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RTLu Vi (1/2001), 195-220 195 “Sperare per tutti”? Il ricorso all’esperienza dei santi nell’ultima grande controversia di Hans Urs von Balthasar ‘Manfred Hauke Facolte di Teologia (Lugano) 1. COLLOCAZIONE DEL TEMA T rinvio alla santita e allesperienza dei santi un filo rosso nell'opera di Hans Urs von Balthasar. Compare parecchie volte nei suoi seriti' ed ® forse ancora pit ar- ticolato, se guardiamo il prestigioso programma editoriale della casa editrice Johan- rnes Verlag, fondata dal nostro teologo: fin dallinizio si premura di tirare fuori dal na- scondiglio opere importanti di autor sprituali, di mistcie di sant. "Si ven. queso volume li ntervent i PL. BORACCO eK. HELLER. Inlre J. KON. DA, Das Vrhatnis von Theologie wad Height im Werk Hans Urs von Baithases,Eche, Wirahing 198 * Best indcare (come esempio) In collana “Crisice Meir” che svat circa cinguama tic ‘ol nc 1988, sno dela more di Balthasar, rao quasi quant). Johannes Vera Getammeseih i 199-2000 Nenersceimangen 199 Einsieeln 2000. 196 RELAZION! Anche il tema dell'escetologia percorre intra attivita leteraria di Balthasar, Gi a sua tesi di dottorato in germanistica, accettta all'universita di Zurigo nel 1930, tratta a Storia del problema escatologico nella leneratura moderna tedesca’. EA i suoi ‘ultimi due libri difendono le sue convinzioni sulla speranza escatologica: Sperare per ‘utti (1986) e il Piccolo discorso sull inferno (1987). Elio Guerrero dichiara (giusta- ‘mente) che quest «due scrtti concludono non sole dal punto i vista cronologicos I'o- ‘pera teologica di Balthasar’. Ma proprio attomno aquest ‘ultima ereditA del nostro teolo- ‘202 scoppiata una forte controversia che stabilisce il quadro peril nostro tema. ‘Quetlo che ci interessa in questo dibattto non sono tutti suoi aspett teologici, ‘ma il rolo che debba avere I'esperienza dei sant, anche aldilt del tema combattuto. Balthasar stesso dichiard: «L ‘ultima parola, anche qui, 'avranno i santis', Vediamo ‘qui un incrocio fra due fli ross nl!’ opera balthasariana,Iinteresse agiologico e quel- lo escatologico, La controversia &illuminante perché, nell'interpretazione delle testi- ‘monianze riportte, il nostro teologo doveva confrontarsi sopratutto con due specia~ listi nella vita dei santi. Questa discussione ha portato a toccare dei citer e fatti poco ‘correnti nella teologia contemporanea. 2. LA STORIA DEL DIBATTITO Prima d’entrare nei dettgli agiologici, dovremmo vedere brevemente la storia elt’ultima grande controversia di Balthasar’. L’intero dibattito pubblico si scatena " Riaape: HLU. von BALTHASAR, Geschche de rchatolottchen Problems in der medernen (ibid), sopra prize dl 1983 (tad pbblcaione dell ultimo volume dela Teodrammatice. ‘HLU. vou BALTHASAR, Breve ducorz,p 6 (ted p11). * Lasoria di questa contoversin di Balas non stn ancora expt uicientemene: rove ‘0 solamo aleuniacceni mot rev che reodon 'eo del wat telogo: GUERRIERO, Haws Urs ‘vom Balthaser, p. 353-354. 395) AMBAUM, Sperann dun inferno vate Resiauracion nt ‘ele case? La speranaa della aveza secondo Hons Urs von Dathasar, “Communic” 115 (1991. 