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La locandiera” di Carlo (l'amore come arma), mentre definiti ciascuno in modo

Goldoni:  gli uomini sono ai suoi piedi, individuale. La figura di


La locandiera è una commedia incapaci di comprendere in Mirandolina e piu importanti
in tre atti di Carlo Goldoni, che modo vengono raggirati di tutii: intelligente e
composta (tema dell'intontimento determinata, bella e
nel 1751/1753 Venne amoroso?). L'amore per la consapevole di sé, la
rappresentata per la prima donna e' un mezzo per avere “locandiera” ha come primo
volta al Teatro influenza, cosi' come lo e' il interesse il profitto della sua
Sant'Angelo di Venezia, si denaro per il conte ed il titolo attività e quindi sa sia
tratta di un'opera accessibile a per il marchese. L'autore disimpegnarsi con stile dalle
tutti, ha lo scopo di divertire il sembra incoraggiare l'odio mediocri tentativi di
pubblico proveniente da verso le donne come seduzione del Conte e del
qualsiasi ceto sociale. Carlo Mirandolina, nella terribile Marchese e sia tener testa
Goldoni è stato invettiva del Cavaliere, all’orgoglio borioso del
un drammaturgo, scrittore, e a quando gli viene svelato di Cavaliere, facendolo infine
vvocato, cittadino essere stato raggirato. capitolare. Mirandolina è così
della Repubblica di Venezia. . regista e attrice dell’azione
Goldoni è considerato uno dei La commedia e' ambientata a scenica, tanto da rivolgersi
padri della commedia moderna Firenze in una locanda. Il spesso al pubblico
e deve parte della sua fama tempo e' contemporaneo a coinvolgendolo nella sua
anche alle opere in lingua quello in cui scrive l'autore. Il finzione e spiegando in
veneta. 1700 e' il dettaglio come agirà per
La storia si incentra sulle secolo dell'illuminismo in cui battere il “nemico”. La
vicende di Mirandolina, ogni riferimento al di fuori del locandiera si sdoppia infatti tra
un'attraente e astuta giovane mondo reale non e' l’azione e la premeditazione
che gestisce a Firenze, con considerato, cosi' come non vi delle battute in controscena:
l'aiuto del suo cameriere sono accenni alla religione. In attraverso di lei, Goldoni da un
Fabrizio, una locanda ereditata questo periodo la nobilta' in lato stabilisce un dialogo
dal padre. quanto tale perde diretto con il suo pubblico e
La locandiera è considerata d'importanza, mentre e' dall’altro pone in rilievo
uno degli esempi più riusciti fondamentale il potere l’arma con cui Mirandolina
della “commedia di carattere” economico dei nobili, specie al trionfa: l’intelligenza.
goldoniana, con cui di fuori dei loro territori. La La conclusione della
l’autore veneziano capovolge commedia infatti si riferisce al commedia è però nel segno
e rinnova la tradizione mondo della borghesia che dell’ordine: Mirandolina, pur
della Commedia dell’Arte. incomincia ad avere in questo vincente, ammette d’aver
secolo grande importanza esagerato e rientra nei ranghi
Lo stile dell opera e' semplice (bisogna aver presente la con il matrimonio con
e scorrevole, l'opera e' in rivoluzione francese),e che Fabrizio, come le era stato
dialetto fiorentino, in quanto la costituiva il pubblico delle consigliato dal padre morente.
commedia e' ambientata a commedie di Goldoni.Analisi Questo del resto è in linea
Firenze. Si tratta di una e commento con la finalità etica che,
commedia in prosa.   con un pizzico d’ironia,
La locandiera è una delle Goldoni indica nella
opere di Goldoni che hanno prefazione intitolata L’autore
I temi della locandiera sono goduto di maggior fortuna a chi legge: la storiade La
quelli della seduzione, critica e di pubblico e una di locandiera deve mettere in
dell'amore inteso quelle che meglio riassume guardia gli uomini dalle
come sentimento umano ed le caratteristiche del teatro illusioni e dagli amari tranelli
ingannevole, della presunzione goldoniano. Si nota che le donne sanno, con
di poter controllare innanzitutto la riuscita somma astuzia, architettare.
razionalmente i propri caratterizzazione dei
sentimenti. la donna in questa personaggi che, in maniera
commedia e' un nemico da opposta a quanto succede con
fuggire, che maltratta e sfrutta le “maschere” fisse della
coloro che prende al suo laccio Commedia dell’arte, sono
Lei è una donna forte, autonoma, che sa chi e
Mirandolina è la protagonista cosa vuola, che sa gestire i suoi affari. Piena di
della commedia di Carlo Goldoni La locandiera: ironia, sa prendere in giro gli spasimanti
gestisce una bellissima locanda a Firenze con appiccicosi e trasformare in buffe situazioni un
