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PARTE QUINTA L’età delle corti: la seconda fase della civiltà umanistico-rinascimentale (1492-1545)

CAPITOLO III Machiavelli, un maestro del sospetto 1

T28 ON LINE Niccolò Machiavelli


La cattura di Callimaco travestito da «garzonaccio»
[Mandragola, atto IV, È il momento conclusivo dell’azione, quello in cui dovrà essere catturato un giovane sconosciuto perché
scene 6ª, 7ª, 8ª, giaccia con Lucrezia e muoia al posto del marito. In queste scene, che si svolgono di notte, domina il tra-
9ª e 10ª]
vestimento: frate Timoteo finge di essere Callimaco (che doveva anche lui partecipare alla spedizione not-
turna per sorprendere il primo «garzonaccio» che passasse), mentre il vero Callimaco, travestito da «gar-
zonaccio», dovrà essere assalito, legato e portato nel letto di Lucrezia. Anche Nicia, il vero protagonista
comico di queste scene, è travestito per non farsi riconoscere. Fa parte dell’impresa pure Siro, servitore di
Callimaco.

da N. Machiavelli, Tutte le SCENA SESTA


opere, a cura di M. Martelli,
Sansoni, Firenze, 1971. Fra’ Timoteo travestito
FRATE E’ dicono el vero quelli che dicono che le cattive compagnie conducono li uomini alle forche.
E molte volte uno càpita male così per essere troppo facile e troppo buono, come per essere troppo
5 tristo.1 Dio sa che io non pensavo ad iniuriare2 persona, stavomi nella mia cella, dicevo el mio ufizio,3
intrattenevo e mia devoti: capitommi innanzi questo diavol di Ligurio, che mi fece intignere el dito in
uno errore, donde io vi ho messo el braccio, e tutta la persona, e non so ancora dove io mi abbia a ca-
pitare.4 Pure mi conforto che, quando una cosa importa a molti, molti ne hanno aver cura.5 – Ma ec-
co Ligurio e quel servo che tornano.

10 SCENA SETTIMA
Fra’ Timoteo, Ligurio, Siro travestiti
FRATE Voi sete e ben tornati.
LIGURIO Stiàn noi bene?
FRATE Benissimo.
15 LIGURIO E’ ci manca el dottore. Andian verso casa sua: e’ son più di tre ore, andian via!
SIRO Chi apre l’uscio suo? È egli el famiglio?6
LIGURIO No: gli è lui. Ah, ah, ah, uh!
SIRO Tu ridi?
LIGURIO Chi non riderebbe? Egli ha un guarnacchino7 indosso, che non gli cuopre el culo. Che
20 diavolo ha egli in capo? E’ mi pare un di questi gufi de’ canonici,8 ed uno spadaccin sotto: ah, ah! e’
borbotta non so che. Tirianci da parte, ed udireno qualche sciagura della moglie.9

SCENA OTTAVA
Messer Nicia travestito
NICIA Quanti lezzi10 ha fatto questa mia pazza! Ella ha mandato le fante a casa la madre, e ’l fami-
25 glio in villa.11 Di questo io la laudo; ma io non la lodo già che, innanzi che la ne sia voluta ire al letto,
ell’abbi fatto tante schifiltà:12 – Io non voglio!... Come farò io?... Che mi fate voi fare?... Ohimè, mam-
ma mia!... – E, se non che la madre le disse el padre del porro,13 la non entrava in quel letto. Che le
venga la contina!14 Io vorrei ben vedere le donne schizzinose, ma non tanto, ché ci ha tolto la testa,15
cervel di gatta! Poi, chi dicessi: – Che impiccata sia la più savia donna di Firenze – la direbbe: – Che
30 t’ho io fatto?16 – Io so che la Pasquina enterrà in Arezzo,17 ed innanzi che io mi parta da giuoco,18 io

