00419

€ 2,50 in Italia — Domenica 19 Aprile 2020 — Anno 156°, Numero 108 — ilsole24ore.com Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003
conv. L. 46/2004, art. 1, C. 1, DCB Milano
9 770391 786418

A tu per tu
Benedetta Tobagi
LA LEZIONE
DI MIO PADRE,
MEMORIA
PER I GIOVANI
Eliana Di Caro —a pag. 13

Fondato nel 1865

Quotidiano
Politico Economico Finanziario Normativo

Bankitalia: prestiti ok, poi trasferimenti diretti— P. 4 Atene contiene il virus, ma l’economia crollerà— P. 7 Ice: una piattaforma virtuale per salvare le fiere— P. 11

domenica Pmi, la mina delle insolvenze IL V IRUS I N EUR OPA

LA PANDEMIA

Banche, rischio tensioni sociali

Sette secoli E QUEGLI
dalla morte EFFETTI
L’Alleluja DISEGUALI
eterno Liquidità. Moratoria in vigore, ma rischi se la crisi si protrae. Crescono le morosità negli affitti dei negozi
di Dante I sindacati dei bancari al Viminale: timori di disordini agli sportelli. Patuelli (Abi): l’Italia rischia un cataclisma
di Sergio Fabbrini

Alighieri
di Carlo Ossola —a pagina I
I mancati incassi e l’impossibilità di
fare fronte a obblighi contratti in tem-
pi di normalità rappresentano una
bomba a scoppio ritardato per le pic-
cole e medie imprese. La moratoria
informale su chi non paga, infatti, non
durerà a lungo. Sul fronte immobilia-
re inizia a delinearsi il problema del
mancato pagamento degli affitti, con
in prima linea gli immobili accatastati
come negozi. I sindacati dei bancari,
intanto, segnalano possibili criticità di
ordine pubblico agli sportelli. Il presi-
dente dell’Abi, Antonio Patuelli: l’Ita-
lia rischia un doppio cataclisma.
Elli, Serafini, Dezza —alle pagg. 2-3
Edizione chiusa in redazione alle 22.30
A
ndiamo subito al punto. La
pandemia indotta dal Covid-
19 è destinata a creare, per la
I M ERCATI S COM M ETTONO S ULLA F ORZA AM ERICANA sua magnitudine e per la sua natu-
CARLO ALLEGRI/REUTERS
ra, diseguaglianze formidabili tra
Stati (oltre che tra cittadini e gruppi
al loro interno). Le risposte di
policy dovrebbero neutralizzare, o
almeno ridurre, quegli effetti. La
tecnocrazia valuta le policies sulla
base della loro congruenza intrin-
seca, la democrazia deve invece
valutarle sulla base delle loro con-
seguenze (economiche, sociali e

Made in Italy e cantieri, politiche). Giovedì prossimo si

riunirà il Consiglio europeo dei
capi di governo dei 27 Paesi mem-

prime riaperture dal 27 bri dell’Unione europea (Ue). Lì

occorrerà fare emergere la consa-
pevolezza sulle conseguenze dise-

Schiarita Governo-Regioni 19 febbraio 2020 17 aprile

Terza pagina FASE 2
Il carro armato Palazzo Chigi: prioritaria
di Guicciardini la tutela della salute, escluso
di Daniele Conti —a pagina III un allentamento da domani
Schiarita Governo-Regioni sulla
possibilità di riaprire alcune flilere
.lifestyle
(a partire da made in Italy e cantieri)
già dal 27 aprile. Si lavora a un piano
che tuteli comunque la salute. Pa-
lazzo Chigi: niente allentamenti da
domani. Fiammeri —a pag. 2
guali della pandemia. Mi spiego.
Una policy è la risposta ad un
problema collettivo. Prima occorre
Q U IRIN AL E
3386,16 -33,9% 2874,56 definire quest’ultimo, poi si potrà
scegliere il corso d’azione per
Caduta
affrontarlo. La crisi pandemica è
una crisi simmetrica con effetti
Mattarella da picco asimmetrici. È simmetrica in quan-
to coinvolge tutti gli Stati membri
e il timore 19 febbraio Recupero della Ue (il Fondo monetario inter-
nazionale prevede, per il 2020, un
di una crisi +55,5% calo del Pil dell’Eurozona del 7,5
per cento), nessuno dei quali è
priva
responsabile per essa. La crisi ha
però effetti asimmetrici in quanto
di sbocchi alcuni Stati ne sono colpiti più di
altri. Eppure, esponenti politici
Lina Palmerini —a pag. 2 degli Stati dell’Europa del nord
hanno subito cercato di riproporre,

Architettura IL DO P O C RISI 23 marzo

anche per questa crisi, il paradigma
interpretativo dominante durante
Giardinaggio le crisi dell’euro e migratoria.
Allora, quel paradigma disconobbe
sui terrazzi Case e uffici, così il Covid-19 Il rimbalzo. Wall Street ha recuperato il 55,5% di quanto perso a inizio marzo tornando sui livelli di agosto 2019
la natura esogena delle crisi, ricon-

per ritrovare cambia il mercato immobiliare Wall Street recupera e batte l’Europa ducendole esclusivamente alle
inadempienze endogene dei singo-
li Stati (dell’Europa del sud).
Paola Dezza —a pag. 9
un po’ di vita Maximilian Cellino e Morya Longo —a pag. 8 —continua a pagina 13

all’aria aperta L’ITALIA E LA LI QUI DI TÀ

di Fabrizia Villa —a pagina 16 Sanità, 20mila assunti in un mese MARZO 2020:
Speranza: «Ora più cure da casa» 107 MILIARDI

IL PIANO
L’obiettivo è una Sanità
in grado di migliorare
l’assistenza sul territorio
In un mese il Servizio sanitario
nazionale è riuscito a reclutare
Pescherie online 20.040 tra medici, infermieri e
altri operatori sanitari da invia-
Un mare fresco re nella trincea della battaglia al
Covid 19. Un intervento ha con-
a portata di click sentito di recuperare quasi me-
tà delle forze che aveva perso
di M.T. Manuelli —a pagina 17 negli ultimi dieci anni per effet-
to dei tagli ripetuti. Il ministro
della Sanità, Roberto Speranza:
ora più cure da casa.
70
IN FUGA
LETTERA AL RISPARMIATORE
di Marcello Minenna
Alerion, M&A
I
l dato del saldo debitorio
Target2 (T2) di Banca d’Italia
marcia in più a marzo 2020 ha toccato i
-492 miliardi di €, record ne-
la dote (in miliardi) per le
coperture del decreto Aprile
per il business gativo assoluto accompagnato
dal peggioramento più rapido
Il gruppo, attivo nella
produzione di energia
mai registrato: -107 miliardi in
un mese.
Il 22 nuovo deficit elettrica eolica, affianca le
acquisizioni alla principale
Il saldo T2 rappresenta il
debito/credito di una banca
Arriva il Def strategia del crescita centrale nei confronti delle ban-
organica. Il Covid-19 schiaccia che centrali nazionali (BCN)
che archivierà il prezzo dell’energia ma la dell’Eurosistema ed è una misura
le clausole Iva società dice che anche alle
attuali quotazioni ha margini
contabile aggregata dei flussi di
liquidità da e verso l'estero. 107
Rogari e Trovati —a pag. 5 di profitto. miliardi hanno quindi lasciato il

