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2017
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L ’ ULTIMO UOMO
Malthus, Darwin, Huxley
e l ’invenzione dell’antropologìa capitalista
5
L’ultimo uomo
ro verso cui il nostro presente sem bra proiettato e che ha già le sue
form azion i sociali attive: il trans o postum anesim o. S i susseguono
così gli attori che hanno dato vita agli sconvolgimenti nel pan oram a
politico e culturale tra il xvi e il xvii secolo ed i suoi sviluppi fin o ai
giorni nostri attraverso l ’istituzione delle societies inglesi, i circoli
intellettuali, i club di élite, le alte sfere di governo, p rim a i partiti e
p o i - una volta venuto meno il loro scopo di contenitori ideologi
ci - le ong; tutti organi votati alla selezione dei testi d i riferimento
del nuovo paradigm a, dei pensatori a loro fun zionali, dei movimenti
d i protesta da m anipolare, dei concetti che meglio si adattano alla
loro Weltanschauung, m arginalizzando ed escludendo tutti quei cor
p i ostili alla loro affermazione. D obbiam o dare ragione a Vilfredo
Pareto quando sostiene che «la storia è un cimitero di aristocrazie».
C on un meccanismo di inclusione ed esclusione - su l p ian o verticale
instauratosi d all’alba dei tempi tra alto e basso, tra governanti e go
vernati, tra centro e periferia, tra élite e popolo - l’ideologia da «sogno
di una cosa» è diventata immanente.
N o n a caso la N uova Atlantide d i Francis Bacon divenne un te
sto cardinale della R oyal Society, l ’associazione di prom ozione scien
tificafon data nel 1660 con lo scopo di sottoporre il sapere alle compe
tenze am m inistrative del governo. I l rom anzo di Bacon, pubblicato
nel 1627, è u n ’utopia a sfondo tecnologico dove scienza e benessere
sono strettamente collegati grazie a ll’opera degli scienziati, a i vertici
di una piram ide sociale che ricorda quella della Repubblica di Plato
ne. I tecnici sono i novelli àristoi di un m ondo a disposizione dell’uo
m o (« Il mondo è stato fatto per l ’uomo, e non l ’uomo p er il m ondo»)
che scioglie il vincolo di organicità tipico dell’universo classico b L a
nuova Atlantide è un gigantesco laboratorio a cielo aperto (dove si
6
Prefazione
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L'ultimo uomo
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P R IM A P A R TE
I. Tentativi di Genesi laica
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L’ultimo uomo
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Tentativi di Genesi laica
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L’ultimo uomo
public/themes/59/59220.html >.
2/ L udovico G eymonat, Storia della filosofia e delpensiero scientifico, voi. i y Garzanti,
Milano 1972, p. 100.
3/ Lavoisier in quanto esponente della scienza “aristocratica” fu considerato un
nemico della Rivoluzione e ghigliottinato nel 1794.
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Tentativi di Genesi laica
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L’ultimo uomo
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Tentativi di Genesi laica
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6/ H erbert G eorge Wells, J ulian H uxley, G eorge P hilip Wells, The Science of
Life, The Wawerley Book Company LTD, Londra, 1931, voi. I, p. 277.
7/ Thomas Robert Malthus fu un economista inglese vissuto tra la fine del Settecento
e la prima parte dell’Ottocento.
22
Darwin: l ’economia diventa legge di natura
si A ldous L éonard H uxley, T homas H enry, Life and Letters of Thomas Henry
Huxley, Cambridge University Press, Cambridge, 1903, p. 246.
23
L'ultimo uomo
suno dì noi aveva sospettato che la strada per il cuore del p ro
blema delle specie risiedesse in esse, fin o a quando D arw in e
Wallace scacciarono le tenebre e il fuoco luminoso dell’O rigine
guidò gli ignoranti.
24
Darwin: l ’economia diventa legge di natura
25
III. Darwin tra capitalismo e comuniSmo
...il Darwin che sto appunto leggendo, è proprio stupendo. Per un certo
aspetto la teleologia non era ancora stata sgominata, e lo si èfatto ora. E
poi non è stato ancora mai fatto un tentativo così grandioso per dimo
strare uno sviluppo storico della natura, o almeno non cosìfelicemente.