1 E molte...tristo: E molte volte una persona cade nei 8 gufi de’ canonici: mantelletta foderata di pelliccia e 16 la direbbe...fatto?: quella direbbe: Che t’ho io fatto?
guai sia per essere troppo disponibile e buona sia per portata dai canonici e dai cappellani. Se cioè qualcuno proponesse d’impiccare la più sa-
essere troppo meschina. 9 qualche...moglie: qualche guaio dovuto alla moglie. via donna di Firenze, costei giustamente potrebbe di-
2 iniuriare: offendere. 10 Quanti lezzi: Quante storie. re Che t’ho io fatto? Ma questo – vuol significare Ni-
3 ufizio: preghiere liturgiche. 11 le fante...villa: le serve a casa della madre e il servo cia – non è il loro caso. Nicia non ha proposto affat-
4 dove...capitare: dove andrò a finire. in campagna. to di uccidere la moglie o di farle del male, anzi. An-
5 quando...cura: quando una cosa interessa a molti, mol- 12 schifiltà: leziosaggini, storie. che in questo caso Nicia si qualifica per una sfuma-
ti se ne preoccupano. 13 E...porro: forma proverbiale per dire: E se non fosse che tura lubrica.
6 famiglio: servo. la madre la minacciò. L’espressione contiene un’allu- 17 Io...Arezzo: allusione al rapporto sessuale tra la moglie
7 guarnacchino: mantelluccio. Da “guarnacca”: soprav- sione oscena. e il giovane.
veste – originariamente ampia e lunga, aperta ai lati, 14 contina: febbre continua, malaria. 18 innanzi...giuoco: prima che io abbandoni la partita. Pri-
foderata di pelliccia e munita di cappuccio – con la qua- 15 ma non...testa: ma non così tanto [schizzinose], da per- ma cioè di lasciare il letto dove giacciono Callimaco e
le gli uomini si riparavano dal freddo e dalla pioggia. dere la testa. Lucrezia.

Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese LETTERATURA STORIA IMMAGINARIO [G. B. PALUMBO EDITORE]
PARTE QUINTA L’età delle corti: la seconda fase della civiltà umanistico-rinascimentale (1492-1545)
CAPITOLO III Machiavelli, un maestro del sospetto 2

T28 ON LINE Niccolò Machiavelli ~ La cattura di Callimaco travestito da «garzonaccio»

potrò dire, come mona Ghinga: – Di veduta, con queste mani.19 – Io sto pur bene!20 Chi mi conosce-
rebbe? Io paio maggiore,21 più giovane, più scarzo:22 e’ non sarebbe donna, che mi togliessi danari di
letto.23 – Ma dove troverrò io costoro?

SCENA NONA
35 Ligurio, messer Nicia, fra’ Timoteo, Siro
LIGURIO Buona sera, messere.
NICIA Oh! uh! eh!
LIGURIO Non abbiate paura, noi siàn noi.
NICIA Oh! voi sete tutti qui? S’io non vi conoscevo presto, io vi davo con questo stocco,24 el più
40 diritto che io sapevo!25 Tu, se’ Ligurio? e tu, Siro?26 e quell’altro? el maestro,27 eh?
LIGURIO Messer, sì.
NICIA Togli!28 Oh, e’ si è contraffatto bene! e’ non lo conoscerebbe Va-qua-tu!29
LIGURIO Io gli ho fatto mettere dua noce in bocca, perché non sia conosciuto alla boce.
NICIA Tu se’ ignorante.
45 LIGURIO Perché?
NICIA Che non me ’l dicevi tu prima? Ed are’mene messo anch’io dua:30 e sai se gli importa non
essere conosciuto alla favella!31
LIGURIO Togliete,32 mettetevi in bocca questo.
NICIA Che è ella?
50 LIGURIO. Una palla di cera.
NICIA Dàlla qua... [Dopo essersela messa in bocca]. Ca, pu, ca, co, che, cu, cu, spu... Che ti venga
la seccaggine,33 pezzo di manigoldo!
LIGURIO Perdonatemi, ché io ve ne ho data una in scambio,34 che io non me ne sono avve-
duto.
55 NICIA Ca, ca, pu, pu... Di che, che, che, che era?
LIGURIO D’aloe.35
NICIA Sia, in malora! Spu, pu... Maestro, voi non dite nulla?
FRATE Ligurio m’ha fatto adirare.
NICIA Oh! voi contraffate bene la voce.
60 LIGURIO Non perdiàn più tempo qui. Io voglio essere el capitano, ed ordinare l’essercito per
la giornata. Al destro corno36 sia preposto Callimaco, al sinistro io, intra le dua corna starà qui el
dottore,37 Siro fia retroguardo, per dar sussidio a quella banda che inclinassi.38 El nome sia san
Cuccù.39
NICIA Chi è san Cuccù?
65 LIGURIO È el più onorato santo, che sia in Francia. Andian via, mettiàn l’aguato a questo canto.40
State a udire: io sento un liuto.
NICIA Egli è esso. Che vogliàn fare?
LIGURIO Vuolsi mandare innanzi uno esploratore a scoprire chi egli è, e, secondo ci riferirà, se-
condo fareno.41
70 NICIA Chi v’andrà?
LIGURIO Va’ via, Siro. Tu sai quello hai a fare. Considera, essamina, torna presto, referisci.
SIRO Io vo.