Lunedì Marzio Bartoloni —a pag. 6

ADDII 1949-2020
Vittorio Carlini —a pagina 12

IL RICORDO
Paese, ma per dove?
Non è un caso che il saldo T2
della Germania subisca a marzo
un forte incremento, di circa
+113 miliardi portando il credito
Guida Mancuso, Il maestro della Bundesbank verso le altre
BCN vicino ai massimi.
rapida il finanziere Guarino, Storicamente in situazioni di
I nuovi mutui che risanava europeista
crisi (vedi l'autunno 2011) i saldi
T2 di Italia e Germania si muovo-
tra tassi le aziende Salvatore Mancuso, manager riformista
no in maniera speculare per via
della fuga della liquidità verso
e moratoria Alessandro Graziani —a pag. 5
finanziario e fondatore del
fondo Equinox di Paolo Savona —a pagina 5
“porti sicuri” (safe haven).
—Continua a pagina 12
2 Domenica 19 Aprile 2020 Il Sole 24 Ore
I fatti del giorno Coronavirus
LA RIAPERTURA
Governo, tensioni in aumento
Mattarella teme la crisi al buio
Quirinale. La lente del Colle sulle tensioni nel Conte II, tra lo sfilacciamento nella coalizione e lo scontro
con l’opposizione. Ma al momento non emerge una maggioranza per un governo alternativo
Lina Palmerini
ROMA
Mancano pochi giorni al Consiglio
europeo di giovedì, un tassello
fondamentale – se non vitale – per
gestire la fase 2 di rilancio dell’eco-
nomia e tuttavia nel Governo e nel-
la maggioranza permane un clima
di sfilacciamento. Nemmeno in
preparazione di quel vertice - dove
sarebbe necessario che Conte por-
tasse una posizione negoziale
compatta - si sono allentati i ner-
vosismi ma anzi si sono moltipli-
cati e su più lati. Da quelli europei
- come si è visto nelle votazioni
dell’altro giorno a Strasburgo su
Mes, Coronabond e Recovery plan
– alle questioni più interne legate
alla gestione della fine del
lockdown e, infine, alla partita te-
sissima sulle nomine delle aziende
pubbliche partecipate. Per non
parlare del braccio di ferro tra le
Regioni e con l’Esecutivo. Fram-
mentazioni esasperate dallo scon-
tro tra maggioranza e opposizioni
che hanno del tutto disatteso quel-
l’impegno alla collaborazione
chiesto da Sergio Mattarella.
È quest’immagine di un Paese a
rischio-caos che allarma e preoc-
cupa il capo dello Stato, il pericolo
che di strappo in strappo si scivoli
verso una crisi al buio che nemme-
no i vari protagonisti politici sem-
brano in grado di controllare. In
sostanza, lo spirito che ha animato
queste ultime settimane ha procu-
rato lacerazioni ma senza che vi sia
un’attenzione per i possibili esiti di
una caduta del Governo che, ora,
appaiono assolutamente incerti. Al
Quirinale registrano quelle spinte
a indebolire Conte - di cui raccon-
tano giornali e analisti quotidiana-
mente - ma sfugge quale possa es-
sere il fine, l’obiettivo visto che in
Parlamento – al momento - non vi
sono tracce di schemi alternativi.
CONTE IN VIDEOCONFERENZA CON ENTI LOCALI E GOVERNO
Made in Italy e cantieri, prime riaperture
dal 27 aprile: schiarita fra governo e Regioni
Palazzo Chigi: prioritaria
la tutela della salute, nessun
allentamento da domani
Barbara Fiammeri
ROMA
Anticipare la ripartenza di una setti-
mana , al 27 aprile, per le filiere del
made in Italy: dalla moda all'agroali-
mentare dalla nautica da diporto a
mobili e ceramiche fino all’automoti-
ve. L'obiettivo è evitare il rischio di
perdere quote importanti di mercato.
Sempre il 27 via libera anche ai cantie-
ri, altro settore determinante. E' que-
sta la proposta messa sul tavolo della
cabina di regia dalle Regioni, pronte a
rispettare le linee guida nazionali de-
cise dal Governo. Da Palazzo Chigi per
ora si prende tempo. Il premier Giu-
seppe Conte dopo aver incontrato i
capidelegazione della maggioranza e
i rappresentanti del Comitato tecnico
scientifico nella riunione a cui ha par-
tecipato da Londra anche Vittorio Co-
lao e alcuni dei consulenti che fanno
parte della neonata task force, per la
Fase 2, ha presieduto la cabina di regia
con le Regioni, rappresentate dal Go-
vernatore dell’Emilia Romagna Stefa-
no Bonaccini, e gli enti locali (presente
il presidente dell’Anci Antonio De Ca-
ro e la sindaca di Roma Virginia Rag-
gi) assieme ai ministri della Sanità,
Roberto Speranza, e degli Affari re-
gionali, Francesco Boccia.
Un confronto ancora interlocuto-
Capo dello Come usano ripetere al Colle, non
Stato. Sergio spetta a un capo dello Stato fare
Mattarella piani B, ma pure chi agita le acque
nella maggioranza e nell’opposi-
zione ne sembra provvisto.
Non si vede infatti quel clima di
unità nazionale da cui dovrebbe
prendere forma e sostanza una
possibile alternativa al Conte II. Se
un giorno si parla di Esecutivo
Draghi e un altro di una premier-
ship per Colao, non si vede tuttavia
con quale maggioranza e soprat-
rio che non ha portato a nuove deci-
sioni. Anche se l’ipotesi di uno sca-
glionamento della riparteza sembra
assai plausibile . E potrebbe essere at-
tuato non solo con riferimento a di-
versi settori e filiere ma anche per fa-
sce di età, mantenedo ancora a casa le
Premier. Ieri
pomeriggio prima
persone e i lavoratori più anziani e
quindi più a rischio.
dell’inizio della
cabina di regia
Da Palazzo Chigi in ogni caso ven-
gono drasticamente smentite «le noti-
con Regioni ed
zie filtrate circa l'apertura di attività
enti locali e i
produttive o l'allentamento di misure
ministri Boccia e
restrittive per lunedì prossimo». Paro-
Speranza,
le che zittiscono quelle voci che davano
Giuseppe Conte
come probabile già dalla prossima set-
si è visto con i
timana l’allentamento di alcune misu-
capi delegazione
re come lo sport all’aperto. Le restrizio-
di maggioranza , il
ni previste fino al 3 maggio «rimango-
capo della task
no dunque in vigore», insistono dalla
force per la fase 2
Presidenza del Consiglio ribadendo
Vittorio Colao e
che «non è prevista nessuna modifi-
alcuni
ca». Gli effetti positivi di contenimento
rappresentanti
del virus si iniziano a misurare ma non
del comitato
sono tali da consentire il venir meno
tecnico
degli obblighi attuali e l’abbassamento
scientifico
della soglia di attenzione,, è il ragiona-
mento che arriva da Palazzo Chigi dove
si attende nei prossimi giorni la rela-
zione di Colao, presente a tutti gli in-
contri. Resta da capire quali saranno i
parametri. Le Regioni chiedono che si-
ano coinvolte le intere filiere del-
l’export in prima battuta assieme ai
cantieri. Un’ipotesi che Palazzo Chigi
sta valutando attentamente anche per-
chè lo stesso premier è ben consapevo-
le dei rischi che sta provocando il
lockdown.Il ministro della Salute Spe-
ranza insiste che devono essere garan-
IMAGOECONOMICA
tutto su quale programma si trove-
rebbero i voti in Parlamento.
È vero che nelle ultime settima-
ne Salvini ha più volte evocato il
nome dell’ex presidente della Bce
salvo poi lanciarsi all’attacco del-
l’Europa e votare a Strasburgo
perfino contro i coronabond. Allo
stesso modo, questo scenario
sembra indigeribile a quella parte
di 5 Stelle che continua a fian-
cheggiare le tesi euroscettiche
della Lega. Contraddizioni che,
ORDINANZA ISTRUZIONE
Maturità: sei
commissari
interni, esterno
il presidente
Lucia Azzolina firma la prima
ordinanza per la nuova maturità di
giugno, legata all’emergenza
sanitaria, e ufficializza il cambio di
composizione delle commissioni
d’esame. Per quest’anno, ci
saranno sei membri interni,
nominati dai consigli di classe; e un
presidente esterno, designato dagli
uffici scolastici regionali (lo scorso
anno erano tre membri interni, tre
esterni,e il presidente esterno).
«In questo modo – spiega la
ministra dell’Istruzione – gli
studenti saranno valutati da
docenti che conoscono il loro
percorso. Vogliamo un esame di
Stato vero, serio, ma che tenga
conto anche delle difficoltà
affrontate». Nella composizione
della commissione si terrà conto
dell’equilibrio fra le varie
discipline di ciascun indirizzo. In
ogni caso, sarà assicurata la
presenza del commissario di
italiano e di uno o più commissari
delle discipline di indirizzo.
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Antonio Patuelli. «L'emergenza coronavirus comporta un
rischio doppio» ha avvertito il presidente dell’Abi, dovuto
alla «crisi emergenziale che si sovrappone a una
situazione economico-produttiva non di grandi numeri
per il Pil, di stagnazione».
messe in fila, mostrano come un
rovescio del Governo porterebbe
a un salto nel buio.
Pure il ricorso alle urne, in que-
sto contesto, appare un azzardo
perfino per chi ne è tentato. Al di
là della scadenza referendaria che
potrebbe inibire la via del voto, c’è
un tema più grande che è nella re-
sponsabilità dei leader politici:
cioè, come si risolleva il Paese nel
pieno di una recessione. E quindi,
pure a chi immagina un voto va
chiesto se una campagna elettora-
le nel pieno della fase 2, possa ga-
rantire la necessaria ripartenza
delle aziende e delle attività di cia-
scuno. Avrebbe senso impegnare
il tempo con comizi virtuali o di-
stanziati mentre gli italiani avran-
no in mente come non perdere il
proprio posto di lavoro o il reddi-
to? Non solo. Nei prossimi giorni,
settimane e mesi, ci sarà un calen-
dario serrato di decisioni da assu-
mere sul piano economico-finan-
ziario anche alla luce degli esiti del
Consiglio Ue, con l’auspicabile de-
cisione di lanciare il Recovery
Plan. L’intera classe politica potrà
permettersi di dedicarsi alle liste
elettorali e lanciarsi in elezioni
con mascherine e distanziamenti
invece che occuparsi della rico-
struzione? Senza contare che il
necessario coordinamento con i
piani europei di rilancio richiede
un Governo in sella. Domande che
Mattarella ha raccolto nei molti
colloqui avuti con chi gli ha illu-
strato le prospettive di recessione
del Paese. Proprio alla luce dello
scenario finanziario, il capo dello
Stato sta concentrando la sua mo-
ral suasion nel favorire il buon
esito del negoziato europeo senza
perdere di vista le tensioni che at-
traversano i partiti in questi gior-
ni. Tensioni che al momento ap-
paiono prive di uno sbocco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
tite le misure di sicurezza. Una posizio-
ne condivisa da tutto l’esecutvivo
«Si sta lavorando a un programma
nazionale che possa consentire una ri-
presa di buona parte delle attività pro-
duittive _ aggiungono a Palazzo Chigi
- in condizioni di massima sicurezza
un programma che integri una gestio-
ne organizzata e coordinata delle atti-
vità industraili, della logistica, dei tra-
sporti e che tenga sotto controllo la
curva epidiemiologica nella prospetti-
va di un controllo della sua risalita sen-
za che si torni ad affrontare situazioni
di sovraccarico delle strutture ospeda-
lieri».Per dirla con il commissario Ar-
curi bisogna evitare il rischio che per
nion aver adeguatamente seguito le
msure di sicurezza la ripartenza duri
«un battito di ciglia». Lo stesso Arcuri
ha però assicurato che da Roma sono
pronti per offrire tutti i necessari di-
spositivi di sicurezza e prevenzione a
partire dai test sierologici alle masche-
rine. «Bisogna riaprire e ridefinire un
modello di riapertura tenendo sempre
e comunque un unico obiettivo, la si-
curezza», ha sottolineato Boccia, se-
condo alcuni partecipanti. L'incontro
tra il premier e i capi delegazione della
maggioranza sarebbe stata anche l’oc-
casione per fare il punto sulle prossi-
me scadenze del governo, come lo sco-
stamento di bilancio atteso in Cdm,
probabilmente mercoledì, in conco-
mitanza con il Def e che determinerà
l’impegno finanziario del cosiddetto
decreto Aprile. L’ordine di grandezza
resta di circa 70 miliardi.
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0,5%
CALO DEL PIL
Secondo le stime di Bankitalia ogni settimana in cui non si
lavora causa la perdita del lo 0,5% di Pil
TENSIONI SULLE BANCHE
I sindacati dei bancari
al Viminale: ci sono
rischi per la sicurezza
Patuelli (Abi): per le filiali
lavoro gigantesco. Timore
di un doppio cataclisma
«A chi dice Laura Serafini
fate presto Le organizzazioni sindacali del settore
rispondo bancario lanciano un nuovo appello al
che ministro per l’Interno, Luciana La-
dobbiamo morgese, affinché venga garantita la
sicurezza presso le filiali bancarie la
applicare prossima settimana, quando è atteso
tutte le l’avvio in massa da parte delle banche
normative e delle richieste al Fondo per le Pmi per
stare molto le garanzie al 100% sui prestiti fino a 25
mila euro. L’appello arriva dopo che
attenti al già una settimana fa il Viminale aveva
rischio di mandato una circolare ai prefetti per-
riciclaggio» ché assicurassero che fosse celere il pa-
gamento dei prestiti, salvo poi scoprire
che il Fondo ancora non era operativo.
«Chiediamo, di nuovo, al suo uffi-
cio e alle forze dell'ordine un interven-
to volto a rafforzare la sicurezza socia-
le, a tutela della sicurezza di chi si trova
sui posti di lavoro e della clientela ban-
caria tutta». È quanto hanno scritto i
segretari generali dei sindacati bancari
Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Uni-
sin – Lando Maria Sileoni, Riccardo
Colombani, Giuliano Calcagni, Massi-
mo Masi, Emilio Contrasto – spiegan-
do che domani mattina partiranno le
procedure per erogare i finanziamenti
garantiti dallo Stato, per poter aiutare
imprese e professionisti in difficoltà
economica a causa dell'emergenza
Covid-19. «Secondo le informazioni in
nostro possesso, - spiegano -alcune
banche non sono ancora pronte, poi-
ché non hanno predisposto le circolari
interne né hanno modificato le proce-
L’Inps ha dure per poter accogliere le richieste
erogato da parte della clientela. Tale situazione
potrebbe generare tensione fra i clienti
finora 3,1 che si recheranno nelle filiali bancari,
milioni di sfociando in fenomeni di violenza che
bonus da già sono stati registrati, a danno delle
600 euro lavoratrici e dei lavoratori bancari, in
queste ultime settimane. Monitorere-
previsti dal mo costantemente la situazione sul-
decreto l’intero territorio nazionale e denun-
Cura Italia ceremo prontamente situazioni criti-
che e pericolose così come faremo i no-
mi delle banche che effettivamente si
riveleranno impreparate». La risposta
del Viminale non si è fatta attendere,
assicurando «massima attenzione sui
rischi di violenze» segnalati dai sinda-
cati dei bancari per lunedì. Tutti i pre-
DOPO L’ACCORDO CON I SINDACATI
Gucci, riaprono domani
i laboratori a Scandicci
Lunedì tornano al lavoro
anche la Fincantieri
e l’Electrolux di Porcia
Claudio Tucci
Gucci riapre lunedì il suo laboratorio
di prototipi per pelletteria e calzatu-
re di Scandicci, alle porte di Firenze.
L’annuncio è arrivato diretta-
mente dall’azienda, nel rispetto
delle disposizioni governative del-
lo scorso 10 aprile e a seguito di un
accordo raggiunto con i sindacati
per rafforzare ulteriormente il
protocollo di sicurezza siglato a
Netflix della metà marzo dalle parti sociali, gra-
cultura. «Stiamo zie anche alla consulenza del viro-
ragionando sulla logo Roberto Burioni.
creazione di La ripresa delle attività riguarde-
una piattaforma rà un numero ristretto - circa il 10%,
italiana che vale a dire più o meno 100 persone -
consenta di degli addetti della sede di ArtLab, il
offrire a tutto il centro dedicato alla ricerca e svilup-
mondo la cultura po e alle attività di progettazione e
italiana a realizzazione di prototipi e campio-
pagamento una ni per pelletteria e calzature Gucci.
sorta di Netflix «Dall’inizio dell’emergenza, pri-
della cultura» ha ma ancora che si parlasse ufficial-
detto il ministro mente di pandemia, la salute delle
Dario persone è stata al centro di tutte le
Franceschini. decisioni che abbiamo preso – ha
fetti, si spiega, sono stati da tempo al-
lertati affinchè sia garantito un ade-
guato dispositivo di sicurezza sugli
istituti in un passaggio così delicato. E
l’attenzione, spiegano al ministero,
continuerà ad essere elevata anche in
seguito. A fronte dell'allarme - al quale
non hanno giovato gli annunci dei
giorni scorsi da parte dell’esecutivo
sull'immediata disponibilità di soldi
per tutti - va ricordato che le filiali ban-
carie sono e resteranno chiuse la pros-
sima settimana e che le domande per
i 25 mila vengono raccolte in via remo-
ta attraverso le mail o i sito delle ban-
che. Si entra in filiale solo su appunta-
mento e per operazioni che non pos-
sono essere gestite in altro modo.
Dunque, non vi è alcuna ragione parti-
colare perché i cittadini debbano an-
dare in banca.
Ieri intanto il presidente dell’Abi,
Antonio Patuelli, ha ricordato il «lavo-
ro gigantesco» che è stato scaricato
sulle banche a seguito della «strategia
della Repubblica di appoggiarsi molto
al credito bancario dando solo alcune
garanzie al 100% per le piccole impre-
se, e al 90, 80 e al 70% per quelle medie
e grandi» per l'emergenza coronavi-
rus. Tra l'altro, continua a non esserci
visibilità su quando potranno partire
le garanzie per le imprese di maggiori
dimensioni, perché la Sace sta ancora
lavorando al disciplinare che le rende-
rà operative e poi dovrà adeguare i si-
stemi informatici per ricevere le do-
mande. Patuelli ha sottolineato come
i nuovi decreti «non prevedono dero-
ghe alle complesse normative che gli
organismi internazionali europei e
quelli nazionali hanno posto sulle
banche nel decennio passato». A colo-
ro che dicono «fate presto», ha ag-
giunto, «rispondo che dobbiamo ap-
plicare tutte le normative che ci sono
e dobbiamo anche stare molto attenti
ai giusti consigli di Banca d'Italia di
stare attenti al rischio di riciclaggio e a
quelli dei grandi procuratori France-
sco Greco di Milano e Giovanni Melillo
di Napoli che aggiungono che le nor-
me esistenti non possono essere di-
menticate perché nessuno le ha dero-
gate o sospese». Il banchiere ha poi
detto che l’emergenza Coronavirus
rappresenta un «rischio doppio» do-
vuto alla «crisi emergenziale che si so-
vrappone a una situazione economi-
co-produttiva non di grandi numeri
per il Pil, di stagnazione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
spiegato Marco Bizzarri, presidente
e ceo di Gucci – Dopo un’attenta ri-
flessione abbiamo preso la decisio-
ne di riaprire la prototipia di ArtLab,
in accordo con le organizzazioni
sindacali e garantendo il massimo
livello di sicurezza. Questo ci per-
metterà di gettare le basi per una più
ampia riapertura delle nostre sedi
produttive e il riavvio della filiera del
Made in Italy, quando consentito».
Non solo moda. Lunedì riapre, ad
esempio, il gigante pubblico della
cantieristica, Fincantieri, con una ri-
partenza però graduale e inizial-
mente sulle attività più necessarie
come quelle di lavorazione degli
scafi, e la presenza al minimo del
personale, su più turni e con l’intera
“logistica” degli addetti ripensata
per evitare assembramenti, a partire
dalle vie di accesso e uscita, passan-
do per la pausa in mensa.
Cancelli aperti anche allo stabi-
limento Electrolux di Porcia che,
dopo l’accordo con i sindacati, ha
ottenuto una deroga da parte del
prefetto di Pordenone. Potrebbe
volerci invece qualche giorno in
più, ma una riapertura è imminen-
te anche alla Whirlpool, dove è ap-
pena stato siglato con i sindacati un
protocollo sulla sicurezza.
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Il Sole 24 Ore Domenica 19 Aprile 2020
LA LIQUIDITÀ
Pmi al tappeto, bomba a tempo d’insolvenze
Imprese senza liquidità. Fino a settembre nessuna iscrizione per i mancati
pagamenti nella Centrale rischi, ma il problema si ripresenterà dopo l’estate
Stefano Elli
Caso uno. Barbiere con avviata atti-
vità. Per aiutare i figli ha aperto un
bar ristrutturandolo a dicembre.
Ora si trova con due attività e zero
ricavi. Caso due. Liutaio che ha pa-
gato i fornitori con assegni posta-
datati che vengono mandati all’in-
casso. Caso tre. Tagliatore di pietre
semipreziose. Ha acceso un leasing
per l’acquisto di una macchina a
controllo numerico a cinque assi
per la sbozzatura della materia pri-
ma. Costo 40mila euro. Non può
più pagare le rate. Caso quattro.
”Microscopico” imprenditore del
sud. Nel 2007, ipotecando la casa
dei genitori, e aprendo una partita
iva, compra un chiosco edicola in
periferia. Nel 2010, ottiene , dopo
due anni e mezzo di trafile buro-
cratiche comunali, l’ampliamento
del chiosco e la possibilità di abbi-
nare all’edicola l’attività bar, inde-
bitandosi di ulteriori migliaia di
euro, sempre con la garanzia dei
genitori. Era già in debito d’ossige-
no e già la sua posizione era stata
segnalata in centrale rischi. E ora?
A oggi continuano a giungere al
Sole 24 Ore centinaia di lettere dal
mondo delle piccole e piccolissime
imprese che segnalano criticità ta-
lora molto specifiche e lamentano
inadeguatezze e lacune del sistema
bancario ad adempiere alle dispo-
sizioni del Dl 18/2020 (decreto cu-
ra Italia) e del successivo Dl
23/2020 (decreto liquidità). Nei
giorni scorsi l’Abi si è attivata in-
viando alle banche una circolare
che dovrebbe “sistemare” le cose
una volta per tutte. Ieri a farsi cari-
co del problema è stata la Banca
d’Italia che ha annunciato di avere
avviato di un tavolo di consulta-
zione con le associazioni dei con-
sumatori recependo le loro istanze
e garantendo il proprio impegno a
«monitorare l’allineamento degli
istituti bancari» alle indicazioni
normative. E che non tutto sembri
funzionare a dovere lo dimostre-
rebbe anche il comunicato stampa
divulgato ieri da Banca d’Italia in
cui si ribadiscono le linee operative
per le segnalazioni in Centrale ri-
schi (vedere articolo in pagina).
Se tutto funzionasse la rete di si-
curezza pubblica offerta dallo Stato
al sistema del credito di persone fi-
siche e giuridiche potrebbe regge-
re. Almeno sino al 30 settembre
2020, data indicata nel decreto
“Cura Italia” come limite alle tutele
dei forzati insolventi.
«Le ricadute dell’epidemia sul-
la qualità del credito dipenderan-
no dalla durata della recessione e
dalla rapidità della ripresa». Il
PMI, PRIVATI E LOCAZIONI
Saltano gli affitti, primi effetti sull’immobiliare
Spaziani Testa (Confedilizia):
«Tra le categorie più a rischio
ci sono ristoranti e bar»
Paola Dezza
MILANO
L’effetto pandemia da coronavirus a
livello economico ha avuto da subito
un impatto importante sui negozi, e
poi su ristoranti e bar e adesso anche
sugli affitti residenziali. Una conta-
minazione a catena, non sanitaria,
che potrà aggravarsi se la pandemia
lascerà come strascico una pesante
crisi economica.
Il lockdown deciso per evitare il
contagio da Covid-19 ha fatto le prime
vittime tra i proprietari di case desti-
nate all’affitto breve e tra le grandi
strutture alberghiere, da subito chiu-
se, ma si è steso poi ad altre categorie,
in primis i negozi al dettaglio.
«Tra le categorie più a rischio - di-
ce Giorgio Spaziani Testa, presiden-
te di Confedilizia -, ci sono senz’altro
ristoranti e bar, soprattutto se non
breve virgolettato è tratto dalla
ben più ampia audizione del 15
aprile presso la Commissione bi-
camerale d’inchiesta sul sistema
bancario, resa da Paolo Angelini e
Giorgio Gobbi, rispettivamente
capi del dipartimento Vigilanza
bancaria e del Servizio stabilità fi-
nanziaria di Banca d’Italia.
Nell’ultimo bollettino di Palazzo
Koch (17 aprile) si dice anche che «Il
flusso di nuovi crediti deteriorati in
rapporto al totale dei finanziamen-
ti è rimasto stabile all’1,3 per cento,
al netto dei fattori stagionali e in
ragione d’anno». I dati si riferisca-
no all’ultimo trimestre 2019. Nello
stesso bollettino, però, si dice che
in tempi di coronavirus il Pil sta ac-
cusando una flessione dello 0,5 alla
settimana. Essendo le settimane 52
il dato appare ben più allarmante.
Non più incoraggiante il recente
rapporto Cerved rating agency dal
titolo «The impact of coronavirus
on italian non financial corpora-
tes» che paventa per le Pmi italiane
un rischio di fallimento del 10,4%.
Pessimista anche l’ufficio studi
della Confcommercio che nel rap-
porto congiuntura del 14 aprile dice
senza mezzi termini: «Siamo in
presenza di dinamiche inedite sot-
to il profilo statistico (...) che esibi-
scono tassi di variazione a doppia
cifra non presenti nella memoria
storica di qualunque analista».
La statistica sta alla cronaca co-
me la matematica pura sta all’ar-
cheologia. E chi scava scova: sto-
rie di disagio e di preoccupazione.
«Il problema per tutti è, certo, il
mancato incasso ma soprattutto
l’impossibilità di far fronte a ob-
bligazioni contratte in tempi di
normalità. In tempi ordinari chi
non paga da 60 giorni o salta due
rate consecutive viene iscritto
d’ufficio alla lista di proscrizione
della Centrale rischi.
Una volta finiti nel libro nero, di
uscirne non c’è verso. Cattivi pa-
gatori per sempre», spiega Biagio
Riccio, avvocato e presidente del-
l’associazione Favor debitoris, che
da anni preme sul mondo politico
perché vari misure meno draco-
niane con coloro che per vari moti-
vi tardano a pagare i propri debiti.
«Il problema, però, almeno per il
momento, non si pone - spiega
Giorgio Merletti, presidente di
Confartigianato (700mila iscritti)
- perché tra banche, centrali rischi,
debitori e creditori è in atto una
sorta di cessate il fuoco. Una mo-
ratoria sancita dal decreto “Cura
Italia” che offre buone prospettive
di funzionamento». A spiegare co-
me funziona è Valeria Racemoli,
dell’ufficio regulatory business
sono riusciti in questo periodo a fare
consegne a domicilio. Arrancheran-
no anche nella fase di ripartenza per-
ché dovranno attrezzarsi per distan-
ziare le persone».
E continua: «come associazione
che ha una forte presenza sul territo-
rio riceviamo da un mese circa conti-
nue richieste in termini di consulen-
za giuridica, in particolare da pro-
prietari di locali commerciali, siano
essi persone fisiche o piccole società.
Chiedono come rispondere alle ri-
chieste degli inquilini di sospendere
o ridurre il canone per un periodo,
ma ricevono anche lettere con indi-
cata una “autoriduzione” del cano-
ne». Il consiglio? Dato che non ci so-
no norme precise meglio mettersi
attorno a un tavolo e concordare una
misura per salvare il rapporto.
Altre categorie a rischio sono pale-
stre e in generale i locali in cui si svol-
gono attività legate al benessere,
«purtroppo sono a rischio anche cine-
ma e teatri» aggiunge.
In Italia, fanno sapere da Confedili-
zia, le unità immobiliari di categoria
catastale C1 (negozi e botteghe) sono
Il monitoraggio crediti di Confartigianato
MANCATI INCASSI
Aprile 2020. Composizione % di riga. 38 rispondenti, dati ponderati con i prestiti esclusi Pct
e sofferenze delle imprese con meno di 20 addetti
STRAORDINARIO ELEVATA
Mancati incassi
per caduta fatturato
1 1
59 TOTALE 36
100%
41
Fonte: Dati Confartigianato-Osservatorio Credito Covid-19 – aprile 2020
L’INTENSITÀ DELLO SHOCK
Intensità degli effetti dello shock Covid-19 sulla gestione finanziaria delle imprese registrata dal panel
esperti Confartigianato. Dati in %
STRAORDINARIA O ELEVATA
Mancati incassi
per caduta fatturato
120
99 98
60
0 15 aprile. E contribuiscono a segna-
-1
-60
-120
Fonte: Dati Confartigianato-Osservatorio Credito Covid-19 – aprile 2020
CENTRALE RISCHI E COVID-19
Bankitalia: «Sospendete le segnalazioni»
A distanza di quasi un mese dalla
precedente comunicazione datata
23 marzo in cui si fornivano agli
intermediari precisazioni
operative in tema di segnalazioni in
Centrale rischi degli affidati, Banca
d’Italia è ancora intervenuta sul
tema. Ieri ha diffuso un’ulteriore
comunicazione che va a chiarire
nuovamente le procedure di
segnalazione. Lo ha fatto con un
Bankitalia: comunicato stampa e non con una
«Gli inter- circolare proprio per estendere il
mediari non più possibile il campo dei
potenziali fruitori delle
dovranno informazioni: funzionari bancari,
segnalare capiarea e sportellisti ma anche
gli sconfi- piccole e medie imprese, i soggetti
namenti nei più interessati in questo momento
alle conseguenze creditizie della
casi previsti pandemia. Forse anche a causa
dal Dl “Cura delle difficoltà interpretative della
Italia” norma da parte di coloro che
Il problema 1.977.624 (dato Agenzia delle entrate).
maggiore si Di queste, 1.577.714 sono di proprietà
di persone fisiche e 399.133 apparten-
registra gono ad altri soggetti. Quelle locate da
negli immo- parte di persone fisiche sono 809.959
bili accata- (dato Mef-Agenzia entrate). Si tratta
del 51% del totale dei negozi posseduti
stati come da persone fisiche.
negozi, che Si torna quindi a invocare la ce-
sono dolare secca sui contratti esistenti
1.977.624 per i negozi, un modo per tassare
meno le locazioni e permettere ai
unità proprietari di rivedere il canone,
che viene in genere decurtato da
imposte, spese e così via.
Sul fronte privati sono oggi in Italia
4 milioni le famiglie che vivono in af-
fitto, e secondo le stime di Confedili-
zia-Sunia (quest’ultimo è il sindacato
degli inquilini) 200mila vivono oggi
una situazione di criticità. Un proble-
ma, quello del residenziale, che si è
manifestato con scoppio ritardato.
Il sindacato degli inquilini ha ri-
chiesto al governo il rifinanziamento
del fondo di sostegno all’affitto, ma
potrebbe essere efficace, dice qualche
esperto, se si contemplassero proce-
dure snelle e il versamento diretta-
Giorgio Merletti. Presidente di Confartigianato
sottolinea che la moratoria sui pagamenti sancita dal
decreto “Cura Italia” per il momento sembra funzionare,
perché tra banche, centrali rischi, debitori e creditori è in
atto una sorta di cessate il fuoco
La prospettiva. Confartigianato (700mila iscritti): tra banche e debitori
è in atto una moratoria che posticipa gli effetti del tracollo dei ricavi
NORMALE AL DI SOTTO DEL NORMALE
Criticità Ritardati pagamenti
del cash flow da privati
8 2 21
TOTALE 49 TOTALE
100% 100%
56
NORMALE O AL DI SOTTO DEL NORMALE (% CON CAMBIO DI SEGNO)
Criticità Ritardati pagamenti
del cash flow da privati
92
83 77
-8
-23
dovrebbero applicarla. Un’altra
lettura potrebbe essere legata al
rischio che gli automatismi degli
iter abbiano consentito di
procedere, almeno in qualche caso,
a segnalazioni di sconfinamenti
nonostante le disposizioni del
Decreto Cura Italia. Banca d’Italia
ha ribadito, dunque, come gli
intermediari non dovranno
segnalare gli sconfinamenti su
finanziamenti accordati a imprese
beneficiarie delle misure di cui
all’art. 56, co. 2, lett. a) e b) del
decreto “cura Italia” e che tali
misure prevedono la loro
l’irrevocabilità in tutto e in parte
fino al 30 settembre 2020. Oltre a
questo si segnala la proroga della
scadenza dei finanziamenti non
rateali e le rate scadute - in quanto
sospese - nel caso di finanziamenti
accordati a imprese beneficiarie
mente al proprietario delle somme. A
tutela degli inquilini è stato varato
uno stop degli sfratti, impossibili al-
meno fino al 30 giugno (art.103 com-
ma 6 del Dl. 17 marzo 2020, n. 18). Una
misura che si può definire populista
dice qualche esperto.
Il tema è importante perché per
molte famiglie di proprietari una
seconda casa data in affitto è una
fonte di reddito che integra uno sti-
pendio magari esiguo o una pensio-
ne di anzianità.
Dato che il problema ha un impatto
considerevole sia sui proprietari sia
sugli inquilini oggi si cerca la strada
dell’accordo tra le parti. E scremare le
richieste serie da quelle dei “furbetti”
che cercano, seppur non in difficoltà,
di farsi abbassare l’affitto. E questo
vale negli affitti residenziali, ma an-
che nel settore del commercio. «Da
subito alcune grandi catene di marchi
internazionali hanno provato a per-
correre questa strada, anche se non in
difficoltà» dice ancora Spaziani Testa.
Intanto si studia nel Decreto di
aprile di estendere il bonus affitti (in-
termini di credito d’imposta del 60%),
Coronavirus I fatti del giorno
Ritardati pagamenti
da Pubblica ammin.
79
3 sce a pagarlo, questo non viene trac-
1 TOTALE
100%
28 17
SALDO
Ritardati pagamenti
da Pubblica ammin.
54
18
-65
-82
della misura di cui all’art. 56, co. 2,
lettera c) la disposizione che
riguarda questa disposizione
prevede la sospensione del
pagamento delle rate di mutui e di
altri finanziamenti a rimborso
rateale, sempre sino al 30
settembre 2020. Infine, chi ha
beneficiato della sospensione del
rimborso del finanziamento non
potrà essere classificato a
sofferenza dal momento in cui il
beneficio è stato accordato. Le
precisazioni sono disponibili
al link:
https://www.bancaditalia.it/com
piti/vigilanza/normativa/archivio
norme/circolari/c139/Decreto-
Cura-Italia-Precisazioni-in-
merito-alle-segnalazioni-alla-
Centraledei-rischi.pdf
—St.E.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
limitato dal Cura Italia a determinate
categorie catastali, anche ad alberghi,
capannoni d’azienda, ristoranti, bar e
studi professionali.
«L’indurimento della domanda di-
pende dalla situazione economica -
dice Luca Dondi, direttored i Nomi-
sma -, il protrarsi della chiusura avrà
effetti evidenti sulle capacità reddi-
tuali delle famiglie e molte di queste
vivono in affitto, a questo segmento si
rivolge infatti la parte più fragile e vul-
nerabile della popolazione. Non ci
dobbiamo aspettare che il venir meno
del lockdown porti al ripristino delle
situazioni precedenti, perché l’inde-
bolimento del tessuto economico si
riflette sulla capacità di pagamento
degli affituari e questo indebolisce
anche i proprietari che fanno affida-
mento su tali redditi integrativi».
Dondi vede quindi una tendenza ne-
gativa sui canoni, più reattivi rispetto
ai prezzi, che resteranno invece ini-
zialmente rigidi.
Numeri certi ancora non ce ne so-
no, ma è allarme tra le agenzie immo-
biliari. «Le agenzie hanno ricevuto
numerose richieste in questo ultimo
3
1,3%
FLUSSO DI CREDITI DETERIORATI PRIMA DEL COVID-19
Il flusso di nuovi crediti deteriorati in rapporto al totale dei
finanziamenti nel pre Covid-19 era stabile all’1,3 per cento
support di Crif, multinazionale di
Bologna, che gestisce le informa-
zioni su 85milioni di contratti per
il sistema bancario e parabancario
(il 93% delle banche italiane invia
a Crif i loro dati sul credito).
«Dall’entrata in vigore del decreto
“Cura Italia”, le procedure mensili
dei flussi di informazioni creditizie
che giungono dalle banche, sono
sterilizzate». Significa che se si ha in
essere un finanziamento e non rie-
ciato e a nessuno viene impressa la
bolla del “cattivo pagatore”. «Si trat-
ta – continua Racemoli– di morato-
rie che abbiamo messo in atto in casi
di terremoti alluvioni e che già al-
l’inizio della pandemia ha già inte-
ressato le prime zone rosse, a co-
minciare da quella di Codogno».
Dunque niente libro nero, almeno
per il momento. Ma la pandemia po-
trebbe durare ben più a lungo e avere
conseguenze ancora più gravi.
Confartigianato, dal primo di
marzo ha messo in piedi un osser-
vatorio sul campo. Una squadra di
osservatori speciali sul territorio
che recepisce, raccoglie e classifica
istanze, difficoltà, domande e criti-
cità. I primi dati, più qualitativi che
quantitativi, sono stati divulgati il
lare un grande allarme sulla cadute
degli incassi, e ritardati pagamenti
da privati che generano una elevata
criticità sul cash flow.
«Se la situazione dovesse davve-
ro chiudersi nel giro di un mese –
conferma Merletti, – il sistema può
reggere. Ed è l’ipotesi più ottimisti-
ca. Ma è difficile prevedere che cosa
potrà accadere se le ipotesi più pes-
simistiche dovessero rivelarsi ve-
re». Un altro tema centrale sembra
poi essere quello della rapidità de-
gli interventi a sostegno delle im-
prese, che non pare essere adegua-
ta. Spiega un banchiere specializ-
zato nella gestione di crediti non
performing : «Per esempio un pro-
blema da affrontare con urgenza è
l’assenza nel decreto liquidità di
misure a sostegno del credito di fi-
liera – penso soprattutto al reverse
factoring – che con una procedura
snella di sconto fatture renderebbe
possibile una mobilizzazione di ri-
sorse verso gli anelli più deboli del-
le catene produttive assai più rapi-
da delle attuali procedure».
Un tema che, proprio nel corso
dell’audizione del 15 aprile di Gobbi
e di Angelini in Commissione bica-
merale d’inchiesta sulle banche, è
stato oggetto di una domanda spe-
cifica da parte di Daniele Pesco
(M5S) presidente della Commissio-
ne bilancio del Senato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
mese e mezzo per rinegoziare i canoni
per le difficoltà che interessano so-
prattutto i lavoratori precari - dice
Gian Battista Baccarini, presidente di
Fiaip (Federazione italiana agenti im-
mobiliari)-. Lo stesso vale per gli studi
professionali. Il tema rientra nella li-
bera contrattazione tra le parti».
Intanto sul territorio si prendono
provvedimenti. A Firenze domani, lu-
nedì 20 aprile, parte un bando, attivo
fino all’11 maggio, per avere diritto ad
un aiuto per pagare l’affitto pari al
50% del canone fino a un massimo di
300 euro. Una cifra stanziata per di-
pendenti e lavoratori autonomi che
abbiano perso il 30% del reddito a
causa del coronavirus. Anche la Sicilia
ha lanciato un fondo del valore di 8
milioni di euro, come “contributo af-
fitto” per aiutare gli studenti universi-
Nel Decreto tari siciliani fuori sede.
di aprile «Non vediamo automatismo tra
possibile emergenza Covid e diritto di vedere
ridotto il canone, - dice Massimiliano
estensione Campeis, socio dello Studio Campeis
del bonus -. L’unica norma è relativa al recesso
affitti per gravi motivi, che è un istituto ge-
ad alberghi, nerale. La invoca chi vede incidere in
maniera così forte l’emergenza sani-
capannoni taria in atto sulla propria impresa da
d’azienda doverla cessare».
e ristoranti © RIPRODUZIONE RISERVATA
4 Domenica 19 Aprile 2020 Il Sole 24 Ore
I fatti del giorno Coronavirus
LA LIQUIDITÀ
Bankitalia: prestiti ok,
poi trasferimenti diretti
Lo studio. Le imprese potranno non essere in grado di restituire i fondi
Servono strumenti diversi per evitare l’accumulo di Npl nelle banche
Laura Serafini
I prestiti garantiti dallo Stato vanno
nella giusta direzione, per incentivare
le banche a continuare a concedere
liquidità alle imprese. Ma bisogna co-
minciare da subito a guardare oltre,
perché le imprese nella gran parte dei
casi potrebbero non essere in grado
rimborsare questi prestiti o comun-
que, alla scadenza delle garanzie, le
banche potrebbero non avere la con-
venienza a rinnovarli. Un avvitamen-
to che si potrebbe evitare mettendo in
campo tre nuove misure, suggerite in
un paper pubblicato dalla Banca
d’Italia e redatto da Giorgio Gobbi,
Francesco Palazzo e Anatoli Segura.
Tra le proposte immediate quella
di dare trasferimenti diretti alle im-
prese da parte del governo per com-
pensare la perdita di fatturato e copri-
re le spese operative. Nel medio ter-
mine servirebbe invece la creazione
di un veicolo con capitale pubblico
per la ristrutturazione di debiti delle
imprese medio-grandi. E ancora, l’in-
troduzione di incentivi fiscali per la
ricapitalizzazione delle imprese, una
sorta di Ace rinforzata.
Secondo lo studio le garanzie pub-
bliche di prima richiesta hanno
l’obiettivo di prevenire una interru-
zione del credito e del circuito dei pa-
gamenti e «in ultima istanza l’accu-
mulo di crediti deteriorati nei bilanci
delle banche. Nondimeno è di fonda-
mentale importanza attivare misure
economiche volte a facilitare un rapi-
La voglia di ricominciare ti fa sognare?
investi
nel futuro
Contribuisci alla ripresa
e allo sviluppo delle migliori
imprese innovative italiane.
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backtowork24.com
Insieme trasformiamo
i sogni in realtà.
do ritorno a una migliore sostenibili-
tà finanziaria nei bilanci delle impre-
se. Senza di esse esiste il rischio che le
banche possano in futuro non rinno-
vare i prestiti verso imprese conside-
rate eccessivamente rischiose».
La prima misura di breve termine
risponde alla necessità di non sop-
perire alla caduta dei ricavi dovuta al
lockdown con nuovo debito. «L’im-
patto negativo (del lockdown, ndr)
sui flussi di cassa è solo in parte
compensato dagli aggiustamenti di
breve termine sui costi operativi e
dagli aiuti pubblici già disponibili
com le Cig». Trasferimenti aggiunti-
vi a fondo perduto «eviterebbero o
ridurrebbero la necessità delle im-
prese di indebitarsi» e anche delle
banche di cumulare nuove perdite
sui crediti. Il limite di questa propo-
sta è nei nuovi oneri a carico dello
Stato, i vincoli normativi a livello Ue,
FOCUS NORME la necessità di definire i criteri per
E TRIBUTI, fare accedere le imprese a questi
IL SOLE 24 ORE, aiuti senza creare controversie con
1° APRILE 2020 parti sociali e tra settori economici.
Sul Focus Norme La seconda misura sulla cessione
e tributi del 1° dei prestiti Covid-19 è quella sulla
aprile scorso quale in questa fase ferve molto il di-
Paolo Rinaldi battito e anche l’attenzione degli
proponeva uno operatori privati che hanno acqui-
strumento stato Npl. Secondo la proposta di
finanziario Bankitalia il governo potrebbe crea-
speciale con cui lo re un veicolo speciale per acquistare
Stato potesse dalle banche i prestiti garantiti; il ve-
acquistare dalle icolo dovrebbe avere una dotazione
banche i prestiti patrimoniale pubblica e un debito a
garantiti lungo termine da collocare sul mer-
#investinelfuturo
cato. Il veicolo dovrebbe avere un
ammontare di capitale sufficiente
per cui i titoli di debito a lungo termi-
ne siano ammissibili per i program-
mi di acquisto della Bce.
Una proposta articolata sul tema
era stata lanciata sul Sole 24Ore da
Paolo Rinaldi lo scorso 1° aprile e poi
rilanciata in un paper a firma dello
stesso Rinaldi e del professor Lorenzo
Stanghellini. Nel paper si propone la
conversione dei prestiti Covid-19 in
strumenti finanziari partecipativi
(Sfp) con la possibilità per la banca di
cederli a un veicolo pubblico che li ge-
stisca, meglio se si tratta di un veicolo
di cartolarizzazione con garanzia
pubblica tipo Gacs. I prestiti sarebbe-
ro convertiti in Sfp equity qualora
un’impresa non abbia sufficiente pa-
trimonio o in Sfp debito a lungo ter-
mine, quando l’impresa abbia patri-
monio sufficiente e può sopravvivere
allungando il debito. Dopo la conver-
sione la banca potrebbe cedere gli Sfp.
L’implementazione non è sempli-
ce, bisogna stabilire ad esempio come
e a quali condizioni si decide la con-
versione o quale valore nel bilancio
della banca a attribuire a quei crediti.
Per quanto riguarda l’Ace rinforzata,
secondo Bankitalia essa potrebbe nel
lungo periodo limitare il costo pub-
blico dei trasferimenti a fondo perdu-
to. La misura è condizionata alla di-
sponibilità finanziarie degli azionisti
e alla eventuale capacità di ampliare
la compagine sociale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Prima dell’adesione, leggere bene
le note informative e i documenti
pubblicati sul portale.
L’altra proposta. Il paper degli esperti di Banca d’Italia
propone anche la creazione di un veicolo speciale per
acquistare dalle banche i prestiti garantiti; il veicolo
dovrebbe avere una dotazione patrimoniale pubblica e un
debito a lungo termine da collocare sul mercato.
Serrande ancora
abbassate.
Il lockdown
dovuto
all’emergenza
Covid-19 peserà
sui bilanci delle
imprese
GLI STRUMENTI
Dal fondo centrale Pmi
rinegoziazioni
più vantaggiose
Occasione per le aziende
di riscadenziare il debito
inserendo nuova finanza
Alessandro Germani
Nelle misure del Governo per ovvia-
re alle esigenze di liquidità delle Pmi
lo strumento principe è il Fondo
centrale di garanzia, di cui si occupa
l’articolo 13 del Dl liquidità (n.
23/20). La norma, che prevede un
regime rafforzato fino al 31 dicembre
2020, non è di semplicissima lettura,
come non lo sarà nemmeno la sua
applicazione pratica, che coinvolge
imprese, banche e fondo di garanzia.
I destinatari sono le Pmi di defini-
zione comunitaria (fatturato fino a
50 milioni o attivo fino a 43 milioni
e massimo 249 dipendenti) ma con
l'estensione alle midcap con massi-
mo 499 dipendenti. La nozione di
impresa è molto ampia, ricompren-
dendo sia i professionisti sia i lavo-
ratori autonomi con partita Iva, co-
me già chiarito dalle Faq del ministe-
ro dell’Economia per le moratorie
dei prestiti e ribadito anche nella
specifica lettera m) del citato articolo
13. La garanzia è gratuita, con un im-
porto massimo garantito che è ele-
vato per singola impresa fino a 5 mi-
lioni di euro.
Vediamo ora i molteplici ambiti di
intervento di questa garanzia. Tra i
tanti distinguiamo:
 le rinegoziazioni;
 i nuovi finanziamenti;
 le operazioni già oggetto di mora-
toria;
 quelle già perfezionate alla data
di entrata in vigore del decreto li-
quidità.
Per quanto riguarda le cosiddette
rinegoziazioni di cui alla lettera e), in
cui la garanzia è all'80% purché vi sia
un incremento di almeno il 10% ri-
spetto al debito originario. Qui si
profila un potenziale duplice van-
taggio: per le imprese di riscaden-
ziare il debito prendendo anche
nuova finanza, per le banche di so-
stituire vecchio debito, magari non
garantito, con uno nuovo che è inve-
ce in larga parte garantito.
Per i nuovi finanziamenti, la ga-
ranzia sale al 90% per operazioni con
durata fino a 72 mesi. L'importo delle
operazioni finanziarie non può su-
perare, alternativamente, il doppio
della spesa salariale annua del bene-
IN EDICOLA
Mercoledì 22
aprile. L’inserto
con il quotidiano
Il Focus di Norme e tributi dedicato
alle problematiche organizzative
che le imprese dovranno
affrontare dopo il lockdown.
ficiario per il 2019 o per l'ultimo anno
disponibile, il 25% del fatturato tota-
le del beneficiario nel 2019, il fabbi-
sogno (opportunamente autocertifi-
cato) per costi del capitale di eserci-
zio e per costi di investimento nei
successivi 18 mesi, nel caso di piccole
e medie imprese, e nei successivi 12
mesi, nel caso di imprese con nume-
ro di dipendenti non superiore a 499.
Nell'ambito dei nuovi finanzia-
menti è utile soffermarsi sulle due
ipotesi semplificate delle lettere m)
ed n) dell’articolo 13. La prima è
quella dei cosiddetti miniprestiti,
con preammortamento di 24 mesi,
durata fino a 72 mesi e un importo
non superiore al 25% dell'ammonta-
re dei ricavi del soggetto beneficiario
(dall'ultimo bilancio depositato o
dall'ultima dichiarazione fiscale
presentata), ovvero per i beneficiari
costituiti dopo il 1° gennaio 2019, da
altra idonea documentazione, anche
mediante autocertificazione. L'im-
porto non può superare comunque
i 25mila euro. Per questo strumento
gettonatissimo, gli aspetti da evi-
denziare sono i seguenti:
 la garanzia è al 100% senza valu-
tazione del Fondo, quindi la banca
potrà erogare le somme con la sola
verifica formale del possesso dei
requisiti, senza attendere l'esito
dell'istruttoria del gestore del
Fondo;
 la concessione resta comunque
facoltà della banca;
 il costo è contenuto nell'intorno
attualmente dell’1,2 per cento.
Per soggetti dimensionalmente
più grandi ma fino a 3,2 milioni di