l'aiuto di un cameriere, Fabrizio. po’ soffocanti. Non è certo una donna timida e
E una donna forte e volitivo, diviene espressione ritrosa, tuttavia, non è neppure una sventata: al
della sicurezza del potere delle donne. Bella e termine della commedia, placa gli animi
decisa, non c’è uomo che non affascini, non c’è annunciando il suo matrimonio con Fabrizio.
uomo che lei non sappia tenere al suo posto. Mirandolina è speicale, è intellgiente,
Mirandolina è una dona speciale e Tutti si acuta, sa conversare, sa recitare. Innegabilmente è
innamorano di lei. sia bella sia affascinante. Ricca di doti fisiche e
Capace di badare al suo interesse morali. Una vera protagonista a pieno titolo.
commerciale, sfrutta a fondo il suo fascino per Goldoni la caratterizza in maniera decisa,
rendersi amabile coi clienti, che spasimano per lei. con tratti netti, con grande simpatia verso il
Il Marchese di Forlipopoli e il Conte d’Albafiorita personaggio. In un certo qual modo Mirandolina è
che si contendono le sue cortesie. Il misogino “la donna perfetta”: capace, spiritosa, acuta,
cavaliere di Ripafratta che cede clamorosamente e fondamentalemnte buona e onesta, banale nel suo
si innamora della bella locandiera. Il timido e modo di essere. Mirandolina è Una vera donna
serio cameriere Fabrizio che si vedrà essere moderna, che travalica le regole del suo tempo
prescelto da Mirandolina. assurgendo a modello di femminilità solare valido
al di là delle barriere del tempo.
di Eugenio e Don Marzio, il maldicente, la
malalingua, il protagonista spettacolare della
Carlo Goldoni - La bottega del caffè Commedia, il personaggio che questa commedia,
La bottega del caffé, composta nel 1750 e fatta di niente, rende memorabile.
publicata nel 1740 è una commedia di carlo
Il lieto fine è d'obbligo in Goldoni, lieto
Goldoni con alcune peculiarità formali che la
fine che è anche la morale finale: sono sempre
rendono atipica fra le cento e più scritte da questo
premiati i giusti e puniti i malvagi, mentre coloro
autore. Prima l-opera era come un intermezzo in
che hannp sbagliato si ravvedono e cpaiscono i
tre parti, ma l'enorme successo del soggetto spinse
loro errori. Finale morale che nulla toglie, mai, al
il commediografo a tornarci sopra, ampliandolo
soffusorealismo di tutte le commedie goldoniane,
fino a crearne una commedia in tre atti. La
un realismo fatto non tanto di intrecci verosimili
commedia venne rappresentata per la prima volta
quanto di minuti particolari che hanno sempre il
a Mantova, il 2 maggio di quell'anno[1], con gran
fresco sapore del quotidiano... tutto questo
successo
rapresenta il piccolo mondo borghese che fa il suo
L'azione della commedia vera e propria si ingresso sulla scena del Teatro ed è il Teatro che
avvia alle prime luci dell'alba di un mite mattino diventa piacevole intrattenimento, , sorridente,
invernale in Venezia, durante il carnevale, per semplice.
concludersi quando scende la notte.
Goldoni scrive l'opera in toscano,
Atipica nel titolo e atipica nella storia. I diventata ormai la lingua franca italiana, in modo
titoli di Goldoni generalmente si rifanno al da farsi comprendere da spettatori di tutta Italia.
personaggio protagonista e le storie generalmente Nello spettacolo teatrale “La bottega del caffè”,
sono unitarie, narrano cioè la vicenda del come in sue numerose opere, il famoso
protagonista. Qui invece il titolo è d'ambiente e commediografo mette in luce tutti gli aspetti,
la storia anche è anomala, perché è corale, negativi o positivi, dell'ascesa della borghesia. Per
collettiva, d'insieme.  questo troviamo personaggi come l'operoso
padrone di bottega, simbolo della borghesia
Le personagii di questa opera
efficiente ed intraprendente, o il pettegolo usuraio,
sono:Eugenio, un marito che si gioca tutte le sue
che vive a scapito dei problemi economici altrui.
fortune a carte e trascura la moglie, Flaminio, un
baro che ha piantato la moglie Placida a Torino e La commedia si svolge intorno alla
si è rifugiato a Venezia sotto il falso nome di bottega del caffè, luogo di ritrovo di avventori
conte Leandro, Pandolfo, un biscazziere lestofante abituali e di passaggio, collocato al centro della
pronto a tutte le mascalzonate, anche all'usura,Poi piazza, da cui si ha la visione di tutti gli edifici
c'è un barista,proprietario di una bottega di caffé, che l’attorniano. È l'idea di un microcosmo in cui
equilibrato, generoso, che si prodiga per far del si creano varie dinamiche tra i personaggi, che
bene a tutti, in modo particolare a quello sventato litigano, si aiutano e si interessano delle questioni
degli altri a vicenda.

