ti
massaggiano le gambe stanche da sotto la superficie. Sei solo e
tutto intorno è silenzio. Un paradiso. Fai una nuotatina tanto per
metterti la coscienza a posto e poco dopo fai il morto, godendo
appieno di tutto quel fresco liquido che ti circonda. Ti senti un re.
Ecco però un botto, uno schianto. L’atmosfera dolce di prima si
rompe in mille pezzi e svolazza intorno in frantumi e coriandoli. Da
dietro le palme spunta una carovana di gente urlante, costumi
variopinti e piume di struzzo. Esci dalla vasca in fretta e furia e cer-
chi di capire cosa diavolo stia succedendo, o se per caso ci sia una
guerriglia in atto.
Chiappe sode come uova ti balzano agli occhi e piano piano capi-
sci. Hanno aperto la succursale del carnevale di Rio proprio qui,
nei tuoi sogni. Evidentemente Aguas De Março era troppo brasi-
liana per non risvegliare il tuo subconscio con carri e sfilate.
Aspetti che la folla si dilegui e ti rimetti in posizione per effettuare
il teletrasporto…
…e ritornare in camera tua. Di nuovo a Milano, un posticino caldo
e accogliente come l’inferno.
Guardi l’orologio che, oltre a dirti le ore, ti ricorda che hai fame.
C’è solo una cosa da fare perché i tuoi viaggi immaginari non
siano stati fatica sprecata.
Corri in bagno e guardi la tua vasca. E’ piccola, misera a confron-
to di tutte quelle che ti sei immaginato, il bianco della ceramica
rovinato che forma ragnatele sulla seduta.
Apri il rubinetto dell’acqua fredda e metti il tappo allo scarico. Ti
spogli della biancheria e lasci che l’acqua, man mano che aumen-
ta, lambisca prima i tuoi piedi, poi i polpacci, le cosce e su su fino
ai capelli e ai pensieri.
Beato e tranquillo, e fresco sul serio, ti rendi conto che lì in quegli
ottanta centimetri di goduria poresti essere chiunque e dovun-
que. Alla fine tua nonna aveva ragione: Beverly Hills, Rio,
Acapulco e Timbuctù non sono niente in confronto al cesso di
casa propria.
Pronto? Mamma, ancora tu?!? Nooh-oh, non sto dormendo, sto
facendo il bagno. Come, dove? Nella mia fantastica vasca.
C.D.
PIG MAGAZINE
www.pigmagazine.it info@pigmagazine.it

E’ la storia di una bambina che diventa donna, di un viaggio, della bellezza nascosta, di una foresta:
DIRETTORE RESPONSABILE: Simon Beckerman simon@pigmagazine.it
a traversarla ci vuole coraggio, i lupi sono in agguato, ci sono i briganti, le antiche paure.
ART DIRECTOR: Paolo Castellaneta paolo@pigmagazine.it
Si incontra l’amore. Musonero si trova in un mondo in sé chiuso dal segreto Dello specchio, è la
RESPONSABILE DI PRODUZIONE: Stefania Mapelli stefania@pigmagazine.it
Baronia, tra un fiume e la foresta, dove i ricordi il cibo un gesto, scandiscono il tempo.
Una metafora del viaggio dell’Ombra verso la bellezza dove il linguaggio è la magia del racconto.
FASHION: Sean Beolchini sean@pigmagazine.it Carolina Mazzolari caro@pigmagazine.it

DATA MINER: Daniela Sanziani daniela@pigmagazine.it

TESTI: Martino Barbieri martino@pigmagazine.it Valentina Chiara Dehò rella@pigmagazine.it Jacopo Gorni jacopo@pigmagazine.it Manuel De Filippis

Stefania Mapelli stefania@pigmagazine.it Cristina Modolin cristina@pigmagazine.it Elena Ravera elena@pigmagazine.it Daniela Sanziani daniela@pigmagazine.it

FOTO: Alberto Callari, Paolo Castellaneta, Ettore Moni,

CINEMA: Daniela Sanziani daniela@pigmagazine.it

GESTIONE & RISORSE UMANE: Barbara Simonetti barbara@b-arts.com

SPECIAL THANKS: Nicola Smanio PIG Motel, tutti i visitatori di astalavista.it

MARKETING DIRECTOR & PUBBLICITÀ: Daniel Beckerman daniel@pigmagazine.it

EDIZIONI B-ARTS S.R.L. Direzione, Redazione e Amministrazione: Via S. Giovanni sul Muro 12, 20121 Milano -Tel: +39 0245470774 - Fax: 02 86993226 www.b-arts.com

PRESIDENTE E DIRETTORE EDITORIALE: Daniel Beckerman db@b-arts.com AMMINISTRATORE DELEGATO: Simon Beckerman sb@b-arts.com

PIG MAGAZINE: Copyright © 2002 Edizioni B-Arts S.r.l. Autorizzazione del Tribunale di Milano n° 453 del 19. 07. 2001

STAMPA: Grafica Editoriale Printing S.r.l. Via Enrico Mattei 106 40138 Bologna Italy Tel: +39 051536528 Telefax: +39 05136528

DISTRIBUZIONE: per l'Italia: distribuzione SO.DI.P. "Angelo Patuzzi" S.p.A. Via Bettola 18 20092 Cinisello Balsamo Milano tel: 02 660301 Telefax: 02 66030320

CONTRIBUTORS & THANKS: Matthias Clamer, Costanza LaVolpe, Istituto Europeo di Design, Magazzini Generali, Rocket Fairchild, Sham Hinchey, Morvin,

Laura e Rick di Gloved-up, Piero e Mirielle di Fevered Deviant. Teresa LaFosca di IT Holding Comunicazione, Names model management, Joy Uomo model management,

Ambrogio Ferrario, Caterina Napolitani, Piera Mammini (Comunicazione D'Impresa), Davide Martelli (Pharmacy-Industry), Alessandro Aureli, Simone Sivieri.
In tutte le Librerie
PEOPLE IN GROOVE I.E.D. PARTY

THE PEOPLE IN GROOVE !

Il PIG-TURE DAY di questo mese si è tenuto il 28 Gugno 2002 al party di fine
anno dell’Istituto Europeo di Design, ai Magazzini Generali di Milano.

Marianna Ferrara Guillermo Roldan

Nata a Guardiagrele (CHIETI), vive a Milano Nato a Colombia, vive a Milano
Studia: Architettura Ambientale Studia: Industrial Design

I LOVE PAGE 12 I LOVE PAGE 13

PEOPLE IN GROOVE I.E.D. PARTY

Alessandra Di Consoli Silvia Sgaravatti

Nata a Tomè (CILE), vive a Milano Nata a Milano, vive a Milano
Studia: Fotografia Studia: Lettere Moderne

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PEOPLE IN GROOVE I.E.D. PARTY

Eleonora Da Via Mariko Murai

Nata a Caracas, vive a Treviso Nato a Nigata (Giappone), vive a Milano
Studia: Moda Studia: Design

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PEOPLE IN GROOVE I.E.D. PARTY

Paolo Proserbio Ludovica Pinto

Nato a Milano, vive a Desio (MI) Nata a Roma, vive a Milano
Creativo Marketing

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PEOPLE IN GROOVE I.E.D. PARTY

Yasuhiro Fushimi Sergio Racanati

Vive a Milano Nato a Bisceglie (BARI), vive a Milano
Studia: Fashion Design

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PEOPLE IN GROOVE I.E.D. PARTY

Sham Chen Karel Losenicky Domenico Nisi Simonetta Facchini Dario Bovenga
Nata a Taiwan, vive a Milano Nato a Valtice (CZ), vive a Como Nato ad Alessandria, vive a Milano Nata a Venezia, vive a Milano Nato a Bari, vive a Milano
Modello Studia: Illustrazione Studia: Illustrazione Studia: Illustrazione

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PEOPLE IN GROOVE I.E.D. PARTY

Pier Giovanni Spaziani Nakamura Toshiya

Nato a Foligno, vive a Foligno Nato a Kioto, vive a Milano
Studente Studia: Lingue

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PEOPLE IN GROOVE I.E.D. PARTY

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PUBBLICITA’ NIKE

Andrea Galli
Nato a Como, vive a Ronago (CO)
Studia: Grafica

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PIG FILES SUMMER GADGETS

Summer 2002
Mp3 players, Digital Cameras, Boomboxes e Mitra “spara acqua”.
Quelli che consigliamo quest’estate.

Samsung Yepp YP-90s

Disegnato a goccia. Legge
sia file Mp3 che WMA.
Memoria interna di 64 MB
non espandibile. Software
compatibile con Mac iTunes.
Pesa 36 g.
www.samsung.com

Panasonic SV-SD75

X
Da indossare sul polso, ma
anche al collo. Lettore
Mp3 con scheda di memo-
ria da 64 MB estraibile.
Interfaccia USB. Pesa 55 g.
www.panasonic.it

Samsung Yepp YP-30s

Uno dei migliori lettori Mp3
da portarsi in giro appeso
al collo. Memoria interna di
64 MB, non espandibile,
per circa 1 ora di musica. Apple iPod
Interfaccia USB. Pesa 34 g.
Un vero jukebox portatile. Hard
www.samsung.com
disk da 5 o 10 GB per un totale di
quasi 2000 brani. Connessione
FireWire, display retroilluminato e
batteria al litio. Pesa 185 g.
www.apple.com/it
PUBBLICITA’ ERICSSON

Philips Rush
Lettore Mp3 a portachiavi.
Scheda di memoria estrai-
bile di 64 MB espandibile.
Interfaccia USB con con-
nessione parallela. Display
a specchio. Bookmarks.
Pesa 50 g.
www.philips.it

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PIG FILES SUMMER GADGETS

Sony Cyber-shot DSC F707

Obiettivo: 38 - 190 mm. Risoluzione max: 2560 x
1920. Zoom ottico: 5x. Zoom digitale: 2x. Flash
integrato ed esterno. Memory stick in dotazione
da 16 MB. Interfaccia USB. Pesa 177 g.
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Sony Cyber-shot DSC-P9

Obiettivo: 39 - 117 mm.
Risoluzione max: 2272 x 1704.
Zoom ottico: 3x. Zoom digitale: 5x.
Flash integrato. Memory stick,
interfaccia USB. Pesa 150 g.
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Nikon Coolpix 5700
Obiettivo: 35 -200 mm.
Risoluzione max: 2560 x 1920.
Zoom ottico: 8x. Zoom digita-
le: 4x . Flash integrato.
CompactFlash card, interfaccia
USB. Pesa 512 g.
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PUBBLICITA’ ERICSSON

Canon Power Shot S40

Obiettivo: 35 -105 mm. Risoluzione max:
2272 x 1704. Zoom ottico: 3x . Zoom
digitale: 3.6 x. Flash integrato.
CompactFlash card da 16MB espandibi-
le, interfaccia USB. Pesa 260 g.
www.canon.it

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PIG FILES SUMMER GADGETS

Sony ZS-X3CP
Da portare in spiaggia sulle spalle. Legge
CD/Mp3, CD-R e CD-RW con radio AM-FM ste-
reo. Display con info sulle tracce del CD.
Resistente all’acqua.
www.sony.com

Wilson/Power Brand JXTA

Studiata come un cestino da pic-nic
con colori traslucidi. All’interno letto-
re CD con radio AM-FM stereo e
comparto porta cd. Antenna esterna
telescopica, resistente all’acqua.
www.amazon.com
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PUBBLICITA’ TDK

Philips AZ1150
Una delle prime radio con lettore CD/Mp3 com-
patibile con CD-RW. Radio AM-FM stereo.
Regolazione dei bassi, antenna telescopica,
display e telecomando.
www.philips.it

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PIG FILES SUMMER GADGETS
Super Soakers
Estate. La stagione della caccia é aperta. Prendete posizione e
tenete bene d’occhio la preda. Questa volta non potete mancarla.
Nessuna pietà per il nemico. Avvicinatevi senza farvi notare, pren-
dete la mira e sparate. Missione compiuta: l’obiettivo é stato
bagnato completamente! I tempi cambiano... le pistole ad acqua
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di una volta erano merce per professionisti: avevano uno schizzo
così mirato che per prendere un bersaglio in movimento era
richiesto un curriculum da cecchini, senza contare il tempo perso
per ricaricare l’arma. Oggi non avete più scuse con i fucili a
pompa e i serbatoi da “ettolitri” che fanno... buona caccia!
www.supersoaker.com
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PUBBLICITA’ STELLA ARTOIS
PIG FILES AUTO
MiB II - Mercedes Benz E-Class
I Men in Black tornano sul grande schermo... e lo fanno con classe,
anzi con la E-Class, l’ultimo modello della casa tedesca... ma con
qualche lieve modifica. In una scena del film Will Smith (J) e
Tommy Lee Jones (K) si scontreranno per chi dovrà guidare la
nuova Mercedes, le cui funzioni non sono ancora chiare ma sem-
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Lexus Minority Report Sport
bra che riescano già a fare gola: il regista Barry Sonnenfield ci fa
“Un dio scaglia una freccia nel deserto e questa si tra-
sapere orgoglioso: ”La Mercedes E-Class dei Men in Black avrà
sforma in una futuristica auto con a bordo una bionda
dei trucchetti da rendere gelosi i fan dell’Aston Martin di
bellissima: un’appassionata ricerca della perfezione”.
Goldfinger”. Di certo sappiamo che i due agenti avranno qualche
Questo é il finto spot della Lexus nel film di Steven
problema con il pilota automatico...
Spielberg “Minority Report” che vedremo in Italia alla
fine dell’estate. Nel frattempo gustiamoci l’antipasto
della tecnologia dell’anno 2054 nella quale la Lexus sem-
bra farla da padrona. La Sport Car é una due posti dise-
gnata su misura per Tom Cruise per la scena della fuga
dalla città. E non é stata disegnata da una persona qual-
siasi ma da Harold Belker, il creatore di auto e moto per
film come “Batman e Robin”, “Fahrenheit 451” e il
nuovo “Triple X”. Ovviamente all’interno ci saranno delle
funzioni vocali, digitali e sensoriali da far rabbrividire i
geni della tecnologia giapponese. Vedremo a settembre.
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PIG FILES AUTO
Mercedes Benz Pedal Car
Ecco cosa accadrebbe se i più famosi stilisti e i più noti attori,
invece di disegnare abiti e recitare, decorassero automobili. In
mostra durante la Fashion Week di New York lo scorso febbraio,
queste autentiche macchinine a pedali, più che per bambini trendy
per bambinoni cresciuti, sono state vendute all’asta sul sito di
ebay; il progetto é nato per raccogliere fondi da donare all’EGPAF
(Elisabeth Glaser Pediatric AIDS Foundation) per aiutare i bambini
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malati del letale virus HIV. Cinquanta celebrità hanno perso il loro
tempo prezioso (ma per una buona azione) pur di customizzare la
loro mini Mercedes senza motore... e i risultati sono in queste
pagine: in alto, in senso orario, le auto di: Badgley Mischka, BCBG
Max Azria e quella della top model Heidi Klum. In basso: a sinistra
la customizzata di Drew Barrymore e a destra quella dello stilista
Luca Orlandi disegnata come una testa di leone.
Swarovski Crystal covered Ninja ZX-12R
No, non avete avuto un abbaglio... a meno che non l’abbiate
incontrata sotto un sole cocente. Persino la Barbie si sogna una
moto del genere, perché in realtà esiste davvero. A rendere scintil-
lante la potenza della ZX-12R ci ha pensato la stilista Newyorkese
Leeora Catalan su invito della famosa casa Swarovski, per inaugura-
re la collezione dei cristalli più famosi del mondo di quest’anno.
La Catalan non se lo é fatta ripetere due volte: in collaborazione
con la Kawasaki Motors Corp. californiana, ha deciso di togliere la
vernice cromata per incastonare sulla carena della Ninja la ridicola
cifra di 50.000 cristalli Swarovski, ognuno del diametro di circa 4
mm. Se vi capiterà di vederla state pronti a tirare fuori gli occhiali
da sole...
I LOVE PAGE 39
PIG FILES AUTO
GTH - Grand Touring Hovercraft
Dedicato a chi ha continua sete di velocità, su qualsiasi superficie,
in qualsiasi condizione e con qualsiasi mezzo. A chi possiede uno
yacht ma é stanco di navigare con calma. A chi ha degli amici e li
vuole stupire. A chi ha dei soldi e vuole scappare...
Industrial Object ha messo a punto un’autentica Ferrari da onda
con un corpo da capogiro: slanciato e aerodinamico il GTH é stato
rivestito in vetroresina per essere più resistente. Qualche dato tec-
nico per far arrivare la vostra mascella al pavimento? Prima di tutto
scegliete la modalità di crociera: se volete fare una tranquilla pas-
seggiata per i mari potete andare solo a 50 nodi (circa 100 km/h);
I LOVE PAGE 40
se invece avete fretta potete approfittare per raggiungere l’ebrez-
za degli oltre 80 nodi (circa 160 km/h). Nonostante l’elica non sia
visibile ha una potenza di 18 cavalli e pale di 85 cm di lunghezza.
Se la cosa può farvi piacere consuma praticamente come una vera
auto sportiva: con un litro di carburante percorre circa 7 km. Non
vi preoccupate di allacciare le cinture di sicurezza: i sistemi salvavi-
ta comprendono antincendio, serbatoio sicuro e protezione della
cabina di pilotaggio; non navigate troppo vicino alle rive, questi
sistemi non funzionano sui bagnanti...
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Servizio realizzato da GSMBOX S.p.A. in collaborazione con Vodafone Omnitel riservato a clienti Vodafone Omnitel. Il costo
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309925 (tutti i giorni dalle 09.30 alle 21.30).
PIG FILES CINEMA
Daredevil: un altro Marvel nel 2003
Di Daniela Sanziani

Regia: Mark Steven Johnson

Cast: Ben Affleck (Matt Murdock- Daredevil), Michael Clark
Duncan (Wilson “Kingpin” Fisk), Collin Farrell (Bullseye), Jon
Favreau (Foggy Nelson), Jennifer Garner (Elektra), Paul Ben-Victor
(Jose Quesada), Jude Ciccolella (McKenzie), Coolio, Joe
Pantoliano (Ben Urich), David Keith (Jack Murdock).
Trama: Il piccolo Matt Murdock salva la vita ad un uomo perdendo
però l’uso della vista a causa delle radiazioni: saranno proprio que-
ste a donare al giovane poteri speciali. Diventato grande, Matt
lavora di giorno come avvocato e di notte come supereroe.
Distribuzione: 20th Century Fox
Uscita prevista: inizio 2003 negli U.S.A.

Sembra proprio che la Marvel sia diventata una delle fonti migliori
al quale il cinema degli ultimi anni possa attingere. Questa volta
tocca all’uomo senza paura, Daredevil. Tra i pretendenti al trono
del supereroe vi erano anche Matt Damon, Edward Norton, Guy
Pearce e Mark Wahlberg. Il personaggio di Elektra subirà probabil-
mente qualche lieve modifica rispetto al fumetto: mentre sulla
carta era un’abile assassina professionista al quale veniva ordinato
di uccidere Daredevil, sul grande schermo la vedremo ingaggiare
un duello proprio con lui ma per vendetta; Elektra pensa infatti
che sia colpa del supereroe se suo padre é morto. Sembra che il
cattivo finale rimarrà comunque Kingpin. Gli effetti speciali saran-
no affidati alla Rythm and Hues Film (la stessa di “Waterworld”). Il
budget stanziato per la produzione del film si aggira intorno ai 50
milioni di dollari... speriamo ne valga comunque la pena!