ricavi la garanzia, pari al 90% ma
che sale al 100% con l'intervento
del confidi o altro soggetto abilita-
to al rilascio di garanzie, può essere
rilasciata per prestiti non superiori
al 25% dei ricavi (quindi al massi-
mo 800mila euro).
Per le operazioni oggetto di so-
spensione in base alla moratoria Abi
o a quella prevista dall’articolo 56 del
Dl 18/20, la durata della garanzia del
Fondo è estesa in conseguenza (let-
tera f). La garanzia è attivabile anche
su operazioni già perfezionate ed
erogate da non oltre 3 mesi dalla da-
ta di presentazione della richiesta e,
comunque, in data successiva al 31
gennaio 2020 (lettera o).
Infine si segnala l'apertura ad
esposizioni non in bonis, escluse le
sofferenze (lettera g).
LE GUIDE
Decre
Decreti
r ti
re
Covid
Covid19
Covid19 DOMANDE & RISPOSTE
TUTTO SUGLI AIUTI
PER L’EMERGENZA
CORONAVIRUS
Con i chiarimenti
de l’Esperto risponde
Plus24 e Radio24
00013
9 771973 564394
La Guida de «L’Esperto
Risponde» con i quesiti dei
lettori su tutte le norme emanate
per l’emergenza coronavirus
499
IL NUMERO MASSIMO DI DIPENDENTI
Gli strumenti del Fondo centrale di garanzia sono destinati
alle imprese che, tra l’altro, non abbiano più di 499 dipendenti
PAOLO SALMOIRAGO/ANSA
L’ESPERTO RISPONDE
Garanzia
automatica
sui
miniprestiti
Pubblichiamo alcune
delle risposte ai quesiti dei
lettori arrivati al nuovo forum
del Sole 24 Ore
sull’emergenza coronavirus.
È possibile inviare i quesiti
all’indirizzo
www.ilsole24ore.com\forum
coronavirus fino al 24 aprile.
Le risposte sono consultabili
allo stesso indirizzo.
1
MINIPRESTITI
Sono proprietario di un bar con
la licenza tabacchi e giochi. In
merito ai prestiti fino a 25mila
euro, la banca è tenuta alla
assoluta approvazione positiva
(sono in bonis in ogni posizione,
mai nessun problema) oppure
no, visto che potrei essere fuori
dai loro consueti parametri? La
banca può cambiare a sua
discrezione il rientro, ovvero
eliminare i due anni di
preammortamento che sono
molto utili?
Per ciò che concerne i miniprestiti
da 25mila euro di cui all'articolo 13
lettera m) del decreto legge 23/20
occorre considerare che in tali
casi, come chiarito anche dalla
circolare Abi del 9 aprile 2020, il
rilascio della garanzia è
automatico e gratuito, senza
alcuna valutazione da parte del
Fondo. Ciononostante, resta
facoltà della banca concedere o
meno il prestito. Tuttavia, se la
banca accorda il prestito in
questione, le condizioni sono
quelle stabilite dalla legge, fra le
quali compaiono sia l'inizio del
rimborso del capitale non prima di
24 mesi dall'erogazione sia il fatto
che il finanziamento abbia una
durata fino a 72 mesi.
2
IMPORTO FINANZIAMENTI
Al comma 1 dell’articolo 13 lett.c
del decreto liquidità si prevede
che l'importo massimo delle
operazioni di finanziamento a
favore delle imprese non può
superare alternativamente: il
25% del fatturato totale
dell'anno 2019: il doppio della
spesa salariale sostenuta nel
2019; il fabbisogno per costi del
capitale di esercizio e per costi di
investimento nei successivi 18
mesi .Chiedo cortesemente un
chiarimento su come si
determina il valore del terzo dei
parametri di riferimento
sopra indicati.
Circa il terzo parametro di cui
all'articolo 13 comma 1 lettera c)
del Dl 23/20 la norma fa
riferimento al «fabbisogno per
costi del capitale di esercizio e per
costi di investimento nei
successivi 18 mesi, nel caso di
piccole e medie imprese, e nei
successivi 12 mesi, nel caso di
imprese con numero di dipendenti
non superiore a 499; tale
fabbisogno è attestato mediante
apposita autocertificazione resa
dal beneficiario ai sensi del
decreto del Presidente della
Repubblica 28 dicembre 2000 n.
445». In assenza di chiarimenti
nella relazione illustrativa e nella
circolare Abi del 9 aprile 2020, si
© RIPRODUZIONE RISERVATA ritiene che il primo parametro
debba fare riferimento ai costi del
conto economico, quindi secondo
una logica più ampia rispetto alla
mera spesa salariale,
conteggiandosi anche ad esempio
costi per servizi (voce B7 del conto
economico), godimento beni di
terzi (B8), acquisto della materia
prima (B6), mentre il secondo
Giovedì 23 parametro tiene in considerazione
Aggiornato
aprile. Il libro gli acquisti di immobilizzazioni
alle disposizioni
del «Dl liquidità»
con il quotidiano
I LIBRI DEL
L SOLE
SOLE 24 ORE
materiali e immateriali
Pubblicazione settimanale con Il Sole 24 ORE
€ 2,50 (I Libri del Sole 24 ORE € 0,50 + Il Sole 24 ORE € 2,00)
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in vendita separata dal quotidiano a € 0,50
(quindi acquisti che riguardano
l'attivo fisso).
Risposte a cura di
—Alessandro Germani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Sole 24 Ore Domenica 19 Aprile 2020
GLI INTERVENTI
Dl aprile: il 22 deficit e Def
Nel piano via le clausole Iva
Conti pubblici. Slitta l’esame del governo sul disavanzo extra per finanziare le misure anticrisi
Nel programma di finanza pubblica in cantiere l’addio agli aumenti automatici presenti dal 2011
Marco Rogari
Gianni Trovati
ROMA
Continuano gli smottamenti nel pro-
gramma degli interventi anticrisi. La
relazione per chiedere al Parlamento
il deficit aggiuntivo necessario a fi-
nanziare il decreto Aprile arriverà in
consiglio dei ministri solo mercoledì,
e non domani come da precedente
previsione. E ci arriverà insieme al
Def, che avrà il compito di offrire la
prima radiografia ufficiale della re-
cessione. Sarà con tutta probabilità un
Def leggero, limitato cioè al 2020-
2021, ma dovrebbe riservare una sor-
presa importante: l’archiviazione
delle clausole Iva che dal 2011 inchio-
dano con il loro peso (crescente negli
anni) le manovre italiane di finanza
pubblica. Solo per l’anno prossimo
valgono 20,1 miliardi.
In quest’ottica, un documento
spesso trascurato dai non addetti ai
lavori come il Def di aprile diventa la
chiave di volta nella gestione di uno
dei passaggi più delicati per i conti
dello Stato. Perché mercoledì è la vigi-
lia del Consiglio Europeo che dovreb-
be pronunciare una parola definitiva
sulle contromisure comunitarie al
crollo economico da Coronavirus. Ma
le incertezze sulle declinazioni prati-
che del Recovery Fund insieme alle
agitazioni italiane sul Mes, fino alle
minacce di veto ventilate la settimana
scorsa dal premier Conte, complicano
i pronostici sull’esito dell’Eurosum-
mit. E l’Italia, ancora una volta al cen-
tro della scena per il suo maxidebito in
volo verso il 155,5% secondo l’Fmi,
punta con il Def a offrire qualche ras-
sicurazione ai mercati anche contan-
do sull’effetto rimbalzo che nel 2021
dovrebbe ridurre il debito dopo
l’esplosione di quest’anno. Un’indi-
cazione importante, mentre si chie-
dono al Parlamento almeno 40 mi-
liardi di nuovo disavanzo per finan-
ziare la replica delle misure di marzo
e i nuovi interventi, dai fondi a Regio-
ni ed enti locali alle assunzioni in sa-
nità, dal bonus figli ipotizzato dal mi-
nistero della Famiglia fino al possibile
avvio di aiuti a fondo perduto per gli
autonomi più in crisi. Numeri e misu-
re del prossimo decreto sono ancora
in movimento, e potrebbero finire a
ore sul tavolo della cabina di regia
economica al Mef. La contemporanei-
tà con il Def, poi, porta a basare i calco-
li sul Pil rivisto al ribasso nel nuovo
Documento: per cui la dote extra do-
vrebbe attestarsi intorno al 2,3-2,5%
del Pil, complici le difficoltà incontra-
te fin qui dal tentativo di liberare dai
vincoli regionali i fondi Ue non spesi
della vecchia programmazione.
Proprio il rimbalzo atteso quando
i motori dell’economia potranno riat-
CIRCOLARE DEL MISE SUGLI INCENTIVI
Ricerca, più tempo per chiudere i progetti
Si può chiedere
la sospensione dell’attività
dal 23 febbraio al 31 luglio
Carmine Fotina
ROMA
Una circolare «salva incentivi».
Dopo diverse richieste delle impre-
se coinvolte e dopo alcune settima-
ne di incertezza, arriva il provvedi-
mento del ministero dello Sviluppo
economico che in considerazione
dell’emergenza in corso concede
più tempo per concludere i progetti
di ricerca agevolati e dunque per gli
adempimenti collegati. Senza per-
dere gli incentivi, si può richiedere
la sospensione degli obblighi sui
progetti relativi ai bandi a valere
sul Fondo per la crescita sostenibi-
le, sul Fondo rotativo per gli inve-
Il rinvio tivarsi davvero offre un argomento
spinge in decisivo per l’accelerazione sul Def,
avanti l’ar- che nel quadro tendenziale (a legisla-
zione vigente) terrà conto del decreto
rivo del di marzo e di quello sulla liquidità, e
prossimo nel programmatico dovrà considerare
decreto, anche gli effetti del decreto Aprile,
atteso in senza dimenticare i possibili aiuti eu-
ropei. Disegnando una curva del disa-
cdm non vanzo in netto rialzo quest’anno, an-
prima del che oltre l’8%, ma in rapido recupero
27 aprile il prossimo. Una dinamica del genere,
in un quadro di sospensione delle re-
LE CIFRE IN GIOCO
40-45 70
miliardi
L’ulteriore scostamento sul deficit
per finanziare parte del decreto Aprile
all’esame il governo mercoledì
e su cui dovrà arrivare l’ok delParlamento
TRIBUTI LOCALI
Stop Imu-Tari, il nodo calendario
Sospensione delle sanzioni
lasciata ai Comuni, ai settori
in crisi servono tempi lunghi
La sospensione di sanzioni e inte-
ressi per chi pagherà in ritardo
Imu, Tari e gli altri tributi locali
può rivelarsi il modo migliore per
togliere un problema ai contri-
buenti più in difficoltà limitando
i danni per le casse pubbliche. Per
30 raggiungere l’obiettivo, però, la
prospettiva su cui si sta orientan-
do il governo per questa replica lo-
LUGLIO
Le prime ipotesi cale degli stop fiscali ha bisogno di
di sospensione evitare due rischi: il caos delle de-
dei tributi locali cisioni sul territorio, perché la de-
parlano di uno cisione se sfruttare o meno l’op-
stop fino a questa
zione che sarà offerta dal decreto
data ma sarà
compito di Mef e Aprile spetterà agli enti, e un tem-
Ragioneria po supplementare troppo breve
generale definire per i settori più in crisi.
puntualmente la Molto dipenderà dalla traduzio-
questione ne tecnica dell’idea emersa vener-
stimenti in ricerca, sul Fondo inno-
vazione tecnologica e sui Pacchetti
integrati di agevolazioni. La so-
spensione straordinaria delle atti-
vità progettuali può riferirsi al pe-
riodo compreso tra il 23 febbraio e
il 31 luglio 2020, termine ulterior-
mente prorogabile. Ogni impresa
interessata deve comunicare la ri-
chiesta al soggetto gestore degli in-
Ok ai costi centivi secondo un modello allega-
dello smart to alla circolare, disponibile sul sito
www.mise.gov.it
working Il periodo di sospensione straor-
purché il dinaria del progetto non concorre
personale al calcolo dei termini di realizza-
faccia capo zioni già approvati. E comunque, in
caso l’azienda sia completamente
all’unità chiusa, non è rendicontabile nes-
produttiva suna spesa riferita ad attività di
in cui si progetto svolte nella fase di so-
realizza il spensione. Nell’ipotesi invece di
rallentamento dell’attività, saran-
programma no rendicontabili solo le spese di
gole puntuali del Patto Ue con l’attiva-
zione della clausola di fuga, aiuta ad
archiviare gli aumenti dell’Iva che sul
2021 valgono intorno all’1,1% del Pil.
Si tratta di un mattone in più sul
deficit, certo, assorbito però da un
contesto di ripresa: l’unico in grado di
far archiviare il problema in un Paese
che in autunno non sarebbe ovvia-
mente in condizione di sostenere au-
menti ’Iva o arrampicarsi in coperture
alternative. Lo slittamento della rela-
zione con il deficit stringe però il per-
miliardi
La dote minima necessaria per le coperture
del decreto Aprile che dovrà finanziare
anche le garanzie pubbliche per il credito
alle imprese previste dal Dl liquidità
dì. A partire dal calendario della
moratoria. Le prime ipotesi parla-
no di uno stop fino al 30 luglio (So-
le 24 Ore di ieri), ma sarà compito
di Mef e Ragioneria generale defi-
nire puntualmente la questione
perché un mese e mezzo in più (nel
caso dell’Imu, che scade il 16 giu-
gno) non è certo risolutivo per i
settori alle prese con una crisi
strutturale. Basta pensare ad al-
berghi, ristoranti e bar, per fare so-
lo un esempio.
Una strada per differenziare il
trattamento per le (tante) categorie
più colpite dal blocco dell’economia
c’è. La indica l’articolo 61 del decre-
to Marzo, che elenca in 16 punti le
tipologie di contribuenti interessati
dalle prime sospensioni delle tasse
statali. La lista è lunga, e spazia dal-
le fiere ai ristoranti, dallo sport ai
trasporti, ma va ovviamente aggiu-
stata per tener conto di come agi-
scono i tributi locali. Perché il tito-
lare di un bar, per esempio, avrà dif-
personale e le consulenze.
La circolare è firmata dal diret-
tore generale Incentivi, Laura Aria,
e dal capo della divisione interventi
R&S, Antonio Martini. Viene chia-
rito anche che, successivamente al
periodo di sospensione, resta fer-
ma la possibilità di richiedere la
proroga del termine di ultimazione
del progetto come già previsto dal-
la normativa, nel limite di 12 mesi,
se non già richiesta, «per cause
comprovate». Diverso è il caso in
cui la crisi in corso abbia portato a
una riduzione o a una variazione
delle attività progettuali dei pro-
grammi in R&S agevolabili. In que-
sta situazione, come da normativa
già vigente, si può richiedere una
rimodulazione delle spese e degli
obiettivi realizzativi. Le richieste di
rimodulazione che non comporta-
no una modifica del risultato finale
del progetto viaggeranno su una
Cantiere aperto. Numeri e interventi del decreto legge
di aprile, che dovrà replicare anche le misure del Dl
Marzo, sono ancora in movimento e potrebbero finire
nelle prossime ore sul tavolo della cabina di regia
economica al Mef
corso verso il nuovo decreto. A questo
punto il via libera parlamentare alla
richiesta di disavanzo dovrebbe arri-
vare venerdì alla Camera e al Senato,
ma è complicato prevedere la stessa
data per il Def che ha bisogno di audi-
zioni. La chiusura dei lavori potrebbe
allora scivolare all’inizio della setti-
mana successiva, quando è atteso in
extremis anche il decreto Aprile. Per
evitare il rischio di trasformarlo d’em-
blée in un «decreto Maggio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ficoltà a pagare anche la Tari di ca-
sa, o l’Imu sull’eventuale immobile
diverso dall’abitazione principale.
L’alternativa è lasciare mano libera
ai Comuni, che potrebbero decidere
sospensioni mirate per andare in-
contro ai contribuenti più bisognosi
di tutela senza infierire su casse lo-
cali già molto in difficoltà. Ma la
conseguenza inevitabile sarebbe un
puzzle sterminato di variabili da
ente a ente. Non proprio quel che
serve in questa fase. Senza contare
che le amministrazioni locali non
potrebbero decidere autonoma-
mente sospensioni più lunghe ri-
spetto alla data che sarà indicata dal
decreto legge. Perché anche in tem-
pi straordinari valgono le regole or-
dinarie, e uno stop alla riscossione
senza una copertura normativa
porta dritti al rischio di essere accu-
sati di danno erariale.
—G.Tr.
gianni.trovati@ilsole24ore.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA
corsia più veloce, con approvazio-
ne automatica da parte del gestore.
Un ulteriore punto riguarda i
costi del personale. Sono ammis-
sibili anche quelli relativi a presta-
zioni realizzate in modalità “smart
working”. Il lavoratore in smart
working, ad ogni modo, deve esse-
re in carico sul libro unico del la-
voro dell’unità produttiva in cui si
realizza il progetto. Non sono am-
messe cioè spese per il personale
in “lavoro agile” trasferito o asse-
gnato in via temporanea all’unità
produttiva in cui si svolge il pro-
getto agevolato. In allegato alla
rendicontazione di questa tipolo-
gia di costi, dovrà essere presenta-
ta una dichiarazione sostitutiva di
atto di notorietà con la lista del
personale in smart working (tra
quello rendicontato) e la relativa
sede di lavoro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Coronavirus I fatti del giorno
1,1%
VALORE SUL PIL DELLE CLAUSOLE IVA 2021
Il nuovo Def archivia il fardello delle clausole di salvaguardia
per il prossimo anno fissate in 18,4 mld dall’ultima manovra
IL MAESTRO GUARINO
IL RICORDO
EUROPEISTA RIFORMATORE
di Paolo Savona
I
eri notte è venuto a mancare a 97
anni Giuseppe Guarino. Era uno
dei miei Maestri di sapere e di vi-
ta. Intelletto dirompente e spirito
vivace, non a caso napoletano, ha
impresso in me un marchio indele-
bile. Il nostro rapporto culturale è
stato costante e contraddistinto da
vicende incrociate: in Banca d'Italia,
di cui era il vero consigliere occulto
nell'epoca Carli; in Impregilo,
quando subii una persecuzione le-
gale per essermi dedicato a scio-
gliere una drammatica crisi socie-
taria; al Ministero dell'industria,
dove raccolsi la sua validissima ere-
dità per la riorganizzazione delle
partecipazioni statali; in Banca di
Roma, quando curai con lui l'opera
omnia su Guido Carli e, infine, dopo
la crisi finanziaria del 2008, quando
si stabilì tra noi un dialogo costante
e intensi scambi di giudizi sul futu-
ro dell'euro e dell'Unione Europea.
Tra noi ci fu un solo momento di
tensione, quando nel 2015, sfidu-
ciato, decisi di interrompere la mia
vita pubblica dedicandomi agli stu-
di e a coltivare in modo autonomo
la comune battaglia per un'architet-
tura istituzionale europea migliore.
Mi ripeteva d'essere cauto perché il
Paese aveva bisogno di me, susci-
tando mie scettiche ironie. Eppure
ancora una volta aveva ragione per-
ché così accadde, non certo però
con gli effetti positivi per il Paese
che lui si attendeva.
Guarino era un costituzionalista,
un amministrativista e un esperto
di diritto pubblico dell'economia di
pari valore, ricevendo riconosci-
menti ufficiali a livello universitario
e non solo a quel livello. Era un caso
unico tra i giuristi. La Costituzione
era il suo punto di riferimento e
ogni giudizio si rifaceva al dettato
scelto dai Padri fondatori della Re-
pubblica; in tal senso va interpreta-
ta la battaglia politica che intrapre-
MORTO A MILANO
Addio al finanziere
che risanava le aziende
Scompare a 70 anni
Salvatore Mancuso
fondatore del fondo Equinox
Addio al finanziere siciliano Salvatore
Mancuso, bancario diventato ban-
chiere e poi grande investitore attra-
verso il fondo di private equity Equi-
nox. A dare l’annuncio della sua
scomparsa, dopo una grave malattia
che lo aveva colpito negli ultimi mesi,
è stato sul suo profilo Facebook il fra-
tello Bruno, sindaco del comune mes-
sinese di Sant'Agata Militello dove
Salvatore Mancuso era nato nel 1949.
A 21 anni era entrato in banca ini-
ziando la carriera in Sicilcassa dove
ha diretto filiali per 9 anni. Nel 1984
era entrato nel gruppo messinese di
cantieristica navale Rodriquez, pri-
ma come direttore centrale della pia-
nificazione strategica e poi ammini-
stratore delegato. La crisi della socie-
tà culmina con la quotazione in Bor-
sa e per Mancuso è anche l’occasione
per stringere un lungo sodalizio con
Gaetano Miccichè, che Mancuso volle
come direttore generale in Rodri-
quez, e con Corrado Passera, che al-
l’epoca curava il dossier Rodriquez
per conto di Carlo De Benedetti. Con
entrambi il rapporto di stima e ami-
Ogni cizia non si è mai interrotto nel corso
impresa degli anni e si è rafforzato quando i
interessata due banchieri, arrivati nel frattempo
deve comu- alla guida del colosso Banca Intesa,
appoggiarono il lancio del fondo
nicare Equinox di Mancuso, specializzato in
la richiesta ristrutturazioni aziendali.
al soggetto La fama di ristrutturatore di
gestore aziende, insieme al temperamento
focoso e all’amore per il mare e per
degli la sua Sicilia, hanno contraddistin-
incentivi to quello che per decenni è stato
5
se con le scelte europee non medi-
tate e tutte concentrate sulla stabili-
tà senza il giusto equilibrio con la
crescita reale, oggetto degli scopi
dell'Unione. Pronunciò giudizi fe-
roci nei confronti di Mario Monti
per aver accettato l'accordo di fiscal
compact che, per fortuna, altri paesi
si rifiutarono di approvare e non
entrò mai in vigore. Fu profonda-
mente amareggiato quando il Pre-
sidente della Repubblica Napolita-
no, suo allievo e amico, non gli ri-
spose quando gli indirizzò le sue
critiche serrate a questa scelta che
aveva asseverato.
Nel ricordo che il Corriere della
Sera ha dedicato alla sua scompar-
sa, viene presentato come europei-
sta convinto. È un riconoscimento
dovuto, ma non mette in evidenza
che cosa ciò significa per lui, che
viene accomunato alla linea di ac-
condiscendenza seguita dal quoti-
diano alle lacune esistenti nell'ar-
chitettura istituzionale e alle scelte
deflazionistiche che Guarino aveva
costantemente combattuto. Egli di-
stingueva gli europeisti riformato-
ri, uno sparuto gruppo al quale ap-
parteneva, dagli europeisti conser-
vatori, il gruppo dominante che, a
mala pena, accettava di considerare
europeisti, essendo solo conserva-
tori, di una conservazione contro
cui aveva lottato tutta la vita appar-
tenendo a una sinistra umanistica,
non ideologica, né opportunista.
Le sue esperienze e relazioni in-
ternazionali erano immense. Spero
che la Famiglia voglia aprire quanto
prima il suo archivio agli studiosi,
per mettere a disposizione della po-
litica il patrimonio di riflessioni che
tornò così utile al Paese dal primo
dopoguerra in poi. Perciò la sua
scomparsa, più che chiudere
un'epoca, ne apre un'altra. Perciò
continueremo a essergli grati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
uno dei protagonisti indiscussi
della finanza italiana.
Dal 1992 al 1995 Mancuso ricoprì
l’incarico di ad del GruppoGerolimi-
ch/Unione Manifatture, realizzando-
ne la ristrutturazione industriale e fi-
nanziaria. Intanto, nel 1994, diventa
anche ad di Iritecna, società del Grup-
po Iri. Dal 1996 al 1998 si occupò poi di
ristrutturare il gruppo industriale in
difficoltà Santavaleria. Risale invece
al 2000 la fondazione di Equinox Ma-
nagement, società di investimenti di
private equity nei settori dell’indu-
stria e dei servizi che in venti anni ha
effettuato decine di operazioni. Spes-
so, si trattava di ristrutturazioni per-
chè, come ripeteva scherzando lo
stesso Mancuso, «mi chiamo Salvato-
re perchè mi piace salvare le aziende».
Il suo temperamento passionale
e focoso lo ha portato a ingaggiare
duelli con tanti personaggi della
finanza italiana. Mancuso era fatto
così, non aveva paura di nessuno.
Purtroppo, a 70 anni una terribile
malattia se lo è portato via.
—Al.G.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ANNUNCIO SU FB
SALVATORE
MANCUSO
70 anni,
finanziere
siciliano
Creò il Fondo Equinox
E' morto ieri nella sua casa
di Milano, all'età di 70 anni,
Salvatore Mancuso, banchiere
e manager finanziario.
6 Domenica 19 Aprile 2020 Il Sole 24 Ore
I fatti del giorno Coronavirus
LA SANITÀ
In un mese 20mila assunzioni
Speranza: «Ora più cure a casa»
L’emergenza. Sono 4.331 i medici e 9.666 gli infermieri, più assunti in Lombardia, Emilia e Toscana
Oltre metà degli ingressi con contratti a tempo indeterminato o stabilizzabili, solo 350 i pensionati
Marzio Bartoloni
Sembrava una operazione impossi-
bile e invece in un mese il Servizio
sanitario nazionale è riuscito a re-
clutare 20.040 tra medici, infermieri
e altri operatori sanitari da inviare
nella trincea della battaglia al Covid
19. Un piccolo grande miracolo che
rafforza la Sanità pubblica italiana in
un momento di emergenza recupe-
rando quasi metà delle forze che
aveva perso negli ultimi dieci anni,
quando per effetto dei tagli ripetuti
il Ssn ha dovuto fare a meno di
45mila persone. Tra l’altro 11mila dei
20mila rinforzi sono con contratti a
tempo indeterminato o che possono
essere stabilizzati.
Ma torniamo ai tempi record del-
l’operazione. A metà marzo entrava
in vigore il decreto Sanità che mette-
va in campo massicce risorse per
provare a raggiungere 20mila as-
sunzioni, ora praticamente 30 giorni
dopo quell’obiettivo è stato raggiun-
to. «Avere più personale, più medici,
più infermieri, più operatori sanitari,
è stata da subito una delle nostre
priorità per affrontare la sfida del
Covid-19 – spiega al Sole 24 Ore il
ministro della Salute, Roberto Spe-
ranza –. Oggi, a un mese dal decreto
che forniva il quadro normativo e le
risorse, la cifra di 20mila assunzioni
è stata raggiunta e superata. La colla-
borazione tra ministero della Salute,
Regioni e Province autonome è stata
importante per arrivare in tempi ra-
107.771
Il ministro della Salute. Roberto Speranza spiega al Sole
24 Ore come « a un mese dal decreto che forniva il quadro
normativo e le risorse, la cifra di 20mila assunzioni è stata I MALATI IN ITALIA
raggiunta e superata». Ora si può passare alal Fase due Il numero complessivo in Italia, con un incremento di 809
concentrata sulle cure a casa. rispetto a ieri, quando l'aumento era stato di 355.
L’INTERVISTA
Silvestro Scotti. Per il segretario della Federazione medici
di medicina generale serve più chiarezza dal Governo
«Basta confusione,
gestione della Fase 2
ai medici di famiglia»
3.295 assunzioni (di cui 946 medici),
Il maxi piano seguita da Emilia Romagna (2.669), Barbara Gobbi dell’assistenza che risente di una sanità
Toscana (2.485), Piemonte (2.015) e regionalizzata fino allo stremo.
«I
Potenziamento delle risorse umane del servizio sanitario nazionale legate alle esigenze poi Lazio (1.687), Campania (1.172) e 43mila medici di famiglia E gli effetti su i pazienti?
derivanti dall'emergenza Covid -19. Rilevazione del 17 aprile 2020 Veneto (912). Ma colpisce anche un sono a disposizione per Bisogna tornare a garantire le cure ai
altro dato: oltre la metà delle assun- aiutare il Paese sia nella ge- cronici. E poi non va messo in discus-
DI CUI DI CUI DI CUI DI CUI zioni, più di 11mila sulle 20mila com- sione il rapporto fiduciario tra medi-
REGIONI TOTALE
MEDICI INFERMIERI
REGIONI TOTALE
MEDICI INFERMIERI stione attuale del Covid sia
Abruzzo 359 65 165 Piemonte 2.015 355 888 plessive, sono a tempo indetermina- nella Fase2. Gli strumenti certo non co di famiglia e assistito con una
Basilicata * 141 4 137 P.A. Bolzano 116 47 46 to (4.448) oppure con incarichi a tem- mancano e sono quelli messi in pista regìa frammentata delle cure .
Calabria 313 66 131 P.A. Trento 92 31 45 po determinato (6.802) con contratti dai decreti sull’emergenza: dal triage Quindi la Usca ideale come do-
Campania 1.172 276 607 Puglia ** 1.126 112 682 di un anno rinnovabili che però - così telefonico per i pazienti con sintomi vrebbe essere?
prevede il decreto Sanità 14/2020 - alle Unità anti-Covid (Usca) passando Quella in cui ogni medico di base coor-
E. Romagna 2.669 489 1.372 Sardegna 673 160 277
sono titoli preferenziali che potranno per la ricetta elettronica da inviare di- dina le azioni dell’equipe anti Covid ri-
Friuli V. G. 256 39 108 Sicilia 1.411 220 694
essere spesi nei futuri concorsi. rettamente in farmacia e per lo sbloc- spetto al suo paziente. Questo in alcune
Lazio 1.687 533 768 Toscana 2.485 310 1.488
Gli altri contratti sono di natura ‘‘ co dei soldi necessari ad acquistare realtà come a Rimini e Reggio Emilia
Liguria 556 194 164 Umbria 228 106 76
più precaria, rapporti libero profes- In vista di una flussimetri ed ecocardiografi collegati già avviene mentre in altre la regia asse-
Lombardia 3.295 946 1.396 Valle d'Aosta 48 19 20
sionali di sei mesi rinnovabili che possibile al telefonino. Fino alle app, quando gnata al distretto confonde i ruoli in un
Marche 393 98 209 Veneto 912 257 353
hanno ricevuto diverse critiche so- recrudescenza saranno disponibili. Noi ci siamo e ping-pong tra medico curante e Asl.
Molise 93 4 40 Totale 20.040 4.331 9.666
prattutto dai sindacati medici per le del Covid in stiamo inviando a tutti gli iscritti e al Per la Fase 2 cosa vi aspettate?
Note: * Basilicata - I dati riportati sono relativi alla rilevazione del 27 marzo u.s. in quanto non sono pervenuti limitate garanzie per i neo-assunti. ministro le linee guida sui piani di ge- La gestione dovrà essere tempestiva ed
gli aggiornamenti richiesti; ** Puglia - La Regione segnala di non aver ricevuto i dati reletivi alle assunzioni effettuate autunno,
dall'Irccs De Bellis - Fonte: ministero della Salute Tra questi c’è un numero che salta stione territoriale per affrontare la ri- elastica, capace di attivare modelli
all’occhio: si era molto parlato di un cruciale partenza. Purché arrivi anche un’in- adattabili alle esigenze di cura – come
pidi a questo risultato». «Ma non fi- territorio: nel decreto di aprile si la- massiccio ricorso ai camici bianchi anticipare vestitura chiara del medico di famiglia il contenimento dei casi domiciliari – ed
nisce qui», spiega il ministro Spe- vora infatti tra le altre cose all’assun- o infermieri pensionati per coprire vaccinazione e si sgomberi il campo dall’eccesso di epidemiologiche, come un focolaio im-
ranza che dopo la Fase uno del- zione di almeno 5mila infermieri per rapidamente i “buchi” in corsia. Ma anti- burocrazia». Silvestro Scotti, segreta- provviso oppure un contagio più diffu-
l’emergenza, sta lavorando alla Fase assistere i tanti pazienti a casa: non alla fine il personale in quiescenza influenzale rio della Fimmg che è il principale sin- so. I modelli possono anche variare tra
due: «Nei provvedimenti che sono in solo quelli con il Covid (oltre 80mila) impiegato nell’emergenza Covid è dacato dei medici di famiglia, ha con- i territori, l’importante è definirli a prio-
cantiere il rafforzamento del perso- ma anche anziani e fragili. stato solo di 358 unità (323 medici tribuito in prima persona a confezio- ri per non trovarsi a inseguire il virus.
nale e delle risorse per il Servizio sa- Scorrendo i numeri di questa ma- e 35 infermieri). Più corposo invece nare le norme anti-Covid-19. Ma non In ottobre con la nuova influenza
nitario nazionale continuerà pun- xi-operazione di reclutamento fatta il ricorso ai giovani medici che stan- è ancora soddisfatto. stagionale come comportarsi?
tando soprattutto al territorio. Solo di rapide selezioni in base a colloqui no ancora completando la forma- Cosa manca per la Fase 2 ? In vista di una possibile recrudescen-
una sanità più reattiva e più vicina e curriculum che ha riguardato 4.331 zione: quasi 1.500 gli specializzandi Innanzitutto non vanno ripetuti gli er- za del Covid in autunno bisognerà
alle famiglie – continua il ministro – medici, 9.666 infermieri e oltre 5.700 assunti con questi contratti precari. rori della Fase 1 come il fatto di guardare anticipare gli ordini dei lotti necessari
ci consentirà, da una parte, di gestire tra operatori socio sanitari, farmaci- Nel decreto Cura Italia in Parlamen- sempre e soltanto all’ospedale, mentre di vaccino anti influenzale e ampliare
meglio i pazienti Covid-19 e, dall’al- sti e tecnici di laboratorio emerge co- to è prevista però una modifica che sul territorio abbiamo ormai oltre il le coperture. Fin dal 1 ottobre an-
tra, di prendere in carico tutte le altre me il maggior numero di rinforzi è va in loro favore: anche loro potran- 70% dei positivi. Le stesse Usca sono dranno vaccinate gratis tutte le per-
situazioni di fragilità che non richie- avvenuta in alcune Regioni, in parti- no accedere agli incarichi a tempo state attivate solo in dodici Regioni. Ma sone dai 55 anni in su e i cronici più i
dono cure ospedaliere». La parola colare quelle più colpite dal virus: in determinato di 1 anno . problemi principali sono la burocrazia bambini fino ai 14 anni.
d’ordine della nuova fase è infatti il cima non a caso c’è la Lombardia con © RIPRODUZIONE RISERVATA e la confusione nell’organizzazione © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Sole 24 Ore Domenica 19 Aprile 2020
IL CASO GRECIA
Atene contiene il virus,
ma l’economia crollerà
Il paradosso. Misure tempestive e rigide hanno limitato i contagi
a poco più di 2.200. Nonostante ciò il Pil va verso un crollo annuale del 10%
Stefano Carrer
Pasqua con i tuoi, Natale con chi vuoi.
Al contrario di quanto accade in Italia,
i greci associano alla primavera le fe-
stività tradizionali più importanti
dell’anno, da trascorrere con i paren-
ti, spesso al paese di origine e in ogni
caso in una dimensione collettiva e
festosa. Quest’anno, però, la settima-
na santa che culmina oggi con la Pa-
squa ortodossa non vede grandi bar-
becue all'agnello in piazza o nei giar-
dini, né processioni e fuochi di artifi-
cio: il governo ellenico ha anzi
intensificato i controlli stradali e rad-
doppiato le multe (da 150 a 300 euro)
per chi esce di casa senza motivo, per
evitare il rischio di compromettere i
successi nel contenimento dell’epi-
demia da coronavirus che hanno fat-
to indicare la Grecia, in questo senso,
come un Paese-modello.
Non era certo scontato che venis-
se lodata, come ha fatto il think tank
The Bridge, come il Paese che in Eu-
ropa ha reagito meglio alla pande-
mia: comparando le azioni di 10 Pae-
si in riferimento al primo insorgere
del contagio e alle prime 100 infezio-
ni, The Bridge ha promosso a pieni
voti l’approccio di Atene, che «grazie
a tempestive e rigide misure di con-
tenimento è riuscita a appiattire la
curva e rallentare la diffusione del
virus». Anche altre società di analisi
hanno rilevato l’immediatezza della
risposta: cancellazione degli eventi
di carnevale subito dopo il primo
LO SCONTRO CON I GOVERNATORI
Usa: proteste contro il lockdown
e Trump si schiera con i ribelli
Riccardo Barlaam
Qualcuno li ha soprannominati «gli
zombie». L’immagine è diventata vi-
rale e finirà di sicuro in qualche film
di Hollywood per raccontare la crisi
del Covid-19 negli Usa: mostra le pro-
teste di un gruppo di persone che si
spingono contro il portone del palaz-
zo del governatore dell’Ohio, a Co-
lumbus, per chiedere la fine del
lockdown con i visi attaccati al vetro,
tutti vicini, uno accanto all’altro senza
il rispetto delle distanze di sicurezza:
un manifestante indossa un cappelli-
no rosso con il logo Trump, un’altra
sventola una bandierina americana.
Il governatore dell’Ohio si chiama
Mike DeWine ed è un repubblicano,
lo stesso partito del presidente. Do-
po le proteste DeWine ieri ha deciso
di riaprire l’Ohio dal primo maggio.
Intervistato alla radio nazionale ha
affermato che i manifestanti «hanno
tutto il diritto di manifestare, ma ciò
non significa necessariamente che
sia la cosa giusta. Vogliono far ripar-
tire l’economia. Nessuno è più an-
sioso di me, ma dobbiamo farlo in
modo graduale per proteggere le vi-
te delle persone e delle nostre istitu-
zioni mediche».
Proteste contro il lockdown negli
COMUNICATO SINDACALE
Il comitato di redazione dei gior-
nalisti del Sole 24 Ore prende con
fermezza le distanze dai conte-
nuti dell'articolo dal titolo
“L’economia ferma e il dubbio sui
decessi in Italia”, a firma di Paolo
Becchi e Giovanni Zibordi, appar-
so nella serata di venerdì 17 in
una sezione del nostro sito.
Ogni forma di censura, anche
delle opinioni più distanti, è
lontana da noi: per questo non
abbiamo chiesto che il contenu-
to fosse cancellato.
La nostra testata si è, però, di-
stinta negli anni per la qualità degli
contagio rilevato, chiusura delle
scuole il 10 marzo prima che ci scap-
passe il primo decesso (che 4 giorni
dopo ha innescato la chiusura dei
negozi e il “lockdown”). Mosse a sca-
lare anticipate in un ordine da 15
giorni a oltre un mese rispetto a
quanto fatto in altri Paesi.
Sulle sanzioni non si è scherzato:
risultano alcune centinaia di arresti
tra chi ha disobbedito, compresi bar-
bieri e preti. Le misure di quarantena
in hotel per chi arrivava da aree peri-
colose, un discreto monitoraggio dei
soggetti a rischio, un buon rispetto
delle regole da parte della popolazio-
ne (che ha risposto oltre le previsioni
all’esortazione “Menoume stipi”,
stiamo in casa!), l’emergere di reti di
solidarietà e una accelerazione della
digitalizzazione dei servizi della pub-
blica amministrazione hanno contri-
buito a limitare a 2.235 i casi di conta-
gio, con 110 morti.
Fonti del governo confermano che
in questo trend virtuoso ha avuto un
ruolo fondamentale l’Italia: è stata
forte l’impressione determinata dal
primo “lockdown” effettuato in una
democrazia europea, senza il cui
esempio sarebbe stato più arduo in-
trodurre ad Atene la sospensione di
vari diritti costituzionali e la chiusura
anche delle chiese. Non da ultimo,
hanno inciso i timori per la tenuta di
un sistema sanitario penalizzato dai
tagli effettuati nel decennio della crisi
(all’inizio solo 557 posti operativi in
terapia intensiva) e la scommessa sul
ultimi giorni si sono svolte in diversi
stati: Virginia, Minnesota e ultime in
Texas. In Michigan addirittura i ma-
nifestanti sono scesi in strada armati.
Trump accogliendo le indicazioni
degli scienziati ha emesso le linee
guida federali per la “fase due”, che
rimandano ai governatori la deci-
sione del quando e come far riparti-
re i vari Stati, come previsto dal deci-
mo emendamento della Costituzio-
POPOLARITÀ
IN CALO
Il gradimento del
presidente
Donald Trump è
in caduta libera
tra gli americani
ne. Ma il giorno dopo ha pubblicato
tre tweet inneggianti ai manifestan-
ti che ha definito «cittadini respon-
sabili»: «LIBERATE Michigan!»,
«LIBERATE Minnesota!», «LIBERA-
TE Virginia!», ha scritto il presidente
in tre post successivi.
Negli Stati Uniti i morti per coro-
navirus hanno superato quota
37mila e i casi postivi sono oltre
700mila. Nel Paese dove la pande-
mia è più forte le polemiche per la
interventi che ogni giorno ospita.
Troviamo, allora, sorprendente
che un tema così delicato e triste co-
me la morte di migliaia di italiani in
queste settimane venga trattato
sulla base di analisi che pochissimo
hanno di scientifico.
Nell'articolo leggiamo, testual-
mente, che «non è la mortalità ec-
cessiva a livello nazionale che giu-
stifica il blocco prolungato dei dirit-
ti e della vita degli italiani».
Sono parole che preferiamo
non commentare in giornate nelle
quali, purtroppo, i morti a causa
del Covid-19 si contano nell’ordi-
tentativo di salvare la stagione turi-
stica estiva scontando la compromis-
sione di quella primaverile.
Quando, alcuni giorni fa ad Atene
l’edificio del parlamento è stato illu-
minato per tre sere con i tre colori
della bandiera italiana, durante la ce-
rimonia inaugurale il ministro degli
esteri Nikos Dendias ha utilizzato pa-
role toccanti («Uniti risorgeremo»),
mentre il nostro ambasciatore Efisio
Luigi Marras ha ringraziato per
l’espressione di vicinanza e solidarie-
tà e non ha esitato a raccomandare ai
greci di attenersi scrupolosamente
alle «chiare, tempestive e assai sag-
ge» indicazioni del loro governo.
Provvedimenti che sono stati appro-
vati anche dall’opposizione di sini-
stra che ha mostrato atteggiamenti
responsabili e non ha fretta né può,
come altrove, cercare di far cadere il
governo. Questo anche se - come suc-
cesso in Corea, altro Paese abile nel
contenere l’epidemia - la situazione
per ora avvantaggia nei sondaggi chi
sta al potere. «Vogliamo fare una op-
posizione lungimirante: se si tratta di
tutelare la salute dei cittadini non si
fanno polemiche - afferma un porta-
voce di Syriza - Critichiamo le rispo-
ste alla crisi economica che si profila:
misure o insufficienti, come gli 800
euro di cui è stata avviata una prima
distribuzione limitata, o sbagliate co-
me i voucher per corsi professionali.
E poi la debolezza nell’appoggiare un
fronte euromediterraneo nella Ue, le
mosse confuse e inutilmente dure
riapertura sono diventate terreno
di campagna elettorale. I tweet di
Trump – scrive la giurista Mary Mc-
Cord dell’Istituto per la difesa della
Costituzione - sono contro la legge
perché rappresentano un chiaro in-
vito all’insurrezione: i governatori
hanno il diritto di decidere quando
riaprire i loro stati nel mezzo di una
pandemia che sta uccidendo mi-
gliaia di americani. L’invito all’in-
surrezione e le minacce contro il
governatore sono un crimine in
questo Paese, così come lo sono le
proteste armate».
Il gradimento di Trump tra gli
americani è in caduta verticale. I
sondaggi sulle elezioni 2020 da una
decina di giorni vedono in testa Joe
Biden. Secondo la media degli ultimi
sondaggi nazionali effettuata da Re-
alClearPolitics Biden è al 47,3% con-
tro Trump sceso al 41%. Più il tycoon
scende nelle rilevazioni e più sale di
livello la retorica politica. Il presi-
dente, tra le altre cose, ha appena an-
nunciato 19 miliardi di aiuti straor-
dinari a favore del settore agroali-
mentare per i danni causati dal coro-
navirus, compresi 16 miliardi di
pagamenti diretti per i farmers, suoi
grandi sostenitori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ne di centinaia ogni giorno.
Chiediamo, allora, alla direzione
del Sole 24 Ore massima attenzione
nella selezione dei contenuti che la
testata ospita. Ci pare che stavolta
ce ne sia stata molto poca.
Questi commenti, come recita la
nota in testa al pezzo, «non impe-
gnano la linea editoriale del giorna-
le». Aggiungiamo che lasciano sgo-
menti i giornalisti del Sole 24 ore.
Continueremo a vigilare af-
finché il lavoro della redazione
non venga danneggiato da scel-
te discutibili.
—Il Cdr
7
Coronavirus I fatti del giorno
39%
L’India si difende dai takeover. Il Governo indiano di
Narendra Modi (nella foto) ha varato norme provvisorie
che prevedono l’approvazione governativa per acquisti di CONSENSI NEI SONDAGGI PER LA CDU
aziende indiane da parte di società di Paesi stranieri. La gestione dell’emergenza sanitaria fa volare nei sondaggi
L’obiettivo è impedire takeover da parte di aziende cinesi la Cdu-Csu di Angela Merkel. Verdi al 16% e Spd al 15%
EPA
verso il problema dei rifugiati, i dan-
nosi atteggiamenti liberisti. Il tempo
ci darà ragione: anche la classe media
che ci ha voltato le spalle nelle elezio-
ni dell’anno scorso comprenderà di
aver sbagliato ad aver dato retta alle
lusinghe di Nuova Democrazia».
Le stime dell’Fmi fanno precipi-
tare la Grecia, la più virtuosa nella
lotta al virus, in fondo all’Europa,
con un Pil atteso in calo quest’anno
del 10%, più del picco negativo del
9,1% del 2011. Per il capo del diparti-
mento europeo Poul Thomsen, l’im-
patto sarà più pesante che altrove
per la dipendenza da settori come
turismo e shipping,R e per la debo-
lezza di Pmi e settore bancario: il de-
bito salirà in un anno dal 179,2 al
200,8% del Pil, con un deficit prima-
rio al 5,1%, e la disoccupazione bal-
Tradizioni. zerà di tre punti al 22,3%.
Sabato santo In compenso, il nuovo Qe della Bce
ortodosso a concede l’eleggibilità per l’acquisto ai
Corfù: lancio bond greci, ora ammessi anche come
dai balconi strumenti di garanzia per le banche
di vasi di argilla. che bussano a liquidità. Per la prima
volta dall’inizio della nuova crisi, in
settimana Atene è tornata sul merca-
Peggio che al culmine della crisi del debito to dei capitali, piazzando settennali
per 2 miliardi di euro al 2,02%. Si è
Variazione del Pil della Grecia. In percentuale associata alle richieste guidate dal-
l’Italia per gli eurobond ma continua
2 1,9 1,9 in un approccio molto collaborativo
1,5
con le istituzioni europee.
0,7 Il ministro delle Finanze Christos
0 Staikouras ha salutato con favore
l’ultimo accordo raggiunto nell’Euro-
-0,4 -0,2
gruppo. Il governo ha dato un pacato
-2 appoggio all’iniziativa per gli euro-
bond ed è favorevole ad altri stru-
menti collettivi per fronteggiare la
-4 -3,2 crisi. Non dice se chiederebbe prestiti
L’esperto.
Sotiris Tsiodras,
direttore del
200
% DEBITO/PIL
non condizionati del Mes: ogni possi-
bilità sarebbe gradita, ma sente meno
urgenza di altri in proposito, anche
-6 -5,5
comitato A fine 2020 l’Fmi perché si trova in una situazione ano-
scientifico sulle stima un netto mala. Resta sotto occhiuta “post-sor-
malattie infettive, aumento del veglianza” anche dopo l’uscita dal
-8 -7,3 rapporto
è diventato molto bailout e si trova in sostanza a dover
debito/Pil da
popolare in Grecia ancora concordare le sue mosse. Tut-
179,2% al 200,8%.
con le apparizioni -9,1 -10 Il tasso to finirebbe, insomma, per rientrare
-10
in televisione di disoccupazione in un negoziato più vasto con i credi-
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020* tori-sorveglianti europei.
nella conferenza salirà di tre punti
stampa serale (*) stime Fmi al 22,3%. © RIPRODUZIONE RISERVATA
AVVISO AI SOTTOSCRITTORI DI QUOTE A DISTRIBUZIONE
DI “AZ FUND 1” FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO A COMPARTI
MULTIPLI DI DIRITTO LUSSEMBURGHESE
Si dà notizia che la Società di Gestione AZ Fund Management S.A. ha deliberato - ai sensi di
quanto previsto al paragrafo 14 “distribuzione dei dividendi” del Prospetto del Fondo - di
distribuire per ciascuno dei Comparti che prevedono classi “a distribuzione”, gli importi
sotto indicati:
Comparto Importo unitario
distribuito (in Euro)
Hybrid Bonds, AZ Bond – Euro Aggregate Short Term 0,015
AZ Alternative – Arbitrage, European Dynamic, AZ Bond – Target 2024 0,022
AZ Bond – Sustainable Hybrid 0,016
AZ Equity - Escalator 0,014
Munis Yield 0,013
Italian Trend 0,012
Bond Target 2023 Equity Options 0,027
0,030
Arbitrage Plus, Core Brands
Short AZ Allocation – Turkey, AZ Bond – Emerging Local Currency FoF,
AZ Bond – Emerging Hard Currency FoF, Global Sukuk, Formula 1 – 0,050
Absolute, AZ Equity – Global ESG
Short Term Global High Yield, High Income, Bond Target 2022
Equity Options, Bond Target 2020 Equity Options, Convertible Bond, 0,025
AZ Bond – Income Opportunities, AZ Bond – Target 2021
AZ Allocation – Global Income 0,040
AZ Equity – Global Emerging FoF 0,039
Global Infrastructure 0,024
Patriot 0,059
Cat Bond Fund Plus 0,066 (classe A); 0,065 (classe B)
Con riferimento ai Comparti Active Selection, Real Plus, AZ Equity – Japan, AZ
Allocation – Global Conservative, AZ Alternative – Capital Enhanced(*), AZ Bond –
Target 2024 USD(*), AZ Bond – Target 2025(*), AZ Bond – Long Term Credit
Opportunities(*), AZ Equity – Long Term Equity Opportunities(*) non viene effettuata
alcuna distribuzione dei dividendi.
Gli importi sopra indicati si riferiscono a ciascuna delle quote “a distribuzione” in
circolazione alla data del 20 aprile 2020 (e del 30 aprile 2020 con riferimento al Comparto
Cat Bond Fund Plus) e sono al lordo della ritenuta fiscale.
Gli importi sopra indicati saranno posti in pagamento a decorrere dal 24 aprile 2020 (e del
7 maggio 2020 con riferimento al Comparto Cat Bond Fund Plus). Il valore della quota dei
predetti Comparti del 20 aprile 2020 (e del 30 aprile 2020 con riferimento al Comparto
Cat Bond Fund Plus) terrà conto dello stacco della cedola stessa.
(*) in considerazione del recente avvio dei comparti o delle classi di Quote a distribuzione
AZ FUND MANAGEMENT S.A. 35, avenue Monterey - L - 2163
LUXEMBOURG - Grand-duché de Luxembourg
8 Domenica 19 Aprile 2020 Il Sole 24 Ore

