Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
“durante una polemica tra massimo Fini e Claudio Magris,nel 1997, lo scrittore triestino, partendo
dalla critica al revisionismo di Faurisson, affermava:
“….è vero, Voltaire proclamava il dovere di battersi fino alla morte per permettere a un avversario
di affermare le proprie idee, anche quando si tratti di idee che si detestano. Ma tutto questo vale
per le idee che, sia pure diversissime e contrapposte, sono state riconosciute accettabili, in quanto
espressione –sia pure difforme- di una civiltà in cui ci si riconosce”
Puntuta e “giusta” la replica di Fini:
“…una democrazia deve accettare di discutere tutte le idee, anche le più aberranti e “non
riconosciute”. E’ una democrazia proprio per questo. Sarebbe troppo facile, e perfino grottesco,
che una democrazia accettasse tutte le idee purchè “democratiche”. In questo caso sarebbe
nient’altro che un totalitarismo con nome diverso….”
Ed è paradossale che a spiegare questi “fondamentali” del sistema democratico, liberale,
progressista, nato con la rivoluzione industriale e razionalizzato dall’illuminismo, debba essere un
oscurantista come il sottoscritto..
E, poiché siamo in un sistema democratico, ho il diritto di pretendere che non ci sia nessun Claudio
Magris che venga a dirmi, facendo tintinnare le manette, quali idee posso professare, in quanto
“riconosciute accettabili” e quali no
Io ho il diritto di professarmi naziskin e revisionista, se ciò mi dovesse garbare. Perché si comincia
sempre col mettere fuorilegge i naziskin e si finisce immancabilmente per vietare la circolazione di
tutte le idee che non piacciono ai Claudio Magris del momento”
Non ci fu “controreplica”….mi sa che Magris si rese conto di aver esagerato….
Siamo ad un livello più raffinato del Fiano di turno, che vuole vietare bottiglie di vino e medaglioni
con effige mussoliniana, ma, come si vede, è una tentazione ricorrente....