19 potrò...mani: potrò dire, come madonna Ghinga, di aver 27 el maestro: Nicia pensa di avere di fronte a sé Callima- 37 intra...dottore: nella disposizione dell’esercito che Li-
verificato con gli occhi (di veduta) e con gli atti (con co travestito, ma in realtà sotto quel travestimento sta gurio fa e alla posizione che assegna a Nicia è chiara
queste mani) [che l’impresa sia riuscita]. Il personag- la persona di Timoteo. l’allusione alla condizione di cornuto a cui è destinato
gio di mona Ghinga, a cui si fa riferimento, è di natura 28 Togli: To’, guarda! quest’ultimo.
burlesca e proverbiale. 29 Va-qua-tu!: si tratta del soprannome di un famoso car- 38 Siro...inclinassi: Siro starà in retroguardia per appor-
20 Io...bene!: Nicia guarda con orgoglio il suo travesti- ceriere di Firenze (Sasso). tare aiuto a quell’ala dell’esercito (banda) che doves-
mento. 30 Ed...dua: E me ne sarei messe in bocca anch’io due se trovarsi in difficoltà.
21 maggiore: più alto. [noci]. 39 san Cuccù: cocu in francese (cfr. più avanti nel testo il
22 più scarzo: più snello. 31 e sai...favella!: e sai se è importante non essere rico- riferimento alla Francia) significa cornuto e questo sarà
23 e’...letto: e nessuna donna si farebbe pagare per veni- nosciuti dal modo di parlare! il grido di battaglia che Ligurio intende adottare con
re a letto con me. Era detta “denari di letto” la ricom- 32 Togliete: Prendete. chiaro riferimento a Nicia.
pensa per le prestazioni delle prostitute. 33 seccaggine: secchezza, aridità. 40 mettiàn...canto: lasciamo uno in agguato in questo an-
24 stocco: tipo di spada corta e robusta adatta per inflig- 34 in scambio: per errore. golo.
gere colpi di punta. 35 aloe: pianta amarissima dalle proprietà purganti. 41 secondo...fareno: secondo quel che ci riferirà, così fa-
25 el...sapevo!: il [colpo] più preciso che io sapessi fare! 36 destro corno: ala destra [: dell’esercito che Ligurio fin- remo.
26 Siro: il servo di Callimaco. ge di guidare].

Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese LETTERATURA STORIA IMMAGINARIO [G. B. PALUMBO EDITORE]
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CAPITOLO III Machiavelli, un maestro del sospetto 3

T28 ON LINE Niccolò Machiavelli ~ La cattura di Callimaco travestito da «garzonaccio»

NICIA Io non vorrei che noi pigliassimo un granchio, che fussi qualche vecchio debole o infer-
miccio, e che questo giuoco si avessi a rifare domandassera.
75 LIGURIO Non dubitate, Siro è valent’uomo. Eccolo, e’ torna. Che truovi, Siro?
SIRO Egli è el più bello garzonaccio, che voi vedessi mai! Non ha venticinque anni, e viensene so-
lo, in pitocchino,42 sonando el liuto.
NICIA Egli è el caso, se tu di’ el vero. Ma guarda, che questa broda sarebbe tutta gittata addosso
a te!43
80 SIRO Egli è quel ch’io vi ho detto.
LIGURIO Aspettian ch’egli spunti questo canto,44 e sùbito gli sareno addosso.
NICIA Tiratevi in qua, maestro: voi mi parete uno uom di legno. Eccolo.
CALLIMACO [cantando] «Venir vi possa el diavolo allo letto, Dapoi ch’io non vi posso venir
io!»45
85 LIGURIO [afferrando Callimaco] Sta’ forte. Da’ qua questo liuto!
CALLIMACO Ohimè! Che ho io fatto?
NICIA Tu ’l vedrai! Cuoprigli el capo, imbavaglialo!
LIGURIO Aggiralo!46
NICIA Dàgli un’altra volta! Dàgliene un’altra! Mettetelo in casa!
90 FRATE Messer Nicia, io m’andrò a riposare, ché mi duole la testa, che io muoio. E, se non biso-
gna, io non tornerò domattina.
NICIA Sì, maestro, non tornate: noi potren far da noi.

SCENA DECIMA
Fra’ Timoteo travestito solo
95 FRATE È sono intanati in casa, ed io me n’andrò al convento. E voi, spettatori, non ci appuntate,47
perché in questa notte non ci dormirà persona, sì che gli Atti non sono interrotti dal tempo: 48 io dirò
l’uffizio; Ligurio e Siro ceneranno, ché non hanno mangiato oggi; el dottore andrà di camera in sala,
perché la cucina vadia netta,49 Callimaco e madonna Lucrezia non dormiranno, perché io so, se io fus-
si lui e se voi fussi lei, che noi non dormiremo.

42 in pitocchino: con una mantellina corta. popolare accompagnandosi con il liuto. ni che sono rappresentate negli atti della commedia e
43 Ma...te!: Ma guarda che se commetti un errore la col- 46 Aggiralo!: Fagli fare un giro su se stesso [affinché per- interrotte fra un atto e l’altro degli intervalli vanno im-
pa sarà tutta tua! da l’orientamento]! maginate nella loro continuità e durata cronologica rea-
44 Aspettian...canto: Aspettiamo che egli volti questo an- 47 non ci appuntate: non ci biasimate. le.
golo. 48 sì...tempo: si richiama qui l’attenzione dello spettato- 49 perché...netta: per controllare che l’operazione vada
45 «Venir...io!»: Callimaco cammina e canta una canzone re al principio dell’unità di tempo secondo cui le azio- per il meglio.

guida alla lettura 왘


La struttura
La seconda parte dell’atto IV è chiusa fra due monologhi di frate Ti- comiche e movimentate, dell’agguato a un giovane sconosciuto (nien-
moteo, collocati rispettivamente nella scena sesta e decima. Sono te altri che Callimaco), contribuendo, per contrasto, a meglio valoriz-
due pause riflessive che incorniciano le scene (settima, ottava, nona), zarle.