3-8, MANFRED HAUKE 197 nel luglio 1984 tamite una conferenza stampa del nostro teologo, quando gl viene conferito dal Santo Padre il Premio Internazionale Paolo VI. Quando un giomalista sli chiede quale sala sus posizone pi azzardata, Balthasar risponde: «L'infernoesi- ste, ma nessuno pud dire chi e quanti si trovano Hi —esso potrebbe essere anche Vo- to», Perrispondee all'eco vivace ne giomali ("inferno vuoto»), Balthasar pubbli- cain italiano la sua Piccola Catechesi sul inferno la quale viene ripresa (all insaputa el suo autore)nel“Osservatore Romano" di lingua tedesca', Gi Ia conferenza stampa, riporata da un setimanaletedesco’,svegla la rea- 1ione di Padre Gerhard Hermes SAC (1909-1988), redatore del mensile “Der Fels” (La Roccia"),fondato nel 1970 in steta armonia con il movimento peril papa e la Chiesa (Bewegung fr Papst und Kirche). In una letra rivolta «Balthasar, il Padre Hermes esprime la sua ammirazione dell‘opera grandiosa del nostro teologoe profes- sala sua perplesit di frone alla notia recene, Chiede se sia vera e aggiunge: «A prescindee dalla dotina assoluiamentechira dela Scritra e della Chiesa, un in- {erno vuoto sarebbe una contraddizione in sé; altrimenti si presupporrebbe una conce- Zone ingenua materiale del'inferno»'. Balthasar risponde in una breve lettera che i giomalisti italiani avrebbero reso troppo grosse le sue affermazioni. Ma Ia Chiesa, pur avendo beaificato tanti, non avrebbe dtto di nessuno che fosse nellinferno. «.a domanda 2 se degli uomini pos- sono dire radicalmente che eteramente non vogliono niente a che fare con amore di Dio. Legga esatamente la piccola Teresa»”. pp. 6-64; H. VORGRIMLER, Grschicht der Holle, Wilbelm Fink Verlag, Mencen 1993. pp. 3s (© Storia del inferno, Pim, Casale Montero 1995) JR. SACHS, Curent Eschatology: Universal Salvation and he Problem of Hel, "Theslgial tues” 2 (1991), 227-254, qui 242246; ELLUIN. ‘Quet Ener? Cet, Pari 194, p. 163-165 (es Bakar: p, 161-185): R. NANDKISORE, Hoffa caf Erlang pp 265-254 19.1964, p. | (4 tes), Nos ho posto verifiare il riferiento che a pablicarone saree seven capri ol semana “Sabu” ct H.U. vom BALTHASAR, Picco dacor p84 14): Probailment sara del meni "30 gion (vedi sto, nota 12). "Che. "Neve Bilis 807.1984 '*5u queto movimento I cui voce (a iferenza de "Fels" aesso non s seme pid, ves H.GA- “SPER, Bewegung fr Papa nd Kirche, TAK? 2 (1994), 380. Ormsi,d 1997, a sa ® gaa lf ators atholscher Lain and Prise in der Didcese Augsburg dc receemeste&spunaio un ‘mento oganizzato sl velo azionae in Gemma. Su P. Hermes ve “Der Fel 19 (1988), 66.69 (OL FROTTZHEDM, H.M. KOSTER SAC). Hermes fa edattore dees” dal 1970 fin l 1986: fu sep- {0a Heinz Frotzeie (1986-1997. Uno deg abbonat del “Fels, come les il prof KOSTER. st 1 per sete ann, ao alla sua mone anche Albino Luciani (= Govan Paolo. "G. HERMES, ees del 247.1984 ID. lt de Holle ler? Kardinal Newman anworet Hans ‘Urs von Balthaser, "Dee Fels” 15 (9/1984), 250-253.26, qui 280. ' bbadendo la realtd di fatto di una condanna eters, Giovanni Crisostomo, eco fedele della tradizione bibtica, non fa nient‘altro che “dipingere” quello rovato nel NTve di ‘espingere le tesi origenste”. Balthasar ritine che tute due siano predicatori “or. bili” del'inferno, interpretando alla lettera vari passi della Sacra Seritura™ Due dei {Brandi “dotiori ecumenici” della Chiesa orientale" vengono cosl messi da part. Una critica ancora pid dura viene rivokta contto Agostino, padre pid stimato della ‘Chiesa latina: come mai potrebbe sapere che ci seranno dei dannati?