Borrago officinalis L.
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BORRAGINACEE
È già nota al tempo del grande naturalista romano Plinio il Vecchio,
il quale sosteneva che l’uso della borragine, facilitasse l’allegria.
Pedanio Dioscoride, medico-botanico contemporaneo di Plinio, nel
famoso trattato “De Materia Medica” definisce la borragine un toni-
co dei nervi molto efficace e la consiglia per curare la depressione.
Studi recenti hanno confermato l’intuizione di Dioscoride stabilendo
che la pianta in questione contiene calcio e potassio, minerali noti
per la loro efficacia nel calmare i nervi.
Identificazione:
Nome scientifico
Borrago officinalis L.
Nomi volgari
Borrana, Lingua rada, Boragia
Famiglia
Borraginacee
Fioritura
maggio - settembre
Raccolta
primavera - estate
Parti utilizzate
foglie e fiori
Borragine
Habitat:
26 Proprietà medicinali:
NOTE
Borragine ripassata
Scottate appena la borragine in acqua bollente e ri-
passatela in padella con aglio, olio e peperoncino, ro-
smarino, pezzetti di Emmenthal e olive nere dolci.
BORSA DEL PASTORE
Capsella bursa pastoris L.
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CRUCIFERE
I naturalisti del medioevo conoscevano molto bene questa pianta,
sia per la particolare forma dei suoi frutti, che ricordano vagamente
la borsa del pastore e per le sue proprietà emostatiche; proprietà
confermate anche dal famoso medico botanico del Rinascimento
Pier Andrea Mattioli, nel suo erbario figurato “I discorsi della mate-
ria medicinale”.
Identificazione:
Nome scientifico
Capsella bursa pastoris L.
Nomi volgari
Rubella, Capsella, Erba borsa
Famiglia
Crucifere
Fioritura
gennaio - dicembre
Raccolta
primavera
Parti utilizzate
foglie
Borsa del pastore
Habitat:
Proprietà medicinali:
NOTE
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BORRAGINACEE
Il nome botanico di questa pianta deriva dalla parola greca Ankousa,
che significa “belletto”. Nei tempi antichi infatti, si estraeva dalla
radice dell’Anchusa, una tintura rossa che veniva usata nella prepa-
razione dei belletti coi quali le donne greche e romane si truccava-
no il viso.
Identificazione:
Nome scientifico
Anchusa officinalis L.
Nomi volgari
Bucalozzi, Lingua di bue,
Sugamiele
Famiglia
Borraginacee
Fioritura
giugno - luglio
Raccolta
primavera
Parti utilizzate
foglie e fiori
Buglossa
Habitat:
si trova nei terreni incolti, tra i ruderi e sui pascoli magri fino ad una
altitudine di 1200 m (anche se è stata segnalata da un botanico sul
monte Bernina a 2309 m). È presente soltanto nel bacino del
Mediterraneo. Si trova facilmente nei prati a pascolo, compresi
30 quelli del Parco di Veio.
Proprietà medicinali:
NOTE
Crema di buglossa
Fate bollire in acqua salata 300g di buglossa e
100g di silene alba, scolatele al dente e tenetele
da parte. In una padella fate imbiondire, in olio
extra vergine di oliva uno scalogno tritato fine-
mente, uno spicchio d’aglio fresco (oppure tre
foglie di alliaria), un pomodoro maturo privato
della pelle, peperoncino a piacere ed un pizzico di
semi di finocchio selvatico, poi, unite le erbe e fate
insaporire. Aggiungete al soffritto con le erbe, 3-4
patate lessate in precedenza e schiacciate con la
forchetta, un po’ dell’acqua di cottura delle ver-
dure ed amalgamate il tutto. Passate nel mixer
con un filo d’olio e un po’ d’acqua di cottura delle
verdure fino ad avere la consistenza desiderata.
Servite con crostini di pane tostato, sfiorati con
uno spicchio d’aglio, un filo d’olio a crudo ed una
spolverata di parmigiano.
