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Studi Ogliastrini n. 13 | 2017
prima ed. marzo 2017
Supplemento al n. 3 | 2017
di “L’Ogliastra | Attualità e Cultura nella Diocesi di Lanusei”
Autorizzazione Tribunale di Lanusei (NU)
n. 23 del 16 giugno 1982

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In copertina
Lanusei, panorama (primi anni Venti). Si noti come la chiesa parrocchiale fosse ancora
sprovvista della relativa cupola.

ISBN
INDICE

OGLIASTRA. UNA DIOCESI A VOCAZIONE TURISTICA pag. 3


di Antonello Mura

LA CONFISCA DELLA VILLA DI LANUSEI (1744) 11


di Aldo Aveni Cirino

«MI SACRIFICHERÒ TUTTO PER L’OGLIASTRA»


LA SPIRITUALITÀ DI MONS. GIUSEPPE MARIA MIGLIOR 19
di Filippo Corrias

CENNI SUL GRAND TOUR IN OGLIASTRA 25


di Francesca Desogus

IL RIUTILIZZO DELLE TOMBE DI GIGANTI IN ETÀ ROMANA.


OSSERVAZIONI PRELIMINARI SU ALCUNI CONTESTI
DELLA SARDEGNA CENTRO-ORIENTALE 31
di Claudio Farre

LA PRINCIPESSA DI NAVARRA
TRA STORIA E LEGGENDA 51
di Enea Franco Gandini

IL PATRIMONIO TOPONOMASTICO
COME FONTE PER LA STORIA LOCALE.
IL CASO DEGLI ANTROPOTOPONIMI NELL’AREA INTORNO A TERTENIA 61
di Luca Lai

UNA VITA OLTRE LE SBARRE DELLE NUOVE


SUOR GIUSEPPINA DEMURU, FDC 85
di Tonino Loddo

LA LONGEVITÀ IN OGLIASTRA
UN VIAGGIO ATTRAVERSO I GENI, IL CIBO E L’AMBIENTE 139
di Gianni Pes, Marc Poulain
MORI E TURCHI
UN PROBLEMA DEI POPOLI CRISTIANI DEL MEDITERRANEO.
IL CASO DELL’OGLIASTRA (XVII SEC.) 157
di Francesco Virdis

ANCORA SULLA GENEALOGIA DEI MAMELI 167


di Riccardo Virdis

I GIUDICI CAGLIARITANI,
LA DIFFUSIONE DEL CULTO DI SAN GIORGIO
E LA NASCITA DELLA DIOCESI DI B ARBARIA|SUELLI 193
di Corrado Zedda
IL RIUTILIZZO DELLE TOMBE DI GIGANTI IN ETÀ ROMANA.
OSSERVAZIONI PRELIMINARI
SU ALCUNI CONTESTI DELLA SARDEGNA CENTRO-ORIENTALE

di Claudio Farre*

1 – INTRODUZIONE1.
Il fenomeno del riutilizzo delle sepolture di epoca nuragica in età romana si inseri-
sce in un più ampio e articolato insieme di interazioni tra i nuovi modelli culturali
propri del mondo latino e il ricco sostrato preromano, particolarmente tangibili nella
provincia Sardinia e nelle aree più interne, in passato considerate poco permeabili
agli influssi allogeni. Il dibattito storiografico più recente ha tentato di decifrare tali
modalità di romanizzazione, evidenziando un certo dinamismo delle comunità indi-
gene della Sardegna centrale nell’approcciarsi in modo volontario e partecipe alla
romanitas, dando vita a una cultura provinciale originale nella quale non potevano
non confluire tracce della tradizione precedente2.

* CLAUDIO FARRE (Ozieri, 1986) ha conseguito nel 2013 la laurea magistrale in Archeologia e Scienze
dell’Antichità e nel 2016 la Specializzazione in Archeologia Classica, in entrambi i casi con tesi dedi-
cate alle aree interne della Sardegna Romana. Attualmente è dottorando in Archeologia, Storia e
Scienze dell’Uomo presso l’Università degli Studi di Sassari. Collabora con le cattedre di Storia Ro-
mana ed Epigrafia Latina degli Atenei di Cagliari e Sassari e al progetto nazionale EDR, coordinato
dall’Università La Sapienza di Roma; ha partecipato a missioni archeologiche in Sardegna, Romania e
Tunisia; ha al suo attivo diverse pubblicazioni dedicate alla romanizzazione della Sardegna e in parti-
colare il volume Geografia epigrafica delle aree interne della provincia Sardinia, Ortacesus 2016.
1
Mi è gradito ringraziare la dott.ssa Gianfranca Salis della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e
Paesaggio per le province di Sassari, Olbia-Tempio e Nuoro, per avermi concesso lo studio dei mate-
riali, per la costante disponibilità e per aver voluto discutere con lo scrivente i vari aspetti del lavoro.
Sono grato ai professori Raimondo Zucca, Attilio Mastino, Alessandro Teatini e Antonio Ibba per i
fruttuosi suggerimenti e per il supporto fornito. Ringrazio infine Antonio Farina, funzionario per le
tecnologie della Soprintendenza, per le preziose indicazioni in merito alla documentazione grafica.
2
Sulla romanizzazione della Sardegna interna e della cosiddetta Barbaria sarda, pur con differenti o-
pinioni, si vedano P. MELONI, La Sardegna romana, Sassari 1990, pagg. 155–159, 303–306, 313; A.
MASTINO, Analfabetismo e resistenza: geografia epigrafica della Sardegna, in A. CALBI, A. DONATI, G.
POMA (a cura di), L’epigrafia del villaggio, Atti del Convegno, Forlì 27-30 settembre 1990, Faenza
1993, pagg. 461-470; ID. (a cura di), Storia della Sardegna antica, Nuoro 2005, in particolare pagg.
168-172; L. GUIDO, Romania vs Barbaria: aspekte der Romanisierung Sardiniens, Aachen 2006; E.
TRUDU, Civitates, latrunculi mastrucati? Alcune note sulla romanizzazione della Barbaria, in M. B.
COCCO, A. GAVINI, A. IBBA (a cura di), L’Africa Romana, Atti del XIX convegno di studi, Sassari 16-
19 dicembre 2010, Roma 2012, pagg. 2645-2659; A. IBBA, Processi di “romanizzazione” nella Sardi-
nia repubblicana e alto imperiale (III A.C. – II D.C.), in L. MIHAILESCU-BÎRLIBA (a cura di), Colonisa-
tion and romanisation in Moesia Inferior. Premises of a contrastive approach, Kaiserslautern-
Mehlingen, pagg. 11-76; C. FARRE, Geografia epigrafica delle aree interne della Provincia Sardinia,
Ortacesus 2016, pagg. 5-13; ID., Alcune considerazioni sulla Barbaria: definizione, percezione e di-

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