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PIG FILES MUSIC
Buon appetito da Mousse T !
Intervista di Stefania Mapelli
Nato in Germania, ma di origine turca, Mustafa Gundogdu, per
gli amici Mousse T., ha cominciato da piccolo a familiarizzare con i
suoni. All’età di 13 anni ha imparato a suonare l’organo, successi-
vamente ha socializzato con altri tipi di strumenti. Finita la scuola,
per raccimolare dei soldi, ha cominciato a fare il DJ. E’ stato in
quel periodo che ha scoperto la sua vera vocazione e passione.
Mentre mixava i dischi, inseriva sempre qualche pezzo di sua pro-
duzione. Cominciò così a lavorare più spesso in studio finchè riuscì
a realizzare alcuni dei suoi progetti, ottenendo enormi successi,
tra i quali “Horny”, accompagnato dalla voce di Emma, la stessa
del nuovo singolo “FIRE“, e il remix del tormentone dell’anno
scorso “Sex Bomb” cantato da Tom Jones che ritroviamo, ancora
una volta, nel suo nuovo album remixato in versione jazz.
Mixi diversi tipi di musica dal jazz al funky alla dance. Qual è
stato il primo genere che hai sperimentato?
Diversamente da quanto accade oggi, quando ho iniziato nel
1987, i DJ di quel periodo mixavano di tutto. E io non ero da
meno: passavo dal funky, all’electropop anni ’80; dalla disco music
fine anni ’70 al blues e al rock. E’ incredibile perché è stato pro-
prio grazie a questo periodo se ho imparato a mixare qualsiasi
I LOVE PAGE 44
genere di musica.
Che cosa ti ha influenzato maggiormente?
Non saprei. Non è stata una sola cosa ad influenzarmi, in realtà
tutto ha influito. Da piccolo ero un fanatico dell’hard rock; a 17
anni sono diventato un grande amante della disco music; in segui-
to ho iniziato ad apprezzare anche generi come il jazz e il blues. E’
stato un gran casino, penso che il mio stile possa essere definito
“bastardo” .
Hai fama di essere un buongustaio. Quale piatto consiglieresti
insieme alla tua musica?
Uhmm… è difficile da dire perché ogni traccia ha qualità diverse.
Comunque la cucina italiana rimane la migliore.
Chi inviteresti a cena?
Normalmente risponderei a questa domanda dicendo: “una
donna bellissima”, ma credo che in questo momento inviterei a
cena Nelson Mandela. Mi piace incontrare persone impegnate in
campi diversi dal mio: mi permette di imparare molte cose da
esperienze diverse; in questo modo ho la possibilità di aprire la
Qui sopra due immagini di MousseT. Nella pagina a fianco sempre MousseT insieme a Emma Lanford. (CD Edel Distribution)
mia mente a vedute più ampie. Credo che Nelson Mandela abbia
vissuto numerose esperienze nella sua vita e per questo motivo mi
piacerebbe avere l’opportunità di conoscerlo; provo rispetto per
lui e per quello che ha passato e ho idea che potrebbe insegnarmi
parecchie cose. Potrebbe insegnare molto a chiunque.
Ti esibisci spesso in playback?
Preferisco il live. Però in alcune manifestazioni, come il Festivalbar
in Italia, praticamente ti obbligano a suonare in playback.
Sei religioso?
Si e no. Credo che esista una qualche forma divina, ma non sarei
capace di identificare la mia religione con una di quelle esistenti.
Sono comunque certo che ci sia qualcosa di superiore.
Ti piacerebbe fare l’attore?
Non è il mestiere adatto a me. Ho provato a recitare in qualche
video ma l’ho trovato davvero difficile.
Club o discoteca preferita?
E’ difficile da dire. Penso che ogni grande città abbia almeno un
paio di club pregevoli. Comunque uno dei migliori che ho visto
era a Mykonos, in Grecia, si chiamava “Cavo Paradiso”.
Che cosa ne pensi a proposito del “fenomeno Ibiza”?
E’ stupefacente! Un’isola così piccola diventata il fulcro del diverti-
mento europeo, se non mondiale. Chiunque si reca lì lo fa solo
per spassarsela. Credo però che sia anche un ottimo punto di
ritrovo per gli artisti… molti progetti e idee nascono proprio ad
Ibiza.
Sei un produttore musicale. Produci anche artisti emergenti?
Certo! Proprio in questo periodo sto lavorando con Bootsy Collins
(musicista che in passato collaborò anche con James Brown -
N.d.R.) per produrre il suo nuovo album. In questo progetto sono
coinvolti anche artisti come Macy Gray e Snoop Doggy Dog.
L’ultimo film visto al cinema?
Il favoloso mondo di Amelie.
Progetti per il futuro?
Ovviamente ancora altra musica tra cui il nuovo album dei Simply
Red e quello di Tom Jones. Ho apprezzato molto la persona con
la quale ho collaborato per il video di “Fire” e attualmente sto
lavorando con lui su un nuovo progetto.
Il tuo nuovo album è molto basato sulla musica jazz. Perché?
Amo questo genere perché ti lascia molta libertà di improvvisazio-
ne. Adoro mixare diversi generi insieme per poterne creare uno
nuovo: per esempio raggae mixato con jazz o R&B mixato con jazz.
Come hai conosciuto Emma, la cantante di “Fire” e “Horny”?
E’ una storia un po’ buffa. Inizialmente Horny era un pezzo stru-
mentale ma sentivo che senza una voce non avrebbe mai avuto
l’effetto che cercavo. Mentre ci stavo lavorando ricevetti una tele-
fonata dal mio socio: aveva incontrato una ragazza alquanto estro-
versa, perfetta per il ruolo. C’era un piccolo problema però: non
aveva mai cantato in vita sua! Fortunatamente dopo un provino
abbiamo scoperto che la voce andava più che bene e il ruolo le
calzava a pennello. Da allora siamo diventati ottimi amici e abbia-
mo collaborato insieme anche per altri progetti come “Fire”.
Perché hai intitolato l’album “Gourmet de Funk”?
Mi piaceva il linguaggio ed il suono delle parole. Inoltre mi reputo
un buongustaio, sia in campo musicale che in quello culinario.
Sono come uno chef che mischia insieme diversi ingredienti per
creare un nuovo eccellente piatto.
Non ci resta che augurarvi “buon appetito” con Gourmet de funk!
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PIG FILES MUSIC
“What’s our Name?”
Intervista di Stefania Mapelli
Il gruppo si è formato cinque anni fa. E come il miglior whisky
invecchiato è arrivata l’ora di assaggiarlo. Finalmente qualcuno ha
pensato di stappare la bottiglia. Il contenuto non è altro che di
ottima qualità. Quattro giovani ragazzi, i loro NAME sono:
Michela, al microfono, Brando, alla chitarra, Alex Peroli al basso, e
ultimo ma non meno importante Stefano ai tamburi.
Tutto è iniziato per gioco, suonavano cover dei Beatles in versione
punk, fino ad arrivare, un giorno, a fare brani loro. Michela detta
Ela è colei che scrive i testi rigorosamente in inglese. Incontrata
per caso nella sala prove mentre canticchiava con un amico, il trio,
dopo averla sentita, decise subito quale fosse la sua sorte. Così
nacquero i NAME.
Le radio diffondono “la” nota del loro singolo “LA”. Un ritornello
del tutto particolare ma chi sa ascoltare, e sopratutto capire, si
renderà sicuramente conto che il significato è molto di più che un
semplice “la“. Infatti quello è l’unico modo per rispondere a colo-
ro che ti pressano con cose e domande inutili, pretendendo per
forza una risposta. “The only answer is... la la la la...“.
Definiscono la loro musica PowerPop, una musica accesa da ascol-
tare a tutto volume.
Sono ragazzi che credono in quello che fanno, ma più di tutto, si
divertono facendolo. “Per noi la musica è una cura” dice Brando.
Non credono più alle favole e tantomeno ai miracoli, ma vivono
pieni di speranza. Quella che un giorno la loro musica si diffonda
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in ogni impianto stereo del mondo. PIG ha intervistato le “dita”
del gruppo (Brando e Alex), chiedendo loro quelle due cosine che
nessuno chiede, ma che un giorno tutti vorreste sapere.
Perché Name?
All’inizio ci chiamavamo BOILER ma poi abbiamo scoperto che
gruppi con questo nome ce n’erano già parecchi, cosi abbiamo
cambiato in BOILEROOM ma anche questo era strausato allora
nell’indecisione abbiamo pensato che “nome” in inglese si dice
NAME così... vaffanculo va bene questo.
Cantando in Italiano la vostra musica verrebbe penalizzata?
Alex: Credo di sì... ma soprattutto vogliamo che venga ascoltata
da più gente possibile. E’ un po’ rischioso, perchè essendo in Italia
non è facile vendere questo genere di cose... me se riusciremo ad
uscire all’estero le cose cambieranno di sicuro... e poi ci viene
bene solo così.
Brando. La nostra musica ha un suono, Ela è uno strumento anche
nella voce. In italiano questo suono cambierebbe... non posso
pensare se in meglio o peggio. In questo momento ci piace così,
potremmo passare anche al birmano se ci gira.
Il primo concerto a cui siete stati?
A. Edoardo Bennato a San Siro nel 1980, ma poi ne ho visti tantis-
Nella pagina a fianco, a partire dal basso in senso orario, Michela in arte Ela (Voce), AlexPeroli (Basso), Stefano (Batteria), e Brando (Chitarra).
Il nuovo Album dei Name, si intitola “NAME”. (Edel Distribuzione)
simi altri e anche molto più belli. to nell’erba. Un anno dopo ancora la stessa scena, stessa talpa
B. Nilla Pizzi alla festa dell’Unità, quando ero piccolo... veramente addormentata; un pellerossa, ci avrebbe costruito sopra una storia
Rock!!! fantastica...
Dove andrete in vacanza? La cosa che odiate di più al mondo?
A. Lidi di Comacchio... figata eh? A. Il fatto che non tutti riescono a mangiare tutti i giorni, la gente
B. In Grecia, precisamente a Rodi. falsa e ipocrita e la pena di morte.
B. Odio la violenza, in ogni sua forma psicologica e materiale... e
La vostra vacanza ideale? poi odio i bottoni sui polsini della camice, non riesco ad allacciarli.
A. Viaggiare in posti magnifici che possono essere anche città
come New York, Londra, Dublino, Berlino… A bruciapelo. Ditemi la prima cosa che vi viene in mente.
B. Anni fa era la vacanza avventurosa alla ricerca di nuovi luoghi... A. Supercalifragilistichespiralidoso.
ultimamente sono troppo stanco, amo cercare un posto e rilassar- B. Un cervo.
mi in estasi... cosa difficilissima!
La parolaccia che dite più spesso?
Come lo impegnate il vostro tempo libero? A. Cazzo e figa.
A. Con le persone a me care, gli amici, in mezzo alla natura o in B. Minchia.
qualche squallido bar a bere birra.
B. Solitamente suono ultimamente, invece, sto con la donna della Cocktail preferito?
quale sono innamorato, non mi capitava da tanto... A. Negroni.
B. Cubalibre.
Fate un altro lavoro oltre a suonare?
A. Sì, il grafico. Il miglior consiglio che avete dato?
B. No, faccio solo il musicista, e sono un pazzo perché, al contrario A. Mettiti la canottiera che fa freddo.
della maggior parte di loro, io non sono ricco anzi non ho una B. Cerca di essere una persona libera.
lira...
Qual è il mezzo con cui vi muovete in città?
La cosa più curiosa che vi è mai capitata…? A: Con il mio motorello. Una Vespa 150 del 1982.
A. Una vacanza alle Bahamas completamente pagata con la scusa B: In città cerco solo di viaggiare in bici. L’alternativa è a piedi.
di fare un concerto... forse me ne sono capitate di più curiose ma Lo adoro, mi vengono in mente canzoni stupende....
ho poca memoria.
B. Sono molte, ma una cosa strana, almeno per me... ho rivissuto Ma noi intanto godiamoci quelle che hanno già scritto e speriamo,
la stessa scena per due volte ad un anno di distanza... camminavo un giorno, di vederli suonare dal vivo.
su un sentiero in campagna, e ho trovato una talpa, che ho sposta- S.M.
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PIG ARTIST
Rocket Fairchild, Artist.
Intervista di Stefania Mapelli e Sean Beolchini
Testi di Stefania Mapelli
Foto di Paolo Castellaneta
Un giovane artista che ha girato per il mondo, ispirato dalle varie
culture, Rocket DipingeFotografaTagliaIncollaPensa e infine Crea.
Oltre ad esprimere la propria arte sulla tela, insegna in una scuola
italiana la sua Madre Lingua, l’inglese.
Siamo andati a casa sua per vedere le sue opere e per fargli qual-
che domanda.
I suoi occhi sono di un azzurro chiarissimo e la sua voce è pacata,
quando ci racconta la storia della sua vita. Ci mettiamo sul balco-
ne, abita all’ottavo piano. Da lì si può vedere il Pirellone. Gli chie-
do se ha visto l’aereo quando gli è andato addosso: «no - rispon-
de - non ero in casa». Iniziamo a chiacchierare, lui si appoggia alla
ringhiera e si mette le mani in tasca, è tranquillo. Io lo sono un po’
meno, soffro di vertigini. Gli chiedo di raccontarmi qualcosa sulla
sua arte, su quando ha cominciato...
“Quando andai in Africa vidi l’arte di quel posto e pensai: “anch’io
posso fare questo!”, cosi cominciai a dipingere.”
“Quando ero più giovane credevo che l’arte fosse l’interpretazio-
ne di tutti. Io non voglio essere paragonato a nessun altro artista”.
“L’arte è interpretazione. Chiunque può essere un artista; la cosa
migliore dell’arte è che sei tu a decidere quando è finita”.
Bella citazione... ma per Rocket che significato ha l’arte ?
“Per me arte significa fare qualcosa che la gente possa guardare e
apprezzare. Non ci sono messaggi subliminali nei miei lavori, vor-
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rei solo che la gente li apprezzasse per quello che sono.”
Il caldo è opprimente, mi viene in mente anche il caldo
dell’Africa... i suoi viaggi... allora chiedo di più...
“I miei viaggi hanno inciso molto sul mio lavoro… La POP ART mi
ha davvero ispirato.”
Ci viene sete, decidiamo di dissetarci con qualcosa di fresco;
entriamo in casa e per andare in cucina attraversiamo il salotto,
dove ci sono le sue opere appese ai muri. Vedendole così esposte
mi viene da chiedergli se abbia mai fatto mostre....
...e scopro che ne ha fatte:
Buenos Aires, Argentina
La Paz, Bolivia
Hawaii
Sydney, Australia
Bombay, India
«Queste mostre sono state difficili da realizzare: è tutta una que-
stione di conoscenze: devi conoscere le persone giuste nel posto
giusto… è uno schifo. Tutte le volte che andavo in una nuova città,
dovevo ricominciare tutto da capo».
Mi viene naturale chiedergli perchè ora è qui a Milano....
“Dipingo quello che vedo, le persone di questo tempo. Per que-
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PIG ARTIST
sto motivo penso che Milano sia importante, perché è innovativa e
“fashionable”; la gente si prende cura di se stessa qui. Sono le
persone a “creare” una città.
“Milano ha una grande reputazione e ha sempre significato qual-
cosa per me. La si può apprezzare semplicemente andando in giro
e osservando.”
Sono contenta che apprezzi la nostra città e che ne tragga ispira-
zione, mi rende orgogliosa....
Le mezz’ore passano, torniamo sul balcone... e ancora ne approfit-
to per sbirciare tra le sue opere... ce ne sono due in particolare
che attirano la mia attenzione: sono dei collage fatti con foto e
vernice....
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X
PUBBLICITA’ BALLANTINES
“Penso che i collage siano come una ‘sveltina’ una soddisfazione
veloce”
“Il modo in cui le persone possano mettere insieme dei pezzi, può
risultare molto piacevole e gratificante agli occhi dell’uomo. I col-
lage sono una collezione di immagini con la quale puoi giocare!”
Ed è vero... stimolano la nostra fantasia...
Il tempo è tiranno e si fa tardi. Scappo con tutti i miei blocchi di
carta, lasciando Rocket sul pianerottolo come l’ho trovato.
Nelle mie orecchie risuona ancora la sua voce che dice: «Per me
arte significa fare qualcosa che la gente possa guardare e apprez-
zare». E allora penso: oggi ho visto l’Arte.
S.M.
PIG FILES FASHION
Fevered Deviant
Intervista di Sean Beolchini
Foto di Piero
Styling di Morven
Piero e Morven Rispondono:
Prima collezione? 1999 intitolata "Evil's of
Branding" (for cattle not clothing). é una
collezione realizzata quasi interamente in
denim, con l’intenzione di evidenziare il
male del Brand e dell’industrializzazione
della moda di oggi. La reazione dei giap-
ponesi a questa collezione è stata impre-
vedibile e ha avuto un grande successo. In
soli tre giorni hanno comprato tutti i pezzi
della collezione, esaurendo le scorte.
Il bicchiere è 1/2 pieno o 1/2 vuoto?
Ironicamente, per me il bicchiere è mezzo
vuoto se contiene dello champagne, inve-
ce è 1/2 pieno se contiene qualcosa di
schifoso come l’aspirina effervescente.
Stili e influenze?
Stili: Avant-garde quotidiano, superchic,
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l’indossabile, lingua-nella-bocca.
Influenze: alcol, l’arte del passato e con-
temporanea, natura, ricordi di viaggi fatti,
memorie indimenticabili, la bellezza
dimenticata.
Designer preferito?
Troppo difficile. A Piero piacciono molto le
creazioni di Alexander Mcqueen, Bernard
Willhelm, e Bouddicaand Jeremy Scott;
mentre io (Morven) preferisco Vivienne
Westwood, Chloe e Marni.
Il tuo miglior ricordo nel mondo della
moda?
La nostra prima sfilata. Speravamo di tro-
vare almeno un cliente giapponese, invece
ce ne furono ben dodici!!
Progetti futuri?
Lanceremo il progetto “Fede for project”,
dove Fevered Deviant disegnerà una
nuova linea limited edition per una decina
di negozi sparsi per il mondo. Ogni nego-
zio avrà un pezzo della collezione, creato
specificamente per loro, firmato da noi e
loro insieme. Un semplice completo forma-
to da giacca pantaloni e camicia, non si
potranno prendere nello stesso negozio.
Ogni componente del completo sarà in
negozi diversi. Così se vuoi comprare l’in-
tera collezione dovrai passare per New
York London Paris Tokyo etc…Divertente
no? A parte questo continueremo a fare
quello che stiamo facendo, diventando
sempre più bravi; ma, sopratutto continue-
remo a divertirci con tutto quello che
Fevered Deviant ci offre!
www.fevereddeviant.com
I LOVE PAGE 53
PIG FILES FASHION

Gloved Up
Intervista di Sean Beolchini

Laura Shepherd e Rick Collinge

rispondono:

Prima collezione?
Autunno/Inverno 2001/2
Il bicchiere è 1/2 pieno o 1/2 vuoto?
Decisamente 1/2 pieno, ma visto che siamo dei gran bevitori ne
ordiniamo subito un altro pieno, in caso ce ne fosse bisogno.
Stili e influenze?
Erotica, Renee Gruau (20 century fashion illustrator), Charles le
Maire (Hollywood costume designer), Tour de France, Iggy Pop,
Dee Dee Ramone, storia naturale (pesci e uccelli), copertine di
dischi, mercatini in strada, negozi di vestiti usati o vintage,
Internet, Bernie Rhodes (Clash manager), gotici, punks, i ravers, i
rockettari, i mods. Noi teniamo sempre gli occhi ben aperti!
Designer preferito?
Cambia continuamente, però ci piacciono: Vivienne Westwood, JC
Castelbajac, Karl Lagerfeld, Levi Strauss, Heatherette, Marjan
Pejoski e House of Field.
Il tuo miglior ricordo nel mondo della moda?
Per ogni collezione organizziamo dei party privati dove rendiamo il
processo del design il più divertente possibile, con musica, birra,
droghe e danze.
Progetti futuri?
Rendere il guanto, l’indumento di tendenza del ventunesimo seco-
lo. Oltrepassando tutte le frontiere e tutti i limiti possibili, e una
volta finito con i guanti continueremo con il resto.

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PIG FILES SNEAKERS
LE PIU BELLE SNEAKER DEL MESE, IN GIRO PER IL MONDO

REEBOK CLASSIC LEATHER CAMO BEIGE REEBOK KEANAN DUFT CAMO ROCKET

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PATRIK HURON PATRIK HURON

NIKE AIR FORCE 1 SNAKE NIKE BLAZER CANVAS MID

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PIG FASHION

I did it my way.
Testo: Barbara Simonetti
Foto: Sham Hinchey
Art Direction: Marzia Messina
Styling: Marta Delfine
Make-up: Loredana Vanini
Capelli: Giovanna La Bella
Produzione - Giulio Di Mauro

Avevo bisogno di pace. Misi alcuni miei vestiti freschi in una borsa
qualunque e cercai un posto qualunque.

Sentii delle piccole voci e mi soffermai a guardare dei bambini che

correvano e ridevano. Sembravano felici con il loro gioco, quel
gioco che da giorni (e ormai da sempre) aveva monopolizzato l’at-
tenzione di millioni di persone di tutto il mondo, quel gioco che
sembra essersi ormai allontanato da quello spirito allegro e sem-
plice sostituito da urla e rabbia solo per interessi.

Mi videro e mi accorsi di essere per loro 1, 10, 100 mila persone,

proprio come la grande opera di Pirandello. E come non deluder-
li? Cambiai d’abito e con loro vissi forse il più bel giorno della mia
vita.