La donna di garbo è la prima commedia interamente scritta da Carlo Goldoni, composta nel 1743, rappresentata per la
prima volta in qualsiasi anno.
la donna che dà il titolo alla commedia è Rosaura, una giovane di umili origini che si è fatta assumere come cameriera
presso un avvocato bolognese, vedovo attempato (il Dottore): il figlio di questo, Florindo, giovane studente, aveva
allacciato all'insaputa di tutti una relazione con Rosaura, interrompendola poi bruscamente nonostante avesse promesso
di sposarla. Ma la ragazza, che proprio grazie a Florindo ha avuto modo di sviluppare cultura e savoir-faire, riesce a
guadagnarsi la simpatia dei parenti del giovane, il quale invece non vorrebbe più saperne di lei, e grande è lo stupore di
Florindo quando vede Rosaura per la prima volta in casa del padre. C'è poi una piega imprevista, col Dottore che
dichiara a Rosaura di essersi innamorato di lei: questo è veramente troppo per Florindo, che non sa più che pesci
prendere. Ma interviene Rosaura, che costringerà il giovane a rivelare ai familiari l'impegno che aveva preso con lei.
Gl'innamorati sembrano aver fatto la pace. Ma Fabrizio ha invitato a
l'innamorati è una commedia in tre atti scritta da Carlo pranzo anche Clorinda: Eugenia, esasperata e gelosa, la
Goldoni nel 1759. La stesura avvenne nella città insulta e se ne va.
di Bologna, durante un viaggio che portò Goldoni
Il pranzo si svolge in maniera drammatica. I due
da Roma a Venezia. Prima assoluta forse tra il
giovani si chiariscono, ma quando Fulgenzio chiede se
novembre e il dicembre 1759 alTeatro San
può accompagnare a casa Clorinda, Eugenia si offende:
Luca diVenezia.
ricominciano a litigare e giungono alla rottura
l-azione se succeda a Milano, in casa di Fabrizio, definitiva. La ragazza, per puntiglio e vendetta, accetta
all'interno di una comune stanza dell'abitazione. la proposta di matrimonio di Roberto: Fabrizio, che
Eugenia Ridolfi, erede di una famiglia in rovina, pure aveva voluto bene a Fulgenzio, ora che la nipote è
frequenta da un anno il giovane e ricco Fulgenzio. I fidanzata con un nobile, le proibisce di amarlo e
due ragazzi sono innamoratissimi l'uno dell'altra, ma la frequentarlo ancora. La giovane acconsente, salvo poi
relazione è tormentata, a causa dell'impulsività di lui e, pentirsene amaramente pochi minuti dopo: Fulgenzio
della gelosia di lei perche Eugenia non sopporta che infatti ritorna, con buone nuove per lei. Suo fratello è
Fulgenzio frequenti la cognata Clorinda, anche se è tornato da Genova: Clorinda passa di nuovo sotto la
obbligato. I due così si dividono spesso, ma altrettanto protezione del marito, e il ragazzo ha ottenuto il
spesso ritornano assieme. permesso di sposare la donna che ama. Inoltre
Fulgenzio, per far piacere alla ragazza, le promette che
Nel frattempo, il conte Roberto d'Otricoli, cliente di un non frequenterà mai più Clorinda. Eugenia, disperata,
amico di Fabrizio, giunge a Milano e fa visita alla si trova costretta a dirgli che ormai è fidanzata: di
famiglia Ridolfi. Fabrizio, che non vuole essere da fronte ai rimproveri che riceve dall'ex fidanzato,
meno dell'ospite, lo invita a pranzo, a dispetto della patendo il colpo, sviene. Quando rinviene, la sorella
disastrosa situazione economica della famiglia. Nel Flamminia le darà una bellissima notizia: ha spiegato la
frattempo, Eugenia chiarisce subito la sua situazione situazione a Roberto e questi, capendo la situazione, ha
con Roberto, innamorato di lei, spiegandogli di essere rotto il fidanzamento con Eugenia. Fabrizio si lascerà
innamorata di un altro uomo. Ma Fulgenzio, che non sa convincere dal fatto che Fulgenzio sposerà sua nipote
di questo chiarimento, si ingelosisce, e minaccia di senza chiederne la dote.
suicidarsi. La fidanzata lo ferma, gli spiega a chiare
lettere l'amore che prova per lui, e i due ormai Subito dopo si celebra il tanto sospirato matrimonio.