Naturalmente bisogna passare sopra il goffo metodo inglese.10
10/ F erdinando V idoni, Natura e storia. Marx ed Engels interpreti del darwinismo,
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L’ultimo uomo
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Darwin tra capitalismo e comuniSmo
N el prossimo capitolo tratteremo della lotta per l’esistenza fra gli es
seri organici del mondo intero, quale scaturisce inevitabilmente dal
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L’ultimo uomo
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Darwin tra capitalismo e comuniSmo
N el suo D ialettica della natura, del 1883, Engels mostra con chia
rezza la validità della teoria di Darwin proprio in quanto specchio
della società inglese:
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L’ultimo uomo
Darwin non sapeva quale amara satira scrivesse sugli uomini, ed in par
ticolare sui suoi compatrioti, quando dimostrava che la libera concor
renza, la lotta per l’esistenza, che gli economisti esaltano come il più alto
prodotto storico, sono lo stato normale del regno animale. Solo un’orga
nizzazione cosciente della produzione [nemmeno dunque lo stato hege
liano] nella quale si produce e si ripartisce secondo un piano, può sol
levare gli uomini al di sopra del restante mondo animale sotto l’aspetto
sociale di tanto, quanto la produzione in generale lo ha fatto per l’uomo
come specie}5
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Darwin tra capitalismo e comuniSmo
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IV La Fabian Society, il lato nascosto della Storia
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La Fabian Society, il lato nascosto della storia
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L’ultimo uomo
20/ Ivi, p. 6.
21/ Ivi, p. 6.
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La Fabian Society, il lato nascosto della storia
22/ Ivi, p. 8.
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23/ Ivi, p. 7.
24/ Ivi, p. 21.
40
La Fabian Society, il lato nascosto della storia
25/ Ibidem.
26/ Ivi, p. 32.
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La Labiati Society, il lato nascosto della storia
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V Eugenetica e razzismo all’inizio del Novecento
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30/ Cfr. E dwin Black, WarAgainst thè Weak, Thunder’s Mouth Press, New York,
2003, p. 12.
31/ Ibidem.
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Eugenetica e razzismo a ll’ inizio del Novecento
47
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Eugenetica e razzismo a ll’inizio del Novecento
34/ C harles D avenport, Heredity in Relation to Eugenia, Henry Holt & Co.,
New York, 1911, p. 233.
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Eugenetica e razzismo a ll’ inizio del Novecento
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L’ultimo uomo
uno dei più noti avvocati del momento, Clarence Seward Darrow,
chiede e ottiene la difesa di Scopes, rinunciando anche, per la pri
ma e ultima volta nella sua carriera, al proprio onorario41. In real
tà, pochi giorni prima i dirigenti dell’ACLU hanno accompagnato
Scopes a N ew York, davanti al più quotato collegio di legali del
m om ento e forse dell’intera storia degli Stati Uniti, guidato da:
Bainbridge Colby, ex segretario di Stato sotto il presidente Wilson
nel 1920; John Davis, candidato democratico alle presidenziali;
Charles Evans H ughes, capo della C orte Suprema, e Felix Fran
kfurter, scelto poi da Roosevelt per la C orte Suprema.
Roger Baldwin, fondatore dell’ACLU, chiede a Scopes chi voglia
come difensore. «Voglio Darrow», è la risposta42.
La presenza di Bryan per l’accusa e dell’ACLU per la difesa rende
10 scontro sul darwinismo una questione interna alla sinistra ame
ricana di quegli anni, un confronto tra il Partito Dem ocratico e un
socialism o di estrazione non parlamentare finanziato privatamente
ma con molti agganci di potere, come dim ostra la possibilità di
accedere a un collegio di avvocati di altissim o livello. U na divisio
ne, quella nell’ambito della sinistra americana, che, fatte le debite
differenze, ricorda quella avvenuta in Inghilterra tra il Partito C o
munista e il socialism o della Fabian Society.
Appena trentacinquenne, Bryan è già nelle file dei democratici
alle elezioni del 1896 e tra le sue campagne si annoverano quella per
11suffragio femminile, quelle contro l’intervento nella Prima Guerra
Mondiale e contro l’imperialismo americano nelle Filippine. Tutte
battaglie di stampo progressista, esattamente come quelle sostenute
dai fondatori dell’ACLU.
Bryan si è inoltre schierato con il fronte del cosiddetto bimetal
lismo, per uno standard monetario che preveda, accanto all’oro, l’a
dozione dell’argento, un provvedimento in favore delle «m asse che
41/ G iulio M eotti, Il processo della scimmia, Edizioni Lindau, Torino, 2006, p. 85.