™ Balthasar vuol trovare una “terza via” fra gli estremi:evitae sia I'affermazione si- im cte tut si slveranno (a esi degli orgensticondannai dl sinodo di Cosantinopo. 1 del $43) sia quella che ci saranno dei dannati (la esi di Agostino e dei suoi sogua’) Pet ‘questo bisognerebbe “sperare” nella salvezza di tuti, ma non insegnaria come fatto”. La Si M de LUBAC. Sri spiro, Paie, Rams 97, cap. (gH eer tt gence de 'Eeriture d'aprés Origine, Auber, Paris 1950) fl ae “Sa lion del op ia vgs ve M. HAUKE, Meerut n Adon p 330-32 61- in gener Cig Wien,» 3 ee ae re ee fon acme ge lito canon), DALEY, Een as ee ‘Heilsveriust in Adam, pp. 300-308. = a pen, MOM i Lite eg pra ee demas pp eee “ete 8. DALEY, chile. 50. Ser meine Anais ol Bats nd wn sn Cems (HU, ok BALTHAS ‘Sperare per nti, p. 46; ted. pp. 51-52) ° - Tilo Grp Nas he sla merge dina uae npn on ‘Pocatastasi: vedi sopra, note 56. ie ™ may "Came oni spec 08 dn LU von BALTHASAR, Sra prt 1, p51, nota $5 (ted. SB). os SAR 6 LU ron BALTHASAR. Le rel lr. 5-46 9. 1D, Teoma V Bp, TOIT te. 1V-p. 289 Lesson “era vit ve wnat & GUMRONE ee ee MaNFRED HAUKE 207 dannazione appare come «possibilitdreale»”. Di fatto, perd, non sitatta qui di una “terra via", perché le simpate del nostro teologo sono con Origene; anche lui “spera- va" soltamto la salvezza di tut. Questa simpatia si rflete anche nelle visioni di ‘Adrienne. Nei“diari” su Adrienne von Spey, Balthasar scrve: «Con paniolare amo ‘ee rispetto le fu mostrato Origene, sicuramente (disse Adrienne) per fare piacere a 'me. Altri, come Agostino e Tommaso, vengono sbrigati brevemente enon rappreset tat molto bene riguardo alla loro vita di preghiera»”. La teologia soolastica, secondo Balthasar, segue Agostino”. Tutavia il nostro teologo cerca di trae dalla sua pate le riflessioni di Tommaso d Aquino sulla spe. ‘anza per tutti. Tommaso, inf, insegna che amit Ia vrt della arith la nostra spe- raza si estende su tuti che sitrovano ancora nel cammino verso la patria eterna”. Ma ‘Tommaso non orienta la speranza sui dannati: chi muore nel peecato mortale, entra subito nell’ infero®. Questa consapevolezza della teologia medieval diventa dogma formale ¢ definitive nel 1332 con Ia Costtuzione Benedictus Deus di Benedetto XI (DH 1002). Ne risuta ta verit di fede che la mone # la fine dello stato di pellegri- ‘naggto: con la more si decide per sempre la sorte umana”. Gi nella Sacra Seria 4 mort compare come linea definitiva che isting gist ed mpi” ‘Se metiamo fra parentesi la dotrina i Gregorio di Nissa, ostentore ancora pid massicio dell apocatastasirispetto al suo maestro Origene™, Balthasar riferisce espressamentesoltancoun'unicatestimonianza di una persona venerata come santa, 1a voce che non in armonia con il dogma indicato: un testo di Edith Stein il quale conclude il Breve Discorso sull'inferno e che fa continuare lo status viatois anche nel aldid®. Ma questo testo del 1931 non fu mai pubblicato de Eith Sten ¢ viene contrastato dal suo testamento spiituale del 9 giugno 1939 dove la possiilta della Con questo ermine (rehneriano) Balthasar cit il Catechitm catic per ada pubblico dai ‘wescontedesci nel 1985 (cedatore principale: Walter Kasper); Devtscne BIschorsKonPeneN (ed) ‘athoicher Enwacuenen-Kaechsmas, Bona 1985, p. 423 (HU. von BALTHASAR. Sperare pert, Pte. "A. von SPEYR, Erde und Himmel. Ein Tegebuc, vo I, Johannes Vera: Eisiedel 1975, 1 1626p. 223 "SHLU. von BALTHASAR, Sperare per a. 47 (ed $2), >sminitg 174.3 SoG 1V91-95. in partcolae 93; STAI. 18 3 ec. Voi P. DOREN, Der Tod als Ende des Indsche Plerstondes Refleion ier cine Latholiche Glanbenslehre, Sell Mars, Busewisee 2004, Bp. 142146, Tommaso, meditndo I mporanza del pecan originale del eaters sopumaturae della ‘sone beatific. sostene:paucores sum qu sevontur (STH. 23.7 od 3) Oh oppeton Balthasar invece basco ste il niferiment biblce che "mol i perderaa, senza spevulare ul rapport ume fale repro. "Chr. COC. n 1035; P. DUREN, Der Tod alt Ende des indschen Pilgerstandes pp 198-200, "Cit. C. POZO, Teloga deal, Potne, Muano 1950, p. 440445 (ong. Frlopa del ms sil, BAC: Madrid 1981 P. DOREN, Der Tod als Ende des irchen Plgerander op. 1105, Vedi contest sistenatico dela olgia del Niseno el a rca) ia M. HAUKE. Heiser. ‘usm Adam pp. 621-623 658-659.675. BALTHASAR cits Gregorio Ns conovviosverso apc el ‘wo articlodel 1988 ul spoesastas: Serre peru pp. 122123129131 (ted, 199. pp. 61.8292.95, Ve sopra not St 208 ReLaziON! Perdizione appare molto pid reale". La beatficazione (0 canonizzazione) di una per- ‘Sona non comporta, comunqve, alcuna approvazione di tute le sue idee espresse. 1U ricorso alla riflessione dei santi come primo livello della controversia porta ‘ad un esito poco favorevole alates del nostro autore. Il pensiero d‘Origene sull'apo- ‘catastasi & stato, come pare, il motivo principale ad ostacolare la ricezione della sua ‘opera e di venerario come santo padre della Chiesa) Gli altri autori patristic citati da ‘Balthasar si muovono tutt sulle tracce del loro maestro Origene che rimane la fonte teologica principale per il nostro teologo (rispecto alla tesi in discussione), 5. LE TESTIMONIANZE DELL’ESPERIENZA MISTICA 1 secondo tvelo della controversiargusrda la “nuvola di testimoni" con espe- rence misiche, presenta da Balthasar, La fl dei mist inizia con santa Mechthild ‘Yon Hackebom (+ 1299) con un testo paricolarmente stimato dal nosto autor, per- ché integrato nella Stora di un anima della pceola Teresa In una visione, Ges Cr sto promette alla santa: «Con sicua speranza tu devi credere che dopo la tua morte io ti accoglierd come un padre il suo figlio preiletio»™. Questa speranca, secondo Balthasar, viene estesa al intero cosmo. Gest si presenterebbe a Mechthild come «Salvatore ditt i secolin, ictus «ciel e tera e Finferna»”, Besler,controllando | ‘ferment con Y'edizione curata da Balthaser scopre invece una citazione piuttosto seletiva da parte del nostro teologo. Il brano citato sul «Salvatore di tut | scolin continua con la pecisazione: aio sono il Salvatore di uti quanti hanno seguito la aia dontina edi tui che vogliono ancora entare nelle mie tracce fino alla fine dei tem. pi»™. Poco dopo viene un capitolo dedicato ai predestnati” Rispetto alla beata Angela da Foligno (+ 1309), la citazione di Balthasar non porta niente in favore dela salvezza universal, ma piutosto controproducente: ne Ctr. MA. NEYER, Eth Stein Dr Leben in Dotuenten nd Bilder, Ect, Weburg 1987, 7 ‘examen sprinale por come ui foe ie. dic fr melo Angee bende te ‘Tote, und ale, di mir Got gegcten bat: da kines von hen veroren hes Vek I cocmena l R. SCHENK. The Epoch of Faccal Damnation? On he Coste Out the Liehood of Fina Los, “Logon. Journal of Caolic Though snd Cale” I (19H, 12-15 gut 150181 aa 38; “HU. von BALTHASAR, Sperare pert, pp Bl (ed pp 79-92). Un eccezione, come ve ern, 8 Teresa Lise: 21 mice persona fai "esti non richiamareivelasion caste fn Figur, ‘Ch LU. von BALTHASAR, Sperare peru 72 (ted. 80). Iden. * MECHTHILD VON HACKEBORN, Revelaone: Gerrudinae ac Mechthidana, vol. Po ‘Ser 1877 48-49 (= Liber grtiae specials ct HU. von BALTHASAR. Sprare pe nap. 7 tp. 8), ‘“ MECHTHILD VON HACKEBORN, Dar Buck vm trmenden Lo. Aasod Bb and on Hana Urs von Balthasar. Johues Verng,Eisiedeln 1955.1986), 83, 1, BESLER, (11986), 7359. lol Beslermotrache Mech estive Crit come rteipo del ner conn ‘i neaeun modo come restr ei dant delVinfeeo. '° MECHTHILD VON HACKEBORN, Das Buch vom sirmenden Lob p85 (cap. 281: econdo 1 asomto Balser see exo ana dela “esta prdesinsione” MANFRED HAUKE 209 In versione tedesca (poi corretta dal traduttore italiano), il nostro teologo lascia via il rinvio a “molti” dannat visti dalla veggente”. «Nessuno nel medioeva>, secondo Balthasar, «si avventurato fin dove giunse In pid grande mistica inglese, Giuliana di Norwich (+ dopo il 1416) la cui rivelazio- ne citata parla delI'amore universale di Dio Tutto-Buono: «Nell'umanith salvata ‘Compreso ogni ente»”. Bester aggiunge quello affermato da Giuliana qualche riga do- po: «Parlo soltanto di quegli vomini che vengono salvati, perché Dio non mi’ha mo- strato in quel tempo altri, Tutavia credo in tutto quello che insegna la santa Chiesa»™. ‘Santa Teresa di Lisieux non pretende d'aver avuto delle rivelazioni sul nostro tema e non esprime I'attesa che in fine tutti si salveranno. Besler descrive l'impegno 4i Teresa per la conversione dell'assassino Pranzni che si convert all’ultimo mo- ‘mento prima d’esser giustziato, baciando un crocifisso". La santa cerca di fare tutto Per salvare delle anime ed é consapevole che la conversione del peccatore deve arri- vare prima della morte. L'unico brano che Balthasar, a prima vista, pudcitare in favore della sua tesi 2 'un testo teatrale della piccola Teresa su Gli Angeli al Presepe di Gesit 'angelo del ‘giudizio”, che proclama il giomo della vendetta, viene “vinto” dall”angelo del santo volto” che ottiene da Gesh bambino la promessa di aver misericordia con il peccato- re: «Esaudire vorrd la tua supplica: ogni anima sara perdonata»”. Ma anche qui la ci- tazione del nostro teologo & selettiva; bisogna leggere linterarisposta di Ges bam- bbino: «Esaudire vorrd la tua supplica: ogni anima sara perdonata e da me riempita di luce appena il mio nome dirt» (in francese: «D8s qu'elle invoquera mon nom!»)”. Qui "ich tage das [Duch dene heligen Grice eae mich, welch de Ge Ges in einem gue ‘en und helgen Menschen undin vielen guten und hligen Menschen wich besser ekenne, alsin cers \erdammen oer in einer Menge von Verdammiens (ANGELA VON FOLIGNO, Zrischen den Abr den, Jhaones Verlag. Eisiedeln 1955, . a3 fu mess in cosivo la pare tralsciat dn HU von BALTHASAR. Wa dfn wirhffen? p81; ved invece ID, Sperare per nap. 73. le sservaio’ dt 5, BESLER 11/1986, 7360-736). CE. L: THIER - A. CALUIFETT (et. libro dele Beane angela a Foligns pis Colle S. Bonavenurac, Gotten 1985 ""HLU. von BALTHASAR, Sperare pert. p. 73-7 (td, 82). Vedi JULIANA VON NOR WICH, Eine Opfenbarang der gétichen Liebe Herd, rebar 1959, pp 727. Ip 79-80: 1. BESLER, (11/986), 7361 "5 BESLER, (12/1986), 