Il Principe è un trattato di dottrina politica scritto e sicurezza del principato. Il principe si trova a dover


daNiccolò Machiavelli nel 1513, nel quale espone le agire in una realtà mutevole e rischiosa, dove occorre
caratteristiche dei principati e dei metodi per una grande virtù per far fronte ai rischi e alle difficoltà
mantenerli e conquistarli. Si tratta senza dubbio della portati dalla Fortuna. Le soluzioni dei problemi devono
sua opera più nota e celebrata. essere attinte dagli esempi della storia antica e anche
dalla storia contemporanea, che devono essere imitati.
L'opera non è ascrivibile ad alcun genere
Ma essenziale è la virtù. Basandosi sulle proprie forze
letterario particolare, in quanto non ha le caratteristiche
e sulla capacità di creare ampio consenso nei
di un vero e proprio trattato; se ne è ipotizzata la natura
confronti del popolo, il principe, deve dimostrare la
di libriccino a carattere divulgativo.
virtù".
Il Principe si compone di una dedica e ventisei capitoli Il principe deve essere in grado di prevedere prima
di varia lunghezza; l'ultimo capitolo consiste quello che la situazione presenterà, e quindi trovare le
nell'appello ai de' Medici ad accettare le tesi espresse adeguate risposte al problema. Un altro principio su cui
nel testo. si fondaMachiavelli è il principio dell'utilitarismo: il
Il Principe, accanto alla tradizione degli specula principe agisce secondo quanto è necessario per
principis, sembra richiamare la struttura del mantenere il potere, conseguentemente il presupposto
promemoria politico, offerto da un cittadino privato al dell'azione politica deve essere sempre quello di
suo signore, come i famosi libelli indirizzati ai Medici, conservare il potere. Per questo il principe deve essere
in seguito al loro ritorno a Firenze. pronto a utilizzare ogni mezzo, come blandire o
Il titolo originale dell'opera era De Principatibus, e il uccidere i nemici o le popolazioni sottomesse, a
trattato era diviso in ventisei capitoli. Nei primi undici seconda della richiesta che i tempi pongono al sovrano.
vengono classificati i vari tipi di principati, divisi Nel capitolo V compare la contrapposizione tra
innanzitutto tra ereditari e nuovi. Machiavelli focalizza principato e repubblica, che è intensa
l'attenzione non solo sulla classificazione, ma daMachiavelli come la forma politica e costituzionale
soprattutto sulle difficoltà che un principe può avere che più compiutamente realizza il regno della legge e
nello sviluppare la sua azione di governo, in particolare della libertà. Si affronta così il tema di come governare
quando si tratta di creare un nuovo organismo statale. stati, che, prima della conquista, vivevano con le loro
Nella prima parte si sviluppa il problema della stabilità leggi e in libertà. Il metodo proposto da Machiavelliper
gestire queste nazioni è "o ruinarle", cioè distruggere i
loro lineamenti politici, utilizzando anche la violenza, o
andando ad abitarvi personalmente. Si trova qui un
elogio della maggior vitalità dell'uomo nei regimi
repubblicani, si nota quindi come l'obiettivo di
un'azione politica correttamente intesa è quello di
arrivare a una condizione di libertà repubblicana.