42/ Ibidem.
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Eugenetica e razzismo a ll’ inizio del Novecento
43/ Cfr. Stephen J ay G ould , Ipilastri del tempo, Il Saggiatore, Milano, 2000, p. 150.
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L’ultimo uomo
Alla luce di questi casi, G ould ritiene che Bryan abbia ragione
quando, con le sue teorie contrarie al darwinismo, vede nell’opera
di Darwin una dottrina favorevole alla guerra e alla sopraffazione.
E correttamente individua nella mancata separazione dei magisteri
della scienza e della morale l’origine della controversia: non è l’in
segnamento della teoria di Darwin in sé a costituire un problema
ma è l’utilizzo per fini non scientifici a provocare la reazione di
uomini come Bryan.
N elle diverse posizioni assunte dall’ACLU, rispetto a quelle di
Bryan, vale a dire nella battaglia progressista per i diritti delle don
ne e contro la guerra condotta contemporaneamente alla difesa
dell’eugenetica e al riconoscim ento delle dinamiche darwiniste
nella società umana, si può intravedere la medesima sintesi tra so
cialismo e darwinsmo operata in Inghilterra dalla Fabian Society.
E non a caso George Rappleyea scrive a H .G . Wells per chiedergli
di unirsi al collegio di difesa, moltiplicando così la risonanza in
ternazionale dell’evento. Wells declina l’offerta, mentre un altro
scrittore fabiano, G .B. Shaw, fondatore della London School of
Econom ics, si esprime al riguardo denunciando il «m ostruoso non
senso del fondam entalism o»44.
La copertura mediatica è enorme. Per seguire e commentare il
processo si reca a D ayton il gotha del giornalismo americano, tra
cui H enry Mencken, un ragazzo prodigio che ha contributo alla
fama del caso Scopes.
Mencken racconta il processo con toni forti, spesso feroci:
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Eugenetica e razzismo a ll’ inizio del Novecento
46/ Ibidem.
47/ Ibidem.
48/ A.E. Samaan, From a “Race of Masters" to a “Master Race”: 1948 To 1848,
Robert Bignell of Inventing reality L L C , p. 260.
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L’ultimo uomo
come quella del Tennessee, anziché porre l’accento sulle teorie eu
genetiche e sui loro effetti discriminatori, coercitivi e, in definitiva,
anti-democratici. Concentrare l’attenzione sulla strumentalizza
zione della teoria darwiniana in funzione antireligiosa si rivela un
vantaggio per i suoi avversari. Per l’avvocato della difesa, Darrow,
che da parte sua evita di focalizzare la discussione sull’eugenetica e
sulle sue teorie, è stato facile far dimenticare l’obiezione all’impie
go del manuale scolastico di H unter e della dottrina malthusiana e
spostare il dibattito sulla contrapposizione tra scienza e fede.
L’unico campo di indagine della scienza sono le leggi della na
tura. La contrapposizione tra religione e teoria evoluzionista, dun
que, non ha alcun fondam ento. Ma l’idea che le critiche al darwini
sm o siano motivate da ragioni esclusivamente religiose fa breccia
nell’opinione pubblica nel 1955 con la trasposizione del caso Sco-
pes nell’opera teatrale di Jerom e Lawrence e Robert Edwin Lee,
Inherìt thè Wind (in italiano E l ’uomo creò Satan a). L’opera, ripresa
da Hollyw ood, è presentata sul grande schermo nel 1960, con un
cast di eccezione nel quale spiccano i nomi del regista Stanley Kra-
mer e degli attori Spencer Tracy e Gene Kelly. Q uando il film viene
proiettato a D ayton, tra il pubblico è presente anche Joh n Scopes,
e sostiene che i fatti del processo siano stati alterati49. D al film
vengono prodotti nel 1965, nel 1988 e nel 1999 alcuni rifacimenti
televisivi in cui recitano celebri attori come Kirk D ouglas e Jack
Lemmon.
La vicenda Scopes si presenta come la prima di un lunga serie
di manipolazioni.
56
VI. Il malthusianesimo veicolato con il femminismo
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L’ultimo uomo
Quando sarà scritta la storia della nostra civiltà, sarà una storia bio
logica e Margaret Sanger ne sarà l’eroina.50
50/ In Round thè Worldfor Birth Control, Birth Control International Information
Centre, 1937
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Il malthusianesimo veicolato con il femminismo
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Il malthusianesimo veicolato con il femminismo
56/ Ibidem.