CALENDULA
Calendula officinalis L.
31
COMPOSITE
Calendula proviene dal latino calendae, il primo giorno del mese.
Un’antica legenda greca vuole che Afrodite, dea dell’amore e della
fertilità addolorata per la morte del suo giovane amante, Adone,
pianse così amaramente che le lacrime, al contatto con la terra si
trasformarono in fiori di calendula.
Pare che i fiori della calendula, nel Sud d’Italia, indichino ai conta-
dini il tempo che farà durante la giornata: qualora rimangano chiu-
si al mattino è possibile che piova nel pomeriggio.
Identificazione:
Nome scientifico
Calendula officinalis L.
Nomi volgari
Fiorraccio, Garofano di Spagna,
Callandria
Famiglia
Composite
Fioritura
luglio
Raccolta
primavera
Parti utilizzate
foglie e fiori
Calendula
Habitat:
32 Proprietà medicinali:
NOTE
33
COMPOSITE
Una leggenda vuole che le macchie bianche vicino alla nervatura
della pianta, siano gocce di latte della Madonna, cadute dal suo se-
no mentre fuggiva per sottrarre Gesù alla persecuzione di Erode. Per
questo è conosciuta soprattutto col nome volgare di cardo mariano.
Identificazione:
Nome scientifico
Silibum marianum Gaertn.
Nomi volgari
Cardo lattato, Cardo asinino
Famiglia
Composite
Fioritura
luglio - agosto
Raccolta
maggio - luglio
Parti utilizzate
fusto e foglie
Cardo mariano
Habitat:
Proprietà medicinali:
NOTE
Cardo ai funghi
Lessare dei fusti decorticati e metterli in acqua e
limone, insieme ad un cucchiaio di farina. Si ri-
passano poi con aglio, olio e mentuccia e si ag-
giungono funghi secchi o anche freschi di diverse
specie.
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OMBRELLIFERE
Era conosciuta già al tempo degli antichi romani che, come riferisce
il famoso gastronomo Apicio, mangiavano le carote crude condite
con garum e vino, oppure con sale olio ed aceto. Le consumavano
anche lesse, condite con cumino ed olio. Plinio il grande naturalista
romano del I secolo d.C., annovera la carota selvatica fra le erbe me-
dicinali allora conosciute, affermando che la specie più pregiata
cresce nell’isola di Creta. La sua radice, in pozione nel vino, sem-
pre secondo Plinio, veniva utilizzata per curare i morsi dei serpenti
velenosi.
Identificazione:
pianta biennale con radice a fittone poco carnosa che può raggiun-
gere un’altezza di 70 - 80 cm. Ha foglie pennatosette e fiori riuniti
in ombrelle di colore bianco con brattee verdi che fioriscono da
maggio ad ottobre; i fiori hanno inoltre, al centro dell’ombrella, una
macchia di colore porpora scuro, particolare questo che contribui-
sce a non confondere la carota con la cicuta minore, pianta tossica
conosciuta col nome scientifico di Aethusa cynapium L. I frutti, di
colore marrone, sono ovali e provvisti di peli.
Nome scientifico
Daucus carota L.
Nomi volgari
C a rotta, Pastenaga, Frustinaga
Famiglia
Ombrellifere
Fioritura
maggio - ottobre
Raccolta
autunno
Parti utilizzate
radici
Carota selvatica
Habitat:
è presente in tutta Italia sia nelle zone di mare che in quelle di mon-
tagna. Nel Parco di Veio cresce nei prati, negli incolti e lungo gli
stradelli assolati di campagna.
36 Proprietà medicinali:
NOTE
37
COMPOSITE
Le prime notizie sulla pianta della cicoria risalgono a uno dei più an-
tichi testi egizi a noi pervenuti, “Il Papiro di Ebers”, risalente a
1700 anni a.C. che descrive 160 piante medicinali, tra cui il rici-
no, il giusquiamo, l’oppio, la mandragra, la menta, l’aglio ed il fi-
nocchio. Sembra che gli egizi la utilizzassero come diuretico e co -
me depurativo per il sangue.