In quell’unico scenario offerto gratuitamente dalla natura, tra albe-

ri veri, campi veri, attori veri, fui accompagnata per mano da uno
dei personaggi della mia giornata, e recitai la mia parte.

Non c’era copione, non c’erano parole ma i nostri pensieri, i nostri

sguardi erano sufficienti per offrire ad ogni creatura presente uno
spettacolo davvero naturale.

I miei occhi vagavano e il mio cuore batteva di fronte a quello

spettacolo che credevo avere dimenticato. Quel pezzo di vita che
non ha bisogno di applausi; quei primi, secondi atti vissuti e rivis-
suti, che pensavi ti avessero stancato e preferisci non ricordare. E
cerchi altre sale, altre scenografie, altri pezzi da recitare.

Ma poi, con la palla tra i piedi, ti ritrovi negli sguardi così puri, nei
sorrisi così veri, negli entusiasmi così inalterati di quei bambini
che, in un momento di pausa, si raccontano e non si scontrano.

Le luci del cielo facevano da riflettori puntati sulla scena con tona-
lità tenue e calda, come sa fare il tramonto in una giornata vissuta
a modo nostro e per ricollegarmi alla musica della vita “I did it my
way”.

B.S.

I LOVE PAGE 58 VESTITO: ALMERÌA; SANDALI: STYLIST’S OWN.

VESTITO PATRIZIA PEPE. VESTITO PATRIZIA PEPE; SCARPE: STYLIST’S OWN.
MAGLIA: ALEXANDER MC QUEEN; GONNA: ERNEST LE GAMIN; CALOSCHE: MIÙ MIÙ. MAGLIE VINTAGE PUMA.
 i o n .g .libid sale. pleas .filthy ettra hyric ugs.c trash off.
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g.dr re.toss gettrass.perveugs.cunrelust.pllowmepleasur hed.swle.erotime.p
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fist tesin.h lead. ilthyric hip.pa lucina .worshe.tossm e.ad d.puk c
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fistme.addi trol.paxtrava tito giaelee.toi Versu stdom.fistmerugs.cu va
stm tofconyrich.e ant.ves lli Annf.stival nstar.ju odels alad.d h.extrau
ou .filth eagi o.ane rseof .por es M smys hyric keyo
p . j i sm ismlik .libid oura ashed r Namre.tos sm.filt ed.pu n.get
i j a ck ukey gettr a pe easu ip.ji trash ictio tsa
u t . w d .p vert. a:Elis ticpl orsh .get .add d.slu b
s o h e r dell .ero .w ibido istme plea ut.a
pas ettras hip.pem e
o stm llow tar.l m e
t.f anity .passo n.g
o l . g o r s a d . . f i a n s l u s
tr w yple lust n.sw .por .pure h.ins rugs dictio sm
s a nit k.pure dictio .gimp ippin e.fles ome.d e.ad re.tos
in c d t tr m m ri
esh.pin.waistme.augs.cunuchme. d.blowtar.justdlust.fisitcpleasu .filthy g
trip elust.f ant.dr ted.to trashe .porns c.pure xerot ut.jismlibido. i
r i s t o le.xt rich.e passo ate. lust.f
e.pumlikeagtallywaction.gete.libido r s a lthy hip. lucin ure n
ji ido.t .add ucina sare out.fi .wors d.hal me.p .flesh.io
s o i f
e .hall .slut pass me sala ouch wme .out
cklib s t s t m
.f tesin plead .jism. allow ssmy tting.t p.blo drugs lust
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el bsolu anity anza ut.sw ich.to vype t.gim ome. .pure e.
ar.alesh.insxtravag s.passoefilthyr p.hea gs.cun r.justdsted.xtc leasur ri
f g im u ta p y
me.hyrich.elust.dru st.fistm.cunt.g alad.dr.pornstallywaa.eroticsm.filthtras
ilt .pure purelu drugs ssmys ashed ert.to ganz hip.ji o.get e
me wack. etting. ure.to t.gettres.perv xtrava d.worste.libidst.fistm a
a v yp pleas agian easur yrich.e rashe lucina urelu ityple
he erotic like uspl .filth .gett .hal me.p insan gs.pa
jismp.vicio plead lowmelutesin .touch .flesh. e.dru vag
o r shi sanity .swal t.abso cinate wme stdom .extra .d
u n t.w ad.in iction ssou hallu p . b lo ar.ju yrich alad
c l . st .filth smys e.ad
ugs.ssmysame.addrugs.palutesin cunt.gim .p o r n G os tm
to ar.fist me.d .abso rugs. urelust cca D& D&G.t elee.fis ettrash
t o nza .d me.p e.gia icia i Ann a.re.g ido.a
orntsar.justd v a g a y s l a d
a uch fistm l.cam nell ns R te.lib tra
s
rn .extr .tossmsale.to elust. contro .jism.a nt.jea ucina o.get
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r
yrichleasuresarefor .xtc.pu . outof orshipikeagialad.halol y Uomust.fistmn
ticpidoslut uchme rashed wme.ws.jisml smysa per J e.purel sh.insao
t o s s e
h.lib.gimp.toion.get l.swall e.drugbido.tollo:Chritouchmwme.fls.outoffcist
unt .addictfcontrojustdom a c k.li .mode etting. p.blo .drug relust. ns
me s.outo rsale. ssout.wthyrich eavyp unt.gim s d o m e .pu sh.i
t ed.xtc e.fle ome
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tossorsale.rtich.tos vypetti t.gimp ome.dr.purelush.insadrugs.pyrich.exgs
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st unt. lad.d porn allyw p.b tar.j ship smys .filth d.d a l o u s . j i a y
ugso .c ysa hed. t.tot t.gim orns .wor e.tos .jism sala
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CINEMA ALI G IN DA HOUSE

intervista ad Ali G e
foto inedite dal film, in anteprima

ali-g in da house
di Chiara Valentina Dehò

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 Chi è ALIG?
Lo scoprirete “in da house”.

Sacha Baron Coen è nato nel ‘70 da una famiglia benestante ebrea
di Londra e ha studiato a Cambridge.
Ali G è nato nell’ospedale di Staines e vive con sua nonna, tanto carina
ma un po’ stordita.
Sacha Baron Cohen è bianco come il latte mentre Ali G è un ‘gansta’
nero che pensa di trovarsi nel ghetto di L.A.
Dicono che Sacha Baron Cohen sia incredibilmente professionale, intelli-
gente e simpatico, gentile e molto disponibile, invece Ali G è un buffone
irriverente, sessista e sessuomane, ignorante e volgare, ma estremamen-
te divertente.
Sacha Baron Cohen è attore, scrittore e produttore. Ali G sta con la sua
fidanzatina storica Julie, va in giro sulla sua Renault 5 gialla come la sua
tuta Fubu, ha la sua gang che ha battezzato West Staines Massive, le
donne le chiama amorevolmente puttane e i suoi passatempi preferiti
sono il suo uccello e lo skunk.
EPPURE SONO LA STESSA PERSONA.
Dopo aver militato in piccoli club come comico, Sacha Baron Cohen ha
creato il suo alter ego a tavolino per una trasmissione di Channel 4, the
11 O’ Clock Show.
Spacciandosi come portavoce dei giovani, il compito di Ali G era intervi-
stare gente comune, personaggi politici o dello spettacolo sulle questioni
correnti e i problemi di interesse generale. Ovviamente, essendo la presa
in giro di un programma di cronaca, le domande di Ali G avevano l’unico
scopo di creare estremo imbarazzo negli intervistati. Il risultato è stato
esilarante, e gli è valso il premio BAFTA per Best Entertainment
Performance e Best Actor nel 1999.
Dato il successo del personaggio, Channel 4 gli affida poi un programma
tutto suo, Da Ali G Show, durante il quale Ali G si prodiga in balletti
improbabili, reportage deliranti ed ospiti deliberatamente presi per il
culo. Un esempio? Agenti del FBI ai quali cerca di vendere dell’hashish,
l’intervista all’ex-ministro inglese Hamilton coinvolto in grosso scandalo
di mazzette, imprenditori come la fondatrice della catena The Body Shop
alla quale fa la ramanzina sui diritti degli animali, cantanti vari ai quali si
propone di remixare dei pezzi che altrimenti farebbero schifo, e gente
dello spettacolo come Victoria e David Beckham o la star televisiva ingle-
se Gail Porter alla quale chiede se quando posa nuda si depila anche il
sedere.
Ma nonostante la sua volgare demenzialità, Ali G vanta una fan d’ecce-
zione: niente popò di meno che Queen Mum, la Regina Elisabetta I
(morta dal ridere?)
Ali G per il momento non è molto famoso in Italia, ma quasi tutti se lo
ricordano nel video di Madonna, Musik. Niente paura, comunque, il feno-
meno Ali G è pronto ad esplodere anche qui da noi. E’ prevista per set-
tembre, infatti, l’uscita del suo primo film, Ali G Indahouse. Nel film si
batte per un centro ricreativo del suo paesino, in cui insegna ai ragazzini
come cavarsela “là fuori nel ghetto”, arrivando perfino ad entrare in poli-
tica per impedirne l’abbattimento.
Inutile dire che il film, nonostante la trama povera, sia molto divertente,
una stronzata dietro l’altra, decine di gag a ritmo serrato. La sua maniera
scema di parlare e di usare espressioni strampalate è irresistibile, e ha
già contagiato mezza Inghilterra. E’ solo questione di tempo perché
anche noi, invece di salutarci con un ciao useremo “Booyakasha” o
“Respek!”.
Cvd

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 Intervista ad ALI G estratto da HEAT MAGAZINE.
Traduzione di Chiara Valentina Dehò
Come sta Julie oggi?
Sta bene perché le ho dato 70 sterline per comprarsi un vestito
nuovo per la presentazione del film. Assomiglierà a Liz Hurley
vestita così – solo più grassa e più cozza – non esiste tecnologia
che faccia in modo che le spille da balia riescano a strizzare e con-
tenere il suo culo.
Qual’è stato il vostro ultimo litigio?
Questo è molto personale e non vi dico niente, Julie si offende-
rebbe se vi raccontassi che mi sono accidentalmente infilato nel
suo didietro senza avvertirla, non le piace quando cambio corsia
senza segnale d’indicazione.
Cosa hai fatto per rimediare?
Ho schizzato sul suo vestito nuovo. Julie ha sbroccato e ha passa-
to il resto della sera a pulirlo.
Cos’ha di speciale Staines?
Negli ultimi anni è stata oggetto di modifiche e sviluppo urbano,
il che ha portato alla costruzione di un sacco di nuove abitazioni
ed esercizi commerciali. Questo è stato positivo soprattutto per i
giovani, perché ha aperto loro nuove possibilità di furti. Io prego
e spero che Staines diventi presto ganza quanto South Central
LA.
Qual’è il tuo ricordo più remoto?
Non lo so, ricordo un fantastico giorno di sole e mia nonna che mi
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porta su un grosso treno rosso a Legoland. Ho visto un mulino a
vento fatto di Lego. È stato il miglior inizio del 2000 che uno
possa desiderare. Qualche idiota dice che fumare danneggia la
memoria. E’ una cavolata. Il mio ricordo più remoto è una fantasti-
ca giornata soleggiata e mia nonna che mi portava su un grosso
treno rosso a Legoland.
Cosa ti ricordi della scuola?
Perché cazzo sei così impiccione? Sono cose private. Io non
vengo a chiederti che cosa hai fatto a scuola così non vedo per-
ché tu debba continuare a chiedermi sta roba.
Senti ancora Posh e Becks?
(Sono stati intervistati all’ “11’clock show”.- Ndr)
Sarete sorpresi, ma dopo l’intervista con Posh e Becks (beccati
questa- è venuto fuori che questi non sono i loro nomi veri, in
realtà si chiamano David e Vittoriana) ho scoperto che ho più cose
in comune con Brooklyn che con loro. Brooklyn è diventato uno
dei miei migliori amici. Per avere tre anni, è sorprendentemente
intelligente e maturo e anche molto generoso con la sua paghetta
da 40 sterline a settimana.
Faresti una cosa a tre con loro?
Io farei una cosa a tre solo con me e Posh. Non dico nulla, ma
quando scodellerà il pupo in arrivo, non sorprendetevi se sarà
nero.
Come vedi i giorni in cui facevi il reporter all’11o’clock Show?
Devo essere onesto, lo spettacolo non l‘ho mai visto. Non posso
credere che quelli del programma lo mandavano in onda alle 11.
E’ esattamente la stessa ora in cui cominciano le trasmissioni in
chiaro su Channel X.
In ALIG indahouse, diventi un membro del parlamento. Che
cosa ti ha portato a entrare in politica?
E’ un film, deficiente. Non sono entrato in politica nella vita reale.
Facevo finta.
Se fossi il Primo Ministro quale sarebbe il tuo manifesto?
Cambierò le cose per chi non ha ricevuto abbastanza rispetto per
troppo tempo, come le donne. Non sono impazzito e non intendo
lasciare che votino, ma vorrei aiutarle in maniera pratica, per
esempio dando tanti soldi alle ragazze-madri. Questa semplice
proposta potrebbe non solo aiutare un sacco di bambini, ma
potrebbe incoraggiare molte giovani donne a non essere così fri-
gide.
Qual’è, secondo te, il film più bello?
Titanic – ne è valsa veramente la pena rimanere seduti per 5 ore a
sorbirsi una merda di incidente aereo solo per vedere le tette di
Kate Winslow.
Chi sceglieresti come miglior Matmma fra Jordan (puttanone
inglese – ndr) e Liz Hurley?
Entrambi sarebbero madri ideali – specialmente Jordan. Per tutte
le ragazze del paese, lei è la dimostrazione vivente che il succes-
so, il duro lavoro, l’ambizione e la professionalità non servono a
nulla – a patto che tu abbia un buon chirurgo. Inoltre, per dirla
tutta anche se non avrà molto da bere, il suo bimbo sarà molto
orgoglioso ogni volta che lei esibirà le sue tette alla fermata del-
l’autobus per la poppata.
Chi potrebbe interpretare te in un film sulla tua vita?
King Dong (una scimmia superdotata protagonista di un film
porno - ndr).
A cosa pensi per ritardare i tuoi orgasmi?
Cerco di immaginarmi in una situazione brutta e imbarazzante,
come per esempio trovarmi in un autobus circondato da vecchiet-
te. Solo che l’ultima volta che ho provato, questo trucchetto non
ha funzionato e mi ha causato un po’ di casino e sono venuto
mentre ero sull’Autobus 56 che andava da Egham a Langley.
Con chi ti faresti una cosa a 5?
Le Destiny’s Child, Tupac (è il suo cane ndr) e Biggie
(il suo coso ndr) – ovviamente nessuno di noi si toccherebbe la
mazza rispettiva.
Sei pronto per aver un bambino?
Ho appena sfondato una proprio prima di questa intervista,
perciò mi devi dare 5 minuti per far ritornare i miei soldatini
nei ranghi.
Da piccolo qual’era il tuo giocattolo preferito?
Era un affare della stessa grandezza e colore di Action Man (quel-
lo nero) ma non aveva né braccia né gambe e aveva un occhio
solo. Ci gioco ancora tutti i giorni.
Andresti da un analista?
Dipende da quanto è figa.
I LOVE PAGE 79
I LOVE PAGE 80 I LOVE PAGE 81
 foto: united international pictures
modificate da: pig

ali-g:

Definisci la felicità? Star Trek o Star Wars?

Significa essere felici. Sei scemo o cosa?
Sei un uomo abbastanza da esplorare tutte le tue zone
erogene?
La mia Julie dice sempre che la mente è la più erogena
delle zone. Generalmente le dico di star zitta e continuare
a giocare col mio uccello.
Qual’è la tua più grande paura?
Come tutti, ovviamente mi preoccupo del fatto che nazio-
ni come l’Iraq, la Talibania e il Belgio possano imposses-
sarsi di una copia di Jurassic Park e appropriarsi della tec-
nologia descritta per ricreare i loro dinosauri.
Star Wars perché le orecchie di quelli di Star Trek
sono troppo poco realistiche.
Coca Cola o Pepsi?
Io non bevo nessuna di quelle schifezze. Sono esempi
di multinazionali che sfruttano la povera gente e rovi-
nano il terzo mondo.
E’ per questo che bevo solo Diet Coke e Diet Pepsi.
Britney o Kylie?
Ah, questa è una domanda veramente difficile.
Dovrei farmele entrambe (di nuovo) per poterti dare
una risposta definitiva.
CVD

I LOVE PAGE 82
PIG PHOTOGRAPHER

Intervista di Jesse Downer

..and I am a photographer...

Lui li conosce tutti.

Chiacchiera, ci fa amicizia, si diverte con loro... e poi
li immortala sulla pellico-
la. E’ questo il segreto di uno dei fotografi più famosi
di New York.
Creare complicità e convincere le star più famose (e
non solo) a fare cose
divertenti mentre vengono fotografate tra un subbug
lio di luci e scenografie
colorate, abbinando situazioni differenti per ogni occasio
ne. Colui che sta die-
tro l’obiettivo è Matthias Clamer, nato in Germania,
con alle spalle studi fatti
in Inghilterra, residente a New York da ormai 5 anni.
Tra le tante gavette che
ha fatto, prima di arrivare al suo personale successo
è stato anche l'assistente
del fotografo Terry Richardson, e ora divide il suo tempo
tra Londra e New
York.
Matthias Clamer é uno dei più versatili giovani fotogra
fi nel business.
Abilissimo nell'osservare con accuratezza e a trovare
la storia ed i dettagli in

I LOVE PAGE 85
84
I LOVE PAGE
tutto, dall'alta moda a minuscoli bikini nel mondo dei giovani
americani. I suoi lavori sono stati pubblicati in molte riviste tra
le quali: PAPER, ELLE, Sleazenation, New York Magazine, Spin
and Detail, QMagazine, Select and Sleazenation nel Regno
Unito e Detour, Now yorker e Spin in America. Ha lavorato
anche per società come: BR, Levis, One 2 One, Warner Bros.
Commer-cial Clients Include: BT, Levis, One 2 One, Warner
Bros.
La tua agenzia ti ha descritto come uno dei più versatili tra i
giovani fotografi....
Cosa é per te la versatilità in questo settore?
Credo che bisogna essere flessibile su tutti i tipi di fotografia.
Alcuni fotografi credono che la specializzazione potrebbe por-
tare più successo, invece, credo che sia molto più importante
allargarsi a tutti i tipi di fotografie.
I fotografi sono spesso esigenti ed impazienti. Anche con te
lavorare é difficile?
No, non sono difficile, assolutamente non sono così.
Vorresti dire che sei una persona alla mano?
Certo, vado molto d'accordo con le persone. Fa parte del
mio lavoro riuscire ad avere buoni rapporti con tutti. Quando
lavoro non faccio mai confronti.
Non ti viene in mente nessuno con il quale é stato partico-
larmente difficile lavorare?
No, non mi viene in mente nessuno.
Forse con altri fotografi é difficile lavorare.
Ma quello che non sopporto sono quei clienti che vogliono
sempre dire la loro e che in realtà, alla fine, sono senza una
reale opinione. Hanno solo bisogno di
sentirsi importanti e devono per forza dire la loro, solo per-
chè in quel modo si sentono vivi.
Usi qualche particolare tattica psicologica per mettere a
loro agio clienti o modelle?
Beh, come fotografo, così come in qualsiasi altra professione,
hai bisogno di certe capacità per potere gestire cliente e
altri. Un fotografo senza idee o idee stupide non può preten-
dere che la gente faccia le cose più assurde senza un buon
motivo. Perché altrimenti è sicuro che avrai dei problemi a
lavorare con loro. Se chiedi a qualcuno di avvolgersi con della
carta igienica e non lo vuole fare sicuramente alla fine non gli
piaceranno le foto e tanto meno piaceranno a te. E' una que-
stione di lavorare con buone idee in modo da poter andare
d’accordo e far rispettare il lavoro fatto. Non è necessario
amalgamarsi con la persona. Non sono un leccaculo.
Considero molto importante quello che fanno loro e quello
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che faccio io e la gente mi rispetta per questo. Quando si
verificano queste condizioni puoi far fare alla gente le cose
più strane perché si fidano di te. Sono una persona schietta e
gestisco le persone così perché so cosa voglio e normalmen-
te raggiungo il mio intento. Se poi alla fine non riesco, cam-
bio solo quello che voglio.
Ascolti musica quando scatti, tanto per creare l'atmosfera?
Dipende dal lavoro, dal luogo e dal soggetto. Solitamente
provo e ricerco il soggetto prima di qualsiasi scatto così da
farmi un'idea di chi è; poi cerco di parlare con lui prima di
lavorarci. Solitamente prima di scattare non creo nessun tipo
di atmosfera.
Sei stato l’assistente di Terry Richardson. Pensi che il tuo
stile possa avere subito qualche influenza da lui?
Per quanto riguarda la tecnica, i dettagli o il contenuto, c'è
poca similarità. Credo che la cosa più importante che ho
imparato da lui sia il modo di gestire le persone. Se qualcosa
non andava, semplicemente si andava avanti. Continuare è
molto importante per non interrompere il momento dello
scatto. Lui era anche molto buono con i suoi assistenti: anche
se io gli passavo una macchina fotografica senza rullino, lui
faceva tutte le fotografie; alla fine, dopo averlo scoperto,
rideva e mi diceva “mi stavo soltando scaldando” e poi rifa-
cevamo il lavoro. Non urlava mai.
Quante volte hai passato a lui una macchina fotografica
senza rullino?
Grazie a Dio non molte volte.
Prendi ispirazione dal lavoro dei tuoi contemporanei?
Certamente. Devi farlo. Chiunque dica che non é così, mente.
Sì, assolutamente, mi interessa molto. E non é tanto per
copiare o essere in linea con lo stile contemporaneo, quanto
per prendere idee ed essere ispirati. Succede nel nostro
inconscio. Non ti accorgi nemmeno da dove arrivano le idee.
La fotografia é veramente la tua vita?
Sì.
Ti piace la tua vita?
Sì, molto.
Che cosa ti piace di più.
Conoscere tante persone e imparare nuovi stili e nuovi modi
di pensare, è la cosa più bella. Il mio é uno di quei lavori che
ti dà questa possibilità. A volte mi guardo intorno e penso
che se non facessi questo mestiere, forse, non avrei visto o
vissuto nemmeno una parte di quello che invece faccio ora.
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 Hai mai pubblicato una raccolta dei tuoi lavori?
Qual é stato il posto più memorabile in cui hai lavorato?
No, veramente non ci ho mai pensato. Forse una mostra, ma
Il più bello é stato in Islanda. Anche se non sono andato per
credo che prima di fare un libro si debba avere tantissimo
lavoro ma solo per scattare qualche foto per me.
materiale.
Hai mai lavorato in Italia?
Hai sempre voluto fare il fotografo oppure é successo tutto
No, mai.
in modo casuale?
(ride) Non proprio, é solo accaduto. Ho deciso all'età di 16
Come mai?
anni e da allora non ho mai cambiato idea. E' stata colpa di
Non ne ho mai avuto l'opportunità.
mio zio. Era un fotografo e un giorno mi portò con lui al lavo-
ro... da lì me ne innamorai.
Ti preoccupi di come il ritocco di un grafico influisca sui tuoi
lavori nel risultato finale?
Fa tutto parte del ”grande piano”?
Sì molto. E' antipatico quando cambiano la mia foto o la ritoc-
Sono sicuro che se volessi pianificare tutto, non funzionerebbe.
cano troppo ma, sinceramente, odio solo riproduzioni fatte
Prima devi provare tante cose e, un giorno, arriva la fortuna.
male. Non é molto bello vedere il tuo lavoro mal rifatto, ma
Succede così per molte persone.
cosa ci vuoi fare.

