Sei sulla pagina 1di 2

PARTE QUARTA L’età delle corti: la prima fase della civiltà umanistico-rinascimentale (1380-1492)

CAPITOLO III Firenze nell’età di Lorenzo 1

T7 ON LINE Angelo Poliziano


«Ben venga maggio»
[Rime] È una *ballata destinata a essere cantata e accompagnata dalla musica. Doveva essere intonata da grup-
pi di giovani che si preparavano alla giostra in occasione delle feste di Calendimaggio ed erano perciò in-
coronati dalle fanciulle prima di entrare in campo. Temi stilnovistici e popolareschi vi si fondono in un
invito a festeggiare la primavera dandosi interamente all’amore. Questo testo può essere proficuamente
confrontato con la Canzona di Bacco di Lorenzo (cfr. T1, p. 47), con cui presenta vari punti di contatto:
l’unione di aspetti classicistici e popolareschi, l’esortazione pagana all’amore come risposta alla caducità
della vita, l’occasione di feste popolari in cui tornavano a rivivere riti e consuetudini precristiani.

da A. Poliziano, Rime, a cura di Ben venga maggio


N. Sapegno, Edizioni
dell’Ateneo, Roma 1965. e ’l gonfalon selvaggio!
Ben venga primavera,
che vuol l’uom s’innamori:
5 e voi, donzelle, a schiera
con li vostri amadori,
che di rose e di fiori,
vi fate belle il maggio,
venite alla frescura
10 delli verdi arbuscelli.
Ogni bella è sicura
fra tanti damigelli,
ché le fiere e gli uccelli
ardon d’amore il maggio.
15 Chi è giovane e bella
deh non sie punto acerba,
ché non si rinnovella
l’età come fa l’erba;
nessuna stia superba
20 all’amadore il maggio.
Ciascuna balli e canti
di questa schiera nostra.
Ecco che i dolci amanti
van per voi, belle, in giostra:
25 qual dura a lor si mostra
farà sfiorire il maggio.
Per prender le donzelle
si son gli amanti armati.
Arrendetevi, belle,
30 a’ vostri innamorati,
rendete e cor furati,
non fate guerra il maggio.

metrica Canzone a ballo o ballata. Dopo la proposta (o ripre- belle) di rose e di fiori, venite tutte (a schiera = in gran nu- ripete più e che va perciò goduta.
sa) formata da un quinario e da un settenario in rima mero) insieme ai (con li) vostri innamorati (amadori) al- 21-26 Ogni (ciascuna) [fanciulla] di questo nostro gruppo
baciata (XX), seguono otto strofe di sei settenari con l’ombra fresca (alla frescura) dei verdi alberelli (arbu- (schiera) balli e canti. Ecco che i dolci amanti, [o] belle,
lo schema ABABBX. scelli). Ogni bella [fanciulla] è sicura fra tanti giovani per voi gareggiano nel torneo (van…in giostra): il [mese]
amanti (damigelli), [poi]ché le belve (fiere) e gli uccelli di maggio farà sfiorire [la bellezza di] quella [fanciulla]
1-2 Ben venga maggio e il simbolo (’l gonfalon) agreste in (il) maggio bruciano (ardon) d’amore. Ogni bella…il che si mostra insensibile (dura) nei loro confronti (a lor)
(selvaggio) [: un ramo fiorito]! ’l gonfalon selvaggio: maggio: le fanciulle sono protette dai loro innamorati nel [: degli amanti]. Giostra: in senso storico indica una tor-
il “gonfalone” è propriamente uno stemma, un’insegna momento in cui tutta la natura esplode all’amore. Ma neo medievale tra due cavalieri armati di lancia, ma an-
(p. es. una bandiera, uno stendardo ecc.). Qui il termi- anche: ogni fanciulla è sicura di trovare il proprio aman- che – come in questo caso – una gara di abilità, disputa-
ne è usato nel significato figurato di ‘simbolo, emble- te nel momento in cui ecc. Il maggio: è compl. di tempo. ta in gruppo e all’aperto, in occasione di feste locali.
ma’ e indica il ramoscello fiorito o il mazzo di fiori (det- Il mese di maggio, con cui si apre e si chiude la *balla- 27-32 Gli amanti si sono armati per conquistare (prender) le
to “maio”) che il primo giorno di maggio gli innamora- ta (cfr. vv. 1 e 50), è nominato in tutte e otto le *strofe. fanciulle (donzelle). Arrendetevi, [o] belle, ai vostri innamo-
ti appendevano alle porte o alle finestre delle loro ra- 15-20 Chi è giovane e bella deh non sia affatto scontrosa rati, restituite (rendete) i cuori rubati (e cor furati), non fa-
gazze. L’usanza del “bruscello” (= arboscello) è ancora (non sie punto acerba), [per]ché l’età [: la giovinezza] te guerra [: siate arrendevoli] in (il) maggio. La *metafora
viva a Montepulciano, la cittadina natale di Poliziano. non ritorna (non si rinnovella) come fa l’erba [ogni pri- della guerra (armati, arrendetevi, guerra) riguarda sia il
Selvaggio: preso nel bosco o nei campi. mavera]; nel mese di maggio nessuna sia sprezzante combattimento della giostra che la schermaglia amorosa tra
3-14 Ben venga [la] primavera, che vuole che ci si innamori (stia superba) con l’innamorato (all’amadore). Il motivo gli amanti. I vv. 31-32 si possono anche interpretare così: la
(vuol l’uom s’innamori; impers.): e voi, fanciulle (don- oraziano del «carpe diem» [afferra il giorno, cioè gòdilo] fanciulla che non cederà all’amore del suo amante farà
zelle), che [nel mese] di (il) maggio vi adornate (vi fate si presenta qui nella forma della giovinezza che non si sfiorire il ramo che lo rappresenta (cfr. nota ai vv. 1-2).

Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese LETTERATURA STORIA IMMAGINARIO [G. B. PALUMBO EDITORE]
PARTE QUARTA L’età delle corti: la prima fase della civiltà umanistico-rinascimentale (1380-1492)
CAPITOLO III Firenze nell’età di Lorenzo 2

T7 ON LINE Angelo Poliziano ~ «Ben venga maggio»

Chi l’altrui core invola


ad altrui doni el core.
35 Ma chi è quel che vola?
è l’angiolel d’amore,
che viene a fare onore
con voi, donzelle, a maggio.
Amor ne vien ridendo
40 con rose e gigli in testa,
e vien di voi caendo.
Fategli, o belle, festa.
Qual sarà la più presta
a dargli e fior del maggio?
45 – Ben venga il peregrino. –
– Amor, che ne comandi? –
– Che al suo amante il crino
ogni bella ingrillandi,
ché li zitelli e grandi
50 s’innamoran di maggio. –

33-38 Chi ruba (invola) il cuore di qualcuno (l’altrui core) gli 39-50 Amore viene (ne vien) ridendo con [una corona di] ro- di s’innamorano in (di) maggio». La *ballata si conclude
(ad altrui) doni il [proprio] cuore. Ma chi è quello che se e gigli in testa, e viene cercando (caendo) di voi [: fan- con un breve dialogo tra Amore e le fanciulle: queste, di-
vola? è l’angioletto (l’angiolel) [messaggero] d’amore, ciulle]. O belle, fategli festa. Chi (qual) sarà la più velo- ce Amore, devono incoronare gli amanti in segno di vitto-
che viene a fare onore a maggio insieme a (con) voi. ce (presta) a dargli i fiori di maggio? «Ben venga lo stra- ria e della loro disponibilità, poiché maggio è il mese in
L’angiolel d’amore: è Cupido, il mitico dio dell’amore fi- niero (il peregrino) [: Amore]». «Amore, che [cosa] ci cui tutti, grandi e piccoli, s’innamorano. Zitelli: la “zitel-
glio di Venere, rappresentato come un fanciullo alato e chiedi (ne comandi)?» «Che ogni bella [fanciulla] metta la” e lo “zitello” sono donne e uomini non ancora sposa-
dotato di arco e frecce con cui accendere la passione una ghirlanda (ingrillandi) sui capelli (il crino) al pro- ti e, quindi, verosimilmente giovani; vengono per questa
amorosa negli uomini e negli dèi. prio (suo) amante, [poi]ché i giovani (li zitelli) e [i] gran- ragione affiancati ai «grandi».

esercizi
Comprendere 5 A quale visione della vita alludono le frequenti metafore di
1 Fai la parafrasi degli ultimi venti versi. origine animale e vegetale?
6 Quali elementi rimandano alla tradizione cortese? Quali se ne
Analizzare e interpretare discostano?
2 Che cos’è il «gonfalon selvaggio»? E la «giostra»? A che ti-
po di usanze si riferiscono? Approfondire
3 Quale ritmo caratterizza la ballata? 7 L’«angiolel d’amore» assomiglia a quello che hai trovato in Pe-
trarca? Che tipo di invito rivolge alle fanciulle?
4 Distingui nel testo i termini dotti dalle espressioni popolari.
Che linguaggio prevale?

Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese LETTERATURA STORIA IMMAGINARIO [G. B. PALUMBO EDITORE]

Potrebbero piacerti anche