I fatti del giorno Coronavirus

+67,5%
MERCATI
La rimonta Usa. Gli investitori stanno privilegiando le
azioni Usa che più beneficiano del Covid 19. Amazon e
Netflix sono sui massimi storici (+9,4% e 9,5% dal 19 IL RECUPERO DAI MINIMI DEL NASDAQ
febbraio). Ancora meglio Regeneron Pharma (+41,9%) e Wall Street dai minimi di marzo ha recuperato già il 55,5% e il
Gilead, che potrebbe aver trovato una cura (+24,7%). Nasdaq il 67,5%. Europa indietro. Svetta solo Francoforte.

La scommessa Wall Street vola, l’Europa no RETROSCENA

Ubi, le ipotesi

delle Borse:
BORSE A RIPARTENZA SELETTIVA AZIONI USA IN RALLY
Andamento dei principali listini azionari dai massimi del 19 febbraio.
Base 19/2 = 100
Alcuni dei titoli migliori di
Nasdaq e S&P 500. non confermate
100 Var. % dal 19/2
S&P 500
sui francesi
di Crédit Agricole
nel dopo Covid
90 NASDAQ Regeneron Pharma.
41,9
S&P 500 Cabot Oil & Gas Corp
80 34,4 Alessandro Graziani

Usa batte Europa

DAX

L’
Newmont Corp
CAC 40 28,3 Ops di Intesa Sanpaolo su
70
Ubi Banca procede secondo
IBEX Gilead Sciences Inc
FTSE MIB 24,7 i tempi prefissati e la
rinuncia di entrambe le
60 Citrix Systems Inc banche al dividendo ha migliorato
23,0
l’appeal finanziario dell’offerta,
Incyte Corp come evidenziato nei giorni scorsi
50 21,3
Listini selettivi. Il rimbalzo dopo i minimi di marzo 19/2 MARZO 17/4
Nasdaq
dal Sole24Ore. E in vista
dell’assemblea dei soci di Intesa
premia le Borse dei Paesi che rispondono meglio PAESE BORSA % CADUTA % PERDITA %
MARZO ATTUALE RECUPERO
AIUTO % SUL PIL
ESCLUSE GARANZIE
Regeneron Pharma.
Sanpaolo del 27 aprile per
l’emissione di azioni al servizio
41,9
alla crisi: Wall Street torna ad agosto 2019, Italia al palo 0 3,5 7
Gilead Sciences Inc
dell’Ops, i proxy advisor Iss e Glass
ITALIA Ftse Mib -41,2 -34,4 +19,1 1,2 Lewis hanno già suggerito agli
24,7
investitori di approvare

+19
Maximilian Cellino L’Europa è invece il regno dell’in- Germania Dax -39,0 -25,2 +41,2 4,4 Citrix Systems Inc l’operazione perché, malgrado le
Morya Longo decisione, dei litigi, dei bizantinismi, 23,0 turbolenze sui mercati delle ultime
della lentezza e dei mezzi interventi. Francia Cac 40 -38,7 -28,9 +31,8 0,7 Seattle Genetics Inc settimane, il deal è considerato
IL RECUPERO
Vedere due colossi tech come Ama- Così anche la granitica Germania, che 14,2 convincente. Secondo il calendario
DI MILANO Spagna Ibex -39,4 -33,3 +17,9 1,2
zon e Netflix tornare nei giorni scorsi sulla carta ha molto più spazio nel bi- Dopo aver perso Netflix Inc previsto al momento dell’avvio
sui massimi storici in Borsa dà un lancio pubblico degli Stati Uniti per il 41% da fine 9,5 dell’operazione, il lancio dell’offerta
Stati Uniti S&P 500 -33,9 -15,1 +55.5 6,9
certo senso di serenità. Perché signi- intervenire a sostegno di famiglie e febbraio ai minimi sul mercato dovrebbe avvenire tra
Amazon.com Inc
fica che, anche nel mondo ibernato imprese (con un debito pre-crisi al di marzo, la Borsa Stati Uniti Nasdaq -28,0 -9,1 +67,5 6,9 9,4 fine giugno e inizio luglio. Salvo che,
del coronavirus, le Borse iniziano a 59%), in Borsa si riprende meno velo- di Milano ha causa lockdown e rallentamento nei
Fonte: elaborazione di Banor Capital, Fmi per gli aiuti statali
vedere la luce in fondo al tunnel. Al- cemente. Per quanto più rallentato, il recuperato solo vari processi autorizzativi di diverse
il 19,1%. Idem
meno loro. Purtroppo la scorgono in recupero del Dax di Francoforte resta Autorità Antitrust, l’Ops non slitti a
quella spagnola,
maniera asimmetrica non solo tra i tuttavia superiore rispetto a quello che ha ripreso
settembre.
RIPARTONO LE EMISSIONI DI BOND (MA NON PER TUTTI)
diversi settori, ma anche tra i diversi delle altre Borse del Continente. An- solo il 17,9% Nel frattempo é atteso il
Emissioni di bond aziendali nel periodo marzo-metà aprile divise per nazionalità degli emittenti.
Paesi: gli investitori stanno infatti che perché, in base alle stime conte- pronunciamento sull’Ops da parte
Dati in miliardi di euro
iniziando a dividere il mondo (e le nute nel Fiscal Monitor del Fondo del board di Ubi Banca, che ha
Borse) tra chi uscirà bene e veloce- monetario internazionale, Berlino ha 2019 0 25 0 70
2020 incaricato un nutrito pool di advisor
mente dalla crisi e chi invece farà fati- messo in campo misure dirette pari al 1 Regno Unito Francia 1 finanziari e legali di valutare - come
ca. O, più precisamente, tra chi ha 4,4% del Pil: non saranno le risorse 2 Francia Regno Unito 2 è obbligo nei confronti degli
spazio nel bilancio statale e forza nel- liberate da Washington (6,9% della 3 ITALIA Belgio 3 azionisti della banca - eventuali
la banca centrale per sostenere la ri- ricchezza nazionale Usa), ma valgo- 4 4 opzioni alternative. Nella lettera ai
Germania Olanda
partenza dell’economia, e chi ne ha no in termini relativi pur sempre 5 soci inviata in vista della recente
5 Svizzera Germania
meno. Le Borse, che guardano ormai quasi quattro volte l’1,2% degli inter- 6 assemblea, gli amministratori di Ubi
6 Belgio Norvegia
al dopo-epidemia, questo stanno - a venti di Roma e Madrid. 7 Banca hanno ricordato che dopo
7 Spagna Austria
torto o ragione - anticipando: che la In Europa il vero problema sta in 8 l’esame delle Autorità,
8 Norvegia Svizzera
crisi indebolirà i deboli e rafforzerà (o effetti nei Paesi più deboli e più inde- presumibilmente nella tarda
9 Russia Spagna 9
indebolirà meno) i forti. bitati: la Spagna (che post-Covid avrà primavera, con l’ausilio degli
10 Rep. Ceca Lussemburgo 10
Così se la Borsa Usa ha recuperato un debito al 113% del Pil secondo advisor finanziari Goldman Sachs e
11 Lussemburgo Irlanda 11
già il 55,5% di quanto perso a inizio l’Fmi) e l’Italia (che potrebbe arrivare Crédit Suisse e di quelli legali Bonelli
12 Svezia Svezia 12
marzo tornando sui livelli di agosto al 155% del Pil dal 135% pre-virus). Il Erede e Linklaters, il cda di Ubi «avrà
2019 e il Nasdaq addirittura il 67,5% mercato sta penalizzando questi Pae- 13 Finlandia Portogallo 13 ogni dato utile» per valutare
(nonostante la profonda crisi econo- si sui titoli di Stato, con spread che si 14 Olanda Danimarca 14 l’operazione «nell’interesse dei
mica negli Usa), l’Europa è rimasta in- allargano nonostante i forti interventi 15 Austria ITALIA 15 destinatari».
dietro. E, guardando al solo Vecchio della Bce. Li sta penalizzando sul 16 Danimarca Russia 16 Nel frattempo gli advisor di Ubi
continente, la Borsa tedesca ha recu- fronte delle emissioni di obbligazioni Fonte: Afme sono al lavoro per esplorare la validità
perato il 41,2% di quanto perso, quella aziendali (si veda articolo sotto). E an- industriale e finanziaria di eventuali
francese il 31,8%, mentre quelle di Ita- che sul fronte delle Borse: sono quelle ipotesi alternative. Tra queste,
lia e Spagna solo il 19,1% e il 17,9%. «Il cadute di più dai massimi ai minimi secondo fonti finanziarie, vi sarebbe
mercato sta iniziando a suddividere le (-41% Milano e -39% Madrid) e ora so- l’ipotesi esplorata dagli advisor di una
Borse in base alla qualità della ripresa no quelle che si stanno riprendendo IL RAPPORTO AFME controfferta da parte del gruppo
futura», osserva Francesco Castelli, meno. Tanto che da febbraio hanno francese Crédit Agricole che vanta
Responsabile Fixed Income di Banor
Capital che ha scritto una nota su que-
sto tema. E la qualità della ripresa fu-
ancora un passivo rispettivamente del
33% e del 32%.
Boom di bond aziendali Ue, una presenza storica in Italia,
accresciuta negli ultimi anni con la
guida del ceo per l’Italia Giampiero

ma mercato chiuso per l’Italia

tura è direttamente proporzionale al-
la capacità di ogni Stato di garantirla:
«Se nella prima fase della ripresa le
Borse guardavano all’evoluzione del-
la pandemia, e dunque premiavano
l’Europa perché sembrava quella più
avanti nella curva dei contagi, ora gli
investitori premiano invece chi ha più
munizioni nel bilancio pubblico».
Lo spread della ripresa
Questo è il punto vero. Gli investitori
sanno che la qualità della ripresa post
Covid 19 dipenderà da una cosa prin-
cipalmente: da quanto Stati e banche
centrali sono in grado e disposti a fare
per sostenere le imprese e le famiglie
durante e dopo la pandemia. «Alcune
aree o Paesi potranno offrire un soste-
gno più forte alle loro economie, men-
tre altri potranno permettersi piani
molto più ridotti. Il lockdown provo-
cherà ovunque la recessione ma il re-
cupero sarà diverso a seconda dei Pa-
esi», osserva Castelli.
Così gli Stati Uniti, dove la Fed ha
varato innumerevoli misure anche
Lo spread dei settori
Lo stesso discorso si può fare sui vari
settori: il mercato distingue tra quelli
che si riprenderanno meglio e peggio
dalla crisi. Come dimostra l’anda-
mento del Nasdaq (che ormai ha recu-
perato buona parte del terreno perso),
i titoli tecnologici sono quelli che pro-
mettono meglio. Anche perché - in
questa fase di lockdown - la tecnolo-
gia ha avuto un boom di utilizzo. Così,
se si guardano le quotazioni in Borsa
- secondo i calcoli di Ubs - i titoli tec-
nologici a livello mondiale viaggiano
su valori che sarebbero coerenti con
una crescita economica globale nel
2020 del 3%.
Le azioni del settore industriale
scontano invece una discesa del Pil
mondiale dello 0,8%, ma sono le uni-
che a inglobare nei propri prezzi una
recessione. Presi nel complesso, i va-
lori attuali dell’indice Msci World in-
dicherebbero una crescita mondiale
dell’1,1% quest’anno e del 2,4% il pros-
simo. È vero che a fine gennaio, prima
cioè del contagio globale, gli stessi li-
Tra marzo e metà aprile
emissioni di bond in Europa
per 110 miliardi (+131%)
Maximilian Cellino
Le «frontiere» del mercato dei capitali
si sono riaperte dopo l’improvviso
blocco che si è creato durante la fase
più acuta dell’emergenza coronavi-
rus, ma non ancora in tutti i Paesi. I
dati che emergono dallo studio con-
dotto da Afme, l’Associazione euro-
pea dei mercati finanziari, sull’impat-
to esercitato finora da Covid-19 sui
mercati dei capitali europei e che Il So-
le 24 Ore è in grado di anticipare sono
incoraggianti per alcuni e ancora in-
quietanti per altri. Dopo l’iniziale fase
di sbandamento le società con affida-
(ma anche lo zero nella casella dei col-
locamenti di capitale equity sul secon-
dario) al ben noto fenomeno della
«bancarizzazione» che caratterizza le
aziende italiane e che di conseguenza
rende il mercato dei capitali nel nostro
Paese meno sviluppato che altrove.
Ma occorre anche considerare da una
parte il peso maggiore che Covid-19
rischia di esercitare sul nostro settore
produttivo e dall’altra il riemergere
con tutte le sue forze del tema del «ri-
schio Paese» fra gli investitori.
Le aziende si stanno precipitando
a raccogliere denaro, anche se a un
MILIARDI EURO
Record storico
di obbligazioni
56 investment grade
collocate in
Europa nella prima
Maioli. Va detto subito che l’ipotesi di
un coinvolgimento dell’Agricole non
ha trovato alcuna conferma presso le
fonti ufficiali. E che al quartier
generale parigino della “banque
rio, a partire dalle aziende più solide e verte” c’è l’abitudine consolidata di
con attività meno legate al ciclo eco- non puntare su operazioni ostili.
nomico, è stato in primo luogo favori- Tantomeno in Italia contro un
to dall’azione della Bce, che ha com- colosso domestico come
plessivamente incrementato il pro- IntesaSanpaolo, prima banca del
gramma di riacquisti prima con 120 Paese e storico alleato di Agricole.
miliardi, poi con i 750 miliardi del pia- Resta il fatto che nelle simulazioni
no di emergenza Pepp. Con il risultato degli advisor, una eventuale
che da inizio marzo l’Eurotower ha fra combinazione tra Credit Agricole
l’altro acquistato sul secondario titoli Italia e Ubi Banca generebbe rilevanti
corporate per oltre 10 miliardi, garan- sinergie industriali sia sul fronte
tendo così in modo indiretto anche un bancassicurativo, sia su quello
sostegno a chi ha si è rivolto al merca- dell’asset management (Agricole
to per collocare nuovi bond. controlla il colosso europeo Amundi),
Questo dispiegamento di forze che del credito al consumo (Agos). Ma
non è stato però finora sufficiente a è evidente che, in questa fase, una
promuovere operazioni di società ita- eventuale operazione di fusione
liane. Non che manchino necessità, e bancaria cross border sull’asse Italia-
forse neppure le possibilità «soprat- Francia non potrà avvenire senza il
tutto per aziende con modelli di busi-
ness solidi e per i nomi che hanno già
dimostrato nel tempo di avere accesso
consenso della politica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

