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LETTURA 2

I. LEE EL TEXTO Y DESPUÉS RESUELVE LAS ACTIVIDADES RELATIVAS AL MISMO.

Sesso, sport, lavoro e acquisti possono “rendere schiavi”

DROGARSI SENZA DROGHE

Che cos’hanno in comune il gioco, lo shopping, il sesso, la navigazione in Internet, lo sport e il


lavoro? Apparentemente poco, ma si tratta di attività che possono essere extremamente piacevoli
e appassionanti. Tanto da diventare, per qualcuno, l’unico desiderio, l’unica ragione di vita.
Possono cioè indurre una forma di dipendenza. E finire talvolta per riprendere le dinamiche
ampiamente studiate per le forme note di tossicodipendenza (da eroina, cocaína, alcohol o
nicotina). Anche se alla base delle dipendenze “comportamentali”, come sono definite queste
particolari dipendenze, ci sono impulsi sani, importante per la sopravvivenza dell’individuo e della
specie.

Chiavi false e chiavi vere

C’è una differenza importante tra le dipendenze classiche e quelle comportamentali. “Le droghe
chimiche sono “chiavi” false che aprono “serrature” vere (i recettori del cervello), stimolando
sensazioni di piacere. Perché esistono queste serrature? Perché permettono la sopravvivenza. I
neurotrasmettitori cerebrali che le aprono, cioè le chiavi vere, sono quelli attivati, per esempio,
dall’assunzione di cibo, dal sesso o dalla sensazione di vittoria o di potere” spiega Gianluca Gessa,
coordinatore del Centro di eccellenza sulle dipendenze dell’Università di Cagliari. In altre parole, le
droghe sono la via artificiale per ottenere in misura massiccia gli stessi effetti che ciascuno di noi
potrebbe avere naturalmente in presenza di particolari stimoli. Proprio per questo le attività e i
comportamenti che possono indurre una dipendenza non agiscono molto diversamente dalle
droghe classiche. Non ne hanno gli effetti tossici, ma stimolano lo stesso sistema neuronale: il
sistema della gratificazione. Il problema nasce quando la gratificazione, in alcune persone e in
particolari condizioni, arriva a scatenare il meccanismo detto “craving”: un desiderio irresistibile e
irrinunciabile.

Chi lo vive indirizza le energie, l’attenzione e i pensieri quasi solo sull’attività che gli da piacere. E
per gli studiosi moderni si può parlare di dipendenza proprio quando è presente il “craving” (e
non, per esempio la crisi di astinenza). Lo stesso desiderio che talvolta assale chi si è disintossicato
da una droga,e che favorisce le ricadute.

Homo ludens

La dipendenza comportamentale più studiata è quella da gioco d’azzardo. “Il gioco patologico è
una malattia vera e propia, omologabile alle dipendenze classiche” conferma Gessa. “Tanto è vero
che esiste anche l’organizzazione dei “giocatori anonimi”, simile a quella degli alcolisti anonimi,
nata come gruppo d’appoggio per chi voglia disintossicarsi”. Si può parlare di dipendenza, sia
chiaro, solo quando il giocatore non riesce a smettere. “Le somme giocate sono crescenti, spesso
superiori alle disponibilità: il giocatore può arrivare a dilapidare il proprio e l’altrui patrimonio”
spiega Gessa. “E come nel caso della tossicodipendenza classica, il giocatore all’inizio non
ammette la propia dipendenza, e tende a giocare di nascosto”.
Il piacere delle compere

Ma gli scienziati studiano pure altre forme di dipendenza: per esempio quella dagli acquisti.
Secondo Lorrin Koran, ricercatore alla Stanford University (Usa), si parla di dipendenza da
shopping quando il denaro speso è troppo rispetto alle possibilità economiche, gli acquisti
avvengono più volte alla settimana e, soprattutto, perdono la loro ragione d’essere (cioè non
servono). Non importa che si comprino abiti, ed o profumi: quello che conta è comprare. Chi
soffre di questa dipendenza (il 90% sono donne) prova ansia e frustrazione se non può acquistare
nulla.

Catturati nella rete

E c’è chi azzarda l’esistenza di una dipendenza da Internet.”Ma la definizione di Internet-


dipendenza è un po’ ingenua, dal momento che il rapporto tra mente umana e tecnologia digitale
è extremamente complesso e ancora in fase di studio” puntualizza Tonino Cantelmi, docente di
cyber-psicologia all’Università La Sapienza di Roma. “È certo, tuttavia, che la rete può offrire
esperienze sensoriali, cognitive e affettive molto intense e gratificanti, e soprattutto facilmente
accessibili”. Inoltre, il mondo virtuale amplifica le altre dipendenze comportamentali, come quella
del gioco d’azzardo, dallo shopping o dal sesso. Internet infatti permette di avere fonti di
gratificazione a portata di mano (basta avere una carta di credito), e in più l’anonimato è garantito.

La Rete, però, ha portato anche alla comparsa di “dipendenze relazionali” (cioè da altre persone),
che si verificano in chat o messaggerie, che favoriscono un’intimità molto forte.

Altro fenomeno emergente è la “Information overloading, addiction”, la dipendenza dalle


informazioni: c’è chi non può fare a meno di cercare continuamente notizie. “Tuttavia, le
dipendenze gravi di questo tipo sono molto rare” chiarisce Cantelmi.