57/ M argaret Sanger, Woman and The New Race, Truth Publishing Company,
New York, 1920, p. 233.
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Il malthusianesimo veicolato con il femminismo
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Il malthusianesimo veicolato con il femminismo
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VII. Il M on do n uovo come progetto sociale
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Non che io voglia discutere gli enormi meriti di Darwin, che è stato
veramente geniale nella sua teoria e che ha portato il più grande con
tributo che mai sia stato dato alle ricerche zoologiche. Indubbiamente
delle sue ricerche, oltre allo stimolo che hanno dato, molto rimane
ancora, fra altro nel caso specifico la teoria della lotta per l’esistenza
nei suoi riguardi all’economia della natura. Ma che la lotta per l’esi
stenza abbia importanza per l’evoluzione non ci crede più nessuno.
Non ci crederebbe più nemmeno Darwin se vivesse.67
66/ Cfr. G iorgio I srael, A na M illAn G asca, The Biology o f Numhers. The
Correspondence ofVito Volterra on Mathematical Biology, Springer Basel AG, Basel-
Boston-Berlin, 2002, p. 169.
67/ Ivi, p. 171.
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Il Mondo nuovo come progetto sociale
vece bisogna riconoscere che dal 1859 a oggi, per merito di Darwin
anzitutto, le conoscenze zoologiche hanno fatto grandissimi progres
si. Quanto allora sembrava sicuramente documentato oggi non ci
sembra più così sicuro. Perciò dobbiamo cercare prove nuove, fat
ti nuovi. Non si può quindi riesumare la teoria darwiniana senza
appoggiarla su fatti nuovi. I fatti vecchi sono stati esaurientemente
esaminati e discussi. D i fatti nuovi però finora non se ne vedono.
A l momento attuale l’ultima evoluzione che abbia avuto una sicura
dimostrazione sperimentale è quella delle mutazioni. Ma queste non
dimostrano l’evoluzione darwiniana,68
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69/ J ulian S orell H uxley, Eugenia and Society, in «Eugenics Review», voi. 28
(1936), p. 20.
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Il Mondo nuovo come progetto sociale
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Il Mondo nuovo come progetto sociale
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V ili. Julian Huxley e l’ingegneria sociale del dopoguerra
70/ J ulian .S. H uxley, Unesco : Its Purpose and Philosophy, <unesdoc.unesco.org/
images/0006/000681/068197eo.pdf>.
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]ulian Huxley e Vingegneria sociale del dopoguerra
73/ Ibidem.
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]ulian Huxley e l ’ ingegneria sociale del dopoguerra
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]ulian Huxley e Vingegneria sociale del dopoguerra
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75/ N orbert H àring , N iall D ouglas, Economisti and thè Powerful: Convenient
Theories, Distorted Facts, Ampie Rewards, Anthera Press, Londra, 2012, p. 17.
82
IX. La rivoluzione sessuale
Ancora all’inizio del xvn secolo esisteva, si dice, una certa franchez
za. Le pratiche cercavano raramente il segreto; le parole erano dette
senza eccessiva reticenza, e le cose senza troppa simulazione; si aveva
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La rivoluzione sessuale
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La rivoluzione sessuale
82/ Ivi, p. 50
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X. La rivoluzione psichedelica
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La rivoluzione psichedelica
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La rivoluzione psichedelica
Jerry Garcia, dei G rateful D ead , una delle band musicali più
esposte nella rivoluzione psichedelica, conferma questa tesi:
103
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Nei primi mesi del 1967 esce il secondo album dei Jefferson Air
plane, Surrealistic Pillow, che contiene la leggendaria White Rabbit,
una sorta di inno alla libertà individuale e da molti considerata una
pietra miliare del Rock psichedelico. Un brano contraddittorio dove,
identificando nel personaggio di Alice - protagonista del romanzo
scritto da Lewis Carroll, Alice nel paese delle meraviglie - la ’ra
gione’ e nel coniglio bianco la ’irrazionalità’, si dichiara non solo