Che difficoltà hai trovato per entrare in questo mondo? E

Nei tuoi lavori ti occupi tu della direzione artistica oppure
qual é stato il più grande ostacolo?
lavori in team?
All'inizio sembra che tu non abbia alcuna speranza. Ti sembra
Dipende dal lavoro. Qualche volta non ho nessuna direttiva da
quasi impossibile ed é frustrante, sopratutto quando hai pochi
parte dell'agenzia o del cliente e spesso faccio tutto da solo.
soldi per comprarti tutto quello che serve. E’ molto duro. Il più
grande ostacolo, comunque, è sempre stata la competizione.
Preferisci lavorare senza restrizioni?
Ancora una volta dipende. Certe restrizioni le apprezzo. Mi
Un famoso fotografo usava fare delle foto di tutti i letti su
piace un modicum di direttive, perché mi mettono a fuoco gli
cui dormiva, e le teneva tutte in un archivio. Anche tu hai
obiettivi del lavoro e fa sì che diventi più facile. Una volta mi
qualche rituale o abitudine del genere?
stressava, ma ora lavoro con un quadro complessivo in mente
Penso proprio di si. Fotografo sempre attraverso finestre, spe-
e così riesco a tirare fuori il meglio. Si tratta solo di eliminare il
cialmente dai finestrini della mia auto. Ho sempre la mia mac-
proprio ego. Molti artisti e fotografi di successo pensano di
china fotografica sul cruscotto e fotografo qualsiasi cosa quan-
doversi comportare in una maniera molto pignola per poter
do guido.
sembrare pieni di conoscenza ed importanza. Io non riesco e
non voglio lavorare con quel tipo di arroganza. Per me è un
Mentre guidi?
errore.
Si e anche quando sono un passeggero. Faccio foto ovunque.
Dal traffico di Los Angeles al deserto; in qualsiasi momento e
Preferisci il B&N o il colore?
in qualsiasi luogo. Ammetto che ho anche un mucchio di foto
Il Colore. Anche se è più difficile perché tutto quello che fai
brutte.
con il B&N quasi sempre sembra bello.

Cosa significa la fotografia per te? C’é sempre un pezzo di

Cosa preferisci fotografare: la moda, le persone o paesaggi?
Matthias Clamer in ogni foto?
Non ha importanza per me. Mi piace fotografare tutto. A volte
Certamente! Direi che in tutte le mie foto c'é qualche cosa di
mi trovo a fotografare persone difficili e questo mi butta giù,
me. Beh, quasi tutte. Anche i grandi fotografi scattano delle
ma alla fine penso che comunque anche questo faccia parte
brutte fotografie. Impossibile non scattarne, la fotografia è
del mio mestiere. Mi piace molto fare ritratti perché mi da la
molto imprevedibile, ma fa parte della sua bellezza. E' chiaro
possibilità di incontrare persone eccezionali che ti raccontano
che in ogni bella o brutta fotografia c'è sempre una parte di
tante di quelle storie... J.D.
te.
Per quanto riguarda le nuove tecnologie e le tendenze,
stocklandmartel.com
segui la vecchia o la nuova scuola? Usi il digitale?
Non perdetevi MSOLO LANDSCAPE EXHIBITION al Blink
Mi piace ritoccare le immagini personalmente e recentemente
Gallery a Londra dal 10 ottobre al 7 novembre 2002.
ho preso tutti i nuovi programmi, ma faccio solo piccoli cam-
biamenti; non mi piace distorcere troppo le immagini. Non
vado pazzo per la fotografia digitale. Non credo che possa
raggiungere il massimo della qualità.

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 Testi: Martino Barbieri
Foto: Slug
Car Wars.
Furiose sgasate, cariche taurine, rovinosi tamponamenti avvolti
da nuvole di terra e polvere. Pig si avventura con timore nelle
arene del Demolition Derby per documentare il più spettacola-
re contributo rottamazione messo in moto nell’universo a quat-
troruote.
Il ritorno delle auto viventi.
Tremate, tremate, i catorci son tornati, resuscitati per battere
l’ultimo colpo di coda. E di muso.
Paesello più sperduto di Twin Peaks. Urli di battaglia scritti col ket-
chup su lenzuoloni zanzati ai vicini di casa. Slogan in slang.
Ciccione tatuate in salopette e cappellino che sculettano imbizzar-
rite su panche da sagra di paese. Ululi, ululati, strilli, gridate, berci,
muggiti, rutti, ole, cessi e superfighe a folla di uno zoo di freaks e
casi umani in movida tarantolata. Teens segaioli-segaligni che sal-
tano sulle loro Nike Air slacciate. Centenari coi Ray Ban neri per
guardare il culo di quella davanti. + o - c’han tutti un fratello, un
amico, un amico di un amico. O uno straccio di nome per cui gon-
fiarsi le vene del collo e starnazzare come tacchini in recinto the
day before The Thanksgiving Day.
O un gladiatore da sostenere, un nemico a cui augurare il peggio,
una stella da seguire su queste lingue polverose. I toreri montano
sui loro tori e li allineano ringhianti sulla starting line. E’ un piccolo
circuito di provincia dell’Ohio, ma si replica every week in Arizona,
South Virginia e in tutto il nuovo mondo, dalla Florida al Canada,
dalla California al New Jersey.
Recinti senza confini, quelli del Demolition Derby.
Breve intervista a un veterano: scar, adrenaline and sex.
Nome di battaglia: target (=mirino). Età sui 25. Come altri folli
protagonisti del Derby, ci confessa che molti altri piloti passano in
pochi anni dagli innocui crash delle macchinine sulle moquette di
casa al film Crash di Cronenberg, abbracciando “The tendency to
eroticize danger/Car collision like sexual turn-on/The obsession of
N
the erotic power of the crash/Derbies like a mix of danger, adrena-
U
line, sex and death”. Alcuni di loro, stuntman professionisti nelle
IN
RA , USA
più spettacolari scene d’azione del grande cinema, accusano la
O
FIC
tendenza ad usare la computergrafica per rimpiazzarli con attori e
TO RBY
controfigure virtuali. Così, molti di questi vengono qui a sfogare la
FO DE
loro rabbia in circuiti di campagna che sembrano arene, dove auto
G
stanche di esistere vengono mutilate in una mattanza di lamiere.
N
GG LITIO
Una febbre, quella degli autoscontri senza gettone, che contagia a
ogni livello, vedi l’uscita del libidinosissimo Stuntman per PS2.
IO
V MO
Sul sito canadese sympatico.com, l’intro recita “Quante volte sei
stato tamponato ingiustamente mandando all’aria il tuo primo
DE
A
appuntamento o facendoti perdere una importante riunione di
I
lavoro? Non avresti voluto tamponarlo a ripetizione, quel bastar-
do? Trust the Derby, ti sfogherai in (quasi) tutta sicurezza. Una sola
regola: vince chi va fino in fondo. Ma questo vale per tutte le cose
della vita. Anche la vita è una gara, ma qui c’è un dettaglio: chi
vince non sempre riesce a uscire da solo dalla macchina.”
Altro che abbaglianti accesi anche di giorno!
Bandiera verde sbattuta sul primo cofano. Giù la bandiera, su la
polvere.
Un assordante coro di V6 e V8 in fin di vita invade l’arena. Il cimi-
tero di auto si anima, i rottami sembrano zombie impazziti, anime
in pena mosse da sete di vendetta. Sembra incredibile, eppur si
muovono. La tosse dei motori contagia gli spettatori. Il recinto
trema. No, non sono bufali. Sono migliaia di ronzini vecchi e
acciaccati ma fottutamente vispi e minacciosi. Primo botto. E’ l’ini-
zio della fine.
Due nobili esempi di genio a quattroruote.
Uno. Quasi cent’anni fa, Henry Ford invita ad acquistare la sua
Ford T, prima auto costruita in catena di montaggio, di qualsiasi
colore purché fosse nero. In meno di vent’anni ne vende 15 milio-
ni, record poi spazzato dal Maggiolino.
Due. 1934. Poco prima della gara del Gran Premio del
Nurburgring, una soffiata: le Mercedes pesano 1 kg oltre il con-
sentito dal regolamento! Soluzione: grattare in tutta fretta la verni-
ce alle vetture fino all’argentea lamiera delle scocche. Detto fatto.
Inizia la leggenda delle imbattibili frecce d’argento.
Due memorabili esempi di ingegno umano in materia automobili-
stica giusto per non dimenticare. Giusto per sottolineare la distan-
za che separa il fenomeno Demolition Derby da qualsiasi opera
dell’ingegno.
Un ignobile esempio di bassezza a quattro zampe.
Demolition Derby. La conferma che l’uomo discende dalla scimmia
Polvere siamo e polvere torneremo? Qui si distrugge ciò che si è
creato e con una buona dose di polveri grosse e sottili. Sei allergi-
co? Stai a casa, ai pit point dei Demolition Derby con la polvere ci
si lavano i denti.
E i gargarismi li fanno succhiando con una cannuccia il liquido nel
radiatore.
Torniamo allo sfogo degli istinti, ai ragazzotti con la nostalgia dei
colpi di frusta agli autoscontri e ai calcinculo dei luna park di cam-
pagna.
Si aprono le danze, ultimo battito d’ali per la morte del cigno,
brutti anatroccoli truccati e svalvolati, vecchie carcasse travestite
da sport car, telai marci con motori a quattro zampe.
Come in Highlander ne rimarrà soltanto uno, e uscirà dalla pista in
terrabattuta con il motore acceso, questa è la regola.
La gara entra nel vivo, primi tamponamenti, primi motori in panne,
primi esclusi dalla gara. Un violento tamponamento a catena alza
come una gonna il cofano di Cristine-Macchina Infernale, getto di
fumo e acqua, veloce retromarcia e la gara riprende. Altri ciocchi.
Cristine parcheggia di colpo, la gonna le si abbassa e l’anziana
Chevy si spegne come una vecchia signora stanca.
l resto va da sé.
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Una manciata di regole.
• Almeno un estintore presente nella pit area
• Vietato preparare le auto all’interno della Derby Arena
• Patente di guida in regola
• Presentarsi max un’ora prima della gara
• Rimuovere il liquido antigelo e il freon
• Vietato l’ingresso ai minori di 15 anni ai box
• Max 36 auto per ogni gara
• Motori da 4 a 14 cilindri
• Complilare un form d’ingresso e pagare 40 $ per il pass piloti
• Non alcolici o droghe di alcun tipo
• Divieto assoluto di tamponare le porte dei piloti,
pena la squalifica
• Divieto di perimetrare la pista con sacchi di sabbia
come protezioni
• Le auto possono effettuare 1 solo tamponamento ogni 2 minuti
• Consigliata una tuta ignifiga o abbigliamento lungo,
no bermuda e t-shirts
• Se un’auto viene arpionata e trascinata a bordo pista, questa
non può per nessuna ragione essere aiutata dall’intervento di
altre persone esterne alla pista
• Non è permesso discutere con i direttori di gara,
tanto meno malmenarli
• L’abbandono dell’auto comporta la squalifica immediata
(sembra scontato ma molti piloti lasciano l’auto per buttarsi
in risse scoppiate sulle tribune tra tifoserie avversarie!)
• 4 bandiere: verde per lo start, rossa per fermare la gara, nera
per la squalifica, a scacchi da sventolare sul cofano del vincitore.

L’abc della preparazione

• Divieto assoluto di gareggiare con la mastodontica e
indistruttibile Chrysler Imperial, modelli dal settantatre in poi
• Divieto di rinforzare l’auto eccezion fatta per la porta del pilota
• Obbligo di rimozione di tutti i vetri e dei componenti in plastica
dall’abitacolo. Questo significa guidare senza specchietti
retrovisori, senza poter vedere il cofano che ha messo il
tuo culo nel suo mirino
• Rinforzare e assicurare saldamente il sedile del pilota
al pavimento
• Obbligo di allacciare le cinture di sicurezza

Come reperire un’auto a 100$. I consigli di un pilota.

“Spargi la voce tra amici e parenti, c’è sempre un vecchio zio con
una fottuta carretta di cui vuole disfarsi. Altrimenti gira tra i campi,
i contadini parcheggiano le loro vecchie caddy nei fienili quando
freni e motori tirano le cuoia. Non girare d’estate, le foglie sugli
alberi nascondono la vista. Senò datti al volantinaggio più selvag-
gio. Il concetto è: rinuncia al contributo rottamazione e rottamala
da te. Consiglio auto della GM o vecchie, solide Ford e Chrysler, a
parte le Imperials che nessuno accetta.
Ho visto Chevy perdere il radiatore e continuare a fuorigiri per altri
10 min senza liquido di raffreddamento! Acquista un’auto grande,
meglio dei 60 o 70, robuste e pesanti, anche le station wagon
sono ok, dipingi i tuoi colori di battaglia e un numero, datti un
nickname ed entra nell’arena.

Hard hits, smashed cars and good sportmanship!

AND NOW LET’S DERBY!

MB
PIG FRESH CURIOSITY

Particolare di un Van realizzato

per la Coca-Cola di
Elizabethtown, Kentucky, USA.
Disegnato e fabbricato nel 1978

always and
everywhere
coca cola...
Bollicine segrete appena fuggite dal web, di Martino Barbieri >>

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 SHOTS
8 maggio 1886, Atlanta, Georgia. Il farma-
cista Dr John Pemberton inventa uno sci-
roppo contro il mal di testa (“Always brain
and nerve tonic”).
Caffeina, estratti da foglie di coca e la
Kola, da noce africana. Questi gli ingre-
dienti buttati in un pentolone da 30 galloni
sopra un fuoco acceso. Mescolati con
aggiunta di acqua.
Un libraio suggerisce all’alchimista (visto
che lo sciroppo sarebbe diventato oro) il
nome Coca Cola, dai suoi componenti
principali.
Dr John Pemberton inizia a vendere il suo
sciroppo a bicchierini (SHOTS), suggeren-
do ai propri clienti l’aggiunta d’acqua alla
soluzione una volta rincasati.
Pochi mesi dopo un signore in post sbor-
nia (HANG OVER) chiede al farmacista un
rimedio al mal di testa. La risposta è natu-
DON’T DRINK COKE
• Per pulire il tuo gabinetto: versa una lat-
tina nel wc, lasciala agire per un’ora e azio-
ne lo sciacquone. L’acido citrico rimuoverà
anche le macchie più ostinate dalla cerami-
ca.
• Per la ruggine dai paraurti della tua
automobile: passa un foglio di alluminio
intinto nella Coca Cola.
• Sughetto di prosciutto: versa Coca in
padella, avvolgi il prosciutto nel domopak
e rosolalo per 30 min, quindi rimuovi la
pellicola e lascia che il grasso coli nella
Coca. Raccogli il miracoloso intruglio e
usalo come condimento per i tuoi manica-
retti.
• Togliere le macchie dai vestiti. Svuota
una lattina di Coca nel detersivo.
• Dolorose punture di meduse? Coca Cola
sulla parte colpita.
CURIOSITIES
• Il primo slogan fu “Drink Cola Cola”
NON SI SA ma sicuramente non è ciò che
si intendeva per ‘the pause that refreshes.’
• Un dente lasciato in un bicchiere di Coca
per una notte si scioglie. FALSO
• Il nome Coca-Cola in cinese significa
"mordi il girino di cera." NON PROPRIO,
per approfondire vai su
http://198.64.129.160/
• La combinazione di Coca Cola e Aspirina
fa sballare. NO
• Solo due persone al mondo conoscono
la formula segreta della Coca Cola e cia-
scuno solo a metà. NO
• La Coca Cola è nata verde.. NO
• La Coca Cola è di proprietà dei Mormoni
d’America. NO
• La scritta in corsivo della Coca Cola cela
una sagoma che sniffa cocaina. NO
• Il logo Coca Cola nasconde messaggi
antisemitici. NO
COCA COLA FATTA IN
CASA? Rob ci insegna
come:
www.angelfire.com/mi2/CokeRoom/index.html

Vecchio cartello Coca Cola presente
fuori da una farmacia, dove agli inizi
del ‘900 veniva venduta anche sotto
forma di sciroppo.
ralmente Coca Cola. L’avventore non
intende aspettare e incidentalmente allun-
ga il preparato con soda water.
Nasce la bibita gassata più venduta e
conosciuta del mondo.
NUMBER PILLS
• La bevono 773 milioni di volte al giorno
nel mondo
• il 94% della popolazione mondiale La
conosce
• 1 miliardo le lattine scolate nel 1994 nel
solo Sud Africa
• Le miglia percorse ogni giorno dai mitici
camioncini rossi nel mondo è pari a 1
milione
• Nel 44, quindi 58 anni dopo la sua inven-
zione, si superano il miliardo di galloni (4
md di litri) di Coca prodotti, oggi vengono
raggiunti ogni 7 mesi
• Ogni secondo nel mondo vengono con-
sumati 7000 prodotti marchiati Coca Cola
• Nella seconda guerra mondiale i militari
nel mondo si dissetano con 5 miliardi di
bottiglie.
• Una pila di distributori Coca presenti nei
soli States raggiungerebbe la vertiginosa
altezza di 450 miglia.
• GRAN FINALE: Se tutta la Coca Cola
finora prodotta dovesse eruttare da Old
Faithful, il più famoso geyser degli States,
al “normale” getto medio di 15 mila gallo-
ni all’ora (circa 60 mila litri) ci metterebbe
1685 anni ad esaurirsi. O finirebbe oggi la
sua attività se il gassatissimo getto fosse
iniziato nel 317 d.c.
• 1960 è datata la prima delle mitiche latti-
ne, segue Fanta Ingredienti:
• Coca Cola acquista i marchi Minute Maid 1 oz. Citrate Caffein
(introdotta sul mercato nel 87) 3 oz. Citric Acid
• nel 61 arriva Sprite, Diet Coke nel 74 1 oz. Ext. Vanilla
• la prima bottiglia di plastica nel 78 1 Qt. Lime Juice
• nell’ 82 la Coca Cola assorbe la 2 1/2 oz. Flavoring
Columbia Pictures 30 lbs. Sugar
• nell’83 lancio della versione Caffeine 4 oz. F.E. Coco
Free 2 1/2 gal. Water
• nell’84 Diet Fanta Caramel sufficient
• nel 90 Power Ade
• nel 92, dopo un clamoroso flop per aver Aromatizzanti:
ritirato la Classic dal mercato a stelle stri- 80 Oil Orange
sce, New Coke is back col nome Coke 2 40 Oil Cinnamon
• Primo paese a produrre Coca dopo gli 120 Oil Lemon
States fu Cuba, poi Panama. 20 Oil Coriander
• Primo paese produttore per quantità è il 40 Oil Nutmeg
Messico 40 Oil Neroli
• Il consumo di Coca Classic negli Usa 1 Qt. Alcohol
supera il consumo di acqua imbottigliata,
succhi di frutta, drink in polvere, vino e Preparazione:
distillati. Miscela Caffeine Acid and Lime Juice
• Il primo cartello apparso fuori da un 1 Qt. Acqua bollente, aggiungi vanilla
locale esiste ancora in Georgia dal 1894. e aromatizzanti quando freddo.
• Nell’85 la Coca Cola fu la prima bibita Lascia fermentare per 24 ore.
bevuta nello spazio, a bordo dello Shuttle.
• Il claim pubblicitario Always Coca Cola "F.E. Coco" significa estratto fluido di
vede la luce nel 1993. foglia di coca. La ricetta però, non spiega
come questo fluido venga preparato.
Il "Citrate Caffein" si compra da aziende
VERO O FALSO? che lo producono direttamente dalle noci
NON BEVETELE TUTTE di Kola africane.
• Coca-Cola è stato giudicata anti-semitica
per aver rifiutato Israele come paese distri- M.B.
butore.
• Coca-Cola è un’efficace spermicida.