Il tema del travestimento e il carattere marcatamente teatrale delle scene


Il travestimento ha qui un significato comico e uno simbolico. Quello di esser diventato bello e galante. La situazione notturna conferisce
comico gioca soprattutto sul buffo abbigliamento di Nicia (che crede poi alla scena l’ambientazione di un’avventura grottesca. Da questo
invece di esser particolarmente elegante e attraente) e sulla sua cre- punto di vista, il ritmo di queste scene è il più marcatamente comico
dulità (quando il frate, travestito da Callimaco, è costretto a parlare, Ni- e teatrale dell’intera commedia. Non mancano vere e proprie gags
cia coglie sì la differenza delle voci, ma l’attribuisce a voluto artificio). [parola inglese del mondo teatrale e degli spettacoli che significa ‘bat-
Il significato simbolico consiste nell’allusione al carattere doppio, fal- tute comiche, scene scherzose’], come quando Ligurio mette in boc-
so e ipocrita della vicenda: Timoteo, un frate, diventa un giovane spa- ca a Nicia una palla di cera di aloe.
simante d’amore; il vecchio Nicia, che non riesce ad avere figli, pensa

Il personaggio di Ligurio: ancora un esempio di linguaggio coerente con il personaggio


Ligurio è il freddo stratega della beffa. È lui che distribuisce i compiti la parola d’ordine, sarà «San Coccù» (cocu in francese significa “cor-
e assegna i ruoli: è lui che fa, insomma, il regista (siamo sempre, co- nuto”), il «più onorato santo, che sia in Francia». Il possesso malizio-
me si vede, nel campo metaforico del teatro). Qui ordina la propria so del linguaggio dell’allusione e dell’ambiguità è coerente con il per-
schiera come se fosse un esercito (vedi scena nona), mettendo il dot- sonaggio, che si realizza solo nel mondo delle doppie verità, dell’ingan-
tor Nicia «intra le due corna», cioè fra le due ali, ma con allusione al no e della beffa (qui finge di realizzare i desideri di Nicia, quando in-
suo carattere di prossimo cornuto. Inoltre il segno di riconoscimento, vece realizza quelli del suo protettore Callimaco).

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Il personaggio di Nicia, ovvero il trionfo del magnifico cornuto
Nicia non è solo vano e semplice, è anche presuntuoso e volgare. Il mo- di messer Nicia e la movimentatissima scena che lo segue rappre-
nologo della scena ottava è fitto di espressioni popolari fiorentine (per sentano il trionfo teatrale del personaggio [...]. Nicia si prepara da sé
esempio: «e il padre del porro», la «contina», «Di veduta, con queste la sua apoteosi di cornuto; è il regista di se stesso. Insidiato dalla sua
mani»), non senza allusioni oscene («Io so che la Pasquina enterrà in incontenibile vocazione alla furbizia, non può fare a meno di gridare la
Arezzo»). Non ha alcun rispetto né comprensione per la moglie, e ne sua soddisfazione per l’imminente convegno notturno della moglie,
rappresenta in modo ridicolo e caricaturale le proteste. Anche nel ca- della cui riuscita sarà proprio lui a farsi garante con la sua sconcia
so di Nicia, il linguaggio è l’uomo, ne esprime pienamente il caratte- diffidenza che esibisce mimicamente al pubblico: “Di veduta, con que-
re. Si noti inoltre che Nicia è così vano e presuntuoso che si crede ste mani”. In questo acme di autoesaltazione può esibirsi tutto solo al-
bello ed elegante nel suo travestimento, e tale da sedurre qualsiasi la ribalta. [...]. È il suo grande momento».
donna. Riportiamo il commento di un critico, Borsellino: «Il monologo

esercizi
Analizzare e interpretare 4 Illustra il diverso ruolo scenico del frate, di Ligurio e Nicia;
1 Caratterizza la lingua del brano e spiegane la funzione. Ri- mostra le diverse caratteristiche che Machiavelli dà ai tre
fletti in particolare sui doppi sensi, distinguendo fra quelli personaggi.
consapevoli e volontari e quelli invece involontari e scaturi-
ti dalla situazione. Approfondire
2 Che ritmo domina in queste scene? 5 Considera il diverso modo di parlare dei personaggi coin-
volti in questa scena e valuta il legame esistente tra il lin-
3 Che funzione hanno i monologhi di fra Timoteo? guaggio di ciascuno e il suo carattere.

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