La mandragola è una commedia di Niccolò proprio obiettivo. Si lascia infatti guidare da colui che
Machiavelli, considerata il capolavoro del teatro del organizza l'inganno a Nicia, il parassita Ligurio.
’500 e un grandissima opera classico della Callimaco è un personaggio in cui si intrecciano due
drammaturgia italiana. Questa e Composta da dimensioni della tradizione amorosa letteraria: sia gli
un prologo e cinque atti, è una potente satira sulla elementi propri dell'amore profano, legati al desiderio
corruttibilità della società italiana dell'epoca. fisico, sia gli elementi dell'amore sacro. Callimaco è
L=opera Prende il titolo dal nome di una caratterizzato quindi da una certa passività e da un
pianta, la mandragola, alla cui radice vengono attribuite amore completo.
caratteristiche afrodisiache e fecondative. Si è ritenuto Nicia è il portatore invece dell'intreccio della beffa. È
a lungo che fosse stata scritta nel 1518, ma studi più presentato come un borghese, ossessionato dalla
recenti la retrodatano agli anni 1514-15. Fu pubblicata volontà di avere figli, lasciandosi così abbindolare dal
la prima volta nel 1524. falso medico Callimaco. Nicia non è cosciente dei
Nel quest-opera prevale siguramente il propri limiti e si crede superiore alle sue effettive
dialogo. Il botta e risposta i monologhi sono rarie possibilità. Questo personaggio presenta aspetti anche
comunque non pesanti e noiosi.incontriano qualcue innovativi, infatti attraverso di lui Machiavelli
esspresioni latina, usata per confermare la farsa di introduce una tematica di polemica sociale.
Callimaco che si finge dottore. Nicia offre un'immagine della realtà fiorentina e
La storia si svolge a Firenze nel 1504. La Mandragola italiana, caratterizzata da inettitudine e inconcludenza.
si presenta con una struttura complessa, in cui si Accanto questi due personaggi che portano
sviluppano due intrecci: una struttura d'amore il cui avanti le due strutture si trovano diversi personaggi-
portatore è il personaggio Callimaco, l'innamorato di tema: Ligurio, colui che organizza l'inganno; Fra
Lucrezia, moglie di messer Nicia; e una struttura della Timoteo, il confessore di Lucrezia che la persuaderà a
beffa, il cui portatore è il personaggio di Nicia, il concedersi a Callimaco; Lucrezia, colei che subisce la
marito ingannato dalla trama creata per consentire a trama della beffa, ma che poi la farà sua e la sfrutterà
Callimaco di diventare amante di Lucrezia. Due lei stessa.
strutture con elementi innovativi: nel primo intreccio L'opera di Machiavelli ha avuto nel 1965 una
amoroso Callimaco è un innamorato che, rispetto alla versione cinematografica con lo stesso titolo de La
tradizione, non svolge l'azione per raggiungere il
mandragola e Una seconda trasposizione
cinematografica è uscita nel 2009

La Commedia dell'Arte è un  genere teatralemolto particolare che si sviluppò in


Italia nel XVI Secolo e rimasta popolare fino alla metà del XVIII secolo, anni della
riforma goldoniana della commedia. Non si trattava di un genere di rappresentazione teatrale,
bensì di una diversa modalità di produzione degli spettacoli. Le rappresentazioni non erano
basate su testi scritti di scenari; inizialmente erano tenute all'aperto con una scenografia fatta
di pochi oggetti. . La caratteristica principale che contra distingue questo genere di
spettacolo la si ritrova nell'assenza del copione.
Gli attori, anziché imparare a memoria battute prestabilite, basavano la propria
interpretazione su un canovaccio (trama) e improvvisavano in scena, seguendo le
regole di quella che oggi viene chiamata 'recitazione a soggetto'.
Gli attori della Commedia dell'Arte erano caratterizzati da eccellenti doti mimiche,
buona parlantina, un'essenziale fantasia e la capacità di sincronizzarsi perfettamente
con gli altri attori in scena.