7455-7486; vedi anche A. SCHONBERGER, (91987), 1475: W. SCHAMONI, (12/1987), 5759. «a... condaaato & more il: ro faceva credte she srebbe mono ipenitente. Voll ad ogi caso imped i cadre wlliferno=, Dopo I boo det socio ela sua anima and arceverInsemenza misericordioa i Ca che dichiara Che in Cleo i sc pia goin per un soo peccatoe che fa pentera che per 99 gsi che non hana btogne d pestes 1als(S.TERESA DI GESU BAMBINO, Opere complete, LEV, Cit el Vaticano 197, pp 16-147 [Me otro A, 45v0-46y0)- ‘HU. vou BALTHASAR, Sprare pert, p 7 (td. 8) ° S. TERESA DI GESU BAMBINO. Gl ange al prespe di Ges ro: Opere complete, 79, ale ‘veux exacet pie Toute hme obtencra son ern Je a rempin de amie Due veces a ‘tom's (SAINTE THERESE DE L'ENFANT JESUS, Oewres complies, CrtD¥acee, Pars 192.819) ‘Ques onervarone no i wova ancora in BESLER. BALTHASAR cites sofa el Schwestern om Ge 4% Therese vor Lseus and Eleabeth von Dijon, Sohawes Vera, Eine 19701990, p30. ma be 210 ReLaziont 2 ovvio che il perdono dipende dall'invocazione del nome di Cristo, come Io ha fatto {mplicitamente I'assassino Pranzini prima di mecire. Le citazioni balthasariane di beata Cristina von Stommeln (+ 1312), santa Ma- tia Maddalena de’ Pazzi (+ 1607) beata Maria dell'Incarnazione (+ 1618) indicano delle soffereaze vicarie in favore dei peccator, ma non Ia speranza che I'inferno sia ‘Yuoto oppure I'attesa che si possano salvare dei dannati", Marie des Vallées invece (+ 1656) descrive nelle sue visioni di aver visto moti dannati perché non si erano occu- ‘pati della miseria di altri. Riferendosi ad una rivelazione del Signore, la mistca affer- ‘ma: «chiungue, nell'ore della morte, avrA almeno un grado d’umilt riceve Ia grazia Questo fat miracoloso fu espressamentesottolineato da papa Leone XII nel suo decreto di beatificazione nel 1893”. Duran la cefimonia sess dela beatifia- 2ione fa svelato un grande dipinto, appresentando P. Antonio Baldinucci sotto ’ol- ‘mo durant la sua predicariguardoall'abuso della misericordia di Dio, (una predica) confermata tramite un miracolo, come disse il ttolo™ NAUS, Kieren fre Glebe. Zr Pring der Ech on Maienrchengen, 1. (Manresa mien ‘t . LAMBERTINN, De srom Beet beso caonison, 9p, 616677 ma7.11), o “eri segue, vedi W. SCHAMONI-K.DESLER, Chrimatich Hie Boondere Ge dengan be Heiigen nach Zeateonnogn aut Heesrecngraaes Chen Vereen itn 108 p, BST: Th MCCOUG,Blmec Amme LTOE 1 (199), 1988 Ch pW SHAS MOM, Gabenberpein and Pater 1958p 10-2: 1D; Be Se al mech 2), 4798-0: der den Wa wo de tere te C187 19 21: BESLER Grown, a4 "Trad lt dione ean W, SCHAMONI-K BESLER, Chrimatiche Hag. 68.64 cf) BESLER GVO ae ™ he. ct Leoni XT 1893, 100110, eto pesine in W. SCHAMOST -K. BESLER ‘harmaihe Haliga 61 W. SCHAMONL, Wider den Wa on der lee le CVI) 21 "Cte W.SCHAMON-K-BESLER, Choromare lie p MANFRED HAUKE 215, Balthasar prende nota di questo miraolo accetta come scontta Ia sua autent- itd, Non mette fat miracolsi fra estranezze che il teologo serio dovrebbe ignorare'™. ‘Lo imerprta,perd, nel senso indicat: le anime, rappresentate nelle fglie, cadrebbero soltano verso inferno, mail beato si opporrebbe a questo fatto. Certo che il beato vuol impedire che i suoi uditri cadono nellinferno. Ma il testo riportato dai tetimoni dice ‘che molte anime non cadono soltanto verso inferno, bensi che eadono dentro™. Oltre al fatto indicato, si