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Uno dei primi murales Coca Cola presenti ancora
oggi. Da notare che si poteva comprare quella gia
gasata (soda), oppure quella in sciroppo, da allungare
con acqua o soda successivamente.
Lo slogan “Delicious and Refreshing” ci suggerisce
che il murales è stato inizialmente realizzato nel 1904
PIG CREATIVE LAB

Il Nudo,

un Ritratto Atemporale di Natura Vivente,

Fotografie di Carne & Corpi Vissuti,
l’Anima d’ognuno Segretamente Richiusa sotto
strati di Pelle, il Corpo come una Fragile
Corazza dello Spirito, Sincero, la Perfezione
della Semplicita’, il Silenzio Immobile, le
Parole dello Sguardo, dei Seni, delle Braccia;
la Voce senza Suono,

Ettore Moni ci ha Ricordato

che abbiamo un Cuore Aline Richard,
Belgio, indossa
Fatto di Carne. abito di Mousseline
by Givenchy.
Guanto alto in
lycra e cotone di
Gloved-Up. Fascia
in testa con fiore
di stoffa applicato
TESTO: MANUEL DE FILIPPIS
STYLING: SEAN BEOLCHINI
stylist’s own.
FOTO: ETTORE MONI (phemonis@hotmail.com)
TRUCCO E CAPELLI: SILVIA FERRARI
MODELS: NAMES MODEL MANAGEMENT & WOMEN MODEL AGENCY

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Fernanda Dal Forno,
Brasile, Indossa
“Tye Dyed” Top
di Junya Watanabe.
Minigonna Levis
Vintage Clothing.
Cintura A.N.G.E.L.O.
Madlena Kalinova,
Bulgaria, indossa blusa
di chifon di seta by
Alessandro dell’Acqua.
Stivaletti bianchi di
Versace.
 Sofia Vale Cruz, Assia Kristova, Bulgaria,
Danimarca, indossa indossa giacca di raso
maglietta di What Goes di Ann Demeulemeester.
Around Comes Around. Lingerie by Agent
Gonna bianca di seta e Provocateur. Scarpe
pizzo di Givenchy. dorate di Chloe’
Scarpe Converse All
Star Knee-Hi
Vanessa Giannori, Italia,
indossa tunica di camo-
scio di Roberto Cavalli.
Stivali e cappello vin-
tage by A.N.G.E.L.O.
THE PIG MOTEL

the pigmotel's swimming pool

se i nostri ospiti non sono nelle proprie stanze probabilmente li potrete trovare presso la piscina dell'albergo.

the pigmotel's swimming pool

testi:
martino barbieri
chiara valentina dehò
manuel de filippis
cristina modolin
jacopo gorni

illustrazioni:
nicola smanio

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THE PIG MOTEL
angolo retto di martino
Risposte problematiche ai vostri problemi + cattivi consigli che
consiglio a tutti =
L'Angolo Retto del Dr Martin.
Benvenuti al Pig Motel, room 666.
Questo magazine non è un albergo.
Questo magazine è un casino. Malfamato, malfrequentato, malge-
stito, malvisto, maleodorante.
Un grande casino.
Nel senso casa di chiusa aperta? Giudicate voi, ma non fate rumo-
re che il direttore è al timone di Pig 05.
Oggi al Pig Motel.
All'alba l'Apache bipala del Manomission preleva il nano Johnny
per rimpatriarlo nel isola-circo di Ibiza. Saltata la corrente nell'iso-
lato, il Pig Motel rimane isolato, oggi niente mondiali, il caldo è
mondiale ma le finestre non fanno corrente. Girano le palle, instal-
lo le pale con le pile, quelle dell'orsacchiotto col tamburello. No
Yogi non c'entra, quello arriva dopo nella 666, giusto la mia.
626, il Motel non è a norma, Massimo Giletti himself (fan club:
www.fanzine.net/fanclubs/giletti/amici/) con salopette e borsa
degli attezzi installa salvavita e altre diavolerie Beghelli a ogni
piano. Contento lui, il crimine, Pig, non lo paga. Culturisti abban-
donano la parata del gay pride a Milano e si concedono una
cedrata al banco del Motel ma il vecchietto filonazista del terzo li
allontana infilzandoli con una baionetta di Lego. Ci deve 6 Tassoni.
Senza corrente anche l'ascensore si ferma. Al suo interno
Madonna che insulta suo figlio. Sono chiusi stamattina. Il figlio
della santa donna rivolge lo sguardo al soffitto dell'ascensore. La
forma del neon ricorda un'aureola che sembra coronarlo. In tutto il
mondo il cielo si fa nero e un terremoto scuote le palle di noi pec-
catori. Un fulmine improvviso colpisce il contatore riportando la
tensione al Motel. Non quella nervosa, quella alta, quella elettrica,
quella della bolletta. Madonna abbandona il Motel, suo figlio la
segue in jeans Jesus bofonchiando un sorridente "chi mi ama mi
segua". Esce in strada da solo dietro a Madonna che lo sgrida
urlandogli "stasera a letto senza ultima cena e per i biglietti del
mio concerto puoi metterci sopra una…croce!". Non c'è più reli-
gione, domani si entra un'ora dopo, io mi sintonizzo sulla radio
trance www.digitallyimported.com perché le stelle scadenti del
rock non regalano più emozioni.
Dopo Joey rest in peace anche Dee Dee Ramone, decollato col
suo Poison Heart verso un mondo migliore il 5 di questo caldo
mese di giugno.
GiugnoZerodue.
Delusione azzurra: ombre nere sui diavoli rossi, latte di "mandorla"
alle ginocchia di Moreno per la Fifa Nera. Padre Pio canonizzato a
San Pietro, beato lui. Mick Jagger investito da una corona, baro-
netto lui. Blitz antipedofilia: 1.146 indagati, 87 comandi provinciali
dei Carabinieri e 80 procure impegnate, 256 perquisizioni, 280 Pc
sequestrati, 4mila foto e videocassette. Tutto per il ricovero di un
pc carico di schifezze pornopedofile in un centro assistenza per un
guasto. Che afa fa in tutta Italia, ma giovedì piove, anzi venerdì,
forse domenica arriva una perturbazione atlantica, lunedì max
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martedì si starà meglio. Intanto pale, ventilatori e condizionatore
sold out in tutti i negozi. Nonne e vecchie zie non rinunciano ai
ventagli floreali. Lewis pesta nero Tyson e il temuto iron boxer
diventa mansueto come il cagnolino per bambini. (Rodolfo)
Valentino insegue una Stella e la raggiunge, cavalca l'Honda imbiz-
zarrita come a un rodeo e la domina. Solo la paletta di due (fan)
travestiti (da vigili) riescono a fermarlo per multarlo. La scenetta a
bordo pista parla chiaro: eccesso di velocità, assenza di indicatori
di direzione e di targa. Come risaputo, ok bollo e assicurazione,
martino
scherzosamenteben in vista sul cupolino della purosangue nipponi-
ca. Sgarbi silurato, Iran terremotato, barcone incagliato, Dottor
Martin strasudato.
Toc!-Toc!
Orso Yogi deformato dalla lente dello spioncino. Occhi cerchiati
come il più segaiolo dei panda. Capelli corvini con la riga in parte,
niente basette. Sembra innocuo, gli apro. Con un goffo balzo
entra in CAMPO Moreno in carne e carne e subito mi sbraccia sul
muso un CARTELLINO ROSSO. L'arto si alza rigido e alto come un
Big Jim col tasto sulla schiena. Ma vai a rubar biscotti ai Ringo
Boys, penso io. Le pale al soffitto mandano all'aria il suo nuovo
Rolex in platino e rubini customizzato Hyundai col convertitore di
valuta per i suoi sporchi affari. E' la PUNIZIONE che si merita.
CARTELLINO ROSSO a terra. Le sue dimensioni poco REGOLA-
MENTARI mi incuriosiscono. Guardo meglio, è una busta affranca-
ta, il nome è scritto a pennarello. Raccolta la busta, l'uomo è alla
PORTA. Cade, "FALLO de nuevo e te mato!", mi urla da terra.
"Matto io?" Spinte in AREA zerbino, ficus della vicina come BAR-
RIERA, Il mio CALCIO all'incrocio delle sue palle è DI RIGORE.
L'orso yogi capriola in strada, dove formose veline coreane prov-
vedono a consolarlo con dell'amore orale. Che FALLO penso io
sbirciando il suo CENTRO CAMPO, proprio vera la legge della
"elle". Fiat Stilo a "duscecento" piomba sull'orgia: una frittata di
culi, tette e mandorle. Il pirata alla guida è Totti, testimonial della
pubblicità tv. Nessuno gli prende la targa, tutti applaudono, parte
un'ola tra gli avvnetori del bar di fronte. Moreno arranca tra i culi,
le tette e gli occhi a mandorla. Il suo FALLO è ancora grosso. E
nessuno glielo perdonerà mai.
RETE di Moreno! Annullata.
Su www.astalavista.it puoi scaricare la foto di Moreno, personaliz- Martino Barbieri. 31 anni, monoporzioni nella dispensa del suo monolocale, (s)copy d'agenzia pentito e redento-riciclato come fri lens-pusher di
zarla a tuo piacimento e inviarla via mail. Astalavista la pubblicherà
senza censura in una esilarante gallery, già on line, che ricorda per creatività assolutamente "scontate" spacciate a caro prezzo, imprenditore castigato da una gnuc economi precipitata sulla sua ueb agensi manco
il favore riscosso, le famose rivisitazioni delle affissioni elettorali di fossero towers, ex agente di alcuni dei migliori registi e fotografi fashion-music-pubblicitari di questo PORCO mondo, dai leggendari mini PIG scri-
Berlusconi.
ve per l'unica rivista di vera pasta "sfoglia" per pagarsi vitto e alloggio al Pig Motel, i GLOBAL tonic di Rocco e i debiti della notte.
Straaaap!
Aperta la busta, da dentro si libera un profumo di fiori andati a Scrivi al Dr. Martin: martino@pigmagazine.it
male. Respiro con la bocca e sfilo con cautela un foglio protocollo
scritto in stampatello infantile.
Leggo con gli occhi: Ciao Dr Martin, senti questo profumo? E' Eau
de Morenò,
il mondiale che mi puzza! Complimenti per la bella rivista e la tua
rubrica. Dani Novantuno.
Toc! Toc! Alla porta.
Stavolta non apro.
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THE PIG MOTEL

chiara’s waiting lounge

Oh welcome to my friends
This house is a home and a home's where I belong
Where the feelings are warm and the foundations are strong
If my soul has a shape well it is an ellipse and the slap is a gift
(Pavement)

Vorrei fossimo in un bar sotto il mare, e non ci sarebbero discorsi
sulle previsioni del tempo - invece, sono qui, sorseggio una birra
nel bar del motel pig, in attesa che preparino la mia camera - sì
perché mica tutti hanno una camera, al mondo - avere una stanza
significa avere delle responsabilità - c'è gente che vaga, invece,
cercando di prendere la decisione se andarsene definitivamente o
se è il caso di farsi dare una chiave - avere una stanza significa
chiudere il mondo fuori - quelli più in gamba riescono a chiuderlo
dentro - ma a me già la parola chiudere mi dà sui nervi - mi guar-
do intorno e vedo tutte queste persone indaffarate e capisco che
alla fine non c'è un reale bisogno di camere - infondo, siamo tutti
delle stanze - e tutti ci si affitta a ore - un altro sorso di birra e
rifletto su come sarà la mia stanza - tUTTO iN pERFETTO oRDINE
- libri catalogati in ordine alfabetico prima per casa editrice e poi
secondo l'autore - magliette impeccabilmente impilate in scala
cromatica dal tono più scuro a quello più chiaro - prodotti deter-
genti in ordine di utilizzo, lenzuola profumate, vetri fulgenti - so
che non è il caso di rispecchiarsi nelle cose - la loro materialità è
talmente limitante - ma è una vita che cerco di mutuare l'ordine
esteriore e il senso estetico delle cose disposte in maniera perfet-
ta -
ecco - mi avvisano che la mia stanza è pronta - mi guardo intorno
cercando sostegno negli occhi di qualche estraneo - io - sono
emozionata - c'è un nuovo posto da poter chiamare mio - tenten-
no indecisa sul da farsi - sguardo. languido. del cameriere che insi-
ste silenziosamente nel farmi prendere qualcos'altro.
Non sarebbe male riappropriarsi delle parole.
E così i gatti potrebbero diventare i pelosini, le papere sarebbero
le truppolette, gli sguinzoli i bastoncini di pesce, il tasterello il pia-
noforte, la puzzona la pattumiera e gli svidi i ciccioni.
Le spatascine le macchie, le prittulicchie le dita dei piedi, sbruffel-
lare l'atto estatico di schiacciarsi i punti neri.
E si continua così, inventando a seconda del momento, del pro-
prio stato d'animo, e dell'immagine che un oggetto rimanda al
nostro subconscio, una parola nuova, un termine-logo autentico chiara
ma sostituibile. Ognuno userebbe le lettere che gli piacciono di
più, i suoni delle parole si riapproprierebbero di valori ritmici e
armonici.
Certo, non sarebbe più molto semplice parlare a qualcuno, ma in
compenso, sarebbe veramente divertente. Nessuno rischierebbe
di essere ripetitivo.
E se ci pensiamo bene, i colori li vediamo tutti in modo diverso,
non abbiamo la stessa percezione degli odori e dei suoni e ognu-
no di noi attribuisce valenze consone ai propri vissuti ai termini
che veicolano i concetti.
Non è forse a causa di errori di comunicazione che la maggior
parte dei rapporti umani fallisce?
Tanto vale divertirsi gernicando farloppie triplide, e s'incuorando
fuscelli di elettridi che spunteggiano qua e là, si costrebbe a tan-
culare tutti insieme.

Inno alla Libertà.

Enciclopedia Asistematica di Tecneologismi.
Non vi è mai venuta voglia di coniare un nome per una cosa? Non
vi siete mai messi a cercare disperatamente il giusto aggettivo da
usare, scoprendo che in realtà non esiste?
Quasi a tutti è capitato di chiedersi perché una lampada si chiami
lampada. Spesso però non si rimane soddisfatti dalle origini eti- Dove? Sono qui, esattamente dove dovrei essere. Negli spazi tra le lettere di questo giornale, nelle osterie di Milano, nei pulsanti di fermata a richie-
mologiche della parola, così ci si arrovella per trovare un altro ter- sta della Novanta, nei riflessi colorati del retro dei cd, nel ronzio di una macchina da presa sempre accesa.
mine ugualmente efficace per quella cosa luminosa che general-
mente sta sui tavoli. Quando? Sempre. Da un momento all’altro, improvvisamente, di quando in quando, in ritardo, per cena e per pranzo o all’aperitivo, dopo le
La lingua, si sa, è un codice, e come tutti i codici è estremamente 6.30, troppo spesso e mai. Dipende dalle persone e dall’umore.
noioso, sebbene in molti casi sia estremamente utile possederne
Perché? Perché per dare un senso alle cose, ci vogliono le risate sguaiate e le scarpe comode, gli occhi azzurri e le fossette nelle
uno di portata nazionale.
Ma perché limitarsi? guance, la tromba di chet e la chitarra di fil, il coniglio alle olive, la pizza e la carta stampata, e perché no, anche l’affetto di chi
Schiavi del nuovo, e di tutto ciò che ci possa affermare esseri unici non amo e il rifiuto di quelli che vorrei.
e irripetibili, abbiamo deciso di liberarci della maledizione della
rella@pigmagazine.it
parola e della sua limitatezza espressiva. Perché non possiamo
usare le parole come colori gettati su una tela, e servirci di schemi
compositivi che rispecchiano estetiche assolutamente personali?
La comunicazione va vissuta come la tecnologia. Deve evolversi
per poter esistere. Deve mettersi a servizio di chiunque voglia
comunicare.