con risorse illimitate e il Governo ha
stanziato più di 2mila miliardi di dol-
lari per l’emergenza Covid 19, stanno
beneficiando maggiormente del rim-
balzo delle Borse. Sebbene gli Usa ab-
biano un debito pubblico al 109% del
Pil (destinato a salire secondo l’Fmi al
131% del Pil a fine pandemia), il mer-
cato pensa che oltreoceano la reazio-
ne pubblica sia forte, veloce e credibi-
le. Così gli Stati Uniti già in Borsa sono
quelli che si stanno riprendendo pri-
ma e meglio. Bene inteso: non è detto
che il mercato abbia ragione. Tanti ri-
velli raggiunti dall’indice globale
proiettavano la crescita 2020 addirit-
tura al 5,2%, mentre nel momento di
maggior pressione (il 23 marzo se-
condo Ubs) lasciavano al contrario
presagire una correzione ben più pe-
sante del 2,7 per cento.
È però altrettanto evidente che i
livelli impliciti scontati dalle Borse
dopo questa parziale ripresa sono
decisamente superiori alle proiezio-
ni delle principali case di investi-
mento e a quelle appena rilasciate dal
Fmi, che teme una recessione globale
bilità più elevata sono infatti tornate
a chiedere - e ottenere - denaro dagli
investitori, tranne che in Italia.
Da inizio marzo al 10 aprile le emis-
sioni di bond investment grade (con
merito di credito più elevato e almeno
«Bbb») sono state pari a 110 miliardi di
euro in Europa, un ammontare più
che raddoppiato (+131%) rispetto allo
Mentre stesso periodo del 2019. Il picco si è
nel Vecchio raggiunto proprio l’ultima settimana,
continente con un valore record di 56 miliardi e
Francia, Gran Bretagna in primo pia-
le imprese no seguite da Belgio, Olanda e Germa-
settimana di aprile
prezzo più elevato rispetto a pochi
mesi prima (gli spread degli invest-
ment grade europei, nota Afme, sono
cresciuti di 56 punti base, ma nel picco
della crisi viaggiavano molto più in al-
to) per soddisfare necessità che a dif-
ferenza del passato riguardano so-
prattutto il sostegno alle attività fre-
nate, se non addirittura bloccate, dal-
l’emergenza virus. In base alle
indicazioni di Dealogic, l’86% del rica-
al mercato, mentre è più complicato
per chi ha una leva più elevata e rating I grandi soci di Ubi
high yield», riconosce Luigi Pedone,
analista fixed income di Equita. Maggiori azionisti in % sul tot. capitale
Resta però da superare quello sco- 0 2 4 6 8
glio del «premio al rischio» richiesto
agli emittenti del nostro Paese, che Parvus Am
torna a farsi significativo in fasi di ten- 7,933
sione come dimostra l’aumento dei
rendimenti del debito pubblico, che di
Fond CR Cuneo
5,910
riflesso finisce anche per «contagia-
re» i bond societari Made in Italy. Per Silchester Int
capire quanto si possa essere vicini a
nuove emissioni corporate in Italia ONLINE
5,123

tengono che questa euforia a Wall
Street sia fuori luogo, considerando
che l’economia Usa sta cadendo e i
profitti aziendali stanno precipitan-
do. Ma per ora il mercato così si muo-
ve, scommettendo nell’efficacia del
sostegno pubblico all’economia.
senza precedenti del 3%. Troppo otti-
mismo in Borsa, o troppo pessimi-
smo tra gli economisti? Non sono po-
chi quelli che pensano che sia la Bor-
sa ad esagerare. Ma una risposta si
potrà avere solo in futuro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
raccolgono nia. Del tutto assenti invece dai radar vato delle emissioni nell’ultimo mese occorre dunque «guardare al restrin- Focus sui mercati Fond Banca Monte di Lombardia
liquidità le società italiane, che pure 12 mesi fa e mezzo è infatti destinato a scopi ge- gimento dello spread fra il rendimen- in Italia e nel
4,959
to BTp del decennale italiano e quello mondo:
via-bond, avevano fatto la loro parte con emis- nerali (incluso l’aumento del capitale
aggiornamenti in
sioni per un valore vicino a 15 miliardi. circolante), mentre appena il 2% è le- di Bund», avverte Pedone. Nella spe- HSBC
in Italia Afme tende forse istintivamente a gato ad acquisizioni e il 12% al rifinan- ranza, quindi, che si tratti soltanto
tempo reale,
4,890
trend, analisi e
per ora zero collegare l’assenza della corporate ziamento di debito preesistente. una questione di tempo. inchieste
emissioni Italia sul mercato primario dei bond Il ritorno in grande stile sul prima- © RIPRODUZIONE RISERVATA ilsole24ore.com
Fonte: Consob (al 26 marzo)
Il Sole 24 Ore Domenica 19 Aprile 2020 9

Coronavirus I fatti del giorno

20%
IMMOBILIARE
Gli investimenti. Nel settore direzionale le trattative
continuano, dice Joachim Sandberg (nella foto), a capo di
Cushman & Wakefield. La consulenza però si attrezza per LA RIDUZIONE DEGLI SPAZI
offrire nuovi servizi come consigliare le modifiche degli Se lo smart working diventa un modo stabile di lavorare,
interni, dai percorsi da seguire alle distanze tra scrivanie le aziende potrebbero ridurre gli uffici del 20% circa

Covid-19, l’ufficio cambia volto LA SVOLTA DIGITALE

INTERV ENTO

per rispettare le nuove distanze SU CASE, SCUOLE E AZIENDE

di Bernardino Chiaia
Trend. Smart working e regole sanitarie spingono sul cambiamento. I nuovi format prevedono

separazioni tra le scrivanie, percorsi prestabiliti per evitare gli incontri e spazi relax in cui stare soli
Paola Dezza
MILANO
Scrivanie distanziate, percorsi trac-
ciati e prestabiliti per evitare di incon-
trarsi, schermi di plexigas per proteg-
gersi dietro alla scrivania ed entrate
contingentate. Il modo nuovo per af-
frontare la socialità in ufficio sarà la
cifra che contraddistinguerà i prossi-
mi mesi, fino all’arrivo dell’agognato
vaccino contro il coronavirus.
Ma le innovazioni, e la paura del
contagio che resterà a lungo, cambie-
ranno per sempre spazi e modi di la-
vorare? È la domanda sulla quale si sta
interrogando il mondo del real estate
per tracciare nuove traiettorie nella
realizzazione degli uffici e nella riqua-
lificazione degli esistenti.
A lanciare per primi gli spazi flessi-
bili erano stati i vertici di Unicredit
nella tower di piazza Gae Aulenti. Ma
gli uffici smart sono stati adottati da
molte aziende, con scrivanie da con-
dividere tra persone in smart working
parziale e ampi spazi alle sale relax,
aule per massaggi e cucine. Un mo-
dello superato dall’emergenza.
L’innovazione preme sugli investi-
menti e sulle locazioni. La pressione
creata dalla pandemia è già stata regi-
strata nei numeri degli uffici del pri-
mo trimestre 2020, a causa di un mese
di marzo a impatto zero. Secondo i da-
ti elaborati da Cushman & Wakefield
i volumi dei primi tre mesi dell’anno
hanno superato 1,7 miliardi di euro
(compresa la transazione indiretta re-
lativa all’acquisizione da parte di Uni-
credit di immobili Esselunga) con un
settore uffici con volumi di investi-
mento a quota 524,4 milioni di euro
contro 906 milioni dello stesso trime-
stre 2019. L’80% circa di questi volumi
si è concentrato nella città di Milano.
Oggi completamente ferma su tutti i
fronti, dai cantieri relativi alle torri in
via di realizzazione, dal nuovo hea-
dquarter Unipol a Gioia22, dalla torre
di Citylife destinata a Pwc al cantiere
Corso Como place della ex Unilever.
«Dal 2015 al 2019 a Milano sono
stati realizzati 425mila mq di nuovi
uffici e almeno altri 100mila mq in co-
struzione (da inizio lavori a quasi
pronti) - dice Mario Breglia, presiden-
te di Scenari Immobiliari -. Si può sti-
mare che siano abitati da almeno
120mila persone». Questi spazi di-
venteranno man mano superflui per-
ché si passa al telelavoro oppure cam-
bierà il modo di lavorare negli uffici e
serviranno più spazi per persona? «Ci
sarà più attenzione sia per le misure
igieniche che per i servizi che saranno
posti dentro i palazzi per fare in modo
che si esca il meno possibile (dalle pa-
lestre ai negozi) - dice Breglia -. La mia
opinione è che in questi due mesi si
sono visti i limiti dello smart working:
segnali poco chiari, tempi sprecati. In
una parola si è lavorato il doppio per
produrre la metà».
Secondo Breglia la maggioranza
investirà sul migliore utilizzo degli
spazi a disposizione per rendere più
accogliente il lavoro. «In prospettiva
aumenterà lo spazio per lavoratore
del terziario e quindi la domanda di
spazi nuovi ( o di completa ristruttu-
razione) per le aziende terziarie» con-
clude. E ci sono aziende che stanno già
puntando su nuovi prodotti per rior-
ganizzare gli uffici. È il caso della
Printmateria di Vedelago (TV) che ha
ideato una serie di prodotti anti-Co-
vid che vanno dai divisori in vetro o
plexiglass per scrivanie e banconi dei
negozi agli adesivi segnaletici per
mantenere le distanze.
Il cambiamento sarà solo tempo-
raneo per Alessandro Mazzanti, a ca-
po di Cbre in Italia. «Stiamo per entra-
re in una fase in cui torneremo a usu-
fruire di spazi in maniera regolamen-
tata - spiega -. Trovato il vaccino si
tornerà a una sorta di normalità pre-
cedente, in 24 mesi o meno. Non sono
convinto che siamo davanti a un cam-
biamento epocale».
Intanto la domanda di nuovi spazi
rallenta. Per C&W a Milano il take up
è sceso a 99mila mq nel primo trime-
stre 2020 dai 118mila dello stesso pe-
riodo 2019. Sul fronte investimenti nel
settore uffici, sottolinea Mazzanti,
non ci sono operazioni abortite come
sul retail e hotel. «La grande maggio-
ranza dei deal va avanti - dice-, anche
se con lentezza, o è sospesa».
La frenata dei volumi di investi-
mento da gennaio a marzo 2020 in-
corpora l’incertezza sulla diffusione
della pandemia e sull’impatto che
avrà sul settore immobiliare.
«Siamo moderatamente ottimisti
- commenta Joachim Sandberg,
head of Italy and Southern Europe
Region -. Anche se è probabile una
crisi importante dal secondo quar-
ter». Per adesso a livello europeo
C&W spiega che su 2.700 trattative
in corso circa l’80% va verso la chiu-
sura, il 4% è saltato e il 16% rallenta.
Se lo smart working diventerà stabi-
le allora gli spazi cambieranno. «In
termini di metri quadri significhe-
rebbe una riduzione del 20% circa -
sottolinea -, perché bisognerà tene-
re conto anche dell’esigenza di stare
lontani. Una tendenza, quella di
avere spazi ampi, già nata».
La crisi potrebbe mordere, invece,
con maggiore accanimento il
coworking. Gli esperti sono concordi
nel dire che molti non avranno voglia
di lavorare fianco a fianco con scono-
sciuti. Il settore si deve reinventare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
C
L’emergen- on le prime avvisaglie di dentemente, renderebbe superflua
za stabilizzazione della
pandemia Covid19, si
l’attuale onerosa disponibilità di
aule e professori.
accelera
inizia a parlare degli sce- È quindi certo che l’architettura
svolte nari economici post-emergenza. degli immobili per uffici e didattica
epocali, Nel settore immobiliare, l’analisi dovrà profondamente cambiare per
a partire dominante si limita alla perdita di mantenersi attrattiva e convenien-
dal valore degli asset derivante dal te. La dimensione sociale e interatti-
calo della domanda e delle com- va dovrà essere esaltata, perseguen-
dilagante pravendite. Mi pare più impor- do la personalizzazione degli spazi
smart tante captare le trasformazioni con servizi fisici e digitali per gli
working derivanti dall’evoluzione dei pro- utenti. La rivoluzione era già partita,
cessi di digitalizzazione che lega- si pensi agli headquarter di Google
no sempre più il valore degli im- e Nike negli Stati Uniti; l’emergenza
mobili alla dimensione immate- ha solo accelerato il cambiamento
riale, ossia alla valenza intangibi- già in atto. E così scuole e università
le, esteticoartistica o tecnologico- dovranno ripensare la propria orga-
funzionale. nizzazione sfruttando le tecnologie
Gli esempi di come l’emergenza digitali in un modello ibrido di for-
stia accelerando trasformazioni mazione e ricerca che sviluppi una
epocali partono dal dilagante “lavo- maieutica sempre più personalizza-
ro agile” o smart working. Non è ta e flessibile. Interessanti, in questo
questa la sede per valutare le rica- contesto, le sperimentazioni della
dute psico-sociali, in termini di alie- Fondazione Agnelli e il Social Im-
nazione e auto-realizzazione, del pact Campus della Fondazione Cot-
lavoratore “agile”. Preme qui invece tino nel Politecnico di Torino.
evidenziare le implicazioni indotte Se gli uffici e gli spazi formativi
dalle nuove modalità di lavoro sulla sono gli ambiti più investiti dal-
definizione degli spazi per attività l’onda digitale, anche il residen-
che oggi paiono remotizzabili con ziale e l’industriale ne risentiran-
notevole vantaggio economico. no. Nel residenziale, oltre alla ne-
Il primo esempio, raccontatomi cessità di spazi funzionalizzati per
Milano. Il da un wise hound cacciatore di se- l’home working e il life-long-lear-
complesso La fotografia del non residenziale gnali deboli, arriva dal mondo ning, si prospetta lo sviluppo di
Citylife con le tre bancario dove, dopo uno sforzo tecnologie per la home hospedali-
torri, due per dotare i dipendenti degli stru- zation, volte a rilassare la pressio-
occupate da
INVESTIMENTI Hotel 2019 315
menti per il lavoro da casa, i mag- ne sul sistema ospedaliero e a ri-
In Italia. 2020 71
Allianz e Generali, 2019 90 giori istituti hanno ottenuto risul- connettere le situazioni di isola-
la terza in via di
Dati I trim. Industriale tati eccellenti arrivando addirittu- mento della ageing society.
2020 268
ultimazione è
In mln € ra, in alcuni casi, a raddoppiare Nel settore della produzione in-
Office 2019 906
destinata alla 2020 524 l’efficienza lavorativa nel primo dustriale, già modificato dalla ro-
società Pwc Altro 2019 36 mese di lavoro remoto. Varrà la botica e dall’automazione, l’onda
2020 61 tecnologica e le nuove consapevo-
pena per le banche, in futuro,
Retail 2019 123 mantenere i costi fissi degli uffici lezze sociali e sanitarie comporte-
2020 794
quando molte attività potranno ranno la rifunzionalizzazione degli
Totale 2019 1.470
Fonte: Cushman
& Wakefield 2020 1.719 essere efficacemente svolte da ca- immobili produttivi, sempre volta
sa, con indubbi vantaggi ambien- alla personalizzazione dei servizi
tali per la riduzione degli sposta- fisici e digitali. In tale ottica si collo-
menti in auto? Il medesimo ragio- ca il modello aggregativo di aziende
UFFICI Milano
2019 823 namento mi è posto dal ceo di una e servizi Mirafiori Industrial Hub di
Asset singolo 2020 329 società internazionale con sede a Torino Nuova Economia, che si svi-
Dati I trim. 2019 74 Milano e uffici in Brianza: la socie- lupperà intorno al Competence
Roma
In mln € 2020 158 tà abbandonerà gli uffici fuori città Center Industria 4.0.
favorendo lo smart working e La drammatica crisi strutturale
mantenendo la sola sede cittadina che affligge il settore immobiliare,
per riunioni e rappresentanza. oggi acuita dall’emergenza, non
TOTALE 2019 933 L’altro esempio è legato al mon- potrà risolversi tramite investi-
Milano
Tutti i settori 2020 466
do della formazione. Scuole e uni- menti pubblici tesi a preservarne il
Dati I trim. 2019 86 versità tradizionali, chiuse per fragile status quo. Non basterà il
Roma
In mln € 2020 192
l’emergenza, oltre allo smart mantra “riapriamo i cantieri”. Sarà
working per i dipendenti, hanno necessaria una profonda riconfigu-
scoperto le modalità di didattica a razione del settore che, a fronte del-
TAKE UP
Dopo distanza tramite videolezioni e piat- l’atomizzazione dimensionale, del-
Milano 2019 118.233
Dati I trim. 2020 99.209 UniCredit, taforme interattive. Il rischio qui è le carenze infrastrutturali (es. ospe-
In mq 2019 79.000 gli uffici quello della “uberizzazione” della dali) e dell’ancestrale riluttanza al
Roma formazione, dove un solo docente cambiamento, dovrà rimodulare i
2020 26.000 flessibili (si spera il migliore...) potrebbe ero- valori dell’ambiente costruito im-
con gare formazione sincrona o asin- prontandoli a sostenibilità, digita-
scrivanie crona a migliaia di studenti deloca- lizzazione, innovazione sociale e
PRIME RENT
Milano 2019 580 condivise lizzati. Tale approccio andrebbe a nuovi servizi alla persona.
Dati I trim. 2020 600 discapito di valori millenari quali
Euro/mq/a 2019 420
sono adot- l’interazione socratica diretta do- * professore del Politecnico di Torino e
Roma 2020 470 tati da mol- cente/discente e lo spirito di com- amministratore unico di TNE Torino
te aziende munity studentesca oltre che, evi- Nuova Economia

RESIDENZIALE

Il mercato premierà le abitazioni più ampie

ADOBESTOCK

Un terzo degli italiani vive
in 80 mq, ma il lockdown
cambierà la domanda
Location, location, location. Il
mantra che abbiamo sentito reci-
tare migliaia di volte negli ultimi
anni per indicare l’unica regola da
seguire nell’investimento immo-
biliare, in ogni settore e angolo
della terra, oggi non vale più. O al-
meno per il momento è accanto-
nato. Soprattutto in relazione alla
casa. Prima o seconda abitazione
che sia, fino a due mesi fa valeva
solo se situata in centro, in zone di
elevata qualità, in città primarie e
così non avrebbe perso di valore,
anzi ne avrebbe guadagnato nel
tempo. Adesso in piena emergen-
za Covid sono altre le caratteristi-
che che fanno di una abitazione un
luogo ambito, vivibile e appunto
di valore (non solo economico).
La clausura obbligata che da
oltre cinque settimane ci trattiene
a casa ha fatto emergere i limiti
delle nostre abitazioni e sognare
spazi esterni, locali ampi, la stan-
za in più, la mini-palestra o una
postazione di smart working. Cri-
si economica permettendo, per-
ché dalla pandemia si uscirà dritti
in una crisi, molti vorranno che
quel sogno diventi realtà.
Da una’analisi di Abitare Co. per
molti italiani le proprie abitazioni
sono inadeguate ad affrontare la si-
tuazione attuale. Secondo Istat un
terzo delle case è al di sotto degli 80
mq, dimensioni in cui vive anche un
quinto dei nuclei più numerosi, con
un disagio più marcato a Napoli,
Roma, Torino e Milano, e il 13,4%
delle case è al di sotto dei 60 mq.
Dai numeri ben 16,8 milioni di
persone vivono in una condizione
di sovraffollamento abitativo. Ma
ancora più grave è che oggi l’11,4%
delle case è privo di balconi, ter-
razzi e giardini.
In Italia in media un’abitazione
ha una superficie di 117 mq, ma le
dimensioni variano in maniera
sensibile sul territorio. I grandi ap-
partamenti del sud trovano come
contraltare i monolocali e i bilocali
di Milano. E tra le 12 grandi città so-
no proprio i milanesi ad avere la mi-
nore superficie media (88 mq), se-
80
SONO I MQ PIÙ
guiti dai torinesi (91 mq) e dai bolo-
gnesi (96 mq), mentre gli spazi si
allargano a Palermo (116 mq), Vero-
DIFFUSI na (114 mq) e Venezia (112 mq).
Un terzo degli Le nuove esigenze emerse dalle
italiani vive in conseguenza della crisi sanitaria
abitazioni di cambieranno dunque la domanda.
dimensioni
Si preferirà una casa più grande e
inferiori agli 80
metri quadrati. La
con un terrazzo o giardino in una
media nel Paese è zona meno centrale piuttosto che
di 117 mq, con una casa piccola nel centro storico,
ampie differenze almeno per le famiglie. E se la do-
da città a città manda cambia l’offerta deve ade-
guarsi. Alcuni costruttori stanno
già pensando come ridisegnare pa-
lazzi - non ancora pronti - nati per
ospitare mono e bilocali destinati
all’affitto breve, un segmento que-
st’ultimo che dalla crisi è stato inve-
stito in maniera repentina. Gli inve-
stimenti per acquistare case da
mettere a reddito ora sono crollati,
dopo essere arrivati al 15% delle
transazioni totali dal 2018 a oggi. Il
segmento si riprenderà, ma non si
sa in che tempi e modi. Intanto chi
costruisce case nuove preferisce as-
secondare una domanda che presto
chiederà grandi metrature, balconi
ampi, terrazze e spazi comuni da
utilizzare anche da soli come pale-
stre e piscine. E sicuramente ampi
locali per la consegna della spesa a Spazio
domicilio. Un lusso, quest’ultimo, esterno. La
che molti non abbandoneranno una domanda di case
volta finita l’emergenza. del dopo-Covid
—P.De. preferirà grandi
© RIPRODUZIONE RISERVATA stanze e terrazze
10 Domenica 19 Aprile 2020 Il Sole 24 Ore
Il Sole 24 Ore Domenica 19 Aprile 2020 11

Coronavirus I fatti del giorno

15
GLI EVENTI
Il percorso. Secondo Carlo Ferro, presidente dell’Ice, «è
importante avviare il processo di innovazione. Gli sviluppi
futuri legati al 3D e a un'interattività che oggi passa da PIATTAFORME E-COMMERCE
una chat e che domani potrebbe avvenire attraverso Obiettivo, per la fine del 2021, di piattaforme internazionali di e-
l'incontro di ologrammi» commerce che ospitano una vetrina specifica del made in Italy

Una piattaforma online per salvare le fiere

Il progetto Ice. Un sistema unico per rilanciare le rassegne virtuali. Ferro:
accesso in sicurezza a più livelli, dagli incontri B-to-B agli accordi commerciali
Carmine Fotina
ROMA
Eventi cancellati, potenziali
commesse perse. Ma anche un
patrimonio di relazioni e con-
tatti messo a rischio, in alcuni
casi quasi polverizzato. Il setto-
re fieristico paga un conto altis-
simo alla crisi in corso. L’Agen-
zia Ice per il commercio estero
lavora in queste settimane a un
progetto per potenziare e mette-
re a sistema con una piattafor-
ma standard gli esperimenti di
fiere virtuali che da alcuni anni,
con alterni successi, sono stati
messi in campo con singole ini-
ziative.
«Diciamo che l’emergenza –
spiega Carlo Ferro, presidente
dell’Ice – ha reso urgente un
progetto che intende avere una
visione più strategica. Si chia-
merà “Fiera Smart 365” e sarà
modulare. L’intenzione è mette-
re questa piattaforma a disposi-
zione di tutto il sistema fieristi-
co, poi ogni fiera deciderà se e in
quale misura usarla».
Il punto di partenza è la piat-
taforma già sviluppata dal Pitti
di Firenze, che metterà a dispo-
sizione dell’Ice il suo know how.
Il sistema oltre ad assicurare
tutti i parametri di sicurezza e
riservatezza in e out, consente
differenti modalità di interazio-
ne tra espositore e buyer, con
un’agenda di incontri B-to-B in
videoconferenza e visite virtuali
allo stand e/o alla produzione.
Sono possibili operazioni di tra-
de in sicurezza ed il controllo
dell’accesso esterno al singolo
stand è detenuto dall’espositore
che, in base alla profilazione ef-
fettuata in fase di registrazione,
può consentire o meno al visita-
tore l'ingresso virtuale.
«Il Pitti è stato molto colla-
borativo – sottolinea Ferro -
partiamo dal primo modulo da
loro sviluppato per rendere
standard il progetto e condivi-
sibile anche con prodotti fieri-
stici diversi da quelli della mo-
Da superare i limiti
che finora hanno in parte
frenato i tentativi
di singole fiere: servono
funzioni avanzate
L’export si sposta sempre
di più sul digitale.
Il presidente Ice:
pronti 40 milioni di fondi
promozionali in due anni
da e dell'abbigliamento e per
renderlo scalabile fino agli ac-
cordi commerciali».
Il primo gradino di funziona-
lità permette a espositori e visi-
tatori da remoto di condividere
un catalogo digitale, avere delle
chat di interazione, una piatta-
forma per scambi B-to-B. «Si
può supportare il sistema fieri-
stico quando, speriamo dopo
l’estate, ci saranno le condizioni
per ripartire - dice il presidente
Ice -. Gli eventi sicuramente non
potranno contare sul numero di
visitatori cui erano abituati e il
canale online può aiutare a ri-
mettere un po’ in piedi i flussi
economici».
«Nella seconda fase – prose-
gue Ferro – la fiera virtuale, alla
stregua di un social network
specializzato, può consentire di
mantenere la relazione esposi-
tore-visitatore nel corso del
tempo, per gli altri 360 giorni
all'anno dopo i 4-5 che solita-
mente caratterizzano una mani-
festazione. Il terzo effetto della
scalabilità è impiegare la piatta-
forma come un vero marketpla-
ce aperto ai compratori selezio-
nati all’ingresso del sistema».
Gli esprimenti di fiera virtua-
le negli anni scorsi non sembra-
no avere avuto un impatto di-
rompente sul settore. L’impor-
tanza e la non sostituibilità di
relazioni di persona, la necessi-
tà del contatto fisico (si pensi al-
la degustazione di prodotti ali-
mentari o vini, ma è solo un
esempio), il limite di iniziative
che se non sviluppate in modo
avanzato possono essere una
mera replica di informazioni e
immagini già presenti sui siti
internet delle singole aziende.
Questi rischi non possono esse-
re ignorati. Ma secondo il presi-
dente dell’Ice «nell'innovazione
è importante avviare i percorsi.
Sono convinto che tra qualche
anno le tecnologie consentiran-
no di fare grandi passi avanti,
fino a toccare un tessuto o ad
esprimere l'olfatto nel virtuale.
Pensiamo agli sviluppi del 3D e
Il doppio canale. Si parte dall’esperienza Pitti. L’obiettivo è di iniziare dopo
l’estate parallelamente a manifestazioni fisiche gestite in modalità ridotta
ANSA
a un'interattività che oggi passa
da una chat e che domani po-
trebbe avvenire attraverso l'in-
contro di ologrammi. Nel nostro
percorso di supporto alle star-
tup, solo per indicarle un esem-
pio, abbiamo ospitato in uno
stand Ice un’impresa che svilup-
pa un sistema di trasferimento
della sensibilità tattile».
La sensazione, al di là
dell'emergenza di questi mesi, è
che nelle politiche di promozio-
ne dei prodotti made in Italy
debba rapidamente crescere il
peso dei canali digitali. «Ne sia-
mo perfettamente consapevoli,
questa crisi ridisegnerà profon-
damente gli equilibri commer-
ciali. Ci stiamo preparando al
momento dell'uscita dall'emer-
genza, quando la digitalizzazio-
ne dei flussi sarà sempre più ri-
levante, con un impegno mas-
siccio verso l'e-commerce. Ab-
biamo l'obiettivo di firmare
nuove partnership per arrivare
a fine 2021 a 15 piattaforme in-
ternazionali con una vetrina del
made in Italy e alla presenza di
imprese italiane sponsorizzate
da noi su altre 10 piattaforme di
e-commerce. Per coprire com-
plessivamente circa 15 Paesi.
Dopo gli accordi degli anni scor-
si con Alibaba e Yoox abbiamo
finalizzato quelli con Amazon,
Ocado, JD . Ma si contano co-
Businsess da munque ancora sulle dita di una
ripensare. mano, per questo ci aspetta un
Il settore grande sforzo e tra il 2020 e il
fieristico 2021 dedicheremo all'online 40
paga un conto milioni di fondi promozionali».
altissimo alla crisi © RIPRODUZIONE RISERVATA