potrebbe rinviare ancora al messaggio di Fatima. Du- rante I apparizione del 13 luglio 1917, i bambini ebbero una visione dell'infero. Vi- dero “diavoli" ed “anime” in forma umana con I'apparenza quasi di carboni ardent ‘trasparenti™. B la richiesta delle apparizioni di salvare i peccatori dall'inferno e di portare il mondo intero alla pace con Dio. 1 fatto di molti dannati sototinea che la ‘chiamata alla conversione non 2 un gioco, ma un caso serio. Uriconoscimento ecclesiale del messaggio di Fatima eta recente bestificazio- ne dei veggenti Jacinta e Francisco Fatima (13 maggio 2000) non ha, cert, aleun ca- rattere strettamente dogmatico. Ma attesta la credibilita umana det messaggio appor- tato che in questo caso non fornsce niente di quovo, ma ricorda soltanto lannuncio evangelico di Gesb. Balthasar non nega il messaggio di Fatima, ma dice in modo sbri- -gativo che i bambini avrebbero visto «solo immagini dll inferno»"™ Certo: hanno avuto soltanto una visione che non 2 semplicementeidentica con Ja eal avvisata™. Ma non &tipico della verita in questo tempo terreno che si rivela con immagini? Non pare che si possa pensare ad una conoscenza immmediata “faccia a {faccia” di Dio in statu viators, nemmeno ad una percezione dietta delle realta esca- tologiche. Tale “mistica oggettva” riservata al adil. Durant il pellegrinaggio te reno, anche nei carismi mistici, stiamo soltamto viaggiando ex umbris et imaginibus in veritatem!®, Tutavia: anche le “ombre ed imamagini” rispecchiano la verita che ala fi- ne si riveler direttamente. ‘Coa ovviamente R. NANDKISORE, Horan auf Erionune, 9. 264, nota 3: «Die teoog schen Gepner Baus... varten selbst mit ochentheclogichen Karon uf da hae ier kein Patz eingerturt werden kann» “*Lastesa oservarione vale pr immagine sccensta da Baltasar con feshi neve fer. ‘dalla besa AM Tig (vd vopen, nate 107. "7 BESLER, (0/1957), 47-48. Ve le Memorie Sao Lacan paticolae 112-3 V2.5; Mle (CHEL DE LA SAINTE TRINITE, Toute a veri su Fatima ol, Renaissance eae, Sein Pr es s-Vades 1986, pp. 17-36; L_SCHEFFCZYK, VerhelSeng der Frieden, Teologleche Beracun {en 24 Boachf von Patina. RSK, Wien 1965, 5p. 35-41 "FHLU. von BALTHASAR, Breve dscorso, p63 (td. 46, "™ Lo dice di frome a sr ema JH. NICOLAS, Eger, “Dictonmare de Spiral” 4 (1960), 729-148, qo 736= a espriion ent intuion mtg... esn expresion, por laquelle croyant stile les concep es iages, les mots, qu fom pare de uct, En aucun es ca en ne saa ie ‘an mystique qu'il vu enfer, comme on dat un voyageurq'ila we tlle vile, Nicolas avin sk ‘accom isan Grepovio Magno lle vision! di sania Francesea Romana, tn Pulo dll Croce sta Te- esa Avila vp. 735-730, ‘Cot iseritone sala tmba oh Newnan: 1 KER, Jah Henry Newman. A Biography, Oxford University Press, OnfordLondon 1988, p. 7, 216 ReLaziont 7. Ht RICORSO ALLA SCRITTURA E ALLA TRADIZIONE COME CRITERIO DECISIVO ‘Apparizioni ¢ miracoli hanno un ruolo importante nella vita della fede. Baltha- sar lo sottolinea nel suo commento al trattato dei carism di Tommaso ’ Aquino” «, potremmo citare (con Tommaso) il libro dei Proverbi, «la gente diventa sfrenata» (Prv 29,18)", Ma allo stesso momento bisogna collocare l'espe- ‘ienza mistica nel quadro giusto, Tommaso ribsdisce che il carisma profetico, dopo arrivo di Cristo, non succede «per promuovere una nuova dottrina di fede, ma per di- ‘igere gli