la morte della 'logica’, ma si mette anche in guardia dalla ’libertà a
tutti i costi’ e dalla ’continua ricerca della felicità’. Nel testo si parla
apertamente di pillole come strumento di liberazione dai vincoli del
corpo, ma anche di un fungo magico che ’rallegra la mente e trasfor
ma in una pedina, in un automa in mani altrui.97
104
La rivoluzione psichedelica
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106
La rivoluzione psichedelica
Il movimento beat e hippie non poteva incidere più di tanto come fe
nomeno della contestazione giovanile, perché in Italia ha avuto una
grande importanza la Resistenza e ha ancora grande importanza la cri
tica che il marxismo fa alla società. I giovani che non vanno d ’accordo
con i padri borghesi hanno già dunque pronte tradizioni (la Resisten
za) e le forme (le proteste razionali del marxismo) per rivoltarsi.™
107
L'ultimo uomo
tato 14 ottobre 1969, dal titolo “D roga nel paese dei balocchi” . Q ui
il giornalista ventiquattrenne Claudio Cutry racconta i suoi sei mesi
da infiltrato tra gli hippie americani. Riguardo al loro rifiuto degli
status Symbol, dei soldi e delle comodità, commenta così:
Questo rifiuto totale non è nuovo nella storia e ha il suo più illustre
esempio nel monacheSimo. Ma la differenza tra il rifiuto dei monaci e
quello degli hippie è grossa: i primi rinunciarono al sesso e si dedica
rono a servire gli altri cercando l'evasione dal mondo e dal dolore in
Dio. I secondi, invece, hanno rinunciato al pudore, si dedicano a se
stessi e cercano l'evasione dalla realtà nella droga. Sicché, in pratica,
il loro è soprattutto il rifiuto della responsabilità, il che li avvicina più
a Pinocchio nel paese dei balocchi che a degli autentici innovatori,101
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La rivoluzione psichedelica
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XI. Il New Age
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L’ultimo uomo
Età dell’Acquario è una visione, non una teoria. Quella del New
Age è un’ampia tradizione che include molte idee che non hanno
un esplicito collegamento con il passaggio dall’età dei Pesci a quella
dell’Acquario. Vi si trovano visioni del futuro, moderate, ma piutto
sto generalizzate, che prevedono una spiritualità planetaria accanto
a religioni separate, e analoghe istituzioni politiche planetarie a com
plemento di quelle locali, entità economiche globali piu partecipative
e democratiche, una maggiore enfasi sulla comunicazione e sull’e
ducazione, un approccio misto alla salute che combini la medicina
ufficiale all’autoguarigione, una comprensione di sé più, androgina
e modi per integrare scienza, misticismo, tecnologia ed ecologia,103
103/ Gesù Cristo portatore dell’acqua viva. Una riflessione cristiana sul “New Age”-.
< w w w .vatican.va/rom an_curia/pontifical_councils/interelg/docum ents/rc_pc_
interelg_doc_20030203_new-age_it.html>.
112
Il New Age
Molti scritti del New Age spiegano che non si può fare nulla (di
rettamente) per cambiare il mondo. Il più importante strumento di
cambiamento sociale è l’esempio personale.... Tutto questo è vera-
104/ Ivi.
105/ < www.cesnur.org/2003/vat_na_cesnur.htm>.
106/ Paul H eelas, The New Age Movement. The Celebration of thè Self and thè
Sacralization of Modernity, Blackwell, Oxford, 1996, pp. 173 e ss.
113
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114
Il New Age
115
XII. La caduta del muro e la fine della contestazione
117
L’ultimo uomo
E Fukuyam a aggiunge:
109/ Riportato in F rancis F ukuyama, La fine della storia e l ’ultimo uomo, Rizzoli,
Milano, 2003, p. 319.
110/ Ivi, p. 320.
118
La caduta del muro e la fine della contestazione
119
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Magari mi ricordate dagli anni Sessanta: sono stato uno dei princi
pali attivisti contro la guerra e ho guidato migliaia di studenti nelle
piazze. Ipresidenti schizzavano in piedi al mio nome. Ero conosciu
to in quasi tutti gli stati, ma benvenuto in pochi. Il governo ha speso
un sacco di soldi nel tentativo di mettermi in prigione. [...] Adesso,
non esco mai di casa senza la mia American Express. Sono uno dei
leader di un nuovo movimento che avrà tanto impatto negli anni
Ottanta e Novanta, quanto i capelloni yippies lo ebbero nei Sessanta.