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THE PIG MOTEL
il flusso di manuel
Ricordi in Treno, più veloce del Finestrino, Passeggero Assente, io
Stabile, Mattoni a Grappoli, Nuoto nell’Immobile, un Corridoio di
Rotaie, poi dietro l’Angolo, il Cuscino del mio Sguardio, Riposavo
- o la mia Felicità - che dorme da Sempre, lei dalle ore piccole,
bava di Mattina, mia Rugiada, bagnato al Risveglio.
Sussurro, l’Imbarazzo divora ogni espressione del Viso, ti ucciderò
mia Sincerità, Nasconditi, poi scappa.
Pioggia improvvisa, una Fontana che ghiacciata Gocciola,
Consapevolezza di Vetro, le mie pupille una Lente, e Lacrime pen-
sate, Lacrime Sudate, la Gioia di Piangere.
Mezzo, sono Mediatore, sono un Ostacolo, incatene, incatene,
incatene, Schiavo, Liberato dalla Libertà, Costruttore di Trappole
per Topi e Topo improvvisato in Trappola, uno Specchio alle
Spalle, un Occhio sulla mia Apparenza, non ho altro, per
Guardarmi.
Il Guardiano convalida.
Una passeggiata per i Vagoni, denti di Ferro & Cuoio al Macello,
scarpe di plastica, piedi Confezionati, il Consumismo che ha
Venduto Tempo, prima di tutto, tutti che ne Comprano & legano
al polso, Lancette come Coltelli inchiodati al Muro, Uccelli
Meccanici da un Nido di Legno,
è quasi Mezzogiorno,
Cucù.
Stazione, ogni cosa è Discesa, Formiche al Lavoro & Cavallette
svenute sul Marciopiede, Briciole di pazienza in attesa, la Strada di
pollicino verso la Morte, Controllori sulle Cravatte, la Camicia è al
suo posto, l’Esplosione no.
Si ferma la Terra, devo smetterla d’Inseguirmi, sono più Veloce
delle mie Gambe, inginocchiato tra la polvere, Pensieri senza
Fiato, Braccia affannate chiamano & gridano Taxi, ognuno Vestito
a suo modo, sulla mia Pelle si posano Sanguinosi gli Occhi del
Giudizio & il Sole aspetta il Verde al Semaforo.
Il Freddo mi allaccia la Giacca, siedo nel Camino di una Sigaretta,
c’è chi mi guarda, nessuno mi sente ?
Asfalto Sdraiato & Pneumatici Stridono & Gridano “arriviamo”
senza nemmeno essere partiti, Alberi & Cespugli mascherati,
supereroi per la Salvezza delle Radici intrappolate in Betume &
Ciminiere,
Fiori senza Profumo, Alba senza Pioggia, quando poco Discende,
il Declino del Sole non Basta, vorrei che Tutto, Tramontasse prima
di Stanotte.
Cellulari, Persone Raggiungibili senz’Anima & Nulla, a troppi
Passeggeri manca il Niente, tutto ciò che non hanno, il Nulla.
Povero stupido Corpo,
mia Prigionia,
mia Unica Fine.
Il Ritorno, la Notte, poche Luci come Ombre di Giorno,
Pozzanghere di Lampioni riflessi & Scontrini stracciati approdano
in Tombini che mostrano i Denti, Carie sull’Asfalto, io Scivolo e
Scivolo e Scivolo – FNM Sequestri, Distrazione che stringe le
Manette e legge i miei Diritti, io Inchiodato al Vagone,
torno a Casa.
Ululati di biciclette, una Finestra di Vento, la Collina in Ascesa, il
Mio tramonto comincia specchiato in una Pozzanghera
d’Inchiostro & nessuno ricorderà il tuo Nome.
E’ finito, misurato con il Righello, i giorni di Lui seduti al Tavolo
Antico, Vestiti che puzzano ancora d’Eterno, non cambia Colore
chi è Nudo & Grifoni non si confondono con chi è solo Svenuto –
come il salto Biondo, tua Elevazione di adolescente, soli contro
Tutti & Sconfiggere il Razional Comune a Punti, prim’Ancora
d’Imparare a Parlare con il Salvagente, fiumi di Nonsense su
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Zattere di Grammatica.
Un Veccho che nel Buio si Nasconde sotto l’Ombrello, non hai
sentito Vecchio ?
Ti Piove da Sotto, adesso.
Meriggare, Pallido e sconvolto, Pleniluni di mezzogiorno, il Cielo
s’è fatto Azzurro, io Violaceo Crostaceo cammino la Sabbia in
cerca di uova da Schiudere e Deporre, schiudere e deporre, schiu-
dere e deporre.
20- 06- 8002 – i Primi Ricordi sul Futuro appena Finito, un
Pokemon che non arriva mai, un Traguardo lontano dall’Arrivo, le
Scale piatte, una Mobile in Carrefour, primi modelli di
Teletrasporto Fluido & Scorrevolezza Anticadutacarrello – Lui
schiacciava il bottone Rosso ed io guardavo la Tecnologia affancu-
lare lontanando.
Poi ognuno,
è stato Scusato. manuel
Gli Errori di & che bello è stato sbagliare, che bello quando è ora-
mai accaduto, che bello ogni cosa senza passato, i ricordi
Contemporanei, la sua Gabbia & Catena, la prima volta che sono
tornato indietro pensando “Rifaccio” e poi mi sono reso conto –
Avanzi, sempre, Avanzi, ovunque.
Veliero dalle Terrazze, scontri tra Mezz’ore, in Tempo, ogni cosa,
quinto piano veloci rampe di scale & sudore affiatato, un tiro di
Cannaossigeno & parevamo tutti soltanto Consonanti.
Sussurri di Vento nel Sibilare del Silenzio, Soffi di Nuvole sdraiava-
no il Cielo, dove Riposate ora? Mie Vacche Puttane, mungete il
vostro Dio, ch’io vorrei Piovesse & Falò affumicato, Legname arde-
re battere Denti e Tremare eccitato Scintille & Fontane di Fuoco,
un compromesso a mé stesso, la Promessa & Trattato contro la
Pace senza Domande.
Esclama,
mio Punto.
!
Un Pomeriggio di Prato senza Virgole, due querce giocano a
Pallone e sudano Idrogeno mentre Alberi trattengono il respiro
fino a questa Notte – quando un Rapace alla finestra mi canterà la
sua Serenata ed io Svegliato correrò nella Grotta per cercare
Conchiglie & Orecchio all’Interno ascolterò i Consigli dei Cavalluci
Marini, Fantini subaquei in Gara a far Bolle – come la Ragione,
Bolle di Memoria ad Aria tanto alte da essere dimenticate,
Fragore, Scoppieranno anche loro senza Cercare di Esplodere.
Io senza Destino e tutta la Volontà di un Senso che prova a farsi
Strada, freni a Disco & Discorsi senza Freni. Sporco Conquistatore di Deserti quando una Pagina giace Bianca, Vergine & Inesplorata.
Dieci Dita Frenetiche legate ad un Elastico che se cerco di scappare mi rimbalzano sulla Macchina da Scrivere e Ticchettano la Giornata a
Logica ovunque,
per questo non mi muovo. Parole.
Io & Lui pedalando ogni ora di questo cazzo di Paese, appoggia- La Sera è il Riassunto della mia Vita, lo Scritto è l’unica Lingua ch’io sappia Parlare, credo nella Punteggiatura più che nel Significato, Adoro
vamo gli Occhi solo su Immensi Dettagli, il resto dell’Infinito non è
ancora abbastanza Eterno da non permetterci di Contare. Dimenticare, Dimentico ogni cosa,
La prima volta che ho ascoltato “Animals” è stato un Concerto dal dimentico i Ricordi.
vivo di Pecore al Gregge sotto il Balcone di Casa – gregge senza
Pastore & Cane, solo un Bastone che schioccava da sé, come La Cupa Serenità degli Arcobaleni Grigi ed ho quasi imparato a Mungere le Nuvole, il Sole non si Rassegna, tra i Palazzi, hanno Nascosto la
Bruciasse di Smania di Riposo. Notte.
Strie Ematiche & Tagli Profondi, un dito a Metà, Victorinox in guer-
ra contro un palloncino e mia Sorella piangeva la Fontana di
Sangue.
Fortuna che Invecchio e mi allontano e dimentico e cambio e non
sono capace di mettere un Punto, avrei potuto Inchiodare la testa
al Grilletto di Pinocchio, invece ho rotto la Penna e tutto il resto è
soltanto Inchiostro.
Ma
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THE PIG MOTEL
stanza di cristina
Solarium. Insolazioni istantanee.
Non so fare le valige, le so disfare.
Apro. Com'è la combinazione? Due a destra, undici a sinistra, sei
giri di chiave, quattro scatti dei fermi e non si apre.
Non prenoto la nave così resto al porto otto giorni sperando che
qualcuno rinunci a partire. Nessun volontario. Però conosco bene
il porto.
Latte solare protezione 0 con integratore di melanina e accelerato-
re di assorbimento raggi UVA, UVB, raggi X, raggi gamma, raggio
x raggio x 3,14…
Nessuna carta geografica o tavola sinottica. Sviluppare senso del-
l'orientamento. Sbaglio uscita in autostrada. Cinisello Balsamo non
è tanto vicino e non c'è il mare.
Lavorare tutta l'estate. A Natale manca poco penso ai regali.
Imparare una nuova lingua straniera. Di italiani se ne incontrano
pochi in giro. "Oh, you come from Milan too!"
Leggere sopra l'ombrellone, all'ombra delle parole.
Prendere l' aereo per visitare l'aeroporto.
Occhiaie da sole.
Autogrill. "Ah fai benzina un attimo. Ti aspetto:"
"Foglie che ingialliscono, profumo di caldarroste. Primi fiocchi di
neve. Deve esserci coda al distributore."
Ho scattato solo quindici rullini in una settimana. Sono un po' sfo-
cate. Avedon era già partito.
La spiaggia non è tanto affollata. Ci sono ancora posti in piedi.
Sapore di sale. Ho bevuto.
A Singapore si mangia male. Eppure il ristorante si chiamava Bella
Napoli. Invece a Bali si mangiano le olecchiette migliori.
Spiaggia di nudisti. Perché non guardi il tramonto?
E' stato bello conoscerti. Certo che ci sentiremo quando sarò par-
tita. Tremila chilometri di distanza non spaventano nessuno.
Mi sono scottata. Passami la protezione.
Vacanza intelligente. Ma non si applica.
It sims summer!
Brace yourself! The Sims are on vacation.
I Sims In Vacanza sull'isola della nuova espansione.
Io parto con loro. Requisiti minimi di bagaglio, Processore Pentium
2, 300 MHz o superiore, 64 Mb RAM ma meglio con 128 Mb, CD-
Rom 4 x, 600 MB di spazio libero su hard disk, scheda video con 2
Mb di memoria, compatibile con le Directx7 come la scheda
audio. Un mouse e siamo arrivati. Vacation Island.
I Sims sono nati nel 2000 dalla mente di Will Right, lo sviluppatore
che ha inventato per la Maxis tutti i giochi con la Sim davanti.
Hanno lavorato, socializzato, festeggiato, dato il cuore per una
skin e adesso viaggiano.
E' la prima volta che si prendono una vacanza e lo fanno in 3D.
La nuova espansione potenzia la dotazione dell'universo dei Sims
facendoli evadere da Sim City per visitare un'isola completamente
attrezzata per una permanenza in assoluto Sims-style.
Andiamo al mare, in montagna, in campeggio. Ho già riservato la
suite.
Estate e inverno, per lunghe sessioni di divertimenti e esplorazio-
ni. Spiagge tropicali, foreste naturali e cime innevate. Oltre 125
nuovi oggetti con cui interagire per realizzare gli scopi del gioco,
divertirsi, riposarsi, nutrirsi.
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Brividi che si provano solo sull'Half-Pipe quando incontri uno Yeti
che è un free-styler delle nevi. Caldissimi tornei di beach volley su
una spiaggia dove servono drink persino agli squali.
Avventure accampante lungo un fiume per pescare o andare a
caccia… del tesoro.
Giocare coi bambini che mi distruggono il castello di sabbia ma
fanno surf come non si è mai visto e comprare souvenir sono alcu-
ne delle nuove interattività vacanziere che mi fanno ricordare quel-
la scimmia in noce di cocco così fine nel mio bungalow, oppure a
quel pinguino imbottito che ho vinto e mi guarda stranito perché
giro ancora vestita da hawaiana anche se la gara è finita.
La bellezza e la longevità del gioco sono sempre garantite da una
dinamica immutata che permette l'accesso graduale a ogni svago
per mezzo del denaro. Così non finisco i soldi al terzo giorno ma
al quinto, perché i anche i pickpocket vanno in ferie. Come nella
realtà. I Sims spopolano perché sono un'evoluzione partita da
Little Computer People di David Crane nel 1985 e continuata con
Creatures, ma nessun è arrivato, come Maxis, a simulare tutto il
simulabile in modo tanto realistico da far pensare a una forma
plausibile, anche se minimale, di vita autonoma dei personaggi di
un videogame. Gli algoritmi si emozionano. Agiscono e reagisco-
no e se trascurati soffrono.
The Sims aveva tutte le premesse per essere un totale flop com-
merciale. Si gioca per evadere la realtà o vivere una dimensione
diversa dal quotidiano. Il realismo dei giochi contemporanei non
prescinde dal divertimento, ne è una componente essenziale.
La grafica di tutta la serie è di massimo livello nella resa delle ani-
mazioni e nella ricchezza dei dettagli. I movimenti risultano molto
naturali e gli effetti sonori sono curatissimi. Anche la vita dei Sims
ha una colonna sonora che scandisce gli eventi principali con ritmi
cristina
easy-listening di grande effetto.
Ci si immedesima in queste texture rivestite di skin che danno la
sensazione di quanto davvero sia antipatico quel vicino che ha la
piscina e io no, dell'ansia di essere puntuali o mi licenziano, alme-
no con la liquidazione posso partire trovarti e abbracciarti. Perché?
Nessun elemento trovato, solo lo stupore di fronte a un' illusione
che sembra girare indipendentemente dal suo programmatore. Il
giocattolo mi ha risposto. Ho sentito bene. Mi lancia una palla
neve ma la tavola gliela presto lo stesso, anche se lo so che va a
sbattere contro l'unico albero fuori pista.
Il mio neurone per un tuo bit. L'anima ce la siamo giocata? No, è TOC TOC. Cristina Modolin, h. 1,75 m., miope. Word Processor da sempre, Copywriter esordiente, vive e scrive in una stanza al Pig Motel.
solo in vacanza.
Giocatrice di softball, occupa la prima base ma continua a sfogliare pagine di libri, pronta a rilanciare poetici home-run. Esce solo col portatile
per sentire sempre il suono delle dita che battono sulla tastiera e seguire idee cordless e wireless, libere di circolare. Sente i film che vede e
The Sims è un videogame di simulazione di vita reale. Uscito nel guarda la musica che ascolta. Nei musei si confonde tra opere d'arte contemporanea e guide che tentano di spiegarla senza riuscirci. Di notte
2000, è diventato straordinariamente popolare scalando tutte le
classifiche di vendita. Tradotto in tredici lingue è considerato un elabora sogni che non svaniscono a colazione ma ritrova nel caffè al posto dello zucchero.
fenomeno culturale. La vendita del gioco combinata alle espansio- Autorizza il trattamento dei dati personali a chi sa leggere una vita tra righe.
ni è arrivata a oggi a undici milioni di unità, superando Myst e
diventando il titolo Pc più venduto della storia. E' previsto entro la
fine dell'anno il porting del gioco per Ps 2.
Electronic Arts è la software house di Redwood City, California,
che distribuisce il gioco sviluppato da Maxis. Fondata nel 1982,
con un fatturato annuo di 1,3 miliardi di dollari, è la compagnia
leader nella distribuzione di software interattivi per l'entertain-
ment. www.thesims.com
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THE PIG MOTEL

finalmente koufonissi, di jacopo

Ogni partenza ha un suo rito.
Scelgo tre libri (uno per settimana), e qualche fedele cassetta da ascoltare.
Lo zaino, come sempre, la sera prima.
Sveglia ad ora antelucana per prendere il primo aereo, maledicendomi per aver scelto
un orario da turista tedesco.
Pesante assaggio di caldo mortale, stipato con altre cento persone nell'autobus
modello scatola di acciughe che porta a Linate.
Solite formalità al check-in; insomma, lo capite o no che devo partire? ho fretta,
cazzo!, non voglio più stare in questa città che si sta liquefacendo sotto un sole da
day-after.
Ovviamente, posto finestrino per sbirciare la partenza; dopo, colpito da tempestiva
sonnolenza, crollo sorridente, sapendo che al mio risveglio sarò a Glifada.
Bene, eccomi al ritiro bagagli.
(mamma mia, e poi ci lamentiamo degli aeroporti italiani...!)
Due cose, ora: trovare un autobus diretto al Pireo, e riuscire a non sciogliermi.
Una gigantesca lattina di Pepsi, relitto degli anni
'70, attira la mia attenzione; segna 42 gradi.
Ditemi che non è vero. jacopo
Al porto, trovo effimero sollievo sedendomi ad un tavolino di un bar, munito di orari
traghetti, e giusto perché sono un nostalgico ordino subito un piatto di spagetti (loro li
chiamano così). Sono tremendi, già lo sapevo.
Spero sempre che col passare degli anni la pasta migliori; impareranno, mi dico.
No, non impareranno mai.
Normale: sanno fare altre cose.
Mi avvicino barcollando al traghetto, nella mia testa (che assomiglia sempre più ad un
uovo sodo) è cominciato il conto alla rovescia.
Tra poche ore, sarò su QUELL'isola.
Guardo inebetito il mare, durante il viaggio; il panorama è sempre uguale, ma ogni
minuto che passa sono più vicino alle Piccole Cicladi.
Finalmente, novello Robinson, lo sbarco: come mi aspettavo, scendiamo in pochissimi.
Meglio, non sanno cosa si perdono, gli altri; mi guardano straniti; ma sì, andate nelle
VOSTRE isole, nei villaggi turistici, dove tutto sa di finto, costa un occhio della testa e
ogni sera vi abbruttite come bestie in discoteca, inseguendo due tette.
Cammino da venti minuti, impolverato, stanco, felice.
Sono arrivato, sento di nuovo quella sensazione... è come se io e quest'isola ci appar-
tenessimo... l'amante geloso probabilmente sono io.
Mi fermo un minuto, mi godo lo spettacolo; in giro non c'è nessuno, solo un leggero
venticello, la cui brezza è rassicurante ed inconfondibile. Jacopo ha 24 anni, è un leone ascendente leone, studia Storia in statale, e non ha ancora deciso cosa farà da grande... adora il sushi, venera la
Eccomi.
Sacra Trilogia, è in cerca di compagnia femminile...
Sorrido.
Finalmente...Koufonissi. Il suo sogno? scrivere LA sceneggiatura perfetta. (Orson Welles docet...)
Guarda tantissimi film, pure troppi, ama il calcio, colleziona Nathan Never dal lontano 1991.
Cita spesso due filosofi: Eraclito ("chi non si aspetta l'inaspettato non troverà la verità..."), e il mitico
Yoda ("fare, non fare; non c'è provare...).
Sogna una fuga in grande stile; dove? nessuno lo sa.
Per PIG scrive anche di cinema, ma non solo.
Aspetta le vostre lamentele al seguente indirizzo: jacopo@pigmagazine.it

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PIG CURIOSITA’

moreno art !
Voleva essere un semplice giochino online ed invece abbiamo
creato un fenomeno! Ecco la galleria dei “ritratti” più belli e
alcuni inediti mai visti tratta dal nostro astalavista.it

Di Simon Beckerman

18 Giugno 2002, data ormai nota a tutti. Come ogni giorno ci tro-
viamo in redazione a preparare il numero estivo di PIG. Intanto,
riuniti tutti intorno al nostro maxi schermo jumbotron da 14 pollici,
guardiamo sconsolati la fine della partita. Poco dopo Alessandro,
dal computer vicino, mi invia una mail con la foto ufficiale FIFA
dell’arbitro Byron Moreno intitolandola “Bombolo”. Io, abbastanza
incazzato, la piazzo direttamente nel bel mezzo della homepage
del sito astalavista.it (di nostra proprietà). Due ore dopo un ragaz-
zo, dal nome in codice Dn5, ci invia la stessa immagine ma anzichè
avere il pallone in mano Bombolo tiene un pacchetto di Ringo
Boys con scritta modificata in “Rinco Boys”. Presi da un lampo di
genio decidiamo di inserirla nel sito, accanto all’altra, con l’invito a
tutti di inviare la propria modifica in cambio della pubblicazione
immediata. Mai ci saremmo aspettati quello che è successo nei
giorni successivi: da martedì a domenica abbiamo ricevuto e pub-
blicato oltre 200 immagini. Grazie al passaparola creatosi tra siti e
forum, astalavista ha ricevuto in soli 5 giorni oltre 500.000 accessi
da tutto il mondo! Il giochino è stato pubblicato su tutti i maggiori
quotidiani nazionali e su qualcuno internazionale; è andato in onda
nei TG della Rai, Mediaset, al processo di Biscardi e chissà cos’al-
tro! La coppa del mondo é insostituibile, ma questi fotomontaggi
sono di gran lunga più divertenti... Enjoy the Rinco Art!

LA DEPOSIZIONE DI MORENO
Tratta dalla Deposizione del Caravaggio, di Lucio e Pol
Starring: Byron Moreno, Giovanni Trapattoni, Aldo
Biscardi, Francesco Totti, Joseph Blatter

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CINEMA FILM DEL MESE

Zoolander
Derek: un modello di pura idiozia
di Daniela Sanziani

Derek Zoolander non è un uomo comune, il suo mestiere è il foto-
modello. Bello, ricco e famoso non può chiedere altro dalla vita se
non un po’ di cervello. Già perché il quoziente intellettivo di Derek
è molto più vicino a quello di una scimmia piuttosto che a quello
di una persona. Durante la cerimonia di premiazione per l’indossa-
tore dell’anno, Derek (Owen Wilson) è già convinto di essere il vin-
Genere: Commedia
citore del titolo per il quarto anno consecutivo. Ma il premio gli
Regia: Ben Stiller
Cast: Ben Stiller, Owen viene soffiato sotto il naso dall’odiato rivale Hansel. La sconfitta
Wilson, Will Ferrell, subita cambierà la vita di Derek, il quale comincia a chiedersi il
Christine Taylor, Milla vero significato della propria vita. Rifiutato dal padre e dai fratelli
Jovovich, Jerry Stiller e
minatori, che considerano il suo lavoro poco virile, Zoolander
Jon Voight
Distribuzione: UIP vuole ora trovare uno scopo nella propria vita; e lo stilista Mugatu
Uscita: 12 Luglio sembra in grado di offriglierne uno. Ma il designer ha tutt’altro in
mente: vuole infatti servirsi di Derek per assassinare il presidente
della Malaysia. Ben Stiller ci riprova. Pare che il comico talento
newyorkese non possa farne a meno. Questa volta dirige e inter-
preta una commedia con stile, anzi, sullo stile, prendendo di mira
la lucrosa industria della moda e tutte le figure che le girano intor-
no. E lo fa a modo suo. “Zoolander” è in realtà una parodia di
quanto accade in questo universo tanto invidiato quanto criticato,
in cui l’aspetto fisico é l’unica cosa che conta: lo dimostra lo stesso
protagonista del film con un’affermazione: “Sono convinto che
nella vita ci sono cose ben più importanti della bellezza. Devo solo
scoprire quali”. Una commedia demenziale nel quale ogni singolo
dettaglio è portato all’esasperazione: dalle espressioni dei perso-
naggi al loro abbigliamento giungendo a situazioni a dir poco ridi-
cole (memorabile la scena alla stazione di servizio…). Persino le
ambientazioni risultano essere (volutamente) eccessive: si passa da
location fredde e spoglie (come le terme) a luoghi caldi e colorati
(come il loft di Derek). Forse in alcune scene la demenzialità è dav-
vero esagerata, cosi tanto da non suscitare la risata spontanea, ma
piuttosto quella forzata. Forse le situazioni irreali sono indiretta-
mente proporzionali alla quantità di personaggi credibili (nel cast
anche alcune star nella parte di se stessi come David Bowie, Lenny
Kravitz, Gwen Stefani, Claudia Schiffer e Billie Zane). Forse è solo
un’opinione o forse è solo estate... un periodo florido per comme-
die sciocche e spensierate. Relax.