Identificazione:
Nome scientifico
Cichorium intybus L.
Nomi volgari
Cicorella, Radici amare
Famiglia
Composite
Fioritura
luglio - novembre
Raccolta
primavera
Parti utilizzate
fiori e foglie
Cicoria
Habitat:
cresce spontanea nei prati, negli incolti, nei terreni arati ed è diffu-
sa in tutta l’Europa mediterranea. Si raccoglie prima che la pianta
fiorisca, perché è il momento in cui i suoi principi attivi sono più ef-
ficaci. La radice, invece, che un tempo veniva utilizzata come sur-
38 rogato del caffè, si raccoglie in autunno. È presente nei pascoli e nei
campi arati del Parco di Veio.
Proprietà medicinali:
Acquacotta di cicoria
Ingredienti per 4 persone: 1 kg di cicoria selvatica, 2 ci-
polle, 3-4 patate medie, 2-3 pomodori maturi, olio, pe-
peroncino, mentuccia, una foglia di sedano, una carota,
pane tostato, un uovo a testa, 2 spicchi d’aglio.
Cuocete in una pentola con acqua e sale le pata-
te sbucciate e tagliate in quattro spicchi, le ci-
polle tagliate a fettine, i pomodori freschi, l’aglio,
la mentuccia, il sedano e la carota. Dopo 7-8 mi-
nuti aggiungete la cicoria cercando di mantenere
un po’ di liquido che servirà per bagnare il pane
tostato. A fine cottura, mettete in una scodella il
pane tostato e versatevi sopra il brodo di cottura
con la cicoria, le patate, l’uovo cotto in camicia
nel brodo dell’acquacotta e tutti gli altri ingre-
dienti. Lasciate riposare per due minuti, e toglie-
te il brodo che il pane non ha assorbito; aggiun-
gete un filo di olio a crudo, un po’ di peperoncino
in polvere e una spolverata di pecorino romano.
CICUTA MAGGIORE
Conium maculatum L.
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OMBRELLIFERE
Pianta tossica non commestibile
La pianta è molto nota in quanto servì per uccidere il filosofo greco
Socrate il quale, accusato di empietà per aver trascurato la religio-
ne e per aver corrotto i giovani, fu condannato a morire bevendo una
coppa di cicuta. Anche William Shakespeare, nella tragedia del
Macbeth, introduce nel quarto atto tre streghe, intente a preparare
una pozione magica in un calderone dove, tra gli altri ingredienti,
mescolano anche una “radice di cicuta scavata al buio”.
Identificazione:
Nome scientifico
Conium maculatum L.
Nomi volgari
Pianta fetida
Famiglia
Ombrellifere
Fioritura
giugno - novembre
Cicuta
Habitat:
40
si trova negli orti, nelle discariche,tra i ruderi, lungo i fossi, nelle de-
pressioni umide del terreno, fino a 1500 m di altitudine. Cresce in
discreta quantità anche nel Parco di Veio nelle piccole valli intorno
al Santuario del Sorbo.
Proprietà medicinali:
NOTE
CRESCIONE
Nasturtium officinale L.
CRUCIFERE 41
Identificazione:
Nome scientifico
Nasturtium officinale L.
Nomi volgari
Ascione, Allegretto, Nasturzio
Famiglia
Crucifere
Fioritura
maggio - settembre
Raccolta
primavera - estate
Parti utilizzate
foglie
Crescione
Habitat:
Proprietà medicinali:
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diuretiche, stimolanti, antiscorbutiche e rinfrescanti.
Contiene sale e diverse vitamine, soprattutto del gruppo C. Le pian-
te coltivate, conservano le stesse proprietà di quelle selvatiche.
NOTE