Malati di sport

A partire dagli anni Ottanta, poi, alcuni scienziati hanno osservato che perfino l’esercizio fisico può
diventare anche una forma di dipendenza. “Molte ricerche cliniche hanno dimostrato gli effetti
antiansia e antidepressivi dello sport” conferma Enrico Arcelli, medico sportivo e ricercatore.
“L’incremento dell’ossigenazione, della circolazione sanguigna e del tono muscolare hanno
influenze positive sul sistema nervoso: lo sport riduce lo stress, facilita il sonno, rinforza
l’autostima”. Tuttavia in alcune situazioni la pratica sportiva può trasformarsi in una vera e propia
schiavitù, e l’impulso ad allenarsi diventa irresistibile, anche in caso di infortuni o chiare
controindicazioni mediche.

Il popolo dei workaholic

C’è un’ultima categoria di “drogati senza droghe”, forse la più strana: quella dei “workaholic”, gli
stakanovisti del lavoro.

“Questo tipo di dipendenza patologica non è riconosciuto” spiega Gessa. “Il workaholic” non
nuoce infatti alla società , al contrario del giocatore d’azzardo che può mandare sul lastrico se
stesso e la sua famiglia”. Molte aziende adottano addirittura strategie per far sì che i dipendenti si
“innamorino” del lavoro. “Chi riceve molte gratificazioni- soprattutto – in termini di approvazione
e ammirazione – è stimolato a lavorare sempre di più” spiega Fabio Tosolin, psicologo
comportamentale del lavoro presso l’Unniversità di Milano. A poco a poco comincia a dedicare alla
professione il tempo libero, arrivando a nutrire sensi di colpa quando svolge altre attività. Finisce
così col trascurare la vita familiare.

Le cure

Per quanto diverse, tutte queste dipendenze vengono affrontate con terapie simili. La psicoterapia
cognitivo-comportamentale permette di comprendere l’origine del disturbo, indicando poi i
comportamenti necessari a modificare l’atteggiamento nocivo. Tra i farmaci, i più efficaci
sembrano essere gli antidepressivi serotoninergici. La serotonina, infatti, regola la capacità di
controllare gli impulsi.

Marta Erba

Focus 12/2003

II. Los siguientes verbos fueron extraídos del texto que acabas de leer. Están en presente, agrega
su significado en español e indica cómo lo buscarías en el diccionario. Se te dan los primeros
tres. Recuerda que las terminaciones A, E, ISCE son características de la tercera persona del
singular: él, ella. En cambio, las terminaciones ANO, ONO, ISCONO, del pronombre ellos.
Consulta tu ficha bibliográfica de verbos regulares e irregulares del Presente.

TRATTA TRATA TRATTARE


C’è Hay Esserciare

Spiega Explica Spiegare


Nasce Nace Nascere

Arriva llega Arrivare


Indirizza Dirige indirizzare
Assale Asalta Assalire
È (irregular) esta essere

Favorisce Favorece Favorire


Conferma Confirma Confermare

Riesce (irregular) tiene exito avere


Ammette Admite Ammettere

Tende Tiende Tendere


Parla Habla Parlare

Soffre Sufre Soffrire


Azzarda Arriesga Azzardare
Puntualizza Puntualiza Puntualizzare

Amplifica Amplifica Amplificare


Permette Permite Permettere

Chiarisce Aclaro Chiarire


Diventa Convierte Diventare

Riceve Recibe Ricevere


Comincia Comienza Cominciare

Svolge Realiza Svolgere


Finisce Finalizo Finire

Può (irregular) puede essere


Hanno (irregular) Tienen avere

Possono (irregular) pueden essere


Aprono Abrien Aprire

Permettono Permiten Permettere


Esistono Existen Esistere

Agiscono Actuan Agire


Stimolano estímulan Stimolare

Studiano estudian Studiare


Avvengono Acontecen Avvenire

Perdono Pierden Perdere


Servono Sirven Servire

Verificano Verifican Verificare


Favoriscono Favorecen Favorire

Sono (irregular) estan sono


Adottano Adoptan Adottare

Vengono (irregular) son essere


Sembrano aparecen sembrare
II. Responde S o N a las siguientes afirmaciones, a partir de la información que
comprendiste de la lectura.
S N

1.Algunas actividades agradables pueden convertirse en dependencias S


“comportamentales”.
2.La sensación de poder puede llegar a ser una dependencia. N

3.La dependencia al juego de azar se considera tan peligrosa como la dependencia S


a las drogas químicas
4.Para Tonino Cantelmi muchas personas sufren de dependencia a las noticias. N

5.Para Gessa el workaholic perjudica a su familia. N


6.La persona que descuida su trabajo por su familia tiene una dependencia S
comportamental.

7. El tema del texto son las dependencias comportamentales resultan tan dañinas S
como la dependencia a las drogas químicas.
8.La dependencia al juego de azar es la única que cuenta con grupos de apoyo. N

9.La dependencia a las compras la sufren sobre todo las mujeres. S


10.La dependencia a Internet ofrece experiencias afectivas y ofrece privacidad, S
intimidad.

III. RESPONDE A LAS PREGUNTAS:


1. ¿Qué son las llaves falsas?
Las drogas químicas
2. ¿Qué son las cerraduras?
Los receptores cerebrales
3. Da 3 ejemplos de llaves verdaderas.
ingesta de alimentos, sentimiento de victoria o poder, placer
4. ¿Qué es el “craving”?
mecanismo llamada anhelo, es un deseo irrresistible e indispensable
5. ¿Qué actitud tienen ciertas empresas en relación al “workaholismo”?
Realizan estrategias para hacer que los empleados se enamoren del trabajo
6. ¿Qué terapia se sugiere para el tratamiento de las dependencias comportamentales?
La psicoterapia cognitiva conductual
7. ¿Qué efecto produce la serotonina en el tratamiento de las conductas adictivas?
Regula la capacidad de controlar los impulsos

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