I risultati possono variare in funzione di molteplici fattori, tra cui: esperienza di semina, vitalità del seme,
durezza del tegumento esterno del seme, profondità di semina, temperatura dell'ambiente di semina,
temperatura e quantità di acqua.
Si consiglia pertanto di consultare ulteriore letteratura al fine di poter intraprendere la semina nel migliore dei
modi.
Immergere i semi in acqua tiepida, per un periodo compreso da 8 a 72 ore in base alla durezza del
tegumento dei semi (parte esterna).
In fase di semina, coprire i semi di una quantità di terra pari alla loro grandezza, o seminare ad una
profondità pari alla grandezza del seme.
Mantenere il substrato costantemente umido senza farlo asciugare e senza che ci siano ristagni d'acqua.
Tenere la semina riparata dal sole diretto, correnti d'aria e pioggia anche nella fase dopo la germinazione
delle piantine.
Un buon substrato è una miscela in parti uguali di humus o torba o una miscela pronta, facilmente reperibile
in commercio, e un granulato drenante come pomice, perlite o argilla espansa.
La seguente è una ricetta che da ottimi risultati per la preparazione del substrato:
60% torba bionda
30% perlite o pomice diametro 3-8 mm
10% terriccio tipo humus
3 g di concime a lenta cessione o a cessione controllata per litro di substrato, con titolo equilibrato in azoto,
fosforo e potassio, possibilmente dotato anche di microelementi.
Disporre un leggero strato drenante (argilla espansa, ghiaietta, ecc) alla base del contenitore, prima di
riempirlo di terriccio.
Utilizzare un vaso o contenitore non meno alto di 20 cm, per esempio un vaso tondo del diametro 18 cm o
qualunque contenitore profondo di vostra preferenza.
Secondo lo sviluppo le nuove piantine si pongono a dimora a fine estate o nella primavera successiva.