D ai ranghi della ribellione di ieri, è nata una nuova generazione
112/ L uke D ormehl, The Apple Revolution, Virgin Books, Londra, 2012, p. 109.
120
La caduta del muro e la fine della contestazione
121
X III. D al comuniSmo al partito radicale di massa: i “bright and
best” e la nuova sinistra darwiniana
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L’ultimo uomo
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Dal comuniSmo al partito radicale di massa
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L’ultimo uomo
Che cosa poteva restare in piedi dopo il crollo della scorza del marxi
smo? E semplice: l’ideologia scientista, nuda e cruda, senza il riferi
mento al contesto teorico della filosofia materialista della prassi e alla
prospettiva della costruzione del socialismo.113
113/ G iorgio I srael, Chi sono i nemici della scienza?, Lindau, Torino 2008, p. 152.
114/ Ivi.
126
Dal comuniSmo al partito radicale di massa
127
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M a la crisi della sinistra non consiste solo nel collasso del co
muniSmo. Singer spinge la sua analisi ben oltre e vede con lucidità
nel fenomeno della globalizzazione l’origine della crisi dei sindaca
ti. La rimozione delle barriere doganali ha infatti minato alla base
la loro forza contrattuale per via della minaccia da parte delle indu
strie, di fronte alle rivendicazioni dei lavoratori, di spostare la loro
attività all’estero. In pratica, è stata la “liquefazione” del mercato
del lavoro a minare le basi tradizionali su cui fa leva l’azione della
sinistra in tutto il mondo.
Secondo Singer, posta di fronte a questa situazione, la sinistra
non deve cercare di modificarla ma deve accettarla e reagire tra
sform andosi da forza politica a corrente di pensiero, promuoven-
116/ P eter S inger, A Darwinian Left: Politics, Evolution and Cooperation, Ed.
Weidenfeld & Nicolson Ltd., London 1999, p. 5.
128
Dal comuniSmo al partito radicale di massa
117/ Ivi, p. 6.
118/ Ibidem.
129
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Dal comuniSmo al partito radicale di massa
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Dal comuniSmo al partito radicale di massa
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S E C O N D A P A R TE
XIV La società liquida
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La società liquida
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XV Le linee di faglia
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Le linee di faglia
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126/ F abio M ini, La guerra spiegata, a..., Einaudi, Torino 2013, p. 56.
144
Le linee di faglia
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XVI. Le Ong e altre organizzazioni
Tra le organizzazioni civili più attive nell’ultima metà del xxi seco
lo si annoverano le o n g , delle Organizzazioni N on Governative che
hanno riscosso successo in maniera inversamente proporzionale alla
crisi dei partiti tradizionali, di cui hanno assorbito alcune istanze ri
vendicative. Teoricamente le o n g sono delle organizzazioni che ope
rano sulla base di obiettivi svincolati da interessi di parte o da finalità
economiche: la loro azione è ufficialmente sostenuta da motivazio
ni ideali e sociali largamente condivise presso l’opinione pubblica. I
loro scopi dichiarati, infatti, sono il rafforzamento della democrazia,
la riduzione della povertà, la tutela dell’ambiente e della cultura, la
protezione delle fasce più deboli della popolazione. Per portare avanti
queste battaglie però, le o n g fanno poco uso degli strumenti demo
cratici, ma si impegnano nelle attività di “advocacy” e di “lobbying”,
attraverso le quali mirano ad influenzare i governi costituiti ad adotta
re decisioni favorevoli ai propri obiettivi.
U n esempio storico dell’azione delle o n g è individuabile nel so
pracitato processo a John Scopes, quando a difesa del professore ac
cusato di aver violato le leggi del Tennessee sull’insegnamento della
teoria darwiniana nelle sue implicazioni razziste ed eugenetiche, si
schiera l’Unione Americana per le Libertà Civili (a c l u ) , un’organiz
zazione non governativa fondata dall’avvocato femminista e socialista
Chrystal Eastman e dall’avvocato, anch’egli socialista, Roger N ash
Baldwin.
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Le ong e altre organizzazioni
149
L’ultimo uomo
128/ <transcripts.cnn.com/TRANSCRIPTS/1405/25/fzgps.01.html>.
129/ < www.cfr.org/about/mission.html>.
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Le ONG e altre organizzazioni
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Le ong e altre organizzazioni
130/ N oam C homsky, Terrorismo occidentale, Ponte alle Grazie, Firenze 2015, p. 147.