Tali spettacoli si svolgevano nelle piazze e nelle strade, su semplici palchetti e anche
alla luce del sole. Molto sovente gli attori si rifacevano a delle 'maschere', ovvero
personaggi le cui caratteristiche erano note ai più (Arlecchino, Pulcinella, ecc).
Per distinguersi dalla gente comune, gli attori indossavano maschere, costumi
variopinti e arricchiti di elementi vistosi e non era raro che utilizzassero strumenti
musicali per richiamare l'attenzione dei passanti e dare scansione ritmica alle scene
improvvisate sul momento.

Col passare del tempo gli attori si organizzarono in compagnie che, composte da dieci
persone (otto uomini e due donne), venivano guidate da un capocomico.
In particolare la presenza delle donne in scena fu una vera e propria rivoluzione: prima
della nascita della Commedia dell'Arte, infatti, i ruoli femminili erano interpretati da
uomini.

Gli spettacoli della commedia dell'arte erano vivacissimi, caratterizzati da una


frenetica comicità, pieni di musica e di danza, di fascino femminile e di erotismo.
Ebbero un enorme successo in tutto il mondo. Precedentemente, fino a che gli
attori non cominciarono a unirsi in 'compagnie dell'arte', gli spettacoli erano di
tutt'altro tipo: acrobati, ciarlatani, narratori che si esibivano in fiere o mercati, o
durante il Carnevale. Oppure si trattava di commedie o tragedie che dilettanti
colti (cioè persone che non vivevano del mestiere di attore) mettevano in scena
cercando di far rivivere il teatro greco e latino. A volte gli artisti erano giullari o
buffoni, che vivevano nelle diverse corti e coincidevano con il loro personaggio
non per la durata di uno spettacolo, ma per tutta la loro vita.

A metà del Cinquecento, persone di diversa provenienza sociale e con diverse


specializzazioni cominciarono a riunirsi per dar vita a spettacoli più complessi,
che non erano sostenuti da elargizioni, e potevano essere comprati non solo da
un grande signore, ma anche da un pubblico meno ricco, mediante la vendita di
biglietti di ingresso. Per la gente di teatro fu una grande rivoluzione, sia tecnica
sia sociale. Garantì una vita dignitosa, e costrinse a inventare un modo nuovo di
lavorare in scena.

Tipi fissi e improvvisazione


Poiché il teatro dell'arte era in primo luogo un commercio, la necessità più
importante era quella di creare rapidamente spettacoli sempre diversi,
improvvisando. Per riuscirvi, però, ogni attore doveva raccogliere un insieme di
battute, canzoni, brevi scenette comiche, monologhi, da usare in più occasioni:
un lavoro più facile se ogni attore si specializzava in un personaggio solo. Questi
tipi fissi erano costruiti in modo semplice: un costume, un dialetto, l'età e una
condizione sociale precisa, a volte il mestiere. Non avevano la complessità dei
personaggi inventati dagli scrittori, ma proprio per questo potevano riapparire in
storie sempre diverse, cambiando leggermente carattere. Erano
caratterizzazioni particolari che colpivano l'immaginazione del pubblico: costumi
bizzarri (come quello di Arlecchino), lingue non consuete (come lo spagnolo del
Capitano), o l'uso delle maschere, che li ricollegava a periodi, come
il Carnevale, in cui ogni regola si capovolgeva. Alcuni di questi personaggi
ritornano anche in commedie scritte, in particolare in quelle di Carlo Gozzi
e Carlo Goldoni.
Uno spettacolo della commedia dell'arte era composto in genere da una o due
coppie di giovani innamorati; uno o due servi (per esempio Arlecchino e
Buffetto); una fantesca (per esempio Colombina); due vecchi (come Pantalone e
il Dottore); il Capitano.
Un simbolo di fantasia e libertà
La commedia dell'arte è stata un fenomeno unico; benché molti uomini di teatro,
nei secoli successivi, abbiano tentato di lavorare con maschere e
improvvisazione, è stata irripetibile. Forse anche per questo è diventata uno dei
grandi miti del teatro: un simbolo di fantasia e libertà, di vitalità e allegria, che si
oppone ai modi normali di fare spettacolo, e che rinasce con particolare forza
nei periodi di grande cambiamento del teatro, dal romanticismo tedesco dei
primi decenni dell'Ottocento, alla nascita della regia nei primi decenni del
Novecento.

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