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metrica Sonetto pluricaudato (con l’inserzione di tre settena- sizione implica un abbassamento formale e contenuti- te le castagne bollite non valgono come moneta al mer-
ri nella coda), secondo lo schema ABBA, ABBA; CDC, stico volto a mettere in ridicolo l’atteggiamento di colo- cato: il proverbio significa quindi “non avere niente in
CDD; dEE, eFF, fGG. ro che parlano di armonia spirituale in un modo tanto mano”.
tedioso e disorganico. 15-17 Ma dice uno (un) che è stato nell’aldilà (altra vita),
1-4 Costoro [: Ficino e i filosofi della fiorentina Accademia 9-14 L’anima è soltanto (sol) come un pinocchiato [: dolce e non può più tornarvi [: perché c’è stato solamente in
Platonica] che fanno così grandi discussioni (disputa- di zucchero e pinoli] che si vede mostrato (espresso) in sogno], che ci si può andare solamente (appena) con
zione) sull’anima, intorno alla sua origine (ond’ell’en- un pane bianco caldo, o come una carbonata [: carne la scala. Per l’immagine della scala: cfr. Genesi, 28,
tri) o al suo allontanamento (ond’ell’esca) [dal corpo], di maiale salata] in mezzo al pane (in un pan fesso); e 12: Giacobbe sogna di «una scala, che appoggiata so-
o su come stia (si stia) [dentro al corpo come] il noc- quelli (que’) — che hanno promesso il cento per l’uno pra la terra, con la cima arrivava al cielo». Il tono dei
ciolo (nocciuol) nella pesca, hanno studiato [l’argomen- (per l’un, cento) — e chi[unque] crede diversamente versi è chiaramente ironico e dissacratore, secondo un
to come] su un (in su n’un) gran melone (mellone). Si (altro) ha il fodero in bucato [: è pazzo] — ci paghe- modo di procedere che è tipico di tutto il componi-
osservi il modo in cui gli argomenti discussi dagli acca- ranno (pagheran) con (di) sùcciole [: castagne lesse] al mento.
demici vengono sintetizzati e decisamente banalizzati (in) mercato. E que’ che, per l’un, cento hanno pro- 18-20 Costoro (costor) credono [di ] trovarvi i (e’) beccafichi
dal poeta tramite un vocabolario basso e materiale (cfr. messo: è la promessa evangelica di Cristo ai suoi segua- e gli ortolani già spennati (pelati), e il buon vino dolce
il v. 3). ci riguardo ai molti premi acquisiti per la vita ultrater- (vin dulci) e letti morbidi (sprimacciati). Ortolani: uccel-
5-8 [Essi ] adducono (allegano) [come prova di autorità] Ari- rena tramite un poco di bene fatto sulla terra. Ha il fo- li della specie dei passeracei (come i beccafichi).
stotele e Platone, e vogliono che l’anima (ella) riposi (re- dero in bucato: proverbio. Fodero = veste di pelliccia; 21-23 Essi (e’) vanno dietro ai (a’) frati [: seguono gli insegna-
quïesca) in pace fra suoni e canti, e ti fanno (fannoti) un bucato = imbiancatura che si fa per panni e lini: met- menti della Chiesa]: noi ce ne andremo, Pandolfo, in
rumore (tresca) [tale] che riempie (t’empie) la testa di tere un fodero di pelliccia in bucato per sbiancarlo e [una] valle buia [: sottoterra], senza sentire più cantare
confusione. Da notare la rima tra requiESCA e trESCA: il bollirlo significa senz’altro rovinarlo; da qui il proverbio l’alleluia [: canto pasquale di resurrezione]. Pandolfo =
latinismo risulta collegato con un termine (tresca) tipica- citato, che vuol dire dunque “fare cose da pazzi”. Ci pa- Pandolfo Rucellai, uomo di chiesa e amico di Pulci: a lui
mente toscano popolare, secondo un procedimento di gheran di sùcciole in mercato: modo di dire prover- è dedicato il sonetto che si chiude con un’accusa contro
mescolanza di registri stilistici colti e plebei che è proprio biale; sùcciole (dal lat. “sugere” = succiare, succhiare) l’ipocrisia di certe scelte di comodo operate da uomini di
dell’autore. Sul piano dei contenuti, questa contrappo- le castagne lessate in acqua con la scorza; certamen- cultura platonica come Ficino e altri della sua cerchia.
Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese LETTERATURA STORIA IMMAGINARIO [G. B. PALUMBO EDITORE]