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PARADIGMA STATICO

MASSIMI VALORI
I massimi valori del Paradigma statico sono l'ubbidienza, l'inserimento sociale, l'adeguamento agli
altri, il rispetto delle autorità.
Conta soprattutto la conservazione di ciò che esiste e lo spazio lasciato all'iniziativa personale è pari a 0.
PLATONE
Teorico esemplare di questo modello fu Platone: riteneva che il mutamento è ciò che più vi è di
pericoloso. L'influsso di Platone è tale che questa posizione dura e si consolida fino ai nostri tempi quando
alcuni psicologi dell'educazione ritenevano che gli studenti hanno ben pochi bisogni personali se non
quello di obbedire agli adulti e gli insegnanti sono capaci solo di eseguire direttive.
PERSONALITA' AUTORITARIA
Alla radice di queste teorie serpeggia la sindrome della personalità autoritaria frutto di
un'educazione repressiva che trovò il suo miglior terreno fertile nei regimi totalitari.
HERMAN HASSE
Herman Hasse ruteneva che la scuola deve spezzare la natura dell'uomo ed educarlo alla società
PARADIGMA AUORITARIO
Alla base del paradigma autoritario operano convinzioni tipiche del COLONIALISMO: l'allievo è
visto come l'indigeno da civilizzare. Come l'indigeno anche le modalità del bambino sono ritenute inferiori.
BAMBINO COME INDIGENO
Nell'esperienza musicale si prende la distanza dalle antiche pratiche adiastematiche o dalle
pratiche musicali extraeuropee: l'africano o l'aborigeno è considerato privo di un proprio senso tonale.
Così per il bambino il suo giocare con i suoni corrisponde a stonare e da spingere al più presto verso la
perfezione degli adulti.
PERSONALITA' AUTORITARIA
E' facile quale immaginare quali siano i risultati che ottiene una personalità autoritaria che sale in
cattedra: un atteggiamento di obbedienza e sottomissione che cel afinzione, disistima e ribellione interiore
La personalità autoritaria esige che il soggetto dipenda dai valori della tradizione da assimilare.
PROGRAMMAZIONE SCOLASTICA
Un insegnante deve interrogarsi sul perchè, sul dove, sul come e sul che cosa delle sue scelte
altrimenti rischia di irrigidirsi su pratiche improduttive e controproducenti.
Nella programmazione scolastica si usa parlare di mete e finalità e di obiettivi a lungo,medio e
breve termine:
• FINALITA': indicano le direzioni verso cui si intende procedere (Es:coltivare le proprie risorse musicali)
• META: indica la finalità per una singola disciplina da raggiungere (Es:imparare a suonare il flauto dolce)
• OBIETTIVI: è un indicatore di abilità; da verificare fino a che punto l'allievo lo ha raggiunto oppure no.
PRE-REQUISITI
Nella programmazione bisogna inoltre tenere conto di alcuni PRE-REQUISITI, ossia le
conoscenze e le abilità che l'insegnante deve presupporre in un allievo se vuole condurlo a raggiungere
un dato obiettivo. E sono:
1. CAPACITA': risorse innate delle persone
2. CONOSCENZA: possesso intellettuale di concetti e informazioni
3. ABILITA': l'attuazione della capacità
4. COMPETENZA: capacità di reinserire nelle azioni quotidiane il sapere acquisito
DIDATTICA NOZIONISTICA
L'insegnante statico punterà a una DIDATTICA NOZIONISTICA, finalizzata a fissare nell'allievo
il maggior numero di nozioni.
DIDATTICA NOMINALISTICA
L'obiettivo di questo insegnamento è sapere che una cosa c'è, esiste e che questa cosa ha un nome:
una didattica nozionistica è quindi anche una didattica nominalistica
DIDATTICA AUTORITARIA E DIRIGISTICA
I contenuti da trasmette sono scelti dall'insegnante ovviamente non dall'alunno: nelle aule di
musica il brano da suonare è imposto dall'insegnante che a sua volta lo imparò nell'aula del suo maestro e
va suonato esattamente con quella dinamica, agogica e diteggiatura.
Questo è il principio su cui si ispirano i programi di musica delle nostre scuole fino agli anni 40.
