Sei sulla pagina 1di 6

Nicola Ceriani matr.

739844 Esercitazione 1

CONFRONTO DEI CONSUMI ENERGETICI PER UN COMPRESSORE


PNEUMATICO PILOTATO CON UN AZIONAMENTO A VELOCITA’
CONTROLLATA E A VELOCITA’ FISSA

L’obiettivo della presente esercitazione consiste nel confrontare i consumi energetici di un


compressore pneumatico pilotato con un azionamento a velocità controllata e a velocità fissa.
Il compressore per impianto pneumatico industriale è costituito da un motore elettrico che trascina
un compressore. Quest’ultimo è collegato ad un serbatoio di accumulo che consente di modulare la
portata in uscita adeguandola alle richieste delle utenze. In figura si riporta uno schema
dell’impianto considerato.

Figura 1

Le alternative da valutare riguardano l’azionamento elettrico che aziona il compressore. In


particolare si vogliono confrontare un azionamento a velocità fissa, più economico, e uno a velocità
variabile, più costoso ma che consente di realizzare un risparmio energetico e quindi un minor costo
di gestione dell’impianto.
Con un azionamento a velocità fissa si ha un pilotaggio in modalità on/off con un comando ad
isteresi sulla pressione del serbatoio di accumulo. In questo modo il motore elettrico si accende
ogniqualvolta la pressione nel serbatoio scende sotto un livello di soglia e si spegne quando
quest'ultima supera un valore prefissato. Questa è la modalità con cui vengono pilotati tutti i
compressori volumetrici di piccole dimensioni che si trovano in commercio. Lo svantaggio
energetico di questa soluzione consiste nelle dissipazioni di energia che si hanno in fase di
accensione per accelerare il motore elettrico e il compressore.
Una soluzione che prevede l'utilizzo di un azionamento a velocità variabile permetterebbe invece di
regolare la velocità adeguando il motore al carico delle utenze tenendo il motore elettrico sempre
acceso con un risparmio energetico. E’ una soluzione praticata per grandi compressori industriali
che comporta un maggiore costo dell'impianto e quindi un suo impiego può essere giustificato solo
da un’analisi della convenienza economica dell'operazione.

Pagina 1 di 6
Nicola Ceriani matr.739844 Esercitazione 1

In tabella si riportano i dati del problema.

Potenza motore primo P 75 kW 75000 W


n
Inerzia complessiva all’albero motore J 28 kgm 2
28 kgm2
tot
Velocità albero compressore N 1300 giri/min 136.14 rad/s
n
Portata massima in aspirazione Qlm 1250 l/min 0.021 m3/s
Pressione di esercizio p 10 bar 1000000 Pa
2
Pressione atmosferica p 1 bar 100000 Pa
1
Temperatura atmosferica t 20 °C 293.15 K
1
Capacità serbatoio di accumulo Vs 250 l 0.250 m3
Tolleranza pressione serbatoio Δp ± 1 bar ± 100000 Pa
Rendimento complessivo ηc 0.6 0.6
Costante per l’aria R 287 J/kgK 287 J/kgK
Densità aria a 20 °C 1 bar ρ 1.245 kg/m 3
1.245 kg/m3
1
Costo unitario energia elettrica ckWh 0,13 €/kWh 0.0000000361 €/J

Si consideri che la portata media dell’aria in uscita dal serbatoio sia pari al 25, 50, 75 % della
massima in aspirazione:

Caso 1 Caso 2 Caso 3

Si ipotizza di poter descrivere il comportamento dell’aria a mezzo dell’equazione di stato del gas
perfetto:

pv RT

Si procede quindi scrivendo l’equazione di conservazione della massa tra l’ingresso e l’uscita del
serbatoio:

dm d d d p2
m in m out Vs Vs Vs
dt dt dt dt RT

Nell’ipotesi di trascurare le variazioni di temperatura è possibile portare fuori dall’operatore di


derivazione i termini costanti, e riscrivere l’espressione nel seguente modo:

Vs dp2 dp2
m in m out Cs
RT dt dt

Pagina 2 di 6
Nicola Ceriani matr.739844 Esercitazione 1

Ipotizzando che la compressione dalla pressione atmosferica a quella di esercizio sia adiabatica
(k=1.4):
1
p1 k
p1v1k p2 v2k v2 v1
p2

il lavoro per comprimere 1 kg di aria risulta:

k 1
2
p1v1 p2 k
L* pdv 1 186890 J
1
k 1 p1

m in L*
La potenza elettrica assorbita nella compressione risulta pertanto: Pcomp
c

1) Motocompressore pilotato in modalità on/off a velocità fissa con un comando


ad isteresi sulla pressione del serbatoio

Qualora il motore lavori a potenza nominale e velocità di rotazione di regime, la coppia erogata
risulta:

Pnom
Tn =550.9 Nm
n

Si procede quindi scrivendo l’equilibrio meccanico dell’albero motore:

J tot  Tm Tr

Trascurando la coppia resistente Tr, ed assumendo che durante l’avviamento il motore eroghi la
coppia costante Tn, l’accelerazione risulta costante fintanto che il motore non raggiunge la velocità
di rotazione di regime n:

 Tm
=19.67 rad/s2
J tot

ed è quindi possibile determinare il tempo di avviamento:

J tot
 n Tavv =7.75 s
Tavv Tm Tc

Pagina 3 di 6
Nicola Ceriani matr.739844 Esercitazione 1

L’ipotesi è che il compressore raggiunga la potenza nominale al termine della fase di avviamento
per poi lavorare ad una potenza di regime minore della potenza nominale:

Pregime Pn

Figura 2

Per il calcolo della potenza di compressione è quindi sufficiente applicare l’equazione:

m out L*
Pcomp
c

E’ necessario conoscere però quanti cicli effettua il compressore in un’ora per determinare la
potenza dissipata durante gli avviamenti che contribuisce al consumo energetico orario.