153
XVII. Il postumano
Non ci può essere la fine della storia, come è stato sottolineato dai più
sensibili critici di questo concetto, senza che sia terminato lo sviluppo
delle scienze naturali moderne e della tecnologia. E tali forme del
sapere non sono giunte alla fine, ma anzi sembrano pronte ad entrare
in uno dei periodi di avanzamento tecnologico più importanti della
storia.1M
155
L’ultimo uomo
i a / R.A. Fisher nel 1911 era stato tra i fondatori della società eugenica di Cambridge
insieme a Horace Darwin, un figlio di Charles, e al fabiano John Maynard Keynes.
156
Il postumano
N ella società del M ondo nuovo sono diversi i fattori che con
corrono a creare le condizioni per un totalitarism o “dolce” , tra
i quali riveste un ruolo considerevole l’eugenetica. M a non solo.
C o n lungimiranza Fukuyama affronta e analizza tutti i fattori pre
senti nell’opera di Huxley.
N el romanzo le nuove tecniche di manipolazione degli em brio
ni sono in grado di modellare il profilo genetico e selezionare le mi
gliori caratteristiche del nascituro. Q ueste tecniche hanno vantag
gi esclusivamente per chi è nelle condizioni economiche di potervi
ricorrere. Affinché una tecnica sia vantaggiosa per qualcuno, deve
essere limitata. Le tesi di H uxley sono un’anticipazione lungimi
rante di quanto avviene attualmente in ambito procreativo grazie
al supporto della scienza. La selezione genetica prenatale è oggi
una realtà effettiva, riservata ad una ristretta cerchia di individui
con un’ampia disponibilità economica. Insieme alla fecondazione
in vitro, che consente la produzione di un numero sufficiente di
embrioni e la loro successiva analisi pre-impianto nell’utero, sono
adesso accessibili, a dei costi particolarmente elevati, la feconda
zione artificiale e la gestazione per conto terzi, meglio conosciuta
come «utero in affitto» o «maternità surrogata», che rende possibi
le la modificazione del materiale genetico del nascituro.
La selezione degli embrioni, tuttavia, è una pratica che necessità
di un supporto giuridico, così come avviene per altri aspetti del
la società dello shopping. Al riguardo, Fukuyama ha intuito con
largo anticipo su altri osservatori che alla categoria dei doveri si
sostituisce quella dei “ diritti” . I “diritti” costituiscono un tema di
grande potenza evocativa al quale non corrisponde un concetto
chiaro. Proprio a causa dell’ambiguità concettuale della nozione di
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136/ A a .Vv., L’era del postumano, Circolo Proudhon Edizioni, Roma 2015, p. 55.
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XVIII. Percezione, induzione e opinione pubblica
1. impensabili;
2. radicali;
3. accettabili;
4. sensate;
5. diffuse;
6. legalizzate.
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Percezione, induzione e opinione pubblica
1. legali;
2. diffuse;
3. sensate;
4. accettabili;
5. radicali;
6. impensabili.
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XIX. Il transumanesimo
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tima parte del xx secolo e di questi primi anni del xxi), di Edward
O sborne Wilson (darwinista fondatore della sociobiologia), di J a
mes Randi (m olto caro al c i c a p ) e ancora di Francis Crick.
D opo il movimento umanista è sorto quello transumanista, un
termine coniato dal biologo evoluzionista Julian Huxley. Il m o
vimento transumanista è convinto che il progresso tecnologico
possa trasformare radicalmente l’umanità. H uxley vi fa riferimen
to per la prima volta nel 1957, in un articolo nel quale, dopo aver
sottolineato il percorso dell’evoluzione umana, propone un m on
do in cui le conquiste scientifiche portino a nuove possibilità per il
futuro. L’articolo termina così:
Che cos’è la scimmia per l’uomo ? Qualcosa che fa ridere, oppure su
scita un doloroso senso di vergogna. La stessa cosa sarà quindi l’uomo
per il Superuomo: un motivo di riso o di dolorosa vergogna.137
137/ F riedrich N ietzsche, Così parlò Zarathustra, Longanesi, Milano 1979, p. 37.