CLONAZIONE GENERAZIONALE
Questo paradigma educativo trova una sua giustificazione storica in quella che è definita
CLONAZIONE GENERAZIONALE, trasmessi cioè da una generazione all'altra.
SUCCESSO PARADIGMA STATICO
La spiegazione più immediata nel successo del paradigma statico è che è facile per l'insegnante.
ANSIA DA COMPLETEZZA DEL PROGRAMMA
Quante più nozioni l'allievo possiede alla fine degli studi tanto più sarà riuscita la propria missione
Sarà soddisfatto l'insegnante che arriva a portare a termine il programma: ciò scatena l'ANSIA DA
COMPLETEZZA DEL PROGRAMMA poichè la
meta è irraggiungibile
CRITERIO MORALE
Il criterio sul quale si sceglie il repertorio musicale da studiare è di tipo MORALE:
il reverendo HAWEIS pubblicò nel 1972 il testo MUSICA E MORALE nel quale dava precedenza ai
compositori tedesci ritenuti superiori agli italiani perchè la musica tedesca riteneva fosse più sincera e
disciplinata, facendo un elenco degli autori da scegliere da Gluck a Mendelssohn.
Era bandito il Melodramma poichè l'opera è una mescolanza di cose che andrebbero tenute separate.
Censurate anche le canzoni popolari perchè fanno appello ai gusti più bassamente spensierati e perchè non
durano da un anno all'altro sostituite da nuove che sembrano avere il solo scopo di sostituire le precedenti.
ITALIA
In Italia godeva di un prestigio indiscusso l'OPERA mentre invece veniva preso di mira il CANTO
POPOLARE.
CRITERIO ESTETICO
Quello estetico è il criterio più esclusivo del paradigma statico: solo le musiche veramente belle
meritano di essere conosciute o praticate a scuola. Il problema è decidere cosa sia veramente bello
CANONE EDUCATIVO
Per il paradigma statico canone estetico e canone educativo coincidono: ciò comporta che il
repertorio da proporre debba essere solo quello delle opere maggiori dei compositori europei.
PROGRAMMI MEDIE DEL 63
I programmi delle scuole medie del 63 in Italia imponevano musica di validità consacrata nel tempo.
Veniva raccomandato il canto, ma bandita la musica leggera.
SEMPLICITA'STRUTTURALE
Veniva introdotto un terzo canone al fianco di quello estetico e morale: SEMPLICITA'STRUTTURALE
che fosse progressiva su una scala dall'elementare al molto complesso.
MUSICA COLTA
La musica colta europea era considerata dal Canto Gregoriano a Stravinsky, mentre erano ritenute
forme inferiori le musiche etniche dell'Asia e dell'Africa e degli altri continenti
STRUMENTI MUSICALI
Erano soggetti a discriminazioni anche gli strumenti musicali:
• CICLI PRIMARI: il flauto dolce, la melodica o alcuni strumenti a percussione
• CONSERVATORIO: la fisarmonica o il sassofono giudicati non all'altezza della tradizione
accademica ed entrati solo nel 1992.
POPULAR MUSICCURRICOLO STANDARDIZZATO
A subire le maggiori censure nel tempo fu la POPULAR MUSIC
• AMERICA: negli anni 70, nel clima delle contestazioni giovanili e del rock'n roll si pensava che se gli
insegnanti avessero cercato di adeguarsi alla cultura degli studenti avrebbero perso il loro rispetto
• ITALIA e EUROPA: la musica popolare trova altrettanta opposizione. Si riteneva che se il divertimento
fosse diventato l'unico bisogno spirituale avrebbe portato alla distruzione degli ideali estetici
CURRICOLO STANDARDIZZATO
L'insegnante che si rifà a questo tipo di insegnamento ha ereditato il suo repertorio di musiche e lo
ripropone come un curricolo standardizzato senza tenere conto dell'età, la vocazione o l'estrazione sociale
dell'allievo. L'insegnamento è fine a se stesso senza alcun nesso con la vita reale; serve solo per essere
promossi al grado successivo.
L'allievo è solo un recettore neutro il cui compito è appropriarsi dei contenuti; ognuno viene valutato
con il medesimo parametro

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