Durante la fase di funzionamento del motore, l’equazione di conservazione della massa applicata al
serbatoio risulta:

dp2
m in m out Cs
dt

Dal momento che la differenza tra le portate massiche in ingresso ed uscita risulta costante,
l’andamento della pressione nel tempo è lineare ed è quindi possibile determinare il tempo di
funzionamento del motore:

p2 p2
m in m out Cs Ton Cs ( p2=2 bar)
t m in m out

Vcostante Caso 1 Caso 2 Caso 3


Ton 30.6 s 45.9 s 91.7 s

Pagina 4 di 6
Nicola Ceriani matr.739844 Esercitazione 1

Durante la fase di non funzionamento del motore, l’equazione di conservazione della massa
applicata al serbatoio risulta invece:

dp2
m out Cs
dt

Considerazioni analoghe alle precedenti permettono di affermare che la pressione risulta lineare nel
tempo. Il tempo di non funzionamento del motore risulta dunque:

p2
Toff Cs ( p2=-2bar)
 out
m

Vcostante Caso 1 Caso 2 Caso 3


Toff 91.7 s 45.9 s 30.6 s

Il tempo ciclo risulta pertanto: Tciclo Ton Toff Tavv

Vcostante Caso 1 Caso 2 Caso 3


Tciclo 130 s 99.5 s 130 s

Il numero di cicli orari risulta: ncicli 3600 / Tciclo

Vcostante Caso 1 Caso 2 Caso 3


Ncicli 27.7 36.2 27.7

Tciclo

Il consumo di energia orario risulta pertanto: Eh ncicli Pm dt


0

Vcostante Caso 1 Caso 2 Caso 3


Consumo energetico 14.889 MJ 23.935 MJ 28.564 MJ
orario

2) Motocompressore pilotato con un azionamento a velocità controllata che


mantiene la pressione nel serbatoio costante e pari a quella di esercizio
In questo secondo caso, dal momento che la porta in uscita al serbatoio eguaglia quella in ingresso,
la potenza associata alla compressione risulta:

m out L*
Pcomp
c

Vcontrollata Caso 1 Caso 2 Caso 3


Pcomp 2019.8 W 4039.6 W 6059.3 W

Pagina 5 di 6
Nicola Ceriani matr.739844 Esercitazione 1

Considerando un ciclo di lavoro di 8 ore e ripartendo il consumo energetico di avviamento su


queste, il consumo orario di energia risulta:

Vcontrollata Caso 1 Caso 2 Caso 3


Consumo energetico 7.307 MJ 14.579 MJ 21.850 MJ
orario

3) Confronto economico delle alternative


Noti i consumi energetici orari, è dunque possibile calcolare i costi annui associati al consumo
energetico delle due alternative, ipotizzando un funzionamento di 8 ore giornaliere per 48
settimane/anno e 5 giorni/settimana:

Caso 1 Caso 2 Caso 3


Costo annuo Vcostante 1032 € 1659 € 1980 €
Costo annuo Vcontrollata 507 € 1011 € 1515 €
Risparmio 525 € 648 € 465 €

Il risparmio è giustificato dal fatto che la prima soluzione presenta un maggior consumo energetico,
dovuto al maggior numero di avviamenti, durante i quali devono essere movimentate tutte le
inerzie. La seconda soluzione, a velocità di rotazione variabile, si autoregola a seconda del livello di
utenze, permettendo un risparmio dei consumi. Del resto una valutazione economica accurata
richiederebbe di considerare anche i costi di impianto, maggiori per la seconda alternativa, per la
maggiore complessità del sistema stesso (convertitore, sistema di controllo, etc.).

4) Valutazione delle alternative al variare di alcuni dati del problema


Si riportano i risultati dei punti 1,2,3 anche nel caso di un motocompressore i cui dati P J , Qlm,
n, tot
Cls siano pari ad 1/10.

Vcostante Caso 1 Caso 2 Caso 3


Consumo energetico orario 1.491 MJ 2.465 MJ 2.937 MJ

Vcontrollata Caso 1 Caso 2 Caso 3


Consumo energetico orario 0.73 MJ 1.458 MJ 2.185 MJ

Caso 1 Caso 2 Caso 3


Costo annuo Vcostante 103.4 € 170.9 € 203.6 €
Costo annuo Vcontrollata 50.6 € 101.1 € 151.5 €
Risparmio 52.8 € 69.8 € 52.1 €

In tal caso il risparmio risulta più contenuto e probabilmente l’investimento richiesto


dall’azionamento a velocità variabile non sarebbe giustificato.

Pagina 6 di 6

Potrebbero piacerti anche