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La critica antica è accomunata dal tentativo di attribuire alla mano diretta del maestro il maggior
numero di scritti possibile; la filologia ottocentesca ha di molto ridimensionato, rispetto alle liste
antiche e medievali, i lavori giudicati attribuibili a Ippocrate e la paternità di alcuni di essi è ancora
oggi un problema in parte aperto alla discussione filologica e storico-medica. Di certo, si sa che
queste opere sono state raccolte in una collezione (il Corpus Hippocraticum) in epoca alessandrina,
alcune per essere ritenute effettivamente autentiche, altre perché presentano una teoria fisiologica
e patologica in gran parte assimilabile a quella di Ippocrate. Alcune sembrano essere state
effettivamente scritte nel milieu culturale della scuola di Kos; altre fanno riferimento a Cnido, altre
Malgrado le differenze stilistiche, sintattiche e talvolta teoriche, però, in tutti questi scritti è
possibile individuare almeno due comuni denominatori: in primo luogo, il rifiuto dell’idea di un
intervento divino nella genesi della malattia, così come è espresso nel trattato sulla Malattia sacra,
un testo della seconda metà del V secolo a.C., prodotto in ambiente coano e dedicato a confutare
l’idea che l’epilessia possa essere malattia inviata dagli dèi. In secondo luogo, l’idea che la salute e la
malattia, non essendo più fenomeni “divini”, vadano ricondotti nell’ambito della physis (natura):
ciò che capita al corpo, in salute come in malattia, è pertanto oggetto della ricerca sensoriale e deve
Questi due assunti, pur nelle diversità dei singoli testi, sono rinvenibili in quasi tutti i trattati
È possibile raggruppare i trattati prodotti nell’ambiente della scuola di Kos in base ad alcune
omogeneità interne: i libri “chirurgici”, il cui oggetto generale è il trattamento delle ferite, delle
lussazioni e delle fratture (tra questi, Sulle ferite del capo; Fratture e articolazioni; Officina del
medico; Riduzione delle fratture); il trattato sulla Natura dell’uomo, che contiene una
formulazione strutturata e coerente della teoria umorale; i libri sulle Epidemie, cataloghi delle
malattie che hanno colpito zone particolari della Grecia in un dato periodo dell’anno, organizzati in
vere e proprie “cartelle cliniche” che registrano, per gruppi di pazienti, sintomi ed evoluzione della
malattia; il trattato Delle arie, acque e luoghi, manuale di geografia medica per il medico itinerante
che ha bisogno di essere informato sulle condizioni geografiche e climatiche che incontrerà nel suo
viaggio di città in città, probabilmente dello stesso autore cui si deve la Malattia sacra;
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4/5/2020 Ippocrate e gli scritti ippocratici - WeSchool
il Prognostico, le Prenozioni coane, il Regime nelle malattie acute, gli Aforismi, opere in cui si
strategie per impostare una terapia globale che includa la modificazione dell’intero stile di vita (il
regime, appunto); il Giuramento, testo base della deontologia medica, in cui si prescrivono le
norme comportamentali che il medico deve osservare perché sia riconosciuto come simile dai
A questi va aggiunto almeno il gruppo dei trattati ginecologici, che in parte sembrano utilizzare
materiale di provenienza cnidia; il gruppo dei trattati cosiddetti “cnidi”, provenienti da una
supposta scuola “rivale” di quella di Kos (tra questi, il trattato sulle Affezioni e parte dei trattati
sulle Malattie) e una serie di opere a carattere filosofico, alcune più antiche (il trattato
sulla Medicina antica, che è un’opera sul metodo) altre più tarde, tra cui libri in cui è possibile
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