ILPRESIDENTE DEL COMITATO FIERE INDUSTRIA

Goldoni: fatturato giù del 30%,

ora tempi certi e piano straordinario
Annullati 12 eventi sui 69
previsti. «Regole chiare
per ripartire in autunno»
Andrea Marini
«Nel nostro settore c’è grande fer-
mento e preoccupazione. Abbiamo
bisogno di certezze sui tempi e le
regole che si devono seguire per
organizzare un evento». A parlare
è Massimo Goldoni, presidente di
Cfi (Comitato Fiere Industria) l’as-
sociazione degli organizzatori di
manifestazioni fieristiche dedicate
ai settori industriali, aderente a
Confindustria.
Il comparto è stato tra i più colpi-
ti dall'emergenza Covid-19. Il ca-
lendario delle manifestazioni 2020
dedicate ai settori industriali orga-
nizzate dai 29 associati di CfI (che
sono, per esempio, o bracci opera-
tivi di associazioni di settore o enti
fieristici veri e propri) aveva previ-
sto 69 eventi B2B (vale a dire rivolte
principalmente alle aziende). In
larga parte di rilevanza internazio-
nale, con una stima di 50mila espo-
sitori (19mila esteri), 3,7 milioni di
visitatori (un milione esteri), occu-
pando un'area espositiva di oltre 2
milioni di metri quadrati.
Le 12 fiere in calendario dal 7
gennaio al 23 febbraio si sono svol-
te regolarmente, anche con risul-
tati positivi. Ma a seguito dei prov-
vedimenti di stop per l’emergenza
coronavirus, gli organizzatori so-
no stati costretti ad annullare 12
eventi, riprogrammandoli al 2021.
Basti citare il Salone del Mobile di
Milano (che ha ora data 13-18 apri-
le 2021) o il Vinitaly di Verona (ora
18-21 aprile 2021). Mentre altri 21
appuntamenti sono stati riposizio-
nati sul calendario a partire dal
prossimo 1° settembre. Le 24 fiere
già calendarizzate a settembre-
novembre 2020 sono state al mo-
mento confermate.
Questo vuol dire che a settem-
bre-novembre 2020 c’è ora un fit-
tissimo calendario di 45 eventi or-
ganizzati dagli associati Cfi, in 9
quartieri fieristici italiani. Su cui
però l'attuale incertezza getta una
grossa ombra. «Per il momento
possiamo stimare un calo del fattu-
rato nel 2020 del 30% a seguito delle
cancellazioni tra marzo e giugno.
Nel periodo estivo non ci sono ap-
puntamenti, ma se andremo a toc-
care quelli in autunno l’intera filie-
ra potrebbe arrivare a perdere an-
che l’80%» spiega Goldoni.
Per questo il presidente di Cfi
lancia un appello: «Chiediamo alle
istituzioni nazionali e comunitarie
che ci diano certezze sui tempi. Per
capire se e come potranno svolgersi
gli eventi programmati in autunno.
Su questi ultimi gli operatori sono
al lavoro già da tempo, visto che gli
incontri annuali vengono organiz-
zati 12 mesi prima e quelli biennali
18 mesi prima. Senza considerare
che i calendari europei sono spesso
sincronizzati: quando una manife-
stazione si svolge in un paese,
nell'anno successivo si svolge in un
altro».
L’IMPATTO SUL SETTORE
MASSIMO
GOLDONI
Presidente
Comitato
Fiere
Industria
Nuovo calendario
Il calendario delle manifestazioni
2020 dedicate ai settori industriali
organizzate dai 29 associati CfI
aveva previsto 69 eventi B2B con
una stima di 50mila espositori. Le 12
fiere in calendario dal 7 gennaio al 23
febbraio si sono svolte
regolarmente mentre sono stati
annullati 12 eventi, riprogrammati al
2021. Altri 21 sono stati
ricalendarizzati dal 1° settembre
È facile quindi immaginare il ca-
os in cui potrebbe piombare il set-
tore. «Le iscrizioni si pagano molto
in anticipo, come pure l'affitto ai
proprietari dello spazio espositivo.
Le fiere – chiarisce Goldoni – sono
un meccanismo delicatissimo: se si
salta un appuntamento o questo si
svolge in tono dimesso, si rischia di
dare una immagine negativa che
infliggerebbe un colpo mortale. In
gioco ci sono anche le edizioni degli
anni successivi». Senza considera-
re l’impatto negativo su tutto il tes-
suto produttivo italiano. «Le parte-
cipazioni alle fiere – aggiunge – so-
no in media la metà abbondante
dell’investimento in marketing
delle aziende che partecipano ai
nostri eventi. Che sono di grande
portata e coinvolgono l’indotto di
tutto il territorio, dalla ospitalità al-
la ristorazione, passando per le
manifestazioni culturali, la logisti-
ca e gli allestimenti».
Cfi chiede al ministero dello Svi-
luppo economico «di indicare in
modo chiaro quali saranno i proto-
colli per operare in futuro, quali le
modifiche logistiche. I nostri asso-
ciati si stanno già organizzando per
la sanificazione dei luoghi, la mes-
sa in sicurezza degli operatori e il
rispetto del distanziamento socia-
le. Per quel 20-30% delle attività
che si possono svolgere a distanza
(dalla formazione agli incontri do-
ve si discute degli aspetti normati-
vi) già da tempo si stava lavorando
a collegamenti virtuali. Il settore –
aggiunge – va sostenuto con un
piano straordinario. Vanno pensa-
te forme di finanziamento, serve
una protezione economica sulle
spese già effettuate dagli organiz-
zatori, che devono essere in condi-
zione di accedere al credito e alla
liquidità togliendo di mezzo la bu-
rocrazia. Questa crisi deve poi es-
sere l’occasione per colmare in di-
vario con gli altri paesi sul fronte
delle infrastrutture materiali e im-
materiali», conclude Goldoni.
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12 Domenica 19 Aprile 2020 Il Sole 24 Ore

Finanza & Mercati Lettera al risparmiatore

SOCIETÀ AI RAGGI X L’acquisizione di impianti terrestri si affianca alla principale strategia di sviluppo e costruzione delle infrastrutture
Energia rinnovabile in Borsa Il Covid-19 schiaccia il prezzo dell’energia, ma la società dice che anche a queste quotazioni ha margini di profitto

Il gruppo Alerion in numeri

Alerion, l’M&A nei parchi eolici BILANCI

A CONFRONTO
Dati in milioni
Vendita
energia
2018
0 40 80

22,56

è la marcia in più per il business

elettrica 2019 31,53

Ricavi da 2018 33,30

tariffe
incentivate 2019 38,50

Ricavi 2018 55,85

operativi 2019 70,03
di Vittorio Carlini Elevato il tro Paese dove Alerion è presente, lo ma, viene ricordato, il suo recente Una dinamica che ha portato il rap-

D
a un lato: proseguire
nell’M&A, seppure con
un approccio più op-
portunistico, dei parchi
eolici terrestri. Dall’al-
tro: aumentare lo svi-
luppo organico delle stesse “wind
farm” (sempre “onshore”). Sono tra le
mosse di Alerion, società attiva nella
produzione di energia elettrica (eoli-
ca) e non soggetta quindi alla “serra-
ta” del Governo, finalizzate al soste-
gno del business.
Il gruppo, a ben vedere, nell’ultimo
esercizio ha realizzato diverse acqui-
sizioni. La società, di cui la “Lettera al-
l’investitore” ha sentito i vertici, ha
concluso lo shopping di tre parchi
(uno in Spagna) per una potenza in-
stallata lorda di 156 Mega Watt. Inol-
tre, lo scorso febbraio, ha portato a
termine l’M&A di ulteriori 90 MW.
Una mossa che, unitamente all’entra-
ta in esercizio nel 2019 di tre strutture
sviluppate organicamente, ha con-
sentito ad Alerion di raggiungere (al
29/2/2020) una potenza installata
complessiva lorda di 684 Mega Watt.
L’attività di M&A
Di là dai numeri specifici, appare
chiaro che la crescita per linee esterne
recita un ruolo primario nell’espan-
sione del business. Si tratta di una
strategia che proseguirà? Il gruppo ri-
sponde positivamente. Seppure, nel-
l’ottica di medio-lungo periodo, l’ap-
proccio diventa più opportunistico.
sviluppo del business è considerato
rapporto più residuale).
tra debito
netto e Mol: La disponibilità
per il grup- Fin qui l’impostazione generale e i Pa-
esi cui guardare. Quale però il “teso-
po è l’effet- retto” cui Alerion può contare per
to degli l’M&A? Rispetto a questo tema deve
investi- ricordarsi che, a fine del 2019, il grup-
menti per la po ha emesso un green bond del con-
trovalore di 200 milioni. Di questi cir-
crescita; ca 90 sono stati già impiegati per l’ul-
inoltre il tima acquisizione realizzata a febbra-
valore, pre- io. Sia ben chiaro: l’obbligazione non
visto in è finalizzata a sostenere specificata-
mente l’M&A, bensì l’espansione in
calo, è con- senso lato dell’azienda. Ciò detto Ale-
siderato
rion, considerando circa 100 milioni
sostenibile rimasti e che i parchi eolici dove il
project finance è concluso possono
essere usati come collaterale, indica
che la sua disponibilità può arrivare
fino a 300 milioni.
Crescita per linee interne
Dall’espansione per linee esterne alla
crescita organica. Alerion, per l’ap-
punto, vuole spingere sullo sviluppo
e realizzazione dei parchi eolici (vede-
re domanda in basso). Ad oggi, con un
diverso livello d’avanzamento nel-
l’iter di autorizzazione e realizzazio-
ne, il gruppo ha in portafoglio progetti
per circa 1.000 Mega Watt.
Tutto semplice come bere un bic-
chiere d’acqua, quindi? La realtà è più
684
MEGA WATT
complessa. È noto che riguardo alla
realizzazione d’infrastrutture, quali
sono i parchi eolici, il fenomeno del
track record mostra che è in grado di porto tra Debito netto ed Ebitda al li-
completare nuovi parchi: nel 2019 ne vello di 7,5 volte. Un valore molto ele- 2018 3,15
Altri
sono entrati in funzione tre. Inoltre il vato. Alerion, pure conscia della situa- ricavi 2019 1,80
gruppo sottolinea la flessibilità e am- zione, invita ad un’analisi più appro-
pia articolazione dei progetti in porta- fondita. Il livello del rapporto è
Totale 2018 59,01
foglio. Una caratteristica che, da un l’effetto della voluta strategia sugli in-
lato, permette di abbandonare svilup- vestimenti finalizzati alla crescita. Nel ricavi 2019 71,83
pi di parchi con poca visibilità futura 2019, è l’indicazione, sono stati realiz-
per accelerare (o sostituirli ) con quelli zati esborsi in conto capitale per 140,6 2018 45,40
più promettenti; e, dall’altro, di ga- milioni. Questi Capex però, viene Ebitda
rantire il raggiungimento degli obiet- spiegato, non potevano dare imme- 2019 53,90
tivi fissati. Infine, sottolinea sempre diatamente i loro benefici sulla reddi-
Alerion, la sua presenza internazio- tività del 2019. Di qui la salita del “Net 2018 25,90
Risultato
nale, ad esempio in Romania, è un ul- debt to Ebitda”. L’impatto, dice sem- operativo 2019 27,70
teriore aspetto che agevola lo svilup- pre Alerion, si avrà nel 2020 dove,
po di nuovi “wind farm”. In tal senso considerando la media della forchetta
la società ricorda dapprima che, nel indicata nella guidance, il rapporto tra
Risultato 2018 6,60
ante
maggio prossimo, partirà la costru- Debito netto e Mol calerà a fine anno imposta 2019 25,50
zione di un parco “onshore” da circa intorno al livello di 5 volte. Poi l’obiet-
50 MW in Puglia. E poi dice che, entro tivo è di contenere il rapporto al di sot- 2018 3,36
5 anni, almeno il 50% dei progetti in to di 4,5 volte. Si tratta, può ulterior- Risultato
netto 2019 21,35
pipeline potrà essere realizzato. mente obiettarsi, di valori che restano
elevati. Non è così, ribatte Alerion. Il
I conti aziendali livello del “Net debt to Ebitda” dev’es-
Fin qui alcune considerazioni ri- sere sempre valutato in relazione alla
guardo l’M&A e la crescita organi- tipologia del business. Per l’attività EVOLUZIONE 58
36,1 53,9
ca. Il risparmiatore, tuttavia, è inte- del gruppo, contraddistinta da una DELL’EBITDA
ressato anche alla dinamica conta- forte generazione di flussi di cassa, il Dati in milioni
52
bile del gruppo. rapporto è assolutamente sostenibile.
Alerion, nel 2019, riguardo al con-
45,4
to economico è stata contraddistinta Pandemia 46
da giro d’affari e redditività in rialzo. Infine il Covid-19. La gelata sull’eco-
42,0
I ricavi totali si sono assestati a 71,8 nomia globale, in particolare quella 40
milioni rispetto ai 59 di un anno pri- italiana, ha comportato la discesa del
ma. L’Ebitda è salito a 53,9 milioni prezzo dell’energia che si aggira, nel
(+19%) mentre l’utile netto consoli- mercato domestico, intorno ai 30 eu- 34
dato è arrivato a 21,4 milioni (erano
3,4 milioni al 31/12/2018). Insomma:
le voci di conto economico rappre-
ro al MWh. Una contrazione, è la pre-
occupazione, che potrebbe dare fasti-
dio al business delle rinnovabili, com-
2016 2017 2018 2019

Nel 2019 le acquisizioni hanno con- La potenza “Not in my back yard” (Nimby, “non sentano una realtà in crescita. preso il “wind on shore” di Alerion. La
sentito un salto di dimensione che, al- lorda nel mio cortile”) è diffuso. Un’opposi- Riguardo, invece, ai dati dello stato società rigetta il dubbio. In primis DATI 2018 2019

trimenti, sarebbe stato difficile realiz-
zare in poco tempo. Ciò detto le occa-
sioni, in un settore contraddistinto in
ogni caso dal consolidamento, non
sono così frequenti.
Un ruolo importante, poi, lo gioca
il Covid-19. Vale a dire: bisognerà ve-
dere quale sarà il suo impatto sul-
l’M&A. Di certo i fondi d’investimen-
to, molto presenti in questo settore,
devono fronteggiare la crisi finan-
ziaria dovuta alla pandemia. Di con-
seguenza i soggetti prettamente in-
dustriali come Alerion acquisiscono
dei vantaggi. E, però, le operazioni di
acquisizione necessitano, ad esem-
pio, di incontri “vis a vis” che allo sta-
to attuale sono difficili da realizzare.
Ad oggi, può dirsi, il comparto è in
una fase d’attesa.
Stati e acquisizioni
In generale comunque Alerion, ri-
spetto allo shopping, guarda in parti-
colare alla Spagna e, successivamen-
te, all’Italia. Più difficile, invece, l’ipo-
tesi di eventuali mosse in Romania
dove l’obiettivo è soprattutto la cre-
scita per linee interne (in Bulgaria, al-
installata zione delle realtà locali che può limi-
della società tare lo sviluppo previsto.
alla fine
Alerion, pure consapevole del te-
del febbraio
ma, si dice pronta a gestirlo. Dappri-
scorso,
che si confronta
con i 408 MW
del 31 dicembre DO MAN DE
del 2018
R IS P O S T E
D Quali sono le diverse fasi
per la realizzazione di
parco eolico terrestre?
r La prima fase consiste
nell’analisi dei siti per
valutarne la ventosità.
Successivamente, nel caso
sia individuata un’area che
ha le giuste condizioni
Su tecniche, vengono da un lato
ilsole24ore
.com avviate le procedure che
riguardano i terreni; e,
dall’altro, è avviato l’iter
IL DOSSIER amministrativo. Nel caso in
Tutte le “Lettera cui si arrivi all’autorizzazione
al Rispamiatore” finale inizia la costruzione
sul sito del sole vera e propria del parco che
nella sezione avviene in project financing.
Finanza & Mercati
patrimoniale deve rilevarsi la salita
dell’indebitamento finanziario netto:
dai 226,9 milioni di fine 2018 si è pas-
sati ai 407,2 del 31 dicembre scorso.
D&r
In media per la costruzione
di una “wind farm” terrestre
ci vogliono 5-6 anni.
D Alerion è attiva solo
nell’eolico on shore. Il
gruppo pensa ad ampliare il
suo oggetto sociale?
r È in ipotesi, ma non nel
2020, l’ingresso nel solare. È
da escludersi, invece,
l’opzione dell’eolico “off
shore” (in mare) in quanto
quest’ultima attività
richiede un’alta e specifica
specializzazione che
distoglierebbe inutili energie
dal core business.
perchè in media il costo marginale del OPERATIVI
MWh del gruppo è intorno a 20 euro. Rilevazione Potenza lorda (in Mega Watt) 408,3 564,3
Quindi l’attuale prezzo dell’energia al 31/12/2019
non crea problemi. Poi perchè, è la Produzione di energia elettrica (in MWh)* 433.789 695.463
previsione dell’azienda, l’emergenza *Impianti
legata al virus è contingente e lo stes- consolidati Produzione di energia elettrica (in MWh)
integralmente e 369.522 626.916
so prezzo risalirà. Inoltre perchè, ri- (Impianti consolidati integralmente)
in joint venture
spetto agli impianti in funzione, la
grande parte: o ha ancora gli ex certi-
ficati verdi oppure ha il sistema di ta-
riffazione fissa. Nel primo caso I NUMERI
2018 2019
l’eventuale attuale calo del prezzo PATRIMONIALI Patrimonio netto 138,8 158,1
dell’energia verrà, nel 2021, parzial-
Dati in
mente controbilanciato. Nel secondo, Indebitamento finanziario netto 226,9 407,2
milioni
invece, il prezzo di vendita dell’ener-
gia è fissato a 60 euro a MWh per 20 Indebitamento finanziario netto
anni. In conclusione Alerion, su que- 217,3 395,8
(escluso i derivati)
sto fronte, non vede alcun particolare
problema.A fronte di ciò quali allora le
prospettive sul 2020? La società con- Virus e decarbonizzazione rimarrà interessata al “climate change”.
ferma le guidance per fine anno: l’Ebi- Il Covid-19, secondo molti, ha distolto Riguardo, invece, ai Governi il deficit
tda consolidato compreso tra 85 e 95 l’attenzione di opinione pubblica e Governi spending per contrastare la recessione
milioni e il risultato netto consolidato dalla decarbonizzazione dell’economia. potrà essere convogliato anche sulla
tra 18 e 23 milioni. Il rosso della Posi- Diversi esperti non condividono la transizione energetica. Certo: in alcuni casi,
zione finanziaria Netta consolidata valutazione. In primis le immagini del calo come nella chiusura delle centrali atomiche
(incluso il fair value dei derivati) al 31 dell’inquinamento a seguito del “lockdown” in Germania, potranno esserci dei ritardi.
dicembre 2020 è, dal canto suo, sti- (come quelle dal satellite sulla Cina) hanno Ma, è l’opinione prevalente, l’Ue ha segnato
mato tra 490 e 520 milioni. avuto il loro impatto. L’opinione pubblica una strada da cui sarà difficile uscire.
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FLUSSI TRANS FRONTALIERI

MARZO 2020: LA GRANDE FUGA DI LIQUIDITÀ DALL’ITALIA Centosette miliardi in fuga

Banca d’Italia - Decomposizione della variazione del saldo Target2 del mese di marzo 2020

-120 -100 -80 -60 -40 -20 0 20

di Marcello Minenna
—Continua da pagina 1 ‘‘ marzo. Questi prestiti non
necessariamente comportano
in valuta per approvvigionarsi di
dollari dalla Federal Reserve per
stimabile attorno ai 13 miliardi.
Questa cifra si riflette totalmente
Variazione Saldo T2 -107,3

Q
uesto brusco shift di
liquidità transfrontaliero
ha annullato de facto
tutto il faticoso
riequilibrio ottenuto dalla Banca
Centrale Europea (BCE) con la
normativa sul tiering delle riserve
bancarie. Le voci di bilancio di
Banca d’Italia mostrano come
gran parte del deflusso sia
avvenuto in risposta alle misure
di emergenza della BCE, con cui
tra l’altro è stato deciso l’avvio
del programma pandemico di
acquisto titoli (PEPP - Pandemic
Emergency Purchase Programme)
per almeno 750 miliardi.
Con il pacchetto di interventi
del 12 marzo, la BCE ha avviato
dei prestiti LTRO (Long Term
Refinancing Operations) di
emergenza a 90 giorni al tasso
del -0,5%. Le banche italiane
hanno preso a prestito 44
miliardi nelle aste del 16,23 e 30
Questo un aumento del saldo T2 ma c’è
brusco shift una relazione diretta se – come
di liquidità nel 2011-2012 – le banche
transfrontali utilizzano questa liquidità per
ero ha acquistare titoli governativi
annullato de nazionali venduti da
investitori esteri.
facto tutto il
Nonostante l’afflusso
faticoso derivante dai prestiti, a marzo le
riequilibrio consistenze dei conti di
ottenuto deposito/riserva delle banche
dalla Banca italiane presso Banca d’Italia si
centrale sono ridotte di 13,3 miliardi.
europea con Quindi nel complesso 57 (44+13)
la normativa miliardi di riserve bancarie sono
sul tiering stati impiegati oltre confine,
una parte verosimilmente per
delle riserve
l’acquisto di titoli di Stato
bancarie
italiani venduti dall’estero, il
resto a fini di ribilanciamento
del rischio verso attività
finanziarie “sicure” come i Bund
tedeschi.
Inoltre il nostro sistema
bancario ha utilizzato linee swap
11,7 miliardi; contabilmente si
tratta di un deflusso una tantum
di liquidità che incide sul saldo
debitorio T2.
Nel contempo i depositi delle
amministrazioni pubbliche si
sono ridotti di 27,7 miliardi,
probabilmente per via del
tiraggio di liquidità destinata alle
importazioni di emergenza.
Infine, c’è l'impatto del
potenziamento dei programmi di
acquisto di titoli della BCE: il 12
marzo ulteriori 120 miliardi
nell’ambito del programma
standard PSPP (Public Sector
Purchase Programme) e poi il
programma pandemico PEPP. In
due mesi si è passati da circa 10
miliardi di acquisti settimanali
ad oltre 40 miliardi per l'intera
area Euro. Dal bilancio Banca
d’Italia, la quota mensile
attribuibile al nostro Paese dei
due programmi sembra sia
nel saldo debitorio di T2 come
deflusso di liquidità perché i Prestiti al settore bancario -44,4
titoli sono stati acquistati tutti
dall’estero, considerando che le
banche italiane sono state Prestiti al governo/settore pubblico -27,7
compratrici nette di BTP.
In definitiva, gran parte dei
Depositi degli operatori bancari e finanziari -13,3
deflussi di liquidità è avvenuta
per via di una ricomposizione dei
portafogli delle banche nazionali
e per un maggiore impegno della Acquisti mensili di titoli obbligazionari (QE) -13,0
banca centrale sul mercato.
Entrambi i fenomeni hanno
previsto una nazionalizzazione Utilizzo di swap in valuta estera (Dollari) -11,7
del debito sovrano italiano, che
andrà gestita con attenzione in
una fase recessiva acuta di Flussi Residui -1,7
durata (si spera) limitata.
Direttore Generale dell’Agenzia delle
Prestiti al settore privato non finanziario 2,2
Dogane e dei Monopoli
á@Marcello Minenna
Moneta in circolazione 5,6
Le opinioni espresse sono strettamente
personali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte: Banca d’Italia
Il Sole 24 Ore Domenica 19 Aprile 2020 13

Commenti

LA POLICY DELLA UE
«LA LEZIONE DI MIO PADRE, MEMORIA
LA PANDEMIA
E GLI EFFETTI PER LE NUOVE GENERAZIONI»
DISEGUALI DA
A tu per tu. Benedetta Tobagi, storica e scrittrice, racconta la figura del giornalista del «Corriere della Sera»
NEUTRALIZZARE ucciso 40 anni fa dai terroristi: le inchieste, l’impegno sindacale, la complessità di una stagione oscura

di Sergio Fabbrini di Eliana Di Caro

AFP
—Continua da pagina 1 Classe 1977. Spataro sottolineando il ruolo cruciale del pentito.
Benedetta L’esigenza di Benedetta è stata anche quella di fare

I
nadempienze come la loro irresponsabilità fiscale (nel Tobagi ha raccon- chiarezza su un pezzo della storia d’Italia. Meno di un
tato la storia del anno dopo l’assassinio, vengono scoperti gli elenchi
caso della crisi dell’euro) o la loro incapacità di protegge-
padre in Come mi
re le frontiere nazionali (nel caso della crisi migratoria). degli affiliati alla Loggia massonica P2 nei quali compa-
batte forte il tuo
La predominanza di tale paradigma condusse all’adozio- cuore (Einaudi). iono i nomi dei vertici della Rizzoli e quello di Franco
ne di policies basate su prestiti sottoposti a vincolanti Studiosa Di Bella, direttore del «Corriere della Sera». Nel dicem-
condizionalità. Policies che hanno messo in ginocchio la dello stragismo, bre 2003 e poi nell’estate 2004 delle interpellanze parla-
Grecia, hanno prodotto una instabilità politica in Italia e ha scritto anche, mentari ribadiranno che “Tobagi poteva essere salvato”
Spagna, hanno reso una leader dell’estrema destra nazio- sempre per e che non si era fatto abbastanza per garantirne la pro-
nalista un presidente potenziale in Francia. Così, anche Einaudi, nel 2013 tezione nonostante il clima pesantissimo di quella fase.
per la crisi pandemica si è cercato di riproporre lo stesso Una stella «Il contatto con tutti gli aspetti della vicenda – riflette
incoronata l’autrice - era doloroso. Proprio quel periodo in cui sono
paradigma interpretativo. Ad esempio, il ministro delle
di buio, dedicato
Finanze olandese, con il tacito assenso dell’omologo riemerse vecchie polemiche mi è costato molto dal pun-
alla bomba
tedesco, ha chiesto che la Commissione Ue avviasse di piazza della to di vista personale. Ti trovi in una situazione in cui da
un’indagine nei confronti dell’Italia per mostrarne l’irre- Loggia a Brescia, una parte vuoi fare tutto il possibile perché sia fatta
sponsabile impreparazione ad affrontare il Covid-19. e Piazza Fontana. luce, per capire tu stessa in primis, ma anche perché la
Come hanno scritto Jurgen Habermas, Joschka Fischer e Il processo impos- chiarezza massima è una forma di giustizia, di accerta-
Sigmar Gabriel (tra gli altri), il dovere dei Paesi meno sibile (2019). mento delle responsabilità. Spesso mi sono sentita
colpiti dalla pandemia dovrebbe essere quello di aiutare i Sotto, Walter smarrita di fronte alla tortuosità, all’incompletezza del-
Paesi più colpiti, non già di colpevolizzarli per indebolirli Tobagi le informazioni, alle strumentalizzazioni politiche. La
ulteriormente. Oltre a essere antisolidaristico, il paradig- decisione di scrivere un libro è maturata nel tempo ed
ma olandese-tedesco è semplicemente sbagliato. Per è come se tutto poi avesse trovato un suo posto. Adesso
questo motivo va rifiutato. Punto. si pubblicano volumi di storia su questi argomenti, ma
Se così è, allora le conseguenze economiche della crisi le vicende del terrorismo italiano restano sempre un po’
pandemica non possono essere affrontate (esclusiva- impigliate nella cronaca...quella che per me è stata una
mente) con una politica di prestiti con vincoli. Certamente storia personale è un tema enorme».
è un bene che l’Eurogruppo abbia ridotto al minimo le Nella ricostruzione colpisce l’assenza dei partiti, a
condizionalità associate ai fondi del Meccanismo europeo cominciare dal Pci, uno dei primi bersagli del terrori-
di stabilità (Mes), così come agli altri programmi di sup- smo. Non ci sono voci o testimonianze che ricordano
porto immediato alle politiche nazionali anti-pandemia. il giornalista, un punto su cui l’autrice è molto netta: «La
E nulla vieta che l’Italia utilizzi quei fondi (che sono anche memoria di mio padre è stata coltivata soprattutto dal
suoi), richiedendo piuttosto un allungamento dei tempi partito socialista: era un’epoca in cui ogni parte politica,
per la loro restituzione. Tuttavia, la vera battaglia, al ogni soggetto aveva i propri mar-
Consiglio europeo di giovedì e oltre, non sarà sul Mes. tiri. La prima volta che un espo-
Sarà invece sul Recovery Fund, che i Paesi del nord voglio- nente degli allora Ds, Beppe Giu-
’’