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CINEMA USCITE

Cinepresi e rinchiusi in sala. I film in uscita di questo mese. Le date di uscita dei film potrebbero subire variazioni
di Daniela Sanziani

RESIDENT EVIL SFIDA PER LA YOU STUPID KUNG POW: BLADE II THE DISH JIMMY NEUTRON PLUTO NASH THE EXPERIMENT ARAK ATTACK:
VITTORIA MAN ENTER THE FIST MOSTRI AD OTTO
ZAMPE

USCITA 5 Luglio 12 Luglio 12 Luglio 26 Luglio 16 Agosto 20 Agosto 23 Agosto 23 Agosto 23 Agosto 30 Agosto

GENERE Horror Commedia Commedia Commedia demenziale Azione Commedia Animazione Avventura Drammatico Splatter

REGIA Paul W.S. Anderson Michael Corrente Brian Burns Steve Oedekerk Guillermo Del Toro Rob Sitch John A. Davis Ron Underwood Oliver Hirschbiegel Ellory Elkayem

CAST Milla Jovovich Robert Duvall David Krumholtz Leo Lee Wesley Snipes Sam Neill VOCI ORIGINALI: Eddie Murphy Moritz Bleibtreu David Arquette
Michelle Rodriguez Michael Keaton Milla Jovovich Jennifer Tung Kris Kristoffersson Patrick Warburton Debi Derryberry Randy Quaid Christian Berkel Kari Wuhrer
Eric Mabius Ally McCoist Denise Richards Tad Horino Norman Reedus Bille Brown Patrick Stewart Rosario Dawson Oliver Stokowski Scarlett Johansson
James Purefoy Libby Langdon William Baldwin Philip Tan Leonor Varela Roy Billing Martin Short Joe Pantoliano Justus Von Donhanyi Scott Terra
Martin Crewes Brian Cox Jessica Cauffiel Ling Ling Tse Luke Goss Genevieve Mooy Rob Paulsen Jay Mohr Nicki Von Tempelhoff Leon Rippy
Colin Salmon Cole Hauser Dan Montgomery Jr. Hui Lou Chen Ron Perlman Taylor Kane Megan Cavanagh Luis Guzman Timo Dierkess Doug E. Doug

TRAMA Tratto dall’omonimo E’ un brutto momento Dopo essere stato Degno dei migliori film Blade, mezzo uomo e Luglio 1969. Il mondo Jimmy non é un bam- Luna, 2087. Pluto Nash Prendete 20 uomini. In un piccolo paese
videogioco. Quando per il manager di una abbandonato dalla di arti marziali degli mezzo vampiro, torna intero é pronto per ad bino comune: alla sua é il proprietario di un Divideteli in prigionieri americano, a causa di
un virus letale inizia a squadra scozzese di fidanzata, trasferitasi a anni ‘70, “Kung Pow” in scena. Questa volta osservare i primi passi età costruisce già sofi- rinomato nightclub. e guardie. Metteteli una nube tossica, un
diffondersi seconda categoria, Los Angeles per diven- inizia con il brutale sarà costretto a fron- sulla Luna di Neil sticatissimi gadgets, Quando rifiuta di ven- per due settimane in gruppo di ragni muta
nell’Alveare, un vasto Gordon McLeod. Per tare una star della Tv, omicidio dei genitori teggiare una nuova Armstrong. In seguito ma la vita nel suo dere il suo locale al un luogo che riproduca geneticamente comin-
laboratorio sotterra- evitare che l’intero un giovane finisce con del protagonista per razza di vampiri inten- ad un problema tecni- paese é troppo mono- boss del luogo, inizia- le stesse condizioni di ciando a crescere a
neo, una squadra di club sia trasferito in un l’innamorarsi della sua mano del perfido zionati a succhiare più co però, l’unica para- tona... così, quando no i suoi guai... tutti i un carcere. I prigionieri dismisura e diventando
soccorso é chiamata a altro paese e per migliore amica che lo Master Pain, un demo- sangue possibile, bola in grado di riceve- viene inaugurato un gangsters del pianeta saranno costretti a sot- particolarmente vora-
fermarlo prima che si migliorarne le sorti, ha consolato per tutto nio delle arti marziali. senza risparmiare le re le immagini dell’allu- nuovo luna park, stanno infatti aiutando tostare alle regole ce. Appena il problema
diffonda in tutto il pia- Gordon é costretto ad il tempo. Ma proprio Inevitabile la scelta del creature della loro naggio diventa quella Jimmy infrange il divie- il misterioso Rex delle guardie e queste sarà evidente toccherà
neta. Le due agenti ingaggiare un nuovo quando le cose tra i giovane che decide di stessa stirpe. Per fer- situata in un piccolo to dei suoi genitori Crater a conquistare avranno il compito di agli abitanti del luogo,
speciali Alice e Rain marcatore su pressione due sembrano andare vendicare la morte dei mare questa minaccia paese Australiano. Il andandoci in compa- l’intero suolo lunare. mantenere l’ordine. Lo capitanati dal corag-
scopriranno che la vera del proprietario della a gonfie vele, lo spet- suoi cari uccidendo il collettiva, Blade chie- supervisore americano gnia dei suoi amici. Nel Fortunatamente per scopo? Analizzare il gioso Chris
pericolosità del virus squadra. Ma McLeod tacolo dell’ex fidanzata cattivo. Lungo il cam- derà aiuto ad un altro Al Burnett, inviato sul frattempo però i perfi- Nash però la terrestre comportamento McCormack spalleg-
consiste nel rianimare deve anche affrontare i viene cancellato e lei mino per lo scontro gruppo di vampiri luogo dalla NASA per di alieni Yokiani rapi- Dina Lake, una bellissi- aggressivo che si crea giato dallo sceriffo
cellule morte e che i suoi demoni e risolvere torna indietro, decisa a finale incontrerà diver- appartenenti all’elite accedere alla parabola, scono tutti i genitori ma donna dalle ambi- in condizioni di cattivi- Sam Parker, disinfesta-
loro avversari sono gli definitivamente la tutti i costi a riconqui- se creature, tra le quali dei migliori guerrieri: i si troverà di fronte gli del paese. Toccherà al zioni canore, si unisce tà. Il premio per i re il loro paese dall’in-
scienziati contagiati, situazione con le due stare il cuore dell’igna- una mucca esperta nel Bloodpack. zelanti abitanti e alcuni precoce genio trovarli a lui per sventare il volontari dell’esperi- vasione delle bestie
trasformati in zombie. figlie... ro giovane... combattimento. scienziati del luogo... e liberarli... piano di Rex. mento? 4000 franchi. giganti.

DISTRIBUZIONE Columbia Tristar Eagle Pictures 01 Distribution 20th Century Fox Eagle Pictures Istituto Luce UIP Warner Bros Nexo Warner Bros

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DISCHI CD DEL MESE

RES: How I do
di Stefania Mapelli

Ingredienti e preparazione:
Un cucchiaio di solul funk anni ‘70, una spruzzatina di Rock, e un RES -How I do
pizzico di hip hop. Mescolare il tutto con molta cura. Attendere
una manciata di secondi e successivamente aggiungere l’aroma 1. Golden Boys
Mary J Blige, e Lauryn Hill. Mi raccomando, durante la preparazio- 2.They-say vision
ne non dimenticate gli ingredienti Etta James, Lena Horn, Sheryl 3. Too Mile Situation
Crow. Lasciare riposare per qualche secondo. 4. Ice king
Prendere dalla dispensa il gli ingredienti lasciati riposare il giorno 5. Sittin’ back
prima, ovvero della musica classica. 6. How I do
Prima di mettere il tutto nel forno ricordatevi di aggiungere l’in- 7. If There Ain’t nothing
grediente principale: una voce calda e leggera, una ragazza di 23 8. The Hustler
anni, e per ultimo a cottura ultimata, spargete dell’r&b. 9. I’ve know the garden
Ecco fatto la Torta di RES. 10. Let love
11. Tsunami
Modo d’uso:
Il prodotto va consumato, al lavoro, con gli amici, a casa sul diva-
no, in macchina, in discoteca, sotto la doccia, sopratutto nei E’ cresciuta in un ambiente dove si amava la musica, e questo l’ha
momenti di divertimento. aiutata e incoraggiata. RES si aspetta dal futuro altrri tre album,
una famiglia e viaggiare. Con nessuna pretesa, desidera solo esse-
Effetti Collaterali: re felice e poter vivere bene e tranquilla.
L’uso prolungato del prodotto può causarne la dipendenza. Si
consiglia di abusarne. Descrizione del Contenuto:
la ricetta/Album, è una storia vera di una ragazza 24enne. Parla
Informazione Al Compratore: del rapporto che ha con le relazioni sia a lunga che a breve distan-
RES, ha 23 anni, è di Philadelphia, e questa è la sua prima ricetta, za, che le manca una persona da amare, che vede gli amici cresce-
chiamata anche album. re.... In "I've known the Garden,"parla di Eva e del Giardino
L’album mostra stili diversi con un differente modo di interpretare dell'Eden e come non si dovrebbe mai rimpiangere una relazione
la musica nera. in questo album ci sono molti stili differenti. se un giorno incontri la persona giusta. Ha chiamato l'album 'How
Res, infatti si lascia sfiorare dalle note di Rick James, Sheryl Crow, I do' perché le ricorda un periodo della sua vita di quando lei a 19
Bo Diddley, Ice Cube, Marvin Gaye, Janis Joplin, Jimi Hendrix, anni, andava al college e che già da allora cercava di produrre una
Bjork, Portishead e altri. Definisce la sua musica vera e onesta, per demo con la sua prima musica.
lei la musica deve far divertire e far star bene.
RES, ha aperto le serate del tour europeo di Mary J Blige. Grazie Da consumarsi preferibilmente entro:
a questo ha fatto la sua prima presentazione ufficiale in Europa. il prodotto non ha scadenza.

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DISCHI RECENSIONI
GLI ALBUM che ascolteremo questo mese.
CHI GREEN DAY
TITOLO SHENANIGANS
GENERE Punk
LABEL Warner Music
PERCHE’ Dopo la raccolta di singoli
“International Superhits”,
uscita alla fine dello scorso
anno, i Green Day ci riprova-
no… questa volta nel disco di
plastica incidono una raccolta
di pezzi inediti e brani rari.
Partendo da “Suffocate”, la
quale preannuncia un buon
inizio per quest’ultima compi-
lation e passando dalla pop-
punk “You Lied” sino a giun-
gere alla strumentale
“Espionage”, già diventata
un classico grazie al secondo
film di Austin Powers di cui è
parte della colonna sonora, la
punk band di San Francisco
dimostra di avere ancora
molto da dire. La loro cresci-
ta dopo il boom di “Dookie”
è la prova che Billie Joe e
compari hanno saputo man-
tenersi a galla dopo l’onda
anomala che ha visto il punk
tornare di moda e subito
scomparire tra i flutti di nuovi
ibridi musicali. Vietato ascol-
tare “Scumbag” rimanendo
fermi sul posto.
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RED HOT CHILI
PEPPERS
BY THE WAY
Pop Rock
WEA
Finito Californication ecco
Messicanication! Prodotto da
Rick Rubin, lo stesso dei tre
precedenti album, la band di
Anthony Kiedies si ripropone
con dei pezzi tutt'altro che
duri: prediligono le melodie
che richiamano quelle sud-
americane come nel caso di
"Cabros", e suoni ricavati
dalla tastiera piuttosto che
dalle distorsioni della chitar-
ra; preferiscono farsi influen-
zare dai lontani gruppi degli
anni '50 e '60: John
Frusciante parla di Doo-
Woop, Crystal o Phil Spector,
gli stessi che allora influenza-
rono i Beach Boys; ma anche
la loro vita a Los Angeles,
nella quale la cultura è prati-
camente per metà messicana,
trova in questo album fonte
di sfogo su ritmi cadenzati ed
orecchiabili come la stessa
"Universally speaking". Non
sono i consueti "Peperoni
Piccanti", quelli cosparsi di
vernice metallizzata e costan-
temente in movimento, ma
questa volta sono davvero
introspettivi e caldi, proprio
come il clima di quest'estate
BLACKALICIOUS
BLAZING ARROW
Hip Hop
MCA
Secondo disco per i pargoli
di Dj Shadow che escono con
un autentico classico dell'e-
state. Metriche funamboliche
su basi super funk che vi
faranno sentire come ad un
rave e ad una festa di fami-
glia contemporaneamente.
Dopo il debut album "Nia",
la parola d'ordine per i
Blackalicious è innovazione.
Si parte con la breve intro
"Bow and arrow" per giunge-
re a "Blazing Arrow" nella
quale sono i potenti giri di
basso e la voce quasi surreale
del coro di Harry Nillson a
dominare. Proseguendo Xcel
e Gab si lasciano andare a
testi piuttosto nostalgici
accompagnati da suoni di
tromba come in "Make you
feel that way". Con ospiti illu-
stri come Zack De la Rocha (il
cui primo album da solista
sarà pubblicato proprio da
Shadow), Ben Harper, e lo
stesso Dj Ombra, i
Blackalicious non hanno spre-
cato neanche un minuto dei
74 sul cd riempiendolo di
ottima musica…
LAYO & BUSHWACKA
NIGHT WORKS
Dance
XL
Il duo di Dj inglesi Layo &
Bushwacka non delude le
attese di chi come me ritiene
Love song, singolone bomba
uscito un paio di mesi fa,
una delle cose più eccitanti
nella dance di quest’anno.
Night works mostra i due in
uno stato di grazia assoluto
unendo i groove killer di
Matthew Bushwacka! al senso
lirico e compositivo di Layo
Paskin. Questo album vi farà
sognare, viaggiare, saltare,
urlare (anche la vicina di
casa...), perchè contiene un
brano per ognuno di noi
extreme clubbers. Techno,
rave, breakbeat, jungle, elet-
tronica, house, downtempo.
Il tutto amalgamato in perfet-
to stile L&B.
Album dance dell’anno?
Beh, oltre a comprarlo imme-
diatamente, vi consigliamo di
andare a vedere Layo &
Bushwacka! girare i piatti in
qualche discoteca di Ibiza
quest'estate. Non ne rimarre-
te delusi.
COLDPLAY
A RUSH OF BLOOD TO THE
HEAD
Pop Rock
Emi Records
Tra poco, ogni dubbio che
possiate avere sui Coldplay
sarà spazzato via dalla faccia
della terra. Questo loro
secondo album è una rivela-
zione. Paranoico, epico,
misterioso e profondo nel
cuore e nell'anima, è un disco
con un chiaro senso di gran-
dezza. Parla di amore, morte,
perdita e tempo che fugge.
Paragonato allo stile "naive"
del già bellissimo album pre-
cedente, rappresenta un
importante passo nell'ignoto.
E' anche così bello e accessi-
bile che non vi sono dubbi,
quando uscirà in agosto, por-
terà i Coldplay ad essere una
delle più grandi band del
mondo." NME.COM: Cosa
dire di fronte a delle parole
del genere? Beh, che esce a
fine agosto e che si sono
chiusi in sala per ben 7 mesi.
Hanno addirittura dichiarato
di non credere di riuscire a
creare un altro album così
bello in futuro...
Comunque, il primo singolo
uscirà invece tra pochi giorni
ed è veramente degno di
essere ascoltato...
FLAMING LIPS
YOSHIMI BATTLES THE PINK
ROBOT
Chill/Elettronica
WEA
Undicesimo album per la
band formata dall'ex pusher
di Oklahoma, Wayne Coyne.
Psichedelici, Rock, Punk, Pop,
Indie, Brit, Beach... il loro
genere non può essere defi-
nito con i soliti canoni musi-
cali. Io li definisco dei pazzi
"forse" drogati, pieni di
talento che si divertono un
sacco creando dei pezzi
seguendo delle logiche un
po’ strane. Questo album per
esempio, parla di una giova-
ne giapponese stile manga
che deve combattere contro
non ben chiari robot. Da qui
il titolo dell’album che ha
come ospite vocale "Yoshimi"
cantante del gruppo
"Boredoms". Dopo il loro
scorso album, che ha riscon-
trato un ottimo successo,
questa volta hanno deciso di
sfidare di più l’elettronica,
attraverso morbide texture di
suoni e sensazioni di tipo
orchestrali. Notevole anche
l’uso dei campionatori e delle
chitarre acustiche. Quelli che
capiscono l’inglese troveran-
no molto divertenti i testi.
THE CINEMATIC
ORCHESTRA
EVERYDAY
Elettronica
Ninja Tune
Giunti al secondo album
Jason Swinscoe e la sua
orchestra cinematica ci rega-
lano 7 gioiellini nel loro
inconfondibile stile evocativo
che mischia gli umori del jazz
degli anni ‘60 (suonato da
un’ottima band) a le nuove
sonorità elettroniche. Difficile
per loro ripetere un’opera
come quella precedente. Ma
ci sono riusciti, e si sono
anche superati. Mentre il
primo era una fusione di
jazz/campionatori e suoni
post-moderni, Everyday è
puro jazz, semplice jazz per la
nu-jazz generation. Allora
imperdibile è l’apparizione di
Fontella Bass, leggendaria
cantante gospel di St. Louis,
che con “All that you give”
apre la danze del disco.
Straordinaria anche la colla-
borazione con Roots Manuva
in "All things to All men",
dove il rap e il jazz si fondo-
no insieme in modo assoluta-
mente godibile. Il tutto
garantito dalla premiata ditta
Ninja tune. Result.
AVRIL LAVIGNE
LET GO
Pop Rock
RCA
Battlestar Lavigne 2002: che
la battaglia abbia inizio.
Missione: sconfiggere
Michelle Branch!
Pronti? "Let's Go"! Il primo
album è partito! In partenza
Michelle si porta in vantaggio
con il singolo Everywhere,
ma subito dopo Avril la rag-
giunge con complicated.
Fine. Per il resto dobbiamo
attendere il tempo. Scherzi a
parte, la giovane Avril come
la più nota Michelle, scrive da
sè i suoi pezzi, che sono un
rock pieno di entusiasmo ed
energia. Molto orecchiabile e
gradevole. L'abbiamo cono-
sciuta con il singolo
"Complicated" ma il mio
pezzo preferito è "Skater
Girl". Molto bella anche la
sua voce. Let Go è un disco
per l'estate. Da ascoltare in
viaggio o in vacanza mentre
ci si prepara per andare in
spiaggia o in piscina. Ma
attenzione Avril e Michelle:
all'orizzonte vedo una ragaz-
za di nome Vanessa...
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CINEMA DVD DEL MESE

Il favoloso mondo di Amelie

Una margherita cresciuta spontaneamente tra l’asfalto parigino.