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Il transumanesimo
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È sintomatico tra l’altro che a partire dagli anni Ottanta proprio Le
ary, ormai ultrasessantenne, sia diventato uno dei principali espo
nenti americani della nuova filosofia cyberpunk, scaturita dall’evo
luzione politico-sociologica del pensiero di alcuni scrittori di fanta
scienza cyber, primo fra tutti 'William Gibson. Einteresse di Leary
per la realtà virtuale e per le nuove mitologie informatiche è stato da
lui stesso definito in logica continuità spirituale con quello che aveva
per le esplorazioni psichedeliche e per la Gnosi magica. Non a caso
molti ricercatori d’avanguardia nelle scienze del computer sono stati
in gioventù sostenitori del viaggio psichedelico e hanno fatto o fanno
tuttora uso sperimentale di sostanze enteogene. Magia, neurologia e
tecnologia cominciano dunque ad intrecciarsi e a interagire, come
del resto tutta l’esperienza cybemautica si rivela sempre più simile
all’antichissima tradizione del viaggio sciamanico nei mondi invisi
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XX. La corda sull’abisso
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La corda su ll’abisso
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146/ Chiliastico dal greco “chìlioi” (“mille”), in quanto legato all’idea della fine del
mondo che secondo molte credenze sarebbe giunta nell’anno mille.
147/ I. S afareviC, op. cit., p. 126.
148/ Ivi, p. 127.
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B IB L IO G R A FIA
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Bibliografia ragionata
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IN D IC E D E I N O M I
Asimov, Isaac 78
A ssad, Bashar-al 152
Aurelio, M arco 97
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Indice dei nomi
Galeno 97
Galton, Francis 46, 47, 64, 65
189
L’ultimo uomo
Gamble, Clarence 60
Garcia, Jerry 104
Geymonat, Ludovico 18,36
Gheddafi, M uammar 151,152
Goddard, H . H . 65
Gould, Stephen J. 5 3 ,5 4 ,6 5
190
Indice dei nomi
Karpeenko, G. D. 124
Kellogg, Vernon L. 53
Kelly, Gene 56
Kelly, Kevin 173
Kerouac, Jack 98
Keynes, Joh n Maynard 59
Kidd, Benjamin 53
Kinsey, Alfred 93, 94, 95
Kissinger, H enry 150
Komisar, Ransy 173
K oot-H oom i 42
Kramer, Stanley 56
Kuhn, T. S. 13
Lamarck 17
Lamarck, Pierre-Antoine de M onet 16, 17, 18, 21, 22, 23
Lasalle, Ferdinand 28
Lasch, Christopher 105
Lavoisier, Antoine-Laurent 16
Lawrence, Jerom e 56
Leary, Tim othy 101, 103, 138, 173
Lemmon, Jack 56
191
L’ultimo uomo
Needham , Joh n 14
Negrini, Roberto 173
N elson, G aylord 115
N ietzsche, Friedrich W 118, 168, 170, 175, 181, 182
192
Indice dei nomi
193
L’ultimo uomo
Royer, Clemence 32
R ubin,Jerry 104, 106, 120, 173
Tracy, Spencer 56
Tulajkov, N ikolai 124
194
Indice dei nomi
195
IN D IC E G E N E R A L E
Prefazione 5
P R IM A PA R TE 11
SE C O N D A PARTE 135
B IB L IO G R A F IA 183
IN D IC E D E I N O M I 187
Dalle teorie sulla popolazione di Thomas Robert Malthus
alla lotta per la sopravvivenza dell’evoluzionismo
darwiniano. Dall’eugenetica al Brave New World di Aldous
Huxley. Dalla Royal e la Fabian Society fino al ruolo
delle ONG nelle “rivoluzioni colorate”. Dal New Age fino
allo gnosticismo dei guru della Silicon Valley. Al confine
con una prosa narrativa, questo saggio va affrontato
come si affronta un noir in letteratura e un thriller nel
cinema. E una storia di intrighi, di scoperte, di ipotesi,
di manipolazioni, ma è anche il racconto della nascita
dell’ideologia progressista, a partire dai sogni e le utopie
di Francis Bacon e Auguste Comte fino ai più recenti
esperimenti di ingegneria sociale: il birth control e la teoria
gender. Dietro questa meta-narrazione prometeica che ha
fatto di tecnica e libertà un unico concetto, si manifesta
la creazione di un grande dispositivo di dominio e di
controllo sociale. L’obiettivo è l’invenzione di un modello
antropologico del tutto nuovo.
16 euro
ISBN 978-88-942787 -6-/
9 788894 278767
www.leggenditaly.com