I
no che sia un programma generico, mentre i Paesi del sud lietti, è venuto a una celebrazio-
(più colpiti dalla pandemia) vogliono che sia il perno della l sorriso aperto e la fisionomia del volto ricordano al «Corriere dell’Informazione» e poi spicca il volo al ne, c’era già stata, appunto, la
politica europea per il rilancio economico del continente. subito – a parte i ricci che lo circondano – i tratti del «Corriere della Sera» dove approda nel ’76. All’attività svolta della Bolognina (novem-
Se le economie più colpite dal Covid-19 (come la nostra) padre. Dallo schermo del pc (è un’intervista al tempo giornalistica si affianca quella sindacale, cui dedica al- I FAMILIARI bre 1989, ndr). Questa era l’Italia
dovranno basarsi su prestiti per ripartire, allora è indub- del coronavirus!) fluisce perfettamente anche la trettanto impegno (proprio con una tesi sui sindacati DELLE VITTIME dei partiti, la conflittualità tra so-
bio che la loro distanza dalle economie meno colpite passione con cui Benedetta Tobagi racconta la figura in Italia nel secondo dopoguerra si era laureato in Storia cialisti e comunisti era fortissi-
aumenterà ancora di più. I Paesi del sud, infatti, non di Walter, ucciso quarant’anni fa dai terroristi della con Brunello Vigezzi), fino a diventare presidente della SPESSO FERITI ma. Del resto ugualmente assenti
potranno rilanciarsi economicamente come i Paesi del Brigata 28 marzo. Storica e scrittrice, rievoca il percorso Lombarda, l’organismo che tutela i giornalisti della re- E UMILIATI. furono i democristiani o i repub-
nord, avendo già margini ridotti di azione fiscale, per di che l’ha portata a scriverne la storia nel libro Come mi gione. Su entrambi i binari, sono le idee socialiste e lo blicani: Tobagi era il martire del
più appesantiti dai nuovi prestiti da ripagare. Per questo batte forte il tuo cuore (Einaudi, 2009). spirito riformista a improntare l’attività di Tobagi, che IL QUIRINALE Psi. Essendo un giornalista, era
motivo, il Recovery Fund dovrà sostanziarsi in una politi- Aveva appena tre anni quando la mattina del 28 indaga le dinamiche del lavoro e il fenomeno terrorista DECISIVO un personaggio noto e molto
ca di sovvenzioni, non già di prestiti, garantiti da un debito maggio 1980 a Milano due dei ventenni della banda nelle sue varie articolazioni. Ed è esattamente questo commemorato da chi aveva idee
pubblico europeo, non già nazionale. Non dovrà trattarsi colpirono alle spalle il giornalista del «Corriere della approccio progressista che i brigatisti non perdonano NEL CAMBIO e sensibilità vicine alle sue.
di “mutualizzazione” dei debiti nazionali (proibita dagli Sera», con l’obiettivo di accreditarsi come combattenti e puntano a cancellare, come già era accaduto con magi- Quando ho incontrato gli orfani
art. 123-125 del Trattato sul Funzionamento della Ue, “di peso” presso le Brigate Rosse dopo aver già gam- strati, altri giornalisti ed esponenti della società civile dei poliziotti uccisi, le loro madri
Tfue), ma di un nuovo debito comune europeo garantito bizzato Guido Passalacqua (caposervizio a «Repubbli- ben lontani dalla destra conservatrice. che hanno vissuto nella miseria e nell’oblio, mi sono
dal bilancio Ue (il Quadro Finanziario Pluriennale 2020- ca») tre settimane prima. Un apparente paradosso su cui si sofferma Benedet- resa conto della ferita e dell’umiliazione provocate da
2027). Le risorse dovranno essere gestite dalla Commis- Quello di Benedetta è stato quindi un lungo e lento ta: «L’idea dell’attacco al riformismo per abbattere lo quell’esperienza. Un importante cambiamento c’è stato
sione e utilizzate per contrastare gli effetti asimmetrici recupero di conoscenza del padre (che di anni ne aveva Stato e quindi provocare un presunto innesco rivolu- nel corso degli anni 2000, quando si sono creati spazi
della pandemia. Poiché il bilancio europeo (previsto all’1% 33), attraverso gli scritti – appunti, articoli, inchieste, zionario è qualcosa che è scritto nella cultura di molti di commemorazione istituzionale che fossero comuni,
del Pil complessivo) non sarà sufficiente a garantire libri –, la voce custodita nelle cassette, i documenti, le gruppi di ultra sinistra: da lì usciranno tanti giovani ospitati in una sede alta come il Quirinale: un modo per
l’ammontare del debito necessario per il rilancio (almeno testimonianze e i racconti di tante persone che nel che andranno a ingrossare le fila di organizzazioni che non appiattire nell’indistinto le diverse storie e al tempo
1.000 miliardi), e dovendo il bilancio europeo rispettare il tempo ha ascoltato. Un vero e proprio giacimento al già all’inizio degli anni 70 individuano proprio nel ri- stesso coltivarne insieme la memoria».
pareggio tra entrare e uscite (art. 310 Tfue), allora occorre- quale ha attinto e che le ha permesso di ricongiungersi formismo il nemico principale. Riflettere fino in fondo La stessa memoria che Benedetta Tobagi vuol tra-
rà ricorrere a nuove risorse proprie della Ue. Anche se l’Ue idealmente a chi le era stato sottratto: «Ho cominciato sulle storie di Emilio Alessandrini, Guido Galli, Guido smettere ai ragazzi, andando nelle scuole, animando
non ha, in base ai Trattati, il potere di tassazione diretta, seriamente quando stavo finendo l’università. Ho Rossa e tutte le intelligenze che sono state eliminate, dei laboratori che aiutino a comprendere quel periodo:
essa può però «istituire nuove categorie di risorse pro- aspettato di essere grandicella, attorno al 2000, perché al di là delle vicende personali, da un lato ci restituisce comincia dalle caratteristiche dell’Italia repubblicana,
prie» (art. 311) e adottare «disposizioni che riguardano sapevo che l’impatto emotivo sarebbe stato forte. Ave- il dato brutale del danno che il terrorismo di sinistra si diffonde sulla lunga stagione del terrorismo politico,
l’armonizzazione delle legislazioni relative alle imposte» vo la sua giacca, la sua sciarpa, altre sue cose, ne legge- ha fatto alla società; dall’altro costringe a considerare spiega che cosa è stato lo stragismo anche attraverso
(art. 113). Secondo la Risoluzione appena approvata dal vo i libri ma non avevo affrontato le carte del processo. le pesanti responsabilità di certe prese di posizione la “Rete degli archivi per non dimenticare” o l’archivio
Parlamento europeo «gli investimenti necessari (per In quell’epoca non erano ancora partiti i progetti di ideologiche maturate molto prima, in gruppi come “Flamigni”. «A me interessa che la dimensione della
neutralizzare gli effetti della pandemia) potrebbero essere digitalizzazione degli atti processuali relativi agli anni Lotta continua e Potere operaio che, quando si sciolgo- memoria sia il più possibile tenuta in relazione con la
finanziati attraverso un Quadro Finanziario Pluriennale di piombo di cui poi sono stata grande sostenitrice, no, vedono significative migrazioni di ex militanti, so- dimensione della conoscenza storica, della complessi-
ampliato, (attraverso) i fondi e gli strumenti finanziari non c’era tutto l’archivio del Corriere online, passavo prattutto persone impegnate nel servizio d’ordine, tà degli avvenimenti. Per questo cerco sempre nuovi
dell’Ue esistenti e (attraverso) obbligazioni a sostegno giornate intere alla Sormani (biblioteca di riferimento, nelle organizzazioni terroristiche». strumenti, materiali, percorsi», sottolinea. A 11 anni
della ripresa garantite dal bilancio Ue». La Risoluzione a Milano, ndr)... È stato un tempo lungo ma necessario. Il processo per il delitto Tobagi procederà spedito per dalla pubblicazione di Come mi batte forte il tuo cuore,
precisa quindi «che tale pacchetto non dovrebbe compor- Lo gestivo in base a quello che mi sentivo di fare, che via del pentimento di uno dei due esecutori materiali, l’inesauribile ricchezza di documenti e inediti lasciati
tare la mutualizzazione del debito esistente e dovrebbe desideravo fare. Così ho potuto metabolizzare meglio Marco Barbone (21 anni, figlio di Donato, dirigente del dal padre continua a essere un punto di riferimento,
essere orientato a investimenti futuri». Occorre dunque tutto», racconta con voce sicura, un maglioncino nero gruppo editoriale Sansoni controllato da Rizzoli) che «posso riascoltarlo mentre parla con Giorgio Bocca per
ricostruire un campo da gioco paritario tra gli Stati mem- a collo alto, le linee pulite di una libreria bianca, colma svela ogni particolare. Con Paolo Morandini (figlio del nove cassette destinate a un libro-intervista, o con
bri dell’Ue. Niente di più, niente di meno. e ordinata, alle sue spalle. critico cinematografico Morando), Mario Marano, Man- Sciascia, o con Saragat che palesemente non vuole ri-
Insomma, per neutralizzare gli effetti diseguali della È emersa, da quella ricerca, la ricostruzione metico- fredi De Stefano, Daniele Laus e Francesco Giordano spondere a una domanda... Alcune cose che avevo sco-
pandemia, la ripresa economica dovrà essere sostenuta losa di un professionista che aveva cominciato da gio- aveva organizzato e compiuto l’attentato il giorno 28 in perto 12 anni fa adesso mi parlano molto di più». In
da un debito comune europeo. La divisione idiosincratica vanissimo, figlio unico emigrato dall’Umbria, il papà ricordo dei quattro brigatisti, uccisi due mesi prima, il conclusione, si emoziona Benedetta, la voce che si fa
tra Paesi dovrà essere sostituita da un confronto di meri- calzolaio (che a Milano troverà un posto da ferroviere), 28 marzo, in un blitz dei carabinieri a Genova. Episodio, più bassa, «mi sento una donna molto fortunata. Negli
to tra paradigmi alternativi. Per Emmanuel Macron (si la mamma casalinga. Gente semplice dai valori solidi. quest’ultimo, su cui Tobagi aveva scritto uno dei suoi anni ho avvertito sempre di più una vicinanza interiore
veda il “Financial Times” di venerdì scorso), è necessario Già tra i banchi del liceo classico Parini e dalle colonne articoli più citati, dal titolo «Adesso si dissolve il mito con mio padre, è profondamente parte della mia vita.
stabilire se la Ue dovrà emergere dalla pandemia più della «Zanzara», il giornalino che nel ’66 fece scandalo della colonna imprendibile». Barbone, che sconterà po- La sua l’hanno spezzata troppo presto, ma ciò che lui
unita o più divisa. Una scelta che spetta alla democrazia (e per l’inchiesta sugli adolescenti e il sesso, si intravvede co più di tre anni, «sul piano delle dichiarazioni è appar- è stato continua a irraggiare».
non alla tecnocrazia) fare. il futuro di Walter Tobagi: si fa le ossa con le cronache so mostruoso, quanto alla successione di date e indica- eliana.dicaro@ilsole24ore.com
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14
Economia & Imprese Sport & business
EMERGENZA CORONAVIRUS
Il fronte degli intermediari
A rischio anche 200 milioni di compensi degli agenti
Marco Bellinazzo
N
el calcio a pagare il
conto della crisi pro-
vocata dalla pande-
mia di Covid-19 sa-
ranno anche procura-
tori e intermediari. Se
nei prossimi mesi i proprietari dei
club dovranno sopportare un calo
rilevante di incassi - e per calciatori
e allenatori si profila una sforbiciata
agli stipendi -, anche i loro agenti
dovranno fare sacrifici.
Fifa e Figc
Il costo dei servizi di intermedia-
zione d’altronde è cresciuto tantis-
simo negli ultimi anni in relazione
al boom dei prezzi dei trasferi-
menti dei calciatori. La Fifa del
presidente Gianni Infantino che
ha la giurisdizione sulle regole del
calciomercato a livello globale sta-
va per lanciare una stretta. Il con-
tagio planetario del coronavirus
ha per ora sospeso la riforma, ma
non l’ha certo resa meno opportu-
na. Anzi. Le federazioni nazionali
intendono contribuire al ridimen-
sionamento di queste spese “ac-
cessorie”. Che subiranno peraltro
una contrazione per il calo dei
prezzi dei cartellini di almeno il
30% determinato dai problemi fi-
nanziari dei club.
Nel documento che la Figc ha in-
viato al Governo nelle scorse setti-
mane per prospettare gli interventi
che servono a supportare il settore
colpito dall’emergenza sanitaria, ad
esempio, si chiede la deducibilità
dei costi sostenuti per i servizi di in-
termediazione, assistenza e consu-
lenza nella stipulazione dei contrat-
ti, oltre che un rinvio, per i mesi di
inattività forzata, dei pagamenti
dovuti agli agenti.
Per arginare la crisi del settore la Figc chiede al Governo la sospensione delle commissioni per i procuratori
e la deducibilità dei costi per i servizi connessi alla sottoscrizione dei contratti tra squadre e calciatori
La crescita dei costi
Nell’ultimo quinquennio la spesa
complessiva dei club italiani per la
mediazione sui trasferimenti o sui
rinnovi contrattuali ha raggiunto
775 milioni di euro. Nel solo 2019 i
Gabriele
compensi ai procuratori hanno toc-
Gravina. Tra le
cato una nuova vetta per le società
misure che il
della Serie A pari a 188 milioni di eu-
presidente della
ro, circa 16 milioni in più rispetto al-
Figc ha sollecitato
l’anno precedente. Gli agenti, inol-
per supportare il
tre, hanno guadagnato più di 200
settore colpito
milioni aggiungendo alle commis-
dall’emergenza
sioni corrisposte dai club quanto ri-
sanitaria c’è
cavato per le proprie prestazioni dai
anche la
calciatori. La quota versata dai tes-
deducibilità dei
serati della A ai propri “consulenti”
costi per i servizi
si aggira infatti sui 13,7 milioni. Tra
degli intermediari.
i club di Serie B la spesa nell’ultimo
anno è stata di 19,4 milioni.
La Juventus è tornata a essere il
primo club italiano per compensi
agli agenti. Nel 2018 era stata sor-
passata dall’Inter, ma nel 2019 i
bianconeri hanno effettuato il con-
trosorpasso con oneri per 44,3 mi-
lioni (contro i 24,3 milioni dell’anno
precedente). È in aumento comun-
que anche la spesa dei nerazzurri,
passata da 24,9 a 31,8 milioni. Chiu-
de il podio del 2019 la Roma, con
23,2 milioni. Si avvicina alla soglia
dei 20 milioni il Milan, che nel 2019
ha pagato compensi per 19,6 milioni
agli agenti. Tra i club di vertice, spic-
cano i costi contenuti della Lazio,
che paga solo 4,5 milioni agli agenti.
Il panorama internazionale
Ma il costo dell’attività dei procura-
tori sale in tutto il mondo. Il 2019 ha
fatto registrare un nuovo record an-
che a livello di trasferimenti inter-
nazionali come certificato dal Glo-
bal Transfer Market Report della
Fifa. In totale, lo scorso anno sono
stati spesi 7,35 miliardi di dollari
(pari a 6,6 miliardi di euro) nei tra-
sferimenti di calciatori in giro per il
mondo e i compensi per gli agenti
coinvolti in queste operazioni han-
no toccato quota 654 milioni di dol-
lari, pari a circa 590 milioni di euro.
Di questa cifra, il 65% è da imputare
ai club che acquistano, mentre il
35% è pagato dai club cedenti. Le
commissioni tra i 10mila e i 100mila
dollari sono le più frequenti (487 in
tutto il 2019), seguite da quelle nel
range che vanno dai 100mila dollari
al milione (402 in totale). Sono state
invece 99, sempre lo scorso anno, le
operazioni di mercato che hanno
generato oneri per procuratori su-
periori al milione di dollari. L’am-
montare delle commissioni, con-
teggiando anche quelle relative ai
trasferimenti nazionali, viaggia
verso il miliardo a stagione.
La riforma della Fifa
Per frenare super-agenti e super-
commissioni (la cui ascesa è scatu-
rita dalla deregulation varata nel
2014 dalla Fifa guidata allora da Jo-
seph Blatter), il presidente Gianni
Infantino sta promuovendo una
stretta che avrebbe dovuto scattare
in parte dal prossimo luglio. Tra le
misure al vaglio della Fifa c’è per
esempio l’introduzione di un tetto
massimo alle commissioni pari al
10% del trasferimento per il club che
vende, al 3% per chi compra e a un
altro 3% per il giocatore. Ma a Zurigo
si sta studiando la possibilità di cre-
are una «clearing house» che in
prospettiva possa fungere da came-
ra di compensazione per le transa-
zioni internazionali e da “cassa” at-
traverso cui i club verseranno il do-
vuto agli agenti. Provvedimenti che
hanno provocato il dissenso della
categoria che ha annunciato batta-
glie legali in ogni sede.
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Mino Raiola.
Già prima dello
scoppio della
pandemia la Fifa
aveva messo nel
mirino i compensi
dei super-agenti.
Le commissioni
per i servizi di
intermediazione
dal 2014 al 2019
sono triplicate.
LE CIFRE
1 miliardo
Le commissioni
Nel 2019 agenti e intermediari
hanno incassato soltanto per i
trasferimenti internazionali 653,9
milioni di dollari. Quasi il triplo di
quanto ottenevano nel 2014.
L’ammontare delle commissioni,
conteggiando anche quelle
ONLINE relative ai trasferimenti nazionali,
Sport & Business viaggia verso il miliardo a
è anche online stagione. Nel 2019 il
con una sezione calciomercato internazionale ha
del sito (Sport24) generato trasferimenti record per
dedicata a news 7,3 miliardi di dollari.
ed analisi
DECRETO DEL MINISTERO
E in Italia arriva la stretta
per i procuratori abusivi
Marcello Frisone
È
nullo il contratto di rappre-
sentanza stipulato con l’at-
leta se l’agente sportivo
non è iscritto in Italia nel
registro nazionale. In attesa che il
mondo dello sport possa ripartire
anche dagli aspetti meno legati alla
prestazione agonistica vera e pro-
pria, il decreto 24 febbraio 2020
del ministro per le Politiche giova-
nili e lo Sport, Vincenzo Spadafo-
ra, dà una stretta ai procuratori
“abusivi” nell’esercizio della loro
attività nel nostro Paese.
La principale conseguenza che
ne deriva è che sono salvi i contratti
stipulati dagli atleti con le loro nuo-
ve squadre e verrebbe meno il paga-
mento delle commissioni pattuite
con il procuratore “abusivo”. Non
solo. L’agente sportivo che non è
iscritto nel registro nazionale potrà
domiciliarsi presso un collega inve-
ce in “regola”, ma deve agire d’inte-
sa con lui. Ma andiamo per ordine.
Le modifiche alla professione
Il nuovo provvedimento (non an-
cora pubblicato sulla «Gazzetta Uf-
ficiale») modifica il Dpcm del 23
marzo 2018 ed è, per quanto ri-
guarda il calcio - lo sport con la
maggior presenza di agenti sporti-
vi -, sulla scia della riforma del 2018
della Fifa inerente alla professione
di agente sportivo (dicitura che
prende il posto dell’ormai “vec-
chia” procuratore). Questo riordi-
no aveva reintrodotto il supera-
mento del doppio esame di abilita-
zione (in Italia al Coni e alla Figc)
quale presupposto per potersi
iscrivere al relativo registro.
Le conseguenze per i non iscritti
Il decreto 24 febbraio 2020 prevede,
come detto, la nullità dell’incarico
assunto dall’agente sportivo, men-
tre la vecchia formulazione preve-
Domenica 19 Aprile 2020 Il Sole 24 Ore
775 milioni
I costi per i procuratori
Nell’ultimo quinquennio la spesa
complessiva dei club italiani per la
mediazione sui trasferimenti o sui
rinnovi contrattuali ha raggiunto i
775 milioni di euro. Nel solo 2019 i
compensi ai procuratori hanno
toccato una nuova vetta per le
società della Serie A pari a 188
milioni. La quota versata dai
tesserati della A ai propri
consulenti è stata invece pari a
13,7 milioni. Quindi gli intermediari
hanno incassato oltre 200 milioni.
deva la nullità anche dei contratti
conclusi in forza di questo incarico
come, per esempio, la conclusione,
la risoluzione, il rinnovo, il trasferi-
mento oppure il tesseramento
presso una Federazione. Adesso, in
pratica, si sanziona soltanto l’agen-
te (con l’annullamento appunto del
contratto di rappresentanza) finen-
do così per non penalizzare anche le
squadre o gli atleti che hanno fir-
mato l’accordo. Tutto ciò porta alla
validità del contratto e alla probabi-
le esenzione dal pagamento delle
commissioni.
Chi può operare in Italia
Nel nuovo decreto vengono spiega-
te le condizioni e le modalità con cui
gli agenti sportivi provenienti e abi-
litati da Paesi “non Ue” possono
GLI ISCRITTI AL CONI
700
Gli agenti sportivi abilitati
In Italia sono circa 700 gli agenti
sportivi complessivamente
abilitati (solo nel calcio circa 500
gli iscritti nel Registro federale
Figc). Per poter esercitare
l’attività di agente sportivo nel
calcio (così come negli altri sport)
è necessario aver superato la
prova generale presso il Coni
(con successiva iscrizione nel
Registro nazionale) e quella
speciale presso la Figc (con
iscrizione nel Registro federale).
Sia il Coni, sia le singole
federazioni organizzano ogni
anno almeno 2 sessioni di prova
che si concludono nel 2020 entro
aprile e ottobre per il Coni e
giugno e dicembre per le
Federazioni. Al momento però le
prove sono sospese per
l’emergenza Covid 19.
ITALYPHOTOPRESS
44 milioni
Il top delle spese
La Juventus nel 2019 ha pagato in
commissioni 44,3 milioni di euro,
mentre l’Inter ha versato agli
agenti 31,8 milioni. Chiude il podio
la Roma, con 23,2 milioni.
Il Milan ha speso per compensi
19,6 milioni, mentre il resto della
Serie A ha speso meno di 10
milioni: dagli 8,6 milioni della
Fiorentina ai 7,3 dell’Atalanta,
passando per Sampdoria (6,9),
Sassuolo (6,2) e Bologna (5,7
milioni di euro).
operare in Italia. Infatti, si prevede
che questi procuratori debbano ob-
bligatoriamente domiciliarsi pres-
so un agente regolarmente iscritto
sia nel registro nazionale, sia in
quello della relativa federazione. I
procuratori “esteri” devono agire di
intesa con l’agente che li ospita, uti-
lizzando il titolo riconosciutogli nel
Paese di provenienza e la dicitura di
«agente sportivo domiciliato». La
stessa disciplina si applica a chi (cit-
tadino italiano o di altro Stato Ue),
pur abilitato a operare in un altro
Stato membro Ue, non abbia supe-
rato prove equipollenti a quelle pre-
visto dal decreto 24 febbraio 2020.
Come lavorare in Italia
Per lavorare nel nostro Paese, gli
agenti sportivi italiani ed europei
abilitati in un altro Stato membro
della Ue dovranno presentare una
richiesta di iscrizione (in un’appo-
sita sezione) alla federazione na-
zionale della disciplina in cui in-
tendono operare. Quest’ultima do-
vrà accertare sia l’abilitazione del
soggetto in un altro Stato membro
Ue, sia che abbia superato un esa-
me equipollente a quello previsto
nel decreto 24 febbraio 2020. Ana-
loghe verifiche dovranno poi esse-
re svolte dal Coni.
In passato, la federazione nazio-
nale si limitava ad accertare che il
richiedente fosse abilitato a operare
nell’ambito della federazione del
paese di provenienza, senza che
fosse necessario aver superato un
esame equipollente. «Il nuovo de-
creto – aggiungono gli avvocati Ric-
cardo Giacomin e Leone Zilio dello
studio legale Rodl & Partner - ha
anche introdotto misure “compen-
sative” consistenti, laddove ce ne
fosse bisogno, nel superamento di
una prova abilitativa o di un tiroci-
nio di adattamento».
m.frisone@ilsole24ore.com
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Il Sole 24 Ore Domenica 19 Aprile 2020
GOVERNANCE POLITICA
L’Unione alla prova del Covid-19
Modello da ecosistema per una nuova Europa
Carmelo Cennamo*
e Alberto Di Minin**
N
el 2010 Nokia era azien-
da leader nella telefonia
mobile. Eppure, nel giro
di un anno, le quote di
mercato crollarono in
favore dei rivali di Apple
con la piattaforma iOS e degli altri ba-
sati su Android di Google (Samsung,
LG…), decretando l’estinzione della
piattaforma Symbian e la fine della
leadership di Nokia, suo principale
promotore e cliente. A differenza delle
piattaforme guidate da Apple e Goo-
gle, non emerse mai un ecosistema in-
tegrato intorno alla piattaforma Sym-
bian. Quando spieghiamo in classe il
“caso Nokia” evidenziamo i limiti di un
sistema di governance duale e conser-
vativo basato su un conflitto di inte-
resse tra i membri della comunità, in
grado di gestire processi di cambia-
mento incrementale, ma non in grado
di promuovere innovazione disconti-
nua, ovvero cavalcare i segnali di di-
sruption, a volte fondamentali per lo
sviluppo della comunità stessa.
Ci sono diverse analogie tra la go-
vernance dell’Unione Europea di og-
gi e la Nokia di dieci anni fa. La man-
cata azione coordinata in risposta al-
la crisi legata alla pandemia del coro-
navirus è solo l’ultima di una serie di
eventi in cui il modello di governance
“comunitario” ha risposto difenden-
do i propri meccanismi di funziona-
mento, piuttosto che intercettando le
possibilità di cambiamento offerto
da queste discontinuità: si pensi alla
crisi finanziaria o all’emergenza im-
migrazione. Con il risultato di una
convergenza su posizioni conserva-
tive ma non incisive.
Davanti alle discontinuità rappre-
sentate dall’attuale contingenza, è
Di fronte all’emergenza la Ue ha mostrato limiti e rigidità: eppure questa è l’occasione
per innovare verso sistemi all’insegna dell’autonomia e della condivisione di piattaforma
La sfida è
trasforma-
re una
comunità
chiusa in
ecosistema
integrato
proiettato
verso un
destino
comune
cruciale per l’Europa rivedere il suo
modello di governance, passando dal-
l’essere una comunità chiusa su sé
stessa ad un ecosistema integrato.
Il processo decisionale basato sul
consenso all’interno della comunità
ha evidenziato tutti i suoi limiti; si
continua a dimostrare complesso, far-
raginoso, non in grado di far emergere
una chiara leadership che assorba le
esternalità (positive e negative) dei va-
ri stati membri della comunità e ne
crei una sintesi. Coordinare - dal lati-
no cum-ordinare - significa mettere in
ordine, organizzare insieme ad altri
queste esternalità e presuppone la co-
noscenza delle varie attività degli stati
membri e le loro interdipendenze;
quindi, una condivisione di infrastrut-
ture e un controllo sui dati.
La Ue ha un modello di governance
tipico delle comunità organizzative,
un ibrido a cavallo dei due modelli ca-
nonici di coordinamento: quello de-
centralizzato del mercato, dove gli
agenti coordinano in autonomia le
proprie attività attraverso il meccani-
smo dei prezzi, ed il modello centraliz-
zato delle organizzazioni aziendali,
dove il coordinamento è esercitato tra-
mite meccanismi di autorità decisio-
nale su base verticistica.
A Bruxelles si sono stratificati mec-
canismi di committologia e trilogo
(tra Commissione, Parlamento e Con-
siglio) che si pongono come obiettivo
quello di preservare l’autonomia di
azione dei propri componenti ma allo
stesso tempo fanno leva su comitati
composti da alcuni membri di riferi-
mento per definire l’identità e dire-
zione della comunità, quindi indurre
un certo coordinamento. Ogni evento
e attività che non ricada nelle norme
REUTERS
Chiusa su se e regole di funzionamento della co-
stessa. Il presi- munità non sono sotto il controllo di
dente della alcun ente e richiedono una conver-
Commissione Ue genza da parte dei membri sulla defi-
Ursula von der nizione di termini comuni per la loro
Leyen presenta il gestione. Ne risulta una risposta alle
piano europeo crisi con un’azione coordinata che è
per l’emergenza lenta e difficile. Inoltre, la Ue non è in
del Covid-19 grado di dare credito o amplificare la
forza di esperimenti messi in campo
da singoli stati membri.
Un diverso modello di governance
per superare questi blocchi esiste; è
quello degli ecosistemi di innovazio-
ne, quali le piattaforme di servizi e
app di Apple o Android. I membri
(fornitori di servizi e apps) preserva-
no la propria autonomia decisionale
e operativa – ognuno decide cosa pro-
durre, in quale modalità offrire il ser-
vizio e a che prezzo. Al contempo, si
richiede l’adozione di pratiche stan-
LA SCOMPARSA DI CONWAY
Un gioco della vita
per capire il digitale
Simone Arcagni
«N
on ho lavorato un
solo giorno in tutta
la vita»: una frase
che esemplifica lo
spirito non convenzionale, al limite
dell’irriverente di John Conway, ma-
tematico inglese scomparso pochi
giorni fa a causa del Covid 19. E forse
aveva anche ragione. Perché Conway,
che ha insegnato a Cambridge e Prin-
ceton, è stato folle e irregolare, aman-
te dei giochi e della componente più
misteriosa, e persino mistica, dei gio-
chi. Ha fatto incursioni sempre proli-
fiche nei campi della fisica teorica,
della teoria dei gruppi, della teoria dei
nodi. È il padre della “Costante di
Conway”. E ha spesso dato nomi “fol-
li” alle sue scoperte: dai “numeri sur-
reali” alla struttura algebrica “Mon-
strous Moonshine” fino all’algoritmo
di “Doomsday” (il giorno del giudi-
zio) per calcolare il giorno della setti-
mana di qualsiasi data.
Personalità eclettica, è divenuto
famoso per un gioco. Se così può es-
sere definito il Gioco della vita che
crea alla fine degli anni '60 e che, co-
me lui stesso lo definiva, era un gio-
co «senza giocatore e senza fine». Vi
sarà capitato di vederne una griglia
grafica generata dal computer, fatta
di celle geometriche che, accenden-
dosi e spegnendosi, creano moltitu-
dini di forme e danno l’impressione
del movimento. Figure geometriche
davvero molto semplici che, agglo-
merate, formano strutture che ri-
cordano un po' Space Invaders. Si
chiamano “automi cellulari” e sono
stati studiati fin dagli anni '50 da
uno dei padri del computer moder-
no, John von Neuman.
Questo “giochino” alla Space Inva-
ders, però, dimostrava la possibilità
di costruire vaste e complesse strut-
ture partendo da semplici elementi
attraverso la programmazione e la
combinatoria. Proponendosi, così,
come modello di strutture complesse
come quelle biologiche e chimiche.
Visioni di frontiera nòva
dardizzate da parte dei membri del-
l’ecosistema, oltre che la condivisione
di regole di membership e partecipa-
zione gestite dalla piattaforma, che
esercita la leadership dell’ecosistema.
È questo controllo dei dati e dell’in-
formazione che permette alla piatta-
forma di avere una visione d’insieme
dell’ecosistema e una conoscenza su-
periore ai singoli membri, e quindi di
esercitare una funzione di coordina-
mento dell’intero ecosistema.
Applicata all’architettura del siste-
ma politico-organizzativo dell’Unione
europea, un modello di “ecosystem go-
vernance” permetterebbe agli Stati
membri di non svuotarsi di poteri poli-
tici e decisionali. Richiederebbe l’isti-
tuzione di infrastrutture comuni, sotto
la guida della Commissione Ue, attra-
verso le quali i singoli Stati membri
conducono le proprie attività di gover-
no (ad esempio, un data hub unico per
il controllo e la prevenzione delle ma-
lattie, ma lo stesso modello può essere
applicato a energia, difesa, trasporti,
istruzione..). Questo permetterebbe di
sperimentare diverse politiche a livello
locale, pur garantendo allo stesso tem-
po uno standard comune e un coordi-
namento a livello europeo.
Oggi l’Europa è chiamata a scelte
coraggiose, innovative, non conser-
vative. Da questa crisi potremmo
uscire sentendoci più divisi nei nostri
confini nazionali o maggiormente in-
tegrati tramite il progetto di infra-
strutture comuni. La governance del-
l’ecosistema, meglio delle logiche co-
munitarie, può far convivere le auto-
nomie nazionali nell’ambito di un
destino comune europeo.
* Professor of Strategy,
Copenhagen Business School
** Professore Ordinario di Management,
Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Qualcosa in più di un giochino… Il
musicista Brian Eno rimane folgora-
to dal fatto che la semplicità si tra-
sformasse davanti ai suoi occhi in
complessità. Ma il Gioco della vita ha
influenzato anche lo scrittore Robert
J. Sawyer che nel 2009 pubblica il ro-
manzo WWW1: Risveglio in cui ci si
immagina che un automa cellulare
immesso nella Rete prenda coscienza
di sé e da semplice struttura matema-
tica diventi una vera e propria intelli-
genza artificiale.
Conway, che amava i racconti ed
era un ottimo affabulatore, avrà sicu-
ramente apprezzato l’opera di
Sawyer che propone una visione fan-
tastica che nasce però da una disputa
AUTOMAZIONE
CELLULARE
John Conway,
matematico
inglese morto
per coronavirus
a 82 anni,
che proprio il “gioco” ha generato. È
infatti a partire dagli automi cellulari
che Stephen Wolfram ridefinisce al-
cuni parametri della matematica e dei
sistemi scientifici stessi. Nel suo A
New Kind of Science procede nell’ana-
lisi di diversi tipi di automi cellulari
che poi cataloga in quattro categorie;
osservando, per esempio, le similitu-
dini tra forme sintetiche e biologiche,
dimostrando diversi gradi di autono-
mia del pensiero combinatorio e, so-
prattutto, ponendo le basi per una fi-
losofia basata sugli algoritmi. Il Gioco
della vita diviene così la base di un’in-
formatica che tende sempre più alla
biologia, dall’intelligenza artificiale
alle reti neurali, e che si pone persino
il problema della coscienza: lo fanno
Richard Dawkins e Christopher Koch.
Insomma il “giochino” si pone alla ra-
dice del pensiero digitale contempo-
raneo, comeConway stesso giunto al-
la fine del suo “gioco della vita”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
15
CROS SR OA DS
di
Luca
De Biase
LUNGIMIRANZA
CERCASI
PER LA GUIDA
DELLA FASE DUE
I
n una serata di ottobre del 2018,
alla Banca IntesaSanPaolo, il
Gruppo Cultura Etica e Finanza
ha organizzato un dibattito sui
temi più controversi della rivolu-
zione digitale. In quell’occasione,
Vittorio Colao, oggi presidente
della task force che deve guidare
l’Italia nella“fase due” della lotta
all'epidemia di Covid-19, ha parla-
to tra l’altro di privacy, sicurezza,
dati personali sanitari e interesse
della scienza. Il suo discorso ha
forse sorpreso il pubblico meno
impegnato nella rivoluzione digi-
tale, ma ha dimostrato una fortis-
sima consapevolezza del carattere
complesso della grande trasfor-
mazione internettiana. Raccon-
tando per esempio dell’interesse
della polizia per l’accesso ai dati
personali contenuti nei telefoni e
quello dei cittadini che invece vo-
gliono proteggere la loro privacy,
Colao è riuscito a mostrare come il
bene comune alla fine sia meglio
salvaguardato dalla protezione dei
dati personali, nonostante questo
metta in qualche difficoltà chi deve
proteggere la cittadinanza dai cri-
minali. Nello stesso discorso però
ha aggiunto che la condivisione di
dati per scopi scientifici ha un va-
lore ancora superiore, perché fa
avanzare per esempio la qualità
delle tecnologie sanitarie e con-
sente una disponibilità di cure dif-
fuse non soltanto a coloro che se le
possono permettere. Colao ha di-
mostrato una grande consapevo-
lezza della complessità dell’impat-
to della tecnologia digitale nella
società. Non l’ha certo perduta
quando, ultimamente, si è dimo-
strato favorevole all’introduzione
di sistemi di tracciamento degli in-
contri tra le persone allo scopo di
informarle nel caso abbiano pas-
sato se un po' di tempo con indivi-
dui poi rivelatisi positivi al Covid-
19. Successivamente, il governo lo
ha incaricato di presiedere la task
force che deve coordinare la stra-
tegia di gestione della “fase due”
quella nella quale il contenimento
generico verrà sostituito da un
contenimento mirato a liberare
chi non ha probabilità di contagio
e concentrare l’attenzione sul-
l’aiuto a chi rischia di più. È un be-
ne che una persona così si trovi in
quella posizione. In effetti, in que-
sto caso, la classe dirigente deve
pensare in modo più lungimirante
della società. Secondo un sondag-
gio di Swg di fine marzo, due ita-
liani su tre hanno risposto affema-
tivamente alla domanda: «Lei sa-
rebbe d’accordo che lo Stato possa
controllare gli spostamenti dei cit-
tadini attraverso i cellulari anche
senza il loro consenso, per indivi-
duare le persone entrate in contat-
to con i soggetti infetti?». Quello
che fa Immuni, l’applicazione scel-
ta per il tracciamento in Italia è –
saggiamente – molto più garanti-
sta di quanto sembrino desiderare
gli italiani. La lungimiranza sarà
necessaria quando si chiederanno
ulteriori aggiustamenti, come per
esempio l’introduzione della regi-
strazione della localizzazione nel
sistema di tracciamento, abilitan-
do l’uso del Gps in una futura
eventuale versione dell’applica-
zione. Colao sa che gli utenti sono
meno lungimiranti del necessario:
quella sera alla Banca Intesa-
Sanpaolo aveva anche fatto notare
come le persone che usano inter-
net non abbiano cambiato abitu-
dini dopo lo scandalo Cambridge
Analytica, che ha dimostrato come
una piattaforma come Facebook
era totalmente disattenta per la
privacy. Il potere dei dati è una ten-
tazione molto grande. Ci vuole
saggezza per resisterle.
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I BLOG DI
NÒVA100
I nostri blogger:
Su
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ESPERIENZE
PIACERI
PASSIONI
.professioni .casa —LU N E D Ì .salute — MA R T E D Ì
Architettura. In tempi di lockdown
lo spazio all’aria aperta diventa un punto
di dialogo con il mondo esterno alla casa
Giardinaggio
sul terrazzo:
primo, non
improvvisare
Fabrizia Villa
A
vere un terrazzo a di-
sposizione, una stanza
a cielo aperto, è un’oc-
casione preziosa per
proiettarsi verso l’ester-
no. Ma non serve un in-
tero Bosco Verticale, bastano anche
un ballatoio o un balconcino per af-
frontare con più serenità l’hashtag
#iorestoacasa. Che il terrazzo sia da
progettare o da ripensare, questa è
l’occasione per farlo al meglio.
«Dalla nostra abbiamo tanto tem-
po a disposizione, sfruttiamolo»: è
l’invito di Gheo Clavarino, garden e
landscape designer. «L’errore più
diffuso è dire “esco e faccio”, senza
prima pensare. Cercare di vedere le
cose realizzate nell’immediato ri-
schia di farci trascinare l’errore nel
tempo». Dunque, meglio uscire sul
proprio terrazzo con carta, penna e
metro e fare un rilievo annotando do-
ve sorge e dove tramonta il sole. «Ai
miei clienti chiedo sempre che cosa
desiderano fare del loro terrazzo per
dividere gli spazi. Il mio consiglio in
generale è dedicare una metà alla vi-
vibilità e l’altra alle piante».
Se lo spazio è poco, per esempio
quello del classico ballatoio di una ca-
sa di ringhiera, basterà ordinare onli-
ne un tavolino tondo con due sedie,
creare una linea di vasi da appoggiare
a terra o appendere artigianalmente
con del fil di ferro per creare un ango-
lo piacevole per un caffè. Se lo spazio
è maggiore, meglio dividerlo. «Se
posso lasciare fissi i vasi, uso il verde.
Avere una chiusura, un’interruzione,
percepire che al di là c’è qualche altra
cosa moltiplica psicologicamente lo
spazio, soprattutto se lo si progetta
alternando bene i pieni e i vuoti».
«Per me conta moltissimo il genius
loci, mi aiuta a sviluppare il proget-
to», spiega Stefano Baccari, paesag-
gista con una laurea in scenografia
alle spalle. «La messa in scena è il
punto di forza dei miei lavori; mi pia-
ce creare un’atmosfera anche là dove
l’atmosfera non c’è. Oggi c’è una
grande scelta per quel che riguarda
gli arredi e anche le luci sono d’ aiuto,
se usate con discrezione, per creare
un effetto scenografico».
«Mi piace illuminare le piante per
poterne godere tutto l’anno anche
dall’interno», racconta Sofia Meda,
architetto di formazione, che con
Chicco Dubini progetta e realizza
giardini e terrazzi, oltre a gestire Po-
dere Restelli, azienda agricola e di flo-
ricoltura attiva dal 1885 . «Quando so-
no in terrazzo, devo sentirmi come
fossi in un giardino, con le piante ad-
dosso, che mi sfiorano». Quello che
crea nei suoi progetti non è un caos,
ma un ordine naturale, in cui asse-
conda il portamento di ciascuna pian-
ta. «Spesso si usano vasi troppo pic-
coli. Sembra una banalità, ma le pian-
te, per crescere sane, hanno bisogno
.lifestyle
di terra, tanta e soprattutto buona».
Ma come sceglierle? «Il principio di
mettere la pianta giusta al posto giu-
sto, predicato dalla paesaggista ingle-
se Beth Chatto, è un approccio al giar-
dinaggio che dovremmo avere tutti.
Non è detto che l’esposizione soleg-
giata sia la migliore, sicuramente è la
più facile perché si può scegliere tra
un maggior numero di piante», dice
Gheo Clavarino, che ai meno esperti
consiglia di consultare il sito di Casci-
na Bollate e quello della Royal Horti-
cultural Society, dove individuare
quali piante in vaso scegliere a secon-
da dell’esposizione.
«Ho un piccolo giardino e in questi
giorni me ne sto finalmente occupan-
do – racconta Baccari –. Così ho verifi-
cato personalmente la validità degli
acquisti online. Mi arrivano settima-
nalmente scatoloni di piante ben im-
pacchettate con carta di giornale ba-
gnata ordinate su shop.unquadrato-
digiardino.it e www.ilpeccatovegeta-
le.it». «Anche con Podere Restelli ci
siamo organizzati per portare le no-
stre piante a chi non può venirle a
prendere», conferma Sofia Meda, che
a chi non è esperto consiglia sempre
di puntare sulla qualità. Oggi le piante
arrivano da ogni parte del mondo,
meglio sceglierle guardando le radici
piuttosto che focalizzarsi su quelle già
pronte e apparentemente più invitan-
ti. «Il verde costa – prosegue Meda –
e la qualità si paga esattamene come
la manodopera, che quando si parla di
manutenzione di terrazzi e giardini è
una voce importante». Il tempo e il
luogo sono fattori da tenere sempre
presenti. «In città negli ultimi anni le
rose si ammalano quasi sempre a
causa dell’inquinamento. Sono pian-
te che hanno bisogno d’aria, le uniche
abbastanza resistenti sono le banksi-
ae. L’importante, in ogni caso, è sce-
gliere essenze che dialoghino tra loro
creando bellezza».
Ama l’accostamento cromatico,
soprattutto quello che si ottiene me-
scolando i diversi toni del fogliame,
Stefano Baccari, che nei suoi progetti
utilizza spesso anche i vasi colorati,
come quelli di Madame Pot, «forse
quelli con i colori più belli», e, più di
recente, quelli di Vases & Vasi, in cera-
mica smaltata realizzati anche su or-
dinazione. Predilige l’uso dei mastelli
da vivaio rivestiti di piante o di lamie-
ra Gheo Clavarino, che da vent’anni si
affida a Matteo Miotto della lattoneria
Zanini per tutte le lavorazioni. «Se poi
mi chiedono di inserire del colore, ol-
tre a Madame Pot, ricorro a Pictalab,
atelier specializzato in decorazione,
che rende unici anche i più anonimi
vasi di plastica. E se il terrazzo è sta-
gionale niente di meglio dei BacSac,
leggerissime borse pieghevoli in tela
colorata ideate per contenere le pian-
te. Le più divertenti? Quelle che per-
mettono di creare un orto vero e pro-
prio sul vostro terrazzo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.lavoro — ME RCO L EDÌ nòva.tech — GIO VEDÌ
PATRICIA URQUIOLA FA DIALOGARE NOVITÀ E CLASSICI
Debutto mimetico di Cassina nell’outdoor
Lascia il segno, ma allo stesso tempo
è mimetica la collezione di arredi per
esterno di Cassina, un debutto in
grande stile dell’azienda che da 90
anni regala al mondo del design idee
e contenuti innovativi. Come già per
gli interni, il direttore creativo del
brand, Patricia Urquiola, porta
all’esterno un mondo completo,
dove il dialogo tra prodotti nuovi, che
portano la firma di designer come
Rodolfo Dordoni, Philippe Starck e
della stessa Urquiola dialogano con
icone del Moderno per creare
ambienti living e dining atemporali.
L’uscita allo scoperto di Cassina è
calda e accogliente, quasi mimetica
dicevamo, grazie alla scelta di
materiali come il teak, lasciato alla
sua bellezza naturale, a una cartella
colori sobriamente elegante, a forme
spesso morbide e accoglienti.
Philippe Starck definisce la sua
Fenc-e Nature, composta da una
poltrona, un divano a due o a tre
posti e un tavolino a due altezze,
«una collezione lifestyle di eleganza
Spedali Civici di Brescia.
I fondi raccolti saranno
destinati all'acquisto
di materiali e dispositivi
per la cura dei pazienti
affetti dal virus
Love bed con baldacchino. Cassina,
Trampoline, design Patricia Urquiola
rilassata», mentre Dordoni si ispira
allo spirito della villeggiatura degli
anni 50 per il divano Sail Out, che
rievoca la forma morbida dei
materassini gonfiabili in tela.
Urquiola diverte con Trampoline, un
love bed che, nella versione con
baldacchino, ricorda una giostra
d’altri tempi.
È del 1947, ma non risente del
passare degli anni, il disegno della
Domenica 19 Aprile 2020 Il Sole 24 Ore
AiutiAmo
Il Sole 24 Ore,
con Radio24
e Radiocor,
sostiene
gli ospedali italiani
Sesta settimana di raccolta fondi
+
a favore degli ospedali impegnati
sul territorio nella lotta al Covid 19;
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il sostegno sarà destinato
in un unico appuntamento
all'ASST Spedali Civici di Brescia 24o.it/newsletter
.moda — VENER DÌ .food — S A B A TO .lifestyle —D OM E N I CA
# IORES TOA CA SA
QEEBOO
Una Teddy Girl
come lampada da tavolo
L’orsacchiotto (teddy bear), oggetto emozionale per ec-
cellenza, viene reinterpretato da Stefano Giovannoni per
Qeeboo e diventa una lampada da tavolo. La nuova propo-
sta pop, tenera e divertente, è stata ideata in due versioni,
Boy & Girl. Teddy Girl, più timida e delicata, porta alla luce
l’anima femminile del famoso orsacchiotto, creando una
piccola sfera luminosa da abbracciare.
L’orsetto luminoso «amplia così la grande famiglia Qe-
eboo, fatta di oggetti fuori dal comune che giocano con
colori e finiture diverse». Teddy Girl è disponibile in mor-
bido velluto e in diverse varianti di colore che spaziano dai
toni caldi a quelli freddi.
Da compagnia
Teddy girl,
lampada
ricaricabile
di Qeeboo
Su misura. Sopra, BacSac, borse
pieghevoli per contenere piante
aromatiche; a lato, vasi Madame Pot,
ICONA PER COLLEZIONISTI
progetto di Gheo Clavarino; sotto da
sinistra, progetto di Sofia
Meda; Loropetalo Chinense Rubrum, Berkel vende i pezzi unici
Echinacea purpurea e Papiro egiziano
per l’angolo relax progettato da della Volano b114
Stefano Baccari (tavolini di Antonino
Sciortino); progetto del paesaggista L’affettatrice per antonomasia è nata a Rotterdam nel
Stefano Baccari con un pergolato 1898 dal genio di Wilhelmus Van Berkel, macellaio con
dipinto in blu Majorelle e un’esplosione la passione per l’ingegneria meccanica e grazie al suo
di Salvia leucantha design unico ed elegante è diventata una vera e propria
icona in tutto il mondo.
La Volano b114 Berkel è l’oggetto del desiderio per molti
appassionati e collezionisti, che ora potranno comprare
(al prezzo di 29mila euro) anche alcuni esemplari reinter-
pretati da un gruppo di artisti: pezzi unici decorati a mano,
creati per una mostra itinerante che ha celebrato il 120 anni
del modello, rievocando attraverso colori, simboli, motivi
grafici e immagini iconiche sei importanti “ventenni”.
Versione pop
Affettatrice
Berkel Volano
b114 The Walls
Quinto Ventennio
ALTA FEDELTÀ
Da Bang&Olufsen
gli speaker per l’esterno
poltrona Doron Hotel di Charlotte
Perriand per la stazione sportiva Realizzato in alluminio e dotato di una batteria ricaricabile
invernale Méribel les Allues e per che lo rende portatile, Beosound 1 offre un’esperienza au-
l'Hôtel Doron. Cassina ne propone dio perfettamente distribuita a 360 gradi . Disponibile con
una versione in teak in Google Assistant integrato per il controllo dello speaker e
collaborazione con Pernette di altri dispositivi smart home, è solo una delle soluzioni
Perriand Barsac, figlia della di speaker portatili, proposta da Bang&Olufsen, azienda
designer francese. danese specializzata in sistemi audio ad alta fedeltà.
Anche l’iconica Collezione LC di Gli altri modelli vanno da Beolit 17 , in alluminio
Le Corbusier, Jeanneret, Perriand anodizzato, adatto sia dentro casa che come sistema
viene rilanciata con una nuova audio da esterno con un’autonomia fino a 24 ore, alle
gamma di tessuti e finiture per Beoplay A1, P6 e P2.
l’esterno. La poltroncina a schienale
basculante LC1, la poltrona e il
divano LC3, il tavolo da pranzo LC6,
la poltroncina girevole LC7, lo
sgabello girevole LC8 e i tavoli bassi
LC10-P si rinnovano per l’outdoor
cambiando le finiture con cinque
nuovi colori: goffrato nero, goffrato
marrone, goffrato verde, goffrato
avorio e goffrato fango. Completano
la Cassina Perspective per l’outdoor Connesso
nuove proposte d’illuminazione, Beosound 1
tappeti e accessori. di Bang &Olufsen,
—F.Vi. con Google
© RIPRODUZIONE RISERVATA Assistant
Il Sole 24 Ore Domenica 19 Aprile 2020
Pescherie online
Un mare fresco e ricco di salute è servito
Maria Teresa Manuelli
I
n questo momento così delicato
e difficile, in cui a tutti è richie-
sto di rimanere a casa, la speri-
mentazione in cucina è diventa-
ta uno dei modi prediletti dagli
italiani per scandire le proprie
giornate. Ma andiamoci calmi con
torte e dolciumi: medici e nutrizio-
nisti consigliano una dieta sana e
bilanciata. Da sempre alleato della
salute, non si deve quindi rinuncia-
re al pesce fresco, ricco di benefici
per il cervello e per tutto il corpo,
grazie all'apporto di proteine, vita-
mine, minerali e acidi grassi essen-
ziali Omega3, toccasana per la me-
moria. E se recarsi presso le grandi
superfici della distribuzione è di-
ventato un problema, ecco venirci
in aiuto le pescherie che hanno atti-
vato la consegna a domicilio.
Si può cominciare già dall'aperi-
tivo con le specialità di I love Ostri-
ca (www.iloveostrica.it), il format
di shop online con protagoniste
ostriche, crudités di mare e pescato
di altissima qualità, che ha pensato
al necessario per godere di un pre-
dinner fai-da-te nella comodità di
casa propria. Con la consegna Ex-
press basteranno solo 24 ore per
avere tutto sulla propria tavola (o
sul proprio divano!). Le ostriche e
coquillages provengono principal-
mente da ostricoltori francesi, i veri
maestri dell'ostricoltura e della rac-
colta di molluschi. Il pesce, le crudi-
tés di mare e gli altri prodotti fre-
schi provengono dalle regioni in cui
ne è consentita la produzione e la
pesca certificata. Ogni prodotto è
accompagnato infine da informa-
zioni sulla provenienza e sul meto-
do di pesca. «La nostra priorità è
stata sempre rivolta al consumato-
re – spiega Luca Nicoli, patron di I
love Ostrica –. L'obiettivo è di forni-
re ai clienti un prodotto sicuro, che
rispetti tutte le norme igieniche e
che allo stesso tempo porti in tavola
degli italiani qualità e gusto: i nostri
prodotti sono una certezza».
Nostrano (www.nostrano.info),
marchio della cooperativa Pesche-
rie San Pietro di San Benedetto del
Tronto, è una filiera a km0 che
esalta anche le specie dimenticate.
Il pesce, pescato nel mar Adriatico
dalla flotta marinara sambenedet-
tese, va dal peschereccio alla tavola
in massimo 8/10 ore. Ricevuto l'or-
dine, il pesce viene acquistato
all'arrivo dei pescherecci in porto,
freschissimo, e consegnato a do-
micilio la mattina stessa.
A Milano, Firenze e Parma ha in-
vece preso avvio da qualche settima-
na Vivo per te (vivoacasa.it), l'inizia-
tiva che crea un circolo virtuoso tra
pescatori e consumatori, attraverso
abbonamenti settimanali o mensili
a piatti sempre diversi. Così i pesca-
tori della flotta hanno una distribu-
zione per i loro prodotti e il persona-
le dei ristoranti Vivo viene impiegato
per la preparazione e la distribuzio-
ne a prezzo calmierato di prodotti
SETTE INDIRIZZI A MILANO
Il menù. Cambiano ogni settimana i
piatti pronti che consegna Il Pescetto
 Mercato Ittico di Milano.
Per prenotare e ricevere a
domicilio basta chiamare il
numero 025468129.
 Premiata Pescheria Spadari.
Consegna entro le tangenziali. Per
prenotazioni 02.878250, infoline
Dalle ostriche ai molluschi, dal pesce già pulito e confezionato a quello cucinato:
le consegne a domicilio mettono anche in salvo la filiera ittica e aiutano i ristoratori
pronti al consumo, consegnati ogni
giorno. Con questa iniziativa si ot-
tiene la continuità dell'occupazione
di tutto il personale, l'utilizzo del pe-
scato non va sprecato e stando in ca-
sa si possono gustare piatti sani, di
qualità e a prezzi ridotti in un mo-
mento di particolare difficoltà per le
famiglie e per il lavoro. «Abbiamo
deciso di reagire alla crisi della pesca
e alla chiusura dei ristoranti per non
fermare la filiera e l'occupazione
mantenendo gli altissimi standard
di sicurezza e qualità ma riducendo
il costo al minimo. Un servizio che ha
un valore sociale – ha spiegato Mau-
rizio Manno, amministratore di Vivo
–: dare un contributo nella difficile
situazione che tutti stiamo vivendo,
evitando rinunce che vanno a scapi-
to di una corretta alimentazione, e ci
aiuta a mantenere il nostro persona-
le impegnato nonostante la chiusura
dei nostri ristoranti». Tre sono le ti-
pologie di abbonamento proposte
da Vivo che consentono di fare un
ordine ogni giorno: Basic per sce-
gliere un piatto tra i cinque del menù
al costo di 100 euro per un intero
mese o 40 euro per una settimana;
Premium con cui si possono sceglie-
re due piatti al giorno, in un'unica
consegna, al costo di 150 euro al
mese o 60 euro alla settimana;
Gourmet offre in un'unica
consegna un piatto al gior-
no tra i cinque del menù
giornaliero e in aggiun-
ta una specialità di pe-
sce crudo al costo di
200 euro al mese o 80
euro alla settimana.
Il Domicilio Ro-
ma (www.ildomici-
lioroma.it) nasce
con l'obiettivo di
portare la freschez-
za e la naturalezza
del pesce dei nostri
mari sulla tavola. At-
traverso la riduzione
della filiera e dei passag-
gi intermedi, e grazie
all'utilizzo delle piattafor-
me che il digitale mette oggi a
disposizione, connette le co-
munità dei pescatori locali diret-
tamente con il cliente finale, rispet-
tando la stagionalità del nostro pe-
sce e diffondendo la bontà e la sem-
plicità dei prodotti del nostro mare.
Sempre nella capitale grazie a
Pesce online Roma (www.pesce-
onlineroma.com) è possibile ordi-
nare online e ricevere comodamen-
te pesce freschissimo, crostacei,
frutti di mare, direttamente a domi-
cilio. Le consegne avvengono dal
martedì al sabato dalle ore 11 alle 14
con furgoni refrigerati.
Chi vuole il pesce già pulito e
pronto da cucinare può rivolgersi
anche a orapesce.it che consegna
pesce fresco appena pescato, conse-
gnato a casa in tutta Italia. Gli acqui-
sti avvengono online e il prodotto
arriva già pulito, sfilettato e confe-
zionato, non rimane che gustarlo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
353.3691263 -
www.pescheriaspadari.eu
 Pescheria Mercato del Pesce.
La consegna avviene in tutto il
capoluogo lombardo e
nell'hinterland. Si ordina sullo
shop on line:
www.pescheriamercatodelpesce.
com, per informazioni sull'ordine
348.3008357.
 Pescheria Pesce Vivo.
Per prenotare 02.67071168 -
www.pescheriapescevivo.it/pesc
heria-milano/
 Pescheria Virgilio.
Per prenotare e ricevere a
domicilio basta chiamare il
numero 02.43986466 -
http://pescheriavirgilio.it
 Pescheria Vittoria. Info e
prenotazioni 02.59901172 -
www.pescheriavittoria.it
 Il Pescetto ha attivato da aprile
la consegna dei suoi piatti di
pesce entro la tangenziale
esterna. Ordini dalle 10 alle 18 al
338.7709613. Consegna il giorno
successivo dalle 13 alle 17,30
Aperitivo sul
divano. Ostriche
a domicilio anche
in 24 ore con le
consegne
Express da I love
Ostrica, shop
online di crudités
e pescato di
qualità che
proviene da aree
marittime in cui è
consentita la
produzione e la
pesca certificata
Circolo virtuoso. L'iniziativa di “Io vivo per te” crea
un legame con i pescatori (nella foto in basso)
attraverso abbonamenti settimanali o mensili a
piatti sempre diversi: al momento la formula è
disponibile a Firenze, Parma e Milano. I pescatori
della flotta si assicurano la distribuzione del
prodotto fresco e il personale dei ristoranti Vivo
viene è occupato nella preparazione e la
distribuzione di piatti pronti
SALMONE AL MIELE, ZENZERO E ARANCIA
La ricetta è nata, infatti, in
collaborazione con Marine
Stewardship Council (MSC),
l'organizzazione internazionale
no profit che lavora per
promuovere la pesca
sostenibile in Italia
e nel mondo.
Attraverso un rigoroso
programma di certificazione ed
etichettatura, punta a
trasformare il mercato ittico
premiando le pratiche di pesca
sostenibile e sensibilizzando le
persone sulle scelte di
consumo consapevole e
responsabile. Riconoscibile dal
simbolo del pesciolino blu.
Ingredienti
300 gr salmone MSC
Lo chef Franco Aliberti, noto 50 gr miele
per il suo impegno nella 1/2 limone biologico
sostenibilità, ha realizzato in 1 pezzetto di zenzero fresco
esclusiva per il lettori del Sole 1 cucchiaio di salsa di soia
24 Ore una ricetta facile da fare 3 rametti di timo
a casa, senza dimenticare Olio extravergine
l'ambiente e l'ecosostenibilità. Sale e pepe
Preparazione
 Scongelate il salmone
(mettendolo in frigorifero la sera
prima di utilizzarlo). Se fosse un
unico filetto tagliatelo in due.
 Grattugiate un cucchiaino di
scorza del limone e tenetela da
parte, quindi spremetene metà e
versate il succo in un contenitore
che possa ospitare anche il salmone.
 Unite anche il miele, lo zenzero
grattugiato, un cucchiaio di olio
extravergine, le foglioline di un
rametto di timo e la salsa di soia
e mescolate in modo da
sciogliere il miele
 Unite il salmone, ricopritelo con
la marinata, quindi coprite e
mettete in frigorifero per 30
minuti
 Scaldate bene una padella con
un filo d'olio, quindi disponeteci i
filetti di salmone.
 Fate cuocere un minuto per lato,
suddividete nei piatti da portata e
completate con la grattugiata di
scorza di limone, un rametto di
timo e una macinata di pepe
17
.lifestyle
PA NOR A MA
FITNESS A CASA
Forza e flessibilità
con Technogym
«Resto a casa e mi alleno» è il
motto di Technogym che
consiglia una serie dei suoi
prodotti aquistabili online
(technogym.com) per
mantenersi in forma anche
senza andare in palestra.
Come Kinesis Personal con
cui si possono eseguire oltre
200 esercizi per migliorare
forza, coordinazione e
flessibilità, oltre che il
controllo della postura e della
respirazione.
LANSERHOF
I medici del benessere
live su Instagram
Lanserhof – realtà cui fanno
riferimento gli health resort di
Lans (Austria) e Tegernsee
(Germania) – dà il via a una serie di
appuntamenti live sul proprio
account Instagram. Ogni
mercoledì, a partire dal 15 aprile,
alle 17 un esperto del suo team
medico sarà in diretta per
approfondire una delle tematiche
chiave del Lans Med Concept
(approccio che coniuga
avanguardia medica e naturopatia)
come nutrizione, sonno, gestione
dello stress, sport e potenziamento
delle difese immunitarie.
MUSICA CLASSICA
Tutte le orchestre
in concerto online
Dalla Berlin Philharmonic, che
dà accesso gratuito agli oltre 600
concerti orchestrali del Berliner
Philharmoniker, alla London
Symphony Orchestra che offre
un programma di concerti
bisettimanale: tante le sale da
concerto di fama mondiale che
hanno reso disponibili online
gratuitamente i concerti presenti
nelle loro teche digitalizzate.
COMUNITÀ
Le esperienze
condivise di Panerai
Si chiama #ONYOURTIME, la
piattaforma di contenuti
interattivi che la maison di
orologi Panerai ha lanciato per
raccontare le testimonianze di
resilienza e coraggio dei suoi
global ambassador. La prima
diretta con Q&A su Ig e
Facebook ha visto protagonista
Guillaume Nery (nella foto),
campione mondiale di apnea.
18 Domenica 19 Aprile 2020 Il Sole 24 Ore

