INTERPRETAZIONI Questo brano è tratto dal secondo libro del De vulgari eloquentia [Sulla lingua volgare]. Dante riprende la tradi-
zionale suddivisione dei testi poetici sulla base soprattutto dello stile, ma non senza tenere in considerazione an-
che la materia da trattare e lo sviluppo del contenuto. La *retorica medievale, fin dall’elaborazione del filosofo-
letterato Cassiodoro (sec. VI), si basa sul rapporto tra materia e stile tanto per la suddivisione artistica quanto
per la finalizzazione sociale (le opere in stile tragico – il più alto – sono da riservare ai lettori più qualificati e com-
petenti).
da Dante, De vulgari Deinde in hiis que dicenda occurrunt debemus discretione potiri, utrum tragice, sive comice, sive elegiace sint ca-
eloquentia, II, 4; in Opere
minori, vol. II, a cura di P. V. nenda. Per tragediam superiorem stilum indicimus, per comediam inferiorem, per elegiam stilum intelligimus mi-
Mengaldo, Ricciardi, Milano- serorum. Si tragice canenda videtur, tunc assumendum est vulgare illustre, et per consequens cantionem opor-
Napoli 1979.
tet ligare. Si vero comice, tunc quandoque mediocre, quandoque humile vulgare sumatur [...]. Si autem elegia-
ce, solum humile oportet nos sumere.
Poi in quegli argomenti che si presentano buoni per la poesia dobbiamo comportarci con attenzione per stabili-
re se siano da poetare in stile tragico o comico o elegiaco.1 Con tragedia indichiamo uno stile superiore, con com-
media uno inferiore, con elegia ci riferiamo allo stile degli sfoghi dolorosi.2 Se certi argomenti mostrano di richie-
dere lo stile tragico, è allora da assumere il volgare illustre,3 e di conseguenza è necessario comporre una can-
zone.4 Se invece lo stile comico, allora si faccia ricorso ora al volgare medio, ora a quello umile [...]. Se poi lo sti-
le elegiaco, dobbiamo utilizzare solo il volgare umile.
1 stile tragico...elegiaco: quelli cioè della stinata all’espressione della sofferenza. 3 il volgare illustre: il volgare illustre è quel-
tragedia, della commedia (non tragga qui 2 ci riferiamo...sfoghi dolorosi: l’attribu- lo che evita termini popolari o regionali,
in inganno il significato moderno dei ter- zione di uno stile particolare a ogni tipo mirando a una elevatezza di tono sostenu-
mini “tragedia” e “commedia” o dell’agg. di poesia rientra nella tradizione medie- ta anche dalla sintassi tesa. Ad altri livelli
“comico”) e della elegia. Le *poetiche me- vale; è anzi precisamente la corrisponden- linguistici – e stilistici – corrispondono il
dievali definivano la tragedia e la comme- za di argomento e livello stilistico a defi- volgare medio e quello umile (cfr. dopo).
dia come racconti in versi con inizio sere- nire ogni tipo. Ma alla consueta definizio- 4 una canzone: destinata a trattare argo-
no e conclusione dolorosa, la prima, e ini- ne retorica dei tre stili come grave, medio menti impegnativi – e prevalentemente
zio doloroso e conclusione serena, la se- e umile, Dante sostituisce una nuova ter- politici e filosofici –, e perciò forma me-
conda; e l’elegia come forma poetica de- minologia. trica adatta al livello tragico della poesia.
Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese LETTERATURA STORIA IMMAGINARIO [G. B. PALUMBO EDITORE]