Dopo “ Delikatessen” e “ Alien – La clonazione” il nostro caro

Jean è riuscito a far parlare di sé… anzi della sua meravigliosa
creatura “sofisticata”. La vita senza sussulti di Amelie Poulain, per-
sonaggio narrato egregiamente e sostenuto da una magnifica
fotografia che la rende a dir poco mitologica, é caratterizzata da
una costante bassa marea che bagna a turno persone a lei scono-
sciute rendendola una paladina di tutti i disadattati, i deboli e gli
sconfitti. E’ una di quelle pellicole dove tutte le componenti dell'o-
pera contribuiscono a fornire un risultato più che eccellente. La
storia, raccontata da riprese attentamente studiate nel quale i
colori assumono connotazioni pregnanti e precise, si eleva per ori- Genere: Commedia
ginalità e freschezza. La trasposizione in 2 Dvd di questo film non Regia:Jean Pierre
risulta essere eccessiva se si pensa all’enorme quantità di materia- Jeunet
le fotografico utilizzato. Un difetto? Il non poter eliminare la voce Anno: 2001
Distribuzione: Bim
del narratore durante il film... alla seconda proiezione la visione
Durata: 120 minuti
del film ne risulta appesentita. Confezione: 2 Dvd
Formato video: 2.35:1
CONTENUTI EXTRA: DISCO 1 - menù interattivi multipli - menù anamorfico
tematici - percorso interattivo - commento al film del regista. Formato audio: Dolby
DISCO 2 - speciali video - intervista al regista - le fantasie di Audrey Digital 5.1
Tatou - provini degli attori - foto dal set - tourneé di presentazione - Sottotitoli: italiano
trailer e spot - making of - album fotografico - locandine - storyboard - Doppiaggio: italiano,
biografie e filmografie - contenuti dvd rom francese

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 HOME CINEMA DVD RECENSIONI

Quelli che non vediamo l’ora di comprare.

Scelti da Daniela Sanziani

CUBE - IL CUBO RAT RACE TRAINING DAY THE CONTENDER SPY GAME LA VERA STORIA SCARY MOVIE 2 IL SIGNORE NOVOCAINE MICROCOSMOS
SPECIAL EDITION DI JACK LO DEGLI ANELLI
SQUARTATORE

DATI GENERALI
titolo originale Cube Rat Race Training Day The Contender Spy Game From Hell Scary Movie 2 The Lord of the Rings - Novocaine Microcosmos
the fellowship of the
ring
genere Fantascienza Commedia Azione Thriller Azione Thriller Commedia/demenziale Fantastico Thriller Documentario
regia Vincenzo Natali Jerry Zucker Antoine Fuqua Rod Lurie Tony Scott Albert Hughes Keenen Ivory Wayans Peter Jackson David Atkins Claude Nuridsany
anno di produzione 1998 2001 2001 2001 2001 2001 2001 2001 2001 1996
distribuzione Eagle Pictures Eagle Pictures Warner CVC Medusa 20th Century Fox Buenavista Medusa Eagle Pictures DNC
durata 86 minuti 120 minuti 123 minuti 131 minuti 122 minuti 137 minuti 80 minuti 178 minuti 95 minuti 96 minuti

SCHEDA TECNICA
confezione 1 Dvd 1 Dvd 1 Dvd 1 Dvd 1 Dvd 2 Dvd 1 Dvd 2 Dvd 1 Dvd 1 Dvd
formato video 1.85:1 2.35:1 2.35:1 1.85:1 2.35:1 2.35:1 1.85:1 2.35:1 1.85:1 1.66:1
schermo panoramico anamorfico anamorfico anamorfico anamorfico anamorfico anamorfico anamorfico anamorfico anamorfico

formato audio Dolby Digital 5.1 - ita Dolby Digital 5.1 Dolby Digital 5.1 Dolby Digital 5.1 Dolby Digital 5.1 Dolby Digital 5.1 Dolby Digital 5.1 Dolby Digital 5.1 Dolby Digital 5.1 Dolby Digital 5.1
Dolby Digital 2.0 - ing
sottotitoli italiano - inglese italiano italiano - inglese - italiano italiano italiano - inglese italiano - inglese italiano per non udenti - italiano
francese - spagnolo - inglese
doppiaggio italiano - inglese italiano italiano italiano - inglese italiano - inglese italiano - inglese italiano - inglese italiano - inglese italiano - inglese italiano - francese

EXTRAS Menù interattivo - Accesso diretto alle Accesso diretto alle Accesso diretto alle Accesso diretto alle Commento audio del “Il trucco” con Barry Accesso diretto alle Dietro le quinte - Trailer italiano - trailer
accesso diretto alle scene - errori sul set - scene - commento del scene - I 4 file confi- scene - backstage - regista - 21 scene Kooper - accesso diret- scene - 15 clip - ante- scene tagliate - story- originale - special -
scene - trailer - scene intervista al regista e regista - dietro le quin- denziali sugli interpreti doppiatori - filmografie tagliate - 5 documen- to alle scene - dietro le prima del gioco “Le board comparato - suddivisione in 20 capi-
tagliate - storyboard allo sceneggiatore - e note biografiche - tari sui segreti del film quinte - effetti paurosi due torri” - anteprima trailer originale - trailer ta - note e filmografie -
te - finale alternativo - - menù interattivi - trai-
comparato - commen- making of - menù inte- interviste - menù inte- - dalla produzione alla - menù interattivi - del seguito “Le due italiano regia
to del film - schede rattivi - scene eliminate menù interattivi - ler originale rattivi - scene alternati- location scene eliminate e alte- torri” - trailer cinema-
personaggi - mini scene inedite - trailer - ve - scene tagliate - rate - tour di effetti tografici - candidature
adventure video musicale di Nelly storyboard - trailer - 5 speciali agli oscar - speciale
- video musicale “Got spot televisivi Fox tv - speciale SCI-FI
you” di Pharoahe Channel - speciale di
Houghton Mifflin -
Monch
epic oscar - videoclip
di Enya - phenomenon
- Mtv

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VIDEOGAMES GIOCO DEL MESE
Game Cube: Pikmin
Il vero flower power su Game Cube
Di Daniela Sanziani
Il genio di Shigeru Miyamoto, il creatore di capolavori come Super
Mario e Zelda, ha di nuovo dato i suoi frutti: nascono dalla terra e
il loro nome è Pikmin. Teneri germogli a metà tra una carota e un
fiore, queste creature dagli occhi spalancati e la volontà di ferro vi
seguiranno ovunque, aiutandovi nel momento del bisogno. Non
commettete l’errore di giudicarlo un gioco per bambini. Sarete
chiamati a saggiare le vostre qualità di stratega, organizzando un
intero esercito affinché nemmeno uno dei giorni contati che avrete
sia perduto inutilmente… il tempo è tutto in questo gioco e la
vostra vita dipende da esso. Ma cominciamo dal principio…
La storia
In seguito ad un incidente con la propria navicella spaziale il
Capitano Olimar (da voi impersonato) precipita su un pianeta sco-
nosciuto. I pezzi del suo mezzo si sono dispersi per diverse aree
del pianeta. L’aria contiene un gas velenoso (l’ossigeno) e il tempo
di autonomia della sua tuta è di 30 giorni. E’ una questione di vita
o di morte: Olimar deve ritrovare tutte i componenti della propria
nave per riuscire a decollare e tornare a casa, dalla sua famiglia.
Dopo una breve esplorazione nel luogo dell’incidente, Olimar si
imbatterà in uno strano mezzo di trasporto e in una creatura-ger-
moglio, pronta per essere estratta dal suolo… sarà lo sventurato
astronauta a ribatezzare il suo nuovo amico “Pikmin” e lo strano
mezzo “Cipolla”. Ha inizio l’avventura…
Il gioco
Pikmin non passerà di certo alla storia per i suoi effetti speciali
strabilianti o per essere un gioco incredibilmente innovativo
(anche se il fatto che lo stratega compaia sullo schermo e non sia
solo una mano esterna a comandare interi eserciti è una cosa più
unica che rara). Pikmin ti colpisce per il puro divertimento e per la
competitività incentrata con un nemico invisibile, che non aspetta
la tua prima mossa per cominciare la lotta: il tempo. Detto questo
Miyamoto ha saputo dare vita a delle creature alle quali è difficile
non affezionarsi: fedeli amici pronti anche a morire pur di aiutarti,
felici di portarti in trionfo eseguendo una certa combinazione di
tasti e i cui volti curiosi sembrano fare continue interrogazioni.
Quando alcuni di loro perderanno la vita per difendere il loro
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Capitano, vi assicuro che non potrete fare a meno di essere dispia-
ciuti. Ci sono tre diversi tipi di Pikmin: rossi, gialli e blu. Ognuno
con precise caratteristiche. L’abilità nel gioco consiste anche nel
formare, giorno per giorno, un esercito “su misura” a seconda
della conformazione del luogo e dei nemici da affrontare.
Meriti
I personaggi fumettosi, tipicamente giapponesi, si integrano per-
fettamente con l’ambiente circostante e la caratterizzazione di
ogni singolo personaggio, così come i dettagli del sottobosco,
sono davvero eccellenti. Nel gioco Olimar può convocare un mas-
simo di 100 Pikmin alla volta: nonostante ogni singola creatura sia
praticamente un’entità indipendente dalle altre, il processore del
Cubo dimostra di non risentire mai di un sovraccarico facendo
rimanere il gioco costantemente fluido. Un altro punto in favore è
l’ottima giocabilità, favorita anche da un tipo di “training mode”
all’inizio della partita per prendere confidenza con i comandi, nel
quale il tempo non scorre. Dal punto di vista della concezione
Pikmin è un autentico tocco di classe in grado di rapirti e non
B-ARTS ADVERTISING
abbandonarti più per diverse ore della giornata.
DAI CREATORI DI QUESTA RIVISTA
Difetti
UNA NUOVA AGENZIA DI PUBBLICITA'
Nessuno è perfetto. Purtroppo la longevità di questo gioco risulta
essere minima rispetto alla voglia di giocarci. Appena avrete com-
PER CHI NE AVESSE BISOGNO.
pletato la partita forse passerà diverso tempo (quanto basta per
dimenticarsi ogni singolo dettaglio della mappa) prima che rigio-
HEAD YOUR MIND.
chiate a Pikmin.
Anche la mancanza di un multiplayer lo penalizza sotto un certo
punto di vista: una modalità battle tra eserciti di Pikmin sarebbe
stata davvero divertente…
Comunque… Il successo riscosso negli Stati Uniti e in Giappone è
la prova che Miyamoto ha di nuovo colpito nel segno, tanto da
creare un altro fenomeno nel Sol Levante; è stato infatti creato il
primo fiore ispirato ad un videogame: il suo nome scientifico è
“Bacopa Cabana Sutera” ribatezzato successivamente “The Pikmin
Flower” . Sulla confezione e nelle istruzioni per la cura di questi
fiori è specificato “Attenzione: le piante non sono commestibili”.
Ma chi si mangerebbe i suoi migliori amici? Via San Giovanni Sul Muro 12, 20121 Milano, Italy Tel: +39 02 86996971 fax: +39 02 86993226 www.b-arts.com
VIDEOGAMES RECENSIONI
In uscita in questo mese. Insert coin...
di Daniela Sanziani
TITOLO
PIATTAFORMA
GENERE
DEVELOPER
PUBLISHER
GIOCATORI
IN DUE PAROLE
VIRTUA FIGHTER 4
PLAYSTATION 2
PICCHIADURO
AM2
SEGA
1/2 P
Giunto al quarto episodio
della saga, Virtua Fighter 4 si
riscatta dai precedenti titoli
confermandosi degno rivale
dell’eterno Tekken. Nuove
modalità di gioco tra cui un
completissimo “training
mode” e il manageriale “A.I.
System” in cui potrete allena-
re un personaggio e farlo
avanzare nelle sue tecniche
per poi impiegarlo durante il
gioco. Il fatto che in VF4 sia
stata data molta importanza
alla parte dell’allenamento
non é un caso: ogni perso-
naggio ha un suo stile di
gioco ed é in grado di effet-
tuare circa una settantina di
mosse... ma le più spettacola-
ri richiedono una certa confi-
denza con il joypad.
Animazioni impeccabili sopra-
tutto dal punto di vista della
fluidità ed effetti sonori note-
voli, con campionamenti
vocali per ogni personaggio.
Buon divertimento.
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CURSE: THE EYE OF
ISIS
XBOX
AVVENTURA
ASYLUM ENTERTAINMENT
WANADOO EDITION
1P
A metà tra Resident Evil e
Tomb Raider, Curse: the eye
of Isis si appresta a diventare
una delle avventure più scot-
tanti dell’estate da vivere
sulla console di Microsoft.
Gran Bretagna, XIX secolo. Al
British Museum una statuetta
egiziana viene rubata. Quello
che però il ladro non sa é che
su quella scultura grava una
maledizione e che un malva-
gio spirito racchiuso in essa
aspetta solo di essere libera-
to. Entra così in scena il
coraggioso ingegnere Darien
Dane, affiancato dall’amica
Verity Sutton, il cui compito
é quello di ritrovare il reperto
e riporlo nella sua piramide
di origine, stroncando la
maledizione sul nascere.
Potrete visitare in tutto sette
diversi luoghi e avrete a
disposizione sette diverse
armi... state solo attenti agli
imperterriti scagnozzi e alla
mummia che vi é di fianco...
ETERNAL DARKNESS
GAMECUBE
AVVENTURA
SILICON KNIGHTS
NINTENDO
1P
Tanto tempo fa, prima del-
l’avvento della razza umana,
un’altra specie dominava il
pianeta. In seguito ai cambia-
menti climatici, queste crea-
ture decisero di ibernarsi
attendendo tempi migliori
per risvegliarsi... ora rivoglio-
no ciò che spetta loro di dirit-
to eliminando l’umanità inte-
ra. Dall’Impero Romano alla
prima guerra mondiale, caval-
cherete 20 secoli di storia,
impersonando gli eroi che
dovranno vedersela con que-
ste creature mostruose.
Cambieranno le armi, i costu-
mi e gli scenari, ma il vostro
obiettivo rimarrà solo uno:
salvare la vostra pelle e quel-
la degli altri. Una delle fun-
zioni più realistiche inserite in
questo gioco é il misuratore
di sanità mentale in cui, in
seguito a scene particolar-
mente raccapriccianti, potre-
te subire dei forti shock e
meditare persino il suicidio...
BROKEN SWORD: IL
SEGRETO DEI TEMPLARI
GAMEBOY ADVANCE
AVVENTURA
BAM! ENTERTAINMENT
UBI SOFT
1P
Nato inizialmente per Pc e in
seguito trasposto anche per
X
PUBBLICITA’ AMREF
Playstation, Broken Sword
approda anche sui piccoli
schermi del Gameboy
Advance riportando alla luce
una delle avventure più
amate. Il giovane turista ame-
ricano George Stobbard, in
vacanza a Parigi, rimane illeso
in seguito ad un’esplosione in
un bar. Improvvisatosi investi-
gatore per scoprire i colpevo-
li, si troverà ad affrontare una
banda di pazzi fascisti. Chi
già conosce questo gioco
non rimarrà sicuramente
deluso del lavoro svolto dalla
Bam! Entertainment: la grafi-
ca é rimasta quella cartoone-
sca, con scenari davvero
incredibili, mentre la giocabi-
lità, dopo un po’ di pratica,
non vi farà rimpiangere il
mouse. Non ci avete mai gio-
cato? Lasciate stare i cruci-
verba in spiaggia e dedicate-
vi ad enigmi più stimolanti...
MUSIC

volume 01: oldies.

track list: 1 - Santa Esmeralda: Don't let me misunderstood (long version)

2 - Donna summer: I feel love
3 - Bangles: Walk like an Egyptian (extended version)
4 - Frankie Knuckles: Your Love
5 - The Isle Brothers: Who’s that lady
6 - Charles Wright & the Watts: Express yourself
7 - Manfred Mann: Blinded by the light
8 - Nancy Sinatra: These Boots are Made for Walking
Pronti per partire? Preso lo spazzolino? Il passaporto? I costumi e tutto il resto?
9 - Anita Ward: Ring my Bell
Il viaggio sarà lungo e le giornate saranno calde. Sulla spiaggia o a bordo piscina, la colonna sonora
10 - Culture Club: Karma Chameleon
delle vacanze è MOLTO importante, e le compilation che trovi in giro sono MOLTO brutte...
11 - Cindy Lauper: True Colors
Per questo, noi di pig, abbiamo messo insieme 5 compilation con la musica che piace a noi. Singoli in
12 - Beach Boys: Wipeout
uscita in questi giorni o vecchie canzoni che si fanno ascoltare con piacere, divise in Dance, Elettronica,
Oldies (revival), Pop e Punk. Buon ascolto e buone vacanze!

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MUSIC

volume 02: pop. volume 03: punk.

track list: 1 - Pet Shop Boys: Get Along track list: 1 - The Lillingtones: You’re the only one
2 - Liberty X: Just a Little 2 - Ramones: Howling at the moon (sha la la la)
3 - Holly Valance: Kiss Kiss 3 - Ramones: The KKK took my baby away
4 - Vanessa Carlton: A Thousand Miles 4 - The Huntingtons: Aloha it’s you
5 - Michelle Branch: All You Wanted 5 - The Huntingtons: Hooray for you
6 - Coldplay: In my Place 6 - Vindictives: I’m in trouble now
7 - Sandy & Junior: Love Never Fails 7 - Screeching Weasel: Talk to me summer
8 - George Michael: Shoot the Dog 8 - Screeching Weasel: Hey Suburbia
9 - Sheryl Crow: Steve McQueen 9 - Yum Yums: I wanna be your boyfriend
10 - RES: They Say Vision 10 - Manges: Yeah (late night song)
11 - Avril Lavigne: Complicated 11 - Tilt: Libel
12 - Jamiroquai: Corner of the Earth 12 - Shock Treatment: She’s on the moon
13 - Garbage: Shut Your Mouth 13 - Teen Idols: One Pill
14 - Marina Rei: Il Giorno della mia Festa 14 - Teen Idols: I’m not the one
15 - Noir Desir: Le Vent Nous Portera 15 - The Queers: Punk rock girls
16 - Brandy: Full Moon 16 - The Queers: Not it
17 - Oasis: Stop Crying Your Heart Out 17 - The Mummies: Dirty Robber
18 - Groovie Ghoulies: Lonely planet boy
19 - Groovie Ghoulies: She gets all the girls
20 - Ruth’s Hat : Surfer Joe
21 - Operation Ivy : Unity

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MUSIC

volume 04: elettronica. volume 05: dance.

track list: 1 - Primal Scream track list: 1 - Shatrax: Sunshine

2 - Orbital: Frenetic 2 - Michelle Weeks: The Light
3 - Fischerspooner: The 15th 3 - Swiners: I Want To Love You
4 - Fischerspooner: Turn On 4 - Lifelike/Mandel Turner: The Soul Of My Love
5 - The Streets: Let's Push Things Foreward 5 - Praise Cats: Shine On Me
6 - Layo & Bushwacka: Love Story 6 - Kiko: Monique
7 - Dj Shadow: Fixed Income 7 - Dj Fex: Indie Walk
8 - Parsley Sound: Platonic Rate 8 - John Ciafone: Everyday
9 - Autechre: Gantz Graf 9 - Philippe B: I Want You
10 - Anti-pop consortium: Ghostlawns 10 - Shakedown: At Night
11 - Telepopmusik: Genetic World 11 - Tok Tok: Missey Queen’s Gonna Die
12 - Squarepusher: Untitled
13 - Dan the Automater: Le Soleil Est Pres de Moi
14 - Terranova: Tokyo Tower

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FETISH FILES
Per concludere...nessun commento.

Lancia via lo stress...

...insieme agli elastici grazie a
questa pistola. Uno dei migliori
oggetti per tenere lontana una
persona: non c’é nulla di più
sadico di un elastico lanciato a
velocità folle contro la pelle.
Ma se il sadomasochismo é il God: include Kalashnikov AK-47 Jesus: include chiodi del “Ninja Messia” Pope: include il sacro bastone di Kali
vostro mestiere potete anche
iniziare una bella battaglia.

Pocket Masseur
Si indossa su un dito lo stru-
mento che farà felice i vostri
neuroni dopo dure giornate di
lavoro. Con testine intercambia-
bili per arrivare fino al nodo del
problema. Aperto ad altri modi
d’uso.

Ayatollah: include mitra SZ-924 Islamic Jihad: include fucile con laser Allah:”colui che non può essere visto”

C’é chi la pecora la clona...

...chi la usa per riuscire a dormi-
re; chi la usa per la lana e chi
invece preferisce farci qualche
pensiero sopra. Con Dolly potre-
te ora soddisfare i più remoti Holy Action Figures
istinti animaleschi che da tempo “Gioca anche tu alla guerra
reprimete... dicono che sia santa! Non perdere l’occasione
molto più divertente di un’au- di sconfiggere i pezzi grossi
tentica bambola gonfiabile. delle religioni rivali. Alla fine ne
Provare per credere! dovrà rimanere soltanto uno.”
Ci sono esponenti di tutte le
religioni: cristiani, buddhisti,
musulmani, induisti, ebrei; ognu-
no con l’arma più appropriata e
la frase di introduzione.

www.jesuschristsuperstore.net Dalai Lama: include Magnum66 e mitra Buddha: include Magnum66 Rabbi: include pistola con silenziatore

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 m o a
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