AVVISO A PAGAMENTO

L’INDUSTRIA ITALIANA DELL’ELETTRODOMESTICO,

LA SALUTE DEI LAVORATORI, LA RIPRESA
DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE.
Perché è importante far ripartire la produzione del settore
degli apparecchi domestici e attrezzature professionali per ristorazione e ospitalità

L’andamento dei contagi sta finalmente dando
qualche segnale positivo e incoraggiante. Il Paese è
impegnato attivamente nel passaggio alla fase 2 per
consentire ai cittadini di riprendere gradualmente la
vita sociale e alle industrie di riavviare la fase
produttiva, nel rispetto massimo di tutte le misure di
sicurezza per la salute dei lavoratori.
Le decisioni che si stanno assumendo in questi giorni
sulla ripresa produttiva comportano scelte molto
importanti e decisive, che incideranno
profondamente sul futuro industriale, economico e
soprattutto sociale del nostro Paese.
L’industria italiana degli apparecchi domestici e
attrezzature professionali – con più di 20 milioni di
apparecchi prodotti all’anno, oltre 35.000 posti di
lavoro diretti e più di 100.000 addetti nell’indotto –
riveste un ruolo di assoluta importanza per il sistema
Paese originando un fatturato complessivo che supera i
15 miliardi di euro di cui oltre 10 miliardi all’export. Il
settore è da sempre un pilastro del Made in Italy, e nel
nostro Paese possiamo vantare un know how, una filiera
di componentistica e prodotto finito, e investimenti in
ricerca e sviluppo con pochi eguali nel mondo.
L’iniziale necessaria chiusura della produzione del
nostro settore ha comportato gravi danni per tutta la
filiera, con relative ripercussioni sul mantenimento di
quote di mercato, senza contare le realtà che
potrebbero non riaprire definitivamente.
La tutela della salute e la ripresa produttiva sono
tuttavia obiettivi compatibili.
A fronte di adeguate misure è possibile una graduale
ripresa delle attività produttive che, condotta nella
massima sicurezza, permetta alle aziende di rimanere
competitive sul mercato domestico e internazionale
preservando il valore di questo importante comparto.
La riorganizzazione delle attività produttive per
poter proseguire in sicurezza, previo accordo con le
organizzazioni sindacali, e l’adozione di specifici
protocolli interni aziendali adeguati alla situazione
contingente con l’implementazione delle idonee
misure di sicurezza sono impegni che le aziende
associate ad APPLiA Italia sono pronte ad assumersi.
In un periodo storico in cui siamo tutti chiamati a
restare il più possibile nelle nostre case, a fare la
spesa con meno frequenza e a rafforzare le
procedure di igiene per noi stessi e per gli ambienti
che viviamo, i nostri prodotti svolgono un ruolo
essenziale a fianco dei cittadini.
Così come le attrezzature professionali sono e
saranno fondamentali per la ripresa del settore
dell’ospitalità e del turismo.
È un’istanza che facciamo a tutti gli interlocutori
istituzionali affinché possano vivamente considerare
una pronta ripartenza delle attività del nostro settore.

APPLiA Italia è l’associazione nazionale del Sistema Confindustriale che riunisce le imprese operanti nel settore degli apparecchi
domestici e professionali. Rappresenta i comparti delle Apparecchiature professionali, Apparecchi domestici a biomassa,
Camini e Canne Fumarie, Cappe Aspiranti, Componenti, Grandi Elettrodomestici, Piccoli Elettrodomestici, Scaldacqua elettrici.

Via Matteo Bandello, 5 - 20123 Milano (MI) (+39) 02 4351881 segreteria@appliaitalia.it www.appliaitalia.it