atti umani»™. L’esperienza mistica pud soltanto ilustrare ed esplicitare 4uello che si trova nella parola di Dio, annunciata una volta per sempre in Ges) Cri- sto. La parola di Dio, rasmesse nella Sacra Scritura e nella Tradizione, costitusce il tesoro della fede a cui il Magistero (ei teologo) deve servire™. Balthasar & critico di fronte allintero svihippo del pensiero ecclesile che sa- rebbe una reazione esagerata contro il montanismo, In seguito si «mette un grosso Panto interrogativo di fondo su ogni esperienza mistca in cui entrino i sensi e la tasia»™. I nostro teologo respinge come troppo radicale e anticarismatica la mistica ccarmelitana di san Giovanni della Croce che & molto scettico di fronte al ruolo dei sen- si nelle esperienze mistiche™. ‘Anche Balthasar stesso, perd, non nega importanza di uno sguardo critico: "™ "= LU. von BALTHASAR, Breve dscoro, p14 (td. 11) = Due model di credere: Spiritus Creator. Sagi teologit IM, Mrceliana, Brescia 198, 1p. 73-87, quip $4 (ed, 1967, pp 7691, qulp. 8), Ovviamente Baltasr iferce a W. SCHAMONI. Das wahre Gesch der Heligen, Numasa-Chrsiana, WArebag Sein an Rhein 1967 (istanpe 198), 41: «Wer mit er Geschichte der Meigen vrwau is, we a man use den Wunder und wun deraren Encheinungen des Aten und Neven Testamenes cine solce Fille von Pullen aufweisen note, da sehr vies der Heligen Schrift in einem neuen Licht ercheinen mote Im Vergleich dat ‘wind ds Licht, das as Talmud und Mirasch auf dae Neve Testament ill ia seh beschedenes Sen, und och it bekannt. wie wervoll dr Koromentr zum Neuen Testament a Talmud und Midrasch von Stack und Billebeck "HU, von BALTHASAR, La radicione in ID. Pant fermi Rsconk, Milano 1972, pp 132-145, ‘1. 143-145 (ed: Kiornelungn, Johannes Vere, Eisieden 1978, pp. 72-80, quip. 7880). Cone "one da part mi: ho soso I prla Incomunicabile per render dis Unmielbar fom ds Una tebe) 20 immedi. 220 ReLaziont RRR i004 9 A aemaNNS bt 2 Riassunto i oe nt Fra le tesi pid note di Hans Urs von Balthasar si trova la speranza che in 4 definitiva tute fe persone umane sarannosalvate. Nella sua ultima grande con- ‘coversiailtealogo cercd di difendere quest opinionericortendo al esperienza dei sant, Eph articold il discorso distinguendo te fivell: la riflessione teolo- gica dei sat, le testimonianze dell'esperienzu mistica ela riflessione sui {en di tale esperienza. Come criterio deisivo compare il ricors alla Serituara «calla Tradizione, sostenuto dall'esperiensa dei santi ed apprafondito dalla teo- logia sistematica. L"invito balthasariano ad interpellareI'esperienva del sant Porta a smentire Ia speranca nell apocatastas Summary ie Anne Hans Us von Balhasar's nos known thesis emeies tf er “4 ude that. finally, every human g will be saved. In his last great controver- the theologian ied to support this opinion applying wo the Sune pe je. He ariculed his speech dings thes level te theclogtele flection ofthe Saints, the evi ences of the mystical experience and thé! consideration on the eitera of such an experience, The recourse tothe Seip. tures and to the Tradition appears ava decisive criterion and is supported bythe experience ofthe Sains and probed by systematic thenlogy. Balthas’s n tation to iaterpetlate the experience of the Saints induces todeny hope fh the * apocatatass : ot

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